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di ricordi - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 23o de ’ fiori<strong>di</strong> Ermelinda Benedettifoto Mauro TopiniBomarzo. La parte superiore fu completatasolo alla fine del 1600 e custo<strong>di</strong>sce lereliquie <strong>di</strong> S. Anselmo patrono <strong>di</strong> Bomarzo,vissuto alla fine del VI secolo. La chiesa<strong>di</strong> Cristo Risorto è un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> recentecostruzione, inaugurato nel 1986 e situatonella parte nuova del paese. E’ costituitoda più corpi cilindrici <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>mensioniche si intersecano l’uno con l’altro. Ma <strong>di</strong>certo, l’elemento più caratteristico, anzi,oserei <strong>di</strong>re esclusivo, per il quale Bomarzo,più che per qualsiasi altra cosa, è famoso,è il meraviglioso Parco dei mostri, notoanche come Bosco Sacro, <strong>di</strong>venuto la principaleattrattiva turistica del paese. Essovenne fatto costruire nel 1552, dall’alloraDuca <strong>di</strong> Bomarzo, Vicino Orsini, in seguitoalla morte della moglie Giulia Farnese.Pirro Logorio, che completò San Pietrodopo la morte <strong>di</strong> Michelangelo e realizzòVilla d’Este a Tivoli, fu l’architetto al qualefu commissionata la realizzazione dell’opera.Sono gran<strong>di</strong> statue e sculture in peperinointegrate alla perfezione nella naturadel bosco, perfettamente tenuto con vialettialberati e gran<strong>di</strong> prati curatissimi adecorare il parco, completate da numeroseiscrizioni che accompagnano il visitatore.Varcato l’ingresso, sormontato dallostemma degli Orsini, si incontrano duesfingi ed una serie <strong>di</strong> teste, raffigurantialcuni antichi Dei, Saturno, Giano, Fauno,Evandro e la triplice testa <strong>di</strong> Ecate. Il percorsosi <strong>di</strong>rama e la parte più consistentedel parco è quella che si svolge prendendoil sentiero <strong>di</strong> destra, dove, dopo pochi metri,si incontra una delle più gran<strong>di</strong> scultore:Ercole che squarta Caco, la lotta tra igiganti, la lotta del bene contro il male,uno dei temi ricorrenti in tutto il giar<strong>di</strong>no.Oltrepassando altre interessantissimesculture, si arriva al grande ninfeo ad emiciclo,con alcuni degli episo<strong>di</strong> plastici piùsingolari del parco, come, ad esempio, l’enormemascheronedalla bocca spalancata.Tra le tante statuespunta la casa pendente,la più <strong>di</strong>vertentedelle meraviglie da visitare.Quasi alla fine delpercorso, nella suaparte più alta, sorge ilTempietto, elegantee<strong>di</strong>ficio in antis, tetrastilo,con pianta ottogonalesormontata dauna da cupoletta, de<strong>di</strong>catoda Vicino alla suaIl parco dei Mostriseconda moglie GiuliaFarnese. Il parco, amio avviso, non si può descrivere, néimmaginare, si deve visitare, per rimanerea bocca aperta. Questa singolare ed esclusivaopera d’arte fu, a lungo, trascuratofino al 1954 quando venne acquistato dalGiovanni Bettini, che lo ha riportato all’anticosplendore.TRADIZIONI E FESTE Le manifestazionitra<strong>di</strong>zionali <strong>di</strong> Bomarzo ruotano, quasiesclusivamente, intorno alla figura delSanto protettore, Sant’Anselmo, che sifesteggia il 24-25 aprile e al quale i bomarzesisono molto devoti. Ogni <strong>di</strong>eci anni,poi, la ricorrenza assume una forma moltopiù solenne, in quanto la statua del santoviene esposta in chiesa e venerata giornoe notte dalla popolazione. In tale occasionele spoglie del Santo vengono processionalmentee solennemente portate perle vie del paese. La parte religiosa è affiancatadall’antico Palio <strong>di</strong> Sant’Anselmo ela sagra del biscotto. Il Palio è stato ripristinatoda poco, ma antiche fonti testimonianoche si correva già nel 1600 ed eranoad<strong>di</strong>rittura due, l’uno il 24, l’altro il 25 aprile,pagati con baiocchi e altre monete dell’epocae organizzati da un incaricato, finoSant’Anselmoa ridursi, poi, a semplici corse <strong>di</strong> cavalli.Oggi la gara si <strong>di</strong>sputa tra i cinque rioni incui è stata <strong>di</strong>viso il paese: Dentro, il piùantico, Borgo, Poggio, Croci, Madonna delpiano. Come ogni palio che si rispetti èaperto da un bellissimo e curatissimo corteostorico, in costumi cinquecenteschi,accompagnato dalla locale Banda musicale,che prende il via dal castello Orsini. Adessi si uniscono ragazzi e ragazze in abititra<strong>di</strong>zionali del luogo, che <strong>di</strong>stribuiscono aipresenti il famoso “biscotto <strong>di</strong>Sant’Anselmo” a fette, gli sban<strong>di</strong>eratori, iPriori delle contrade con i loro stendar<strong>di</strong>, ifantini a cavallo ed infine il carroccio, trainatoda due buoi bianchi, che trasporta ilnuovo Palio, uno stendardo <strong>di</strong>pinto ognianno da un abile artista, che verrà gelosamentecusto<strong>di</strong>to nella chiesa del rione vincitore,al quale va anche un compenso indanaro. Il corteo percorre le vie addobbatedel paese, fino a giungere alla pista delFossatello, dove si corrono i fati<strong>di</strong>ci cinquegiri. La sagra del biscotto <strong>di</strong>Sant’Anselmo è stata istituita nel 1973dall’Associazione Pro-loco, con il fine <strong>di</strong>promuovere e valorizzare questo dolcetipico <strong>di</strong> Bomarzo. A forma <strong>di</strong> ciambella delpeso <strong>di</strong> circa 1 kg, era anticamente chiamatoPane <strong>di</strong> Sant’Anselmo, che secondola tra<strong>di</strong>zione veniva <strong>di</strong>stribuito dal Vescovoai pellegrini in cammino verso la cittàSanta <strong>di</strong> Roma, o ai bisognosi del paese.Ancora oggi si usa la stessa ricetta tramandata<strong>di</strong> madre in figlia. A queste siaffiancano le manifestazioni annuali organizzatedal comitato festeggiamenti locale.SAPORI TIPICI Biscotto o pane <strong>di</strong>Sant’Anselmo, per il quale è stata istituitauna vera e propria festa ed è stato riconosciutoufficialmente prodotto tipico tra<strong>di</strong>zionale.La ricetta è gelosamente conservata,ma gli ingre<strong>di</strong>enti principali sono:anice, uova, limoni, liquori vari, zucchero,farine, lievito.Lo sapevate che l’Astronauta RobertoVittori è originario <strong>di</strong> Bomarzo, ed il suopaese gli ha de<strong>di</strong>cato una cartolina.

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