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Oscalito<br />
a considerare il valore della materia e di tutte le risorse come nuovi<br />
parametri della qualità.<br />
“È questo il fulcro concettuale della tendenza Extracting Matter,<br />
che esprime il bisogno del consumatore di estrapolare il meglio,<br />
individuando prodotti che sono sempre <strong>più</strong> autentici e naturali,<br />
alleggerendo il mondo e il consumatore stesso dal superfluo -<br />
spiega Morace - Si tratta di consumatori pronti a investire tempo<br />
e denaro per poter accedere a prodotti il meno elaborati possibile,<br />
in grado di andare al cuore, sia della funzione che del significato,<br />
e offrire il massimo benessere nei vari contesti di vita in un modo<br />
concreto e tangibile”.<br />
Il mondo del consumo che si ispira alla tendenza Extracting Matter<br />
ruota intorno all’approfondimento della realtà in termini fisici, sostenuto<br />
da valori intangibili che arricchiscono quelli materiali. L’origine,<br />
la purezza e la fisicità stanno diventano valori straordinariamente<br />
potenti nell’esperienza quotidiana delle persone, ma mai nostalgici,<br />
grazie all’apporto delle nuove tecnologie. Inoltre, attraverso prodotti<br />
e servizi che al primo sguardo sembrerebbero basic perché privi<br />
di sofisticazioni, diventa sempre <strong>più</strong> spesso possibile avvicinarsi a<br />
GPM<br />
mondi culturali, nuovi e densi di significato, anche per le proposte<br />
<strong>più</strong> semplici. Nascono così prodotti, dalla birra al giocattolo, che<br />
non solo soddisfano il desiderio di nuove esperienze sensoriali,<br />
ma sono anche in grado di garantire il miglioramento e l’approfondimento<br />
della propria vita, ad esempio educativi.<br />
URGING CONTROL<br />
In quest’area dei consumi, esplosa grazie a Internet of Things da<br />
un lato, e all’ampia diffusione dei wearables dall’altro, è cresciuto<br />
in modo costante e quasi maniacale il desiderio del consumatore<br />
di raggiungere nuove soglie di pianificazione, per vivere al meglio<br />
la propria quotidianità.<br />
“Negli ultimi anni è diventato urgente per le persone, ormai sempre<br />
connesse, la possibilità di controllare senza fatica i vari ambiti<br />
di vita, in relazione ai propri spazi e comportamenti - commenta<br />
Morace - La tendenza Urging Control esprime l’esigenza personale<br />
di program<strong>mare</strong> azioni e fruizioni ottimizzando il proprio spazio,<br />
tempo e risorse. In questa dimensione prendono vita nuovi progetti<br />
caratterizzati da un’estrema razionalità, in grado di incoraggiare la<br />
ri-generazione di riti consolidati, capaci di stimolare comportamenti<br />
virtuosi. La priorità si sposta da servizi e oggetti in grado di tracciare<br />
automaticamente i percorsi di vita, registrando ogni singolo gesto,<br />
movimento, parola o suono, verso progetti che amplificano la sensibilità<br />
individuale in vari contesti di vita, dalla mobilità alla gestione<br />
domestica, e spingono verso una sostenibilità comportamentale. Si<br />
tratta di oggetti con una tangibilità fisica ben definita e concreta:<br />
non solo smart devices per la vita quotidiana, ma anche tipologie<br />
consolidate di prodotti per la persona, la casa o il lavoro”.<br />
L’ottimizzazione è un driver importante all’interno di questa tendenza:<br />
prodotti e servizi nuovi nati non solo per semplificare le<br />
procedure, ridurre i tempi, risparmiare denaro, ma per essere<br />
alternative valide, caratterizzate dall’efficacia e dall’immediatezza,<br />
che prevalgono tendenzialmente sul piacere.<br />
ADAPTING FORMULA<br />
Al centro di quest’area dei consumi, troviamo prodotti e servizi<br />
altrettanto in grado di rispondere a esigenze diverse in contesti<br />
diversi, andando oltre la classica logica del su misura e allontanandosi<br />
dalla sharing economy.<br />
“La tendenza Adapting Formula riguarda l’individuazione degli<br />
snodi essenziali della quotidianità con il relativo sviluppo di sistemi<br />
compositi e soluzioni creative, che si modellano su nuove potenzialità<br />
inespresse - spiega Morace - Sono progetti che garantiscono<br />
un rapporto rinnovato tra oggetti e luoghi, partendo dall’ascolto<br />
di esigenze specifiche delle persone. Prendono così vita sistemi<br />
che propongono un’interazione strutturata di variegati elementi<br />
con una loro ricomposizione. Si attuano così scambi continui tra<br />
l’analogico e il digitale, tra la vita privata e quella lavorativa, come<br />
in una formula matematica con nuove equazioni, per vivere meglio<br />
le diverse occasioni di vita. Spazi e oggetti vengono ri-pensati e<br />
messi in relazione, così come il rapporto tra dimensione individuale<br />
e sociale, tra valore immateriale e risorse esistenti. Si osserva<br />
l’evoluzione di modelli di business che ruotano intorno ai concetti<br />
di trasformazione, adattabilità e valorizzazione dei contesti di vita,<br />
in dialogo permanente con i desideri e le necessità individuali o<br />
sociali. Il cittadino può così usufruire di sistemi adattabili, modulari<br />
e modellabili, che offrono infinite applicazioni e generano persino<br />
nuove occasioni di vita”.<br />
Si tratta di strumenti e servizi inattesi, risultato di una rigorosa<br />
coerenza tra innovazione e concretezza che permettono al consumatore<br />
di vivere i propri percorsi quotidiani con intensità e flessibilità<br />
allo stesso tempo, nel privato e nel pubblico, diventando spesso<br />
protagonista di inusuali scenari di social innovation.