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38 - IlGrigioneItaliano.ch

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Pos<strong>ch</strong>iavo - 20 settembre 2012 No. <strong>38</strong>C U L T U R A7Ovviamente, Dora, la prima domandaè come hai accolto la notiziadi questo premio.Sono stata molto sorpresa, prima ditutto per<strong>ch</strong>é da Coira si sono accorti<strong>ch</strong>e an<strong>ch</strong>e in periferia si fa qualcosadi importante. E poi... Sono contentissima!Dopo tanti anni <strong>ch</strong>e si corre,una piccola ricompensa: come se ci sifermasse su un praticello a guardarel’orizzonte delle nuove montagne. Èun incoraggiamento per i futuri progetti,il futuro lavoro, è un premo<strong>ch</strong>e mi stimola ad andare avanti. Sì,ti fermi sul praticello a respirare e tiguardi in giro per poi continuare.Secondo te, per<strong>ch</strong>é nella motivazionesi parla di Engadina alta e nondi Bregaglia?A parte il fatto <strong>ch</strong>e mi hanno scrittoin tedesco, e questo mi ha sorpresadato <strong>ch</strong>e la lettera era indirizzataa casa mia a Roticcio, bisogna dire<strong>ch</strong>e da un certo punto di vista l’Engadinaalta comprende an<strong>ch</strong>e Malojae su Maloja ho fatto tante cose, inparticolare su Segantini. Forse nonhanno visto le pubblicazioni <strong>ch</strong>e hofatto sulla Bregaglia, dove mi sonooccupata an<strong>ch</strong>e dei Giacometti. Inoltre,ho lavorato nell’allestimento delmuseo Ciäsa Granda, affiancandoRemo Maurizio, e tuttora mi occupodi mostre d’arte.Parliamo di Bregaglia. Quali sonole cose valide, i valori di questa valle?I valori. Abbiamo tante cose di valorein Bregaglia.C’è la natura, con gli animali, lesorgenti d’acqua, un’interessante storiageologica.C’è il confine, in senso geograficoe storico. La Bregaglia è stata unazona di passaggio, per secoli, an<strong>ch</strong>ein tempi difficili; ha visto il passaggiodi truppe. Il confine rappresentaan<strong>ch</strong>e la ric<strong>ch</strong>ezza di avere un altrostato vicino – l’Italia – <strong>ch</strong>e ci tieneancorati alla nostra lingua. È unaposizione favorevole, in confrontoad esempio al retoromancio, <strong>ch</strong>e hadovuto creare una nuova lingua persopravvivere.Abbiamo una cultura molto vasta.Pensiamo per esempio agli emigrati<strong>ch</strong>e sono poi tornati. Ma se guardia-CONTINUA DALLA PRIMA PAGINAConoscere, apprezzare e valorizzareUno dei primi splendidi esempi di sgraffito figurativo dei Grigioni è conservato a Vicosopranosulla facciata meridionale della casa n. 305. È una rappresentazione parietale del 1577 di ungiovane <strong>ch</strong>e suona il liuto accanto a un levriero, una scena di due gladiatori e altre figure eornamentimo an<strong>ch</strong>e più indietro vediamo <strong>ch</strong>esiamo anti<strong>ch</strong>i. Le nostre origini risalgonoalla preistoria, le cui tracceci sono ancora: sassi a coppelle, unatomba (il masso avello). In parte questireperti sono nel nostro museo. Erecentemente è stato pubblicato unlibro su questa storia antica dellaBregaglia.C’è an<strong>ch</strong>e un’ar<strong>ch</strong>itettura interessante,a partire dalle stalle e dallecase. Alcune di queste sono decorateda sgraffiti, <strong>ch</strong>e sono addiritturaantecedenti a quelli engadinesi. Peresempio quello a Vicosoprano, incui sono rappresentati un cane e unmandolino. Del secolo scorso sonogli edifici progettati da Bruno Giacomettie in anni più recenti sono statecostruite le sale multiuso, il centroPuntoBregaglia – ar<strong>ch</strong>itettonicamenteriuscito e interessante an<strong>ch</strong>e dalpunto di vista del contenuto, poi<strong>ch</strong>éè un centro <strong>ch</strong>e vive – e il Roccolo,bellissimo.Poi, naturalmente c’è l’arte, su cuiadesso non mi soffermo.Soglio è il faro, il valore <strong>ch</strong>e datanti anni attira i turisti, con i suoiIn un atelier d’artista. La storia dell’arte si dedica sia all’arte del passato <strong>ch</strong>e a quella contemporaneaPalazzi e la