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ANNO VI - N. 2 - Marzo 2004 - Spedizione in a. p. - Legge 662/96 art. 2 comma 20/b - 45% - Direzione Commerciale Business - BOIL PUNTOFotovoltaico,che passione!2 a parteLE PORTEDELLA BELLEZZAJenniferAnistonTENERIFEL’isola dei pappagalli


Intervista al PresidenteFAAC tra presente e futuroOPENGATE NUMERO 2 MARZO 20042EditorialeCome si articola l’offerta diFAAC?Produciamo automatismi per cancelli,porte di garage, barriere,serrande, porte a vetri, persiane abattente, sistemi di parcheggio econtrollo accessi. Sono disponibilinumerosissime soluzioni sia perl’uso intensivo e pesante sia perapplicazioni domestiche.Qual è la missione di FAAC?La missione di FAAC é di produrregli automatismi e i sistemi per cancellie porte più duraturi, affidabilie sicuri disponibili sul mercato.Può dare qualche informazionesul Gruppo?All’interno del gruppo FAAC sonoconcepiti, fabbricati e testati tuttii prodotti della nostra gamma.Per fare questo vi sono 4 dipartimentidi ricerca (oleodinamica,elettronica digitale, radioelettronicaed elettromeccanica) e 4 stabilimentiindustriali, tutti collocatiin Europa e funzionanti in basealle norme ISO 9000. I dipendentisono oltre 700.Chiediamo delucidazioni sullafilosofia della certificazionedella qualitàLa certificazione é un momentoimportante nella vita dell’aziendae porta molta organizzazione incambio di un leggero aggravioburocratico. Essa impone diorientare al soddisfacimento delleesigenze della clientela tutte leenergie e di essere in grado inogni momento di dimostrare chetutte le funzioni aziendali, gli impiantied i servizi danno le prestazionirichieste dal mercato.L’impegno di FAAC per la qualitàgarantita non si ferma alla produzionema riguarda anche l’installazioneed il post vendita. Si pensial progetto FAAC Professionals inItalia. I FAAC Professionals rappresentanola punta di diamantedella nostra forza installativa.Grazie a loro, per la prima volta,un fabbricante di apricancelli puògarantire al cliente finale non solola qualità del materiale ma anchequella di installazione e assistenza.Su quali campi della ricerca sista concentrando FAAC?FAAC é il leader del settore, devequindi sempre essere su posizioniavanzate in tutti i campi delle tecnologieche si applicano all’automazione.Stiamo puntando moltosull’elettronica per dare all’installatoreinnumerevoli scelte nellaconfigurazione delle funzioni, inoltrevogliamo adottare tutti gli accorgimentiper facilitare la posa.Come sempre ci sarà un occhio diriguardo per il design: discreto egradevole, come si addice a unleader.Quali sono le politiche?La nostra gamma di prodotti deveessere la più ampia possibile e collocarsial top tecnologico del propriosegmento di appartenenza. Ladistribuzione di prodotti FAAC devesempre garantire un’installazioneimpeccabile. Daremo quindigrande enfasi alla formazione degliinstallatori ed all’aggiornamentodei FAAC Professionals, divulgandonela formula vincente inItalia ed all’estero.All’estero ricerchiamo distributoriaggressivi in zone attualmentenon coperte.


Quale é la posizione di FAACnei confronti di installatori eutilizzatori finali?Tutti e due meritano molto rispettoe attenzione. Le loro posizioninon sono in conflitto e quindi lanostra politica di migliorare il prodottoed il servizio, di ampliare lagamma e di comunicare la nostraleadership attraverso i mezzi dicomunicazione più prestigiosi va abeneficio di entrambi.Il mercato degli automatismiha ancora delle buone prospettive?Come si svilupperà la domotica?Le crescenti esigenze di comfort,privacy e sicurezza si combinanoper determinare una naturaletendenza al diffondersi degli automatismi.I volumi di vendita dei sistemi domoticidiventeranno consistentinella misura in cui il loro utilizzoe manutenzione diventerannosempre più semplici e standardizzati.Come si pone FAAC nei confrontidei problemi della sicurezzaantinfortunistica delleautomazioni?Per stare al passo o addiritturaanticipare la conformità alle normativeCE FAAC sottopone continuamentead una revisione minuziosatutta la sua produzione (attuatori,accessori e sistemi).Prima di autocertificare i propriprodotti con la marchiatura CE,FAAC ha scelto un laboratoriospecialistico, accreditato come organismoabilitato a rilasciare i certificatidi conformità. Questo organismoha sottoposto ciascun articoloa prove lunghe ed onerose edha testato i prodotti non solo singolarmente,ma anche in tutte lepossibili combinazioni cui essi possonodar vita in un’installazione.Non è certo un lavoro da poco se sipensa alle dimensioni imponentidella nostra gamma di attuatori edalle combinazioni possibili con gliinfiniti accessori elettronici di nostrafabbricazione!3OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


Il curiosoneUn quesito sulla nuovagaranzia per il consumatoreIn un’automazione che ho realizzato presso un privato èstato necessario sostituire la centralina elettronicadifettosa con una nuova. Ciò è avvenuto durante ilperiodo di garanzia. Vorrei sapere cosa prescrivono lenuove disposizioni “europee” ora in vigore, illustrate nelnumero 2/2003 di Opengate, in merito alla durata dellagaranzia per la centralina elettronica che ho appenainstallato in sostituzione.Recentemente il Ministero delle Attività Produttive - DirezioneGenerale per l’Armonizzazione del Mercato e la Tuteladei Consumatori - ha emanato una nota esplicativa al Decretolegislativo n. 24 del 2002, la legge sulla nuova garanziaper i consumatori.In questa nota, al punto 7.2.1 “Riparazione o sostituzione”viene scritto:“Si ritiene possibile la reiterazione dei rimedi della riparazione/sostituzione.Nel caso di beni complessi tuttavia, occorredistinguere:1) Se, durante il periodo di vigenza della garanzia legale,il consumatore esperisca il rimedio della riparazione, consostituzione, ad esempio, di un pezzo di ricambio, non cominciaa decorrere un nuovo periodo di prescrizione bientrimestraledi informazioneReg. Trib. Bologna N. 6900del 31/03/1999S O MPrezzo di copertina A 1,00Abbonamento A 2,50DIRETTORE RESPONSABILEGiancarlo RoversiCOORDINAMENTO EDITORIALEMarka Srl - BolognaIN REDAZIONEStefano OdoriciPROGETTO GRAFICOE IMPAGINAZIONECarlo BurelliPaola CalabiEDITOREEditrice Compositori srlAnno VI - n. 2 - Marzo 2004HANNO COLLABORATOStefano FioriniGiorgio FavarettoGloria GuastarobaMichelangelo ManiniStefano OrsiMaurizio SammarchiMarco Spagnoliil puntoFotovoltaico, che passione! - Seconda partepag. 6le porte della bellezzaJennifer Anistonpag. 114STAMPACompositori IndustrieGrafiche


nale per la parte sostituita, ma continua a decorrere il terminerelativo alla prima consegna del bene.2) Se, terminato il periodo di vigenza della garanzia legale,il consumatore faccia effettuare una riparazione, consostituzione, ad esempio, di un pezzo di ricambio, il pezzosostituito sarà coperto dalla garanzia legale biennale apartire dal momento della consegna o dell’installazione.”In soldoni, se la sostituzione della centralina avviene duranteil periodo di vigenza della garanzia legale (24 mesipiù 2 mesi) non c’è il rinnovo della garanzia per la centralinanuova. La garanzia su di essa spira come per il resto dell’automazione.Qualora la sostituzione avvenisse dopo la fine del periododi garanzia, la garanzia riparte per la (sola) centralina.Nel caso da lei prospettato non si ha quindi una reiterazionedella garanzia per la centralina elettronica sostituita.Lo stesso avviene nel caso di sostituzione di un componente(trasformatore, motore elettrico etc).Va osservato che l’orientamento del Ministero, se pure moltoautorevole, non vincola la Giurisprudenza, la quale potrebbedecidere in maniera differente.I quesiti vanno inoltrati a michelangelo.manini@faac.it - oggetto: il curiosone. Solo quellidi interesse generale saranno presi in considerazione, secondo criteri discrezionali.M A R I OFAAC informaIl successo FAAC nel mondopag. 14Gate n. ... destinazione...Tenerife, il pianeta dei pappagallipag. 21DomolineTpag. 16De Nardi by FAACpag. 185


