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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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CAPITOLO 2. I modi normali di un solido armonico 25<strong>La</strong> giustificazione di questa scelta si posa sulla validità dell’ipotesi ergodicasecondo la quale la media d’<strong>in</strong>sieme di un sistema co<strong>in</strong>cide con quellatemporale, purchè quest’ultima sia fatta su tempi abbastanza lunghi rispettoalla scala temporale delle variazioni <strong>dei</strong> parametri microscopici (posizione evelocità). In altre parole si suppone che su tempi lunghi ogni sistema ergodicovisiti tutti i punti dello spazio delle fasi compatibili coi v<strong>in</strong>coli macroscopici 3 .L’importanza di questa ipotesi risiede nella legittimazione dell’<strong>in</strong>terpretazione<strong>dei</strong> risultati sperimentali, basati su medie temporali di grandezzefisiche, attraverso una descrizione teorica basata <strong>in</strong>vece su un processo dimedia astratto, fisicamente <strong>in</strong>attuabile ma di grande utilità ai f<strong>in</strong>i del calcoloanalitico.Consideriamo ora le proprietà statistiche <strong>della</strong> 〈ρ(r)〉: si ha evidentementela seguente relazione〈 ∑ lδ(r − R l )〉 = 〈ρ(r)〉 def= N Z N∫∫...e −βV Nd2...dN = N V g(1) (r)<strong>in</strong> cui Z è la funzione di partizione canonica, V N il potenziale d’<strong>in</strong>terazione tragli N corpi e l’<strong>in</strong>tegrazione è estesa ai gradi di libertà delle altre N − 1 particelle.g (1) (r) è la funzione di distribuzione di s<strong>in</strong>gola particella; <strong>in</strong> particolareè la probabilità (normalizzata al volume totale) di trovare una particella <strong>in</strong>r al tempo t, comunque siano distribuite le altre. Nel caso di sistemi ”uniformi”cioè tali che questa probabilità vale uno <strong>in</strong>dipendentemente da r, la〈ρ(r)〉 è la densità numerica, cioè il rapporto tra il numero totale di particellee il volume del campione.I liquidi sono certamente sistemi omogenei: il numero di repliche dell’<strong>in</strong>siemeche hanno una particella <strong>in</strong> r è di fatto <strong>in</strong>dipendente da r: ci si puòfacilmente conv<strong>in</strong>cere di questo fatto ragionando <strong>in</strong> modo equivalente sull’evoluzionetemporale del s<strong>in</strong>golo sistema: su tempi sufficientemente lunghile particelle ricoprono <strong>in</strong> maniera ”omogenea” tutto il volume V del campione.Per i cristalli questo non è certamente vero: per esempio non esistonorepliche del sistema che present<strong>in</strong>o particelle nel punto medio tra dueposizioni d’equilibrio, mentre il numero di sistemi (e qu<strong>in</strong>di la probabilità)aumenta se si considerano posizioni via via più vic<strong>in</strong>e a quest’ultime. Per3 I v<strong>in</strong>coli macroscopici dipendono ovviamente dal tipo di <strong>in</strong>sieme statistico che si sceglie.Le tre possibilità più note sono quelle relative agli approcci microcanonico, canonico,grancanonico, <strong>in</strong> cui i parametri di controllo sono rispettivamente energia, temperatura,numero di particelle.25

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