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la revisione computer assistita nei fallimenti asettici delle protesi ...

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articolo originaleaprile2012;38:55-61 55La <strong>revisione</strong> <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong><strong>nei</strong> <strong>fallimenti</strong> <strong>asettici</strong> <strong>delle</strong> <strong>protesi</strong>monocompartimentali di ginocchioComputer-assisted revision in aseptic failureof unicompartimental knee arthrop<strong>la</strong>styRiassuntoLa <strong>revisione</strong> dei <strong>fallimenti</strong> di <strong>protesi</strong> monocompartimentali di ginocchionon è cosi semplice a causa del<strong>la</strong> impossibilità di standardizzareil trattamento chirurgico 1 . In questo studio sono stateanalizzate le differenze degli impianti utilizzati nelle revisionidei <strong>fallimenti</strong> <strong>delle</strong> <strong>protesi</strong> mono: nel tempo chirurgico, nell’allineamentodell’arto inferiore, nel<strong>la</strong> correzione del<strong>la</strong> joint line,e <strong>nei</strong> re<strong>la</strong>tivi costi. È stato eseguito uno studio comparativo tra44 revisioni di <strong>protesi</strong> monocompartimentale (UKR). Un gruppodi 22 con <strong>la</strong> chirurgia <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> (CAS) ed un gruppoomogeneo con metodica tradizionale. Nel gruppo trattato senzal’aiuto del navigatore sono stati utilizzati prevalentemente impiantipostero stabilizzati (PS) ed impianti condy<strong>la</strong>r constrained(CCK), così come è stato riscontrato l’elevato utilizzo di augmentations(femorali), steli lunghi femorali e tibiali con offset. Nonabbiamo riscontrato differenze statisticamente significative re<strong>la</strong>tiveall’asse meccanico postoperatorio, al tempo chirurgico oal<strong>la</strong> durata di degenza. Si segna<strong>la</strong> un modesto miglior ripristinodel<strong>la</strong> joint line nel gruppo trattato con l’aiuto del sistema di navigazione.Sono state eseguite maggiori trasfusioni di sangue edun aumento dei costi nel gruppo trattato con metodica c<strong>la</strong>ssica.Parole chiave: <strong>computer</strong>, <strong>revisione</strong>, monocompartimentale,ginocchio, <strong>protesi</strong> di ginocchio, navigazioneN. Confalonieri, A. Manzotti,C. Chemello * , P. Cerveri **I e II Divisione di Ortopedia e Traumatologia,Chirurgia P<strong>la</strong>stica e Ricostruttiva del<strong>la</strong> Mano, CentroTraumatologico ed Ortopedico (CTO), Istituti Clinicidi Perfezionamento, Mi<strong>la</strong>no; * Università di Padova,Clinica Ortopedica e Traumatologica, Padova;**Dipartimento di Bioingenieria, Politecnico di Mi<strong>la</strong>noIndirizzo per <strong>la</strong> corrispondenza:Cesare Chemellovia G. Berchet 9, 35131 PadovaFax +39 424 512711E-mail: cesarechemello@gmail.comRicevuto il 3 febbraio 2011Accettato il 26 gennaio 2012SummaryRevision of failed unicompartimental knee rep<strong>la</strong>cement (UKR) is not so easy, because there isn’t a standard treatment 1 . In this studydifferences in imp<strong>la</strong>nts used in the revision, surgical time, limb alignment, joint line restoration, and procedure costs were analyzed.The authors performed a matched-paired study comparing 22 <strong>computer</strong>-assisted surgery (CAS) unicompartimental knee rep<strong>la</strong>cementrevisions with a simi<strong>la</strong>r group of parzial knee rep<strong>la</strong>cement revisions performed conventionally. In group treated without <strong>computer</strong>assistant, there was a higher percentage of posterior stabilized (PS) and condy<strong>la</strong>r constrained knee (CCK) imp<strong>la</strong>nts, as well as ahigher percentage of augmentations/stems/offsets. There were no statistically significant differences in postoperative mechanica<strong>la</strong>xis, surgical time, or hospital stay. We noted fewer outliers and better joint line restoration in the CAS group. More blood transfusionswere performed in the conventional group, and costs were higher in this group.Key words: <strong>computer</strong>, revision, unicompartimental, knee, total knee rep<strong>la</strong>cement, navigation


