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GEOmedia_6_2023

Geospatial and geomatics in Italy

Geospatial and geomatics in Italy

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Rivista bimestrale - anno XXVII - Numero - 6/<strong>2023</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />

TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />

GIS<br />

CATASTO<br />

3D CITY<br />

INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />

FOTOGRAMMETRIA EDILIZIA<br />

URBANISTICA DIGITAL TWIN<br />

LASER SCANNING<br />

REMOTE SENSING<br />

GNSS<br />

SPAZIO<br />

RILIEVO AMBIENTE TOPOGRAFIA<br />

LiDAR<br />

GEOBIM<br />

BENI CULTURALI<br />

SMART CITY<br />

Nov/Dic <strong>2023</strong> anno XXVII N°6<br />

Multispettrale:<br />

Costellazione multispettrale<br />

ad alta risoluzione #1<br />

Iperspettrale:<br />

Costellazione Iperspettrale<br />

Radar Microonde (SAR):<br />

Costellazione SAR #1<br />

Radar Microonde (SAR):<br />

Costellazione SAR #2<br />

Multispettrale:<br />

Costellazione multispettrale<br />

ad alta risoluzione #2<br />

Ottico ad Altissima Risoluzione:<br />

Costellazione Ottica<br />

ad Altissima Risoluzione<br />

Alla scoperta<br />

di IRIDE<br />

PRIMO SISTEMA ITALIANO PER<br />

L'OSSERVAZIONE DELLA TERRA<br />

PATRIMONIO CULTURALE E<br />

VULCANI NELL’OCCHIO DI IRIDE<br />

TRANSGLOBAL CAR<br />

EXPEDITION


Our in-field geographical data is on again!<br />

SLAM<br />

StudioSit SA is a swiss, former italian company, operating in<br />

geographical data in-field detection activities. We believe our<br />

X70<br />

main goals will affect the eventuality of achieving the full territorial<br />

mapping coverage of southern european GO<br />

LASER SCANNER<br />

countries, one day.<br />

Urban<br />

3D<br />

Model<br />

Deep map<br />

DINAMICO E STATICO<br />

INSIEME<br />

Toponymy<br />

and house<br />

numbers<br />

SOS<br />

Urban sense<br />

of security<br />

Parking<br />

areas<br />

for urban<br />

comfort<br />

SLAM<br />

Urban 3D MOdel, geolocated addresses, spot by spot parking lots, together they represent 100% of<br />

our geodatabases and business. Our creed bring us to a deep respect for the three elements qualifying<br />

a value added geographical data: Accuracy, Completeness and Updating.<br />

With this focus on our mind, we travel towns, cities and countries, and we survey and detect all we can<br />

reach (no matter if) driving or walking, cycling or flying. Discover our Sityround project!<br />

SLAM<br />

CONTATTACI<br />

PER INFO<br />

Sityround<br />

Seguici sui Social<br />

StudioSit SA<br />

www.stonex.it<br />

Via Massimiliano Magatti 1 • 6900 Lugano · Switzerland • www.studiositsa.ch


La sfida di IRIDE<br />

Il nuovo programma IRIDE, che vede l’Italia impegnata nella realizzazione di molteplici satelliti per<br />

l’osservazione della Terra è una grande sfida ingegneristica che potrà, se affrontata con lungimiranza,<br />

stabilire davvero dei canali più competitivi per tutti gli aspetti relativi a questo tipo di missioni spaziali.<br />

Il programma, finanziato con 1.1 miliardi di Euro, è gestito da ESA con il supporto dell’ASI, e<br />

produrrà un gran numero di satelliti eterogenei costruiti da ThalesAleniaSpace (6+4 e 1+1), OHB Italia<br />

(12+12), Argotec (10+15), Sitael (4) e D-Orbit (1+1). Come è possibile che tutto ciò avvenga nei limiti<br />

del finanziamento e dei tempi (entro il 2026)?<br />

La risposta è nel fatto che i satelliti non sono i classici veicoli spaziali che pesano da diverse centinaia<br />

di kg in su, ma sono veicoli appartenenti alla cosiddetta New Space Economy (ora riconosciuta tale,<br />

ma iniziata da precursori qualche decennio fa). Questa nuova ondata punta alla realizzazione di satelliti<br />

più piccoli usando tecnologie più moderne, nuovi tipi di sensori, materiali alternativi meno costosi,<br />

accettando il rischio di una minore affidabilità a dispetto di una maggiore copertura del territorio, sia<br />

in termini spaziali che temporali. Stiamo parlando di un monitoraggio quasi in tempo reale dell’intero<br />

territorio nazionale.<br />

Dietro alle quattro aziende menzionate si nascondono poi anche altri nomi dell’industria italiana,<br />

specializzati per esempio nella strumentazione scientifica, e uno o più raggruppamenti per la gestione<br />

dei dati che verranno generati da questi satelliti: una mole e una “diversità” che presto metterà a dura<br />

prova le logiche di disseminazione agli utenti.<br />

Senza entrare in ulteriori dettagli, molti già discussi nelle pagine della rivista, che continuerà a seguire<br />

il programma soprattutto per le parti cosiddette di ‘Downstream’ e di ‘Service’, è interessante capire<br />

perché questa è una grande opportunità dal punto di vista ingegneristico per il settore più costoso,<br />

quello di ‘Upstream’. Un’opportunità che nasce innanzitutto dalla eterogeneità dei veicoli, dal fatto<br />

che le cinque aziende principali adottano filosofie interne diverse le une dalle altre, ma che dovranno<br />

fare i conti con la gestione ESA, che notoriamente applica le famose norme ECSS (redatte per il settore<br />

spaziale europeo) fonte di saggezza tecnica e di metodologie di processo accumulati negli anni, ma<br />

orientate soprattutto a satelliti di più grandi dimensioni.<br />

Fare la pace con le diversità aziendali, con la necessità di ottimizzare norme in uso da decenni (e sempre<br />

in evoluzione), e con delle date di consegna estremamente stringenti, sarà una prima sfida dalla quale si<br />

uscirà solo se si riesce ad armonizzare tutti processi e le metodologie, creando al tempo stesso una base<br />

di conoscenza per il prossimo quarto di secolo di ingegneria dei satelliti.<br />

I satelliti però non operano autonomamente e sono tra i veicoli remotamente controllati più difficili da<br />

gestire in assoluto (soprattutto quando qualcosa non funziona bene). L’operatività dei satelliti è un altro<br />

aspetto in cui l’eterogeneità delle architetture di volo utilizzate richiederà armonizzazione. Realizzando<br />

centri di controllo separati non si sarà fatta una vera “costellazione” di satelliti e il coordinamento delle<br />

osservazioni sarebbe più complesso. Se invece si convergesse verso un centro di controllo comune,<br />

le diverse tecnologie dovranno di nuovo essere armonizzate per ridurre i costi di gestione delle<br />

decine di satelliti in modo drastico perché qui non stiamo parlando di una costellazione di satelliti<br />

sostanzialmente tutti uguali (come ad esempio nel caso di Iridium, Galileo, Starlink, etc.). Un’altra<br />

grande sfida ingegneristica che incide anche nel progetto stesso dei satelliti (es. sistemi di telemetria e<br />

telecomando, e le procedure di volo associate), ma che avrebbe ricadute importanti nel futuro.<br />

Queste sfide possono essere affrontate se esistono prima di tutto a livello gestionale figure professionali<br />

con una visione di sistema orizzontale (invece che specializzata e verticale) con la giusta visione<br />

e autorità per compiere questa armonizzazione dei sistemi di volo. In secondo luogo, bisognerà<br />

documentare le decisioni e le soluzioni discusse e adottate sia a beneficio istantaneo dell’intero<br />

programma, ma dell’industria europea in generale. IRIDE sta aprendo un territorio prima battuto solo<br />

da pochi esploratori, e lo sta aprendo per lottizzarlo con nuove regole e nuove opportunità (mediante<br />

l’auspicata armonizzazione dei sistemi). E’ un po’ come una “corsa verso l’Ovest” e dunque è una corsa<br />

verso opportunità future per la tecnologia spaziale italiana, nella speranza che speriamo sia interpretata<br />

come tale e non come un “mordi e fuggi”.<br />

Buona lettura,<br />

Fabrizio Bernardini


GOVERNO ITALIANO | ASI | ESA<br />

Radar Microonde (SAR):<br />

Multispettrale:<br />

Ottico ad Altissima Risoluzione:<br />

Iperspettrale:<br />

Multispettrale:<br />

Radar Microonde (SAR):<br />

FOCUS<br />

In questo<br />

numero...<br />

FOCUS<br />

REPORT<br />

INTERVISTA<br />

TRANSGLOBAL<br />

CAR EXPEDITION<br />

IRIDE: dai Servizi<br />

definiti dall’Utente<br />

alle Costellazioni<br />

di Satelliti, il primo<br />

Sistema Italiano endto-end<br />

di Osservazione<br />

della Terra<br />

di Federica Mastracci<br />

e Serena Geraldini<br />

6<br />

ALTRE<br />

RUBRICHE<br />

40 MERCATO<br />

46 AGENDA<br />

Tutela del patrimonio 14<br />

culturale e monitoraggio<br />

dei vulcani in Italia<br />

Le attività di NHAZCA<br />

nell’ambito del<br />

programma spaziale<br />

europeo IRIDE<br />

di Emanuela Valerio, Gianmarco<br />

Pantozzi, Andrea Chessa, Stefano<br />

Scancella, Enrico Ciracì<br />

In copertina un'immagine<br />

della costellazione di<br />

costellazioni IRIDE. Nello<br />

specifico sono rappresentati<br />

la diverse soluzioni<br />

satellitari e i loro sensori:<br />

costellazione multispettrale<br />

ad alta risoluzione #1 e<br />

#2; costellazione radar a<br />

micronde SAR; costellazione<br />

iperspettrale; costellazione<br />

ottica ad altissima<br />

risoluzione..<br />

Costellazione SAR #1<br />

Costellazione multispettrale<br />

ad alta risoluzione #1<br />

Costellazione Ottica<br />

ad Altissima Risoluzione<br />

Costellazione Iperspettrale<br />

Costellazione SAR #2<br />

Costellazione multispettrale<br />

ad alta risoluzione #2<br />

18<br />

IRIDE: Innovazione e<br />

Sostenibilità le Sfide<br />

e le Opportunità<br />

dell’Industria di<br />

Osservazione della Terra<br />

di Giovanni Sylos Labini,<br />

Massimo Zotti, Edouard Royer<br />

4 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong><br />

<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />

Da oltre 25 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />

processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />

in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />

In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />

per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />

geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />

della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />

spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.


INSERZIONISTI<br />

IN VIAGGIO<br />

VERSO IRIDE<br />

a cura del Gen. B. (ris)<br />

Marco Di Fonzo<br />

24<br />

Codevintec 13<br />

Epsilon 41<br />

Esri 28<br />

FIG Working Week 39<br />

Gistam 29<br />

Gter 23<br />

Marevivo 42<br />

Planetek 47<br />

Stonex 2<br />

Strumenti Topografici 48<br />

StudioSit SA 43<br />

Teorema 46<br />

26<br />

Alla scoperta di<br />

IRIDE - Intervista a<br />

Guido Levrini, già<br />

Esa Programme<br />

Manager per la<br />

Costellazione Iride<br />

a cura della Redazione<br />

30<br />

Transglobal Car<br />

Expedition -<br />

An Unforgettable<br />

Journey<br />

by Maxim Artamonov, Paola<br />

Catapano, Andrew Comrie-Picard,<br />

James Devine, Rosy Mondardini<br />

una pubblicazione<br />

Science & Technology Communication<br />

<strong>GEOmedia</strong>, la prima rivista italiana di geomatica.<br />

ISSN 1128-8132<br />

Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />

Direttore<br />

RENZO CARLUCCI, direttore@rivistageomedia.it<br />

Comitato editoriale<br />

Vyron Antoniou, Fabrizio Bernardini, Caterina Balletti,<br />

Roberto Capua, Mattia Crespi, Fabio Crosilla, Donatella<br />

Dominici, Michele Fasolo, Marco Lisi, Flavio Lupia, Luigi<br />

Mundula, Beniamino Murgante, Aldo Riggio, Monica<br />

Sebillo, Attilio Selvini, Donato Tufillaro, Valerio Zunino<br />

Direttore Responsabile<br />

FULVIO BERNARDINI, fbernardini@rivistageomedia.it<br />

Redazione<br />

Gabriele Bagnulo, Valerio Carlucci, Massimo Morigi<br />

Gianluca Pititto, Maria Chiara Spiezia<br />

redazione@rivistageomedia.it<br />

Diffusione e Amministrazione<br />

TATIANA IASILLO, t.iasillo@mediageo.it<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

DANIELE CARLUCCI, dcarlucci@rivistageomedia.it<br />

Editore<br />

MediaGEO soc. coop. - Via Palestro, 95 00185 Roma<br />

Tel. 06.64871209 - Fax. 06.62209510<br />

info@rivistageomedia.it<br />

Stampato da Bona Digital Print Srl<br />

Condizioni di abbonamento<br />

La quota annuale di abbonamento alla rivista è di € 45,00.<br />

Science & Technology Communication<br />

Il prezzo di ciascun fascicolo compreso nell’abbonamento è di € 9,00. Il prezzo di<br />

ciascun fascicolo arretrato è di € 12,00. I prezzi indicati si intendono Iva inclusa.<br />

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Gli articoli firmati impegnano solo la responsabilità dell’autore. È vietata la<br />

riproduzione anche parziale del contenuto di questo numero della Rivista in<br />

qualsiasi forma e con qualsiasi procedimento elettronico o meccanico, ivi inclusi i<br />

sistemi di archiviazione e prelievo dati, senza il consenso scritto dell’editore.<br />

Numero chiuso in redazione il 31 gennaio <strong>2023</strong>.


FOCUS<br />

IRIDE: dai Servizi definiti dall’Utente alle<br />

Costellazioni di Satelliti, il primo Sistema Italiano<br />

end-to-end di Osservazione della Terra da Satellite<br />

di Federica Mastracci e Serena Geraldini<br />

Il Sistema IRIDE sarà uno degli asset pubblici<br />

sviluppati in questi anni dagli investimenti<br />

del PNRR. Il suo disegno è stato basato sulle<br />

esigenze espresse dalle Autorità Nazionali<br />

Italiane con l’obiettivo di contribuire con la<br />

componente geo-spaziale, allo sviluppo di<br />

prodotti utili per i servizi erogati dalla PA per<br />

la gestione del territorio, delle emergenze e<br />

della sicurezza.<br />

Il Contesto Programmatico<br />

Nel contesto del PNRR italiano<br />

(Piano Nazionale Ripresa<br />

e Resilienza), la componente<br />

M1C2, finanziata dall’Unione<br />

Europea (UE) attraverso Next<br />

Generation EU-RFF e dalla<br />

Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri della Repubblica Italiana<br />