IL PUNTOFotovoltaico,che passione! SECONDA PARTEDi Michelangelo Manini Presidente FAAC S.p.A.OPENGATE NUMERO 2 MARZO 20046In questo “Punto” prosegue latrattazione dell’argomento con laformula delle FAQ.Si apprenderanno nozioni su:- utilizzo dei pannelli solari congli apricancelli;- funzionamento sicuro degli accumulatori;- agevolazioni per l’acquisto diimpianti fotovoltaici per la motorizzazionedi cancelli.Come va dimensionato un impiantofotovoltaico per l’apricancello?Vediamo a grandi linee come sisuggerisce di operare nel caso diun sistema apricancello concepitoper funzionare in corrente continua(figura 9).1. Si verifica il consumo medio dicorrente del sistema nellacondizione operativa, cioè all’ingressodell’apparecchiaturae con i motori che muovonole ante ed il lampeggiatorein funzionamento. Ad esempio,questo consumo potrebbeessere di 19 Ampere a 12volt. Si verifica anche il consumoin stand by dell’apparecchiaturaelettronica, riceventee accessori che può esseread esempio di 0,3 amperesempre a 12 volt.2. Si stima un utilizzo medio giornalierodell’automazione. Questopuò essere di 10 aperture e10 chiusure, ciascuna della duratadi 20 secondi. Il totale difunzionamento giornaliero è di400 secondi. E’ bene applicareun coefficiente di sicurezza di2,5. Ne segue che il funzionamentosarà di 1000 secondi algiorno.Il consumo di carica elettricamedio giornaliero è quindi di5,3 Ah per la movimentazionee di 7,2 Ah in stand by. Il consumototale di energia mediogiornaliero è di 12,5 AhL’IMPIANTO FOTOVOLTAICO PER L’APRICANCELLO IN SEI MOSSE1. Verificare il consumo medio di corrente dell’impianto completo in condizioneoperativa ed in stand-by.2. Stimare le aperture medie giornaliere e quindi il consumo di caricamedio giornaliero.3. Valutare la produzione di energia media giornaliera di un modulo standarddi pannello nel mese meno soleggiato dell’anno.4. Correggere il valore di cui al punto3 per tener conto di vari cali per i rendimenti.5. Dividere il consumo totale di energia medio giornaliero per l’energiamedia giornaliera fornita dal pannello standarddeterminando la dimensione definitiva del pannello.6. Determinare la capacità della batteria.Fig. 93. Si prende un modulo standarddi pannello solare che ha un’areadi mezzo metro quadro ecirca 36 celle. Il suo rendimentoè circa del 10% dell’energia solareche gli arriva. Per sapere ilsoleggiamento che il pannellopuò ricevere si fa riferimento alletabelle di radiazione solaremedia mensile alla latitudinedel sito, ad esempio di 45°.Per garantire il funzionamentodurante tutto l’anno non siprenderà l’irraggiamento mediogiornaliero di luglio maquello di dicembre, cioè il mesecon meno ore di sole. L’irraggiamentomedio giornalieroa dicembre potrà essere di1800 Wh/m 2 .Normalmente, il modulo intercetteràil 70% di questa energia,quindi 0,7 X 0,1 X 1800 =126 Wh/m 2 giornalieri che corrispondea 63 Wh giornalieriper il nostro modulo standarddi mezzo metro quadro di superficie.4. Un ulteriore calo di rendimentosarà dato dal circuito di regolazionedi carica e dal ciclodi scarica e carica delle batterie.Complessivamente ciòpeserà per un calo di rendimentodel 20%. Quindi i Whgiornalieri disponibili per ilcarico (apricancello) scendonoa 50. Questi corrispondonoa 4 A/h giornalieri, dovendosicaricare accumulatoria 12 V.5. Adesso si hanno tutti gli elementiper determinare la superficiedei pannelli necessaria,dividendo il consumototale di energia medio giornalieroche è di 12,5 Ah per i4 A/h giornalieri forniti dal sistemadi generazione. Sonoquindi necessari 3 moduli da0,5 m 2 ciascuno, ovviamenteda collegare in parallelofra loro.Se si vuole utilizzare una superficiecaptante minore occorreridurre i consumi del si-


