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Fascicolo didattico - Centro on line Storia e Cultura dell'Industria

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caratterizzato da prati e cascine. C<strong>on</strong> l’inizio del nuovo secolo il borgo, sviluppatosi a ventaglio a ridosso della cinta daziaria,vede mutare la propria fisi<strong>on</strong>omia: la presenza dei grandi complessi industriali stimola infatti l’insediamento delleprime strutture edilizie pr<strong>on</strong>te ad accogliere una popolazi<strong>on</strong>e passata dai 2.851 abitanti del 1901 ai 6.205 del 1911, fino adarrivare ai 7.905 del 1921 e ai 9.291 del 1931. A partire dalla sec<strong>on</strong>da metà degli anni Cinquanta del Novecento, sulla sciadella grande migrazi<strong>on</strong>e interna proveniente dal nord-est e dalle regi<strong>on</strong>i del sud, il quartiere, prof<strong>on</strong>damente segnato dallapresenza degli apparati industriali, è al centro di un impetuoso sviluppo demografico la cui scia c<strong>on</strong>tinua fino alla primametà degli anni Settanta, influenzando l’assetto edilizio e il tessuto sociale. Questo spazio cittadino tra il 1997 e il 2006 èoggetto di prof<strong>on</strong>de trasformazi<strong>on</strong>i architett<strong>on</strong>iche e urbanistiche inserite nell’ambito del nuovo piano regolatore cittadinoche prevede la costruzi<strong>on</strong>e di un’unica imp<strong>on</strong>ente arteria (la cosiddetta Spina), in grado di attraversare da sud a nord lacittà, sull’asse dei binari del passante ferroviario. Un intervento di riqualificazi<strong>on</strong>e urbana, meglio nota come Spina 3, chein Borgo Vittoria coinvolge un’area di oltre un mili<strong>on</strong>e di metri quadrati.BORGO REGIO PARCONell’ultimo ventennio dell’Ottocento il borgo Regio Parco presenta le caratteristiche tipiche delle aree r urali: campi, pascolie cascine fanno da sf<strong>on</strong>do a un’ec<strong>on</strong>omia prevalentemente agricola, che ha nell’allevamento di bestiame e nella produzi<strong>on</strong>edi grano e foraggi le principali attività. Tra le cascine dellaz<strong>on</strong>a, alcune s<strong>on</strong>o di proprietà dei Savoia, altre apparteng<strong>on</strong>oalla curia torinese. Il nucleo abitato vero e proprio si snodaintorno a due direttrici principali, corso Regio Parco e viadella Maddalene, dove sorg<strong>on</strong>o case di uno o due piani c<strong>on</strong>cortile interno e ballatoio. L’inizio del Novecento vede susseguirsiuna serie di trasformazi<strong>on</strong>i urbanistiche che incid<strong>on</strong><strong>on</strong>otevolmente sulla struttura del borgo, la cui popolazi<strong>on</strong>e passa dai 3.867 abitanti del 1901 ai 9.601 del 1911, fino adarrivare ai 14.850 del 1921 e ai 18.851 del 1931. I primi interventi, c<strong>on</strong> l’intento di agevolare le comunicazi<strong>on</strong>i, hanno comeobiettivo quello di avvicinare l’area del Regio Parco al resto della città: nel 1902 è costruito il p<strong>on</strong>te sulla Dora, che uniscevia Priocca e strada Regio Parco, mentre tra il 1906 e il 1908 l’ampliamento della cinta daziaria favorisce lo sviluppo di unafitta rete viaria dalla quale emerge per importanza via Bologna, che assume un ruolo strategico nei collegamenti c<strong>on</strong> lacittà, c<strong>on</strong>sentendo il collegamento del quartiere c<strong>on</strong> la z<strong>on</strong>a di Porta Palazzo, principale centro del commercio cittadino. Alprimo decennio del secolo risale anche l’altro grande intervento destinato a mutare la fisi<strong>on</strong>omia del quartiere. Per far fr<strong>on</strong>tealla richiesta di abitazi<strong>on</strong>i a basso costo, dovuto alla c<strong>on</strong>centrazi<strong>on</strong>e sempre più alta degli abitanti delle z<strong>on</strong>e del suburbio(tra le quali anche Regio Parco), il Comune affida all’Istituto Aut<strong>on</strong>omo per le Case Popolari la realizzazi<strong>on</strong>e di un programmadi edilizia popolare che tra il 1908 e il 1920 vede sorgere i complessi di via Cimarosa 30, via Bologna e via M<strong>on</strong>crivello.Nello stesso periodo è avviata un’altra serie di interventi destinati a migliorare le c<strong>on</strong>dizi<strong>on</strong>i abitative degli abitanti del borgo,come ad esempio la costruzi<strong>on</strong>e di un lavatoio pubblico (1907) e la sistemazi<strong>on</strong>e delle vie di accesso agli edifici popolari divia Cimarosa e a quelli di via delle Maddalene. La Parrocchia di San Gaetano da Thiène (1889), l’Asilo Umberto I (1880) e lascuola elementare del Regio Parco (che dal 1921 assume la denominazi<strong>on</strong>e di scuola Giuseppe Cesare Abba), costituisco-8

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