attraverso il Fondo Complementare<br />

della Presidenza del<br />

Consiglio, è dedicata alla digitalizzazione,<br />

all’innovazione e alla<br />

competitività.<br />

Essa comprende (nell’intervento<br />

M1C2.4.2) obiettivi dedicati<br />

alle attività spaziali per l’Osservazione<br />

della Terra, da realizzarsi<br />

nel periodo 2022-2026, in<br />

particolare la realizzazione di un<br />

Sistema Spaziale end-to-end, denominato<br />

IRIDE, composto da:<br />

Upstream Segment, Downstream<br />

Segment e Service Segment per<br />

fornire servizi geospaziali a livello<br />

nazionale ed Internazionale.<br />

Il Sistema IRIDE sarà, quindi,<br />

uno degli asset pubblici sviluppati<br />

in questi anni dagli investimenti<br />

del PNRR e, coerentemente,<br />

il suo disegno è stato<br />

basato sulle esigenze espresse<br />

dalle Autorità Nazionali Italiane<br />

(la cui raccolta è coordinata dal<br />

Forum Nazionale degli Utenti<br />

Copernicus e rappresentata<br />

nell’Annesso “Analisi dei Fabbisogni”<br />

al Piano Nazionale di<br />

Osservazione della Terra) con<br />

l’obiettivo di contribuire con la<br />

componente Geo-Spaziale, allo<br />

sviluppo di prodotti utili per<br />

l’innovatività ed operatività dei<br />

servizi erogati dalla Pubblica<br />

Amministrazione per la gestione<br />

del territorio, delle emergenze<br />

e della sicurezza.<br />

In questo quadro, come definito<br />

in un Accordo specifico firmato<br />

da ESA e dalla Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri<br />

Italiano, l’ESA si avvale di un<br />

Integrated Project Team (IPT)<br />

che include, oltre a personale<br />

ESA, anche ASI, ISPRA, Dip.<br />

di Prot. Civile nonché altri rappresentanti<br />

dell’Utenza Istituzionale.<br />

L’ESA IPT sta, dunque,<br />

gestendo gli aspetti tecnici e<br />

contrattuali del progetto, dal disegno<br />

alla realizzazione di IRI-<br />

DE, fino alla loro conclusione a<br />

Giugno 2026, momento in cui<br />

il Sistema IRIDE sarà consegnato<br />

alle Istituzioni Italiane, in<br />

assetto operativo. Durante tale<br />

realizzazione, gli utenti istituzionali,<br />

nell’ambito del Forum<br />

Nazionale degli Utenti Copernicus,<br />

definiranno l’architettura<br />

di sistema dei servizi nazionali,<br />

sulla base degli specifici mandati<br />

istituzionali nonché delle architetture<br />

operative preesistenti.<br />

Il Sistema IRIDE<br />

Il Sistema IRIDE è composto<br />

da:<br />

6 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

4 Un ampio Portafoglio di<br />

Catene di Processamento e<br />

Prodotti, utili ai Servizi Geospaziali<br />

operativi, sviluppati<br />

sugli otto Domini Tematici,<br />

definiti dalla Pubblica Amministrazione,<br />

e una componente<br />

dedicata ad alcuni<br />

scenari applicativi what-if,<br />

denominata CyberItaly.<br />

4 Sei Costellazioni di Satelliti<br />

equipaggiati con sensori<br />

radar (in banda X), Iper-spettrali,<br />

Multispettrali e Ottici;<br />

alcuni satelliti saranno anche<br />

equipaggiati con trasponder<br />

AIS (Automatic Identification<br />

System) per l’Identificazione<br />

delle navi. Ad oggi sono previsti<br />

circa 70 satelliti in totale<br />

(in Tabella le caratteristiche –<br />

ancora allo stadio preliminare<br />

e da confermare – delle varie<br />

costellazioni di satelliti che<br />

compongono IRIDE).<br />

4 Un elemento di Interfaccia<br />

unica fra il Sistema<br />

IRIDE ed il mondo esterno<br />

degli Utenti, chiamato Marketplace,<br />

per richiedere Dati<br />

e Servizi, accedere alle informazioni<br />

e ad applicazioni<br />

base e gestire le risorse del<br />

Sistema.<br />

4 Il Segmento di Terra, di<br />

pianificazione e controllo<br />

delle missioni, scarico dei<br />

dati, produzione delle immagini<br />

e gestione delle operazioni<br />

delle Costellazioni.<br />

Il Service Segment di IRIDE<br />

Il Segmento Servizi di IRIDE<br />

garantirà lo sviluppo di una<br />

vasta gamma di prodotti utili<br />

ai servizi geospaziali erogati<br />

dall’Utenza Istituzionale,<br />

disegnati sulla base delle sue<br />

esigenze, per la fornitura<br />

di informazioni (mappe,<br />

monitoraggi, analisi multitemporali)<br />

attraverso l’elaborazione<br />

di dati di Osservazione<br />

della Terra da satellite<br />

e l’integrazione con altri dati<br />

provenienti da modelli, reti di<br />

terra, altri dati disponibili Open<br />

o forniti dall’Utenza stessa. Gli<br />

otto domini applicativi, definiti<br />

dall’Utenza, su cui il Segmento<br />

Servizi di IRIDE fornisce prodotti<br />

geospaziali sono riportati<br />

in Tabella.<br />

Per ciascun Dominio Tematico<br />

sono definiti i principali Casi<br />

d’Uso di interesse dell’Utenza<br />

e sono disegnate e realizzate<br />

altrettante Service Value Chains<br />

(SVC), complete di: dati di<br />

input, processori e workflows,<br />

interfacce esterne, Geospatial<br />

Products generati, Exploitation<br />

Tools e protocolli di accesso<br />

per integrazione nei Sistemi<br />

Operativi dell’Utente. Tutte le<br />

componenti sono specificate e<br />

codificate.<br />

I Pillar che stanno guidando la<br />

realizzazione delle SVC di IRI-<br />

DE sono:<br />

4 approccio multi-sensore, multi-missione:<br />

il Dato dei satelliti<br />

IRIDE sarà complementato dai<br />

dati Copernicus e nazionali (in<br />

primis) e da tutti gli altri dati<br />

ausiliari necessari a soddisfare<br />

l’esigenza informativa geospaziale<br />

dell’Utente; le SVC di IRIDE<br />

saranno in grado di processare e<br />

di sfruttare dati eterogenei satellitari<br />

e non satellitari (ausiliari);<br />

4 complementarità: con i Servizi<br />

geospaziali già esistenti,<br />

per non duplicare sistemi già<br />

esistenti;<br />

4 operatività: le SVC rilasciate<br />

a giugno 2026 saranno tecnicamente<br />

operative e validate, sotto<br />

controllo di configurazione e rispondenti<br />

a un set di specifiche<br />

e di livelli di servizio identificati<br />

e consolidati durante il periodo<br />

di sviluppo;<br />

sostenibilità: le scelte tecniche,<br />

architetturali, operative saranno<br />

fatte tenendo in conto la minimizzazione<br />

dei costi operativi e<br />

di manutenzione dei Servizi.<br />

Inoltre, durante tutto il periodo<br />

di sviluppo (<strong>2023</strong>-26) le rappresentanze<br />

degli Utenti Istituzionali<br />

finali sono coinvolte attraverso<br />

varie modalità di dialogo e<br />

valutazione dei prodotti e degli<br />

avanzamenti. Il piano di attività<br />

prevede infatti tre cicli annuali<br />

di disegno, sviluppo, test preoperativo,<br />

per poter tenere in<br />

conto i riscontri dell’Utenza in<br />

quanto responsabile dell’erogazione<br />

operativa dei servizi,<br />

e garantire un reale approccio<br />

user-driven alla realizzazione del<br />

Sistema IRIDE.<br />

In questa prima fase di sviluppo<br />

sono previste 60 Service Value<br />

Chains e circa 300 Prodotti<br />

geo-spaziali di cui sono state<br />

disegnate le specifiche e definite<br />

le Aree di Interesse su cui<br />

verranno generati e validati in<br />

ambiente di test pre-operativo,<br />

chiamato Precursor. Seguiranno<br />

fasi successive di evoluzione<br />

delle catene di processamento,<br />

di recepimento dei feedback degli<br />

Utenti e di integrazione dei<br />

Dati delle Costellazioni IRIDE<br />

quando disponibili.<br />

Tab. 1 - Caratteristiche delle costellazioni e dei sensori SAR di IRIDE.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 7


FOCUS<br />

Tab. 2 - Caratteristiche delle costellazioni e dei sensori ottici di IRIDE.<br />

Qualche dettaglio sui prodotti<br />

IRIDE a supporto dei servizi<br />

nazionali definiti ed erogati<br />

dall’utenza istituzionale<br />

S1-Monitoraggio Marino<br />

Costiero<br />

I prodotti di IRIDE che saranno<br />

sviluppati a supporto dei<br />

servizi istituzionali di monitoraggio<br />

marino costiero forniscono<br />

il contributo delle tecnologie<br />

spaziali per la mappatura ed il<br />

monitoraggio ambientale della<br />

fascia marino-costiera ed alla<br />

modellistica di previsione dei<br />

parametri ambientali marinocostieri.<br />

IRIDE, con i suoi prodotti<br />

geospaziali, contribuisce,<br />

quindi, allo sviluppo della blu<br />

economy e alla tutela del patrimonio<br />

ambientale e culturale<br />

delle coste italiane.<br />

I prodotti di IRIDE dedicati<br />

a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto a:<br />

4 Previsioni e monitoraggio<br />

della fascia marino-costiera su<br />

scala nazionale<br />

4 Previsioni e monitoraggio<br />

di aree specifiche quali porti,<br />

acquacolture, piattaforme offshore<br />

4 Mappatura e monitoraggio<br />

dei parametri ambientali delle<br />

aree costiere<br />

S2-Qualità dell’Aria<br />

Il contributo principale del<br />

Segmento Servizi di IRIDE<br />

in questo dominio applicativo<br />

è un web service che mette<br />

a disposizione mappe 3D da<br />

modelli di previsione, generate<br />

da enti istituzionali. Questa<br />

piattaforma permette l’accesso a<br />

tutti i dati dei modelli federati<br />

e alle informazioni satellitari<br />

necessari per supportare attività<br />

di monitoraggio e modellazione<br />

della qualità dell’aria. Inoltre,<br />

il Segmento Servizi di IRIDE<br />

fornisce prodotti geospaziali derivati<br />

da satellite a supporto del<br />

monitoraggio degli inquinanti.<br />

I prodotti di IRIDE dedicati<br />

a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto a:<br />

4 Monitoraggio e previsione<br />

della qualità dell’aria<br />

4 Monitoraggio e valutazione<br />

delle emissioni inquinanti<br />

4 Rianalisi della qualità dell’aria<br />

su scala nazionale<br />

Fig. 2 - Schema di acquisizione dati ed accesso ai dati/prodotti di IRIDE.<br />

S3- Movimenti del Suolo<br />

Questo gruppo di prodotti di<br />

IRIDE è finalizzato a fornire<br />

informazioni (da dati satellitari)<br />

di supporto ai servizi di<br />

mappatura e monitoraggio dei<br />

movimenti del terreno e delle<br />

infrastrutture, causati da dinamiche<br />

naturali o eventi come<br />

terremoti, eruzioni vulcaniche,<br />

frane, fenomeni di subsidenza<br />

e altri fenomeni sia naturali che<br />

antropici.<br />

8 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

Dominio Tematico<br />

S1- Monitoraggio<br />

Marino Costiero<br />

Esempi di IRIDE Service<br />

Value Chains<br />

(Prima Versione-Precursor)<br />

SE-S1-03 Coastal Area Mapping<br />

and Monitoring<br />

..<br />

Total SVCs: 3<br />

S2- Qualità dell’Aria SE-S2-03 Re-analysis of air quality<br />

at national scale<br />

Total SVCs: 3<br />

S3- Movimenti del<br />

Suolo<br />

SE-S3-01 Mapping of Ground<br />

Motion<br />

….<br />

Total SVCs: 7<br />

S4- Uso del Suolo SE-S4-01 Land Cover Land<br />

Use Mapping and Monitoring<br />

…<br />

SE-S4-07 National Forest<br />

Mapping and Monitoring<br />

S4-13 - Erosion Risk Assessment<br />

…<br />

Total SVCs: 17<br />

S5- Idro-Meteo-<br />

Clima<br />

S6- Gestione delle<br />

Risorse Idriche<br />

SE-S5-02 Monitoring of<br />

greenhouse gases and other<br />

essential climate variables<br />

…<br />

Total SVCs: 4<br />

SE-S6-03 Integrated water resource<br />

management support<br />

product including models<br />

and indexes derived by satellite<br />

data<br />

Esempi di IRIDE GSP Products<br />

(Prima Versione-Precursor)<br />

OU-S1-03-01 Coastline<br />

OU-S1-03-02 Coastal Structures<br />

OU-S1-03-10 Sea Surface Temperature<br />

… etc.<br />

OU-S2-03-01 Combined trace gases (NO2, O3, AQI)<br />

OU-S2-03-02 Combined PM (PM10, PM2.5)<br />

OU-S3-01-SAO-01 Single Geometry Deformation – SAO-<br />

COM<br />

…..<br />

OU-S3-01-CSM-03 2D Deformations (EW & vertical) - CSK/<br />

CSG<br />

….<br />

OU-S3-01-SNT-04 Active Displacement Areas – SENTINEL1<br />

…. etc.<br />

OU-S4-01-01 Land Cover<br />

OU-S4-01-02 Land Use<br />

…. etc.<br />

OU-S4-07-01 National Forest map<br />

OU-S4-07-02 Forest change map<br />

…. etc.<br />

OU-S4-13-01 Soil Loss Map<br />

OU-S4-13-02 Rainfall erosion<br />

…. etc.<br />

OU-S5-02-01 Land Surface Temperature<br />

OU-S5-02-03 Solar Radiation<br />

…..<br />

OU-S5-02-05 Snow Cover<br />

…. etc.<br />

OU-S6-03-01 Standardised Precipitation Evapotranspiration<br />

Index (SPEI)<br />

……<br />

OU-S6-03-06 Water quality characterization<br />

…. etc.<br />

Total SVCs: 3<br />

S7- Emergenze SE-S7-02/09 – Rapid<br />

damage mapping/delineation/grading<br />

FLOOD<br />

(Riverside and Coastal)<br />

SE-S7-04/11 - Rapid<br />

damage mapping/delineation/grading<br />

WILDFIRES<br />

S8 - Sicurezza<br />

Total SVCs: 15<br />

SVC SE-S8-02 – Monitoring<br />

maps of human settlements<br />

(formal and informal)<br />

SE-S8-03 – Maritime<br />

Surveillance: Maps for Oil<br />

spill detection and sea<br />

pollution management<br />

OU-S7-02-01 Delineation Product: First Product derived<br />

from OSINT data<br />

OU-S7-02-02 Delineation Product<br />

OU-S7-02-03 Flood Depth Product<br />

OU-S7-09-01 Grading Product<br />

OU-S7-04-01 Delineation Product: First Product derived from<br />

OSINT data<br />

OU-S7-04-02 Delineation Product<br />

OU-S7-11-01 Grading Product<br />

Total SVCs: 8<br />

Tab. 3 - Esempi di prodotti in via di sviluppo in IRIDE e relativi domini tematici.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 9


FOCUS<br />

Il Segmento Servizi di IRIDE<br />

contribuisce a creare una capacità<br />

nazionale in grado di offrire<br />

informazioni sui movimenti<br />

del suolo, basate su analisi interferometriche<br />

di serie multiannuali<br />

di dati satellitari radar.<br />

Tali informazioni sono integrate<br />

con altri dati relativi ai vari<br />

settori di interesse, a supporto<br />

delle attività di monitoraggio e<br />

di identificazione di anomalie.<br />

I prodotti di IRIDE dedicati<br />

a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto a:<br />

4 Mappatura del movimento<br />

del suolo con copertura nazionale<br />

4 Monitoraggio delle frane<br />

4 Monitoraggio del patrimonio<br />

culturale<br />

4 Monitoraggio delle infrastrutture<br />

critiche<br />

4 Monitoraggio sismico<br />

4 Monitoraggio delle aree<br />

vulcaniche<br />

IRIDE Service Segment produce<br />

inoltre un modello digitale<br />

della superficie (DSM)<br />

e modello digitale del terreno<br />

(DTM) a scala nazionale ad alta<br />

risoluzione.<br />

S4- Copertura del Suolo<br />

Ambiente<br />

I prodotti di IRIDE a supporto<br />

dei servizi istituzionali di mappatura<br />

e monitoraggio di uso<br />

e copertura del suolo per l’ambiente<br />

mirano a fornire catene<br />

di processamento e prodotti di<br />

supporto per la definizione dello<br />

stato e dei cambiamenti della<br />

copertura del suolo, dell’uso e<br />

del consumo del suolo a diverse<br />

scale (nazionale, regionale,<br />

locale, parcellare), compresa<br />

la caratterizzazione delle aree<br />

urbane verdi, in conformità con<br />

il sistema di classificazione EA-<br />

GLE (EIONET Action Group<br />

on Land monitoring in Europe)<br />

e con la sua specializzazione in<br />

Italia come da standard definito<br />

dall’Utenza istituzionale.<br />

I prodotti di IRIDE dedicati<br />

a questo dominio applicativo<br />

sono a supporto di:<br />

4 Mappatura e monitoraggio<br />

della copertura e dell’uso del<br />

suolo<br />

4 Mappatura e monitoraggio<br />

del consumo di suolo<br />

4 Mappatura degli habitat<br />

naturali<br />

4 Monitoraggio delle isole di<br />

calore urbane<br />

4 Caratterizzazione delle aree<br />

verdi urbane<br />

Gestione delle Foreste<br />

I prodotti di IRIDE a supporto<br />

dei servizi istituzionali per la<br />

gestione delle foreste contribuiscono<br />

alla conoscenza del<br />

capitale forestale sia in termini<br />

quantitativi che qualitativi, e<br />

contribuiscono alla generazione<br />

di informazioni sullo stato di<br />

salute delle foreste in Italia e sugli<br />

stock di carbonio generati.<br />

IRIDE, inoltre, contribuisce<br />

con le sue catene di processamento<br />

ed i prodotti geospaziali<br />

da satellite, a fornire informazioni<br />

agli utenti istituzionali<br />

per la realizzazione e l’aggiornamento<br />

dell’Inventario Forestale<br />

Nazionale.<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

dedicati a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto a:<br />

4 Mappatura delle foreste<br />

nazionali<br />

4 Mappatura post-evento delle<br />

aree forestali incendiate<br />

4 Valutazione dei danni da<br />

incendio<br />

4 Valutazione della salute delle<br />

foreste<br />

4 Stima degli Indici dei serbatoi<br />

di carbonio<br />

Agricoltura<br />

I prodotti di IRIDE a supporto<br />

dei servizi istituzionali per<br />

l’agricoltura mirano a fornire<br />

catene di processamento ed informazioni<br />

per il monitoraggio<br />

degli effetti delle attività agricole<br />

sull’ambiente e sulle risorse<br />

naturali, come la valutazione<br />

del rischio di erosione, il fabbisogno<br />

idrico e la mappatura<br />

dell’uso; i prodotti geospaziali<br />

da satellite di IRIDE possono<br />

supportare anche il sistema di<br />

gestione della PAC (Politica<br />

Agricola Comune).<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

dedicati a questo dominio applicativo<br />

sono a supporto di:<br />

4 Monitoraggio del carbonio<br />

organico del suolo (SOC)<br />

4 Mappatura del rischio di<br />

erosione<br />

4 Mappatura delle colture<br />

azoto-fissatrici (CPA)<br />

4 Mappatura del fabbisogno<br />

idrico e del consumo dei volumi<br />

d’acqua a fini agricoli<br />

4 Identificazione di indici per<br />

la valutazione della salute delle<br />

colture<br />

4 Politica Agricola Comunitaria<br />

(PAC)<br />

S5- IdroMeteoClima<br />

In questo ambito tematico, i<br />

prodotti di IRIDE mirano a<br />

fornire catene di processamento<br />

ed informazioni derivate dal satellite<br />

utili per le attività nazionali<br />

e regionali relative al monitoraggio<br />

idrometeorologico e<br />

alle previsioni meteorologiche,<br />

dal nowcasting alle previsioni<br />

stagionali. I prodotti forniranno<br />

informazioni utili per la verifica<br />

delle previsioni e per supportare<br />

la fornitura di servizi climatici.<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

dedicati a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto per:<br />

4 Mappatura e monitoraggio<br />

idro-meteorologico della struttura<br />

atmosferica<br />

4 Monitoraggio dei gas serra<br />

e di altre variabili climatiche<br />

essenziali (ECV)<br />

4 Classificazione dei gruppi<br />

agricoli erbacei<br />

4 Monitoraggio dei fulmini<br />

10 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

S6- Gestione delle Risorse Idriche<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

