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Ass. cult. IL CENTRO STORICO

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<strong>IL</strong> <strong>CENTRO</strong> <strong>STORICO</strong> DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 7DALLA CITTÀIl FattoGli stabilimenti balneari devono rimanere aperti tutto l’anno!L’ultima spiaggiaSporcizia, barriere di metallo, di legno, di reti. Tutti gli stabilimenti rigorosamentechiusidi E.DantesCome mi capita ogni tanto, una sera didue anni fa, ero andato ad assisteread una seduta del Consiglio Comunale:mi aveva incuriosito una polemica apparsa sullastampa e legata al fatto che un “consigliere” dispicco della maggioranza e capogruppo di ForzaItalia, avesse dato il via ad una lite con il Comuneperchè voleva che venissero cambiate alcuneNorme Tecniche che regolamentavano ilPiano Spiagge. Da quel poco che ricordavo, erastato proprio il suddetto “consigliere” a volerefortemente quel Piano che ora voleva modificare;ma la cosa strana era che, così facendo, rischiavadi essere estromesso dal Consiglio perincompatibilità. A meno che ... a meno che lamaggioranza non decidesse di cambiare proprioquelle regole che al “consigliere” erano risultateindigeste; in questo modo, infatti, avrebbeaccontentato il capogruppo di Forza Italia che,non avendo più motivi per mantenere in piedi lalite, si sarebbe ritirato dal contenzioso edavrebbe anche salvato la poltrona.Ma quali erano queste regole motivodi tanta disputa? Erano quelleche imponevano di montare adaprile tutte le strutture necessarieagli stabilimenti balneari e dismontarle entro il 30 settembre; equelle che richiedevano che per ilmontaggio delle stesse attrezzaturefosse necessaria una autorizzazionedel comune da richiederead ogni inizio di stagione.Per non annoiarvi troppo, vi diròche quella sera il Consiglio decidevase andare incontro ai desideri espressi dal“consigliere” e, naturalmente, si scatenò subitoil solito contrasto tra maggioranza e opposizione.Abitualmente sto dalla parte dei più debolie quindi, di solito, faccio il tifo per la minoranza;ma quella sera gli interventi del sindaco edell’assessore al Turismo mi sembrarono miglioridel solito. Essi sostenevano, infatti, la necessitàdi dare fiducia agli operatori balneari iquali chiedevano un alleggerimento delle normeche regolavano la vita degli stabilimenti balnearied ipotizzavano l’arenile di San Felice Circeocon una serie di strutture sempre aperte alloscopo di lavorare tutto l’anno. Inoltre, appellandosial fatto che il Circeo deve vivere di turismomarittimo, dipingevano una nuova realtà fatta dipiù lavoro, di spiagge sempre pulite e di unaestate che poteva durare anche dodici mesi.Questi ragionamenti, alla fine, mi avevano convinto.E, seguendo le parole del sindaco, cominciaiad immaginare quelladistesa di sabbia che prendevavita e si popolava di tantiragazzi che organizzavanotornei di beach volley in pienoinverno, o di una folla dispericolati ma simpaticiamanti del surf che allietavanouna domenica con tantovento e tante onde gigantesche.Ma forse ancora di piùmi piacque l’immagine propostadall’assessore al turismoil quale, più semplicemente,su una spiaggia finalmentepulita anche d’autunno, vedevaincedere, in una bella mattinadi sole, una mamma con il suo bambino.Ed allora, tra me e me, pensai che forse le opposizionipotevano avere anche torto nel ritenereche non fosse del tutto legittimo lasciaremontate le strutture degli stabilimentibalneari per tutto l’anno, eche, in fin dei conti, se questoavrebbe comportato più occupazione,più pulizia e la possibilitàdi usufruire delle spiagge per tuttol’anno, allora chi se ne frega diuna piccola infrazione alle regole!Alla fine le variazioni alla normatecnica vennero approvate a larghissimamaggioranza.Per circa un anno, non mi recai aSan Felice, poi, una bellissimamattina, all’inizio dell’inverno del2004, insieme con un gruppo diamici decisi di fare una gita al Circeo. Mentreviaggiavamo provenienti da Roma, chiamammoun parente che vive vicino al lungomare. Questici informò che, nonostante il bel tempo, si eraalzato un forte vento ed il mare era agitato. Allorasubito dissi ai miei compagni di viaggio:“Oggi vi porto a vedere uno spettacolo che neppurevi immaginate; vi ricordate quel film ...”Unmercoledì da leoni” in cui si vedono sulla costadei ragazzi che aspettano le onde più belle persalire sul surf? Non ci crederete ma al Circeocertamente oggi ce ne saranno in gran quantità;e siccome gli stabilimenti sono aperti, noi ci godremolo spettacolo prendendo un aperitivosulla spiaggia”.Arrivati al mare, uno dei miei amici mi fa: “Guardache hai sbagliato film: qua pare che hannoappena finito di girare “Il giorno più lungo”quello dello sbarco in Normandia!”Come potevo dargli torto? Attorno a noi c’era lasolita sporcizia di sempre, con in più una seriedi barriere di metallo, di legno, di reti; gli stabilimentierano rigorosamente tutti chiusi: alcunierano stati letteralmente incartati per evitareche la salsedine li danneggiasse; altri versavanoin uno stato pietoso; altri ancora erano statiparzialmente smontati. E, naturalmente, nonc’era l’ombra di un solo ragazzo che giocasse,né una mamma che avesse portato un bambinoa passeggiare in quell’immondezzaio, giacchèavrebbe potuto essere denunciata al TelefonoAzzurro.Insomma, il sindaco e l’assessore mi avevanofregato. Poco male; il guaio è che avevano fregato,come sempre, questo paese, consentendocon l’inganno, di aggiungere altro di squalloreal vergognoso quadro dipinto da questa amministrazione.“Le estati passavano rapidamente, e spesso nonlasciavano traccia.Forse ricordo meglio gli autunni e le altre stagioni.”(da “Un mercoledì da leoni”)Il GelatoneAl CirceoGelateria Pasticceria BarViale Tittoni, 160S Felice CirceoLa Conatel. 0773.540601Borgo Montenero

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