56N. Confalonieri et al.articolo originaleIntroduzionePer un chirurgo, il trattamento dei <strong>fallimenti</strong> <strong>delle</strong> <strong>protesi</strong>di ginocchio risulta essere una sfida chirurgica a causadel<strong>la</strong> presenza di importanti perdite di osso, del difficilebi<strong>la</strong>nciamento legamentoso e del difficile ripristino del<strong>la</strong>rima artico<strong>la</strong>re corretta 1 .A dimostrazione di come questo sia un argomento alquantodibattuto, diversi autori esprimono pareri discordanti.Alcuni ricercatori ritengono che <strong>la</strong> UKR sia partico<strong>la</strong>rmentedifficile da impiantare con scarsi risultati, rispetto alle c<strong>la</strong>ssiche<strong>protesi</strong> di ginocchio totali (TKR) 2-5 . Altri ricercatorisostengono che <strong>la</strong> conversione da UKR a TKR non comportipartico<strong>la</strong>ri problematiche intraoperatorie e consenta, dopoun breve follow-up, risultati comparabili ad un primo impiantodi TKR 6-8 . Tuttavia quasi tutti gli autori evidenziano<strong>la</strong> necessità di utilizzare innesti, wedge, steli lunghi ed, inalcuni casi, perfino l’utilizzo di <strong>protesi</strong> semivinco<strong>la</strong>te o vinco<strong>la</strong>teper <strong>la</strong> <strong>revisione</strong> <strong>delle</strong> <strong>protesi</strong> monocompartimentali,dimostrando così come richieda una certa esperienza 2 3 5 7 .Per esempio, Sprinter et al. nel 2006, hanno riportato diaver utilizzato wedge metallici ed augmentation nel 23%dei casi su 22 revisioni di UKR, nonostante <strong>la</strong> disponibilitàdi avere UKR con disegni moderni più conservativi 3 . Piùrecentemente Saragaglia et al. hanno riportato l’utilizzo diwedge metallici ed augmentation nel 60% dei casi in ungruppo di 33 casi di <strong>revisione</strong> di UKR 9 .La chirurgia <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> (CAS) è stata sviluppataper aiutare i chirurghi a eseguire interventi di ricostruzione,per migliorare gli impianti, gli allineamenti e i risultati.Vari studi hanno dimostrato l’efficacia dei sistema CASnel<strong>la</strong> chirurgia ricostruttiva di ginocchio di primo impiantoperfino con sistemi differenti 10-16 . I sistemi di navigazionehanno permesso di ottenere una maggiore accuratezzanel posizionamento <strong>delle</strong> componenti <strong>protesi</strong>che e piùprecisi tagli ossei che potrebbero portare a vantaggi eprogressi nel<strong>la</strong> chirurgia mini invasiva (TSS) 17 18 .Ciononostante, pochi studi hanno analizzato l’utilizzo delsistema CAS negli interventi di <strong>revisione</strong> 19-21 . Perlick et al.nel 2005 hanno dimostrato che il sistema CAS può permetteredi ottenere simili miglioramenti nell’allineamento<strong>delle</strong> componenti proteiche, così come si ottiene coi sistemitradizionali, perfino <strong>nei</strong> casi di <strong>revisione</strong> 20 . Nel 2008,Massi et al. hanno evidenziato un maggior affidabilitàdel sistema CAS nel ripristino del<strong>la</strong> joint line <strong>nei</strong> casi di<strong>revisione</strong> di <strong>fallimenti</strong> di TKR 19 . Tuttavia, nessuno studioin letteratura ha riportato risultati riguardo l’utilizzo delsistema CAS negli interventi di <strong>revisione</strong> di fallimento diUKR. Noi abbiamo effettuato uno studio comparativo tra44 revisioni di UKR. Un gruppo di 22 con <strong>la</strong> navigazioneed un gruppo omogeneo trattato con metodica tradizionale.Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare ledifferenze tra i due gruppi: nel tempo chirurgico, nell’allineamentodell’arto inferiore, nel ripristino del<strong>la</strong> joint linee <strong>nei</strong> costi dell’intervento.Materiali e metodiLa nostra esperienza conta di 878 interventi di <strong>protesi</strong>di ginocchio <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong>, a cominciare dal 1999.In questo studio abbiamo valutato 22 interventi consecutividi <strong>revisione</strong> di UKR <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> (gruppo A).La causa di fallimento degli impianti è stata di mobilizzazioneasettica o impianto <strong>protesi</strong>co doloroso in tuttii casi. Nessun caso di franca o sospetta sepsi è statoincluso. Per aiutare il chirurgo nel<strong>la</strong> valutazione dell’assedell’arto inferiore, <strong>nei</strong> tagli ossei e nel bi<strong>la</strong>nciamentolegamentoso è stato utilizzato un sistema di navigazione.Dopo un follow-up minimo di 12 mesi, tutti i pazientisono stati comparati, con successo, a pazienti che eranostati sottoposti ad intervento di <strong>revisione</strong> di UKR, nelnostro ospedale, utilizzando le tradizionali guide di allineamentoextramidol<strong>la</strong>re (gruppo B). Ogni paziente èstato abbinato per sesso, età, diagnosi preoperatoria, eperdita ossea intraoperatoria secondo <strong>la</strong> c<strong>la</strong>ssificazionedei difetti ossei dell’Anderson Orthopedic Research Institute.I pazienti sono stati abbinati con una differenzadi età massima di tre anni. Nel gruppo A, gli interventidi <strong>revisione</strong> sono stati eseguiti utilizzando un sistema diallineamento <strong>computer</strong> assistito Tac-free (OrthoPilot 4.08,4.2, e 4.3; Aescu<strong>la</strong>p, Tullingen, Germany). Nel gruppoA tutti gli interventi sono stati eseguiti da 2 degli autori(N.C. e A.M.); nel gruppo B, diversi chirurghi del<strong>la</strong> stessaunità operativa hanno eseguito gli interventi.A distanza di 12 mesi dall’intervento, ogni paziente haeseguito un controllo radiografico dell’arto inferiore in totoin carico in antero-posteriore e in <strong>la</strong>terale del ginocchioutilizzando lo stesso protocollo standard. Siamo riuscitia col<strong>la</strong>borare con i nostri radiologi per ottenere controlliradiografici uniformi prima di iniziare lo studio. Nel casoin cui fosse stato evidenziato un difetto di proiezione nelleimmagini radiografiche, abbiamo ripetuto l’esame.I radiogrammi sono stati esaminati da un radiologo nonconnesso al<strong>la</strong> nostra unità, il quale ha valutato con metodicatradizionale l’asse meccanico dell’arto inferiore(anca-ginocchio-caviglia [HKA]) come indice radiologicoprincipale di outcome (Fig. 1). Per quanto riguardal’allineamento <strong>delle</strong> componenti <strong>protesi</strong>che, il nostro obbiettivoera ottenere un angolo HKA di 180°. Il numeroe <strong>la</strong> percentuale di successi (componenti <strong>protesi</strong>che conangolo HKA con deviazione inferiore ai 3 gradi rispettoal prestabilito) sono stati calco<strong>la</strong>ti. Il ripristino del<strong>la</strong> lineaartico<strong>la</strong>re è stato eseguito secondo le indicazioni di Figgi,è stata inoltre studiata <strong>la</strong> differenza rispetto al controlloradiografico del ginocchio contro <strong>la</strong>terale, considerando0 mm come valore ideale 22 .Il tempo chirurgico, l’impianto <strong>protesi</strong>co utilizzato per <strong>la</strong><strong>revisione</strong>, <strong>la</strong> durata del<strong>la</strong> degenza e <strong>la</strong> percentuale ditrasfusioni di sangue sono state analizzate per ciascunpaziente al<strong>la</strong> fine dell’intervento. Abbiamo inoltre stimatoil costo medio del trattamento utilizzando una scheda