supportano questo settore integrando<br />

dati satellitari e in situ,<br />

con catene di processamento<br />

ed informazioni che contribuiscono,<br />

tra le altre cose, alla<br />

mappatura della distribuzione<br />

e della frequenza delle unità<br />

macro-geomorfologiche (acqua,<br />

sedimenti e vegetazione), della<br />

granulometria dei sedimenti<br />

fluviali (classi granulometriche),<br />

dell’evoluzione temporale<br />

e spaziale dei corridoi fluviali,<br />

delle aree inondate post-evento,<br />

dell’umidità del suolo, della<br />

copertura nevosa, degli indicatori<br />

di siccità e della presenza di<br />

possibili fonti di inquinamento<br />

nelle aree fluviali.<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

dedicati a questo dominio applicativo<br />

sono di supporto a:<br />

4 Modellistica idrologica e<br />

idraulica, previsione delle piene<br />

e gestione dei sedimenti<br />

4 Mappatura idro-morfologica<br />

dei fiumi e dinamica dei<br />

canali<br />

4 Gestione integrata delle risorse<br />

idriche<br />

S7- Emergenze<br />

Il Segmento Servizi di IRIDE<br />

fornisce, catene di processamento<br />

e prodotti di mappatura<br />

speditiva che, su richiesta delle<br />

Autorità competenti durante<br />

la fase di emergenza (in caso di<br />

alluvioni, incendi, terremoti,<br />

eruzioni vulcaniche, e altre situazioni<br />

di crisi) contribuiscono<br />

all’identificazione delle aree<br />

colpite e alla prima stima dei<br />

danni.<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

dedicati a questo dominio applicativo<br />

sono prodotti di mappatura<br />

speditiva a supporto alla<br />

identificazione e prima stima<br />

dei danni in situazioni di: Terremoti,<br />

Alluvioni, Eruzioni vulcaniche,<br />

Incendi, Frane, Disastri<br />

ambientali di origine antropica,<br />

Eventi climatici estremi.<br />

S8- Sicurezza<br />

Il Segmento Servizi di IRIDE a<br />

supporto dei servizi istituzionali<br />

per la sicurezza include catene<br />

di processamento e prodotti<br />

geospaziali utili per gli aspetti<br />

Contratto Lot 1 Lot 2 Lot 3 Lot 4<br />

Domini S1, S2, S5, S6 S3, DTM\DSM S4 S7, S8<br />

Tematici<br />

Prime Planetek Italia e-GEOS Planetek Italia e-GEOS<br />

Consorzio<br />

Pilot Users<br />

ArthurD.Little, CMCC, e-GEOS,<br />

Fondazione CIMA, Exprivia,<br />

MEEO, SERCO, Arianet,S&T,<br />

SoftWater, GecoSistema, , BIP, Spark<br />

Reply, CGI Italia, Geo-K<br />

ARPA Puglia, ARPA Friuli Venezia<br />

Giulia, Autorità del Sistema Portuale<br />

Mar Tirreno Centro-Settentrionale,<br />

Autorità del Sistema Portuale del Mar<br />

Ionio, OGS - Istituto Nazionale di<br />

Oceanografia e di Geofisica Sperimentale,<br />

Regione Emilia Romagna,<br />

INGV, Regione Lazio DEP, Autorità<br />

di bacino distrettuale del fiume Po,<br />

Autorità di bacino distrettuale<br />

dell’Appennino Meridionale, ISMEA,<br />

Istituto Idrografico della Marina<br />

Tab. 4 - Consorzi per lo sviluppo del Service Segment di IRIDE.<br />

TRE Altamira,<br />

Nhazca, Planetek,<br />

TerraDUE, Leonardo,<br />

Telespazio<br />

CC- UNIFI, INGV<br />

ENEA, ANAS, Italferr,<br />

Sovraintendenza di<br />

Roma Capitale,<br />

Parco Archeologico dei<br />

Campi Flegrei<br />

Arthur D.Little,<br />

CGI Italia, Consorzio<br />

SAM, e-GEOS,<br />

MEEO, SERCO,,<br />

Genegis GI, CMCC,<br />

IPTSAT, TeamDev,<br />

Exprivia, Latitudo40,<br />

Agricolus, Spark Reply,<br />

BIP, , Emersum,<br />

Agricolus, Fondo<br />

Italiano Alberi, Gmatics,<br />

IBF – Bonifiche<br />

Ferraresi,<br />

Geosystems,<br />

MERMEC<br />

Autorità Di Bacino<br />

distrettuale del fiume<br />

Po, Regione Toscana,<br />

Regione Campania,<br />

Regione Lazio, Comune<br />

di Marsala<br />

, Comune di Milano,<br />

Carabinieri Forestali,<br />

Regione Emilia Romagna,<br />

ISMEA, Autorità<br />

di Bacino distrettuale<br />

dell’Appennino Meridionale,<br />

Regione Lazio<br />

DEP, Parco dell’Appia<br />

Antica, Parco dei Monti<br />

Lattari<br />

Planetek, Ithaca,<br />

MEEO, CMCC,<br />

Nhazca, CGI, SERCO,<br />

Telespazio, Leonardo,<br />

TerraDUE, Aresys,<br />

CherryData, Arthur<br />

DLittle<br />

Centro di Competenza<br />

Prot.Civile (CC) Fondazione<br />

CIMA, CC-UNIFI,<br />

CC-INGV, CC-EU-<br />

CENTRE, VVFF, ARPA<br />

Puglia, Marina Militare,<br />

Istituto Idrografico della<br />

Marina<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 11


FOCUS<br />

di sorveglianza del territorio nazionale<br />

e delle frontiere terrestri<br />

e marittime e dell’Unione Europea,<br />

nonché per il monitoraggio<br />

di strutture e infrastrutture<br />

critiche. Vengono anche fornite<br />

informazioni geospaziali basate<br />

sul dato satellitare a supporto<br />

del contrasto alle attività illegali<br />

sia su terra (es. discariche abusive)<br />

sia in mare (es. sversamenti<br />

di petrolio).<br />

I prodotti geospaziali di IRIDE<br />

a supporto degli aspetti di Sicurezza<br />

sono attivati dalle Autorità<br />

competenti.<br />

Gli attori coinvolti nello<br />

sviluppo del Service Segment<br />

di IRIDE<br />

I portafogli dei prodotti geospaziali<br />

di IRIDE a supporto<br />

degli otto Domini Tematici<br />

sono stati aggregati in 4 Lotti<br />

contrattuali, che sono stati aggiudicati<br />

su base competitiva<br />

ad altrettanti Consorzi. La tabella<br />

riassume le partecipazioni<br />

industriali, di enti di ricerca e<br />

dei Pilot Users istituzionali che<br />

affiancano l’Industria nella realizzazione<br />

del sistema.<br />

Durante le tre fasi del processo<br />

di sviluppo, ai fini della<br />

sua efficacia e per far sì che i<br />

prodotti in uscita dal sistema<br />

industriale siano “utili, usabili e<br />

utilizzati”, gli utenti finali istituzionali<br />

(Istituto Superiore per<br />

la Protezione e la Ricerca Ambientale<br />

e Sistema Nazionale<br />

per la Protezione dell’Ambiente<br />

- ISPRA-SNPA, Ministero<br />

Ambiente e Sostenibilità Energetica<br />

- MASE, Dipartimento<br />

di Protezione Civile e Sistema<br />

Nazionale Protezione Civile<br />

- DPC-SNPC, ItaliaMeteo,<br />

Ministero Agricoltura Sovranità<br />

Alimentare e Foreste - MASAF,<br />

Ministero delle Infrastrutture<br />

e delle Mobilità Sostenibili<br />

- MIMS, Ministero Difesa,<br />

Gruppo interforze del Ministero<br />

dell’Interno - MININT,<br />

Ministero della Cultura - MIC),<br />

saranno chiamati a prenderne<br />

visione per verificare, con il supporto<br />

degli Enti pubblici di ricerca<br />

(Consiglio Nazionale delle<br />

Ricerche - CNR, Agenzia nazionale<br />

per le nuove tecnologie, l’energia<br />

e lo sviluppo economico<br />

sostenibile - ENEA, ecc.), sulla<br />

base dei relativi tematismi, la<br />

congruenza dei prodotti IRIDE<br />

con i requisiti da loro definiti,<br />

anche in funzione dei sistemi<br />

operativi delle Istituzioni deputate<br />

alla erogazione dei servizi.<br />

Considerando i contractors e i<br />

suppliers coinvolti nei quattro<br />

Lotti, il disegno e lo sviluppo<br />

del Service Segment di IRIDE<br />

vede impegnate circa 60 realtà<br />

italiane del settore dei servizi<br />

geo-spaziali, includendo grandi<br />

attori e PMI, coinvolti come<br />

Contractors o Suppliers dei<br />

Contratti ESA. Più in generale<br />

la realizzazione del Sistema IRI-<br />

DE complessivamente coinvolge<br />

più di 100 Aziende del settore<br />

spaziale italiano.Infatti, l’ambizione<br />

del Programma IRIDE<br />

richiede un contributo senza<br />

precedenti per questo settore e<br />

la sua realizzazione non solo doterà<br />

l’Italia di un portafoglio di<br />

prodotti geospaziali a supporto<br />

dei servizi erogati dalle Pubbliche<br />

Amministrazioni, ma consentirà<br />

anche una crescita della<br />

competitività dell’intero settore.<br />

Si può infatti dire che lo sfruttamento<br />

commerciale di IRIDE<br />

sarà legato non solo alla Data<br />

e Service Policy che il Governo<br />

attuerà, ma anche alla capacità<br />

dei settori industriali dei sistemi<br />

spaziali e dei servizi geo-spaziali<br />

di sfruttare questa unica opportunità<br />

di crescita di competenze<br />

e di esperienze.<br />

KEYWORDS<br />

IRIDE; Osservazione della<br />

Terra; geospatial; servizi<br />

ABSTRACT<br />

In the context of the Italian<br />

PNRR (National Recovery and<br />

Resilience Plan), the M1C2 component,<br />

financed by the European<br />

Union (EU) through Next Generation<br />

EU-RFF and by the Presidency<br />

of the Council of Ministers<br />

of the Italian Republic through<br />

the Complementary Fund of the<br />

Presidency of the Council, is dedicated<br />

to digitalisation, innovation<br />

and competitiveness. It includes<br />

(in the M1C2.4.2 intervention)<br />

objectives dedicated to space activities<br />

for Earth Observation, to<br />

be achieved in the period 2022-<br />

2026, in particular the creation<br />

of an end-to-end Space System,<br />

called IRIDE, composed of: Upstream<br />

Segment, Downstream<br />

Segment and Service Segment to<br />

provide geospatial services at national<br />

and European level.<br />

The IRIDE System will, therefore,<br />

be one of the public assets<br />

developed in recent years by the<br />

investments of the PNRR and,<br />

consistently, its design has been<br />

based on the needs expressed by<br />

the Italian National Authorities<br />

(whose collection is coordinated<br />

by the National Forum of Copernicus<br />

Users and represented in the<br />

“Needs Analysis” Annex to the<br />

National Earth Observation Plan)<br />

with the aim of contributing with<br />

the Geo-Spatial component to the<br />

development of products useful<br />

for the innovativeness and operation<br />

of the services provided<br />

by the Public Administration for<br />

the management of the territory,<br />

emergencies and security.<br />

AUTORE<br />

Federica Mastracci<br />

federica.mastracci@ext.esa.it<br />

Integrated Project Team<br />

Serena Geraldini<br />

Istituto Superiore per la<br />

Protezione e la Ricerca<br />

Ambientale - ISPRA<br />

12 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

Sottocontrollo<br />

Georadar, droni e tecnologie<br />

per infrastrutture e aree<br />

circostanti<br />

Tecnologie anche a noleggio per:<br />

manutenzione strade<br />

> analisi spessore delle pavimentazioni<br />

> mappatura 3D di sottoservizi e cavità<br />

> rilievi pre-scavo, OBI (UXO) e vuoti<br />

ponti e viadotti<br />

> deformazioni o cedimenti<br />

> ispezione strutture, calcestruzzi e parti sommerse<br />

> ricerca di vuoti, ammaloramenti o distacchi<br />

monitoraggio ambientale<br />

> frane, argini, cedimenti o smottamenti<br />

> rilievo di fondali, fiumi e bacini<br />

> ricerca di cavità, discariche, tubi e serbatoi<br />

di stoccaggio abbandonati<br />

> studio di grandi aree inaccessibili<br />

Tecnologie<br />

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<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 13


REPORT<br />

Tutela del patrimonio culturale e<br />

monitoraggio dei vulcani in Italia<br />

Le attività di NHAZCA nell’ambito del programma spaziale europeo IRIDE<br />

di Emanuela Valerio, Gianmarco Pantozzi, Andrea Chessa, Stefano Scancella, Enrico Ciracì<br />

Fig. 1 - Esempio dell’applicazione dell’algoritmo che consente di calcolare le<br />

componenti di deformazione (verticale e orizzontale) che possono influenzare<br />

le strutture a prevalente sviluppo verticale, come il campanile qui riportato.<br />

IRIDE rappresenta uno dei programmi spaziali europei<br />

più rilevanti nel campo dell'osservazione della Terra.<br />

La sua attuazione avverrà in Italia su iniziativa del<br />

Governo, grazie alle risorse del Piano Nazionale di<br />

Ripresa e Resilienza (PNRR) integrate dai fondi del<br />

Piano Complementare Nazionale (PNC). In questo<br />

contesto, l’impegno di NHAZCA S.r.l. è focalizzato<br />

sulla tutela del patrimonio culturale nazionale e sul<br />

monitoraggio dei vulcani italiani.<br />

L’<br />

Italia si contraddistingue<br />

a livello mondiale<br />

per le sue bellezze<br />

naturali ed il suo patrimonio<br />

culturale, che devono<br />

essere monitorati e tutelati con<br />

attenzione. È proprio in questo<br />

contesto di preservazione del<br />

territorio nazionale che si inserisce<br />

IRIDE, uno dei programmi<br />

spaziali europei più rilevanti<br />

nel campo dell'Osservazione<br />

della Terra. La sua attuazione<br />

avverrà in Italia su iniziativa del<br />

Governo, grazie alle risorse del<br />

Piano Nazionale di Ripresa e<br />

Resilienza (PNRR) integrate dai<br />

fondi del Piano Nazionale Complementare<br />

Nazionale (PNC).<br />

IRIDE è un sistema satellitare<br />

che sarà operativo entro giugno<br />

2026, coordinato da ESA<br />

(Agenzia Spaziale Europea), con<br />

la partecipazione di ASI (Agenzia<br />

Spaziale Italiana), e offrirà un<br />

contributo per un'ampia gamma<br />

di servizi geospaziali. Questi<br />

servizi, progettati sulla base delle<br />

esigenze dell'Utente, forniscono<br />

informazioni relative al territorio<br />

e al mare attraverso l'elaborazione<br />

di dati di Osservazione della<br />

Terra acquisiti da costellazioni<br />

di satelliti, e mediante la loro<br />

integrazione con dati di altra natura,<br />

provenienti da modelli, reti<br />

terrestri, altri database pubblici<br />

disponibili o forniti dall'Utente<br />

stesso.<br />

In quanto partner del consorzio<br />

industriale avente e-Geos S.p.a.<br />

come prime contractor, il lavoro<br />

14 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

di NHAZCA S.r.l. si inserisce<br />

nel contesto delle Service Value<br />

Chain (SVC) S3-03 e S3-06<br />

del Service Segment Lot 2, che<br />

ha come scopo generale quello<br />

di studiare le deformazioni del<br />

territorio nazionale, mediante<br />

la mappatura e il monitoraggio<br />

dei movimenti del suolo e delle<br />

infrastrutture, causati da dinamiche<br />

o eventi naturali quali<br />

terremoti, eruzioni vulcaniche,<br />

frane, fenomeni di subsidenza<br />

ed altri fenomeni naturali, e/o<br />

attribuibili ad attività antropiche.<br />

In particolare, l’impegno di<br />

NHAZCA è focalizzato sulla<br />

tutela del Patrimonio Culturale<br />

nazionale (SVC-03) e sul monitoraggio<br />

dei vulcani italiani<br />

(SVC-06). A tal fine, il servizio<br />

si propone di migliorare<br />

la comprensione dei processi<br />

di spostamento del suolo che<br />

possono interessare le aree<br />

vulcaniche e che possono avere<br />

effetti diretti sul nostro patrimonio<br />

culturale, utilizzando<br />

dati SAR (Radar ad Apertura<br />

Sintetica) ad alta risoluzione,<br />

acquisiti dalle costellazioni<br />

Sentinel-1 (ESA), COSMO-<br />

SkyMed (ASI) e SAOCOM<br />

(CONAE - Comisión Nacional<br />

de Actividades Espaciales) , e<br />

applicando ad essi una tecnica<br />

di Interferometria Differenziale<br />

SAR Avanzata (A-DInSAR).<br />

Partendo quindi dalle mappe<br />

di deformazione e dalle serie<br />

temporali ottenute, il passo<br />

successivo prevede di fornire<br />

alcuni tool che aiutino l’Utente<br />

nella comprensione e nell’interpretazione<br />

dei dati; questi<br />

riguarderanno la generazione<br />

di prodotti geospaziali specifici,<br />

che consisteranno in mappe<br />

di anomalie spazio-temporali,<br />

mappe di deformazione differenziale<br />

e altre informazioni<br />

statistiche utili. Inoltre, il servizio<br />

mira ad offrire le seguenti<br />

innovazioni:<br />

• Lo sfruttamento di dati di movimento<br />

del suolo multibanda<br />

(X, C e/o L) per migliorare la<br />

comprensione del comportamento<br />

deformativo dell’area di<br />

interesse;<br />

• La classificazione del territorio<br />

in base alla distribuzione<br />

spaziale delle deformazioni e<br />

dei fenomeni attivi (ad esempio,<br />

monitoraggio di eruzioni<br />

vulcaniche, fenomeni franosi,<br />

subsidenza etc.), grazie alla<br />

generazione di prodotti geospaziali<br />

specifici;<br />

• Lo sviluppo di un algoritmo<br />

specifico per calcolare componenti<br />

di deformazione verticale<br />

ed orizzontale che potrebbero<br />

influenzare le strutture a prevalente<br />

sviluppo verticale (es.,<br />

torri e campanili; Figura 1);<br />

• La fusione dei dati PS/DS<br />

multi-geometria-multi-sensori<br />

per ricavare la componente<br />

di deformazione orizzontale<br />

e verticale e stimare della<br />

componente di deformazione<br />

Nord-Sud mediante integrazione<br />

con dati GNSS, se disponibili;<br />

• La generazione di mappe di<br />

trend change detection e mappe<br />

di coerenza InSAR (particolarmente<br />

utili per il monitoraggio<br />

delle colate laviche durante<br />

un’eruzione vulcanica in atto)<br />

riferite a un intervallo di tempo<br />

che può essere definito<br />

dall'Utente stesso.<br />

Dati satellitari, metodologia di<br />

analisi e prodotti geospaziali<br />

Per effettuare le analisi e generare<br />

i prodotti geospaziali che<br />

verranno descritti più avanti,<br />

è necessario raccogliere dati di<br />

varia natura. Allo stato attuale i<br />

dati alla base delle analisi sono<br />

quelli acquisiti dalle costellazioni<br />

Sentinel-1 (banda C), COSMO-<br />

SkyMed (banda X) e SAOCOM<br />

(banda L) che consentono di<br />

produrre mappe e serie temporali<br />

della deformazione del<br />

suolo; la futura disponibilità di<br />

dati IRIDE amplierà poi questa<br />

possibilità. Infatti, le differenze<br />

nelle principali caratteristiche<br />

dei satelliti considerati, come<br />

le lunghezze d'onda dei sensori<br />

SAR, la risoluzione spaziale, il<br />

tempo di rivisitazione, aiuteranno<br />

a fornire un servizio accurato<br />

e continuo agli Utenti Finali.<br />

I dati satellitari devono essere<br />

integrati da una serie di informazioni<br />

che descrivano in<br />

dettaglio il contesto geologico<br />

dell’area di studio. Tra questi è<br />

possibile annoverare:<br />

• Layer di rischio geografico che<br />

includono:<br />

Database della pericolosità<br />

delle frane (Inventario italiano<br />

delle frane – IFFI [1,2]);<br />

Database della pericolosità sismica<br />

(Mappa nazionale della<br />

pericolosità sismica [3]);<br />

Database sulla pericolosità delle<br />

alluvioni (ISPRA IdroGEO<br />

[4]);<br />

Database sulla pericolosità delle<br />

valanghe [5];<br />

• Database degli edifici e dei<br />

Beni Culturali italiani (es.<br />

Vincoli in Rete e Banca Dati<br />

di Sintesi Nazionale (DBSN));<br />

• Mappa dei rischi italiana;<br />

•Mappa dei vulcani italiani attivi;<br />

• Dati GNSS (Global Navigation<br />

Satellite System).<br />

Dopo aver raccolto tutti i dati,<br />

applichiamo la tecnica Advanced<br />

Differential Interferometric (A-<br />

DInSAR) sui dataset Sentinel-1,<br />

COSMO-SkyMed e SAO-<br />

COM. Questa analisi interferometrica<br />

multi-temporale viene<br />

effettuata utilizzando la nota<br />

tecnica Persistent Scatterers Interferometry<br />

(PSI) [6]. L'applicazione<br />

di questa tecnica consente<br />

la generazione di mappe di deformazione<br />

PS (Persistent Scatterers)/DS<br />

(Distributed Scatterers)<br />

che mostrano lo spostamento<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 15


