<strong>IL</strong> <strong>CENTRO</strong> <strong>STORICO</strong> DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 6SOTTO LA NOTIZIAEditorialesegue dalla primaEditorialeAb uno disce omnes“da uno impara a conoscerli tutti”di ALESSANDRO CRESTIsmo selvaggio aveva inferto una ferita che sisarebbe andata allargando sempre di più. Maanche dopo l’approvazione del PRG si continuaad ignorare l’abusivismo sia quello, diciamo così,di necessità sia, per “par condicio”, quellomolto più infamante legato alla speculazione.Nessuno ha visto, per anni, quella attività freneticache ha, di fatto, stravolto urbanisticamentee non solo, il Circeo.Però, accanto alle attività illegittime spontanee,per contribuire alla soppressione del PianoRegolatore, non sono mancate quelle messein opera con atti pubblici di Consiglio Comunale;ecco, di seguito, un paio di esempi.Cosa succede sulla spiaggia del Circeo?La domanda sorge spontanea leggendo ilpunto di riferimento fondamentale della normativaregionale in merito ai PUA (meglio conosciuticome Piani Spiaggia) cioè la Delibera1161/01 che così si esprime:“il Piano diUtilizzazione degli Arenili è uno strumento diprogrammazione e pianificazione delle areedemaniali marittime, di natura transitoria,non avente valore di strumento urbanistico” .Questo dovrebbe significare che i PUA vannorealizzati nell’assoluto rispetto dei Piani RegolatoriGenerali esistenti e delle comuninorme legate alle autorizzazioni di tipo urbanistico.Ebbene, il PRG del comune di San FeliceCirceo, all’art. 30, così recita “Attrezzaturebalneari – sottozone che vanno dal portoturistico al confine del comune di Terracina:destinazione d’uso esclusivamente pubblicoper la balneazione; attuazione tramitepiani particolareggiati di iniziativa comunale;vi sono ammesse solo attrezzature balnearida realizzare esclusivamente in manufattiprefabbricati di agevole impianto e facile rimozione,con altezza massima di ml 2,50”. Ebasterebbe dare uno sguardo alla legge1150/42 e succ. modif. e integr. fino al DPR380/2000 per capire che se un manufatto èinstallato a carattere permanente, non è sufficienteuna semplice autorizzazione, occorreinvece il permesso a costruire e quest’ultimopuò essere rilasciato solo se il manufatto èconforme al PRG. Proprio per questo motivo,nella stesura del primo PUA di San Felice Circeoerano stati inseriti il comma 5° dell’art.10 e l’art. 12 che prevedevano appunto la tuteladelle norme urbanistiche.Eppure, con un vero e proprio blitz, il PianoSpiagge del Comune è stato modificato nel2003 e le norme a tutela della Legge sono statesemplicemente eliminate e, così come approvatodal Consiglio Comunale di San FeliceCirceo il PUA rappresenta l’ennesima violazionedi legge volta a tutelare interessi di parte ascapito dell’interesse comune.Una disinvolta variante alP.R.G.Un atteggiamento politico attivoe compiacente appare anchein un’altra situazione daicontorni a dir poco censurabili.Il 12 marzo 2004, il consiglioComunale ha approvato ladelibera n. 19 avente ad oggettoil “Documento preliminaredi indirizzo per la revisione generale del Piano Regolatore Generale”. In realtà il documentoindividua con estrema precisione alcune aree che sono destinate ad assumere una specifica destinazionediversa da quella stabilita dal vigente P.R.G.Queste aree sono in buona parte di proprietà di alcuni consiglieri comunali o di loro parenti strettie questa caratteristica, non essendo gradita da alcuni esponenti della maggioranza, costituivaun ostacolo al raggiungimento del numero legale nel Consiglio comunale deputato ad approvarel’atto stesso; infatti, tre consiglieri avevano preannunciato la loro assenza perché non d’accordo,scontato era l’abbandono dei cinque consiglieri d’opposizione e forzata era l’assenza dei quattroconsiglieri interessati. I restanti cinque consiglieri non erano sufficienti per votare la deliberaneanche in seconda convocazione, che comunque avrebbe richiesto un quorum di sei Consiglieri(il Consiglio di San Felice Circeo è costituito da 16 Consiglieri più il Sindaco). Il problema fu subitorisolto dall’immancabile deus ex machina, che ovviamente era un consigliere comunale, il qualeanche se incompatibile (uno dei terreni è di proprietà della madre) fece il