<strong>Il</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>della</strong> <strong>tratta</strong>. <strong>Guida</strong> <strong>per</strong> <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atoriRiferendosi alla <strong>tratta</strong> dei minori – ma il <strong>di</strong>scorso può essere evidentementeesteso anche a<strong>gli</strong> adulti – l’organizzazione umanitaria rileva che «moltospesso i minori che si trovano in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sfruttamento […] non si<strong>per</strong>cepiscono come vittime e non considerano <strong>gli</strong> adulti coinvolti comesfruttatori. Lo sfruttatore, infatti, è spesso <strong>per</strong>cepito dal minore come la<strong>per</strong>sona che <strong>gli</strong> ha consentito <strong>di</strong> entrare in Italia, <strong>gli</strong> ha fornito supporto<strong>per</strong> la sistemazione abitativa, <strong>gli</strong> ha messo a <strong>di</strong>sposizione i mezzi e leconoscenze <strong>per</strong> svolgere l’attività da cui il minore trae guadagno […].Tutto questo conduce le vittime a non <strong>per</strong>cepire questa <strong>di</strong>namica in chiave<strong>di</strong> sfruttamento, ma a spiegarla in termini <strong>di</strong> rispetto dei patti informalistipulati con l’adulto. <strong>Il</strong> rapporto che si crea con lo sfruttatore è dunqueambivalente e porta con sé la volontà <strong>di</strong> rispettare tali patti informali».Tra i principali in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> una possibile situazione <strong>di</strong> <strong>tratta</strong> o <strong>di</strong> gravesfruttamento, vanno rilevati quei casi in cui l’organizzazione criminalefa leva sullo status giuri<strong>di</strong>co irregolare del migrante <strong>per</strong> mantenerlo inuno stato <strong>di</strong> soggezione. Così, <strong>per</strong> esempio, il fatto che l’organizzazionevieti allo straniero ogni contatto con le autorità pubbliche, o che ostacoliogni forma <strong>di</strong> regolarizzazione del soggiorno, o che – ancora – trattengail passaporto e i documenti <strong>di</strong> identificazione <strong>della</strong> vittima, sono in<strong>di</strong>ziimportanti che possono in<strong>di</strong>care un <strong>fenomeno</strong> <strong>di</strong> <strong>tratta</strong> de<strong>gli</strong> esseri umani.Altri in<strong>di</strong>zi sono tutte le forme <strong>di</strong> limitazione <strong>della</strong> libertà <strong>per</strong>sonale e<strong>di</strong> movimento <strong>della</strong> vittima. A titolo <strong>di</strong> esempio, l’OrganizzazioneInternazionale delle Migrazioni cita la coabitazione coatta in un alloggioo in un luogo in<strong>di</strong>cato dall’organizzazione, l’isolamento e lo sra<strong>di</strong>camento<strong>della</strong> <strong>per</strong>sona, ma anche – nel caso <strong>della</strong> <strong>tratta</strong> a scopo <strong>di</strong> prostituzione– la costrizione al lavoro <strong>di</strong> strada, la gestione de<strong>gli</strong> orari o l’impe<strong>di</strong>mentoal rimpatrio, nonché – nel caso <strong>di</strong> <strong>tratta</strong> a scopo <strong>di</strong> sfruttamento lavorativo– l’impossibilità <strong>di</strong> lasciare il posto <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong> il costante e continuocontrollo, l’obbligo <strong>di</strong> alloggiare sul posto <strong>di</strong> lavoro, la tolleranza sistematicasul luogo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> “caporali” o sorve<strong>gli</strong>anti.Per quanto riguarda la <strong>tratta</strong> a scopo <strong>di</strong> sfruttamento lavorativo, altri“in<strong>di</strong>catori” sono costituiti dalle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro: in proposito,l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni in<strong>di</strong>ca, tra i possibili“in<strong>di</strong>zi”, la negazione dei <strong>di</strong>ritti sindacali, le trattenute irragionevoli epunitive sul salario, l’imposizione <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni economiche e normativegravemente al <strong>di</strong> sotto dei minimi previsti dalle norme giuri<strong>di</strong>che econtrattuali, la costrizione al lavoro in luoghi gravemente insalubri/insicurio le gravi violazioni delle normative giuslavoristiche, previdenziali,24
<strong>Il</strong> <strong>fenomeno</strong> <strong>della</strong> <strong>tratta</strong>. <strong>Guida</strong> <strong>per</strong> <strong>gli</strong> o<strong>per</strong>atoriinfortunistiche. Le aziende che fanno ricorso costante alla interme<strong>di</strong>azioneo alla somministrazione abusiva (L. Biagi art. 18), o che impieganomanodo<strong>per</strong>a irregolare in numero consistente (36 bis “Decreto Bersani”),possono essere coinvolte in fenomeni <strong>di</strong> traffico e <strong>di</strong> <strong>tratta</strong> <strong>di</strong> esseriumani.25