<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong> Settembre/Ottobre <strong>2004</strong>Settembre/Ottobre <strong>2004</strong><strong>La</strong> <strong>Rocca</strong>STORIASTORIASan Donato nel 1871Maiano - 1 a elementare 1950-1951Da sinistra verso destra in pie<strong>di</strong>:Anna Maria Bior<strong>di</strong>, Anna Maria Rinal<strong>di</strong>,Gabriella Bolognesi, Elsa Vitali, Marzia Valli,l’insegnante Carolina Dell’Angelo, Renata Bologna,Mafalda Paci, Annamaria Dallara, Lea Rinal<strong>di</strong>,Volga Gui<strong>di</strong>, Maria Gasperoni.Sempre da sinistra verso destra, seduti:Gianpiero Rinal<strong>di</strong>, Alfio Piacenti, OsvaldoCamporesi, Otello Zanghini.Grazie a Franco Vicini peraver scovato questa im<strong>mag</strong>ineMaiano - 2 a elementare 1951-1952In prima f<strong>il</strong>a da sinistra verso destra:Zelinda Rosselli, Gabriella Bolognesi, Anna MariaRinal<strong>di</strong>, Gianfranco (Franco) Rinal<strong>di</strong>, Anna MariaDallara, Renata Bologna, Maria Bucci, IglianaAntinori.Seconda f<strong>il</strong>a, da sinistra verso destra:Lea Rinal<strong>di</strong>, Marzia Valli, Anna Maria Bior<strong>di</strong>.6 7
<strong>La</strong> <strong>Rocca</strong> Settembre/Ottobre <strong>2004</strong>Settembre/Ottobre <strong>2004</strong><strong>La</strong> <strong>Rocca</strong>Il francescanesimo a S. Agata trovale sue origini nel passaggio <strong>di</strong> SanFrancesco durante le sue peregrinazionitra Umbria e Nord-Italia, ed inparticolare nel 1213 quando fu a SanLeo, come ha messo ben in evidenza <strong>il</strong>p. Arsenio Gui<strong>di</strong> nell’opuscolo Dimora<strong>di</strong> S. Francesco d’Assisi presso S. Agata<strong>Feltria</strong>, del 1919.Nel giro <strong>di</strong> pochi anni (prima del 1230)vi <strong>giu</strong>nsero i primi frati che si inse<strong>di</strong>aronopresso la “Cella Fausti” fino al1781 quando i frati conventuali si trasferirononella <strong>Rocca</strong> affidata loro dalComune e qui rimasero fino alla soppressionenapoleonica del 1810.Nel XIII secolo trovarono <strong>di</strong>mora nelrettorato <strong>di</strong> S. Agata anche le clarissecon due case: una a S. Antimo <strong>di</strong>Pereto e l’altro S. Vincenzo <strong>di</strong> <strong>Rocca</strong>Pratiffi quando poi verso la fine delsecolo XV si unirono e si trasferironoin città, superarono le <strong>di</strong>fficoltà dellesoppressioni ed ancora oggi è unmonastero vitale. (cfr. Benigno da S.Agata F., S. Agata <strong>Feltria</strong> e la Madonnadei Cappuccini, Rimini 2000; ICappuccini nel Montefeltro - Atti delconvegno del 1980 -, San Leo 1982: V.Cini, A. Rocchi, Il santuario dellaMadonna dei cappuccini a Sant’Agata<strong>Feltria</strong>, Bologna 1975).Nell’ambito della riforma sociale i marchesiFregoso r<strong>il</strong>anciarono l’economiae segno del buon andamento fu la fondazionenel 1560 del convento <strong>di</strong> S.Girolamo (soppresso nel 1805) e pocopiù tar<strong>di</strong> nel 1575 la fondazione delconvento dei Cappuccini, voluto dallamarchesa Lucrezia Vitelli Fregoso. Unacomunità che nel giro <strong>di</strong> poco tempovedeva sorgere 2 conventi era segno <strong>di</strong>un buon andamento economico.Parlando ora dei cappuccini non possiamofare a meno <strong>di</strong> partire dal suoiniziatore: Matteo Serafini da Bascio(morto nel 1552), non lontano da qui,dove anche svolse la sua forte pre<strong>di</strong>cazionee nel 1528 iniziò la nuova riformafrancescana dei cappuccini che,passate le traversie dei primi anni, dal1550 fu un continuo aumentare <strong>di</strong>numero e un apprezzato istituto religiosoper santità <strong>di</strong> vita e attività sociale.