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Documento PDF - Università degli Studi di Padova

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1.1.2. STRUTTURA DEI DENTI<br />

A sviluppo ultimato, nel dente riconosciamo quin<strong>di</strong>: (Emily e Penman 1992; Nickel et<br />

al.1979; West-Hyde e Floyd 1995)<br />

a) la corona: parte del dente che sporge dall‟alveolo;<br />

b) la ra<strong>di</strong>ce: parte infissa nell‟alveolo;<br />

c) la forcatura: zona <strong>di</strong> separazione delle ra<strong>di</strong>ci nei denti plurira<strong>di</strong>colati;<br />

d) il colletto: zona <strong>di</strong> passaggio tra ra<strong>di</strong>ce e corona o giunzione smalto-<br />

cementizia;<br />

e) cavità pulpare: situata nella ra<strong>di</strong>ce e contenente la polpa.<br />

La struttura dentaria è costituita da: (Barker et al.1993; Eisenmenger e Zetner 1984;<br />

Emily e Penman 1992; Nickel et al.1979):<br />

a) smalto: riveste la dentina della corona;<br />

b) cemento: ricopre la dentina della ra<strong>di</strong>ce.<br />

La Dentina è la principale costituente dei denti. Forma la ra<strong>di</strong>ce e la corona e delimita<br />

la cavità pulpare. E‟ un tessuto osseo mo<strong>di</strong>ficato <strong>di</strong> colore bianco giallastro, contenente<br />

idrossiapatite mineralizzata (65%) e collagene inorganico (35%). Viene deposta dagli<br />

odontoblasti nel margine della cavità pulpare e con il passare dell‟età ne determina la<br />

chiusura a livello apicale (fig.3) (Barker et al.1992 ; Emily e Penman 1992). La dentina è<br />

organizzata in circa 40.000 tubuli che si irra<strong>di</strong>ano dalla camera pulpare verso la<br />

giunzione smalto-dentina o verso la giunzione cemento dentina; questi, contengono i<br />

processi odontoblastici (fibre <strong>di</strong> Tomes) ed accolgono fibre nervose che rendono la<br />

dentina un tessuto sensibile. Gli odontoblasti sono attivi durante la vita, producendo<br />

strati <strong>di</strong> dentina secondaria; inoltre, in seguito ad insulti locali possono generare dentina<br />

<strong>di</strong> riparazione con un meccanismo analogo al processo <strong>di</strong> guarigione ossea (Andreasen<br />

1992).<br />

Lo Smalto è il tessuto più duro dell‟organismo; è costituito per 96-97% da componenti<br />

minerali, mentre la percentuale restante da materia organica e acqua (Gorrel 2004).<br />

Riveste la dentina coronale e non è né vascolarizzato né innervato: per tale motivo è<br />

insensibile ed incapace <strong>di</strong> processi riparativi (Barker et al. 1993; Emily e Penman1992).<br />

Lo smalto viene prodotto dagli adamantoblasti, non è permeabile eccetto nel caso <strong>di</strong><br />

fratture o <strong>di</strong>fetti; viene deposto come prismi esagonali con decorso perpen<strong>di</strong>colare al<br />

dente (parti interne ed esterne) e spirale (parti me<strong>di</strong>e). La formazione dello smalto<br />

termina prima dell‟eruzione dentale. Lo smalto è ricoperto da una membrana acellulare,<br />

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