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Dall'Intelletto all'Intuizione.pdf - Alice Bailey

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424344le meccanismo per funzionare su questo piano. Infine, il dominio di tali mezzid’espressione è ottenuto per la Legge della Rinascita. Mediante il processo evolutivo(svolto attraverso molte vite vissute in un corpo fisico) il Sé si costruisce a poco a pocouno strumento idoneo a manifestarlo, ed apprende a dominarlo. In tal modo, il sé, o a-nima, diventa effettivamente creativo ed autocosciente nel senso più elevato, ed attivonel suo ambiente, manifestando in modo perfetto la sua vera natura. Col tempo, esso ottienecompleta liberazione dalla forma, dalla tirannia della natura di desiderio e dal dominiodell’intelletto. Questa emancipazione finale, col conseguente trasferirsi del centrodi coscienza dal regno umano a quello spirituale, viene accelerata e sorretta da una specialeeducazione detta processo meditativo, che è applicato alla mente già ampiamente esaggiamente coltivata.Questo esercizio intenso individuale ha dato risultati spettacolosi. Il metodo orientaleè infatti l’unico che abbia prodotto i Fondatori di tutte le religioni del mondo, poichétutti sono di origine asiatica. Ad esso si devono le Scritture ispirate, che hanno parlatodell’avvento di tutti i Salvatori del mondo - il Buddha, Zoroastro, Shri Krishna, il Cristo,ed altri. Come effetto della sua tecnica particolare, l’Oriente ha dunque espressotutti quei Grandi Individui che hanno fatto risuonare la nota della loro epoca, hanno impartitol’insegnamento necessario per lo sviluppo, nella mente degli uomini,dell’Idea-Dio, e pertanto guidato l’umanità sul sentiero della percezione spirituale. Il risultatoexoterico delle loro esistenze è palese nelle grandi religioni organizzate.Tuttavia, per educare gli individui altamente evoluti, le masse asiatiche sono statetrascurate, e per conseguenza (dal punto di vista dello sviluppo della razza) il sistemaorientale lascia molto a desiderare. Il difetto del sistema è lo sviluppo di tendenze visionariee poco pratiche. Il mistico è spesso incapace di far fronte al proprio ambiente, equando s’insiste unicamente sul lato soggettivo della vita il benessere fisicodell’individuo e della razza viene trascurato e negletto.Le masse, abbandonate a sé stesse, si dibattono nella gora dell’ignoranza, della malattiae della sporcizia, e ne derivano le tristi condizioni che si notano in tutto l’Oriente,accanto alla più elevata illuminazione spirituale di pochi privilegiati.In Occidente accade esattamente il contrario. Il soggettivo è ignorato ed ha solo valoreipotetico, e le premesse su cui poggia la nostra cultura sono le seguenti: esiste unaentità, detta essere umano, la quale possiede una mente, un complesso di emozioni edun apparato di risposta che la pone in contatto con l’ambiente. Il suo carattere e le suetendenze dipendono dalla qualità del suo apparato, dalle condizioni della mente e dal tipodi circostanze ambientali. Lo scopo del processo educativo, applicato su vasta scalae senza discriminazioni, è di rendere l’individuo fisicamente idoneo, mentalmente agile,provvisto di una memoria bene esercitata, di reazioni controllate e di un carattere che nefaccia un elemento socialmente equilibrato e capace di contribuire all’aspetto economicodella comunità. La sua mente viene considerata come un deposito di cognizioni e lapreparazione impartita ad ogni giovane tende a farne un utile membro della società, autosufficientee ammodo. Il risultato di queste premesse è opposto a quello orientale. Danoi non esiste una cultura specifica, tale da produrre grandi figure come quelle sorte inAsia, ma abbiamo elaborato un sistema di educazione collettiva e favorito il nascere digruppi di pensatori. Da ciò derivano i nostri istituti universitari, i politecnici, le scuolepubbliche e private. Essi imprimono il loro marchio su decine di migliaia di uomini, u-niformandoli e preparandoli tutti in modo da produrre una categoria di persone che possiedonoun tanto di cultura uniforme, un bagaglio di cognizioni stereotipate ed una infarinaturagenerale. Non esiste la deplorevole ignoranza che si riscontra in Oriente, e il livellodi conoscenza generica è anzi abbastanza elevato. Questo ha prodotto ciò chechiamiamo civiltà, con la sua dovizia di libri, e le sue molte scienze. Ne è derivatal’indagine scientifica dell’uomo, e (al culmine dell’onda evolutiva umana) in Occidentetroviamo i grandi Gruppi, contrapposti ai grandi Individui dell’Oriente. Le differenzetra le due tendenze potrebbero essere sommariamente riassunte come segue:20

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