La <strong>revisione</strong> <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> <strong>nei</strong> <strong>fallimenti</strong> <strong>asettici</strong><strong>delle</strong> <strong>protesi</strong> monocompartimentali di ginocchio57articolo originaleFigura 1.Angolo asse meccanico dell’arto inferiore [ancaginocchio-caviglia(HKA)].spese ospedaliera. Il costo medio del trattamento chirurgicoè stato stimato, utilizzando un prezzo fisso per ciascunacomponente dell’impianto (wedge, offset e steli) eutilizzando un costo medio derivato dal prezzo di vendita<strong>delle</strong> due principali aziende che forniscono il nostroospedale. La spesa ospedaliera media è stata valutataconsiderando il tempo medio di degenza e il costo mediodi una trasfusione di sangue per ciascun gruppo. Inoltreabbiamo aggiunto una spesa fissa extra di 336 euro peril gruppo trattato col sistema di navigazione come suggeritoda Dong et al. nel 2006 10 .Il calcolo statistico è stato effettuato utilizzando il sistemaSPSS per Windows versione 11.0 (SPSS Inc, Chicago,Illinois). Sono state misurate differenze trai due gruppi medianteil test t-Student per campioni indipendenti o il testnon parametrico Mann-Whitney secondo i dati di distribuzione<strong>delle</strong> variabili continue.Differenze nel<strong>la</strong> percentuale di outlier dei singoli parametrisono stati analizzati utilizzando il test esatto di Fisher.È stato utilizzato un indice di significatività statistica pertutti i dati analizzati, p inferiore a 0,05.RisultatiNel gruppo A, l’età media dei pazienti al momentodell’intervento chirurgico di <strong>revisione</strong> è stata di 71,8 anni(range tra 62-83) con un tempo medio di sopravvivenzadel primo impianto di UKR di 7,5 anni (range tra 2-15).Nel gruppo B, l’età media al momento dell’intervento chirurgicodi <strong>revisione</strong> è stata di 73,6 anni (range 66-81)Tabel<strong>la</strong> I.Caratteristiche pazienti in gruppo A e B.Gruppo A(22 revisioni UKR con CAS)Età (anni) 71,8 (range 63-83)SD: 6,5Sopravvivenza UKR (anni) 7,5 (range 2-15)SD: 3,6Follow-up (mesi) 42,7 (range 13-66)SD: 1,8Deformità preoperatoria (HKA angolo) 174,1° (range 172-179)SD: 1,8KSS score preoperatorio 42,9 (range 38-48)SD: 2,7Functional score preoperatorio 46,9 (range 42-53)SD: 2,9C<strong>la</strong>ssificazione perdite osseeGrado I: 9 casiGrado II: 13 casiCAS: chirurgia <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong>; SD: deviazione standard; UKR: <strong>protesi</strong> monocompartimentale.Gruppo B(22 revisioni di UKRcon tecnica tradizionale)73,6 (range 66-81)SD: 4,48,2 (range 3-16)SD: 3,348,4 (range 14-65)SD: 13,9175,1° (range 173-178°)SD: 1,641,4 (range 37-50)SD: 2,945,3 (range 41-50)SD: 2,8Grado I: 9 casiGrado II: 13 casip,2,5,06,06,07,06


58N. Confalonieri et al.articolo originaleTabel<strong>la</strong> II.Risultati postoperatori.Gruppo A(22 revisioni UKR con CAS)Tempo chirurgico (minuti) 142,3 (range 85-132)SD: 13,7Gruppo B(22 revisioni di UKRcon tecnica tradizionale)98,8 (range 80-122)SD: 11,8Tipo impianto utilizzato nel<strong>la</strong> revision 2 Mono, 1 Bi-Mono, 7 CR TKR, 12 PS TKR 5 CR TKR, 13 PS TKR, 3 CCKTipo e numero di augmentation 3: 4 mm wedge 5: 4 mm wedge1: 8 mm wedge2 allograftAngolo HKA postoperatorio(numero di outliers)Ripristino del<strong>la</strong> Joint Line(rispetto contro<strong>la</strong>terale)178,1° (range 175-182°)SD: 2,0(0 outliers)1,6 mm (range 0-4 mm)SD: 1,2KSS postoperatorio 80,05 (range 74-88)SD: 5,2Functional score postoperatorio 82,3 (range 70-100)SD: 8,9Trasfusioni di sangue 0,7 (range 0-2)SD: 0,7Giorni di ricovero 7,1 (range 4-10)SD: 1,7179,4 (range 17-181°)SD: 1,1(5 outliers)2,5 mm (range 0-6 mm)SD: 1,577,9 (range 73-87)SD: 4,577,8 (range 69-90)SD: 0,71,4 (range 0-3)SD: 0,78 (range 4-13)SD: 2,1CAS: chirurgia <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong>; HKA: anca-ginocchio-caviglia; TKR: <strong>protesi</strong> totale di ginocchio; CCK: <strong>protesi</strong> vinco<strong>la</strong>ta; PS: postero-stabilizzata; KSS:Knee Society Score; SD: deviazione standard; UKR: <strong>protesi</strong> monocompartimentale.p,2,06,6,1,08,006,1con un tempo medio di 8,2 anni (range 3-16) dal primointervento di <strong>protesi</strong> monocompartimentale di ginocchio.Ci sono state 14 femmine e 8 maschi per ogni gruppo. Iparametri preoperatori sono stati raccolti nel<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> I,mentre i parametri postoperatori nel<strong>la</strong> Tabel<strong>la</strong> II. L’angoloHKA medio preoperatorio è stato di 174,1° (range172-179) e 175,1 (range 173-178) rispettivamente peril gruppo trattato con navigazione ed il gruppo trattatocon metodica tradizionale. Preoperatoriamente, il KneeSociety Score (KSS) medio è stato di 42,9 (range 39-48)nel gruppo UKR e 41,4 (range 37-50) nel gruppo TKR.Il functional score medio preoperatorio è stato di 46,9(range 42-53) per il gruppo A e di 45,3 (range 41-50)per il gruppo B.Non abbiamo riportato alcuna complicanza intra- o postoperatoriare<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> tecnica chirurgica, ad eccezionedel<strong>la</strong> rottura intraopertoria di un filo di K, utilizzato perfissare il tracker all’osso nel gruppo operato col sistemadi navigazione; ciò non ha comportato nessuna influenzasul risultato finale. (Fig. 2).Il tempo chirurgico medio è stato maggiore nel gruppoA (104,3 minuti (range 80-122)); non c’è stata nessunadifferenza statistica significativa tra i 2 gruppi.Figura 2.Revisione <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> di <strong>protesi</strong> monocompartimentalecon <strong>protesi</strong> CR, con rottura intraoperatoria di filodi K utilizzato per fissare il tracker per <strong>la</strong> navigazione.


La <strong>revisione</strong> <strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> <strong>nei</strong> <strong>fallimenti</strong> <strong>asettici</strong><strong>delle</strong> <strong>protesi</strong> monocompartimentali di ginocchio59articolo originaleFigura 3.a) Protesi monocompartimentale mediale dolente conipercorrezione dell’asse meccanico; b) correzione<strong>computer</strong> <strong>assistita</strong> con <strong>protesi</strong> bimonocompartimentale.abIn accordo con l’Anderson Orthopaedic Research InsituteBone Defect C<strong>la</strong>ssification, abbiamo rilevato 10 casi di Igrado e 12 casi di II grado per ciascun gruppo.Nel gruppo A, l’intervento di <strong>revisione</strong> è stato eseguitoutilizzando nuovamente una UKR in 2 casi, una Bi-UKR in1 caso (Fig. 3), a <strong>protesi</strong> totale a risparmio del crociato(CR) in 7 casi e una <strong>protesi</strong> totale postero stabilizzata (PS)in 12 casi. Nel gruppo B invece, l’intervento di <strong>revisione</strong>è stato eseguito utilizzando una CR TKR in 5 casi, unaPS TKR in 14 casi e una CCK TKR in 3 casi. Abbiamoutilizzato un augmentation in metallo di 4 mm in 3 casinel gruppo A, mentre nel gruppo B abbiamo utilizzato 5augmentation in metallo di 4 mm e 1 da 8 mm. Inoltre in2 casi nel gruppo B è stato utilizzato osso di banca. Nelgruppo A sono stati utilizzati due steli tibiali non cementatida 80 mm, mentre nel gruppo B sono stati utilizzati2 steli tibiali non cementati da 80 mm e 3 da 120 mm.All’ultimo follow-up, il KSS score medio è stato di 80,04(range 74-88) e 77,9 (range 73-87) rispettivamente peril gruppo A e B 23 . Nessuna differenza statisticamente significativaè stata calco<strong>la</strong>ta trai 2 gruppi riguardo il KSS.Il functional score medio è stato di 82,3 (range 70-100)per il gruppo A e 77,9 (range 69-90) per il gruppo B.Nessuna differenza statisticamente significativa è stataevidenziata trai 2 gruppi riguardo il functional score.Nel gruppo trattato col sistema di navigazione, i pazientisono rimasti ricoverati per un tempo medio di 7,4 giorni(range 4-10); nel gruppo trattato con metodica tradizionale,i pazienti sono rimasti ricoverati per un tempo mediodi 8 giorni (range 