splendida vista sui montidella Bondasca.Come valorizzare tutto questo patrimonio?Che cosa proporre a <strong>ch</strong>iviene in visita e come proporlo?Bisogna innanzitutto essere coscientidi ciò <strong>ch</strong>e esiste e apprezzarlo.An<strong>ch</strong>e piccole cose, come cucinaresulla stufa a legna, o un sentiero o lafunicolare dell’Albinga, sono bellissime,an<strong>ch</strong>e se non sono le stesse offerte<strong>ch</strong>e si possono trovare in una città.Certamente è necessario essere fortiper promuovere la qualità di questivalori – fra i quali an<strong>ch</strong>e dell’acquae dell’aria. Purtroppo ci sono an<strong>ch</strong>eelementi di disturbo, quali i rumoridel traffico e i fili dell’alta tensione<strong>ch</strong>e passano su case e alberghi. È importanteridurli al massimo, per<strong>ch</strong>é<strong>ch</strong>i viene qui cerca tranquillità.È necessario essere professionali enon improvvisarsi, ma non c’è bisognodi andare lontano per far questo:c’è gente capace in valle, e inoltresi possono organizzare dei corsi diformazione. Penso ad esempio alleguide, ma an<strong>ch</strong>e alla ristrutturazionedella Ciäsa Granda. Per<strong>ch</strong>é coloro<strong>ch</strong>e vengono da fuori, come è stato recentementeper il Consiglio federale,sarebbero contenti di trovare le donnedel posto, forse in costume, <strong>ch</strong>epresentano e <strong>ch</strong>e raccontano le storiedei Giacometti, per<strong>ch</strong>é potrebberoraccontare storie vissute.Rimanendo sul museo...Oltre <strong>ch</strong>e dai turisti e dai residenti,il nostro museo è visitato dai viciniengadinesi e an<strong>ch</strong>e dai bregagliotti<strong>ch</strong>e vivono fuori valle e tornano quiin vacanza. Rimane sempre una validaofferta culturale da proporre.Dicevi della professionalità.L’accoglienza manca un po’. Lastagione più frequentata dai turisti èmolto corta – va da luglio a settembre– e bisogna valorizzarla al massimo.Chi scende il Maloja cosa vede appenagiunto sul piano di Cavril? Un «toitoi»! Bell’accoglienza! Non potrebbeesserci invece un bel cartellone dibenvenuto? Potrebbe essere opportuno<strong>ch</strong>e una persona controlli tuttequeste cose. Ci sono an<strong>ch</strong>e dei punti,lungo i sentieri, <strong>ch</strong>e sono particolarmentepericolosi, magari an<strong>ch</strong>e soloper<strong>ch</strong>é in ombra, oppure <strong>ch</strong>e si infanganofacilmente. Inoltre, lungo tuttoil panoramico, fra Casaccia e Soglio,non c’è nemmeno una toilette, e unlungo tratto senza pan<strong>ch</strong>ine. Per tuttiquesti problemi, grandi o piccoli, sarebbeutile avere un recapito, pubblicoe ufficiale, dove inviare le segnalazioni.E per quanto riguarda l’offerta diarte e cultura?Oggi si tende a modernizzare almassimo, invece molte persone quandovanno in vacanza, specialmentese scelgono come luogo di vacanzauna valle alpina, vogliono riposare,an<strong>ch</strong>e dall’Internet. Credo <strong>ch</strong>e dobbiamolasciarli andare alla scopertae non proporre tutto già premacinato,tutto spiegato, tutto didattico. Perelaborare nuove offerte <strong>ch</strong>iediamoagli utenti cosa si aspettano! E lanostra offerta dovrebbe essere an<strong>ch</strong>eecologica, come diminuire il traffico,per esempio facendo sì <strong>ch</strong>e i frontalieriviaggino insieme sulle auto o supulmini. Inoltre sarebbe utile un taxisovvenzionato per gli spostamentidella gente del posto.Torniamo all’arte e agli artisti bregagliotti.Innanzitutto, oltre ai Giacometti,abbiamo an<strong>ch</strong>e Segantini (in particolarea Maloja, <strong>ch</strong>e è un pezzo diBregaglia molto prezioso) e Varlin,per non citare <strong>ch</strong>e i principali. Cisono poi gli artisti contemporanei.Le strutture per valorizzare questaric<strong>ch</strong>ezza artistica in gran partegià ci sono: il museo Ciäsa Granda,il cimitero,le <strong>ch</strong>iese con leopere di AugustoGiacometti,l’atelier... Qualispazi di radunosi possono usarele sale multiuso,le scuole e le<strong>ch</strong>iese