REPORT<br />

del suolo durante l'intervallo di<br />

tempo considerato. A differenza<br />

delle tecniche DInSAR convenzionali,<br />

l'analisi multi-interferometrica<br />

A-DInSAR genera serie<br />

temporali di spostamento per<br />

ciascun PS/DS.<br />

Per realizzare i nostri prodotti<br />

geospaziali, applichiamo due<br />

metodologie principali sulle misurazioni<br />

recuperate dal metodo<br />

sopra menzionato:<br />

• Analisi a scala territoriale:<br />

questo metodo si pone l'obiettivo<br />

di classificare su scala territoriale<br />

tutte le deformazioni<br />

attive del suolo [7].<br />

• Analisi alla scala di singola<br />

struttura: comprende più<br />

algoritmi che consentono<br />

l'interpolazione dei PS che<br />

interessano le singole strutture.<br />

Tali metodi consentiranno<br />

un'analisi dettagliata del singolo<br />

bene culturale/edificio<br />

con l'obiettivo di rilevare e<br />

misurare le deformazioni attive<br />

che agiscono su di esso [8].<br />

Descrizione e scopo delle<br />

Single Value Chain (SVC)<br />

La SVC-03 è incentrata sulla generazione<br />

di prodotti geospaziali<br />

che hanno come scopo finale<br />

quello di tutelare il Patrimonio<br />

Culturale nazionale, mediante<br />

l’analisi dei fenomeni di deformazione<br />

che possono interessare<br />

i beni culturali e il territorio<br />

in cui sono inseriti. Il servizio,<br />

quindi, mira a migliorare la<br />

nostra comprensione dei processi<br />

di spostamento del terreno<br />

che colpiscono il patrimonio<br />

culturale (ad esempio, frane,<br />

subsidenza, eventi sismici, ecc.)<br />

utilizzando dati InSAR ad alta<br />

risoluzione e fornendo strumenti<br />

in grado di produrre mappe<br />

di anomalie spazio-temporali,<br />

mappe di deformazione differenziale<br />

ed altre informazioni<br />

statistiche (Fig. 2).<br />

Le deformazioni misurate sono<br />

compatibili con le fratture ben<br />

evidenti sulla facciata del monumento.<br />

I prodotti geospaziali che<br />

NHAZCA genera nell’ambito<br />

di questa SVC permettono<br />

di classificare i beni culturali<br />

sulla base dei rischi a cui sono<br />

esposti, con lo scopo di definire<br />

strategie di mitigazione per la<br />

conservazione del patrimonio<br />

culturale e individuare quali siano<br />

le strutture prioritarie da tutelare,<br />

intervenendo anche con<br />

sistemi di monitoraggio in situ.<br />

La SVC-06 ha lo scopo di fornire<br />

all'Utente Finale strumenti<br />

e prodotti geospaziali dedicati<br />

al supporto del monitoraggio<br />

vulcanico su scala locale,<br />

Fig. 2 Esempio di mappa di deformazione differenziale dell’edificio del Vittoriano (Roma),<br />

ottenuta utilizzando dati acquisiti dalla costellazione Sentinel-1 dal 2015 al 2018. Le deformazioni<br />

misurate sono compatibili con le fratture ben evidenti sulla facciata del monumento.<br />

collezionando quanti più dati<br />

possibili che consentano di<br />

avere una visione sinottica del<br />

comportamento deformativo di<br />

un vulcano (Figura 3). Il monitoraggio<br />

delle aree vulcaniche,<br />

con aggiornamenti trimestrali<br />

sistematici, supporterà gli Utenti<br />

Finali nell'identificazione di<br />

eventuali fenomeni precursori<br />

e nella caratterizzazione del<br />

comportamento deformativo del<br />

vulcano, migliorando significativamente<br />

la conoscenza degli<br />

eventi eruttivi. La disponibilità<br />

dei prodotti ottenuti dai dati<br />

acquisiti da diverse missioni<br />

spaziali, che lavorano con risoluzioni<br />

e tempi di rivisitazione<br />

diversi, può aumentare significativamente<br />

la completezza delle<br />

informazioni, consentendo anche<br />

l’integrazione e il confronto<br />

con altri dati in situ (es., GNSS,<br />

livellazioni, ecc.).<br />

Conclusioni<br />

IRIDE è il programma incentrato<br />

sulla osservazione della<br />

Terra nato grazie ai fondi del<br />

Programma Nazionale di Ripresa<br />

e Resilienza (PNRR), coordinato<br />

da ESA (Agenzia Spaziale Europea)<br />

con la partecipazione di<br />

ASI (Agenzia Spaziale Italiana),<br />

offrirà un contributo per un'ampia<br />

gamma di servizi geospaziali.<br />

Questi servizi, progettati sulla<br />

base delle esigenze dell'Utente,<br />

forniranno importanti informazioni<br />

relative al territorio e al<br />

mare attraverso l'elaborazione<br />

di dati acquisiti da costellazioni<br />

di satelliti che verranno messi<br />

in orbita a partire dal 2025, e<br />

mediante la loro integrazione<br />

con dati acquisiti da altre costellazioni<br />

e/o di altra natura. In tale<br />

contesto, NHAZCA S.r.l. è parte<br />

attiva nel servizio delle Service<br />

Value Chain (SVC) S3-03 e S3-<br />

06 del Service Segment Lot 2, per<br />

la tutela del patrimonio culturale<br />

nazionale e delle aree vulcaniche<br />

italiane.<br />

16 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

In conclusione, per gli scopi prefissati,<br />

IRIDE può sicuramente<br />

essere considerato il programma<br />

spaziale di osservazione della<br />

Terra più ambizioso degli anni<br />

recenti. A partire da giugno<br />

2026, IRIDE permetterà una<br />

rivisitazione giornaliera di ogni<br />

località italiana e, insieme ad<br />

altri sistemi spaziali nazionali ed<br />

europei, supporterà le Pubbliche<br />

Amministrazioni, il Dipartimento<br />

di Protezione Civile, ed enti di<br />

ricerca pubblici e privati per contrastare<br />

il dissesto idrogeologico e<br />

gli incendi, tutelare il patrimonio<br />

culturale e le coste, monitorare<br />

le infrastrutture critiche, le aree<br />

vulcaniche e sismiche, la qualità<br />

dell’aria e le condizioni meteorologiche.<br />

IRIDE, quindi, sarà un<br />

potente strumento per il monitoraggio<br />

ed il controllo continuo<br />

al fine di identificare tempestivamente<br />

rischi, intervenire con<br />

efficienza e tutelare il territorio<br />

italiano e tutte le sue bellezze.<br />

Fig. 3 - a-b) Mappa di spostamento<br />

verticale con relativa serie temporale<br />

e (c-d) mappa di spostamento orizzontale<br />

e serie temporale ottenute<br />

da dati acquisiti dalla costellazione<br />

Sentinel-1 dal 2015 al 2018 sull’area<br />

vulcanica del Monte Etna (Sicilia).<br />

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />

[1] Trigila, A., Iadanza, C., Spizzichino, D., 2010. Quality<br />

assessment of the Italian Landslide Inventory using<br />

GIS processing. Landslides 7, 455–470. https://doi.<br />

org/10.1007/s10346-010-0213-0.<br />

[2] ISPRA, 2018. Landslides and floods in Italy: hazard<br />

and risk indicators - Summary Report 2018. Technical<br />

report. The Institute for Environmental Protection and<br />

Research, Via Vitaliano Brancati, 48 - 00144 Rome, Italy.<br />

URL: http:// www.isprambiente.gov.it.287/bis/2018.<br />

[3] Classificazione sismica dei comuni italiani al 2012<br />

(http://wms.pcn.minambiente.it/ogc?map=/ms_ogc/<br />

WMS_v1.3/Vettoriali/Classificazione_sismica_2012.<br />

map).<br />

[4] Mosaicatura nazionale ISPRA (Elaborazione v. 5.0<br />

– 2020) delle aree a pericolosità idraulica redatte dalle<br />

Autorità di Bacino Distrettuali sui 3 scenari definiti dal<br />

D. Lgs. 49/2010 (recepimento della Direttiva Alluvioni<br />

2007/60/CE).<br />

[5] Trigila & Iadanza, 2016 Indicatore sulle valanghe in<br />

Italia, ISPRA, Luglio 2016.<br />

[6] Ferretti, A.; Prati, C.; Rocca, F. Permanent scatterers<br />

in SAR interferometry. IEEE Trans. Geosci. Remote Sens.<br />

2001, 39, 8–20.<br />

[7] Pratesi, Fabio, et al. "Rating health and stability of<br />

engineering structures via classification indexes of InSAR<br />

Persistent Scatterers." International Journal of Applied<br />

Earth Observation and Geoinformation 40 (2015): 81-<br />

905).<br />

[8] Bozzano, Francesca, et al. "Satellite A-DInSAR monitoring<br />

of the Vittoriano monument (Rome, Italy): implications<br />

for heritage preservation." Italian journal of engineering<br />

geology and environment 2 (2020): 5-17.<br />

NOTE<br />

Il presente lavoro è stato finanziato dall’Unione<br />

Europea – NextGenerationEU, dalla Presidenza del<br />

Consiglio dei Ministri ai sensi dell’articolo 1, comma<br />

254, della Legge 160/2019’ e dalla Presidenza<br />

del Consiglio dei Ministri dal Fondo Complementare.<br />

Le opinioni qui espresse non riflettono in alcun<br />

modo l'opinione ufficiale dell'Unione Europea/<br />

Commissione Europea/ESA/Presidenza del Consiglio<br />

dei Ministri della Repubblica Italiana. I punti<br />

di vista e le opinioni espressi sono esclusivamente<br />

quelli dell'autore(i) e l'Unione Europea/Commissione<br />

Europea/ESA/Presidenza del Consiglio dei<br />

Ministri della Repubblica Italiana non possono essere<br />

ritenute responsabile per qualsiasi uso che possa<br />

essere fatto delle informazioni in esso contenute.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

IRIDE; patrimonio culturale; vulcani; A-<br />

DInSAR; monitoraggio<br />

ABSTRACT<br />

IRIDE represents one of the most relevant European<br />

space programs in the field of Earth observation.<br />

Its implementation will take place in Italy<br />

on the initiative of the Government, thanks to the<br />

resources of the National Recovery and Resilience<br />

Plan (PNRR) integrated by the funds of the National<br />

Complementary Plan (PNC). In this context,<br />

the commitment of NHAZCA S.r.l. is focused on<br />

the protection of the national cultural heritage and<br />

on the monitoring of Italian volcanoes. To this purpose,<br />

the service aims to improve the understanding<br />

of the ground displacement processes that affect<br />

volcanic areas and which can have direct effects on<br />

our cultural heritage, using high resolution SAR<br />

(Synthetic Aperture Radar) data, acquired from the<br />

constellations Sentinel-1 (ESA), COSMO-SkyMed<br />

(ASI) and SAOCOM (CONAE - Comisión Nacional<br />

de Actividades Espaciales), and applying to<br />

them an Advanced SAR Differential Interferometry<br />

(A-DInSAR) technique. Therefore, starting from<br />

the deformation maps and time series obtained, the<br />

next step involves providing some tools that help<br />

the End-User in understanding and interpreting<br />

the data; these will involve the generation of specific<br />

geospatial products, which will consist of spatiotemporal<br />

anomaly maps, differential deformation<br />

maps and other useful statistical information.<br />

AUTORE<br />

Emanuela Valerio<br />

emanuela.valerio@nhazca.com<br />

Gianmarco Pantozzi<br />

gianmarco.pantozzi@nhazca.com<br />

Andrea Chessa<br />

Andrea.chessa@nhazca.com<br />

Stefano Scancella<br />

stefano.scancella@nhazca.com<br />

NHAZCA S.r.l.,<br />

Via Vittorio Bachelet 12,<br />

00185, Roma, Italia<br />

Enrico Ciracì<br />

enrico.ciraci@e-geos.it<br />

e-GEOS S.p.A.,<br />

Via Tiburtina, 965,<br />

00156 Rome, Italy<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 17


REPORT<br />

IRIDE: Innovazione e Sostenibilità le<br />

Sfide e le Opportunità dell’Industria<br />

di Osservazione della Terra<br />

di Giovanni Sylos Labini, Massimo Zotti, Edouard Royer<br />

“Esplorando il ruolo<br />

cruciale di IRIDE nel<br />

rafforzare l'ecosistema<br />

italiano dell'EO, con un<br />

focus su innovazione,<br />

collaborazione tra<br />

pubblico e privato, e<br />

l'impatto sulle PMI e<br />

le startup nel settore<br />

spaziale.”<br />

Credits ESA<br />

IRIDE, costellazione all’avanguardia<br />

nello scenario<br />

delle Osservazioni della<br />

Terra, si distingue per la sua<br />

capacità di integrare sensori<br />

ottici, SAR e iperspettrali sotto<br />

un unico sistema di comando,<br />

creando nuove opportunità<br />

per l'utilizzo operativo dei dati<br />

satellitari. Il progetto nasce e si<br />

sviluppa grazie al programma<br />

PNRR, che ne ha indirizzato<br />

lo sviluppo e definito le modalità<br />

di realizzazione, seguendo<br />

un metodo AGILE ispirato alle<br />

omonime pratiche di sviluppo<br />

software.<br />

Nel seguito sviluppiamo le sfide<br />

e le opportunità di questo<br />

programma attraverso una lente<br />

particolarmente focalizzata<br />

sul panorama industriale italiano.<br />

Questa analisi si propone<br />

di esplorare IRIDE come un<br />

catalizzatore di innovazione<br />

e crescita per l'industria nazionale<br />

del settore. Da questo<br />

punto di vista emerge l'importanza<br />

del progetto non solo<br />

come un'impresa tecnologica<br />

di rilievo, ma come una pietra<br />

miliare che segna un punto di<br />

svolta per l'ecosistema industriale<br />

italiano nell'osservazione<br />

della Terra.<br />

L’approccio allo sviluppo dei<br />

servizi offerti da IRIDE è basato<br />

su un costante dialogo<br />

con gli utenti istituzionali e<br />

la Pubblica Amministrazione<br />

italiana. Lo scopo è quello di<br />

garantire un inserimento ar-<br />

monioso ed efficace dei servizi<br />

satellitari nei processi già esistenti,<br />

adattando le funzionalità<br />

alle necessità effettive degli<br />

utenti, per migliorarne tanto<br />

le prestazioni quanto la qualità<br />

dell’esperienza d’uso.<br />

In un settore in rapida trasformazione<br />

come quello spaziale e<br />

dell’Osservazione della Terra, è<br />

cruciale per IRIDE il rapporto<br />

con l’industria dei servizi di<br />

Osservazione della Terra nazionale,<br />

superando la frammentazione<br />

del settore e creando<br />

le premesse di un ecosistema<br />

di innovazione. Quest’ultimo<br />

è finalizzato a valorizzare le<br />

piccole e medie imprese (PMI)<br />

e le startup, utilizzando la loro<br />

flessibilità e capacità innova-<br />

18 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

tiva per arricchire l'offerta di<br />

servizi satellitari.<br />

La costellazione, sia pur essendo<br />

un’iniziativa agevolata<br />

dai finanziamenti europei,<br />

rappresenta un importante<br />

investimento per il paese. La<br />

sostenibilità futura di IRIDE<br />

deve dunque essere considerata<br />

una priorità, affrontandone<br />

le sfide e cogliendo le opportunità<br />

generate dal progetto.<br />

In quest’ottica, l'attenzione<br />

è da focalizzare sulle politiche<br />

industriali e governative,<br />

che dovrebbero supportare la<br />

continuità operativa e favorire<br />

l'integrazione nel mercato dei<br />

servizi di Osservazione della<br />

Terra. Questo approccio,<br />

non solo assicura la vitalità di<br />

IRIDE, ma pone le basi per<br />

un futuro in cui la tecnologia<br />

satellitare e l'Osservazione<br />

della Terra rivestono un ruolo<br />

essenziale nell'ambito dell'innovazione<br />

e dello sviluppo<br />

sostenibile.<br />

Infine, è cruciale per IRIDE<br />

considerare il contributo che<br />

nuove tecnologie digitali,<br />

come l’A.I., i Big Data e l’IoT,<br />

possono dare alla trasformazione<br />

dei sistemi e dei servizi<br />

di Osservazione della Terra.<br />

Queste trasformazioni, se<br />

ignorate, possono avere effetti<br />

distruttivi sulle nostre imprese<br />

e la loro competitività, ma se<br />

implementate, anche accettando<br />

parziali fallimenti, ma<br />

sviluppando una propensione<br />

al rischio, ci consentiranno di<br />

continuare ad eccellere come<br />

sistema paese in un settore<br />

essenziale per l’ambiente, il clima<br />

e la sicurezza dei cittadini.<br />

Di fronte a tutte queste sfide,<br />

Planetek sta introducendo le<br />

sue competenze in tutti i segmenti<br />

dell’iniziativa IRIDE,<br />

dall’upstream ai servizi passando<br />

dal midstream e dal<br />

marketplace, con l’obiettivo di<br />

contribuire al meglio al futuro<br />

del sistema IRIDE cogliendone<br />

anche le opportunità di<br />

crescita.<br />

La costellazione IRIDE<br />

La costellazione IRIDE è<br />

un sistema satellitare di<br />

Osservazione della Terra unico<br />

nel suo genere. Sicuramente<br />

per l’aspetto tecnologico, che<br />

unisce alla grande ricchezza di<br />

strumenti di osservazione, una<br />

composizione in termini di<br />

capacità osservativa non disponibile<br />

in altre costellazioni. La<br />

presenza di sensori ottici, SAR<br />

e iperspettrali controllati da<br />

una singola regia apre interessanti<br />

scenari per l’utilizzo operativo<br />

di questi satelliti. Ma la<br />

singolarità di IRIDE è come<br />

noto il suo sviluppo, nell’ambito<br />

del programma PNRR,<br />

che ne scandisce i tempi, e che<br />

ha fortemente influenzato le<br />

modalità di realizzazione di<br />

tutte le sue componenti.<br />

A questa condizione non sfugge<br />

neanche la componente dei<br />

Servizi, che viene sviluppata in<br />

tre cicli, secondo un approccio<br />

che potremmo definire<br />

AGILE, dal termine utilizzato<br />

nella pratica di sviluppo<br />

software recursiva omonima.<br />

Questa caratteristica ha consentito<br />

una interazione con<br />

l’utenza principale, la Pubblica<br />

Amministrazione, che segue<br />

lo sviluppo del sistema dal suo<br />

concepimento alla fase di operazione.<br />

Proprio nello sviluppo dei servizi<br />

questa modalità permette<br />

di interagire con gli utenti<br />

esponendoli a prototipi di maturità<br />

crescente, e consentendo<br />

quindi di adeguarne le caratteristiche<br />

non solo in termini di<br />

funzionalità, quali ad esempio<br />

risoluzione geometrica, frequenza<br />

di aggiornamento, ma<br />

anche dal punto di vista della<br />

qualità della esperienza utente<br />

relativa ai singoli servizi e alla<br />

loro inclusione nei processi<br />

Fig.1 - Le aziende del settore Earth observation. Ripartizione per dimensione, dipendenti,<br />

fatturato. Fonte: EARSC Industry Survey <strong>2023</strong>.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 19


