26CRONACHE n. 235 - dal 9 al 22 febbraio 2012POMEZIA Dopo la stangata della Tarsu, tocca agli autobus: i biglietti aumentano del 30%, restano invariati gli abbonamenti metroBiglietti ‘salati’ per <strong>il</strong> trasporto pubblicoNuova stangata per i cittadinidi Pomezia e Torvaianica dal1° febbraio.Dopo l'incremento del 15 per centodelle tariffe Tarsu, è da poco aumentatoanche <strong>il</strong> trasporto pubblicolocale. Il biglietto ha subìto un'impennatadi circa <strong>il</strong> 30 per cento. Ipendolari, che acquistano <strong>il</strong> titolo diviaggio presso le rivendite autorizzate,spendono un euro a fronte dei 77centesimi in vigore fino al 31 gennaio2012. Coloro che invece comprano<strong>il</strong> biglietto direttamente a bordodel bus devono sborsare un euro etrenta centesimi, invece di un euro.Scende invece da 23,10 euro a 20 eurol'abbonamento mens<strong>il</strong>e sull'interarete, mentre rimangono al momentoinvariati gli importi degli abbonamentimetrebus, <strong>il</strong> cui costo varia aseconda delle tipologie. Resta invariatoalmeno fino a quando non scatterannogli aumenti anche nel Comunedi Roma. A comunicare <strong>il</strong> "salasso"è stata direttamente la societàche gestisce <strong>il</strong> trasporto pubblico localeTroiani, pubblicando la modificadelle tariffe sul proprio sito e tappezzandogli autobus di cartelli informativi,già un mese prima dell'arrivodella stangata. A decidere l'aumento,però, non è stata la società,ma l'amministrazione comunale, cometiene a precisare Troiani sullapropria pagina web. «Secondo quantoprevisto dalla delibera di giuntaed attuato con determina dirigenziale- si legge sul sito - si darà corso all'adeguamentoe alla semplificazionetariffaria dei titoli di viaggio». Il rincarodeciso dal Comune è dovuto soloin parte al recente aumento di carburantecome qualche amministratorevorrebbe far credere (la deliberarisale infatti al 2007 e la determinaè del novembre scorso, ndr),né alla presenza di portoghesi che aPomezia e Torvaianica sono praticamenteinesistenti grazie ai controllidella Troiani. Il pendolare non è infattiammesso a salire sul bus senzabiglietto. Deve mostrarlo o eventualmenteacquistarlo direttamente dall'autista.«Così - lamentano i passeggeri- non si incentivano i cittadini alasciare l'auto a casa e a prendere imezzi pubblici».Moira Di Mario<strong>ARDEA</strong> I ladri si sono arrampicati sul terrazzo del capannoneFurto ‘acrobatico’ all’interno delsupermercato di via Reggio Em<strong>il</strong>iaApprofittando delle tenebre,alcuni malviventi si sono introdottiin piena notte in unsupermercato. Si tratta di ladri”acrobati”, visto che per compiere <strong>il</strong>colpo si sono prima arrampicati sulterrazzo di un capannone industrialeadibito a supermercato in viaReggio Em<strong>il</strong>ia. Una volta in cima allastruttura, hanno sfondato conmazze e picconi <strong>il</strong> solaio e si sonocalati come provetti acrobati nelmarket. Qui hanno raggiunto la cassaforteindisturbati, l’hanno smuratae tagliato con una mola smerigliola lamiera posteriore, asportandoquanto vi era contenuto.POMEZIA L’Ordine contro l’abrogazione delle tariffeGli avvocati insorgonocon questo clima intorno all'avvocatura,considerata una casta«Bastachiusa, non è così! La concorrenzagià tra noi, siamo un quarto di tutti gli avvocatipresenti in Europa (230m<strong>il</strong>a), qui nel foro diVelletri siamo 1.257 e solo <strong>il</strong> 6% è figlio di avvocatidel foro ed abbiamo circa 600 praticanti.Non è vero, poi, che l'abolizione delle tariffeminime e massime favorirà i cittadini, che sonoinvece una garanzia di professionalità per iclienti: si aprirà una giungla di prezzi incontrollata,senza limiti massimi». GiovambattistaMaggiorelli, presidente dell'Ordine degli avvocatidi Velletri, porta sul territorio la levata discudi della classe forense contro le ultime novitàintrodotte dal governo Monti in materia