stema mediante diverse soluzioni,indicate di seguito ed illustratenella figura 10:5.1) utilizzo di apparecchiatureelettroniche ed accessori abasso consumo in stand by,specificamente concepite perl’utilizzo in apricancelli alimentatida pannelli solari; adesempio, se invece di consumare0,3 A ne consumasse0,03 sarebbero sufficienti duemoduli di pannello solare invecedi 3 (uno solo col coefficientedi cui al punto 2 pari a 1,5).5.2) riduzione degli attriti delcancello con conseguente riduzionedelle dimensioni dei motori;la riduzione di consumi èmolto variabile.5.3) utilizzo di attuatori più efficienti;anche qui la riduzione diconsumi è variabile ma può essereinteressante.6. Infine occorre determinare lacapacità della batteria. A talfine si considera il consumo totaledi energia medio giornaliero,cioè 12,5 Ah e lo si moltiplicaper un coefficiente pari a2. Il coefficiente tiene contodelle varie perdite di efficienzae di un margine di sicurezzaper evitare un’eccessiva scaricadella batteria. Pertanto nelnostro caso sarà necessariauna batteria da 25 Ah. Se perprudenza si richiedono al sistemadue giorni di autonomia bisogneràcollegare in paralleloSOLUZIONI PER LA RIDUZIONE DELLA SUPERFICIE CAPTANTEFig. 10una seconda batteria dellastessa capacità.Una importante regola praticaè che maggiore è la capacitàdella batteria, maggiore ne saràla durata, perchè in questocaso molto di rado essa subiràdelle profondità di scarica tantoforti da danneggiarla.A questo punto, inserendo i datireali al posto di quelli dell’esempioe seguendo i passi da 1 a 6potrete adeguatamente dimensionareil vostro impianto.Relativamente alla batteria è necessariauna notazione relativaalla sicurezza. Si noti bene cheuna batteria da 25 Ah è di capacitàtale che vanno necessariamentemesse in atto delle misure di sicurezza.Le batterie durante la fase di ricaricaproducono dei gas che derivanodall’elettrolisi, questi sonol’ossigeno e l’idrogeno. Se l’idrogeno(combustibile) supera nell’ariauna miscela del 4% è infiammabile,combinandosi conl’ossigeno (comburente, semprepresente nell’aria atmosferica).Maggiore è il rendimento dellabatteria (rapporto tra l’energiaimpiegata per la carica ed energiafornita nella scarica normalmentepari al 90%), minore è la produzionedi idrogeno.L’emissione di idrogeno avvieneanche nelle batterie cosiddette“sigillate” o “ermetiche” che inrealtà sono ermetiche solo all’uscitadell’elettrolito. Nelle batteriesigillate il gas idrogeno che siè formato viene ugualmente scaricatoall’esterno della batteria(seppure in minore quantità rispettoalle batterie “aperte”) daun’apposita valvola.Da tempo esistono anche batteriesigillate che “immobilizzano l’elettrolito”e provocano una ricombinazionedell’ossigeno. Sonole batterie al gel e quelle ad assorbimento.Virtualmente l’idrogeno emessoda queste batterie può esseremolto basso ma noi non giureremmoche l’emissione sia evitataal 100%, soprattutto in caso diforti ricariche.Le possibili scintille o archi deicomponenti elettronici ed elettricivicini possono costituire la fonted’innesco della miscela idrogenoossigeno.Come risolvere il problema delleemissioni della batteria?Le soluzioni sono due:1. Quella più pratica è di provvedereun’adeguata ventilazionenaturale alla batteria medianteFig. 11IL PUNTO7OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004IL PUNTO8aperture nella custodia che lacontiene. In questo modo si permetteai gas che si sviluppanonella ricarica di trovare un liberosfogo nell’atmosfera.La soluzione, mostrata in figura11, permette di installare apparecchiatureelettriche ed elettronichenella stessa custodiadella batteria, con l’accorgimentodi collocare la batteria el’apertura di ventilazione in alto.L’idrogeno ha infatti unadensità minima, quindi per ilprincipio di Archimede tendesempre a salire.Si ritiene comunque necessarioutilizzare batterie sigillate che riduconodi molto l’emissione diidrogeno. Vista la capacità di caricadei pannelli della nostra installazioneva inoltre prevista l’aggiuntadi un circuito elettronico limitatoredella corrente di carica.Come vanno dimensionate leaperture ed il volume liberonella custodia?Ce lo dicono le formule empiriche2 e 3 che proponiamo nellafigura 12.Q = 0, 05 X n X I (1 )dove:Q = portata d’aria in m 3all’oran = numero degli elementicostituenti la batteriaI = valore di correntedi carica in ampereS = 28 X Q (2)V = 2,5 X Q (3)dove:S è la sezione dell’aperturaminima dell’involucro in cm 2V è il volume liberodell’involucro in m 3Fig. 12Attenzione che le formule della figurasono valide esclusivamenteper accumulatori di tipo sigillato.Nell’equazione (1) convenzionalmenteil valore di I può essere di0,2 A ogni 100 Ah di capacità perle batterie al piombo sigillate e0,025 A ogni 100 Ah di capacitàper le batterie al gel e ad assorbimento,anch’esse sigillate.La batteria della nostra installazionevirtuale è di 12 volt. Pertantoè composta di 6 elementi dallatensione nominale di 2 volt ciascuno.Applicando le formule (1), (2) e(3) della figura 12 otteniamo:Q = 0,015 m 3 /hS = 0,42 cm 2V = 0,0375 m 3per la batteria al piombo sigillata eQ = 0,001875 m 3 /hS = 0,0525 cm 2V = 0,00469 m 3per le batteria sigillate al gel o adassorbimento.Come si vede si tratta di valori ragionevoli.Le formule incorporanoun fattore di sicurezza importantema per maggiore sicurezzasi può utilizzare un ulteriore coefficientedi 2 o 3.2. Qualora non fosse possibile lasoluzione 1 si dovranno realizzareimpianti elettrici e circuiti elettronicia sicurezza, definiti dalla normaCEI 31-8 come: “costruzioneelettrica”.Si tratta di impianti adatti ad essereinstallati in luoghi con pericolod’esplosione.Le soluzioni previste in questopunto due saranno necessarie anchequalora pur in presenza diventilazione questa non è in gradodi controllare la concentrazionedi idrogeno. Cioè, semplificando,in tutti i casi in cui non sonorispettate le formule (1), (2) e (3)della figura 12.Quindi a seconda della qualità edel grado di ventilazione (parametridi ventilazione) e della continuitào meno di emissione dellabatteria (parametri di emissione)si dovranno realizzare impianti diquesto tipo:2.1. Impianto a sicurezza intrinsecaAD-I-ia. In pratica, tranne icomponenti che generano o accumulanobassa energia tutti gli altridevono essere certificati a sicurezzaintrinseca. Per far ciò occorreche le potenze elettriche ingioco siano comunque molto piccole.Per provare il circuito (provedi tipo) si utilizza un apparecchiodetto scintillatore che apre echiude un contatto in punti criticidei circuiti in un’atmosfera di miscelaesplosiva, simulando anchedue guasti in funzionamento normale.2.2. Impianto a sicurezza specialea immersione nell’olio o nellasabbia AD-S-sabbia-olio.2.3. Impianto di sicurezza a provad’esplosione AD-PE. Tutti i componentielettrici sono protetti inuna custodia che sopporta un’eventualeesplosione che dovesseaccadere al suo interno, senzatrasmetterla all’atmosfera circostante.2.4. Impianto di sicurezza a sovrapressioneinterna AD-SI. L’impiantoelettrico è mantenuto apressione con aria pura. La miscelaesplosiva non può quindi penetrareall’interno dell’impiantoelettrico-elettronico. Sensori discarsa pressione interromponol’alimentazione elettrica.2.5. Impianto a sicurezza intrinsecaAD-I-ib. Come al punto 2.1ma qui basta un guasto.2.6. Impianto a sicurezza funzionalecontro le esplosioni AD-FE1.La protezione del tipo indicato in2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 può essereapplicata solo ai componenti chein funzionamento normale possonoprodurre archi o scintille. Glialtri componenti devono averemisure complementari che ne aumentinocomunque la sicurezza.In caso di scarsa qualità dei parametridi ventilazione e/o nei casidi emissione di gas in manieracontinua l’impianto sarà necessariamentedi tipo 2.1. Se i parame-


