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Progetto del Piano di Gestione. - Assessorato Territorio ed Ambiente

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PIANO DI GESTIONE DEL DISTRETTO IDROGRAFICO DELLA SICILIAPROGETTO DI PIANODESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALEcoperture terrigene. Tali corpi idrici ospitano acquiferi prevalentemente calcareodolomiticoe calcarei caratterizzati da grande capacità <strong>di</strong> immagazzinamento e ricarica,ma con vulnerabilità elevata.b) Corpi idrici in rocce vulcanicheSi rinvengono principalmente nel sistema vulcanico <strong>del</strong>l‟Etna e nella parte nord <strong>del</strong>l‟areaiblea. La caratteristica principale <strong>di</strong> questi corpi idrici è <strong>di</strong> ospitare acquiferi multifaldasovrapposti, ubicati in corrispondenza <strong>del</strong>le colate <strong>di</strong> lava e separati da materialipiroclastici fini a permeabilità bassa o nulla. Il flusso idrico è con<strong>di</strong>zionato dalla porositàprimaria, che può essere localmente molto elevata, per le reti <strong>di</strong> frattura a me<strong>di</strong>a scala.La loro capacità <strong>di</strong> ricarica è molto variabile, la capacità d‟immagazzinamento è ridotta,<strong>ed</strong> è legata <strong>di</strong>rettamente alla morfologia <strong>ed</strong> estensione areale e laterale <strong>del</strong>le colatelaviche che ospitano le falde idriche. La loro vulnerabilità è elevata.c) Corpi idrici in rocce clasticheSono <strong>di</strong>stinguibili due tipologie principali: corpi idrici affioranti sia lungo la costa che nell‟entroterra, allocati incalcareniti, sabbie e conglomerati (Piana <strong>di</strong> Bagheria, Palermo, Carini, Marsala,Gela), il flusso idrico è con<strong>di</strong>zionato in maniera dominante dalla porositàprimaria e subor<strong>di</strong>natamente dalla rete <strong>di</strong> fratture, la vulnerabilità è alta; corpi idrici ospitati negli orizzonti arenaceo-conglomeratici più permeabili <strong>del</strong>lesuccessioni terrigene (porzioni periferiche dei monti Sicani, <strong>del</strong>le Madonie, deimonti <strong>di</strong> Trabia-Termini Imerese, <strong>del</strong> bacino <strong>di</strong> Ciminna), prevale lacircolazione nella rete <strong>di</strong> fratture, la permeabilità è da me<strong>di</strong>a a bassa e lavulnerabilità è me<strong>di</strong>a.d) Corpi idrici in rocce metamorfiche e plutonicheSi localizzano esclusivamente nei Peloritani e la permeabilità è controllata dai piani <strong>di</strong>scistosità/fratturazione e a grande scala da <strong>di</strong>scontinuità tettoniche. La permeabilità è dame<strong>di</strong>o-bassa ad alta.3.5.5 Aspetti idrogeochicmici <strong>del</strong>la SiciliaIl territorio siciliano presenta una <strong>di</strong>versità geologica che con<strong>di</strong>ziona in manieradeterminante la geochimica <strong>del</strong>le acque circolanti.La prevalenza degli acquiferi strategici, per l‟utilizzo idropotabile, presenti sull‟isolasono <strong>di</strong> tipo carsico e quin<strong>di</strong> sono impostati su rocce carbonatiche. L‟e<strong>di</strong>ficio vulcanicoetneo ospita un altro acquifero strategico, <strong>di</strong> potenzialità rilevante rispetto al fabbisogno<strong>del</strong>l‟isola. Tale acquifero, andrebbe meglio valutato dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la potenzialitàidrica annua, in quanto per ciò che riguarda gli apporti nivometrici, che nella fasciasuperiore ai 2000 metri <strong>di</strong> quota sono certamente preponderanti rispetto alle piogge, nonsi hanno sufficienti informazioni.Esistono poi tutta una serie <strong>di</strong> piccoli e me<strong>di</strong> acquiferi che non hanno certo rilevanzastrategica, ma che, in molti casi, riescono a risolvere i problemi <strong>di</strong> approvvigionamento<strong>di</strong> piccoli centri. Tali acquiferi trovano s<strong>ed</strong>e in prevalenza in rocce serbatoio <strong>di</strong> tipoarenaceo o su affioramenti carbonatici <strong>di</strong> minore rilevanza. Per la restante parte, le acquesotterranee, sono praticamente inutilizzabili perché <strong>di</strong> qualità scadente; queste acqueREGIONE SICILIANA giugno 2009 Pagina 44

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