<strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong> N. 40 n.s. – Gennaio-Aprile 2009IN RICORDO DI UN AMICO“Ovunque c’è sofferenza, là ci sono uomini giusti.Che il ricordo di quei giusti accompagnila prassi quotidiana di chi non dimentica”.a sera di quel sabato 2 Maggio 1998L sembrava una sera come tante.Verso le venti il cielo era ancora chiaroe si vedevano nubi chiare e lattiginoseaddensarsi ad Ovest (sopra i monti delLaceno) che di lì a poco avrebbero datoluogo ad una pioggerella lieve e al tempostesso penetrante accompagnata daun venticello calunnioso.Io ripensavo, mentre mi recavo al lavoroall’osteria “tre rose” di cui ero socio inquel periodo, al vecchio detto cal<strong>it</strong>rano“Notte di Maggio non piove”.Nulla quindi, neanche la vecchia saggezzapopolare faceva presagire la tempestache stava per abbattersi nei cuori enelle menti di tantissimi uomini e donnedi Cal<strong>it</strong>ri; tempesta fatta di incredul<strong>it</strong>à ecosternazione, lacrime e dolore, impotenzae rabbia.Una voce prima sommessa, timorosa,poi sempre più forte, impetuosa, si aggiròper Cal<strong>it</strong>ri. Era arrivata da lontanosul filo di un telefono, corse di bocca inbocca e presto, molto presto, trovò conferma:Donato Maffucci (Patr’nett) era morto!Era morto a soli 46 anni.Era morto per un infarto su di un treno.Un treno che lo stava riportando a casa,a Lecco, dove ab<strong>it</strong>ava ed insegnava ormaida anni, e dove lo attendevano suamoglie Angiola, e le due figlie Carla Federicaed Irene, dopo essere stato nellasua amata Cal<strong>it</strong>ri per il matrimonio diun suo carissimo amico.Seguirono ore e giorni di strazio e diangoscia, noi amici più cari ci stringemmointorno alla famiglia, ai gen<strong>it</strong>ori alquantoanziani, ai fratelli Tonino edUmberto, anche loro sparsi per l’Italiaper motivi di lavoro, i quali fecero laspola tra Cal<strong>it</strong>ri e Lecco, dove si svolseroi funerali;ma Cal<strong>it</strong>ri intera in quei giorni sentì didover rendere omaggio a quell’uomocosì prematuramente scomparso, facendouna vis<strong>it</strong>a ai gen<strong>it</strong>ori, o partecipandoalla commemorazione pubblica fattadalla sezione del Part<strong>it</strong>o Democraticodella Sinistra, erede di quello che erastato il Suo unico Part<strong>it</strong>o.Ma chi era R’nat r’ Patr’nett, e perchéun intero paese lo piangeva?Che cosa aveva rappresentato per circavent’anni (dagli inizi degli anni settanta,fino alla fine degli anni ottanta) per ilPart<strong>it</strong>o Comunista, per la Sinistra Cal<strong>it</strong>ranae per Cal<strong>it</strong>ri intera?Dare risposte a queste domande, anche adistanza di dieci anni dalla sua morte, èalquanto impegnativo e dovrebbe coinvolgere,a mio avviso, la sinistra tutta, omeglio quel poco che ne resta, almeno a10livello di persone organizzate, ma sarebbeauspicabile anche interventi disingoli uomini e donne che si sentano disinistra ed abbiano a cuore il destino delnostro paese e di nostri conc<strong>it</strong>tadini.Io nel mio piccolo, e molto, ma moltoumilmente, ci voglio provare; sicuramentesarò fazioso perchè ho avuto ilprivilegio di essergli amico, oltre checompagno di Part<strong>it</strong>o.Donato era sicuramente un uomo di parte,scelse la parte da cui stare agli inizidegli anni settanta e scelse il Part<strong>it</strong>o ComunistaItaliano.Lo scelse proprio negli anni in cui lamaggior parte dei giovani che frequentavanole univers<strong>it</strong>à <strong>it</strong>aliane, e lui la frequentòcon ottimi prof<strong>it</strong>ti, incominciavano,sull’onda lunga che si cosparse insegu<strong>it</strong>o di molto sangue, del ’68, a vederlocome controparte, riformista (e chiin quegli anni ha mil<strong>it</strong>ato nella sinistra,sa bene cosa volesse dire l’accusa diriformismo per un part<strong>it</strong>o o una persona)e trad<strong>it</strong>ore della classe operaia.La candidatura e l’elezione a soli 23 annia consigliere comunale nel 1975, la nominaad assessore ai Lavori Pubblici inuna giunta minor<strong>it</strong>aria di Sinistra nel1978 (da ricordare il suo grande impegnoper lo sblocco delle concessioni edilizieche da mesi giacevano nella commissio-continua a pag. 15
N. 40 n.s. – Gennaio-Aprile 2009 <strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong>Cal<strong>it</strong>ri 17 aprile 2007, il signor Attilio Acocella, festeggia il suo 76° compleanno, circondatodall’affetto dei suoi familiari. Auguri dalla Redazione.Cal<strong>it</strong>ri 21 aprile 2007, i novelli sposi EmanuelaDi Cecca e Attilio Acocella, insieme ai nonni AttilioAcocella e Maria Teresa Zarrilli. Auguri dallaRedazione.Venezuela, Maracy 22 aprile 2008, annuale riunione dei Cal<strong>it</strong>rani. Auguri dalla Redazione.Torino 1987, Filomena Gallucci e VincenzaMaffucci.USA marzo 2008, una riunione fra parenti, da sinistra seduti: AntonyTallarini, fratello di Louis, con la moglie Mary Cestone, Maria Panicomadre dei Tallarini, di anni 94 e parla in nostro dialetto, un altro parentedei Tallarini; in piedi: Lucia Cestone, Lucia Rainone col generoV<strong>it</strong>o Cestone.Cal<strong>it</strong>ri 13 giugno 2007, compleanno di Cinzia Acocella, qui insiemealla sorella Simona. Auguri dalla Redazione.11