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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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222.3. LA QUANTIZZAZIONE DELLE VIBRAZIONI ATOMICHE:IL CONCETTO DI FONONEpropagazione del suono nei cristalli. In molti testi di fisica <strong>dei</strong> solidi si trovascritto che due di queste hanno polarizzazione −→ ε (k, j) ortogonale al vettored’onda k e sono perciò dette trasversali, mentre la rimanente è polarizzataparallelamente a k e viene pertanto detta longitud<strong>in</strong>ale. In realtà questo èvero rigorosamente solo <strong>in</strong> alcuni casi, <strong>in</strong>fatti anche per un cubico semplicela polarizzazione <strong>della</strong> branca [5] dipende da k.In un cristallo con r > 1 sono sempre presenti le tre branche acustiche,mentre tutte le altre 3(r − 1) vengono dette ottiche <strong>in</strong> quanto si può dimostrareche modulano il momento di dipolo (manifestando qu<strong>in</strong>di attivitàottica) lasciando <strong>in</strong>variata, per k = 0, la posizione del baricentro <strong>della</strong> cella.2.3 <strong>La</strong> quantizzazione delle vibrazioni atomiche:il concetto di fononeLe variabili di scostamento scritte nella forma (2.10) possono essere quantizzatesemplicemente imponendo le regole di commutazione usuali <strong>della</strong>meccanica quantistica[û α l , ̂p β l ′ ]= i¯hδll ′δ αβ (2.11)<strong>in</strong> cui p è il momento coniugato al corrispondente spostamento e il simbolo”̂” <strong>in</strong>dica che le grandezze sono operatori quantistici.Introducendo gli operatori di campo fononico â k,je â † def<strong>in</strong>iti a partirek,jda ̂Q k,j e dal momento coniugato ̂P k,j attraverso le relazioni 1̂Q k,j (t) =√ ¯h (â †2ω (t) + â −k,j k,j (t)) = √ ¯hÂk,j (t) (2.12)k,j2ω k,ĵP k,j (t) = i√¯hωk,j2(√¯hωk,jâ † (t) − â −k,j k,j (t)) = i2̂B k,j(t)1 <strong>La</strong> def<strong>in</strong>izione degli operatori di campo fononico è del tutto analoga a quella data nelcaso del campo elettromagnetico con l’unica differenza che qui le coord<strong>in</strong>ate di campo sonodelle ”vere coord<strong>in</strong>ate” e la loro evoluzione è solo approssimativamente quella dell’oscillatorearmonico. Al contrario la radiazione elettromagnetica può essere rappresentataattraverso coord<strong>in</strong>ate di campo che obbediscono esattamente all’equazione differenzialedell’oscillatore.22

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