tri sono invece migliori si potrannorealizzare anche impianti deglialtri cinque casi.Fig. 13In tutte le eventualità di applicazionedi questo punto 2, quindi diatmosfera potenzialmente esplosiva,le costruzioni elettriche debbonoinoltre rispettare delle regoledi carattere generale che sonoin Italia dal 30 giugno 2003.Oltre naturalmente al simbolo CEil contrassegno indelebile assiemead altri dati deve contenere: ilsimbolo di protezione dalle esplosioni(figura 13), seguita dal simbolodel gruppo (nel nostro casoII) e della categoria (1, 2 o 3 in ordinedecrescente di severità).Nelle prime due categorie è necessariol’intervento di un organismonotificato per l’esame CE deltipo. Per la categoria 3 basta ilcontrollo di produzione interno.In conclusione, la soluzione 2 risultapiuttosto complessa da realizzare,se possibile è meglio rifarsialla numero 1. Per un diagrammadi sintesi relativo al problemadelle emissioni della batteria siveda la figura 14.E se il motore e l’apparecchiaturasono concepiti per funzionarea 230 volt corrente alternata?Per i sistemi in corrente alternataoccorrerà inserire un dispositivoinvertitore a tiristori tra le batteriee l’apparecchiatura elettronicadell’apricancello. Questo circuitoche si può acquistare normalmenteconverte la correntecontinua in corrente alternata a50 Hz.Verificate che la potenza in uscitacorrisponda a quella richiesta dalcarico (motori +centralina elettronica+ accessori).Nelle fasi 1 e 4 della figura 9 bisogneràpoi tener conto che questocircuito ha un suo consumo, sia infunzionamento sia in stand by.IL PUNTOFig. 14indipendenti dal tipo di protezioneillustrato sopra adottato.La marchiatura CE va fatta anchein conformità alla direttiva numero94/9/CE sugli apparecchi e sistemidi protezione per uso in atmosferapotenzialmente esplosiva.In base al D.P.R. 126 del23/03/1998 la direttiva è in vigoreE’ necessaria la marchiatura inbase alla Direttiva 94/9/CE anchequalora si sia provvedutoad un’adeguata ventilazione?L’adeguata ventilazione, secondoquanto proposto dalle formule difigura 12 e quanto spiegato neltesto è in grado di annullare lapericolosità delle emissioni.E’ vero che esiste un’aliquotaIVA più bassa per i pannelli solarie che è applicabile anche aipiccoli impianti destinati adalimentare gli apricancelli?A- Realizzazione di un impianto.Secondo il numero 127-quinquiesdella tabella A , parte III, allegataal DPR 633/72 si può applicare9OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004IL PUNTO10CESSIONE DI PANNELLI SOLARI E ALTRI BENI FINITI NECESSARI PER LA REALIZZAZIONEDI IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTE SOLARE - IVA AL 10%Fig. 15l’aliquota ridotta del 10% agli“impianti di produzione e reti didistribuzione calore-energia e dienergia elettrica da fonte solarefotovoltaicaed eolica”.Non vi è dubbio che quello utilizzatoper gli apricancelli è un piccoloimpianto di produzione dienergia elettrica da fonte solare.Quando l’installatore, su appaltodel cliente, realizzerà stabilmentein un edificio un impiantocompleto per alimentare l’apricancellocon fonte solare potràapplicare al cliente l’aliquota ridottaper la parte di impianto diproduzione di energia da fontesolare.Non è richiesto il rilascio di alcunadichiarazione da parte delcommittente.B- Cessione di beni finiti.Per l’articolo 127-sexies) dellastessa tabella A, l’aliquota del10% si applica anche a “beni,escluse materie prime e semilavorate,forniti per la costruzionedelle opere, degli impianti ... dicui al n. 127-quinquies”.Quindi è agevolata la vendita dipannelli solari e di altri beni finitinecessari a realizzare l’impiantocome accumulatori, regolatoridi carica, cavi etc all’artigianodi cui sopra o direttamenteal cliente finale che si realizzal’impianto di apricancello apannelli solari da solo.Per uno schema di riferimento siveda la figura 15.Spett.le ditta........In questo caso B l’aliquota agevolataè applicabile solo in presenzadi una dichiarazione di responsabilitàresa dagli acquirenti circala effettiva destinazione d’uso deibeni nella realizzazione degli impiantidi produzione di energia secondoil facsimile riportato sopra.Ci sono adempimentiburocraticispecifici per la realizzazionedi impiantidi produzionedi elettricitàdall’energia solare?Ai sensi dell’articolo22 comma 2° dellalegge 9/91 chi intendeprovvedere all’installazionedi impiantiche produconoenergia elettrica utilizzandofonti dienergia consideraterinnovabili (sole,vento, risorse geotermicheed idroelettriche, maree, etc) o assimilate devonodarne comunicazione al Ministerodell’Industria (ora AttivitàProduttive), all’ENEL e all’ufficiotecnico delle imposte di fabbricazionecompetente per territorio.Oggetto: richiesta di applicazione dell’IVA ad aliquota ridottaIl sottoscritto ................ dichiara, sotto la propria esclusiva responsabilitàche l’acquisto dei seguenti beni finiti .......... effettuato pressola Vs. ditta, è destinato alla realizzazione di impianti di produzionedi energia elettrica con le caratteristiche per poter beneficiare dell’aliquotadel 10% in virtù di quanto previsto dalla voce 127-sexies dellatabella A, parte III, allegata al DPR 633/72.Chiede pertanto l’applicazione dell’aliquota IVA nella misura indicata.Il sottoscritto si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventualefatto o circostanza che faccia venire meno il diritto alla sopraindicata agevolazione, al fine di consentirVi l’emissione della fatturaintegrativa per la differenza di aliquota, secondo quanto previsto dall’art.26, comma 1 del D.P.R. 633/72.Data.............. Firma..........................Gli impianti inferiori ai 20 kW(quindi certamente quelli destinatiai soli apricancelli) sono comunqueesclusi dal pagamentodell’imposta, diritti di licenza(comma 7 articolo 10 L. 133/99)e comunicazione all’ufficio tecnico.


LE PORTEDELLA BELLEZZADi Marco SpagnoliJenniferAnistonuna delle cinquanta donnepiù belle del mondoSecondo People Magazineè una delle cinquantadonne più belle delmondo. Nata a ShermanOaks, California, e cresciuta aNew York City, la versatileJennifer Aniston ha cominciatoa recitare in tenera età sottol’impulso di suo padre,John Aniston, protagonistadella serie drammatica dellaNBC Days of Our Lives.Insieme a Courteney Cox-Arquette,Matt LeBlanc, MatthewPerry, David Schwimmer e LisaKudrow, Aniston fa attualmenteparte del cast di Friends,l’applaudita commedia di NBC,ora alla sua decima stagione.L’interpretazione di RachelGreen le è valsa due candidatureall’Emmy come Miglioreattrice non protagonista, duenomination allo Screen ActorsGuild Award come Miglioreattrice in una commedia nonchédue candidature al GoldenGlobe.11OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


Jennifer AnistonIDENTIKITOPENGATE NUMERO 2 MARZO 200412✦ Jennifer Aniston è nata l’11 febbraio1969.✦ Il cognome originario della famigliaè l’impronunciabile (per gli americani)Anastassakis.✦ Di origine greca, si è trasferita aNew York quando il padre ha ottenutoun ruolo nella serie drammatica Love ofLife.✦ Ha cominciato a recitare all’età diundici anni, entrando a far parte delgruppo teatrale della Rudolf SteinerSchool ove ha sviluppato la sua passioneper l’arte. Uno dei suoi dipinti è statoesposto al Metropolitan Museum ofArt di New York.✦ Jennifer ha iniziato la sua formazioneprofessionale alla High School of thePerforming Arts di New York. Diplomatasinel 1987, ha interpretato una seriedi ruoli in produzioni off-Broadway.Nel 1989 ha ottenuto il suo primo ruolotelevisivo nella serie Molloy.✦ Ha studiato anche nella scuola cheha ispirato il popolare telefilm Sarannofamosi.✦ Il suo padrino è stato il Kojak televisivoTelly Savalas.✦ Odia i cibi etnici (greci, indiani, cinesi,thailandesi) e tutte le spezie✦ Oltre ad aver ottenuto un enormesuccesso sul piccolo schermo Anistoncontinua a cimentarsi con ruoli cinematograficimolto diversi tra loro. Di recenteè apparsa accanto a Jim Carrey eMorgan Freeman nell’applaudita commediadi Tom Shadyac Una settimanada Dio. Ha inoltre preso parte alla terzafatica di Miguel Arteta, The Good Girlche le è valso una candidatura all’IndependentSpirit Award.✦ Jennifer Aniston risiede attualmentea Los Angeles con il marito, l’attoreBrad Pitt.Aniston si è aggiudicata il suoprimo Emmy nel 2002 come Attriceprotagonista in una serie comicae il suo primo Golden GlobeAward nel 2003. Recentementeha recitato nelle commedie E allafine arriva Polly al fianco di BenStiller e Una settimana da Diocon Jim Carrey, appena uscito inDvd.Come ha scelto i ruoli da interpretareal cinema durante il periododi Friends?Li scelgo in base all’interesse chehanno per me e al possibile divertimentoche posso avere interpretandoli.In E alla fine arriva Pollymi piaceva molto il fatto che ilmio ruolo fosse quello di una ragazza‘spigolosa’. Pian piano stocercando di allontanarmi dallaRachel di Friends. Anche se nonvoglio fare passi troppo lunghiche risultino poco credibili aglispettatori.Con The Good Girl ho tentato didistanziarmi molto dal mio passa-to e questo mi faceva un po’ paura.Temevo la reazione del pubblicoanche se sapevo di avere a chefare con una trama molto interessante.L’importante è amare quello chefai anche se al pubblico – alle volte– potrebbe non piacere.Polly è una donna che non vuolelegarsi a nessuno. E’ un atteggiamentoche comprende?Credo che sia facile capire cosasignifichi avere paura di dedicarsicompletamente ed esclusivamentead una persona sola.


