Premio di studio per tesi di laurea sull'economia bellunese 2ª edizione

Premio di studio per tesi di laurea sull’economia bellunese - 2ª edizione___________________________________________________________________________LO SVILUPPO DELLE REGIONI DI MONTAGNA: L’OPZIONE PER VALORIZZARELE POTENZIALITA’ STRATEGICHE DELLA PROVINCIA DI BELLUNOdi ELISA COLLAZUOLRelatore: Prof. Pietro NerviUniversità di Trento - Facoltà di EconomiaAnno accademico 1999- 2000Nella prima parte del lavoro si analizzano le principali caratteristichesocio-economiche della provincia attraverso una raccolta assai ampia di dati,corredata da grafici, tabelle e schemi che analizzano l’andamento dellapopolazione (in costante diminuzione), la scolarizzazione (sottolineandol’insufficienza di quella di livello superiore), i settori produttivi, l’agricoltura(con la sua importante funzione di manutenzione del territorio), il turismo(con l’offerta turistica che sembra non tenere il passo della sempre maggioredomanda di servizi) e la disoccupazione. La fonte principale della ricercarisulta essere l’“Indagine preliminare volta alla formazione del PianoTerritoriale della Provincia di Belluno” svolta nel 1993 dalla PROGET, cui siaffiancano i censimenti ISTAT della popolazione, dell’agricoltura e delleattività produttive, le statistiche demografiche ISTAT e le rilevazionidell’Ufficio Provinciale del Lavoro.La seconda parte si occupa dei soggetti che agiscono all’interno delsistema locale e in particolare della società Longarone Fiere. La sezionededicata alle interviste a pubblici amministratori e a rappresentanti dellecategorie economiche mette a fuoco i problemi economici della provincia eoffre spunti propositivi, evidenziando sia la mancanza di integrazione tra ivari livelli di governo che l’importanza di comuni e province come agentidello sviluppo locale. In una realtà difficile come quella bellunese ènecessaria la collaborazione di diversi soggetti e l’utilizzo dei finanziamentiprovenienti da fonti diverse e spesso non sfruttati al meglio.La ricerca evidenzia tra i punti di forza della provincia di Belluno lavarietà ambientale e culturale che si può riscontrare al suo interno e lavivacità imprenditoriale che la caratterizza, mentre l’elenco dei punti didebolezza comprende lo sfruttamento scarsamente efficiente d’un ambientenaturale unico, la carenza in loco di forza lavoro e la mancanza di unastruttura formativa in grado di fornire professionalità alle attività economichemontaneLa terza e ultima parte ha lo scopo di proporre un’opzione per valorizzare lepotenzialità strategiche delle provincia di Belluno e propone un modello di sviluppobasato sull’esperienza svizzera, con la costituzione di sei microregioni (o meglio diunioni di comuni limitrofi che vengono così individuate: Cadore-Comelico; ValleAgordina; Orientale; Valbelluna; Feltrino; Belluno). Tutte sono dotate di un centropropulsore di carattere economico-culturale posto a ridosso di importanti vie di