REPORT<br />

di decisione già in essere. Da<br />

questo punto di vista i servizi<br />

di IRIDE beneficiano di<br />

significative professionalità<br />

nel design dell’informazione,<br />

e di specifiche linee di progetto<br />

dedicate all’interazione<br />

con l’utenza. Dal successo di<br />

questa interazione dipende<br />

il successo complessivo di<br />

IRIDE, che tra l’altro rientra<br />

tra gli obbiettivi dell’iniziativa<br />

PNRR legata alla trasformazione<br />

digitale della Pubblica<br />

Amministrazione.<br />

Nel settore pubblico, la transizione<br />

verso nuovi metodi<br />

di lavoro digitali richiede un<br />

approccio aperto e flessibile.<br />

È comprensibile che vi sia<br />

una certa cautela nel sostituire<br />

i metodi tradizionali con<br />

nuove soluzioni tecnologiche,<br />

dato il valore della continuità<br />

e dell'affidabilità nei servizi<br />

pubblici. Tuttavia, numerosi<br />

soggetti pubblici dimostrano<br />

già grande apertura e capacità<br />

di adattamento verso le innovazioni,<br />

contribuendo attivamente<br />

al miglioramento dei<br />

servizi offerti alla cittadinanza.<br />

Quindi, l’interazione strutturata<br />

e la formazione dei<br />

clienti svolgono una funzione<br />

essenziale, aiutando a costruire<br />

nell’utenza istituzionale<br />

la convinzione che il cambiamento<br />

porterà benefici reali.<br />

Anche l’industria sta facendo<br />

grossi sforzi in questa direzione,<br />

ed il più importante è<br />

non guardare al programma<br />

attraverso le lenti deformanti<br />

della tecnologia. Il rischio<br />

abbastanza diffuso, magari<br />

anche trascinati dall’entusiasmo<br />

per le soluzioni proposte,<br />

di sovrastimare il contenuto<br />

potenziale delle tecnologie di<br />

Osservazione della Terra, ed<br />

ignorare prassi consolidate e<br />

processi dei clienti, è sempre<br />

in agguato.<br />

IRIDE e L’industria dei Servizi<br />

di Osservazione della Terra<br />

Il rapporto EARSC del <strong>2023</strong><br />

indica che in Europa ci sono<br />

circa 722 aziende che operano<br />

nel settore dei servizi<br />

di Osservazione della Terra.<br />

Nonostante un incremento<br />

sostanziale, l'industria rimane<br />

piuttosto frammentata: circa<br />

il 96% sono piccole e medie<br />

imprese (PMI), e più della metà<br />

conta tra 1 e 10 dipendenti. Un<br />

dato interessante è che questi<br />

soggetti raccolgono la maggior<br />

parte del fatturato del settore,<br />

pari a circa 1700 M€, ed<br />

impiegano il maggior numero<br />

di dipendenti. I tentativi di<br />

integrazione verticale da parte<br />

dei maggiori attori del mercato<br />

sono generalmente falliti, sia<br />

in Europa che altrove. Infatti<br />

gran parte dei grandi soggetti<br />

industriali, che operano satelliti<br />

o loro costellazioni, generano la<br />

maggior parte del loro fatturato<br />

dalla vendita di dati, mentre<br />

soggetti medi e piccoli beneficiano<br />

di agilità e prossimità ai<br />

clienti finali.<br />

L’Italia non fa differenza e anzi,<br />

un dato positivo è che grazie<br />

alle iniziative dell’Agenzia<br />

Spaziale Italiana, dell’ESA e della<br />

commissione europea, il settore<br />

si è arricchito di un numero<br />

significativo di PMI innovative<br />

e start-up. Nella predisposizione<br />

della propria offerta allo<br />

sviluppo dei Servizi di IRIDE,<br />

Planetek Italia ha valorizzato<br />

questi soggetti considerando anche<br />

una distribuzione geografica<br />

in tutta la penisola, includendo<br />

accanto a soggetti di consolidata<br />

esperienza sui diversi verticali<br />

applicativi, significative capacità<br />

emergenti da parte di nuovi<br />

attori. Inoltre, allo scopo di<br />

condividere al meglio lo sviluppo<br />

dell’intero sistema, insieme<br />

a Exprivia, Serco e D-Orbit<br />

abbiamo costituito il Consorzio<br />

OSIRIDE, che ricopre attività<br />

significative sull’intero segmento<br />

terreno di IRIDE e su una<br />

componente significativa del<br />

segmento spaziale.<br />

Dal punto di vista della politica<br />

industriale, IRIDE ha consentito<br />

quindi di federare l’offerta<br />

di servizi di Osservazione della<br />

Terra, promuovendo di fatto la<br />

nascita di un Ecosistema dell’Innovazione,<br />

un sistema in cui<br />

soggetti di diverse dimensioni si<br />

scambiano valore, contribuendo<br />

ciascuno con le proprie competenze,<br />

non solo tecnologiche ma<br />

anche organizzative, al successo<br />

del progetto.<br />

È molto importante che il<br />

patrimonio costruito nello sviluppo<br />

dei servizi per la Pubblica<br />

Amministrazione di IRIDE<br />

vada consolidato e sviluppato<br />

nel tempo, sia trasferendolo<br />

al mondo delle applicazioni<br />

commerciali, che estendendolo<br />

alla cooperazione internazionale.<br />

Molte delle Service Value<br />

Chains di IRIDE, le catene di<br />

valore che trasformano i dati in<br />

prodotti informativi utili per gli<br />

utenti, possono essere modificate<br />

per trasferirle ad applicazioni<br />

legate ad attività operative di<br />

soggetti commerciali in diverse<br />

industrie; ma esattamente<br />

come nel caso della Pubblica<br />

Amministrazione, dovranno<br />

essere rese il più possibile compatibili<br />

con i bisogni, le pratiche<br />

20 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

e i processi interni di soggetti<br />

commerciali. Operare questo<br />

trasferimento è quindi una missione<br />

importante per l’industria<br />

nazionale di Osservazione della<br />

Terra che sta costruendo con<br />

IRIDE.<br />

Grazie ad IRIDE il Governo<br />

italiano ha una grande opportunità<br />

per favorire lo sviluppo<br />

di una industria dei Servizi di<br />

Osservazione della Terra commerciale<br />

solida ed innovativa. A<br />

questo scopo dovrà far leva sia<br />

sugli aspetti legislativi generali<br />

che sulla regolamentazione di<br />

settore, definendo una politica<br />

industriale che faciliti il consolidamento<br />

dei soggetti commerciali<br />

esistenti e favorisca lo sviluppo<br />

di nuovi. Queste iniziative,<br />

accanto alla disponibilità<br />

di adeguate risorse finanziarie,<br />

devono saper indirizzare norme<br />

e regolamenti per intercettare i<br />

cambiamenti del settore spaziale<br />

che si trova al centro di una<br />

grande trasformazione, non solo<br />

tecnologica, ma anche di modelli<br />

di sviluppo dei mercati.<br />

La sostenibilità futura di IRIDE<br />

L’Associazione delle Industrie<br />

per lo Spazio (AIPAS) ha valutato<br />

il potenziale mercato dei<br />

servizi di IRIDE nell’ordine di<br />

circa 300 M€ nel 2026, gran<br />

parte dei quali, secondo una<br />

ripartizione simile a quella su<br />

scala europea e globale, riconducibili<br />

a servizi per la Pubblica<br />

Amministrazione. Al tempo<br />

stesso, in un processo iniziato<br />

negli Stati Uniti, è indubbio<br />

un crescente ruolo delle attività<br />

commerciali nelle operazioni<br />

spaziali. Queste attività, che si<br />

aggiungono e non sostituiscono<br />

le attività spaziali pubbliche e<br />

di ricerca fondamentale, sono<br />

significative per la nostra industria<br />

in un contesto globalmente<br />

competitivo e rispetto alla posizione<br />

in Europa. Favorire lo<br />

sviluppo delle attività commerciali<br />

nel settore spaziale implica<br />

anche una modifica di approccio<br />

da parte dei Governi e delle<br />

Agenzie Spaziali, come indicato<br />

dalle ultime linee guida dell’Agenzia<br />

Spaziale Europea con la<br />

sua agenda 2025 che, tra le altre<br />

cose, suggerisce l'evoluzione<br />

dell'ESA da un riduttore di rischi<br />

per l'industria a un partner<br />

nella ripartizione dei rischi.<br />

È quindi urgente che anche in<br />

Italia vengano implementate<br />

politiche governative e dell'Agenzia<br />

Spaziale Italiana che<br />

vadano dalla definizione di<br />

nuovi approcci procedurali (ad<br />

esempio, esenzioni dai codici<br />

degli appalti, semplificazione<br />

dei processi) a veri e propri<br />

nuovi meccanismi di acquisto,<br />

come l'utilizzo di modelli "as-aservice"<br />

per alcuni programmi<br />

spostando voci di bilancio da<br />

costi di investimento a costi<br />

operativi. Questo approccio<br />

faciliterà la sostenibilità e la<br />

competitività globale dei programmi<br />

di Osservazione della<br />

Terra consentendo di costruire<br />

una domanda sostenuta di servizi<br />

sia dalla parte pubblica che<br />

da quella privata.<br />

Va notato che la presenza di<br />

una forte e stabile domanda<br />

governativa nel tempo migliora<br />

l'accesso dell’industria ad investimenti<br />

privati, mitigando il<br />

rischio che anni di investimenti<br />

in capitale umano e infrastrutture<br />

possano essere persi a causa<br />

di cicli economici negativi. È<br />

urgente adottare processi di<br />

acquisto che siano chiari, trasparenti<br />

e che riducano il più<br />

possibile i formalismi e la burocrazia,<br />

incentivando la rapidità<br />

di esecuzione, ispirandosi alla<br />

Space Economy di stampo statunitense.<br />

Ad esempio, sarebbe<br />

utile un superamento delle limitazioni<br />

procurate dal Codice degli<br />

Appalti sui contratti nazionali<br />

in materia spaziale: ad oggi<br />

le gare indette dalla Pubblica<br />

Amministrazione e dall’ASI<br />

hanno un carico burocratico e<br />

amministrativo che rallenta i<br />

processi e spesso risulta insostenibile<br />

per le PMI e le startup.<br />

Il PNRR non supporterà le attività<br />

di IRIDE dal 2026 in poi.<br />

Si deve dunque definire al più<br />

presto una soluzione adeguata a<br />

garantire la continuità operativa<br />

e l'accesso ai dati. La domanda<br />

di Servizi Pubblici Nazionali<br />

non è sufficiente a coprire i<br />

costi della costellazione, ma<br />

potrà offrire una significativa<br />

Anchor Tenancy. La restante<br />

capacità del sistema risponderà<br />

ad una domanda ulteriore dal<br />

mercato pubblico internazionale<br />

(ad esempio europeo) e dalla<br />

fornitura di servizi commerciali<br />

in Italia, Europa e nel mondo.<br />

Queste caratteristiche richiedono<br />

una forma di partenariato<br />

pubblico-privato per soddisfare<br />

la domanda di servizi sia pubblici<br />

che privati. La decisione<br />

finale sulla modalità di creazione<br />

di questa entità, sul confine<br />

del partenariato e sulle regole di<br />

coinvolgimento dei soggetti privati,<br />

spetta al Governo. Le soluzioni<br />

implementate dovranno<br />

garantire un accesso a soggetti<br />

di diverse dimensioni, per assicurare<br />

continuità alle iniziative<br />

industriali che si svilupperanno<br />

grazie ad IRIDE.<br />

Viste le complessità legate a<br />

questa forma contrattuale è<br />

quanto mai urgente l’avvio di<br />

un dialogo che esamini le diverse<br />

opzioni disponibili, rispondendo<br />

alla necessità di soddisfare<br />

la pubblica utilità del sistema,<br />

alla necessità di continuità delle<br />

industrie coinvolte in questa<br />

fase, tutto questo rendendo comunque<br />

attraente l’investimento<br />

a soggetti privati.<br />

Il Futuro di IRIDE<br />

Tutte le industrie sono state<br />

influenzate dall'impatto delle<br />

tecnologie Deep-Tech. Un<br />

esempio evidente è costituito<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 21


REPORT<br />

dall'industria automobilistica,<br />

dove la trasformazione va ben<br />

oltre l'abbandono del motore<br />

a combustione interna e si materializza<br />

nella conversione dei<br />

veicoli in piattaforme digitali.<br />

L'industria automobilistica europea<br />

ha tardato a cogliere questa<br />

trasformazione, che comporta<br />

innovazioni profonde lungo<br />

tutta la catena del valore, con<br />

possibili effetti destabilizzanti<br />

sull'occupazione. L’industria<br />

spaziale e nello specifico quella<br />

delle Osservazioni della Terra<br />

non sono immuni da questo<br />

cambiamento, anzi potrebbero<br />

trarne grandi benefici.<br />

L’Italia è sicuramente leader<br />

nell'Osservazione della Terra<br />

dallo spazio. Sia i programmi<br />

governativi che le imprese private<br />

sono fornitori di sistemi satellitari<br />

di prima classe. Se guardiamo<br />

all'evoluzione dal primo<br />

satellite COSMO-SkyMed, a<br />

Prisma e al prossimo Platino,<br />

abbiamo migliorato incrementalmente<br />

il nostro approccio ai<br />

sistemi di Osservazione della<br />

Terra.<br />

Le nuove tecnologie stanno rivoluzionando<br />

la costruzione dei<br />

satelliti, rendendoli più piccoli<br />

e gestibili: IRIDE sicuramente<br />

beneficerà di questa evoluzione.<br />

Tuttavia, questa abbondanza<br />

di satelliti può congestionare le<br />

comunicazioni e complicare il<br />

trasferimento dei dati verso la<br />

Terra. Anche le grandi missioni<br />

istituzionali, come le Sentinel<br />

di Copernicus o COSMO-<br />

SkyMed, incontrano latenze<br />

significative nella conversione<br />

dei dati in informazioni fruibili,<br />

spesso di parecchie ore.<br />

Grazie all'elaborazione dei dati<br />

direttamente a bordo dei satelliti,<br />

è possibile ridurre questo<br />

tempo a pochi minuti, anche<br />

per i dati di grandi dimensioni,<br />

permettendo il trasferimento a<br />

Terra di informazioni già elaborate<br />

e di immediato utilizzo.<br />

Questo può avvenire attraverso<br />

dispositivi di piccole dimensioni<br />

e terminali personali.<br />

La capacità di elaborazione a<br />

bordo dei dati non ha solo un<br />

effetto sulla rapidità del trasferimento<br />

dei dati a terra e sulla<br />

loro quantità, ma ha anche effetto<br />

sulla qualità dei dati complessivamente<br />

acquisiti.<br />

Ad esempio, nel caso dei sensori<br />

ottici, la presenza di copertura<br />

nuvolosa rende inservibili i<br />

dati acquisiti, mentre i sensori<br />

SAR possono acquisire immagini<br />

di scarsa qualità per diversi<br />

motivi, legati alle modalità di<br />

acquisizione. La rilevazione a<br />

bordo della qualità del dato offre<br />

l’opportunità di risparmiare<br />

le limitate risorse del satellite,<br />

quali capacità di registrazione,<br />

energia elettrica, e riservarle ad<br />

acquisizioni più promettenti.<br />

Questi vantaggi diventano ancora<br />

più evidenti nel caso di<br />

costellazioni di satelliti, da un<br />

lato consentendo la programmazione<br />

di acquisizioni, ad<br />

esempio riprogrammando l’acquisizione<br />

di satelliti su aree più<br />

favorevoli in termini di qualità,<br />

ma anche per orchestrare l’interazione<br />

di sensori con capacità<br />

diverse sulla base di informazioni<br />

ricevute da altri sensori<br />

spaziali o da sensori di terra. In<br />

un recente studio per ESA di<br />

Planetek Italia con D-Orbit,<br />

AIKO, SPIRE, ICEYE e Stellar<br />

Project, abbiamo ad esempio<br />

dimostrato che, grazie a strategie<br />

di Edge Computing applicate<br />

alle Osservazioni della Terra,<br />

si possono ridurre i tempi di<br />

individuazione di imbarcazioni<br />

non cooperanti da qualche ora<br />

a quindici minuti, aumentando<br />

quindi la possibilità di individuare<br />

attività illegali.<br />

L’utilizzo di queste tecnologie<br />

aumenta l’efficienza di una<br />

costellazione, ne riduce i costi<br />

Fig. 2 - Sistema end-to-end della missione AI-eXpress (AIx) inserita nel programma ESA InCubed e sviluppata per l’In-Orbit<br />