sesto uomo nella sedutaconsiliare in seconda convocazione. Mantenne il numero legale, fece passare la deliberazionevotando a favore, dichiarando di votare “al di là delle possibili eventuali incompatibilità …”.Si è andati dritti alla meta infischiandosene anche di salvare la faccia e magari intestare le aree interessatead un prestanome, ad una testa di legno. Evidentemente gli amministratori di San FeliceCirceo comandano con disinvoltura e arroganza, certi di farla franca sempre e questo anche perchési sa che l’unico strumento per opporsi a simili fatti è il ricorso al TAR, che comporta oneri economicie tempi lunghi.Sia ben chiaro che il Piano Regolatore di San Felice Circeo è, probabilmente, uno strumento ormaiinadeguato ai tempi e va certamente rivisto; ma che si faccia tutto nel rispetto della legalità.Resi noti questi fatti speriamo che lo strumento del voto sia adoperato la prossima volta con maggioreresponsabilità dai cittadini di San Felice Circeo.“Il Paese che non ha il senso e il rispetto della legge apre un conto devastante con la morale”Riparte la raccolta firme per le piste ciclabiliBiCIrceo 2005, ai nastri di partenza!I moduli per la raccolta disponibili da maggiodi Carlo Saverio ZanniDopo il successo dellascorsa edizione,che ha prodotto2552 firme in poco più di unmese, siamo pronti a ripeterel’iniziativa di raccolta firme perchiedere all’Amministrazionecomunale di San Felice Circeodi predisporre un piano di realizzazionedi una rete ciclabileestesa su tutto il nostro territorioche possa, in futuro, collegarsicon quelle dei Comunilimitrofi. Quest’anno l’iniziativaè contraddistinta da un nome,BiCIrceo 2005, e da un logo(vedi foto) facilmente riconoscibili;già a partire da Pasqua,presso le attività cheesporranno il logo BiCIrceo2005, potrete chiedere di firmarela petizione popolare.Ma perché le piste ciclabili? Inprimo luogo sono un segno diciviltà per la sicurezza di chiutilizza le biciclette per dilettoo necessità e di chi ama farepasseggiate a piedi; pensiamoagli anziani, ai bambini, a chiviene da paesi lontani per lavorarei nostri campi.Per un paese come il nostroche vive anche di turismo, unsistema integrato di piste ciclabilicostituirebbe un fattoredi attrazione aggiuntivorispetto al patrimonio dibeni <strong>cult</strong>urali, ambientali epaesaggistici, incrementandoi flussi turistici, migliorandol’immagine in quantolocalità turistica capace dirispondere a bisogni differenziatie rendendo cosìSan Felice concorrenziale.E poi gli effetti benefici sullasalute e sulla qualità della vitadi chi qui vive o ama trascorrerele proprie vacanze. Benesserefisico diretto, perché andarein bicicletta fa bene all’organismo,e indiretto, perché l’utilizzodella bicicletta comporta unariduzione di veicoli inquinanti egeneratori di traffico e stress.Buona raccolta firme a tutti! ■
<strong>IL</strong> <strong>CENTRO</strong> <strong>STORICO</strong> DI SAN FELICE CIRCEO PAG. 7DALLA CITTÀIl FattoGli stabilimenti balneari devono rimanere aperti tutto l’anno!L’ultima spiaggiaSporcizia, barriere di metallo, di legno, di reti. Tutti gli stabilimenti rigorosamentechiusidi E.DantesCome mi capita ogni tanto, una sera didue anni fa, ero andato ad assisteread una seduta del Consiglio Comunale:mi aveva incuriosito una polemica apparsa sullastampa e legata al fatto che un “consigliere” dispicco della maggioranza e capogruppo di ForzaItalia, avesse dato il via ad una lite con il Comuneperchè voleva che venissero cambiate alcuneNorme Tecniche che regolamentavano ilPiano Spiagge. Da quel poco che ricordavo, erastato proprio il suddetto “consigliere” a volerefortemente quel Piano che ora voleva modificare;ma la cosa strana era che, così facendo, rischiavadi essere estromesso dal Consiglio perincompatibilità. A meno che ... a meno che lamaggioranza non decidesse di cambiare proprioquelle regole che al “consigliere” erano risultateindigeste; in questo modo, infatti, avrebbeaccontentato il capogruppo di Forza Italia che,non avendo più motivi per mantenere in piedi lalite, si sarebbe ritirato dal contenzioso edavrebbe anche salvato la poltrona.Ma quali erano queste regole motivodi tanta disputa? Erano quelleche imponevano di montare adaprile tutte le strutture necessarieagli