d<strong>il</strong>ibere professioni. Con <strong>il</strong> collega Luca Becucci,consigliere dello stesso Ordine, ha spiegato lalunga lista dei “no”, <strong>il</strong>lustrando tutta una seriedi “anomalie” del sistema di fronte alle quali lororeagiscono: ad esempio, agire “autoritativo”dei vari governi che non li hanno consultati; taglidelle spese con “evidente sviamento delle finalitàpubbliche perseguite dalla manovra”; indifferenzaper i valori giuridici; mentre l'Europaha legittimato le tariffe professionali ed inItalia vengono cancellate. «Lanciamo un gridod'allarme – tuona l'avvocato Becucci –: voglionomettere mano alle casse di previdenza professionaliper coprire i buchi dei carrozzonipubblici!». Preoccupa anche la possib<strong>il</strong>ità, previstadalla legge 183 del 2011, di costituire societàtra avvocati come qualunque ditta o supermercato,e quindi <strong>il</strong> loro controllo da partedi investitori esterni che nulla hanno a che vederecon la giustizia. «Ciò significa <strong>il</strong> rischioche potentati economici e lobby finanziariepossano dettare regole di comportamento e lineedifensive e quindi un'avvocatura non piùindipendente», spiega l'avvocato Becucci.
CRONACHEn. 235 - dal 9 al 22 febbraio 2012 27<strong>ARDEA</strong> La marineria soffre inoltre la mancanza di un portoMercati ittici chiusi e lebarche restano fermeIl team di infermieri per un’assistenza professionale a domic<strong>il</strong>ioL’INFERMIERE PERRIDURRE LE CODENon è stato solo <strong>il</strong> caro gasolio a fermarele barche della piccola pesca -quelle al di sotto delle dieci tonnellate- degli imprenditori ittici di Torvaianica,Marina di Ardea e Tor San Lorenzo.I pescatori sono stati costretti a non uscirein mare anche a causa delle chiusura deimercati di Fiumicino e soprattutto di Anziodove la maggioranza degli imprenditorivendono i loro prodotti. La marineria dellacosta da Torvaianica a Tor San Lorenzo, divisain tre cooperative oltre a qualche pescatoreautonomo, soffre poi della mancanzadi un porto, ma anche solo di un attraccoper le imbarcazioni che i pescatori sonocostretti da sempre a custodire sulle spiaggedemaniali.Ma alla base della protesta non c'è solol'aumento spropositato del prezzo del carburante.«Ad agitare gli animi dei circa quarantapescatori della costa tra Torvaianicae Tor San Lorenzo - spiega Massimo Bongarzoni,dirigente nazionale di Federcoopersca- c'è anche la licenza a punti entratain vigore <strong>il</strong> 1° gennaio 2012 e gli altri adempimentiintrodotti dal Regolamento comunitariosui controlli che stanno danneggiando<strong>il</strong> settore e che non tengono conto dellaspecificità della pesca mediterranea». Contro<strong>il</strong> regolamento la Federcoopesca giàdue anni fa presentò ricorso al Tribunale diprimo grado delle Comunità europee. «Entrola primavera prossima - sottolineano daFedercoopesca - sapremo l'esito del ricorso».m.d.m.Gli operatori marittimi contestano alcuni punti del regolamentoI pescatori: «Violato <strong>il</strong>diritto di riservatezza»Finite le interminab<strong>il</strong>i code dal medico,in ambulatorio e in pronto soccorso. APomezia è nato uno spazio dedicato atutti i cittadini che necessitano di cure infermieristichee che non hanno né tempo né vogliadi perdere ore in coda.Presso lo studio della Dr.ssa Stefania Decortessi effettuano medicazioni di feritepost- chirurgiche, di ulcere diabetiche e decubiti,rimozione dei punti di sutura, misurazionedei livelli di pressione arteriosa, glicemiae colesterolo con tecniche non invasive;inoltre lo staff infermieristico garantisceogni giorno la reperib<strong>il</strong>ità per qualsiasi tipodi intervento domic<strong>il</strong>iare come prelievi e assistenzaa malati allettati e anziani.Il principale obiettivo di questa iniziativa èquello di creare una fitta rete organizzativacon medici di base e altri professionisti sanitariche garantisca al cittadino una gestionesemplificata