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lotta alla tratta in capitanata - Progetto Roxana

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D<strong>alla</strong> strada al chiuso e (talvolta) ritornoI risultati di una ricercaAnnalisa GrazianoGiornalista, consulente per la comunicazione“In un ambiente elegante e riservato… solo per pochi”. “Ambiente pulito e climatizzato”. “Raff<strong>in</strong>ato, di alta classe”.La strada, con le sue scomodità, gli occhi <strong>in</strong>discreti e le <strong>in</strong>certezze on the road è lontana. La location dell’amore a pagamento <strong>in</strong>door èparte rilevante dell’offerta, almeno a giudicare dallo spazio che la descrizione degli appartamenti trova negli annunci “personali” on l<strong>in</strong>ee sulla stampa. Quest’ultimi, veicolo promozionale – quasi esclusivo - della prostituzione al chiuso ovvero quel tipo di meretricio cheviene esercitato all’<strong>in</strong>terno di appartamenti e camere di alberghi.Talvolta – ma ormai circostanza più rara – il meretricio è mascherato dietro professioni socialmente accettate come hostess per attivitàdi accompagnamento, baller<strong>in</strong>e di lap dance e <strong>in</strong>trattenitrici all’<strong>in</strong>terno di night club.In Capitanata, dove i locali dediti al piacere non hanno trovato mercato, l’<strong>in</strong>door si sviluppa pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>in</strong> alcune case. Quel che ècerto, al di sopra delle differenze territoriali, è che gli uom<strong>in</strong>i che scelgono la prostituzione al chiuso cercano privacy e discrezione. Tempoe illusioni. Sesso e attenzioni.Questo rivelano le dec<strong>in</strong>e di annunci ‘personali’ che vengono pubblicati quotidianamente, con una <strong>in</strong>discutibile puntualità. Parolee immag<strong>in</strong>i che fotografano un fenomeno mobile e complesso, conseguenza dei cambiamenti strutturali verificatesi all’<strong>in</strong>terno delredditizio mercato del sesso a pagamento. Mentre, parallelamente, sulle strade, dentro e fuori le città, cont<strong>in</strong>uano a moltiplicarsi donnee fuochi, poltrone e parrucche.Cambiano le nazionalità, a seconda delle zone e dei periodi, dei flussi migratori. L’unica certezza è che l’offerta è sempre grande, comela richiesta. “Vedere le ragazze su strada che svendono il proprio corpo mi provoca rabbia, pena e tenerezza. Non è giusto che tanteragazze vengano sfruttate <strong>in</strong> quel modo e private di una vita dignitosa e decorosa”, scrive una donna a commento del questionario sullapercezione della prostituzione e della <strong>tratta</strong> <strong>in</strong> Capitanata. Quella stessa donna <strong>alla</strong> domanda “Ha notizie di prostituzione al chiuso nelsuo comune?”, risponderà “No”. E non è la sola. Nell’immag<strong>in</strong>ario collettivo la prostituzione si riduce a gruppetti di ragazze <strong>in</strong> calzonc<strong>in</strong>ie stivaloni che passeggiano e ammiccano dal ciglio delle strade prov<strong>in</strong>ciali o periferiche.In realtà, il fenomeno è decisamente multiforme. Difficile, ad esempio, avere la percezione di quello <strong>in</strong>door, perché sommerso, carsico. Leragioni della sua <strong>in</strong>visibilità sono molteplici: non è soltanto una questione di mercato. Garantire privacy ai clienti e diversificare l’offertaha rappresentato sicuramente una sp<strong>in</strong>ta allo sviluppo di questo tipo di esercizio prostituivo.Ma c’è anche altro. Le ord<strong>in</strong>anze s<strong>in</strong>dacali 1 , rispetto all’<strong>in</strong>tervento sulla prostituzione, hanno <strong>in</strong> qualche misura favorito lo spostamentoal chiuso del fenomeno, rendendolo meno raggiungibile 2 .E poi, c’è la necessità degli <strong>in</strong>dividui o delle organizzazioni che controllano questo mercato di sottrarsi alle attività di controllo erepressione delle Forze dell’Ord<strong>in</strong>e.In uno scenario di questo tipo, la strada rimane l’alternativa più ‘povera’ ed esposta a rischi ma anche un’opportunità. Accade, <strong>in</strong>fatti,spesso, che le donne (e gli uom<strong>in</strong>i) che vendono il proprio corpo, pass<strong>in</strong>o da una forma di meretricio all’altra o utilizz<strong>in</strong>o la strada percontattare nuovi clienti.Aspetti apparentemente contraddittori e che, <strong>in</strong>vece, sono parte <strong>in</strong>tegrante di uno stesso sistema. La prostituzione è poliformeed estremamente diversificata. Quella <strong>in</strong>visibile si cela sotto vari aspetti e modelli organizzativi, proprio per non essere scoperta econtrollata.Così, dentro questa modalità, emergono tante differenti realtà, difficili da monitorare e comprendere: dalle imprenditrici di se stesse, <strong>alla</strong><strong>tratta</strong> di esseri umani, dallo sfruttamento di m<strong>in</strong>ori al mondo della trasgressione.1 Il 19 dicembre 2008 l’allora S<strong>in</strong>daco di Foggia Orazio Ciliberti emanò l’ord<strong>in</strong>anza s<strong>in</strong>dacale n. 110 avente per oggetto “<strong>in</strong>terventi di contrasto <strong>alla</strong> prostituzione su stradae di tutela della sicurezza urbana”. Con la stessa si vietava di “contattare soggetti dediti <strong>alla</strong> prostituzione”, “manifestare <strong>in</strong>equivocabilmente l’<strong>in</strong>tenzione di adescare oesercitare l’attività di meretricio”, di “accendere falò sulla pubblica via”. La violazione dell’ord<strong>in</strong>anza prevede sanzioni amm<strong>in</strong>istrative pecuniarie da un m<strong>in</strong><strong>in</strong>o di € 25,00a un massimo di € 500,00.2 Ad aprile 2011, la Corte Costituzionale ha bocciato parzialmente la Legge 125 del 2008, nella parte <strong>in</strong> cui si conferivano ampi poteri ai s<strong>in</strong>daci “per prevenire ed elim<strong>in</strong>aregravi pericoli che m<strong>in</strong>acciano la sicurezza urbana, anche al di fuori dai casi di “cont<strong>in</strong>gibilità e urgenza”. La Corte <strong>in</strong> questo caso ha ritenuto violati gli articoli 3, 23e 97 della Costituzione riguardanti il pr<strong>in</strong>cipio di eguaglianza dei cittad<strong>in</strong>i, la riserva di legge, il pr<strong>in</strong>cipio di legalità sostanziale <strong>in</strong> materia di sanzioni amm<strong>in</strong>istrative.35

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