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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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805.3. LA STRUMENTAZIONE PER LADIFFUSIONE ANELASTICA DI RAGGI X<strong>raggi</strong> X, vista la sezione d’urto del fenomeno e l’efficienza degli analizzatori/rivelatorialla risoluzione richiesta, deve essere dell’ord<strong>in</strong>e di qualche oraalmeno. Considerato poi che l’obiettivo delle mie misure è stato quello diarrivare f<strong>in</strong>o a temperature di 1800 K si è reso necessario modificare il sistemadi riscaldamento per renderlo adeguato alle nuove condizioni di lavoroadottate.Il pr<strong>in</strong>cipio di funzionamento (riscaldamento ohmico) non è stato modificato:il nuovo crogiuolo è stato ricavato, artigianalmente, a partire da foglidi molibdeno di spessore 25 µm tagliati <strong>in</strong> modo da ottenere rettangoli di10 × 35 mm 2 <strong>in</strong> cui la larghezza nella zona centrale è stata dimezzata al f<strong>in</strong>edi <strong>in</strong>crementarne la resistenza elettrica.Un s<strong>in</strong>golo riscaldatore è qu<strong>in</strong>di ottenuto da due strisce una delle qualisagomata al centro con un profilo semicircolare adatto ad alloggiare il campione(di forma cil<strong>in</strong>drica con diametro di base 2 mm e altezza 3 mm) accoppiateripiegando le parti <strong>della</strong> lamella sagomata che <strong>in</strong>evitabilmente si trovanoa sporgere su quella dritta. Il crogioulo è poi assicurato ai passanti mediantedue morsetti di molibdeno realizzati appositamente dall’offic<strong>in</strong>a meccanica<strong>in</strong> modo che il campione sia centrato rispetto al sistema (schermi di radiazionef<strong>in</strong>estre ecc.) e il suo asse sia sul piano di scatter<strong>in</strong>g e ortogonalealla congiungente i passanti. In figura 5.7 è riportato lo schema <strong>della</strong> flangiamodificataCon questa configurazione è possibile stabilizzare termicamente il campioneentro qualche grado f<strong>in</strong>o a temperature prossime al punto di fusione(2000 K circa) per un tempo di vita medio del riscaldatore non <strong>in</strong>feriorealle 6 − 7 ore, sufficienti per ottenere una buona statistica di conteggio allamassima temperatura <strong>raggi</strong>unta <strong>in</strong> condizioni di misura (1800 K).Questo sistema, che ha dato i risultati sperati, è stato ulteriormente perfezionatosulla base di un’evidenza sperimentale: la rottura del crogiuoloavveniva sistematicamente alla lamella <strong>in</strong>curvata. Ho allora evitato di assottigliarlalasciando <strong>in</strong>variata quella dritta, così da compensare la diversaresistenza che si aveva <strong>in</strong>izialmente dovuta alle diverse lunghezze delle duelamelle. In questo modo la durata del riscaldatore è ulteriormente aumentata.80

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