stabilimenti balneari e dismontarle entro il 30 settembre; equelle che richiedevano che per ilmontaggio delle stesse attrezzaturefosse necessaria una autorizzazionedel comune da richiederead ogni inizio di stagione.Per non annoiarvi troppo, vi diròche quella sera il Consiglio decidevase andare incontro ai desideri espressi dal“consigliere” e, naturalmente, si scatenò subitoil solito contrasto tra maggioranza e opposizione.Abitualmente sto dalla parte dei più debolie quindi, di solito, faccio il tifo per la minoranza;ma quella sera gli interventi del sindaco edell’assessore al Turismo mi sembrarono miglioridel solito. Essi sostenevano, infatti, la necessitàdi dare fiducia agli operatori balneari iquali chiedevano un alleggerimento delle normeche regolavano la vita degli stabilimenti balnearied ipotizzavano l’arenile di San Felice Circeocon una serie di strutture sempre aperte alloscopo di lavorare tutto l’anno. Inoltre, appellandosial fatto che il Circeo deve vivere di turismomarittimo, dipingevano una nuova realtà fatta dipiù lavoro, di spiagge sempre pulite e di unaestate che poteva durare anche dodici mesi.Questi ragionamenti, alla fine, mi avevano convinto.E, seguendo le parole del sindaco, cominciaiad immaginare quelladistesa di sabbia che prendevavita e si popolava di tantiragazzi che organizzavanotornei di beach volley in pienoinverno, o di una folla dispericolati ma simpaticiamanti del surf che allietavanouna domenica con tantovento e tante onde gigantesche.Ma forse ancora di piùmi piacque l’immagine propostadall’assessore al turismoil quale, più semplicemente,su una spiaggia finalmentepulita anche d’autunno, vedevaincedere, in una bella mattinadi sole, una mamma con il suo bambino.Ed allora, tra me e me, pensai che forse le opposizionipotevano avere anche torto nel ritenereche non fosse del tutto legittimo lasciaremontate le strutture degli stabilimentibalneari per tutto l’anno, eche, in fin dei conti, se questoavrebbe comportato più occupazione,più pulizia e la possibilitàdi usufruire delle spiagge per tuttol’anno, allora chi se ne frega diuna piccola infrazione alle regole!Alla fine le variazioni alla normatecnica vennero approvate a larghissimamaggioranza.Per circa un anno, non mi recai aSan Felice, poi, una bellissimamattina, all’inizio dell’inverno del2004, insieme con un gruppo diamici decisi di fare una gita al Circeo. Mentreviaggiavamo provenienti da Roma, chiamammoun parente che vive vicino al lungomare. Questici informò che, nonostante il bel tempo, si eraalzato un forte vento ed il mare era agitato. Allorasubito dissi ai miei compagni di viaggio:“Oggi vi porto a vedere uno spettacolo che neppurevi immaginate; vi ricordate quel film ...”Unmercoledì da leoni” in cui si vedono sulla costadei ragazzi che aspettano le onde più belle persalire sul surf? Non ci crederete ma al Circeocertamente oggi ce ne saranno in gran quantità;e siccome gli stabilimenti sono aperti, noi ci godremolo spettacolo prendendo un aperitivosulla spiaggia”.Arrivati al mare, uno dei miei amici mi fa: “Guardache hai sbagliato film: qua pare che hannoappena finito di girare “Il giorno più lungo”quello dello sbarco in Normandia!”Come potevo dargli torto? Attorno a noi c’era lasolita sporcizia di sempre, con in più una seriedi barriere di metallo, di legno, di reti; gli stabilimentierano rigorosamente tutti chiusi: alcunierano stati letteralmente incartati per evitareche la salsedine li danneggiasse; altri versavanoin uno stato pietoso; altri ancora erano statiparzialmente smontati. E, naturalmente, nonc’era l’ombra di un solo ragazzo che giocasse,né una mamma che avesse portato un bambinoa passeggiare in quell’immondezzaio, giacchèavrebbe potuto essere denunciata al TelefonoAzzurro.Insomma, il sindaco e l’assessore mi avevanofregato. Poco male; il guaio è che avevano fregato,come sempre, questo paese, consentendocon l’inganno, di aggiungere altro di squalloreal vergognoso quadro dipinto da questa amministrazione.“Le estati passavano rapidamente, e spesso nonlasciavano traccia.Forse ricordo meglio gli autunni e le altre stagioni.”(da “Un mercoledì da leoni”)Il GelatoneAl CirceoGelateria Pasticceria BarViale Tittoni, 160S Felice CirceoLa Conatel. 0773.540601Borgo Montenero