Il centro, inoltre, darà prioritàai seguenti assi <strong>di</strong> ricerca:- La storia dei Normanni nell'Europa occidentale (1030-1200);ni;- La legislazione dei Norman- Esegesi delle fonti sui Normanni;tive- U architettura normanna;- La scultura normanna- Materiali e tecniche costrutnormanne;- / Normanni in Irpinia.Naturalmente tutta l'Europasarà oggetto d'attenzione e <strong>di</strong>ricerche; perciò saranno benvenuti scambi e collaborazione conquanti vi operino ai medesimi finie con le stesse preoccupazioni.Il prossimo programma prevede, nell'ottobre 92, la presentazione della pubblicazione degli attidel convegno "Le Assise <strong>di</strong> Ariano. Alle origini del costituzionalismo europeo" tenutosi ad ArianoIrpino il 26-27 - 28 ottobre 1990(Quaderno N.l del Centro Europeo <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Normanni).Nel <strong>di</strong>cembre '92, sarà presentato il "Bollettino <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> normanni": una raccolta bibliografica delle recenti pubblicazioni incollaborazione col Museo <strong>di</strong>Norman<strong>di</strong>a (Quaderno N.2 delCentro europeo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> normanni). Una grande mostra saràallestita sul tema: "I Normannipopolo d'Europa (1030-1200)"i ih ir n i . « fi __ _. « .* • • i i • ili*Diploma <strong>di</strong> Re Ruggiero, sottoscrino il 25 agosto 1137. La pergamena è custo<strong>di</strong>ta a Montevergine. Il documentoè riportato nel volume "Le Assise <strong>di</strong> Ariano" - testo critico e note <strong>di</strong> O. Zecchino. Di Mauro 1984da tenersi a Roma (novembre '93- gennaio '94).Questa singolare iniziativa europea, ideata e <strong>di</strong>retta dal Prof.Mario D'Onofrio, sarà patrocinata dai Presidenti della Repubblicafrancese, italiana e maltese, dagliArcivescovi <strong>di</strong> Canterbury eYork, dal Parlamento, dal Consiglio e dalla Comunità Europea.Un comitato d'onore, composto da eminenti personalità politiche, assicurerà il prestigio dellamostra che volutamente viene arealizzarsi nell'anno dell'avviodella nuova fase <strong>di</strong> integrazionedell'Europa unita.Ori, argenti, avori e suppellettili civili e religiose, arazzi,frammenti pittorici, sculture eminiature arricchiranno i percorsiespositivi, <strong>di</strong>visi in sette sezioni,con l'impiego <strong>di</strong> presentazionimuseografiche che si avvarranno<strong>di</strong> moderne tecnologie. Il grandepubblico così potrà finalmenteavvicinarsi a questa cultura, eritaggio<strong>di</strong> quella civiltà europeadella quale tutti siamo figli econtinuatori.Prof. Giovanni CoppolaSegretario Generale del Centro Europeo<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Normanni.PANINO D'ORO<strong>di</strong> Giusto AntonioFeste <strong>di</strong> Piazza - compleanni)LAPRO LOCOE1DI TUTTI.COLLABORAVia P.zza Grande - Tei. 475709 - FONTANAROSA (Av)ANCHE TU!FONTANAROSA OGGI Gen. Giù. 92 - PAG. 6