<strong>La</strong> presenza dei cappuccini a S. Agata,STORIAFrati santagatesicome detto, risale al 1575, riuscì amantenere una presenza anche durantela soppressione del 1810 con p.Vincenzo Giannini <strong>di</strong> S. Agata, un cappuccinodella Provincia Picena. Il convento<strong>di</strong> S. Agata <strong>Feltria</strong> fu <strong>il</strong> primodella Provincia <strong>di</strong> Bologna, a cuiapparteneva, ad essere ufficialmenteriaperto e dove si recarono i primi fratibolognesi a rivestire l’abito cappuccino.<strong>La</strong> presenza rimase anche durante lasoppressione italica del 1866 e passatialcuni anni si riprese la vita conventuale,che continua tutt’oggi.VocazioniEssendo S. Agata ai confini tra leProvince cappuccine <strong>di</strong> Ancona e <strong>di</strong>Bologna e delle regioni Marche eRo<strong>mag</strong>na, le vocazioni religiose “cadono”o verso Pesaro o verso Rimini. Nonmolto lontano vi è anche <strong>il</strong> conventodei cappuccini <strong>di</strong> Pietrarubbia.Io, per motivi <strong>di</strong> conoscenza, trattoprincipalmente la parte bolognese.Di quelli che sono entrati nei cappuccininella Provincia Picena, dalNecrologio, ho ricavato solo 3 frati:Giovanni Battista da S. Agata F. (mortonel 1603) ed altro Giovanni Battista(morto <strong>il</strong> 10-12-1674); a questi siag<strong>giu</strong>nge <strong>il</strong> p. Vincenzo Giannini da S.Agata che durante la soppressionenapoleonica si ritirò al paese natale emantenne aperto, anche se in abito daprete, la chiesa conventuale <strong>di</strong> S.Agata. Nel Necrologio della Provinciatoscana troviamo un certo Andrea da S.Agata <strong>Feltria</strong>, morto <strong>il</strong> 28.2.1625.L’elenco anche dei santagatesi entratinei cappuccini della Provincia <strong>di</strong>Bologna comunque non è tanto lungo,ma ha avuto personaggi significativi.L’elenco delle vocazioni cappuccineinizia nel secolo XVI col p. Giuseppeda S. Agata, <strong>di</strong> lui abbiamo pochissimenotizie, ma importanti per cogliere lequalità del religioso: infatti fu tra i cappucciniscelti, per dottrina e santità <strong>di</strong>vita, quali cappellani della flotta pontificianella famosa battaglia <strong>di</strong> Lepandonella quale stremato morì a Can<strong>di</strong>a(Isola <strong>di</strong> Creta) <strong>il</strong> 5 luglio 1570.Nel secolo XVII emerge la figura <strong>di</strong>Giuseppe Coreali (Giovanni Battista)da S. Agata <strong>Feltria</strong>, nato nel 1628 nelterritorio <strong>di</strong> S. Agata <strong>Feltria</strong>, nel 1645 èammesso nel noviziato dei cappuccini<strong>di</strong> Carpi ove professa <strong>il</strong> 3 <strong>mag</strong>gio 1646,nel 1651 riceve <strong>il</strong> sacerdozio. Si deveessere ben presto messo in evidenzaper le sue doti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>oso e <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibriopoiché nel 1660 inizia la carriera<strong>di</strong> lettore, cioè insegnante <strong>di</strong> f<strong>il</strong>osofia eteologia nei luighi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o dei cappuccinidell’Em<strong>il</strong>ia Ro<strong>mag</strong>na. Lo troviamoa Parma (1660-1662) e Piacenza(1661-63), città ducali, poi a Forlì dal1663 al 1669. Anno in cui sceglie unpo’ <strong>di</strong> quiete dall’insegnamento, ma isuoi superiori non lo lasciano in pacedel tutto: lo inviano a S.Agata superioredel convento (1669-70), ma trascorsoun anno, nel 1670, lo trasferisconoa Ravenna sempre come superiore delconvento fino al 1672, quando gliviene affidata la cattedra più <strong>il</strong>lustredella regione, cioè quella <strong>di</strong> Bolognache tiene fino al 1675.Tra la fine degli anni 60 e i primi deglianni 70 del secolo XVII, inziano i fermentiper <strong>di</strong>videre la provincia cappuccina<strong>di</strong> Bologna, che si estendevaper tutta