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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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16 1.2. LE PROPRIETÀ VIBRAZIONALI DEI VETRI1.2.2 Scopo <strong>della</strong> tesi<strong>La</strong> d<strong>in</strong>amica <strong>dei</strong> solidi amorfi è a tutt’oggi un problema molto dibattuto,ben lontano dall’essere compreso a fondo e formalizzato <strong>in</strong> una visione generale.Un punto fermo sembra però essere la dipendenza <strong>della</strong> natura delleeccitazioni elementari dal loro range di frequenza.<strong>La</strong> regione delle alte frequenze, diciamo ˜υ > 500 cm −1 è certamente quellameglio compresa, dom<strong>in</strong>ata dai modi di vibrazione <strong>in</strong>termolecolari e dalcomportamento di s<strong>in</strong>gola particella. In altre parole <strong>in</strong> questa regione, considerandoper esempio il v−SiO 2 , lo spettro del solido non è molto diversoda quello di un ipotetico tetraedo Si−O 4 .Il comportamento nelle regioni di bassa (0 ÷ 10 cm −1 ) e media (10 ÷ 500cm −1 ) frequenza è <strong>in</strong>vece ancora poco chiaro: il pr<strong>in</strong>cipale problema, <strong>in</strong> unapproccio di tipo sperimentale, risiede nel collegamento tra le quantità misuratee le proprietà vere e proprie del sistema. Oltre a questo, f<strong>in</strong>o a qualcheanno fa esistevano limiti ben precisi alle regioni spettrali accessibili: da questopunto di vista l’avvento <strong>della</strong> diffusione anelastica di <strong>raggi</strong> X rappresentacertamente un grosso passo <strong>in</strong> avanti.Lo scopo di questa tesi è quello di far <strong>luce</strong>, almeno parzialmente, sull’orig<strong>in</strong>ee le caratteristiche del comportamento d<strong>in</strong>amico di uno <strong>dei</strong> glass-formerspiù diffusi e per questo lungamente studiati: il v−SiO 2 , attraverso l’<strong>in</strong>terpretazione<strong>dei</strong> risultati ottenuti dall’utilizzo di due diverse tecniche sperimentali,che permettono l’accesso a diverse regioni dello spazio ω, q: la diffusioneBrillou<strong>in</strong> e lo scatter<strong>in</strong>g anelastico di <strong>raggi</strong> X.16

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