La preoccupa di vivere un po’ lasindrome di Sean Connery, cioèche il pubblico si attenda diversipersonaggi da lei?Sì, in una piccola parte della miamente c’è questa preoccupazione.Noi siamo attori e siamo perfettamentein grado di offire aspettidiversi della nostra recitazione,con toni e colori ampi e differenti.Penso che se saprò lavorare benepotrò conquistare parti nuove esempre più complesse.Si era parlato per lei di un ruoloin Wonder Woman…No, veramente non mi è stato maiofferto. Mi piacerebbe indossarequel vestitino attillato…Personalmente preferisco crearmidelle opzioni diverse piuttosto chefare dei piani.Quanto è difficile e quanto divertenteper una bella donnacome lei fare ridere? Nel casodi Una settimana da Dio, adesempio, l’umorismo visionarioè anche un po’ rischioso…Il senso del nostro lavoro è datoproprio dal correre rischi.Ho sempre amato la commedia emi piace fare ridere le persone.Non è qualcosa cui penso coscientemente.Anzi, mi piace buttarmie rischiare un po’… è nellemie ossa. Ogni lavoro è una sfida,qualcuna è più difficile di altre.Come quella del cinema indipendente…Farò sempre film indipendenti.Non sono molto visti e non hannomai un grande successo ma offronoil piacere di un appagamentoartistico che molte pellicole hollywoodianenon danno, pur consentendo,queste ultime, di guadagnaremolti soldi.Nessuno a Hollywood avrebbepensato a me per una parte comequella in The good girl.13OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


FAAC INFORMAIl successo FAAC nel mondoLe interviste che vi proponiamosono un approccio per conoscerepiù da vicino le attività che giornoper giorno legano FAAC ai propridistributori, presenti in oltre 70 paesinel mondo. A tale scopo, abbiamovoluto mettere a confronto su temicomuni le opinioni di due organizzazioniche cooperano con FAAC e chehanno storie diverse tra loro.La prima è la ditta Merik in Messico,azienda che da molti anni vienericonosciuta come al top in terminidi esperienza e competenza sulprodotto FAAC.La seconda è la ditta Jap Trade dellaRepubblica Ceca che rappresentauna new entry e che ha deciso di investirefortemente in questa partnership.Le risposte sono del vice presidentedella Merik il signor Arturo Merikanskase del presidente di Jap Tradeil signor Petr Jacina.Parliamo della storia della Merik:quando e come la Merik ha iniziatola propria attività? Quali sonostati i suoi passi più significativiverso l’attuale organizzazione?Nel 1963 il sig. Mauricio Merikanskasfondò in Messico la prima azienda di“Automatic Garage Door”. Questasocietà si occupava della fabbricazionedi automazioni e porte. Nella faseiniziale l’attività comprendeva la vendita,l’installazione e l’assistenza. Nel1988 entrò a farne parte Arturo, suofiglio (ora Vicepresidente), che fondòla Merik SA de CV.Di seguito la società decise di dedicarsitotalmente alla distribuzione.Nel 1992, con un imponente investimento,la Merik, che aveva sede soloa Città del Messico, iniziò la suagrande espansione aprendo centri didistribuzione nel paese. Ora se necontano 26 in tutta la nazione.Qual è il motivo principale peracquistare un’automazione FAACin Messico ora? Qual è il tipo dicliente FAAC?Nei primi anni la Merik era solitarealizzare la maggior parte delle applicazioniper porte da garage utilizzandoprodotti costruiti da dittestatunitensi. Alcuni anni dopo giungemmoin Europa per acquistareprodotti specifici per applicazionispecifiche. La nostra rete di rivenditoriacquista FAAC per le specificheesigenze di cancelli condominiali,applicazioni commerciali ed industriali(peso e dimensioni) che vengonorisolte con la tecnologia idraulicaoltre che elettromeccanica.Per le porte residenziali per servizioleggero, il mercato chiede prodottidi altro tipo e con altri prezzi.La Merik è una ditta leader nelladistribuzione di automazioni,cancelli, barriere e altro in Messico.Quali sono le caratteristichechiave della sua organizzazioneper la commercializzazione diquesti prodotti?1. Prodotto sempre pronto a magazzino.2. Presenza nazionale, grazie a 26centri di distribuzione.3. Corsi di addestramento con unprogramma annuale e nazionaleper la rete dei Rivenditori.4. Marketing: fiere di settore, pubblicitàe promozioni frequenti.Come vede il mercato per le nuovegamme di prodotto, quali leporte automatiche a vetro e i sistemidi parcheggio, in Messico?Su queste due particolari linee diprodotto possiamo dire che in Messicola concorrenza è forte. In questopaese sono presenti molti marchistatunitensi ed europei.Le multinazionali estere grandiclienti (supermercati, alberghi, casedi cura, ecc) portano le specifichedella marca del loro capitolato generale(soprattutto nelle porte automatichea vetro), quindi la nostra attenzionesi rivolge ad altre nicchie dimercato come le nuove costruzioni.Ci sono nuovi progetti e nuoveidée nel prossimo futuro dellaMerik?Continueremo lo sviluppo dei nostririvenditori grazie ad un’assistenzalocale e personalizzata al fine dicreare un rapporto di collaborazionepiù stretto con ognuno di loro.Stiamo anche costantemente sviluppandoed aumentando le nostrelinee di prodotto per fare della Merikun fornitore One Stop Shop.OPENGATE NUMERO 2 MARZO 200414


