<strong>Premio</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>laurea</strong> sull’economia <strong>bellunese</strong> - 2ª e<strong>di</strong>zione___________________________________________________________________________2. l’es<strong>per</strong>ienza turistica della visita del Parco è <strong>di</strong>versa rispetto all’offerta delturismo <strong>di</strong> massa. La creazione <strong>di</strong> attività turistiche a contatto con la naturaporta ad una es<strong>per</strong>ienza turistica <strong>di</strong> qualità;3. la creazione del parco annovera, tra i fini principali, la conservazione ed ilrecu<strong>per</strong>o dell’area, causando quin<strong>di</strong> un miglioramento ambientale della SinistraPiave;4. l’area ipotizzata richiede un compartecipazione degli enti locali e delleassociazioni <strong>di</strong> categoria compartecipi al progetto <strong>di</strong> sviluppo turistico dell’area.Attivare turismo è molto più <strong>di</strong>fficile in un’area dove mai è stato presente,come la Sinistra Piave che presenta un potenziale turistico su<strong>per</strong>iore a quantoemerge nella mentalità locale, che associa alla Sinistra Piave solamente il Castello <strong>di</strong>Zumelle. Tuttavia, <strong>per</strong> cambiare questa posizione, è necessario attivare dei piani <strong>di</strong>comunicazione e <strong>di</strong> pubblicità dell’area, altrimenti conosciuta al <strong>di</strong> sotto delleproprie potenzialità. Sarà compito delle amministrazioni locali convincere dellabontà del progetto “Parco Agricolo” le comunità, le associazioni ed i produttoriagricoli, tenendo comunque conto che solo con un’azione congiunta e con obiettivicomuni si può ottenere un prodotto turistico appetibile e <strong>di</strong> sicuro impatto con ilmercato.
<strong>Premio</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> <strong>tesi</strong> <strong>di</strong> <strong>laurea</strong> sull’economia <strong>bellunese</strong> - 2ª e<strong>di</strong>zione___________________________________________________________________________IL BASSO AGORDINO: ANALISI SOCIO-ECONOMICA<strong>di</strong> MARIA SILVIA COSSALTERRelatore: Prof. Cleto CorposantoUniversità <strong>di</strong> Trento - Facoltà <strong>di</strong> SociologiaAnno accademico 2000-2001Il Basso Agor<strong>di</strong>no (formato dai quattro comuni <strong>di</strong> Agordo, Gosaldo, La Valle,Rivamonte, Taibon e Voltago) è stato a lungo terra <strong>di</strong> emigrazione, come del restol’intera provincia <strong>di</strong> Belluno.Negli ultimi decenni si è <strong>per</strong>ò assistito ad un marcato sviluppo economicodell’area e ad un <strong>di</strong>ffuso aumento del benessere, che ha trasformato l’Agor<strong>di</strong>no, giàterra <strong>di</strong> emigrazione, in zona <strong>di</strong> immigrazione. Anche nel Basso Agor<strong>di</strong>no si é avuto lospopolamento tipico delle zone <strong>di</strong> montagna:, si è infatti passati da 12.189 residentidel 1961 ai 9.915 registrati nel 1998, con una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta del 18,66% della popolazione,contro una me<strong>di</strong>a <strong>bellunese</strong> <strong>di</strong> 10,03% <strong>di</strong> abitanti in meno.A sorprendere maggiormente è il forte <strong>di</strong>vario esistente fra i vari comuni dellazona presa in esame: Agordo registra un incremento del 23,28% della popolazione nel<strong>per</strong>iodo considerato; mentre La Valle e Voltago hanno <strong>per</strong>so circa un quarto dei loroabitanti, Gosaldo e Rivamonte hanno visto più che <strong>di</strong>mezzare la loro popolazione(rispettivamente – 60,85% e –53,77%).Il fatto che Agordo risulti in controtendenza rispetto alla me<strong>di</strong>a del BassoAgor<strong>di</strong>no, fa presupporre che vi siano attività tali da fungere da polo <strong>di</strong> attrazione<strong>per</strong> i lavoratori, oltre che una posizione geografica sicuramente più centrale rispettoalle vie <strong>di</strong> comunicazione.L’andamento delle attività produttive presenti <strong>per</strong>mette <strong>di</strong> cogliere qualisettori siano <strong>di</strong>ventati trainanti e quali invece abbiano <strong>per</strong>so importanza nel tempo.I dati delle tab. 1 e 2 riassumono le <strong>per</strong>centuali <strong>di</strong> addetti <strong>per</strong> ramo <strong>di</strong> attivitàeconomica.Legenda delle tabb. 1 e 2A = Agricoltura e silvicoltura;B = Industria estrattiva e <strong>per</strong> la trasformazione <strong>di</strong> minerali;C = Industria dell’energia elettrica, gas e acqua;D = Industria manifatturiera 1 (alimentare, tessile, abbigliamento, calzature,legno, stampa, e<strong>di</strong>toria, gomma);E = Industria manifatturiera 2 (prod. in metallo, macchine e mat. mecc.,mezzi <strong>di</strong> trasporto, orologeria, occhialeria);F = Industria delle costruzioni ed e<strong>di</strong>lizia;G = Commercio;H = Alberghi e pubblici esercizi;I = Trasporti e comunicazioni;L = Cre<strong>di</strong>to e assicurazioni;