o an<strong>ch</strong>e ilCastelmur. Per isingoli visitatorisarebbe necessariauna piccolaguida, in più lingue,per condurlinei luoghi significativi.Qualcosadi disegnato,quindi visivo,non troppo intellettuale.Questorientra nei compitidell’ufficioturistico. A proposito,<strong>ch</strong>i parteda Casaccia apiedi lungo i sentieri,non riceveniente, fino a Soglio.Vedrei benedei pieghevoliin distribuzione,an<strong>ch</strong>e nei luoghinon a pagamento,così come matitecolorate e fogliper i bambini.Parlavi di un taxi pubblico, perspostarsi da un villaggio all’altrosenza dover usare un’auto propria.Che altro si può dire sulla vita deiresidenti?I giovani apprezzerebbero delleagevolazioni per vivere qui, visto <strong>ch</strong>eattualmente ci sono problemi di impiegoe di alloggio e la vita è cara. Oltrea un sostegno concreto in quantozona marginale, si può pensare an<strong>ch</strong>ea miglioramenti per i bambini,per esempio degli spazi in cui andaretranquillamente in bicicletta e an<strong>ch</strong>epoter andare a scuola in bicicletta.Inoltre, i nostri paesi sono ric<strong>ch</strong>i diiniziative spontanee, non a scopodi lucro, per esempio la cena del 1°agosto: queste iniziative potrebberoricevere un sostegno base, <strong>ch</strong>e coprale spese, ed essere inserite in un programmaa cura dell’ufficio turistico.In conclusione?È di basilare importanza esserecoscienti della ric<strong>ch</strong>ezza <strong>ch</strong>e abbiamo.Onoltre, potremmo migliorare lanostra ospitalità. A me farebbe moltopiacere veder coinvolte di più le personedel posto: ascoltare la gente conesperienza, gente normale, dei paesi,tutti. Coinvolgere le persone <strong>ch</strong>e nonhanno interessi propri, trovare genteper fare le diverse cose <strong>ch</strong>e si voglionofare, nell’interesse pubblico. Peresempio, riguardo ai 200’000 fran<strong>ch</strong>iereditati dal museo, secondo me lamiglior cosa sarebbe aspettare e riflettere,fare un anno di pianificazione,includendo la gente del posto. Ilritorno economico c’è, ma non è visibilesubito. An<strong>ch</strong>e le persone anzianeavrebbero tante cose importanti dacomunicare, ma non le si incoraggia.È auspicabile, an<strong>ch</strong>e in questo, valorizzarequello <strong>ch</strong>e abbiamo, quello<strong>ch</strong>e siamo. E costruire e sviluppare suquello <strong>ch</strong>e c’è.Roticcio dove è nata e vive Dora Lardelli è per lei una base importanteA due settimane dalla <strong>ch</strong>iusuradi AlpWeek, la SettimanaAlpina 2012, <strong>ch</strong>e si è svolta dal4 all’8 settembre a Pos<strong>ch</strong>iavo,il presidente della RegioneCassiano Luminati tira le sommedi un evento <strong>ch</strong>e ha portatoin valle 450 persone, tra cuicinque ministri dell’arco alpino.E guarda avanti, all’EsposizioneUniversale 2015.di MICHELA NAVA«La Valpos<strong>ch</strong>iavo sta vivendoun momento di grazia. Grazie adPER LA VALLE È UN MOMENTO DI GRANDE VISIBILITÀDopo AlpWeek, la Valpos<strong>ch</strong>iavo pensa a Expo 2015AlpWeek si è fatta conoscere. Adessoè importante non disperdere questopatrimonio e capire, come ha ben dettoDiego Rinallo dell’Università Bocconidi Milano, come riuscire a capitalizzarequesto effetto goodwill».Calato il sipario sulla SettimanaAlpina 2012, <strong>ch</strong>e ha visto arrivarea Pos<strong>ch</strong>iavo ministri, accademici erappresentanti di Ong per discuterein merito alle problemati<strong>ch</strong>e dell’arcoalpino, il presidente della RegioneCassiano Luminati – principaleartefice di questo appuntamento, <strong>ch</strong>eha avuto il suo epicentro in Valle –traccia un bilancio dei cinque giornie ne approfitta per svelare qual<strong>ch</strong>eretroscena.