Parliamo di storia della JaP:quando e come la JaP ha iniziatola propria attività? Quali sonostati i suoi passi più significativiverso l’attuale organizzazione?Sin dalla sua fondazione nel 1994la JaP-Jacina si è specializzata neisistemi di accesso automatizzati enella fornitura ed installazione dicancelli e di porte sezionali sia peruso privato che industriale. Nel corsodel tempo si è avuta una diversificazionenella sua gamma di prodottie servizi e alla fornitura emontaggio è stata aggiunta la produzione.L’attività dell’azienda non si limitaalla sola Repubblica Ceca.Una quota notevole è rappresentatadalla collaborazione con partneresteri in Italia, Germania, Canada eFrancia. Nel 1997 la società ha acquisitoun’area di 9.570 m2 a MnichovoHradiste che è tuttora la suasede. Per i clienti della capitale edintorni è stato creato un ufficio aPraga.Il 2001 è stato un anno di importanticambiamenti per la JaP-Jacina.Innanzitutto, il grande aumentodi personale nel settore commerciale,produttivo ed amministrativo.Gli spazi dedicati ad uso ufficio,produzione e magazzino sono statirimodernati ed è stato completatoil nuovo stabilimento di 2.600 m 2 ,che ha permesso un’espansionedella produzione e la creazione diun ambiente di lavoro di alta qualitàper i dipendenti dell’azienda.Contemporaneamente la società siè trasformata da persona fisica asocietà a responsabilità limitata. Ilmantenimento della certificazionedi qualità ISO 9002 è diventato unmust.Qual è il motivo principale peracquistare un’automazione FAACnella RepubblicaCeca ora?Qual è il tipo dicliente FAAC?A differenza deglialtri prodottipresenti sul mercatodella RepubblicaCeca iprodotti FAAChanno una grandevarietà non solo dei prezzi masopratutto per quanto concerne latipologia e lo standard.Ciò significa che la FAAC ha unagamma prodotti di tale vastità checi permette di accontentare non soloi clienti “ semplici “ ma anche esopratutto quelli più esigenti.La ditta FAAC è molto dinamica epresenta con regolarità e alta frequenzadelle novità sia per il sempliceconsumatore, sia per i professionisti.JAP sta diventando un leader nelladistribuzione di cancelli, barriere,porte automatiche e altronella Repubblica Ceca. Quali sonole caratteristiche chiave dellasua organizzazione per commercializzarequesti prodotti?La JaP cerca di “guadagnare “inuovi clienti sopratutto grazie allaQUALITÀ del prodotto FAAC.Inoltre vuole dare un’offerta SOFI-STICATA, sia nel campo delle portee cancelli, sia in quello delle sbarreed altri. La condizione basilare peril successo è il livello tecnico dellaJaP che permette di offrire il servizioottimale per la clientela.Di grande importanza è la prontadisponibilità dei vari prodotti pressoil nostro magazzino di sede. Larapidità delle consegne e del servizioè basata sulle filiali e sui dealerterritoriali, che permettono di raggiungereil cliente più lontano siacol prodotto checon l’eventualeservizio richiesto.Come vede ilmercato per lenuove gammedi prodotto,quali le porteautomatiche avetro e i sistemidi parcheggio, nella RepubblicaCeca?Nella Repubblica Ceca si apre lapossibilità di iniziare alla grande lavendita delle porte automatiche edei sistemi di parcheggio. E’ chiaroche la FAAC non vuole rimanere indietroe sta creando le condizioniper la vendita di sistemi semprenuovi. La JaP si aspetta dalla FAACil massimo sostegno sopratutto incampo delle forniture dei sistemicompleti.Ci sono nuovi progetti e nuoveidée nel prossimo futuro dellaJaP?Insieme all’interesse principale eallo scopo dell’azienda sono statiampliati anche la gamma di servizi,il portafoglio prodotti e la produzione.La produzione di porte, cancellie sezionali sia per uso domesticoche per i grandi edifici industrialiè ben avviata.L’offerta “dalla a alla zeta” e unapproccio professionale in tutti isettori dell’azienda JaP-Jacina garantisconola qualità e contemporaneamentela soddisfazione delcliente. Sebbene non sia semplicesoddisfare i requisiti sia dei condominiche degli impianti industrialitutto procede bene grazie alla professionalitàe all’affidabilità delgruppo JaP-Jacina, come potete notaredalla forte posizione della societànel mercato ceco.FAAC INFORMA15OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


<strong>NEW</strong>!!!FAAC INFORMALa continua e attenta analisidel mercato ha evidenziatola necessità di estendere l’utilizzodella tecnologia 12Vdc anchealle applicazioni residenzialibi-familiari.A completamento della DOMO lineB nasce così DOMO line T,composta da tre tipi di operatori.Due sono per automatizzare cancellia battente: DOMO Link T eDOMO Swing T, il terzo movimentacancelli scorrevoli e si chiamaDOMO Glide T.Nella DOMO line T si è sostituito ilsistema di alimentazione tramitebatteria (versione B) con un trasformatoretoroidale.Le già apprezzate caratteristichedella prima serie sono rimasteinalterate. Tra queste ricordiamo:> la compattezza e lo stile futuristico,> la silenziosità e la resistenzadella riduzione epicicloidale,> la connessione BUS tra le dueapparecchiature Master e Slave(DOMO swing e DOMO link),> l’encoder “virtuale” a garantireun efficace funzione dianti-schiacciamentoelettronico in ottemperanza alleattuali Norme di SicurezzaEuropee,> la facilità di programmazionedelle apparecchiature elettroniche.L’elettronica: ingombro ridotto– massime prestazioniLe apparecchiature di comandoMaster e Slave, inserite all’internodi un contenitore ABS con gradodi protezione IP55 dall’inalterataestetica e ingombro, adottanole medesime caratteristichedella versione DOMO line B:> programmazione dell’impiantodalla sola scheda MASTER,> connessione MASTER / SLAVEtramite cavo BUS,> interfaccia di programmazione“user friendly” che permettetramite due pulsanti e led esplicatividi personalizzare l’impiantocome richiesto; è possibilead esempio selezionarelalogicadi funzionamento, l’eventualetempo di pausa, la sensibilitàdel sistema antischiacciamento(“encoder virtuale”) e se effettuareun setup automatico omanuale (selezionando in questomodo i rallentamenti delleante a proprio piacere),> morsettiera di connessione ealimentazione accessori estraibileper facilitare i cablaggi,> connettore ad innesto rapidoper tutti i sistemi radio FAAC.Le apparecchiature sono inoltredotate dei più elevati sistemi diauto-protezione elettronica nelcaso di errati cablaggi elettrici,quali ad esempio:> inversione di polarità del collegamentoBUS,> cortocircuito di accessori.OPENGATE NUMERO 2 MARZO 200416


Scheda elettronicaincorporataTrasformatore toroidale230V/12V 16VAa basso consumoProgrammazionea pulsanti e ledsConnettore rapidoper ricevente a scheda RPo schede di decodificaFAAC INFORMATrasformatore toroidale230V/12V 16VAa basso consumoGli operatori: compatti, robusti,silenziosi.DOMO Link T, DOMO Swing T eDOMO Glide T sono tutti realizzatiin alluminio pressofuso trattatoe verniciato a polvere, ottenendoun ottimo livello di robustezza edi estetica.Tutti gli operatori per cancelli abattente sfruttano una riduzioneepicicloidale a due o tre stadiper trasmettere il moto dal compattomotore elettrico 12Vdcal sistema di movimentazione.DOMO Link T èl’operatorearti-colato per automatizzare cancellia battente di tipo residenziale bifamiliare,con lunghezza max dell’antadi 1.8 m e peso dell’anta di250Kg.DOMO Swing T è l’operatore lineareper automatizzare cancellia battente di tipo residenzialebi-familiare, con lunghezza maxdell’anta di 1.8 m e peso dell’antadi 250Kg.DOMO Glide T è il motoriduttoreper automatizzare cancelli scorrevolidi tipo residenziale bi-familiare,con peso max dell’antadi 300 Kg e lunghezza max dell’antadi 5 m.Aumenta la frequenza….DOMO line T è particolarmenteindicato quando il numero di movimentazioniconsecutive dell’impianto,sia esso battente o scorrevole,sia più elevato di quantofornibile dal mono-residenzialeDOMO line B.Le apparecchiature elettronicheche equipaggiano DOMO line T,grazie ad un innovativo sistemadi “termica virtuale” garantisconoinfatti un numero di 30 ciclimassimi consecutivi e, per mantenereuna piena efficienza dellamotorizzazione, una frequenzadi utilizzo di 15 cicli/ora.Contrariamente ai controlli termicitradizionali posti direttamentesui motori elettrici, in DO-MO line T è il dispositivo elettronicodenominato “termica virtuale”che non consente di eccedereil numero massimo di manovreconsecutive, evitando utilizziimpropri.…. diminuisce l’intervento d’assistenza.L’utilizzo del trasformatore toroidalepermette di garantire unnumero di manovre più elevato edi ridurre al minimo gli interventisull’impianto, non è infatti necessariosostituire le batterieuna volta esauste.17OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


