<strong>Il</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>della</strong> <strong>tratta</strong>. <strong>Guida</strong> <strong>per</strong> <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atoriL’articolo 3 si occupa invece <strong>della</strong> riformulazione dell’articolo 602 delCo<strong>di</strong>ce Penale sull’acquisto e l’alienazione <strong>di</strong> schiavi. Tale previsione <strong>di</strong>reato è <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile applicazione dal momento che, come afferma l’es<strong>per</strong>taMaria Grazia Giammarinaro, occorre provare la compraven<strong>di</strong>ta e <strong>di</strong>conseguenza, il passaggio <strong>di</strong> denaro ed il collegamento <strong>di</strong> natura causalecon l’acquisto <strong>di</strong> una <strong>per</strong>sona.La legge 228/2003 punisce dunque severamente <strong>gli</strong> autori dei reatiin<strong>di</strong>viduati da<strong>gli</strong> articoli 600, 601 e 602 del Co<strong>di</strong>ce Penale. Sono previsteanche sanzioni amministrative nei confronti <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone giuri<strong>di</strong>che, societàe associazioni <strong>per</strong> delitti contro la <strong>per</strong>sonalità in<strong>di</strong>viduale (art. 5).Scopo <strong>della</strong> normativa in esame è anche quello <strong>di</strong> provvedere tramitemisure concrete al recu<strong>per</strong>o ed al reinserimento sociale delle vittime.Per questo, l’articolo 12 <strong>della</strong> legge 228/2003 ha previsto l’istituzione<strong>di</strong> un Fondo <strong>per</strong> le misure anti-<strong>tratta</strong>, finalizzato al finanziamento <strong>di</strong>programmi <strong>di</strong> assistenza, <strong>di</strong> integrazione e protezione sociale in favoredelle vittime <strong>della</strong> <strong>tratta</strong>. A norma dell’articolo 13, inoltre, è istituitouno speciale programma <strong>di</strong> assistenza <strong>per</strong> le vittime dei reati previstida<strong>gli</strong> articoli 600 e 601 del Co<strong>di</strong>ce Penale, che garantisca loro, in viatransitoria, adeguate con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> alloggio, <strong>di</strong> vitto e <strong>di</strong> assistenzasanitaria, idonee al loro recu<strong>per</strong>o fisico e psichico.<strong>Il</strong> Decreto n. 237/2005 istituisce il Regolamento <strong>di</strong> attuazione dell’articolo13 <strong>della</strong> legge 11 agosto 2003 n. 228 che specifica nel detta<strong>gli</strong>o come sidebba procedere <strong>per</strong> la concretizzazione del programma <strong>di</strong> assistenzaalle vittime.Innanzitutto attuatori <strong>di</strong> tale programma sono regioni, enti locali o soggettiprivati ad essi convenzionati. Tali soggetti <strong>per</strong> poter accedere ai fon<strong>di</strong>messi a <strong>di</strong>sposizione devono presentare alla Commissione interministeriale,prevista appositamente a norma dell’articolo 3, progetti <strong>di</strong> fattibilità incui siano in<strong>di</strong>cati i tempi, le modalità d’azione, <strong>gli</strong> obiettivi e le struttureorganizzative e logistiche specificamente destinate. <strong>Il</strong> contributo messoa <strong>di</strong>sposizione dallo Stato è pari all’80%.I progetti <strong>per</strong> poter essere ammissibili devono tener conto delle specificheesigenze legate alla tipologia <strong>di</strong> vittime, all’età, al tipo <strong>di</strong> sfruttamentosubito e prevedere, secondo il comma 3 dell’articolo 1:• fornitura alle vittime <strong>di</strong> alloggio e ricovero in strutture ad in<strong>di</strong>rizzosegreto;• <strong>di</strong>sponibilità <strong>per</strong> le vittime <strong>di</strong> servizi socio-sanitari <strong>di</strong> pronto intervento;• convenzioni con <strong>gli</strong> enti impegnati in programmi <strong>di</strong> assistenza eintegrazione sociale ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 25lu<strong>gli</strong>o 1998, n. 286, in programmi <strong>di</strong> rientro volontario assistito ecomunque con i servizi sociali de<strong>gli</strong> enti locali.10
<strong>Il</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>della</strong> <strong>tratta</strong>. <strong>Guida</strong> <strong>per</strong> <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atoriI progetti <strong>di</strong> fattibilità <strong>di</strong> durata annuale devono essere tesi alla realizzazionedei progetti in<strong>di</strong>vidualizzati <strong>di</strong> assistenza a favore delle vittime <strong>di</strong> <strong>tratta</strong>che hanno una durata <strong>di</strong> tre mesi e sono prorogabili <strong>per</strong> un ulteriore<strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> pari durata.La presentazione dei progetti <strong>di</strong> fattibilità deve essere corredata da:una relazione illustrativa sulla tipologia e la natura de<strong>gli</strong> interventi conle in<strong>di</strong>cazioni circa:• <strong>gli</strong> obiettivi da conseguire, i tempi <strong>di</strong> realizzazione e le varie fasi incui si articola il progetto;• le metodologie utilizzate e la tipologia delle azioni;• i destinatari dei progetti e la rete dei soggetti pubblici e privaticoinvolti;• le risorse umane utilizzate e le strutture, <strong>gli</strong> immobili e le attrezzatureoccorrenti, i costi previsti;• una analisi costi-benefici relativa alla finalità da <strong>per</strong>seguire in<strong>di</strong>rizzataverso i seguenti in<strong>di</strong>catori:• numero <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone destinatarie;• effetto moltiplicatore;• trasferibilità dei risultati;• promozione delle buone pratiche;• ed una scheda contenente tutti i dati relativi alla natura ed allecaratteristiche del soggetto attuatore se <strong>di</strong>verso dal proponente,con l'in<strong>di</strong>cazione delle es<strong>per</strong>ienze maturate.Quelli <strong>di</strong> seguito elencati sono <strong>gli</strong> in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> valutazione:• competenze e capacità organizzativa;• impatto sul contesto territoriale <strong>di</strong> riferimento;• impatto e qualità del progetto rispetto ai destinatari, in relazione alcosto complessivo del progetto;• impatto e qualità delle forme <strong>di</strong> collaborazione in rete, in relazioneal costo complessivo del progetto;• ulteriori elementi <strong>di</strong> qualità e analisi costi/benefici.Sin dal 2006 e fino all’agosto 2009 si sono susseguiti quattro appositiavvisi, contenenti <strong>gli</strong> schemi alle domande e i formulari da allegare allemedesime. Le risorse programmate pari a 2.500.000,00 euro si sonomantenute inalterate ne<strong>gli</strong> anni, così come la ripartizione del finanziamentodelle iniziative che <strong>per</strong> l’80% spetta allo Stato e <strong>per</strong> il 20% a<strong>gli</strong> enti locali.A partire dall’avviso del 2007 si precisa <strong>per</strong>ò che il 20% a carico de<strong>gli</strong> entilocali può essere corrisposto non solo in denaro ma anche in valorizzazioni<strong>di</strong> <strong>per</strong>sonale, beni, mezzi e attrezzature.11