«Il successo è stato superiore alleaspettative, sia per quanto riguardal’organizzazione, sia per il numerodi presenze (450 iscritti, ndr). Tuttoè andato per il meglio e, a distanza didue settimane, stiamo continuando aricevere complimenti. Certamente èuna bella soddisfazione, <strong>ch</strong>e ripagadi tutte le forze messe in campo».Una piacevole sorpresa per gliospiti (la maggior parte dei qualinon era mai stata a Pos<strong>ch</strong>iavo), manon per Luminati, <strong>ch</strong>e non ha maimesso in dubbio – neppure per unattimo – la capacità della Valle difare da sfondo a un evento di livelloeuropeo, ovviamente supportato daBerna. «È <strong>ch</strong>iaro <strong>ch</strong>e appuntamentidi questo calibro possono funzionarese c’è un supporto dall’alto, sia intermini di logistica <strong>ch</strong>e di risorse –spiega il presidente della Regione –.Ma la Valpos<strong>ch</strong>iavo ha dimostrato diessere all’altezza e, forse per la primavolta, ci si è resi conto <strong>ch</strong>e nonci sono soltanto la Val Bregaglia ol’Engadina…».Momento clou della cinque giorniè stata la Conferenza delle Alpi, l’incontrofra i ministri <strong>ch</strong>e si è svolto ilvenerdì in Casa Torre. Con la consiglierafederale Doris Leuthard (<strong>ch</strong>e,con la sua presenza, è stata la protagonistaindiscussa di questa SettimanaAlpina) c’erano i ministri diGermania, Italia, Lie<strong>ch</strong>tenstein e Austria.«La stessa consigliera Leuthardè stata piacevolmente colpita dal fatto<strong>ch</strong>e tanti colleghi avessero rispostoal suo invito» rivela Luminati, <strong>ch</strong>e haavuto l’onore di accompagnare la ministrain piazza giovedì sera, dove siè improvvisata direttore d’or<strong>ch</strong>estra.«Stava cenando con i ministri, quandoa un certo punto si è alzata e ha<strong>ch</strong>iesto di accompagnarla in piazza,dove si stavano esibendo le bande diPos<strong>ch</strong>iavo, Brusio e Tirano. È arrivataalle spalle del direttore e ha fattofinta di dirigere i musicisti, al <strong>ch</strong>e leè stata offerta la bac<strong>ch</strong>etta… Ma episodidel genere ce ne sono stati tanti,ad esempio dopo la firma con il ministroitaliano Clini del protocollo antiinquinamento,quando la consiglierasi è fermata a s<strong>ch</strong>erzare con due bambini».A rendere speciale questoAlpWeek, secondo Luminati, è stataproprio l’atmosfera. «Nonostante l’agendadegli ospiti fosse molto fitta egli impegni incalzanti – sottolinea –c’era un clima molto sereno e rilassato,<strong>ch</strong>e ha contribuito sicuramentealla buona riuscita dell’evento».Buona, fa notare il presidentedella Regione, è stata an<strong>ch</strong>e la partecipazionedei locali, specialmentedurante la sessione dedicata alla Valpos<strong>ch</strong>iavo.«Non ci aspettavamo cosìtanta gente – dice –. Per noi era unmomento per presentarci all’esterno,ma an<strong>ch</strong>e per presentare la Valpos<strong>ch</strong>iavoai valpos<strong>ch</strong>iavini. Mi hafatto particolarmente piacere la presenzadei giovani delle scuole. Perloro è stata l’occasione per capire <strong>ch</strong>ePos<strong>ch</strong>iavo non è una realtà così periferica,come può a volte sembrare,specialmente a quella età».Se dovesse scegliere un’istantaneaper descrivere <strong>ch</strong>e cosa è statoAlpweek, Luminati non avrebbe dubbi:«La piazza, <strong>ch</strong>e è stata realmente ilcuore della Settimana Alpina. Qualcunoha criticato il fatto <strong>ch</strong>e sia statacoperta, ma an<strong>ch</strong>e in questo caso i riscontrisono stati molto positivi. Chiva in un centro congressi, quandoesce non trova più nulla. Qui, invece,c’era la possibilità di continuare gliincontri an<strong>ch</strong>e fuori».Ora, per Luminati, è importantefare in modo <strong>ch</strong>e il patrimonio di credibilitàe di visibilità acquistato graziead AlpWeek non vada disperso.«Più volte il ministro Clini ha indicatola Valpos<strong>ch</strong>iavo come modelloper Expo 2015, un evento al quale gliStati parteciperanno ciascuno con unproprio stand ma dove saranno affrontantian<strong>ch</strong>e temi trasversali e leAlpi, con le sue temati<strong>ch</strong>e comuni, ècertamente uno di quelli. Sicuramenteè un altro appuntamento al qualeoccorre guardare con grande attenzioneda parte nostra».

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