l’Em<strong>il</strong>ia Ro<strong>mag</strong>na, al fine <strong>di</strong>crearne una em<strong>il</strong>iana che comprende iducati e l’altra bolognese-ro<strong>mag</strong>nolache si estende nello stato pontificio. Inquesti avvenimenti <strong>il</strong> p. Giuseppeviene ad avere un ruolo importante.Prima come consigliere della provincia(1673-1675) e poi come superiore <strong>di</strong>tutta la provincia (col titolo <strong>di</strong> vicarioprovinciale), nominato <strong>di</strong>rettamentedal ministro generale non volendoconvocare <strong>il</strong> capitolo della provincia.Coreali governò la provinciale dal 1675al 1678, gli anni più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>i: da un latocercare <strong>di</strong> calmare i duchi <strong>di</strong> Parma(Ranuccio II Farnese n. 1630, duca1646, m. 1694) e <strong>di</strong> Modena (FrancescoII d’Este n. 1660, duca 1662, m. 1694),i principali fautori, che vogliono la<strong>di</strong>visione e dall’altra parte <strong>il</strong> ministrogenerale che è assolutamente contrario.Nel 1678 termina <strong>il</strong> suo mandato <strong>di</strong>governo e riesce a convocare <strong>il</strong> capitolodella Provincia, sperando ancora <strong>di</strong>riuscire ad evitare la <strong>di</strong>visione, ma questaavverrà nel 1679 e solo oggi vaverso l’unificazione.P. Andrea Maggiolifine prima parte - continuaAgriturismoe B&B nellaValmarecchiaIl panorama ricettivo della nostra zonasi <strong>di</strong>versifica. Oltre agli alberghi nascono<strong>di</strong>verse altri luoghi ospitali. È uscitoda poco un depliant sulle aziende agrituristichee sui Bed & Breakfast nell’altaValmarecchia. Si tratta <strong>di</strong> quattrorealtà: la casa Ugolina <strong>di</strong> Perticara (agriturismo,329.9715171), la Brusaia <strong>di</strong>Miniera (B&B, 0721.50671), la Sequoia<strong>di</strong> Rosicano (agriturismo 0541.929134),e Montalcino <strong>di</strong> S. Agata F. (agriturismoe Parco Faunistico 0541.848049).Un’idea in più per le vostre vacanze equelle dei vostri amici.Sagra o fiera?Leggiamo sull’ultimo opuscolo pubblicitariode<strong>di</strong>cato al turismo all’aria aperta(“Plein Air regione Marche Italia”),e<strong>di</strong>to dalla Regione Marche: a S. Agata<strong>Feltria</strong> “in ottobre e novembre si svolgonola sagra e la mostra mercato deltartufo bianco, prelibata ricchezza dellazona”. Avete letto bene! <strong>La</strong> Fiera nazionaledel tartufo è stata definita “sagra”,come quella della ranocchia o dell’uvasultanina. Ora sarebbe interessanteSOTTOSCRIZIONIOrlando Camporesi, S. AgataLorenzina Para (sost) Ponte MessaChiara Masini (sost) M<strong>il</strong>anoRossella Masini Migliarini (sost)S. AgataMauro Mariani (sost) Pieve <strong>di</strong>QuintaAlessandro Paci (sost) S. AgataBruno Baroncelli (ben) RavennaMaria Paolucci Riceputi (sost)Certosa <strong>di</strong> Rivarolo (GE)AnnaMaria Pastorelli Campana(sost) Solaro (MI)Corrado Rinal<strong>di</strong> (sost) S. AgataGianLudovico Masetti Tannini(ben.), RomaDomenico Montecchi (ben) RiminiM.Joelle Cangini (sost) S. AgataOsvaldo Canotti (sost) S. AgataMaria Valli (sost) S. AgataEdgardo Bucci (ben) SarsinaErika Caminati (ben) S. AgataGuglielmo Ciccioni, PeretoATTUALITÀsapere se la responsab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> questa“promozione” (ma sarebbe meglio <strong>di</strong>re<strong>di</strong> questa “bocciatura”), è dellaRegione, oppure è <strong>di</strong> S. Agata che nonsi fa valere, o più semplicemente dell’autoredel testo, che <strong>mag</strong>ari in quelmomento era <strong>di</strong>sattento. Ai lettori l’arduarisposta. Intanto l’opuscolo circola.L’orchestra<strong>di</strong> LimbiateNon perdete <strong>il</strong> prossimo numero della<strong>Rocca</strong>, troverete un articolo sulla Banda<strong>di</strong> Limbiate, ed un ricordo del nostroconcitta<strong>di</strong>no Corrado Rinal<strong>di</strong>, che lafondò nel 1968.