Personaggi <strong>di</strong> ieriERA IL DECANO DEI PARROCI D'ITALIAMons. Nicola PetroneArciprete <strong>di</strong> <strong>Fontanarosa</strong>Sono trascorsi 54 anni (1842-1937) dalla morte <strong>di</strong> Mons. NicolaPetrone, un sacerdote che haonorato il clero in modo esemplare.Nato a <strong>Fontanarosa</strong> (Avcllino)il 13 ottobre 1842 da FrancescoPetrone e Carmela Inglese, genitoripii e onesti, fin dalla fanciullezzamostrò ingegno vivo e tenace.Dopo aver compiuto gli stu<strong>di</strong>elementari in paese, verso la finedel 1858, fu avviato al SeminarioDiocesano, dove ebbe a maestrivalenti sacerdoti, che ne ammirarono subito le capacità intellettualie la serietà dei costumi. Era alloraVescovo <strong>di</strong> Avellino Mons. Francesco Gallo, uomo <strong>di</strong> senno e <strong>di</strong>eccezionale energia, che ha lasciato un'impronta indelebile nellastoria <strong>di</strong>ocesana (1855-1896).La vita del seminario, perNicola Petrone, fu una o<strong>di</strong>sseacontinua, dati i tempi tristi cheattraversava la Chiesa. Nell'anno1859, iniziò il corso <strong>di</strong> Umanità (=Liceo). Nel frattempo, in premiodella sua <strong>di</strong>ligenza, il Vescovo gliconferì la Tonsura e i primi dueOr<strong>di</strong>ni Minori.Intanto, scoppiata la rivoluzionedel '60, quasi tutti gli Istitutireligiosi vengono chiusi e moltiVescovi esiliati, tra cui Mons.Gallo, che, per la Questione Romana e la fedeltà alla politica <strong>di</strong> PioIX (essendo stato chiuso il seminario il 6 marzo 1861), fu costrettoad esiliare a Torino, da dove<strong>di</strong>resse la <strong>di</strong>ocesi, tramite il Vicario Generale Mons. Luigi Carvelli,fino al 19 novembre 1866. Inquesto periodo <strong>di</strong> sede vacante, ilgiovane Nicola Petrone terminò ilcorso <strong>di</strong> Umanità sotto la guida delnostro Arciprete D. Giovanni Pcnta.Nel 1861-62, compì gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong>Eloquenza e <strong>di</strong> Matematiche Pianenel Seminario <strong>di</strong> Ariano <strong>di</strong> Puglia(oggi Ariano Irpino). Alla fine del1862, tentò <strong>di</strong> iniziare gli stu<strong>di</strong>sacri <strong>di</strong> Teologia ad Avellino, ove,essendo ancora chiuso il Seminario, fitto una stanzetta insieme aquattro colleghi, tra cui il nostroconcitta<strong>di</strong>no d. Giovanni Penta"Ccppone", facendo egli stesso dacuoco,"fino a tutto il 1863. E,poiché Mons. Gallo non vollecedere alle vane pretese del Governo, i cinque giovani studentidovettero far ritorno ai propripaesi. E Nicola Petrone, nel 1864,<strong>di</strong> nuovo tornò a <strong>Fontanarosa</strong>, ovealcuni avversali gli tesero un'insi<strong>di</strong>a scrivendo un ricorso a Mons.Gallo a Torino. Il Vescovo trasmise la lettera al Vicario, che, assuntele debite informazioni, rasserenòsia il Petrone, sia il Vescovo, percui i cinque studenti, alla fine del1864, ricevettero gli ultimi dueOr<strong>di</strong>ni Minori dalle mani <strong>di</strong> Mons.Antonio Salomone, Arcivescovo <strong>di</strong>Salcmo, esiliato a Napoli.Nel Natale dello stesso annoricevette il Sud<strong>di</strong>aconato e, nellaPentecoste del 1865, anche ilDiaconato. Ma, per la sua giovaneetà, dopo un anno <strong>di</strong> attesa e dopoaver superato felicemente un pub-Mons. Nicola Petroneblico esame severo preliminare, fuor<strong>di</strong>nato sacerdote, il 6 aprile1866, da Mons. Gallo, da pocorientrato dall'esilio. In quello stesso anno, si recò a Roma, ove furicevuto in u<strong>di</strong>enza particolare dalPapa Pio IX, verso cui nutrìsempre rispetto e devozione. Dopoun periodo <strong>di</strong> tirocinio in Parrocchia, quale Coa<strong>di</strong>utore, fu elettoParroco il 2 luglio 1881, con ilconsenso <strong>di</strong> tutto il popolo festante. Sapeva <strong>di</strong>scorrere delle coseFONTANAROSA OGGI Gen. Giù. 92 - PAG. 7