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Intimo più mare n° 205 - Settembre 2016

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Oscalito<br />

a considerare il valore della materia e di tutte le risorse come nuovi<br />

parametri della qualità.<br />

“È questo il fulcro concettuale della tendenza Extracting Matter,<br />

che esprime il bisogno del consumatore di estrapolare il meglio,<br />

individuando prodotti che sono sempre <strong>più</strong> autentici e naturali,<br />

alleggerendo il mondo e il consumatore stesso dal superfluo -<br />

spiega Morace - Si tratta di consumatori pronti a investire tempo<br />

e denaro per poter accedere a prodotti il meno elaborati possibile,<br />

in grado di andare al cuore, sia della funzione che del significato,<br />

e offrire il massimo benessere nei vari contesti di vita in un modo<br />

concreto e tangibile”.<br />

Il mondo del consumo che si ispira alla tendenza Extracting Matter<br />

ruota intorno all’approfondimento della realtà in termini fisici, sostenuto<br />

da valori intangibili che arricchiscono quelli materiali. L’origine,<br />

la purezza e la fisicità stanno diventano valori straordinariamente<br />

potenti nell’esperienza quotidiana delle persone, ma mai nostalgici,<br />

grazie all’apporto delle nuove tecnologie. Inoltre, attraverso prodotti<br />

e servizi che al primo sguardo sembrerebbero basic perché privi<br />

di sofisticazioni, diventa sempre <strong>più</strong> spesso possibile avvicinarsi a<br />

GPM<br />

mondi culturali, nuovi e densi di significato, anche per le proposte<br />

<strong>più</strong> semplici. Nascono così prodotti, dalla birra al giocattolo, che<br />

non solo soddisfano il desiderio di nuove esperienze sensoriali,<br />

ma sono anche in grado di garantire il miglioramento e l’approfondimento<br />

della propria vita, ad esempio educativi.<br />

URGING CONTROL<br />

In quest’area dei consumi, esplosa grazie a Internet of Things da<br />

un lato, e all’ampia diffusione dei wearables dall’altro, è cresciuto<br />

in modo costante e quasi maniacale il desiderio del consumatore<br />

di raggiungere nuove soglie di pianificazione, per vivere al meglio<br />

la propria quotidianità.<br />

“Negli ultimi anni è diventato urgente per le persone, ormai sempre<br />

connesse, la possibilità di controllare senza fatica i vari ambiti<br />

di vita, in relazione ai propri spazi e comportamenti - commenta<br />

Morace - La tendenza Urging Control esprime l’esigenza personale<br />

di program<strong>mare</strong> azioni e fruizioni ottimizzando il proprio spazio,<br />

tempo e risorse. In questa dimensione prendono vita nuovi progetti<br />

caratterizzati da un’estrema razionalità, in grado di incoraggiare la<br />

ri-generazione di riti consolidati, capaci di stimolare comportamenti<br />

virtuosi. La priorità si sposta da servizi e oggetti in grado di tracciare<br />

automaticamente i percorsi di vita, registrando ogni singolo gesto,<br />

movimento, parola o suono, verso progetti che amplificano la sensibilità<br />

individuale in vari contesti di vita, dalla mobilità alla gestione<br />

domestica, e spingono verso una sostenibilità comportamentale. Si<br />

tratta di oggetti con una tangibilità fisica ben definita e concreta:<br />

non solo smart devices per la vita quotidiana, ma anche tipologie<br />

consolidate di prodotti per la persona, la casa o il lavoro”.<br />

L’ottimizzazione è un driver importante all’interno di questa tendenza:<br />

prodotti e servizi nuovi nati non solo per semplificare le<br />

procedure, ridurre i tempi, risparmiare denaro, ma per essere<br />

alternative valide, caratterizzate dall’efficacia e dall’immediatezza,<br />

che prevalgono tendenzialmente sul piacere.<br />

ADAPTING FORMULA<br />

Al centro di quest’area dei consumi, troviamo prodotti e servizi<br />

altrettanto in grado di rispondere a esigenze diverse in contesti<br />

diversi, andando oltre la classica logica del su misura e allontanandosi<br />

dalla sharing economy.<br />

“La tendenza Adapting Formula riguarda l’individuazione degli<br />

snodi essenziali della quotidianità con il relativo sviluppo di sistemi<br />

compositi e soluzioni creative, che si modellano su nuove potenzialità<br />

inespresse - spiega Morace - Sono progetti che garantiscono<br />

un rapporto rinnovato tra oggetti e luoghi, partendo dall’ascolto<br />

di esigenze specifiche delle persone. Prendono così vita sistemi<br />

che propongono un’interazione strutturata di variegati elementi<br />

con una loro ricomposizione. Si attuano così scambi continui tra<br />

l’analogico e il digitale, tra la vita privata e quella lavorativa, come<br />

in una formula matematica con nuove equazioni, per vivere meglio<br />

le diverse occasioni di vita. Spazi e oggetti vengono ri-pensati e<br />

messi in relazione, così come il rapporto tra dimensione individuale<br />

e sociale, tra valore immateriale e risorse esistenti. Si osserva<br />

l’evoluzione di modelli di business che ruotano intorno ai concetti<br />

di trasformazione, adattabilità e valorizzazione dei contesti di vita,<br />

in dialogo permanente con i desideri e le necessità individuali o<br />

sociali. Il cittadino può così usufruire di sistemi adattabili, modulari<br />

e modellabili, che offrono infinite applicazioni e generano persino<br />

nuove occasioni di vita”.<br />

Si tratta di strumenti e servizi inattesi, risultato di una rigorosa<br />

coerenza tra innovazione e concretezza che permettono al consumatore<br />

di vivere i propri percorsi quotidiani con intensità e flessibilità<br />

allo stesso tempo, nel privato e nel pubblico, diventando spesso<br />

protagonista di inusuali scenari di social innovation.

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