Ap_LASER_n50_SETT_OTT_2015
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technology<br />
3. Superfici ottenute dopo<br />
trattamento: a) superficie<br />
completamente pulita; b)<br />
superficie parzialmente pulita.<br />
T3. Condizioni di processo analizzate<br />
e loro livelli.<br />
tare aree di 10 x 10 mm. Le aree sono state<br />
trattate facendo muovere il fascio laser al loro<br />
interno, lungo linee parallele opportunamente<br />
distanziate, in analogia a quanto riportato nello<br />
schema di Figura 1. Durante le prove è stata<br />
mantenuta costante la potenza media al valore<br />
massimo nominale (30 W), mentre sono stati<br />
variati i seguenti parametri di processo: potenza<br />
di picco (Pp); velocità di scansione (Vs) e passo.<br />
Quest’ultimo rappresenta la distanza tra due<br />
linee successive. In Tabella 3 si riportano le<br />
condizioni di processo analizzate ed i loro livelli.<br />
Una volta realizzati i provini, si è proceduto<br />
alla misura della quantità di materiale asportato<br />
in termini di percentuale di area pulita<br />
(<strong>Ap</strong>), ossia la percentuale dell’area trattata<br />
dove era stato totalmente rimosso il primer.<br />
Per effettuare queste misure è stato necessario<br />
acquisire le immagini di tutti i campioni e<br />
sottoporle ad elaborazione grafica. Il processo<br />
di elaborazione grafica, sebbene non particolarmente<br />
complicato, ha richiesto una serie<br />
di passaggi prima di poter definire la percentuale<br />
di area pulita. Questo perché il colore<br />
del primer (grigio chiaro) era molto simile a<br />
quello della lamiera nuda. In particolare l’elaborazione<br />
ha richiesto i seguenti passaggi:<br />
a) downgrade dell’immagine a 1.200 dpi, 8 bit;<br />
b) inversione del colore (questa operazione<br />
consente un miglioramento del contrasto tra<br />
il primer e la lamiera);<br />
c) individuazione dei colori corrispondenti al<br />
primer (il colore del primer è composto da<br />
non meno di tre tonalità);<br />
d) trasformazione dei colori del primer in trasparente<br />
(nel formato natio il trasparente non<br />
esiste, questo permette di ridurre l’errore nel<br />
computo della percentuale di area pulita);<br />
e) trasformazione dei neri in bianco (serve a<br />
non aggiungere pixel alle zone non trattate);<br />
f) nuova inversione dei colori;<br />
g) trasformazione in scala di grigi (a questo<br />
punto dell’elaborazione i pixel bianchi sono<br />
assenti);<br />
h) trasformazione del trasparente (primer) in<br />
bianco.<br />
Così facendo, alla fine del processo, i pixel<br />
di colore bianco all’interno dell’immagine in<br />
scala di grigi rappresentavano le sole zone in<br />
cui era ancora presente il primer. In Figura<br />
2 si riporta l’immagine di una superficie realizzata<br />
con un passo elevato (180 micron). La<br />
4. Diagramma<br />
dell’effetto<br />
medio<br />
dei parametri<br />
di processo.<br />
porzione di sinistra (a) dell’immagine è in formato<br />
natio, quella di destra (b) è come appare<br />
dopo l’elaborazione grafica.<br />
Oltre alla percentuale di area pulita, conoscendo<br />
i tempi di lavorazione, si è andati a<br />
calcolare la velocità di avanzamento equivalete<br />
del sistema (Va, espressa in mm/min).<br />
Questa rappresenta la velocità di trattamento<br />
della lamiera, calcolata, nel caso specifico,<br />
assumendo una larghezza dell’area pulita pari<br />
a 10 mm, valore compatibile con quello richiesto<br />
per le lamiere da 6 mm di spessore.<br />
Per l’analisi dei dati si è utilizzato un classico<br />
settembre ottobre <strong>2015</strong> APPLICAZIONI <strong>LASER</strong> - 69