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La crescita di questi paesi è inarrestabile e per alcuni settoridelle economie occidentali la partita è persa in partenza.Solo chi produce innovando continuamente e ad alta tecnologiapuò pensare di esportare e stare sui mercati internazionali.Per le altre imprese il destino è di servire il mercatointerno”.Sulle perplessità di tenuta dell’economia cinese, Radice tagliacorto: “La Cina sta finanziando il debito USA.I cittadini americani, totalmente indebitati, consumano perchécomprano a prezzi accessibili prodotti cinesi, così comegli europei. Questa partita di giro contribuisce a mantenerebassa l’inflazione e i tassi d’interesse nel mondo, anche peri mutui casa ad esempio.Se rallenta o si ferma l’economia cinese, il mondo entra inuna fase di recessione dalla quale non si sa quando ne potràuscire. Senza dire di alcuni settori industriali, come l’acciaio,che stanno conoscendo una seconda giovinezza solograzie alla crescita di questi due paesi. Diversamente,chi avrebbe più scommessosull’industriapesante?”.guardare in faccia nessuno, forte di una cultura per la qualeil verbo “copiare” significa “studiare l’arte” e, quindi, ha un’accezionepiù che positiva tanto che in sede WTO si è dovutoinventare un parola apposita per definire “contraffazione”,che significa “copia fatta male”.Se, invece, guardiamo agli 800 milioni di persone che nonsono stati minimamente sfiorati dal benessere, che vivonoin zone rurali delle regioni-stato, alcune anche di 100 milionidi abitanti, come Italia e Francia messe assieme, e che spessosi trovano a pagare tasse che risalgono ancora al 1700,senza protezioni né tutele e con una produzione così spintasolo perché c’è una popolazione sostanzialmentesfruttabile a bassissimo prezzo, con un egoismo semprepiù crescente verso le categorie deboli, come le donnee gli anziani, allora vediamo che il gigante ha i piedid’argilla e la stabilità sociale sta diventando unelemento fondamentale nello sviluppo del paese.L’anello debole su cui si gioca il suofuturo”.Un’altra notazione importante effettuata da Radiceè sul sistema politico dei due paesi. “Spessoin Occidente ci lamentiamo della nostra classepolitica.Non abbiamo tutti i torti - ha sostenuto l’inviatodel Corsera -. Indiani e cinesi hanno una classepolitica eccellente, molto preparata, tecnicamentee culturalmente e spesso molto giovane. Anchequesto fa la differenza”. Prospettive positivese ne vedono, però, all’orizzonte per l’Europae l’Italia. Esperienza, qualità, innovazione.I prodotti a basso costo, alla lunga, non pagano.Se il sistema saprà contrapporsi con elementidi sviluppo quali la qualità, specializzazione e laconsociazione d’imprese. Frammentazione imprenditorialee provincialismo non sono più ammissibili. E quando anchela Cina comincerà ad avere i suoi marchi conosciuti e riconoscibilee a doverli tutelare, allora anche il problema deicopyright sarà risolto.L’importante è non avere paura e studiare di più queste culturemillenarie ma poco conosciute per cogliere tutte le opportunitàche il mondo, per la prima volta veramente globale,oggi offre.“Tutto dipende da come si guarda alla Cina”, riprende RenataPisu. “Se ci lasciamo suggestionare da ciò che loro ci fannovedere, allora subiamo le paure che oggi serpeggiano inOccidente nei confronti di un’economia che cresce senzaAltro l’intervento dell’architettoAugusto Cagnardi, contitolare delloStudio Gregotti e Associati, chebasa le sue considerazioni sullapresenza in Cina di un’architettoitaliano, di un prestigioso studio e dell’incaricoinusuale di progettare intere città.Augusto Cagnardi, è un’architetto di lungo corsoche un bel giorno decide, più per curiositàche convinzione di partecipare ad un concorsoper la realizzazione di una città satellite dicentomila abitanti nel Pujiang alla periferia diShanghai. Città che deve richiamare l’Italia come un’altradecina di architetti internazionali sono stati chiamati a faraltrettanto per altri “satelliti” dedicati ai loro paesi.○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○Dallo studio di Milano parte una proposta che, inattesa, vieneaccettata dalla municipalità di Shanghai. L’argomento diventala differenza su come si è chiamati a operare in Italiae nella sua burocrazia ed in Cina che concede solo 45 giorniper la stesura del master plan.15

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