Ap_LASER_n50_SETT_OTT_2015
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tavola rotonda<br />
ML75P, il<br />
tool setter<br />
senza<br />
contatto a<br />
tecnologia laser<br />
che permette<br />
di misurare e<br />
verificare utensili<br />
in rotazione e non,<br />
con una ripetibilità<br />
2s di 0,2 µm<br />
zo, ma dato il nuovo approccio che la tecnologia<br />
impone, il controllo degli input e<br />
degli output diviene fondamentale per integrare<br />
e gestire l’intera catena del valore.<br />
Poter avere quindi una valutazione estesa<br />
a tutte le fasi aumenterà il valore aggiunto<br />
tipico del “salto tecnologico” che stiamo<br />
vivendo: in questo particolare momento<br />
si “incastona” bene il Marposs way, ovvero<br />
la possibilità di monitorare, valutare<br />
e interagire con il processo per ottenere i<br />
risultati attesi.<br />
Un recente convegno organizzato<br />
dell’ASSOCIAZIONE ha sottolineato<br />
l’importanza e il ruolo dei cosiddetti<br />
centri di servizio come “access point”<br />
alle tecnologie additive; può darci la<br />
sua opinione in merito?<br />
I centri di servizio si rivelano fondamentali<br />
soprattutto in questa “iniziale” fase<br />
di diffusione delle tecnologie additive,<br />
rendendole più facilmente fruibili grazie<br />
all’abbattimento di barriere all’entrata.<br />
La disponibilità di centri dove poter valutare<br />
il progetto contando sulla competenza<br />
del partner e sviluppare idee innovative<br />
permette di trarre il massimo vantaggio<br />
dalla manifattura additiva anche per le<br />
imprese che non siano ancora disposte o<br />
preparate a investire in macchine e materiali.<br />
Attraverso gli access points da un<br />
lato si ottiene il controllo della qualità in<br />
accordo con i costi e i tempi di progetto;<br />
dall’altro si contribuisce a diffondere<br />
il “pensiero additivo”, il know-how basato<br />
sul concetto di ottimizzazione topologica<br />
capace di innovare e rinnovare soluzioni<br />
tecniche.<br />
Secondo lei, in quale direzione si<br />
muoveranno gli sviluppi futuri della<br />
tecnologia additiva?<br />
I driver di sviluppo della tecnologia additiva<br />
nel prossimo futuro sono principalmente<br />
tre: i controlli durante la lavorazio-<br />
Infine, quali saranno, a suo giudizio, i<br />
fattori abilitanti (sistemi di progettane,<br />
per verificare durante il processo e in<br />
closed loop che il risultato atteso risponda<br />
alle specifiche di progetto; l’ottimizzazione<br />
topologica sottesa dal “pensiero<br />
additivo”, con ripercussione sul software<br />
di progettazione; le polveri metalliche,<br />
come base per garantire la qualità durante<br />
il processo.<br />
La direzione caratterizzante potrebbe quindi<br />
essere quella dell’integrazione verticale<br />
della varie fasi del processo di creazione<br />
del prodotto: la progettazione è ancor più<br />
interconnessa con la produzione del pez-<br />
Gli stabilimenti Marposs della sede centrale di Bentivoglio, nei pressi di Bologna,<br />
occupano una superficie di 38.000 metri quadri, circondati da 30.000 metri<br />
quadri di giardini, oltre a piazzali e parcheggi.<br />
zione, materiali, normative, ecc.) che<br />
nel prossimo futuro determineranno<br />
lo sviluppo applicativo delle tecnologie<br />
additive?<br />
I fattori abilitanti sono tre: il know-how,<br />
inteso sia come “saper progettare”, sia<br />
come utilizzo ottimale delle macchine;<br />
la qualità delle polveri, intesa come<br />
garanzia di costanza nella fornitura; le<br />
macchine, sia dal punto di vista costruttivo,<br />
sia da quello di integrazione<br />
di controlli a bordo e di integrazione in<br />
reti produttive.<br />
l<br />
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