familiari, che ignari di quanto gli sta succedendo, aspettano con fiducia di raggiungerlo. Intanto lo <strong>in</strong>formano che <strong>in</strong> Gu<strong>in</strong>ea laPolizia ha <strong>in</strong>iziato i rastrellamenti nelle case dei militanti del suo partito. La stampa <strong>in</strong>ternazionale aveva già raccontato quantoaccaduto nel Paese: il 28 settembre 2009, nello stadio di Conakry e <strong>in</strong> diversi villaggi limitrofi, sono stati catturati e uccisi a sanguefreddo alcuni oppositori di Camara e della sua Giunta militare. Non solo. Sono morti civili <strong>in</strong>ermi. Viene anche <strong>in</strong>formato daglistessi amici <strong>in</strong> Gu<strong>in</strong>ea che fortunatamente i suoi bamb<strong>in</strong>i sono sfuggiti alle violenze, non sono tra quelli mutilati, ma sua moglienon è stata così fortunata, <strong>in</strong> occasione di questi rastrellamenti, sua moglie è stata più volte stuprata dai militari.Oggi Mamadou è ospite della casa per uom<strong>in</strong>i del progetto “Aquilone”, tutta una copiosa documentazione legale è statapresentata al M<strong>in</strong>istero degli Interni per evitargli il ritorno <strong>in</strong> Grecia e per ottenere il permesso da richiedente asilo. La pratica èandata a buon f<strong>in</strong>e e Mamadou farà <strong>alla</strong> Commissione di Foggia la sua <strong>in</strong>tervista, <strong>in</strong>tanto ha frequentato con successo un corsoda Mediatore Culturale e aiuta nel Centro di Accoglienza di Borgo Mezzanone, i suoi fratelli africani a capire le leggi, i doveri e idiritti degli immigrati. Ma il suo pensiero assillante è sempre lo stesso: ”non riesco ad andare avanti con questo senso di doloree nostalgia, sono angosciato dal timore che altro ancora possa accadere <strong>alla</strong> mia famiglia. E poi, quanto ancora potrò essereaiutato dagli italiani? Vorrei davvero che la mia vita riprendesse il ritmo felice della quotidianità”.Queste storie sono un campione scelto fra i ricordi vecchi e recenti, ma ne conserviamo oltre un cent<strong>in</strong>aio e se smettessimo oggi dioccuparci del progetto “<strong>Roxana</strong>” e del progetto “Aquilone”, avremmo materiale per <strong>in</strong>tristirci, rimpiangere e ridere per molti anni a venire,perché se è vero che i numeri del nostro decennale lavoro non sono stratosferici, è pur vero che per la vita di oltre duecento persone, èstato di ‘vitale’ importanza. Poi certo quando si guarda alle dec<strong>in</strong>e e dec<strong>in</strong>e di ragazze che si vendono lungo le nostre strade tutti i giornie le notti (ma quelli che le comprano sono tanto più numerosi) e alle cent<strong>in</strong>aia di braccia straniere che rivoltano la terra della nostraprov<strong>in</strong>cia e colgono i frutti che noi compriamo e mangiamo ci sarebbe da scoraggiarsi, loro sono tanti e con tanti bisogni, noi pochi e conpochi mezzi, ma <strong>in</strong>tanto cont<strong>in</strong>uiamo il nostro lavoro, concentrando la nostra attenzione, su ognuno di loro, uno <strong>alla</strong> volta.24
La Tratta entra nelle scuoleLuigi RussoPsicologo, Operatore nelle scuoleLa più grande scoperta della mia generazione è che un essere umanopuò cambiare la sua vita, cambiando le sue abitud<strong>in</strong>i mentaliWilliam JamesLa percezione dell’efficacia del proprio lavoro è connaturata <strong>in</strong> maniera direttamente proporzionale <strong>alla</strong> funzionalità dell’<strong>in</strong>tervento diaiuto. Aiutare le persone a superare i loro momenti critici è uno dei compiti più belli a cui un uomo possa essere chiamato e il riuscire aliberare le ‘nostre’ ragazze dal gioco <strong>in</strong>fernale <strong>in</strong> cui sono costrette, rappresenta il f<strong>in</strong>e ultimo del nostro <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> quanto terapeuti.Ciò però non basta, considerata la complessità della fenomenologia <strong>in</strong> esame. La <strong>tratta</strong> implica più momenti operativo – cl<strong>in</strong>ici ediverse fasi di <strong>in</strong>tervento. Una fase importante, all’<strong>in</strong>terno dell’articolazione dei progetti “<strong>Roxana</strong>“ e “Aquilone”, è stata, f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>iziodell’attività, dare importanza, oltre all’aspetto operativo–cl<strong>in</strong>ico sulle ragazze, <strong>alla</strong> fase della prevenzione del fenomeno della sessualitàmercenaria, <strong>in</strong> particolar modo <strong>alla</strong> prostituzione coatta. A tal riguardo, il progetto “<strong>Roxana</strong>“ ha scelto come modalità preventiva, quellaprimaria–educativa, volta ad <strong>in</strong>cidere, <strong>in</strong> maniera significativa, su uno degli ‘attori’ protagonisti del rapporto mercenario, cioè il cliente.In Italia, come riferito da fonti scientificamente attendibili, circa nove milioni di uom<strong>in</strong>i, almeno una volta nella vita, hanno avuto a chefare con il mondo della prostituzione, per cui cercare di agire, nella speranza di arg<strong>in</strong>are, a livello preventivo su tali numeri ci è sembratocosa molto pregnante e direttamente rispondente ai dettami che il progetto si era prefissato come una delle f<strong>in</strong>alità. Nel contempo, ci siè posti, anche, come punto nodale, l’aspetto educativo–formativo, per cui si è scelto di <strong>in</strong>tervenire all’<strong>in</strong>terno delle scuole superiori delterritorio della Capitanata, nella fattispecie nelle ultime classi, con il consenso dei Dirigenti scolastici.La tipologia dell’<strong>in</strong>tervento si è articolata <strong>in</strong> <strong>in</strong>contri frontali con le classi <strong>in</strong> aula magna, con l’ausilio di proiezioni <strong>in</strong> power po<strong>in</strong>t dedicatie visioni di filmati, <strong>in</strong>erenti gli argomenti <strong>tratta</strong>ti con relativo dibattimento f<strong>in</strong>ale. Le direttive operative che ci siamo posti durante questi<strong>in</strong>contri si sono concentrate sui due momenti strategici salienti:a)b)l’aspetto preventivo, <strong>in</strong> cui si è sottol<strong>in</strong>eato e si è evidenziato che i ragazzi, <strong>in</strong> un qualche modo, rappresentavano dei potenzialiclienti, per cui <strong>in</strong>tervenire su di loro aveva come obiettivo sia far presente la complessità di tale mondo, descrivendo anche la realtàdella Capitanata, che parteciparli del ruolo che la crim<strong>in</strong>alità ha nell’organizzazione di tale traffico umano e nel contempo <strong>in</strong>formarlidel rischio delle malattie sessuali a cui erano esposti;l’aspetto educativo–formativo, è una componente emersa <strong>in</strong> corso d’opera, nel prosieguo degli <strong>in</strong>terventi, con il bisogno di formazione/<strong>in</strong>formazioneche i ragazzi stessi richiedevano, con dati che non riguardavano solo l’aspetto tecnico-<strong>in</strong>formativo ma sottol<strong>in</strong>eavanouna fame di conoscenze educative–emozionali, rispetto ad un vissuto relativo <strong>alla</strong> sessualità. Infatti, sono state riscontrate<strong>in</strong>formazioni distorte ed una certa propensione verso atteggiamenti patogeni, relativi a vissuti emozionali riscontrabili <strong>in</strong> un <strong>in</strong>controsessuale.Questa tipologia di <strong>in</strong>tervento, ormai da otto anni, è stata realizzata <strong>in</strong> gran parte degli Istituti Scolastici delle Scuole Secondarie Superioridi Capitanata, sia quelli nelle città che quelli nei piccoli paesi, sia nei Licei che negli Istituti Tecnici e Professionali, dove la popolazionestudentesca maschile abbonda. In media, siamo <strong>in</strong>tervenuti <strong>in</strong> 25/30 Istituti l’anno, <strong>in</strong>contrando una popolazione studentesca di circa2.000 ragazzi di ambosessi. Moltiplicando per gli otto anni di <strong>in</strong>terventi, possiamo affermare, con ragionevole certezza, che quasiun’<strong>in</strong>tera generazione di ragazzi della Capitanata è stata <strong>in</strong>formata su questa complessa tematica relativa <strong>alla</strong> <strong>tratta</strong> e si è cercato di farcapire loro l’importanza della riscoperta dei valori emozionali relativi al rapporto sessuale e al rispetto dell’altra persona.Con il passare degli anni e ritornando nelle stesse scuole, non solo si r<strong>in</strong>forzava di più l’aspetto preventivo, riconoscendo all’attivitàla sua validità educativa, ma la partecipazione degli <strong>in</strong>segnanti aumentava sempre più denotando, a volte, come certe piante, soloannaffiandole con metodo possono crescere e prosperare.Per migliorare, ancor più, il nostro <strong>in</strong>tervento e per mirare sempre meglio l’obiettivo formativo, da quest’anno abbiamo sollecitato glistudenti a rispondere ad un questionario on l<strong>in</strong>e direttamente sul sito <strong>in</strong>ternet del progetto (www.progettoroxana.it), volto a saggiare iloro suggerimenti.25