FAAC INFORMALeader by LeaderSi è recentemente concretizzatoun accordo di collaborazionetra FAAC S.p.A. e laDe Nardi S.p.A., una delle aziendeleader in Italia nella produzionedi porte basculanti in acciaio, legnoe PVC.Fondata nel 1968 da Emilio DeNardi insieme alla moglie Ilda - oggidiretta con i figli Nicola e Massimo- la De Nardi S.p.A. è divenutapresto una delle maggiori realtàimprenditoriali nella costruzione diporte da garage, progettate perun uso facile e sicuro.Le più moderne tecnologie abbinatead una sapiente lavorazionee cura artigianale contribuisconoad ottenere un prodotto di elevataqualità e personalizzazione.Le circa 500.000 porte basculantirealizzate fino ad oggi testimoniano,attraverso la soddisfazionedei clienti, il livello di affidabilitàraggiunto dall'azienda.Nei due moderni stabilimenti,ubicati in località San Fior alleporte di Treviso su di un area di22.000 mq (di cui 12.000 coperti),gli oltre 100 dipendenti produconole note porte basculantiin acciaio, legno e PVC.La gamma dei prodotti comprendeanche serrande, cancelletti,porte in acciaio, multiuso e antincendio.La grande esperienza di FAAC nelcampo dell'automazione unita allaprofonda conoscenza della DeNardi nel mondo delle chiusure haportato a progettare insieme unnuovo attuatore per porte basculanti.Questo nuovo operatore, che saràun 24 Vdc con encoder di altaprecisione ed elettronica di gestionededicata (integralmenteprogettata dalla De Nardi), saràinstallato all’origine o venduto inesclusiva dalla rete De Nardi.FAAC contribuirà con la propriarete ad assicurare una adeguataassistenza post vendita.I particolari accorgimenti progettualifanno di questo operatore,nominato FAAC DN24, un prodottod’avanguardia che guarda allenuove Norme Europee in tema disicurezza nell’automazione delleporte basculanti.OPENGATE NUMERO 2 MARZO 200418


Sistemi biometriciLe crescenti esigenze di sicurezzaimpongono di controllarel’accesso a informazioni,edifici e strutture in modo semprepiù rigoroso.Il controllo si effettua nel riconoscimentodella persona tramite undispositivo posseduto (esempiouna tessera magnetica), una informazioneconosciuta (esempio uncodice password) oppure qualcosache contraddistingua la persona.I dispositivi posseduti possono esseredimenticati, smarriti, rubati, clonatio prestati. I codici password opin possono essere dimenticati oscoperti. In questi casi possono determinarsispiacevoli conseguenzeper la persona o per l’organizzazionealla quale tale individuo appartiene.Gli elementi che contraddistinguonola persona in modo univoco sonole caratteristiche biometriche.La voce, il volto e l’impronta sonole più antiche caratteristiche biometricheconosciute.La biometria moderna, che risale aiprimi anni del ‘900, sfruttando questeesperienze e studi elabora, attraversoalgoritmi e modelli matematicistatistici, le caratteristiche fisiologicheo comportamentali delcorpo umano in senso quantitativo.Un sistema di riconoscimento biometricoè il connubio tra le più modernetecnologie elettroniche, deimateriali e la scienza biometrica.Le principali caratteristiche biometrichestudiate fino a oggi sono:Fisiologiche: geometria della mano,reticolo venoso della mano,geometria di due o tre dita, improntadigitale di un dito, geometriavolto, temperatura volto, labbra,orecchio, iride, retina, dna,battito cardiaco, odore del corpoComportamentali: firma, voce,stile di battitura, andatura.Facciamo una premessa circa laterminologia adottata ed i parametricui riferirsi.Template: elementi caratteristici ecodificati ottenuti dalle particolaritàuniche di un dato biometrico. Per latutela della Privacy un template nondovrebbe permettere di ricostruireun esempio o copia valida.Riconoscimento: analisi nellaquale si verifica se un individuo èrealmente quello che sostiene diessere.Identificazione: è un processo incui le caratteristiche biometrichedi un individuo sconosciuto sonoconfrontate con altre già in archivioper scoprirne l’identità.Verifica: acquisizione della caratteristicabiometrica per il controllo/comparazione.Matching: comparazione tra unacaratteristica rilevata ed un modellodi riferimento.I sistemi biometrici non fornisconoun confronto dei template al100%. Ad esempio, la stessa improntadigitale può essere confrontatada angolature diverse o l’immaginedel volto di una stessa personapuò essere acquisita con duecondizioni di luce diverse. Il risultatoè confrontato con una sogliaprefissata che deve essere superataper dare un match positivo.FAAC ha valutato le diverse opportunitàtecnologiche e ha conclusoche, al momento, la rilevazionedella geometria della manosia la soluzione ottimale per dareuna risposta di qualità e sicurezzaai propri clienti. Per questa ragioneha introdotto sul mercato unlettore biometrico della geometriadella mano, il BIOKEY CR.Lettore biometrico BIOKEY CRBIOKEY CR è il riconoscitore biometricoche utilizza l’analisi della geometriadella mano quale caratteristicatipica ed univoca della personaper operare una verifica di identità.Novantasei caratteristiche significativedella mano sono acquisite dauna telecamera digitale, elaborate ememorizzate in un modello matematicotridimensionale di 9 byte.La sagoma di riferimento otemplate così ottenuta è archiviatacon un codice configurato.L’operazione di riconoscimentoavviene con l’introduzione del codicedell’utente già registrato eduna nuova lettura della mano. Ilvalore di lettura elaborato con lostesso criterio viene paragonato aquello del template archiviato,con una valutazione dello scostamentotra i due valori.Se lo scostamento rientra nel valoreimpostato sulla base del livellodi sicurezza desiderato, BIOKEYCR conferma l’identità abilitandoil servizio a cui è preposto.In alternativa, lo strumento può essereusato in emulazione di lettori dibadge trasmettendo all’unità centraledi sistema le informazioni relativealle transazioni locali in formatostandard Magnetic-stripe.BIOKEY CR può operare, oltre allanecessaria configurazione lettorecon centrale Cobra in rete 485 oLan, in configurazione Master-Slavese è attivato l’apposito collegamentoseriale tra due o più Biokey.L’estrema affidabilità e la grandefacilità d’uso rendono BIOKEY lostrumento ideale per innumerevoliapplicazioni, quali ad esempio:accesso a zone di sicurezza, gestionemultifunzionale di bussoledi sicurezza, gestione aperturacasseforti ed armadi di sicurezza,accesso ai terminali per transazioni,accesso e gestione archivi automatici,gestione e coordinamentodi impianti di allarme ed antiintrusione.FAAC INFORMA19OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