<strong>Rocca</strong>, <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> del tuo paeseLe vostre foto nel nostro sito, prendete nota del nuovo in<strong>di</strong>rizzoTutti i sottoscrittori che ci faranno avere la loro fotografia, potranno rivedersinel sito web della <strong>Rocca</strong>. Se è da molto tempo che non lo visitate fatelosubito! Il sito web curato da Gino Sampaoli è ora pieno <strong>di</strong> informazioni e <strong>di</strong>fotografie ine<strong>di</strong>te del nostro paese. Aiutateci a realizzare la sezione in <strong>di</strong>alettoe prendete nota del nuovo in<strong>di</strong>rizzo - http://santagata.altervista.org/Abbiamo bisogno del tuo contributo!Grazie ai volontari che hanno provveduto a scrivere e <strong>di</strong>stribuire <strong>il</strong> <strong>giornale</strong>,grazie alle fotografie <strong>di</strong> Enzo Liverani e Marco Zanchini, ad Arrigo Bonci checoor<strong>di</strong>na la <strong>di</strong>stribuzione, e grazie ai lettori e sostenitori, numerosi come sempre.Se <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> vi piace <strong>di</strong>telo ai vostri amici, e chiedete loro <strong>di</strong> sottoscrivere,per ricevere regolarmente la <strong>Rocca</strong>! Se volete aiutarci a fare più belloquesto <strong>giornale</strong>, inviateci articoli, fotografie, ricor<strong>di</strong>, lettere e commenti. Senon siete d’accordo con <strong>il</strong> contenuto degli articoli pubblicati, o più semplicementevolete <strong>di</strong>re la vostra opinione, scriveteci.Scuola <strong>di</strong> <strong>di</strong>alettoA Gino Sampaoli piacerebbe organizzare, da M<strong>il</strong>ano, una nuova sezione delsito web: “A scuola <strong>di</strong> Dialetto” ma per fare questo avrebbe bisogno della“materia prima” e cioè <strong>di</strong> qualcuno <strong>di</strong> S. Agata che sappia parlare <strong>il</strong> bel <strong>di</strong>alettoSantagatese. Un’idea potrebbe essere quella <strong>di</strong> coinvolgere gli insegnantied i bambini delle Scuole per aiutare <strong>il</strong> sito a documentare <strong>il</strong> nostro <strong>di</strong>aletto.Tra i nostri lettori c’è qualche volenteroso?Pietro Marani (Ben) GenovaAntonio Marani (ben) GenovaStenvinkel Bengt (sost) S. AgataMaria Cerbara (sost) RiminiGiovanni Vicini (sost) S. AgataVallino Rinal<strong>di</strong> (sost) S. AgataMassim<strong>il</strong>iano Sartini (sost) SanDonatoGianluca Tonelli (sost) S. AgataLeda Mazzini (sost) S. Agata<strong>La</strong>zzaro Cappelli (sost) M<strong>il</strong>anoMiclelle Masini (sost) S. AgataGiancarlo Masini (sost) RiminiFernando Gianessi (ben) NovafeltriaAlma Morris (sost) Gran BretagnaQuinto Narducci (sost) RiminiRizziero Angeli (ben) LimbiateMarisa Ronchi (sost) S. AgataPinedo Simoncelli (sost) FerraraRenato Borghesi (sost) S. AgataAntonio Barrtolini (sost) SestriPonenteFernando Liverani (sost) BolognaMaria Paci (sost) GenovaGerardo Boschi (ben) S. AgataAndrea Bal<strong>di</strong> (sost) PerticaraPaolo Marani (sost) S. AgataEm<strong>il</strong>io Faesti (Ben) Sesto SanGiovanniAgata Paci (sost) BelgioPiero Rinal<strong>di</strong> (sost) BolognaMoreno Albini (sost) SecchianoStefano Paci (sost) PesaroNerina Cappelli (sost) LimbiateLuigi Urbini (sost) Livry Gargan (F.)Rosanna Gui<strong>di</strong> (sost) FirenzeOtello Giovanetti (sost) S. AntimoRosa Anna Cecchi (sost) RiminiAnnamarina Mastini (sost)CasteldelciGabriele Gui<strong>di</strong> (sost) RiminiGiovanna Poggioli (sost) RavennaCleto Vicini (sost) RavennaRenzo Giannotti (sost) CesenaAgata Sartini Brogiotti (sost) San<strong>La</strong>zzaro <strong>di</strong> Savena89