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Componente tibiale mini-invasiva nelle protesi totali di ginocchio ...

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M. Manili et al.so 18-20 . Pressioni eccessive <strong>di</strong> sanguinamento nel canalemidollare possono ridurre l’inter<strong>di</strong>gitazione <strong>di</strong> cementonell’osso trabecolare 21 22 . L’ottimale forza <strong>di</strong> taglio all’interfacciaosso/cemento, è ottenuta esponendo e pulendoaccuratamente l’osso trabecolare dal sangue, (lavaggiopulsante) e pressurizzando cemento a bassa viscosità dentrola superficie preparata al fine <strong>di</strong> superare le pressioni<strong>di</strong> sanguinamento 17 . La pressurizzazione è comunque piùfacilmente ottenibile all’interno <strong>di</strong> confini ben delimitatirispetto a superfici <strong>di</strong> taglio piatte tibiali della <strong>protesi</strong>zzazionedel <strong>ginocchio</strong> 23 . Per questo, ad esempio, le <strong>protesi</strong><strong>di</strong> più recente generazione presentano un bor<strong>di</strong>no rilevato(sia la componente <strong>tibiale</strong> che femorale) in grado <strong>di</strong> realizzareun volume chiuso e dove appunto con la pressioneche si esercita sull’impianto in<strong>di</strong>rettamente si realizza unamaggiore penetrazione del cemento nella spongiosa.Al contrario sono stati effettuati pochi lavori riguardantile tecniche <strong>di</strong> cementazione nell’artroplastica del <strong>ginocchio</strong>.Per quanto riguarda la cementazione del piatto <strong>tibiale</strong>durante l’applicazione <strong>di</strong> una <strong>protesi</strong> <strong>di</strong> <strong>ginocchio</strong>,come è noto esistono due tecniche <strong>di</strong> cementazione:cementazione <strong>di</strong> superficie e cementazione completa.La prima prevede soltanto la cementazione della superficieinferiore del piatto <strong>tibiale</strong>, mentre la seconda anchedello stelo. Una recente evidenza biomeccanica da unmodello in vitro su tibie sintetiche in<strong>di</strong>ca che la cementazionecompleta è, dal punto <strong>di</strong> vistabiomaccanico, superiore a meno checon la cementazione superficiale nonpossano essere ottenuti più <strong>di</strong> 3 mm<strong>di</strong> penetrazione <strong>di</strong> cemento nell’ossotrabecolare 24 . Ciò è stato contraddettoda dati biomeccanici da uno stu<strong>di</strong>osu cadaveri congelati dove non furonotrovate significative <strong>di</strong>fferenze neimicromovimenti tra steli cementati enon cementati 25 .Coloro che propongono la cementazionecompleta della componente<strong>tibiale</strong> sostengono che essa migliori lafissazione a breve e a lungo termine.I sostenitori della cementazione <strong>di</strong>superficie contestano che una sufficientestabilità dell’impianto è ottenutasenza eccessiva per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> ossoutile per le revisioni e che lo “stressshiel<strong>di</strong>ng” sia correlato agli steli tuttiAcementati. Peters et al. 12 condussero uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong>biomeccanica su cadaveri in cui comparavano la fissazioneiniziale e la profon<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> penetrazione <strong>di</strong> cementoin piatti tibiali completamente cementati rispetto a quellicementati solo in superficie con due <strong>di</strong>fferenti geometrie<strong>di</strong> stelo e paragonavano due forme <strong>di</strong> steli (cruciate andI-beam stem) fissati con cementazione <strong>di</strong> superficie. Sottocarichi eccentrici corrispondenti a tre volte il peso corporeoper seimila cicli non sembravano esserci <strong>di</strong>fferenzenel micromovimento, sia delle componenti tibiali concementazione <strong>di</strong> superficie, sia <strong>di</strong> quelle con cementazionetotale. In aggiunta, nessuna <strong>di</strong>fferenza nella profon<strong>di</strong>tàme<strong>di</strong>a <strong>di</strong> penetrazione del cemento fu in<strong>di</strong>viduata trale <strong>di</strong>verse tecniche <strong>di</strong> fissazione o i <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> steli.Questi ultimi dati supportano altri stu<strong>di</strong> che in<strong>di</strong>cano chela stabilità delle componenti tibiali con cementazione <strong>di</strong>superficie, può essere correlata alla profon<strong>di</strong>tà della penetrazionedel cemento.Per tale motivo si sono sviluppati sistemi <strong>di</strong> cementazione<strong>di</strong> ultima generazione che prevedono la pressurizzazionedel cemento insieme a tecniche <strong>di</strong> irrigazione e suzioneper assicurare la reale penetrazione del cemento neglispazi inter-trabecolari 26-28 .Nei piatti tibiali con ancoraggio ridotto, probabilmente, lacementazione estesa a tutta la componente (<strong>mini</strong>-chigliacompresa) consente <strong>di</strong> applicare con relativa sicurezzatali tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi a basso impatto sul tessuto osseo,Fig. 7a, b. Rx A-P e L-L <strong>di</strong> Triathlon <strong>mini</strong>-chiglia. Si osserva il risultato della cementazione sotto pressione con cui si èapplicata la componente. Il micro-interlock del cemento sulle trabecole è evidente sul confine del bordo metallico e l’osso<strong>nelle</strong> due proiezioni.B185

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