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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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CAPITOLO 3. Interazione radiazione materia:il fenomeno <strong>della</strong> diffusione 33ω 0 (visibile). Il momento di dipolo <strong>in</strong>dotto sarà alloraµ(t) = α(t) [ E 0 e iω 0t + c.c. ] (3.1)<strong>in</strong> cui si è <strong>in</strong>clusa la possibilità che la polarizzabilità possa dipendere dal tempo.Nel caso di un atomo libero 1 è chiaro che α è <strong>in</strong>dipendente dal tempo equ<strong>in</strong>di il momento di dipolo <strong>in</strong>dotto vibrerà alla stessa frequenza del campo<strong>in</strong>cidente dando luogo a diffusione elastica o scatter<strong>in</strong>g di Rayleigh. Se peròl’ente <strong>in</strong> questione è per esempio una molecola biatomica la polarizzabilitàα risentirà <strong>dei</strong> modi <strong>in</strong>terni di roto-vibrazione e dipenderà qu<strong>in</strong>di dal tempoattraverso le coord<strong>in</strong>ate normali che rappresentano i suddetti modi. Inquesto caso, supponendo piccole le variazioni di α rispetto al valore di equilibrioα 0 , potremo scrivere il momento di dipolo <strong>in</strong>dotto a partire dalla (3.1)sviluppando la polarizzabilità <strong>in</strong> serie nelle uniche tre coord<strong>in</strong>ate normali (dirotazione e vibrazione) θ 1 , θ 2 e q; ritenendo il solo term<strong>in</strong>e l<strong>in</strong>eare otterremol’effetto Raman al primo ord<strong>in</strong>eµ(t) =[α 0 + ∂α∂q (q 0e iω V t + c.c.) +2∑i=1]∂α[E0(θ 0i e 2iωRt + c.c.) e iω0t + c.c. ]∂θ i(3.2)Il fattore due che sta a moltiplicare la frequenza rotazionale viene dallaparticolare dipendenza α(q(ω V t), θ i (2ω R t)) dovuta al fatto che dopo mezzogiro la polarizzabilità torna al suo valore <strong>in</strong>iziale, mentre conserva la stessadipendenza temporale del modo vibrazionale.L’<strong>in</strong>tensità <strong>della</strong> radiazione emessa da un dipolo oscillante M nell’angolosolido dΩ si ottiene dalla ben nota relazione dell’elettromagnetismo classicodI(t) = s<strong>in</strong>2 (θ)4πc 3 | ¨M(t) | 2 dΩ (3.3)Derivando e quadrando l’espressione (3.2) per il dipolo <strong>in</strong>dotto si ottiene unafunzione del tempo il cui spettro presenta la riga Rayleigh ω 0 ma anche lefrequenze ω 0 ± 2ω R ; ω 0 ± ω V ; ω 0 ± ω V ± 2ω RNel caso di una molecola poliatomica i risultati ottenuti si generalizzanosemplicemente <strong>in</strong>cludendo i contributi di tutti i modi normali vibrazionali(saranno 3N-5 o 3N-6 a seconda che la molecola sia l<strong>in</strong>eare oppure no) erotazionali che <strong>in</strong>troducono di fatto altre frequenze nello spettro. È chiaro1 Trascuriamo qui il Raman elettronico, stiamo supponendo cioè che non ci sia differenzatra gli stati elettronici prima e dopo l’ <strong>in</strong>terazione con il c.e.m.33

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