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Diffusione della luce e dei raggi X in silice amorfa - La Sapienza

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44 4.2. I FENOMENI INDOTTI1. È <strong>in</strong>teressante notare come la dipendenza temporale <strong>della</strong> funzione dicorrelazione sia molteplice: una lenta che viene dalle funzioni d’onda (l’unicaper il primo term<strong>in</strong>e) ed una veloce dal term<strong>in</strong>e esponenziale.Se la radiazione <strong>in</strong>cidente è a frequenze m<strong>in</strong>ori del primo salto elettronicoallora il secondo contributo è zero <strong>in</strong> quanto è associato ad una transizioneelettronica che il c.e.m. non è <strong>in</strong> grado di attivare. In questo caso la sezioned’urto sarà legata al solo contributo self detto di polarizzabilità molecolare;mediando anche sugli stati del nucleo e scrivendo il term<strong>in</strong>e e i¯q·̂Rl (t) <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i<strong>della</strong> sua trasformata di Fourier (la distribuzione delta di Dirac), otteniamof<strong>in</strong>almente <strong>in</strong>serendo le (3.10) e (4.2) nella (3.9)∂ 2 σ∂ω∂Ω =ω iω 3 f2Nπc 4∑αβγδe α i e β f eγ∗ i∫e δ∗fdte iωt ∫dr 1 dr 2 e −i¯q(r 1−r 2 )∑< ̂α αβ(t) l ̂α γδ(0)δ(r l′1 − ̂R l (t))δ(r 2 − ̂R l ′(0) >l,l ′(4.4)<strong>in</strong> cui abbiamo esplicitato la forma <strong>della</strong> densità degli stati di probe ρ f =ω 2 f(2πc) 3 .Come notato <strong>in</strong> precedenza, nello spirito dell’approssimazione di Born Oppenheimer,la media quantistico statistica che compare nella (4.4) va eseguitaprima sulle polarizzabilità microscopiche e sui soli stati elettronici nel senso<strong>della</strong> (4.3); il risultato (dipendente dalle posizioni nucleari) va poi mediato,assieme ai contributi esponenziali, sugli stati del nucleo.4.2 I fenomeni <strong>in</strong>dottiNella derivazione <strong>della</strong> (4.4) abbiamo considerato sul s<strong>in</strong>golo ente solo l’effettodiretto <strong>dei</strong> fotoni, senza <strong>in</strong>cludere la possibilità che a questa <strong>in</strong>terazione sipossa aggiungere quella (sempre di tipo elettromagnetico) con tutti gli altrienti.Supponiamo <strong>in</strong>fatti di avere a che fare con un campione costituito non dauna s<strong>in</strong>gola particella ma da più enti (non necessariamente atomi o molecole,per esempio polarizzabilità associate a legami molecolari). Per quanto dettof<strong>in</strong>ora, la polarizzabilità ̂α l αβ(t) è relativa al l − esimo ente isolato, e nontiene <strong>in</strong> conto le eventuali mutue <strong>in</strong>fluenze che possono esercitarsi tra questi.In questa sezione ci occuperemo proprio di formalizzare il caso <strong>in</strong> cui sianopresenti campi <strong>in</strong>dotti dagli stessi enti.44

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