4-13). Postoperatoriamente, per ipazienti del gruppo B sono state necessarie in media 1,4trasfusioni di sangue (range 0-2), mentre nel gruppo A0,7 (range 0-3).All’ultimo follow-up, l’angolo HKA medio è stato di 179,4°(range 177-181°) nel gruppo con sistema di navigazionee 178,1° (range 175-182°) nel gruppo con strumentarioc<strong>la</strong>ssico, senza differenze statisticamente significative.Tutte le <strong>protesi</strong> re-impiantate col sistema di navigazionesono state posizionate entro 3° dai 180° ideali dell’angoloHKA prefissato. Il ripristino del<strong>la</strong> joint line è statocalco<strong>la</strong>to su 20 pazienti del gruppo A e su 19 del gruppoB; 2 casi del gruppo A e 3 casi del gruppo B sono statiesclusi poiché già sottoposti a TKR nell’arto contro <strong>la</strong>terale.All’ultimo follow-up il ripristino del<strong>la</strong> joint line è statomaggiormente ottenuto nel gruppo A con significativitàstatistica rispetto al gruppo B, con un valore medio statisticamentepiù vicino a 0 mm (Tab. II).Analizzando i costi medi <strong>delle</strong> tecniche chirurgiche, considerandoun costo medio per l’impianto <strong>protesi</strong>co, i costidi ospedalizzazione ed una cifra fissa extra per il gruppocon navigazione, abbiamo calco<strong>la</strong>to un costo medio dieuro 131,4 inferiore nel gruppo trattato con l’utilizzo delsistema di navigazione.DiscussioneI chirurghi si esprimono in modo diverso riguardo <strong>la</strong> difficoltànell’eseguire l’intervento di <strong>revisione</strong> di UKR. Diversichirurghi lo considerano una sfida difficile da vincere.Springer et al. nel 2006 consideravano <strong>la</strong> conversione diun fallimento di UKR a TKR una procedura complessa tecnicamentee che richiedeva una accurata pianificazionepreoperatoria 23 . Rivedendo il New Ze<strong>la</strong>nd Joint Arthrop<strong>la</strong>styNational Register del 2010, Pearse et al. hannoevidenziato scarsi risultati nel<strong>la</strong> <strong>revisione</strong> di UKR con TKRrispetto all’intervento primario di TKR 24 .In controtendenza, Levine et al. nel 1996 e Chàtan et al.nel 2004 calco<strong>la</strong>rono che i risultati del<strong>la</strong> <strong>revisione</strong> di <strong>fallimenti</strong>di UKR sono superiori rispetto a quelli di <strong>revisione</strong>di TKR e <strong>fallimenti</strong> di osteotomie tibiali prossimali, mentresono simili ai risultati di TKR primarie 5 8 . Per di più Johnsonet al. hanno riportato risultati clinici sovrapponibilitra <strong>la</strong> <strong>revisione</strong> di UKR e <strong>la</strong> <strong>protesi</strong>zzazione primaria diginocchio dopo un follow-up di 10 anni 7 .Molti possono essere gli imprevisti e le difficoltà durantequesto intervento chirurgico; l’affrontare le perdite ossee,rappresenta <strong>la</strong> più grave complicanza del<strong>la</strong> tecnica di<strong>revisione</strong> di <strong>protesi</strong> UKR di prima generazione, rispettoa interventi che utilizzano disegni <strong>protesi</strong> moderni maggiormenteconservativi. Padgett et al. hanno dimostratodifficoltà tecniche negli interventi di <strong>revisione</strong> e <strong>fallimenti</strong>in casi di cementazione per trattare importanti perdite os-


60N. Confalonieri et al.articolo originalesee, suggerendo <strong>la</strong> necessità di utilizzare innesti ossei,wedge metallici, steli e persino impianti vinco<strong>la</strong>ti.Teoricamente, <strong>la</strong> chirurgia con il <strong>computer</strong> potrebbe offriredifferenti vantaggi in queste complicanze. Nel 2007,Thielemann et al. hanno sottolineato come i sistemi di navigazionepossano aiutare i chirurghi ad ottenere un assemeccanico dell’arto inferiore neutro e a ripristinare <strong>la</strong>joint line perfino <strong>nei</strong> casi di <strong>revisione</strong> di TKR 21 . Ancor più<strong>la</strong> navigazione fornisce al chirurgo