Space Lab del Centro Spaziale ASI di Matera.<br />

22 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

operativi, e apre il suo utilizzo<br />

in mercati sino ad oggi difficilmente<br />

raggiungibili. Una<br />

costellazione di satelliti con<br />

queste capacità offrirebbe anche<br />

la possibilità di migliorare gli algoritmi<br />

in orbita e di sperimentarne<br />

di nuovi, contribuendo ad<br />

una uberizzazione dei sistemi di<br />

Osservazione della Terra.<br />

L'impatto più notevole, riguarda<br />

quindi la Trasformazione<br />

Digitale nel settore commerciale.<br />

Satelliti e costellazioni che<br />

incorporano queste capacità<br />

innovative possono stimolare<br />

modelli di business inediti e dinamici,<br />

facilitando l'ingresso di<br />

sviluppatori e startup nel settore<br />

spaziale e rafforzando il ruolo<br />

strategico dello spazio e dei<br />

servizi spaziali nell'era del Big<br />

Data e dell'Internet delle Cose<br />

(IoT).<br />

La rilevanza di questa evoluzione<br />

è chiara se consideriamo<br />

la citata frammentazione<br />

dell'industria dei servizi di<br />

Osservazione della Terra.<br />

Le innovazioni proposte consentirebbero<br />

la messa a sistema<br />

di queste capacità su una piattaforma<br />

multilaterale, dando<br />

vita a nuovi prodotti e servizi e<br />

rendendo lo spazio finalmente<br />

accessibile a una vasta comunità,<br />

per lo sviluppo di applicazioni<br />

spaziali pienamente integrate<br />

nei processi dei clienti. In tal<br />

modo, si realizzerebbe un vero<br />

e proprio ecosistema dell'innovazione.<br />

Non è un caso che in<br />

epoca recente molti attori hanno<br />

proposto realizzazioni anche<br />

parziali di questi concetti.<br />

Planetek Italia, con AIKO e<br />

D-Orbit, ha proposto un sistema<br />

end-to-end, costituito da<br />

un computer ad alte prestazioni<br />

imbarcato su una piattaforma<br />

spaziale, e dotato di una libreria<br />

di sviluppo software che rende<br />

trasparente allo sviluppatore le<br />

complessità di un software di<br />

bordo. Questa libreria sarà disponibile<br />

in una sorta di Space-<br />

App store, dove gli sviluppatori<br />

troveranno interfacce verso i<br />

principali linguaggi di programmazione,<br />

inclusi strumenti di<br />

Intelligenza Artificiale, un hardware<br />

di test rappresentativo di<br />

quanto disponibile a bordo, il<br />

tutto realizzato con una particolare<br />

attenzione alla sicurezza.<br />

Questa missione si chiama AIx,<br />

il suo sviluppo è iniziato nel<br />

2019 nel quadro del programma<br />

InCubed dell’ESA, e volerà<br />

nel 2024.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

IRIDE; costellazione; dati satellitari;<br />

SAR; sensori ottici; sensori iperspettrali;<br />

EO; Osservazione della<br />

Terra; serivizi; OSIRIDE; sistema<br />

end-to-end<br />

ABSTRACT<br />

IRIDE, a cutting-edge constellation in<br />

the Earth Observations scenario, stands<br />

out for its ability to integrate optical,<br />

SAR and hyperspectral sensors under a<br />

single command system, creating new<br />

opportunities for the operational use of<br />

satellite data. The project was born and<br />

developed thanks to the PNRR program,<br />

which directed its development and<br />

defined the implementation methods,<br />

following an AGILE method inspired by<br />

the software development practices of the<br />

same name.<br />

Below we develop the challenges and<br />

opportunities of this program through<br />

a lens particularly focused on the Italian<br />

industrial landscape. This analysis aims to<br />

explore IRIDE as a catalyst of innovation<br />

and growth for the national industry<br />

in the sector. From this point of view,<br />

the importance of the project emerges<br />

not only as a significant technological undertaking,<br />

but as a milestone that marks<br />

a turning point for the Italian industrial<br />

ecosystem in Earth observation.<br />

AUTORE<br />

Giovanni Sylos Labini<br />

Massimo Zotti<br />

Edouard Royer<br />

Planetek Italia<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 23


REPORT<br />

IN VIAGGIO VERSO IRIDE<br />

a cura del Gen. B. (ris) Marco Di Fonzo<br />

Sono trascorsi ormai 15<br />

mesi dalla sottoscrizione dei<br />

contratti pubblici, stipulati<br />

dalle imprese italiane che si<br />

sono aggiudicate i lotti per<br />

la produzione di satelliti,<br />

amministrati dall’Agenzia<br />

spaziale Europea, per conto<br />

dell’Agenzia spaziale italiana,<br />

a valere sui fondi del PNRR<br />

del MISE, al fine di realizzare<br />

la messa in orbita di Iride,<br />

la nuova costellazione di<br />

costellazioni di satelliti italiani<br />

che sarà completata emessa in<br />

orbita entro il 2026.<br />

Iride rappresenta il progetto<br />

di punta della nuova politica<br />

industriale italiana, denominata<br />

Space Economy, promossa ed<br />

intrapresa dal governo Draghi.<br />

Le aziende italiane individuate,<br />

sono state<br />

incaricate di realizzare i<br />

diversi lotti di satelliti ottici, a<br />

varie risoluzioni spaziali (dall'alta<br />

alla media risoluzione) e in<br />

diverse gamme di frequenza<br />

(dal pancromatico, al multispettrale,<br />

all'iperspettrale, alle bande<br />

dell'infrarosso), nonché, vanto<br />

dell’industria italiana, di satelliti<br />

dotati di sensori SAR (Radar<br />

ad apertura sintetica) che esaminano,<br />

a grande risoluzione (pixel<br />

al centimetro), il suolo terrestre<br />

anche in presenza di copertura<br />

nuvolosa.<br />

Complessivamente si parla<br />

della messa in orbita di ben 40<br />

nuovi satelliti, prodotti dalla<br />

filiera industriare italiana, della<br />

classe LEO (in inglese Low Earth<br />

Orbit), che ruotano attorno alla<br />

Terra su orbite molto basse,<br />

dell'ordine delle centinaia di km<br />

(tra 500 e 1000 km). Ciascuno<br />

di essi eseguirà un intero giro<br />

della Terra in circa 90 minuti.<br />

L’attenzione dei tecnici italiani<br />

impegnati in questa impresa è<br />

attualmente focalizzata nell’individuare<br />

i vantaggi ed i benefici<br />

(definiti in termini di S.C.V.<br />

= Service Value Chain ) che le<br />

diverse e variegate tipologie di<br />

immagini, acquisite da Iride,<br />

erogheranno per le necessità<br />

della Protezione Civile e delle<br />

altre Amministrazioni dello Stato,<br />

istituzionalmente deputate a<br />

contrastare il dissesto idrogeologico,<br />

contenere gli incendi boschivi,<br />

individuare i fenomeni di<br />

erosione ed inquinamento delle<br />

coste italiane, monitorare le<br />

infrastrutture critiche, come le<br />

linee ferroviarie ad alta velocità,<br />

esaminare la qualità dell'aria e<br />

intercettare ed anticipare le condizioni<br />

meteorologiche estreme.<br />

Questi servizi si andranno ad<br />

integrare a quanto già erogato<br />

dai satelliti europei Sentinel<br />

appartenenti alla costellazione<br />

Copernicus, che già forniscono<br />

servizi gratuiti per la P.A. e<br />

24 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

per tutti i cittadini degli Stati<br />

appartenenti alla comunità europea.<br />

C’è da tener presente infatti che<br />

quasi tutta la cittadinanza europea<br />

non è al corrente che questi<br />

dati vengono forniti in modalità<br />

open source dall’Unione europea,<br />

su apposite piattaforme<br />

presenti su internet, a chiunque<br />

sia in grado di scaricarsi le immagini<br />

a catalogo e di procedere<br />

alla successiva elaborazione<br />

delle stesse, per gli scopi di<br />

monitoraggio ambientale, per le<br />

quali sono stati ideate, progettate<br />

e messe in orbita.<br />

Grazie a questa esperienza di<br />

successo l’ESA ha deciso che<br />

l’analisi dei benefici intrapresa<br />

per la realizzazione di Iride si<br />

fondi su studi precedenti ed in<br />

particolare, sul Sentinel Benefit<br />

Study (SeBS). La metodologia<br />

SeBS è stata sviluppata da<br />

EARSC (European Association of<br />

Remote Sensing Companies ), che<br />

differisce dai più classici studi<br />

top-down sulla sostenibilità di<br />

Copernicus, in quanto mira<br />

a mostrare il valore derivante<br />

dall'uso dei dati Sentinel attraverso<br />

un approccio “dal basso<br />

verso l’alto” valutando i vantaggi<br />

dei progetti selezionati che<br />

fungono da best practise.<br />

La metodologia di valutazione<br />

dei benefici eredita quindi il<br />

nucleo dell'approccio SeBS<br />

adattandolo al contesto e alle<br />

specificità del Programma Iride,<br />

tenendo conto del fatto che<br />

la costellazione italiana non è<br />

ancora operativa e si concentra<br />

sul settore pubblico italiano. La<br />

metodologia SeBS, con le sue 6<br />

dimensioni di valore, offre un<br />

approccio particolarmente adatto<br />

per comprendere i vantaggi<br />

per il comparto della nostra P.A.<br />

Per ogni S.V.C., l'obiettivo è<br />

quello di identificare sistematicamente<br />

indicatori di benefici<br />

rilevanti che saranno erogati<br />

grazie ai nuovi 40 satelliti di<br />

Iride, raggruppati in sei classi<br />

dimensionali (economica, ambientale,<br />

normativa, innovazione,<br />

ricerca scientifica e tecnologica<br />

e sociale). I vantaggi che scaturiranno<br />

dalla messa a disposizione<br />

delle nuove immagini satellitari<br />

Iride per le S.V.C. selezionate<br />

sono valutati ex-ante, quindi<br />

prima dell'adozione dei servizi<br />

geospaziali da parte degli utenti<br />

coinvolti.<br />

La valutazione dei benefici<br />

mira in definitiva a stimare i<br />

miglioramenti apportati dal<br />

programma Iride. Questa attività<br />

sta coinvolgendo in questa<br />

fase i cosiddetti “Utenti Pilota”<br />

appartenenti alla Pubblica amministrazione<br />

istituzionalmente<br />

preposta ad occuparsi di specifici<br />

materie ed argomenti e che<br />

contribuiranno attivamente alla<br />

valutazione dei benefici per ciascun<br />

stakeholder della SVC di<br />

riferimento, compresi gli Utenti<br />

Finali.<br />

Gli Utenti Pilota sono coinvolti<br />

individualmente per ciascun<br />

S.V.C. individuato, in una serie<br />

di interviste per la raccolta delle<br />

informazioni rilevanti in un<br />

processo collaborativo di cosviluppo<br />

del report prodotto ad<br />

ogni ciclo.<br />

Questo tipo di organizzazione<br />

è sicuramente efficace e può<br />

produrre significativi benefici,<br />

grazie ad Iride, nelle attività di<br />

monitoraggio, controllo e tutela<br />

del patrimonio ambientale<br />

italiano, bisognoso di ogni cura<br />

possibile che ne possa preservare<br />

il suo inestimabile valore<br />

storico, archeologico, forestale,<br />

paesaggistico ed ambientale che<br />

fa dell’Italia una nazione unica,<br />

ammirata in tutto il mondo.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Space Economy; IRIDE; costellazione;<br />

remote sensing; ESA; ASI;<br />

monitoraggio; SVC<br />

ABSTRACT<br />

15 months have now passed since the<br />

signing of the public contracts, stipulated<br />

by the Italian companies that were<br />

awarded the lots for the production of<br />

satellites, administered by the European<br />

Space Agency, on behalf of the Italian<br />

Space Agency, based on the funds of the<br />

PNRR of the MISE , in order to achieve<br />

the putting into orbit of Iride, the new<br />

constellation of Italian satellite constellations<br />

which will be completed and put<br />

into orbit by 2026.<br />

Iride represents the flagship project of the<br />

new Italian industrial policy, called Space<br />

Economy, promoted and undertaken by<br />

the Draghi government.<br />

AUTORE<br />

Gen. B. (ris) Marco di Fonzo<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 25


INTERVISTA<br />

Alla scoperta di IRIDE<br />

Intervista a Guido Levrini<br />

già ESA Programme Manager per la costellazione IRIDE<br />

A cura della Redazione<br />

Guido Levrini, Programme<br />

Manager del Progetto<br />

Iride, ha gentilmente<br />

accettato di essere<br />

intervistato da Edoardo<br />

Carlucci della rivista<br />

<strong>GEOmedia</strong> riguardo alla<br />

situazione attuale sullo<br />

stato di sviluppo della<br />

Costellazione.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: È possibile<br />

avere maggiori dettagli<br />

sulla tipologia e la risoluzione<br />

dei sensori di IRIDE?<br />

Guido Levrini: Innanzitutto, vi<br />

ringrazio per questo invito, mi fa<br />

molto piacere!<br />

I satelliti di IRIDE sono stati<br />

concepiti come parti di una<br />

costellazione di costellazioni di<br />

satelliti e ognuno di essi utilizza<br />

tecnologie di osservazione<br />

diverse. Quindi, il progetto non<br />

prevede un unico satellite, ma<br />

un insieme di satelliti.<br />

Perché la scelta di utilizzare<br />

sensori che usano tecnologie<br />

diverse?<br />

Non è che ci piaccia giocare<br />

con la tecnologia - anche se per<br />

qualcuno di noi forse è anche<br />

così - ma abbiamo ricevuto<br />

questa richiesta dagli utenti.<br />

Osservare il territorio nazionale<br />

attraverso tecniche che sono<br />

complementari l’una con l’altra,<br />

permette di rilevare fenomeni<br />

e dati che un'unica tecnica non<br />

consentirebbe di individuare.<br />

Dunque, il primo punto che<br />

vorrei sottolineare è: perché la<br />

costellazione di IRIDE utilizza<br />

tecnologie diverse? Perché è<br />

uno dei requisiti richiesti dagli<br />

utilizzatori. Ma questo magari lo<br />

approfondiremo più avanti...<br />

Per rispondere alla domanda<br />

principale, a poco più di un<br />

anno dall’inizio del programma<br />

oggi possiamo parlare della carta<br />

d’identità dei satelliti.<br />

Partiamo da quelli a microonde,<br />

quindi dai Radar ad Apertura<br />

Sintetica (SAR), una tecnologia<br />

di cui l’Italia è leader mondiale.<br />

Abbiamo satelliti SAR che<br />

hanno risoluzioni che possono<br />

andare da circa 1 metro a una<br />

risoluzione più spinta, per vedere<br />

nel dettaglio - diciamo così<br />

– infrastrutture, target, obiettivi<br />

di estensione limitata con<br />

grande risoluzione. Lo fanno<br />

usando una tecnica spotlight;<br />

parliamo di circa 3 metri di<br />

risoluzione su un campo di vista<br />

istantaneo, dove si rilevano dati.<br />

Questa e quella che chiamiamo<br />

analisi SWAT dell’ordine di<br />

25-30 km sono osservazioni che<br />

chiamiamo “Street Map”, ovvero<br />

immagini lunghe delle foto (che<br />

poi sono along-track dell’orbita).<br />

Il Radar ad Apertura Sintetica ha<br />

una risoluzione di circa tre metri<br />

nel modo in cui immaginiamo<br />

di utilizzare la costellazione, che<br />

è stata distribuita con un campo<br />

di vista di 25-30 km.<br />

Parliamo di sensori ottici divisi<br />

in tre classi nella gamma del<br />

visibile, con risoluzioni migliori<br />

del metro. I satelliti montano<br />

sensori con risoluzioni intorno<br />

a 1,7-2 metri, leggermente<br />

superiori, e infine una terza<br />

classe con risoluzione di circa 2,5<br />

metri. Ovviamente, tutti questi<br />

parametri dipendono dalla scelta<br />

finale, dall’orbita, dalla tecnica<br />

di utilizzo, dalla geometria e da<br />

tutti quei fattori che sono ancora<br />

in fase di ottimizzazione.<br />

26 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


INTERvISTA<br />

Questo vi può dare una overview,<br />

una visione di insieme del<br />

tipo di caratteristiche.<br />

L’ultimo gruppo è un sensore<br />

iperspettrale, che ancora dipende<br />

dall'uso nella modalità operativa<br />

StreetMap, che consente la<br />

raccolta lungo una considerevole<br />

estensione. Parliamo di una<br />

risoluzione di 30 metri con uno<br />

SWAT e un campo di vista istantaneo<br />

di 20 km. Quest'ultimo<br />

strumento è chiamato Platino<br />

4 all'interno del programma<br />

dell’ASI Platino.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Quali saranno le<br />

differenze in tempi di ritorno rispetto<br />

a Copernicus e COSMO-<br />

SkyMed?<br />

Guido Levrini: Il tempo di<br />

rivisita è uno dei parametri<br />

fondamentali alla base del concetto<br />

del Programma IRIDE. In<br />

tutti i casi, miglioriamo molto<br />

quella che oggi è la capacità di<br />

collezionare dati sul Territorio<br />

Nazionale. Ogni volta, per ogni<br />

osservazione, per ogni tipologia,<br />

per ogni subcostellazione<br />

di Iride, miglioreremo quello<br />

che sarà poi a disposizione degli<br />

utenti nazionali.<br />

Il tempo di rivisita, che è un<br />

parametro importantissimo per<br />

IRIDE e per l’Osservazione<br />

della Terra, non è l’unico che<br />

farà la differenza. È importante<br />

anche sottolineare quanto<br />

siamo capaci di passare dal dato<br />

all’informazione in maniera<br />

rapida e in una forma richiesta<br />

dall’utilizzatore finale.<br />

In sostanza, nello sviluppo di<br />

IRIDE, ci siamo concentrati di<br />

più sulla qualità delle foto rispetto<br />

alla quantità, come invece<br />

accadeva nelle vecchie costellazioni.<br />

IRIDE non è soltanto<br />

una costellazione di satelliti. È<br />

un sistema completo che è stato<br />

pensato per generare informazioni<br />

che alimentano i processi dei<br />

vari servizi che ne usufruiranno.<br />

IRIDE andrà a colmare le lacune<br />

dei sistemi precedenti, ammortizzando<br />

costi, tempi di sviluppo<br />

e di inserimento in orbita,<br />

favorendo l’utente finale - come<br />

chi opera nel Monitoraggio delle<br />

Coste, del Mediterraneo, del<br />

Patrimonio Boschivo e Forestale,<br />

dell’Agricoltura di Precisione,<br />

dei Movimenti del Terreno,<br />

dell’Emergenza, della Sicurezza.<br />

È, quindi, un insieme di servizi e<br />

di utenze vastissime, comparabili<br />

a quelli di Copernicus, ed è stato<br />

sviluppato a livello Nazionale e<br />

non a livello Europeo.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Come verrà gestita<br />

una possibile integrazione tra i<br />

sensori di diversa tipologia come,<br />

ad esempio, quello dei droni o<br />

quelli per aerofotogrammetria?<br />

Guido Levrini: partiamo<br />

dall’idea che la catena del valore<br />

non è un satellite che utilizza<br />

una tecnologia e che fornisce<br />

dati ad una applicazione. IRIDE<br />

non lavora in isolamento, ma<br />

insieme a sistemi già esistenti,<br />

come Copernicus o COSMO-<br />

SkyMed. Parliamo sia di sistemi<br />

sviluppati in ambito Nazionale<br />

o Europeo, che di altre tecniche,<br />

come aeroportate e droni. Ma<br />

non dobbiamo fermarci a ciò<br />

che in qualche modo vola,<br />

parliamo anche di sensori che<br />

generano informazioni IN-<br />

SITU. Quindi, l’integrazione di<br />

tutti questi dati è l’informazione<br />

di cui l’utilizzatore ha bisogno.<br />

Senza parlare dei modelli che<br />

utilizzerà e che saranno parte<br />

integrante del sistema.<br />

IRIDE non è soltanto uno<br />

Space-Segment da concepire in<br />

isolamento: il fatto che i dati che<br />

IRIDE genererà si integreranno<br />

con altri, fa parte della natura del<br />

sistema che stiamo sviluppando.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Il sistema di<br />

gestione dei dati di IRIDE sarà<br />

diverso da quello di Copernicus?<br />

Guido Levrini: La differenza<br />

principale è che IRIDE è un sistema<br />

Nazionale e non Europeo.<br />

IRIDE avrà un suo Ground Segment<br />

e una catena di elaborazione<br />

di generazione di servizi per<br />

gli utilizzatori. Le informazioni<br />

che genererà non saranno soltanto<br />

basate sui satelliti di IRIDE.<br />

L’accesso alle condizioni di<br />

utilizzo, derivate anche dai dati<br />

dei satelliti di IRIDE, sarà da<br />

definire dalle autorità preposte<br />

e, quindi, non dal team che sta<br />

sviluppando il sistema.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Ci sarà effettivamente<br />

un numero di risorse sufficienti<br />

per gestire questa grande<br />

quantità di dati ricevuti?<br />

Guido Levrini: Il budget del<br />

Programma IRIDE stanziato<br />

dall’Italia copre la fase di sviluppo<br />

del sistema fino a metà<br />

del 2026, questo è dettato dalle<br />

regole del PNRR da cui deriva<br />

una parte sostanziale delle risorse<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 27


INTERVISTA<br />

MERCATO<br />

di sviluppo del sistema. Sin da<br />

oggi il sistema è concepito per<br />

avere costi di operazione che<br />

siano il più possibile ridotti, e ha<br />

l’ambizione e l’obiettivo anche di<br />

supportare, sostenere e avviare lo<br />

sfruttamento commerciale delle<br />

informazioni che genererà da<br />

parte di start-up, operatori commerciali<br />

ecc. Questo dovrebbe<br />

permettere di avere dei costi di<br />

operazione notevolmente ridotti.<br />

Ma tutte queste decisioni spetteranno<br />

alle autorità italiane.<br />

Per concludere, posso dire che<br />

IRIDE sarà un sistema che darà<br />

grandi risultati, soprattutto<br />

se paragonati ai costi ridotti<br />

dello sviluppo. Lo sfruttamento<br />

commerciale delle risorse - che<br />

dovrebbe essere possibile ed<br />

anche incentivato dalla politica<br />

dei dati e dei servizi che sarà poi<br />

scelta - ci fa pensare di poter<br />

ridurre veramente i costi di esercizio.<br />

<strong>GEOmedia</strong>: Sulla base dei ritardi<br />

di lancio della Costellazione<br />

Copernicus, considerando che il<br />

2026 è molto vicino, c’è una reale<br />

fiducia nel riuscire a lanciare i<br />

satelliti nei tempi previsti?<br />

Guido Levrini: IRIDE è un<br />

Programma estremamente<br />

ambizioso. L’Italia è stato l’unico<br />

paese che ha preso la decisione<br />

politica e ha stanziato i fondi<br />

necessari per sviluppare questo<br />

sistema in un tempo record.<br />

Stiamo parlando dell’unico<br />

paese che ha avuto il coraggio di<br />

spingersi in questa sfida.<br />

Per riuscirci dobbiamo impegnarci<br />

al massimo, ma con la<br />

consapevolezza che stiamo chiedendo<br />

a tutti noi, come sistema-<br />

Italia, di fare un salto di velocità<br />

nella produzione e nei tempi di<br />

rigore nello sviluppo. Quindi,<br />

se prendiamo questa sfida con<br />

l’atteggiamento giusto e non con<br />

le regole che abbiamo ereditato<br />

dal passato, io non ho il minimo<br />

dubbio che l’obiettivo non verrà<br />

mancato.<br />

Non è la mole dei dati che fa<br />

tremare i polsi! Piuttosto, è la<br />

consapevolezza che si sta affrontando<br />

una sfida nuova, una<br />

sfida che porterà il sistema-Italia<br />

ad un livello di competitività<br />

molto superiore rispetto a quello<br />

di coloro che non hanno avuto<br />

il coraggio di mettere in pista<br />

questa ambizione.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

IRIDE; costellazione;<br />

satelliti; sensori; SAR; servizi<br />

ABSTRACT<br />

Interview with Guido Levrini,<br />

already ESA Programme Manager<br />

for the IRIDE Constellation.<br />

AUTORE<br />

Redazione mediaGEO<br />

redazionemediageo@gmail.com<br />

Ergife Palace Hotel – Roma<br />

seguici sui social<br />

28 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong><br />

www.esriitalia.it


MERCATO<br />

GISTAM<br />

2024<br />

10 th International Conference on Geographical Information<br />

Systems Theory, Applications and Management<br />

Angers, France<br />

2 - 4 May, 2024<br />

The International Conference on Geographical Information Systems Theory, Applications and Management aims at creating a<br />

meeting point of researchers and practitioners that address new challenges in geo-spatial data sensing, observation, representation,<br />

processing, visualization, sharing and managing, in all aspects concerning both information communication and technologies (ICT)<br />

as well as management information systems and knowledge-based systems. The conference welcomes original papers of either<br />

practical or theoretical nature, presenting research or applications, of specialized or interdisciplinary nature, addressing any aspect<br />

of geographic information systems and technologies.<br />

CONFERENCE AREAS<br />

Data Acquisition and Processing<br />

Domain Applications<br />

Interaction with Spatial-Temporal Information<br />

Spatial Data Mining<br />

Managing Spatial Data<br />

Modeling, Representation and Visualization<br />

Remote Sensing<br />

MORE INFORMATION AT: HTTPS://GISTAM.SCITEVENTS.ORG/<br />

UPCOMING SUBMISSION DEADLINES<br />

REGULAR PAPER SUBMISSION: DECEMBER 13, <strong>2023</strong><br />

POSITION PAPER SUBMISSION: JANUARY 25, 2024<br />

SPONSORED BY: LOCALLY ORGANIZED AND HOSTED BY: INSTICC IS MEMBER OF: LOGISTICS:<br />

PUBLICATIONS:<br />

IN COOPERATION WITH:<br />

PROCEEDINGS WILL BE SUBMITTED FOR INDEXATION BY:<br />

Scan and connect to:<br />

gistam.scitevents.org<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 29


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

TRANSGLOBAL<br />

CAR EXPEDITION<br />

An Unforgettable Journey<br />

by Maxim Artamonov, Paola Catapano, Andrew Comrie-Picard, James Devine, Rosy Mondardini<br />

