GEOmedia_5_2016
La prima rivista italiana di geomatica e geografia intelligente
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MERCATO<br />
Reti tecnologiche: da ENEA il software per<br />
prevedere i rischi da eventi naturali<br />
CIPCast, il software "sentinella" che consente di prevedere e<br />
gestire i rischi da eventi naturali particolarmente intensi su infrastrutture<br />
di reti per energia, acqua e telecomunicazioni.<br />
L’aspetto più innovativo di questo software è la possibilità di<br />
integrare previsioni meteo con dati georeferenziati, sull’assetto<br />
idrogeologico e sulla frequenza di eventi naturali, per elaborare<br />
mappe di previsione dell’impatto di fenomeni particolarmente<br />
intensi (nubifragi, alluvioni e frane) su infrastrutture e servizi.<br />
CIPCast è in grado di fornire previsioni realistiche sullo sviluppo<br />
dello scenario di crisi, il ripristino degli elementi danneggiati<br />
e gli interventi per ridurre l’impatto sui servizi e sul sistema<br />
sociale ed economico (cittadini, sistema delle imprese, servizi<br />
pubblici). Il software è anche in grado di simulare le ricadute<br />
sulle infrastrutture di eventi estremi come terremoti e nubifragi,<br />
valutarne l’impatto e predisporre di conseguenza i relativi<br />
piani di emergenza. “CIPCast è uno strumento flessibile, in<br />
grado quindi di elaborare sia scenari reali con dati da sensori<br />
e previsioni meteo, sia scenari da eventi naturali simulati per<br />
pianificare le opportune azioni in caso di massima allerta -<br />
spiega Vittorio Rosato, responsabile del Laboratorio Analisi e<br />
Protezione delle Infrastrutture Critiche dell’ENEA -. ENEA<br />
insieme ad importanti partner internazionali sta cercando di<br />
costruire Centri di Competenza Nazionali, da federare a livello<br />
europeo, in grado di<br />
supportare operatori delle infrastrutture, Enti Locali e<br />
Protezione Civile con l’obiettivo di ridurre l’impatto delle calamità<br />
naturali e contribuire a migliorare la resilienza dei sistemi<br />
tecnologici a livello locale e nazionale”.<br />
“Una volta acquisiti i dati da sensori e previsioni meteo –<br />
spiega Vittorio Rosato – l’applicazione elabora gli scenari di<br />
rischio, identifica gli elementi delle infrastrutture in pericolo,<br />
stima l’impatto sui servizi e quantifica gli effetti che la loro<br />
eventuale interruzione potrebbe produrre su cittadini e sistema<br />
produttivo. Avere a disposizione queste informazioni– prosegue<br />
Rosato –consente non solo all’azienda di energia elettrica,<br />
ma anche a chi amministra la città e si occupa della sua sicurezza<br />
di gestire situazioni di crisi e predisporre strumenti efficaci<br />
per interventi rapidi”.<br />
Tra il 2010 e i primi mesi del 2015 in Italia sono stati 43 i<br />
giorni di blackout elettrici a causa del maltempo. A Roma tra<br />
il 2013 ed il 2014 si sono verificati ben 5 casi di allagamenti<br />
in vaste aree del territorio comunale, tutti episodi legati alle<br />
forti piogge concentrate nell’arco di pochissime ore. Sempre<br />
a Roma, in poco più di 5 anni di monitoraggio (da ottobre<br />
2010 a tutto il 2015), sono stati 15 gli eventi estremi registrati<br />
sulla mappa del rischio climatico e 24 i giorni di stop<br />
a metropolitane e treni urbani a causa delle piogge intense.<br />
(Dati dal dossier di Legambiente "Le città italiane alla sfida del<br />
clima", elaborato in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente<br />
e della Tutela del Territorio e del Mare.) Il software<br />
CIPCast è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo<br />
“Critical Infrastructures Preparedness and Resilience Research<br />
Network” (CIPRNet) e poi sviluppato ulteriormente per il<br />
progetto RoMA (Resilience enhancement of Metropolitan<br />
Areas), finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e<br />
Ricerca per le “Smart Cities” denominato.<br />
(Fonte: ENEA)<br />
<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2016</strong> 49