<strong>Premio</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>laurea</strong> sull’economia <strong>bellunese</strong> - 2ª e<strong>di</strong>zione___________________________________________________________________________M = ServiziTab. 1 Percentuale <strong>di</strong> addetti <strong>per</strong> ramo <strong>di</strong> attività economica (1961)COMUNI A B C D E F G H I L MAGORDO 0.28 1.32 10.69 18.07 5.96 15.04 20.62 5.87 17.79 1.51 2.84GOSALDO 5.82 12.17 0.00 13.23 1.06 19.58 22.75 19.05 4.23 0.53 1.59LA VALLE 3.03 0.00 0.00 15.15 3.03 30.30 27.27 15.15 6.06 0.00 0.00RIVAMONTE 5.62 65.46 0.00 4.02 0.40 2.01 11.65 8.43 1.61 0.00 0.80TAIBON 2.73 5.91 1.36 21.82 2.27 27.73 21.36 11.82 4.55 0.00 0.45VOLTAGO 3.60 2.88 0.72 20.86 2.88 10.07 30.22 20.14 5.04 0.00 3.60BAGORDINO2.14 11.30 6.09 16.30 4.01 15.42 20.68 9.53 11.51 0.89 2.14PROVINCIA 2.79 4.17 2.46 15.50 14.87 17.55 21.92 11.16 6.16 1.09 2.33Fonte: Istat nostra elaborazioneTab. 2 Percentuale <strong>di</strong> addetti <strong>per</strong> ramo <strong>di</strong> attività economica (1996)COMUNI A B C D E F G H I L MAGORDO 0.00 1.12 1.51 5.33 67.40 4.02 8.25 3.67 1.80 5.65 1.24GOSALDO 0.00 0.00 0.00 5.62 28.09 17.98 22.47 11.24 8.99 3.37 2.25LA VALLE 0.00 1.28 0.00 7.05 50.64 26.92 3.85 7.69 1.28 1.28 0.00RIVAMONTE 0.00 0.00 0.00 0.60 68.45 12.50 4.76 5.95 2.98 2.98 1.79TAIBON 0.00 2.04 0.00 4.08 57.65 12.07 12.07 4.25 2.72 3.06 2.04VOLTAGO 0.00 0.00 0.00 14.67 30.67 14.00 14.67 12.67 6.00 6.00 1.33BAGORDINO0.00 1.15 1.13 5.36 63.61 6.78 8.96 4.41 2.23 5.03 1.35PROVINCIA 0.00 2.90 0.95 11.10 33.25 11.06 16.13 9.67 4.80 8.12 2.00Fonte: Istat nostra elaborazione
<strong>Premio</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>laurea</strong> sull’economia <strong>bellunese</strong> - 2ª e<strong>di</strong>zione___________________________________________________________________________Quello che emerge subito è il forte aumento degli occupati nella manifatturalegata ai prodotti in metallo e all’occhialeria. Nel 1961 il settore offriva il 4,01%(14,87% in Provincia) dei posti <strong>di</strong> lavoro nel Basso Agor<strong>di</strong>no, mentre nel 1996 si èpassati al 63,61% (33,25% in Provincia). Negli anni ‘60 i settori più importanti <strong>per</strong>l’economia del Basso Agor<strong>di</strong>no erano il commercio (20,68%) l’e<strong>di</strong>lizia (15,42%) el’industria manifatturiera (tessile, abbigliamento, alimentare: 16,30%); importanteera anche il settore estrattivo grazie alla presenza delle miniere della ValleIm<strong>per</strong>ina.Con gli anni ‘90 si assiste alla scomparsa del settore primario nell’economiaagor<strong>di</strong>na, una forte riduzione della rilevanza del settore e<strong>di</strong>le, del commercio e delturismo e dell’industria manifatturiera relativa al tessile-alimentare, sia rispetto aglianni Sessanta, ma quel che più colpisce è il <strong>di</strong>vario con la me<strong>di</strong>a dei dati provincialirelativi allo stesso <strong>per</strong>iodo. Tutto questo si spiega osservando il dato del settoremanifatturiero legato alle produzioni in metallo e all’occhialeria: come giàsottolineato ben il 63,61% dei posti <strong>di</strong> lavoro nel 1996 era offerto da questo settore.L’analisi più dettagliata delle sottocategorie del manifatturiero ha messo inrisalto la concentrazione degli addetti nel ramo della produzione <strong>di</strong> apparecchiatureottiche ed elettriche, con un rafforzamento dell’occupazione in tale settore durantegli anni ‘90, tanto che nel 1996 ben 2.555 <strong>per</strong>sone vi trovavano lavoro su 3.125addetti all’industria manifatturiera del Basso Agor<strong>di</strong>no, vale a <strong>di</strong>re l’81,76% deglioccupati dell’industria manifatturiera.Il non elevato numero <strong>di</strong> unità locali, solo 49, nell’occhialeria ci porta aconsiderare le <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> tali aziende. Ben 12 unità locali hanno un solo addetto,c’è una grande industria (la Luxottica) con 1.933 occupati e il resto comprendeaziende con meno <strong>di</strong> 100 occupati cadauna.Lo sviluppo del Basso Agor<strong>di</strong>no si può quin<strong>di</strong> ricondurre alla presenza d’unagrande industria, che nel 1996 prevedeva 1.933 dei 4.531 posti <strong>di</strong> lavoro offerti dalleaziende locali.L’analisi dettagliata <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> cogliere il vero peso che l’occhialeria, e inparticolare la Luxottica, hanno <strong>per</strong> questa zona. Un ulteriore spunto <strong>di</strong> analisipotrebbe essere il capire quanto l’occhialeria abbia invece bloccato altre attività,più legate al territorio, come ad esempio il turismo.Parte dell’analisi è stata de<strong>di</strong>cata a quest’aspetto, con interviste adamministratori locali. Il quadro emerso conferma l’importanza della Luxottica <strong>per</strong> ilbenessere della zona, ma anche la preoccupazione <strong>per</strong> la presenza <strong>di</strong> unamonocultura che non spinge gli abitanti a sfruttare altre risorse (artigianato, turismo,commercio, ecc.). Non si rileva una partecipazione attiva della popolazione a questeattività alternative consone al territorio; negli anni si è invece assistito alla chiusura<strong>di</strong> molti alberghi e locali, a causa <strong>di</strong> una mancanza <strong>di</strong> continuità nelle impresefamiliari.Numerosi sono <strong>per</strong>ò i tentativi da parte delle amministrazioni locali <strong>per</strong> farrivivere il turismo anche in collaborazione col Parco Nazionale delle DolomitiBellunesi <strong>di</strong> cui fanno parte i comuni <strong>di</strong> La Valle, Rivamonte e Gosaldo. Si auspica cheagli investimenti pubblici faccia seguito l’iniziativa privata al fine <strong>di</strong> realizzare unafattiva collaborazione.