“I believe it is in our<br />

nature to explore,<br />

to reach out into<br />

the unknown. The<br />

only true failure<br />

would be not to<br />

explore at all.<br />

(Ernest Shackleton,<br />

explorer of the<br />

Antarctic, 1914).<br />

“<br />

We've spent years of careful<br />

planning. We've sourced<br />

the most advanced<br />

specialist equipment and brought<br />

together a team of like-minded experts<br />

– including explorers, scientists,<br />

and innovators - to embark on a bold<br />

human adventure.<br />

Some of us will travel where nobody<br />

has ever travelled before. Only a<br />

handful of people can say they have<br />

been to both the north and south<br />

poles, but no one has ever travelled<br />

through both poles - by earth and sea<br />

alone - in a single journey. It’s going<br />

to take sustained focus, courage, and<br />

intellectual curiosity.<br />

Through exploration, we want to<br />

contribute to scientific knowledge<br />

and collect data that will change<br />

our understanding of the universe,<br />

engaging individuals, organizations,<br />

and people along this extraordinary<br />

journey. At a time of crucial change<br />

for our survival on the planet,<br />

we feel compelled to contribute<br />

and engineer new and brilliant<br />

solutions to keep the earth’s<br />

inhabitants healthy and human<br />

civilization to thrive. We know<br />

that science and new technologies<br />

have the power to improve<br />

how we live and the impact we<br />

have on our surroundings.<br />

It's time to do things differently.<br />

But how?<br />

Innovation requires action. The action<br />

of individuals who are willing to take<br />

extreme risks, learn from their failures,<br />

spark change in others - and be inspired.<br />

As actions have consequences.<br />

We want to inspire today's innovators,<br />

technologists, and change-makers, to<br />

boldly reach for the unknown. We<br />

want to support climate advocates by<br />

providing the science they need to<br />

claim for change.<br />

On our journey, we will uncover stories<br />

of human endeavour, tap into the<br />

wisdom of ancient cultures, and experience<br />

the world's natural wonders.<br />

We will to share our heart-stopping<br />

adventures and experiences with as<br />

many people around the world as possible,<br />

and hope they will be inspired<br />

to make their wildest and most daring<br />

ideas a reality.<br />

Like all great expeditions of discovery,<br />

we don't know what challenges or<br />

hardships lie ahead.<br />

How will we overcome difficulties?<br />

What opportunities will we uncover?<br />

Will our data contribute to groundbreaking<br />

discoveries? How will it<br />

influence the way we progress as<br />

humans?<br />

Right now, there are more unknowns<br />

than knowns. More questions than<br />

answers.<br />

30 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

But we do know that when<br />

great collaboration, technology<br />

and an indomitable human<br />

spirit come together, the unexpected<br />

happens.<br />

Join us on our journey to the<br />

ends of the earth Be a virtual<br />

expedition traveller.<br />

The Transglobal Car Expedition<br />

is made possible by<br />

GOODGEAR, a Swiss based<br />

charity for positive technology.<br />

GOODGEAR believes in the<br />

potential of humans to overcome<br />

challenges and create<br />

technology solutions towards<br />

a sustainable, balanced, and<br />

prosperous world for humanity,<br />

the global environment and<br />

cultural heritage.<br />

Cosmic Rays: Fact Sheet<br />

Cosmic rays are high-energy<br />

particles that originate from<br />

various sources beyond our solar<br />

system, often from distant<br />

galaxies or supernovae. These<br />

charged particles, mainly composed<br />

of protons and atomic<br />

nuclei, constantly bombard the<br />

Earth from all directions.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 31


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

Scientists have been studying<br />

cosmic rays for decades, employing<br />

various techniques to<br />

measure and understand their<br />

properties. Despite extensive<br />

research, some cosmic rays defy<br />

conventional explanations, fueling<br />

ongoing investigations.<br />

One novel aspect of cosmic ray<br />

research involves polar measurements,<br />

where scientists<br />

focus on studying cosmic rays<br />

near the Earth's polar regions.<br />

The Transglobal Car Expedition<br />

will measure cosmic<br />

muons – particles originating<br />

from cosmic rays – using two<br />

Cosmic Pi detectors.<br />

The team will take data<br />

throughout the expedition,<br />

monitoring the flux at various<br />

latitudes. Critically, they will<br />

undertake the first-ever measurement<br />

of cosmic ray flux at<br />

the North Pole.<br />

32 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

Cosmic Pi Detectors on the Transglobal Car Expedition:<br />

Fact Sheet<br />

The Transglobal Car Expedition incorporates cutting-edge Cosmic<br />

Pi detectors in two separate vehicles to explore and analyse<br />

cosmic ray phenomena during the entire journey.<br />

These detectors utilise advanced technology to measure the cosmic<br />

muon flux, providing valuable insights into the cosmic ray<br />

flux and its variations across different geographical locations.<br />

Using Cosmic Pi detectors, the Transglobal Car Expedition team<br />

will undertake the first-ever measurement of cosmic ray flux at<br />

the North Pole.<br />

Scientific & Educational Significance<br />

• The expedition aims to contribute to the understanding of<br />

cosmic phenomena by studying muon flux and cosmic ray<br />

showers in diverse global environments.<br />

• The expedition will undertake the first-ever measurement of<br />

cosmic ray flux at the North Pole.<br />

• The project also serves as an educational tool, offering insights<br />

into cosmic ray detection technology and fostering interest in<br />

astrophysics and space science.<br />

Detector Configuration<br />

• Two Cosmic Pi detectors are mounted in distinct vehicles for<br />

the entire duration of the expedition.<br />

• Each detector features two scintillators to identify muons of<br />

cosmic origin, enabling precise measurement of the muon flux.<br />

• GPS synchronisation ensures accurate time alignment within<br />

100ns, facilitating the identification of cosmic ray showers<br />

detected by multiple synchronised detectors.<br />

Continuous Measurement of Muon Flux<br />

• The detectors continuously measure the cosmic muon flux, a<br />

known value of approximately 1 muon per cm2 of the Earth's<br />

surface per minute.<br />

• Flux variations are observed based on location, meteorological<br />

conditions, and space weather.<br />

Comprehensive Data Logging<br />

• The detectors will log various auxiliary values at 1-second intervals,<br />

providing additional context for muon flux and cosmic<br />

ray shower analysis.<br />

• GPS data includes latitude, longitude, and altitude, utilizing<br />

constellations such as GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo, and<br />

QZSS.<br />

• Orientation of the detector is measured using a 3-axis accelerometer.<br />

• The surrounding magnetic field is monitored with a 3-axis<br />

magnetometer.<br />

Atmospheric conditions, including pressure, temperature, and<br />

relative humidity, are recorded to enhance the overall dataset.<br />

What are Cosmic Rays?<br />

Composition: Cosmic rays<br />

consist of protons, alpha<br />

particles, and heavier atomic<br />

nuclei. These particles travel<br />

at nearly the speed of light,<br />

carrying immense energy.<br />

Origins: Primary sources of<br />

cosmic rays include supernovae<br />

explosions, gamma-ray<br />

bursts, and active galactic<br />

nuclei. However, a significant<br />

portion arise from unknown<br />

sources! By studying the<br />

features of the cosmic rays<br />

that reach the Earth’s surface,<br />

scientists can uncover valuable<br />

information about their<br />

origin and the cosmological<br />

phenomena that generated<br />

them.<br />

Energy Spectrum: Cosmic<br />

rays exhibit a wide range<br />

of energy levels, from lowenergy<br />

particles that are<br />

almost at rest to ultra-highenergy<br />

particles with energies<br />

far beyond what man-made<br />

accelerators, like the Large<br />

Hadron Collider at CERN,<br />

can produce.<br />

How do Cosmic Rays interact<br />

with the Earth's Atmosphere?<br />

Cosmic Ray Showers: When<br />

cosmic rays enter Earth's<br />

atmosphere, they interact<br />

with air molecules, initiating<br />

extensive particle cascades<br />

known as air showers. These<br />

showers consist of secondary<br />

particles, including electrons<br />

and muons (the heavier cousin<br />

of the electron).<br />

The Cosmic Pi detectors will<br />

be measuring cosmic muons<br />

at the Earth’s surface.<br />

Auroras: High-energy cosmic<br />

rays interacting with<br />

the Earth's magnetosphere<br />

34 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

contribute to the formation of<br />

auroras near the polar regions.<br />

These dazzling light displays<br />

are a direct result of cosmic<br />

particle interactions with atmospheric<br />

particles.<br />

Why are polar measurements<br />

important?<br />

Magnetic Field Influence:<br />

Earth's magnetic field plays<br />

a crucial role in deflecting<br />

charged particles, influencing<br />

the distribution of cosmic rays.<br />

Near the polar regions, the magnetic<br />

field is weaker, allowing<br />

a more direct influx of cosmic<br />

rays. This makes polar regions<br />

ideal locations for cosmic ray<br />

measurements.<br />

data collection of cosmic flux<br />

across various latitudes.<br />

Cosmic rays are enigmatic<br />

particles that offer a window<br />

into the cosmos. Polar measurements<br />

play a pivotal role<br />

in unravelling the mysteries<br />

surrounding cosmic rays,<br />

providing valuable data that<br />

enhances our understanding<br />

of these high-energy particles<br />

and their impact on the<br />

Earth.<br />

Transglobal's crew is also<br />

carrying out extensive and<br />

rare in situ measurements of<br />

sea ice and snow thickness in<br />

the Arctic Ocean. Stay tuned<br />

for an upcoming article to<br />

learn more about it.<br />

Longitudinal Dependence: The<br />

intensity and characteristics of<br />

cosmic rays exhibit variations<br />

based on latitude and longitude.<br />

Polar measurements provide<br />

valuable insights into these<br />

spatial dependencies, aiding in<br />

the understanding of cosmic<br />

ray propagation through the<br />

heliosphere.<br />

What’s the link between cosmic<br />

rays and the climate?<br />

Cloud formation: Cosmic rays<br />

may play a role in influencing<br />

Earth's climate by affecting<br />

cloud formation. The CLOUD<br />

experiment at CERN explores<br />

the connection between cosmic<br />

rays and aerosol formation, a<br />

crucial step in the formation of<br />

clouds.<br />

Cosmic flux and clouds: Changes<br />

in cosmic ray flux may<br />

contribute to variations in<br />

cloud cover, and may influence<br />

the Earth’s climate patterns.<br />

The exact extent of cosmic<br />

rays' influence on climate<br />

remains a topic of ongoing<br />

research, and requires extensive<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 35


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

Citizen Science<br />

Citizen Science is a participatory research approach that engages people in a broad range of activities to produce scientific knowledge<br />

outside of traditional scientific institutions. It occurs across many disciplines of science, from mapping natural phenomena to analysing<br />

historical documents, sharing health information, or tracking pollution.<br />

Citizen Science is gaining increasing popularity as it enables the collection and processing of data on a scale (spatial and temporal) that<br />

would be impossible with traditional research methods. In particular, the widespread adoption of smartphones opens up innovative possibilities<br />

for monitoring environmental factors at a local and global level. All individuals can now participate in data collection and analysis,<br />

democratizing the research process and enabling greater public involvement.<br />

On top of becoming an increasingly important source for scientists, Citizen Science data are used by UN operational agencies for humanitarian<br />

activities and provide governments with data relevant to monitoring the sustainable development goals (SDGs).<br />

Above all though, Citizen Science fosters public awareness and interest in scientific research, empowering communities to take ownership<br />

of the questions and problems being addressed. Its benefits for civic engagement and its contributions to societal goals such as environmental<br />

justice are widely recognized.<br />

Citizen Science @ Transglobal Car Expedition<br />

Particle Hunters Competition<br />

a Citizen Science project by CREDO<br />

"Particle Hunters Competition" is a Citizen Science project created<br />

by CREDO, the Cosmic Ray Extremely Distributed Observatory.<br />

By taking part in the competition, citizens co-create the<br />

world’s largest detector for cosmic radiation.<br />

CREDO Science<br />

4In our understanding of the Universe, one mystery remains;<br />

95% of the universe is invisible to us. It is an unknown mix of<br />

particles (dark matter 27%) and forces (dark energy 68%),<br />

which we know exist because of a variety of otherwise unexplained<br />

phenomena, for example the way in which galaxies<br />

rotate.<br />

4What could dark matter be? One idea is that it is made of<br />

“super-massive particles” born in the early Universe. If this<br />

theory is correct, while we cannot see such particles directly,<br />

we know that at the end of their life they would produce<br />

very high energy photons. Interacting with the atmosphere,<br />

such photons would create “super-preshowers” of low energy<br />

particles, something we could detect … if we had a detector<br />

the size of the Earth!<br />

4A super-preshower in fact is composed of a lot of relatively<br />

low energy particles which are spread far apart from one<br />

another, and we would need to detect each one of them.<br />

Alas, existing observatories looking for “cosmic rays”, ie.<br />

particles from space (see also Cosmic Rays Facts Sheet), cover<br />

only a teeny tiny fraction of the Earth's surface.<br />

4CREDO is trying to simulate this huge detector by having<br />

instead a network connecting lots and lots of little detectors<br />

spread out across the Earth's surface taking data at the same<br />

time: peoples’ smartphones!<br />

4The collected data also contribute to test hypotheses about<br />

the quantum structure of spacetime, the potential relationships<br />

between cosmic radiation and earthquackes and<br />

even the role played by high energy cosmic rays in cancer.<br />

The idea of CREDO was first presented on 2016. At present<br />

the CREDO Observatory is composed of more than 50 institutional<br />

entities from 20 countries on 5 continents (https://<br />

credo.science/#/credo-institutional-members).<br />

CREDO detector (smartphone application)<br />

4CREDO combines data collected by existing scientific detectors<br />

of various types and scales, including a large number<br />

(potentially reaching even millions) of smaller detectors,<br />

ie. the smartphones of the individual participating in the<br />

project.<br />

4Anyone can join CREDO's research infrastructure at any<br />

time. To transform an ordinary smartphone into a cosmic<br />

ray particle detector, people need to download and install<br />

the free CREDO Detector application.<br />

4When activated – after covering the phone’s camera - the<br />

CREDO application monitors images created by the camera<br />

in the dark, bright pixels that correspond to the passage<br />

of cosmic radiation.<br />

4The image of this detection, along with the time and location<br />

of the smartphone, is sent to the CREDO global<br />

database at the Academic Computer Centre Cyfronet of the<br />

AGH University of Krakow.<br />

The CREDO Detector application, initially prepared by the<br />

The Institute of Nuclear Physics of the Polish Academy of<br />

Sciences, is currently being developed by scientists from the<br />

Cracow University of Technology.<br />

Particle Hunters Competition<br />

4Particle Hunters is a competition that aims at attracting<br />

participants by “gamifying” the participation process,<br />

ie. arousing interest in cosmic rays while also challenging<br />

groups of peers to race. It is aimed to primary and secondary<br />

school pupils, but not only!<br />

4Each participant joins a team, and the goal of each team is<br />

to capture as many cosmic ray particles as possible using the<br />

CREDO Detector application.<br />

4The Transglobal Expedition crew will invite people along<br />

the journey to join the Transglobal Expedition Team and<br />

win the 2024 Particle Hunters Competition (from 15 Nov<br />

<strong>2023</strong> to 14 Jun 2024). There are already 37 teams registered<br />

for 2024’s competition.<br />

More on CREDO: https://credo.science/#/about/presskits<br />

More on Particle Hunters:<br />

https://credo.science/particle_hunters/#/<br />

36 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


TRANSGLOBAL CAR EXPEDTION<br />

Citizen Science @ Transglobal Car Expedition<br />

Globe at Night<br />

a Citizen Science project by NOIRLab<br />

Globe at Night is an international citizen-science campaign to raise<br />

public awareness of the impact of light pollution by inviting citizen<br />

scientists to measure and submit their night sky brightness observations.<br />

It is an initiative of US National Science Foundation’s National<br />

Optical-Infrared Astronomy Research Laboratory (NSF’s NOIRLab).<br />

Globe at Night Science<br />

4Light pollution is a global issue as it is affecting human health,<br />

wildlife behavior, and our ability to observe stars and other celestial<br />

objects. There are three main types of light pollution:<br />

”glare” from unshielded lighting, “light trespass” when unwanted<br />

light enters one’s property, and “sky glow” due to reflected<br />

and upward-directed (unshielded) light escaping up into the<br />

sky.<br />

4Sky glow caused by anthropogenic activities is one of the most<br />

pervasive forms of light pollution. Sky glow is the brightening of<br />

the night sky, mostly over urban areas, due to the electric lights<br />

of cars, streetlamps, offices, factories, outdoor advertising, and<br />

buildings, turning night into day for people who work and play<br />

long after sunset.<br />

4Satellites can measure the light emitted upward, but they are<br />

not sensitive to all wavelengths produced by LED lighting<br />

(blue light) or to light emitted horizontally. By analyzing more<br />

than 50,000 Globe at Nightobservations submitted by citizens<br />

over the past 12 years, using the naked human eye, researchers<br />

found that the dimmest stars in the night sky are being hidden<br />

by a 10% yearly increase in the sky background as a result of<br />

artificial light. This increase is much higher than estimates by<br />

satellite observations.<br />

4Effects on human health: an increased amount of light at night<br />

- blue light in particular - lowers melatonin production, which<br />

results in sleep deprivation, fatigue, headaches, stress, anxiety,<br />

and other health problems. Recent studies also show a connection<br />

between reduced melatonin levels and cancer.<br />

4Effects on environment: studies show that light pollution is also<br />

impacting animal behaviors, such as migration patterns, wakesleep<br />

habits, and habitat formation. With respect to energy,<br />

lighting is responsible for at least one-fourth of all electricity<br />

consumption worldwide. Over illumination is energy waste in<br />

terms of cost and carbon footprint.<br />

4Cultural effects: more than 100 years ago, being able to see<br />

thousands of stars was part of everyday life, inspiring artists<br />

like Van Gogh or musical composers like Holst or writers like<br />

Shakespeare. By washing out the starry night skies with the<br />

glows of cities and satellite mega constellations, we are losing<br />

touch with our cultural heritage and with what could inspire<br />

future generations.<br />

Globe at Night Citizen Science campaign<br />

4Every year, the Globe at Night campaign raises awareness about<br />

the impact of light pollution by inviting citizen scientists to<br />

measure and submit night sky brightness observations.<br />

4Due to the position of the moon, certain days and times each<br />

month are preferred for night sky observation. During such<br />

periods, people are invited to go outside on a clear, moonless<br />

night more than an hour after sunset, choose a reference constellation<br />

(depending on the location around the globe), go to<br />

the project report page (available in 28 languages), and enter<br />

the required information.<br />

4Globe at Night collects observations for all twelve months of<br />

the year. This large set of measurements will be compared to<br />

measurements from prior years in the same month to provide<br />

a comprehensive view of the changes to the night sky quality<br />

worldwide.<br />

All details, including clear instructions, dates, and the list of constellations,<br />

are available on the Globe at Night website: https://<br />

globeatnight.org/<br />

Globe at night partners<br />

The Globe at Night project was launched as a NASA program in<br />

the US in 2006 and it is now run by NSF’s NOIRLab. It went<br />

from 4k observation in 2006 to almost 20k in <strong>2023</strong>, for a total of<br />

more than 300K measurements worldwide.<br />

4NSF’s NOIRLab is operated by the Association of Universities<br />

for Research in Astronomy, Inc. (AURA), under a cooperative<br />

agreement with the National Science Foundation. https://<br />

noirlab.edu/public/<br />

4DarkSky International is an organization that strives to preserve<br />

and protect the nighttime environment, fighting light pollution<br />

through outreach, advocacy, and conservation. It includes<br />

more then 50 partners, including organizations and communities,<br />

media and private companies (www.darksky.org)<br />

EXPEDITION TIMELINE & ROUTE<br />

https://transglobalcar.com/route<br />

https://youtu.be/_sJKBtD2l0g<br />

• January 2024 | North America<br />

• February May 2024 | North Pole Crossing<br />

• May – September 2024 | Europe<br />

• October – November | Africa Tour<br />

• November 2024 - January 2025 | Antarctic Crossing<br />

• January – March 2025 | South America<br />

• April 2025 | Central America<br />

• May 2025 | North America<br />

KEYWORDS<br />

Transglobal; expedition; CERN; COSMIC RAYs; polar measurements<br />

ABSTRACT<br />

Through exploration, we want to contribute to scientific knowledge and<br />

collect data that will change our understanding of the universe, engaging<br />

individuals, organizations, and people along this extraordinary journey.<br />

At a time of crucial change for our survival on the planet, we feel compelled<br />

to contribute and engineer new and brilliant solutions to keep the<br />

earth’s inhabitants healthy and human civilization to thrive. We know<br />

that science and new<br />

LINKS<br />

More on Transglobal Route - https://transglobalcar.com/route<br />

More on CREDO - https://credo.science/#/about/presskits<br />

More on Particle Hunters - https://credo.science/particle_hunters/#/<br />

More on NoirLab - https://noirlab.edu/public/<br />

More on DarkSky - https://darksky.org<br />

More on CosmicPi - https://transglobalcar.cosmicpi.org<br />

AUTHORS<br />

Maxim Artamonov, Paola Catapano,<br />

Andrew Comrie-Picard,<br />

James Devine, Rosy Mondardini<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 37