ulteriori informazionial fine di evitare un eccessivo utilizzo di augmentation oosso di banca grazie a precisi dati sui tagli ossei, sull’allineamentodell’arto e sul bi<strong>la</strong>nciamento dei tessuti molli.Nel<strong>la</strong> nostra esperienza che consiste in oltre 800 impianti,<strong>la</strong> CAS ha permesso di creare una nuova concezionedi tissue sparing surgery (TSS) che non si basa su piccoleincisioni chirurgiche ma piuttosto su impianti <strong>protesi</strong>cimeno invasivi.Questo è il primo studio in letteratura che riporta i risultatidi un gruppo di pazienti sottoposti a <strong>revisione</strong> di UKRmediante CAS e ne compara i risultati con un gruppotradizionale.Al primo controllo post-operatorio, non abbiamo individuatoalcuna differenza <strong>nei</strong> risultati clinici ma questo nonè stato lo scopo principale dello studio. Non abbiamo riscontratoalcuna differenza nel tempo chirurgico o nell’incidenzadi complicazioni. Come in precedenti pubblicazioni,riguardanti TKR primarie, abbiamo dimostrato unmiglioramento dell’asse meccanico con un significativominor numero di outliers, rispetto al gruppo trattato contecnica tradizionale. Inoltre, <strong>la</strong> joint line è stata ripristinata,più anatomicamente, nel gruppo con l’ausilio delsistema di navigazione.Infine, noi abbiamo evidenziato una minor frequenza diutilizzo di impianti maggiormente invasivi nel gruppo navigato.Spesso, abbiamo potuto scegliere tra un <strong>protesi</strong>Uni o Bi-Uni per revisionare un fallimento senza doverutilizzare un impianto totale.Nel 2007, Saldanha et al., utilizzando un sistema di allineamentotradizionale, auspicavano l’uso di augmentatione wedge solo in casi selezionati; l’83% dei suoi casi nonrichiese l’uso di alcuna ricostruzione <strong>delle</strong> perdite ossee 6 .Inoltre, lui descrisse come l’utilizzo di uno spessore del<strong>la</strong>componente tibiale minimo, compreso l’inserto in polietilene,poteva essere, so<strong>la</strong>mente e lievemente, maggiore,rispetto ad un primo impianto. Similmente, nel nostro studionoi abbiamo cercato di ridurre l’utilizzo di wedge eaugmentation in entrambi i gruppi; in accordo coi nostririsultati, questo è stato possibile con maggior frequenzanel gruppo che utilizzava il sistema di navigazione.Nessun sistema di allineamento intramidol<strong>la</strong>re, una chirurgiameno invasiva, impianti più economici e minor necessitàdi innesti ossei, hanno ridotto i costi di questo trattamentochirurgico con il <strong>computer</strong>. Anche con l’aggiunta diun costo extra, maggiore e fisso, nel caso di utilizzo delsistema di navigazione. Nel nostro studio noi abbiamodimostrato una riduzione media dei costi di euro 121,4quando viene utilizzato il sistema di navigazione, rispettoal<strong>la</strong> tecnica tradizionale, <strong>nei</strong> casi di <strong>revisione</strong> di <strong>fallimenti</strong>di UKR.ConclusioniPer noi <strong>la</strong> ricerca di un risultato il più anatomico possibilerappresenta il gold point. Grazie ai moderni softwaree seguendo i suggerimenti del sistema di navigazione<strong>computer</strong> assistito, che consentono minimi tagli ossei edun ripristino ideale del<strong>la</strong> joint line, noi abbiamo potutoricreare una ricostruzione più anatomica, con un migliorallineamento dell’impianto, con il ripristino del<strong>la</strong> joint linenaturale e con l’utilizzo di <strong>protesi</strong> meno invasive. Noi crediamoche i vantaggi del CAS siano dimostrati in questicomplicati casi di <strong>revisione</strong> di <strong>fallimenti</strong> di UKR. Da ultimo,utilizzando procedure che consentono il risparmio dei tessutisi ottiene una riduzione dei costi e, in caso di ma<strong>la</strong>uguratare-<strong>revisione</strong>, un maggior bone stock da sfruttare.Bibliografia1Engh GA, Ammeen DJ. 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