della propria patologia, riducendoi lunghissimi tempi di attesa caratteristicidelle sale di aspetto degli studi medici, dellecliniche e dei pronto soccorso.La massima professionalità di tutti gli infermiericoinvolti in questa iniziativa e garantitadalla Dr.ssa in infermieristica responsab<strong>il</strong>e,Stefania Decortes ,ma anche dal decreto739 del 1994 che assegna all’infermierela responsab<strong>il</strong>ità dell’assistenza infermieristicagenerale.La Dr.ssa Stefania Decortes ed <strong>il</strong> suo teamsaranno lieti di offrire ulteriori informazioni.ContattiSTEFANIA DECORTESCon un suo collaboratoreDottoressa in infermieristicaSTEFANIA DECORTESVia F<strong>il</strong>ippo Re - Pomezia - Tel. 3462194726stefaniadecortes@yahoo.itPUBBLIREDAZIONALEMa che cosa prevede <strong>il</strong> regolamento equali sono i punti contestati dai pescatori?Complessivamente sono sette glielementi oggetto di ricorso.Il primo riguarda <strong>il</strong> "doppio sistema di controllo".Per i pescherecci superiori ai quindicimetri <strong>il</strong> Regolamento prevede un doppio sistemadi controllo: <strong>il</strong> controllo satellitare e un sistemadi identificazione automatica. SecondoFedercoopesca si tratta di due sistemi che hannole medesime funzioni e che porteranno soloun ulteriore onore finanziario a carico deipescatori.Il secondo è relativo al giornaledi bordo elettronico. Il Regolamentocomunitario impone aipescherecci superiori ai 12metri l’obbligo di trasmetterecon cadenza giornalieradeterminate informazioni,prima dell’ingresso in porto.Secondo <strong>il</strong> Sindacato sitratta di un'operazione particolarmentegravosa per leimbarcazioni sotto i 15 metri,che diffic<strong>il</strong>mente possono tenerea bordo computer. Inoltre c’è <strong>il</strong> problemadi notificare preventivamente <strong>il</strong>proprio arrivo, quattro ore prima dell’ingressoin porto. E questo, per le imbarcazioniimpegnate in zone poco distanti dalla costa, significherebbefermarsi in prossimità dei portiper attendere che trascorrano le quattro ore ditempo dall’invio dei dati. Inoltre <strong>il</strong> Regolamentomoltiplica inut<strong>il</strong>mente gli adempimenti conl’obbligo di notificare più volte le stesse informazioniai medesimi soggetti.Molti i dubbi degli imprenditori ittici ancheIlRegolamentomoltiplica inut<strong>il</strong>mentegli adempimenticon l’obbligo dinotificare più voltele stesse informazionisulle ispezioni e sulla sorveglianza. Secondo <strong>il</strong>Regolamento i pescatori sono obbligati a tollerarel'accesso ai locali della nave e ai documentielettronici da parte di funzionari prepostial controllo, a cui <strong>il</strong> legislatore europeo consentecosì un potere discrezionale assoluto. Ipescatori lamentano la violazione al diritto diriservatezza. Sempre in materia di controllo, <strong>il</strong>Regolamento prevede che gli Stati membripossano porre a carico degli imprenditori itticigli oneri finanziari del regime di sorveglianza,violando così, secondo Federcoopesca, <strong>il</strong>principio della distribuzione sociale dellespese necessarie alla realizzazionedi interessi pubblici.Ma l'aspetto forse più contestatodel Regolamento è la famosalicenza a punti, che prevede<strong>il</strong> trasferimento delle responsab<strong>il</strong>itàper eventuali infrazionisull'armatore del peschereccioe non su chi le haeffettivamente commesse.Fortemente osteggiata anchela sospensione dei fondi comunitariin caso di mancati controllida parte dello Stato. In questocaso l'aiuto finanziario comunitario (<strong>il</strong> cosiddettoFondo europeo di pesca) sarebbeingiustamente tolto agli imprenditori e ai lavoratoridel settore.Infine molte disposizioni del Regolamentoriguardano settori e specie ittiche non soggettealla Politica comune della pesca, nonostante lostesso Regolamento ne preveda la legittimitàsolo se funzionali alla Politica comune dellapesca.m.d.m