<strong>NEW</strong>S<strong>NEW</strong>S<strong>NEW</strong>S<strong>NEW</strong>S740 / 741 - Motoriduttore per cancelli scorrevoli residenziali con pesomassimo 500 kg (mod. 740) e 900 kg (mod. 741)Tra i nuovi prodotti presentatida FAAC durante ilSAIEDUE 2004 meritano unaparticolare attenzione i nuovimotoriduttori 740 e 741.> Corpo in monoblocco dialluminio con trattamentodi cataforesi per garantirneil funzionamentoanche nelle condizioniatmosferiche più estreme;> 3 Versioni disponibili 230Vac, 115 Vac, 24 Vdc;> Grazie al supporto schedaruotabile di 90° si ha unaccesso alla programmazionesemplice e una grandefacilità di installazione;> Elettronica completamenteprotetta da un cartertrasparente con pulsantidi programmazione direttamenteaccessibili;> Dispositivo di sbloccoprotetto da chiave dalsemplice azionamento. ■Caratteristiche tecniche 740 E Z16741 E Z16Alimentazione230 Vac 50 (60) HzPotenza 350 W 500 WCorrente 1,5 A 2,2 AVelocità rotazione motore1400 (g/min)Termoprotezione 140 °CCentrale incorporataSICondensatore 10 µF 12,5 µFCoppia max 18 Nm 24 NmSpinta sul pignone 45 daN 65 daNPeso max anta 500 kg 900 kgVelocità 12 m/min (pignone Z 16)Tipo e frequenza di utilizzo 20°C S3-30% S3-40%Tipo di finecorsaMeccanicoTemperatura ambientedi funzionamento-20°C ÷ +55°CGrado di protezione IP 44Dimensioni295x225X325 mm(compreso pignone)Automatismo 950BM e 950BSMOPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004Gli automatismi 950BM e950BSM per porte a battentesono ora dotati di unesclusivo controllo elettronicodenominato “AVS”(Anti Vandal System).Come noto, gli azionatori inoggetto dispongono già diun sensibile controllo elettronicoanti-schiacciamentoche inverte il senso di movimentazionedell’anta nelcaso in cui venga rilevatoun ostacolo.In aggiunta a questa funzioneanti-schiacciamentol’AVS dà qualcosa di più.Nel caso in cui l’anta vengaviolentemente forzata durantela sua corsa - non siricade più quindi nell’ipotesidi un ostacolo ma in quelladi un vero e proprio attovandalico – l’AVS evitaqualsiasi danneggiamentoalla meccanica o un erratoriconoscimento delle battutedi finecorsa.Cioè, quando viene rilevatauna sollecitazione troppoalta sull’anta l’azionatorenon esercita più alcun comando,lasciando in questomodo la porta COMPLETA-MENTE libera, finché, sparitala sollecitazione, l’automatismoriprende il normalefunzionamento.20


GATE N. ...DESTINAZIONE...di Giancarlo RoversiTenerifeIl pianeta dei pappagalliDa sempre i pappagallisuscitano un senso diammirazione e di stuporeper le loro piume sgargianti,per la loro simpatia e intelligenzae per la sorprendentecapacità di imitare la voceumana.21OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


Nel mondo ne esistono pocopiù di 300 specie e sottospecie,che vivono soprattuttonelle foreste tropicali.Oggi sono in granparte minacciate diestinzione a causa deldisboscamento selvaggio.Per vederle tuttenon importa fare il girodel pianeta, basta visitareil Loro Parque a Puerto de laCruz, Tenerife. Questa è l’isolapiù grande dell’arcipelago delleCanarie e una delle più affascinantigrazie al suo piacevole climasubtropicale, a splendidespiagge, alla natura lussureggiantee alla presenzadel monte più alto delRegno di Spagna, ilvulcano del Teideche si eleva per3.718 m.Il Loro Parque proponeanche il maggiorpinguinario oggiesistente e ambientitematici dedicati a leonimarini, delfini, gorilla,caimani, scimpanzé, tigri,giaguari, fenicotteri e tartarughemarine (che nell’isolahanno il loro habitat). Si trattadella più grande concentrazionedi pappagalli del mondo con oltreGrazie ai pappagalli lascoperta dell’AmericaOPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004Forse i pappagalli hanno deciso il corsodella storia. Ecco come sono andate lecose. Nella notte fra il 6 e il 7 ottobre1492, sulla caravella che stava conducendoCristoforo Colombo “verso ponenteper buscar el levante”, era sortauna discussione tra il grande navigatoree il suo più fedele compagno, AlonsoPinzon, circa la rotta da mantenere.Mentre Colombo era risoluto a proseguireverso occidente, Pinzon proponevadi spostarsi più a sud-ovest. All’albadel giorno dopo furono avvistati grandistormi di strani uccelli che volavanoproprio in tale direzione. Così ancheColombo si convinse che quella era lastrada giusta per toccare terra.Questi fatidici volatili erano pappagallidell’Amazzonia che, al rientro di Colomboin Spagna, scatenarono la meravigliadegli Europei, tanto che a Barcellonavennero allestite parate e cortei inonore degli smaglianti pennuti.Sovrani, principi e alti prelati riunironoin fastose uccelliere un gran numero diesemplari acquistati a prezzi da capogiro.Le dame di corte e le nobildonneornarono con le loro variopinte pennele proprie acconciature. E nei banchettipiù à la page comparvero, assieme amontature e “trionfi” coronati da coloratissimivolatili imbalsamati, pasticcie intingoli a base di teste e lingue dipappagallo. Ecco spiegato perché,quando si vuole indicare un piattosquisito e raro, si parla di “lingue dipappagallo”.


300 varietà per un totale di 3000esemplari policromi. E’ un veropianeta dei pappagalli, un piccoloangolo di paradiso ritrovato, il regnodi grandi e piccini.La nascita del parco risale al 1972e trae origine dall’esigenza discongiurare l’estinzione di numerosespecie minacciate dal disordinatosviluppo di molti paesi tropicali.Infatti, fra gli scopi del LoroParque figurano anche la protezionee l’allevamento delle razzein via di estinzione e il ripopolamentodi regioni particolarmenteidonee dell’America latina.Nel parco si possono attualmenteammirare in armoniosa conviven-Buoni padri di famigliaNella vita familiare i pappagalli si rivelanodei buoni padri con un innatoistinto di fedeltà verso la propria compagnache mantengono a fianco pertutta la vita. Il periodo della riproduzionesi protrae da febbraio ad agosto.Ogni femmina può deporre da una aventi uova, a seconda della specie.Queste si dischiudono dopo un’incubazioneche va da 17 a 35 giorni.Al momento della nascita i pappagallinisono completamente ciechi e prividi piume. Vengono amorevolmente curatidalla madre per il primo mese divita mentre il padre va alla ricerca delcibo per tutta la famiglia. Dopo ottodiecisettimane i piccoli, ormai autonomi,possono abbandonare il nidoper andare a formare una propria famiglia,anche se i genitori permettonoad essi di restare nel nido per tutto iltempo che desiderano.za centinaia di pappagalli provenientidall’area caraibica e dalcontinente sud-americano, tracui gli splendidi guacamayosamarillo e militar, il barriga verdee azzurro. Fra i più attraenti, diorigine africana, vanno segnalatigli “inseparabili”, che vivonosempre in coppia.Molto belli anche quelli asiaticicome i pappagallini reali dell’Indonesia,la varietà rosella rossa diTimor, il genere higueros dellaNuova Guinea, dal vivace piumaggiogiallo-rosso-verde.INFOENTE SPAGNOLO TURISMOMilano: tel. 02 72004612/17 - E-mail: milan@tourspain.esRoma: tel. 06 6783106 - E-mail: roma@tourspain.es23OPENGATE NUMERO 2 MARZO 2004


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