MERCATO<br />

38 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


FIG WORKING WEEK 2024<br />

ACCRA, GHANA<br />

MERCATO<br />

FIG Working Week 2024<br />

19-24 May<br />

Accra, Ghana<br />

Your World, Our World: Resilient Environment and Sustainable Resource Management for All<br />

Join us at Fig working week 2024!<br />

Cutting-EdgE insights: Immerse<br />

yourself in the forefront of geospatial<br />

technology and sustainable resource<br />

management.<br />

global nEtwork: Connect with<br />

like-minded professionals, experts,<br />

and decision-makers from around<br />

the world.<br />

skills EnhanCEmEnt: Elevate<br />

your expertise through hands-on<br />

workshops, interactive sessions, and<br />

thought-provoking discussions.<br />

sdg impaCt: Align your mission<br />

with the United Nations Sustainable<br />

Development Goals. Discover how your<br />

work contributes to a better world.<br />

Register now at fig.net/fig2024<br />

La Palm Royal Beach Hotel<br />

International Federation<br />

of Surveyors, FIG<br />

Licensed Surveyors<br />

Association of Ghana, LISAG<br />

Ghana Institution<br />

of Surveyors<br />

AKWAABA –<br />

Welcome to Accra!<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 39


MERCATO<br />

PROGETTO FAIR: SVILUPPATO INNOVATI-<br />

VO DISPOSITIVO PER ANALIZZARE EFFET-<br />

TI SCINTILLAZIONE IONOSFERICA<br />

Nel quadro del Progetto FAIR, è stato sviluppato un innovativo<br />

dispositivo per analizzare gli effetti della scintillazione<br />

ionosferica.<br />

Questo strumento sarà presto messo alla prova in Brasile,<br />

dove i fenomeni di scintillazione sono particolarmente<br />

intensi, specialmente in estate.<br />

Recentemente, abbiamo concentrato gli sforzi nel creare<br />

l’interfaccia utente del dispositivo semplice e intuitiva.<br />

A tal fine, è stato impiegato un display LCD 20×4<br />

con driver Hitachi HD44780, collegato via I2C a un<br />

Raspberry Pi.<br />

Su questo Raspberry Pi viene eseguito anche il software<br />

dedicato allo studio della scintillazione.<br />

Il display LCD è fondamentale per il monitoraggio di<br />

vari processi e offre un feedback immediato, migliorando<br />

così l’efficienza operativa.<br />

Questi display LCD sono facilmente reperibili presso<br />

numerosi rivenditori sui siti di e-commerce di componenti<br />

elettronici.<br />

Il software che gestisce il display è scritto in Python e<br />

utilizza la libreria RPLCD, rendendo lo sviluppo del software<br />

molto semplice.<br />

Per iniziare, abbiamo collegato il Raspberry al display<br />

tramite i pin GPIO in questo modo:<br />

Poi abbiamo abilitato l’I2C sul Raspberry Pi tramite il<br />

comando sudo raspi-config. Questo comando apre la<br />

configurazione del Raspberry Pi nel terminale. Sotto<br />

“Interfacing Options”, abbiamo attivato l’I2C.<br />

Successivamente, abbiamo installato la libreria RPLCD<br />

con il comando<br />

sudo pip install RPLCD<br />

Abbiamo poi sviluppato una dashboard sfruttando le<br />

funzioni write_stringe write_buffer.<br />

Di seguito un esempio di utilizzo di queste funzioni per<br />

scrivere sul display LCD:<br />

# Importazione della libreria LCD from RPLCD import<br />

i2c #Importazione della libreria sleep from time<br />

import sleep # Costanti perinizializzare l’LCD lcdmode<br />

= ‘i2c’ cols = 20 rows = 4 charmap = ‘A00’i2c_expander<br />

= ‘PCF8574’ # Indirizzo generalmente 27;<br />

trova il tuo con:i2cdetect -y 1 address = 0x27 port =<br />

1 # 0 su un Raspberry Pi più vecchio #Inizializzazione<br />

dell’LCD lcd = i2c.CharLCD(i2c_expander, address,<br />

port=port,charmap=charmap, cols=cols, rows=rows)<br />

# Scrittura di una stringa sulla primalinea e passaggio<br />

alla successiva lcd.write_string(‘Hello world’) lcd.crlf()<br />

lcd.write_string(‘IoT with Vincy’) lcd.crlf() lcd.write_<br />

string(‘Phppot’) sleep(5)# Spegnimento della retroilluminazione<br />

lcd.backlight_enabled = False # Puliziadello<br />

schermo LCD lcd.close(clear=True)<br />

La libreria RPLCD consente anche di creare caratteri<br />

personalizzati, che abbiamo utilizzato per sviluppare<br />

icone e rendere l’interfaccia più intuitiva.<br />

Per esempio, abbiamo creato un’icona per indicare lo<br />

stato di carica della batteria, accendendo singoli pixel<br />

all’interno del display LCD.<br />

battery_HLF (<br />

0b00000,<br />

0b01110,<br />

0b11111,<br />

0b10001,<br />

0b10001,<br />

0b11111,<br />

0b11111,<br />

0b11111<br />

Per maggiori informazioni:<br />

GTER srl http://www.gter.it<br />

IMMAGINI SAR DI SENTINEL-1 INDIVI-<br />

DUANO POSSIBILE SVERSAMENTO DI<br />

OLIO<br />

Nelle situazioni operative di monitoraggio per<br />

cui sono stati lanciati i satelliti della costellazione<br />

Copernicus troviamo Sentinel 1-A e 1-B (quest'ultimo<br />

purtroppo oggi in lento decadimento).<br />

Includono l'imaging in banda C che opera in quattro<br />

modalità esclusive con diversa risoluzione (fino a 5<br />

m) e copertura (fino a 400 km). Il radar ad apertura<br />

sintetica (SAR) ha il vantaggio di operare a lunghezze<br />

d'onda non ostacolate dalla copertura nuvolosa o<br />

dalla mancanza di illuminazione e può acquisire dati<br />

su un sito durante il giorno o la notte in tutte le condizioni<br />

atmosferiche.<br />

Nell'articolo Copernicus e il suo servizio di osservazione<br />

delle coste abbiamo recentemente parlato<br />

dell'hub costiero di Copernicus in cui è stata resa<br />

disponibile una analisi già pronta dei dati elaborati<br />

con le tecniche automatiche di analisi delle immagini<br />

satellitari e la facilità di uso di tale piattaforma,<br />

senza dover disporre di particolari competenze. Sono<br />

evidenziate in rosso le variazioni del territorio in un<br />

40 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

Con competenze superiori si possono effettuare<br />

analisi per monitoraggio di livello estremamente<br />

importante, dando senso reale al motivo per cui<br />

questi satelliti sono stati lanciati.<br />

Un esempio di uso delle immagini SAR di<br />

Sentinel-1 lo troviamo in un rapporto Rapporto<br />

del 21 febbraio scorso ove le immagini Sentinel-1A<br />

hanno segnalato un possibile sversamento di olio<br />

in mare avvenuto a nord della costa di Ancona.<br />

Gli strumenti software utilizzati per l'analisi<br />

dell'immagine satellitare:<br />

• ENVI versione 5.6.2<br />

ENVI, distribuito da NV5 (https://www.nv5geospatialsoftware.com/Products/ENVI),<br />

è il software<br />

di elaborazione e analisi delle immagini standard<br />

del settore e la tecnologia sottostante per l'ecosistema<br />

di soluzioni ENVI. Viene utilizzato da analisti<br />

di immagini, professionisti GIS, scienziati e organizzazioni<br />

di tutto il mondo per prendere decisioni<br />

critiche e risolvere problemi difficili con sicurezza;<br />

.<br />

• SNAP<br />

La Sentinel Application Platform (SNAP) è ideale<br />

per l'elaborazione e l'analisi dell'osservazione<br />

della Terra (EO) grazie alle seguenti innovazioni<br />

tecnologiche: estensibilità, portabilità, piattaforma<br />

modulare, astrazione di dati EO generici, gestione<br />

della memoria ottimizzata e un framework di<br />

elaborazione dei grafici. SNAP e i singoli Sentinel<br />

Toolbox supportano numerosi sensori Sentinel.<br />

L'ESA/ESRIN fornisce gratuitamente SNAP<br />

(https://earth.esa.int/eogateway/tools/snap) alla<br />

comunità dell'osservazione della Terra;<br />

• QGIS<br />

Sistema di Informazione Geografica Open Source<br />

facile da usare, rilasciato sotto la GNU General<br />

Public License (https://www.qgis.org/). QGIS è<br />

un progetto ufficiale della Open Source Geospatial<br />

Foundation (OSGeo). Funziona su Linux, Unix,<br />

Mac OSX, Windows e Android e supporta numerosi<br />

formati vettoriali, raster, database, con varie<br />

funzionalità.<br />

Crediti elaborazione: Massimo Morigi 2024<br />

C’è vita nel nostro mondo.<br />

Trasformazione e pubblicazione di dati<br />

territoriali in conformità a INSPIRE<br />

Assistenza su Hight Value Datasets,<br />

APIs, Location Intelligence, Data Spaces<br />

INSPIRE Helpdesk<br />

We support all INSPIRE implementers<br />

Epsilon Italia S.r.l.<br />

Viale della Concordia, 79<br />

87040 Mendicino (CS)<br />

Tel. e Fax (+39) 0984 631949<br />

info@epsilon-italia.it<br />

www.epsilon-italia.it<br />

www.inspire-helpdesk.eu<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 41


MERCATO<br />

GESTIONE E CON-<br />

DIVISIONE DEI<br />

DATI GEOGRAFICI:<br />

IN ARRIVO I COR-<br />

SI "GEODATABASE<br />

(POSTGIS)" E<br />

"WEBGIS BASE”<br />

In arrivo due corsi che la<br />

Formazione TerreLogiche ha<br />

pensato per quanti desiderano<br />

imparare a gestire, interrogare<br />

ed elaborare grandi<br />

moli di dati geografici e a condividere e comunicare online<br />

informazioni territoriali georeferenziate attraverso applicazioni<br />

di web mapping. Si terrà nei giorni 20, 21 e 22<br />

marzo il corso online"Geodatabase (PostGIS)", mentre è in<br />

programma per il 22, 23 e 24 maggio il modulo "WebGIS<br />

Base". I corsi possono essere acquistati singolarmente, ma<br />

scegliere la formula del "pacchetto formativo" offre due<br />

vantaggi: avere uno sconto sul prezzo di listino di entrambi<br />

i moduli e poter dilazionare il pagamento in due soluzioni.<br />

I geodatabase rappresentano dei sistemi completi che non<br />

solo permettono di immagazzinare geodati, ma offrono anche<br />

funzionalità di elaborazione ed analisi spaziali molto<br />

evolute. PostGIS è attualmente il più utilizzato e potente<br />

software di geodatabase disponibile, in grado di estendere<br />

le funzionalità del database Open Source PostgreSQL per<br />

l'archiviazione e l'analisi di dati geografici. Durante il corso<br />

si affronteranno argomenti fondamentali come strumenti<br />

di amministrazione, importazione ed esportazione di tabelle<br />

e layer GIS (es. CSV, ESRI Shapefile ed altri formati vettoriali,<br />

layer raster, ecc.), utilizzo di QGIS come interfaccia<br />

di visualizzazione di PostGIS, strumenti di interrogazione,<br />

e funzioni PostGIS di base (es. selezioni, filtri, viste, merge,<br />

clip, spatial join, analisi di prossimità). Non mancheranno<br />

inoltre alcuni cenni su funzionalità avanzate, quali Map algebra,<br />

Topologie, stored procedures, e l’utilizzo di PostGIS<br />

in applicazioni Web.<br />

Sempre più utilizzati da parte di aziende e Pubbliche<br />

Amministrazioni, i webGIS si dimostrano particolarmente<br />

efficaci per comunicare e condividere informazioni geografiche<br />

con cittadini e utenti poiché permettono di gestire, visualizzare<br />

e analizzare informazioni digitali georeferenziate<br />

tramite il web. Obiettivo del modulo didattico è quello di<br />

rendere i partecipanti in grado di creare, gestire e utilizzare<br />

servizi web cartografici e trasmettere loro le competenze<br />

di base per poter realizzare applicazioni front-end webGIS<br />

personalizzate. Strumenti e tecnologie utilizzati saranno<br />

Open Source e ampiamente diffusi in ambito professionale;<br />

in particolare, si lavorerà con QGIS Server, LizMap,<br />

GeoServer, OpenLayers.<br />

Si ricorda infine che al termine di entrambi i corsi si potrà<br />

svolgere, in modo gratuito, un test di valutazione con<br />

domande a risposta multipla, il cui superamento verrà certificato<br />

sull'attestato di partecipazione e profitto, un documento<br />

perfetto per arricchire il proprio curriculum e certificare<br />

le nuove competenze e conoscenze acquisite.<br />

Per maggiori informazioni su programmi e costi:<br />

https://www.terrelogiche.com/<br />

42 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

Our in-field geographical data is on again!<br />

StudioSit SA is a swiss, former italian company, operating in<br />

geographical data in-field detection activities. We believe our<br />

main goals will affect the eventuality of achieving the full territorial<br />

mapping coverage of southern european countries, one day.<br />

Urban<br />

3D<br />

Model<br />

Deep map<br />

Toponymy<br />

and house<br />

numbers<br />

SOS<br />

Urban sense<br />

of security<br />

Parking<br />

areas<br />

for urban<br />

comfort<br />

Urban 3D MOdel, geolocated addresses, spot by spot parking lots, together they represent 100% of<br />

our geodatabases and business. Our creed bring us to a deep respect for the three elements qualifying<br />

a value added geographical data: Accuracy, Completeness and Updating.<br />

With this focus on our mind, we travel towns, cities and countries, and we survey and detect all we can<br />

reach (no matter if) driving or walking, cycling or flying. Discover our Sityround project!<br />

Sityround<br />

StudioSit SA<br />

Via Massimiliano Magatti 1 • 6900 Lugano · Switzerland • www.studiositsa.ch<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 43


MERCATO<br />

MAGGIOR PRODUTTIVITÀ NEI RILIEVI<br />

STRADALI CON LEICA AP20 AUTOPOLE<br />

Teorema Milano, si occupa da oltre 30 anni della distribuzione<br />

di strumenti topografici Leica Geosystems,<br />

con un ampio catalogo di strumenti e accessori. Sempre<br />

attenti all’evoluzione del settore, Teorema propone le<br />

ultime innovazioni tecnologiche, come il Leica AP20,<br />

uno strumento che offre nuove possibilità di misurazione<br />

con le stazioni totali, migliorando il lavoro del<br />

professionista. In questa case history vediamo come il<br />

rilevamento con Leica AP20 AutoPole in Giappone ha<br />

consentito la realizzazione di progetti in tempi più rapidi<br />

e una riduzione della manodopera del 75% con<br />

notevoli risparmi sui costi.<br />

BM Field, una società di servizi topografici con sede a<br />

Hokkaido, in Giappone, ha condotto rilievi efficienti<br />

e accurati per un progetto di ricostruzione di una<br />

strada residenziale utilizzando l'innovativa tecnologia<br />

Leica Geosystems, tra cui Leica AP20 AutoPole e<br />

Leica MS60 MultiStation. La combinazione di tecnologie<br />

di rilevamento all'avanguardia ha portato ad un<br />

completamento più rapido del progetto utilizzando il<br />

75% in meno di manodopera, una maggiore flessibilità<br />

di misurazione e un risparmio sui costi previsto di oltre<br />

€ 2.500, il tutto mantenendo un'elevata precisione e<br />

un controllo di qualità.<br />

L'AP20 è una soluzione intelligente pluripremiata per<br />

stazioni totali robotiche che aiuta i topografi a lavorare<br />

in modo più efficiente. Compensa automaticamente<br />

un'asta inclinata e rileva l'altezza dell'asta per misurazioni<br />

più rapide anche in condizioni difficili.<br />

Con l'AP20, i topografi possono inclinare l'asta per<br />

raggiungere punti o evitare ostacoli e mantenere il<br />

bloccaggio del prisma, eliminando noiosi passaggi analogici<br />

e consentendo flussi di lavoro digitali moderni.<br />

Geometri esperti affrontano il complicato progetto<br />

Hokkaido<br />

Situata a Sapporo, Hokkaido, BM Field fornisce servizi<br />

di rilevamento agricolo e urbano in tutta l'isola<br />

più settentrionale del Giappone. Il lavoro dell’azienda<br />

comprende la determinazione della quantità di terreno<br />

agricolo per le autorità locali, la facilitazione della<br />

pianificazione del miglioramento del territorio e la<br />

prevenzione dei disastri attraverso il monitoraggio delle<br />

frane e piani di ripristino. Il team BM Field è abituato<br />

a lavorare in condizioni difficili, inclusi canali di irrigazione<br />

e foreste nonché su pendii ripidi e rocciosi.<br />

La squadra è stata incaricata dalla città di Kitahiroshima<br />

di ispezionare una strada residenziale di 700 metri<br />

come parte di un progetto di ricostruzione. Lo scopo<br />

del lavoro comprendeva il rilevamento delle condizioni<br />

esistenti della strada e 29 sezioni trasversali per raccogliere<br />

dati per la riprogettazione.<br />

Poiché quasi tutto il lavoro di BM Field è un'operazione<br />

di rilevamento svolta da un solo uomo che utilizza le<br />

stazioni totali robotiche e il GNSS di Leica Geosystems,<br />

il loro punto di forza risiede nella selezione dell'attrezzatura<br />

giusta per l'attività: ciò consente loro di lavorare<br />

in modo efficiente e flessibile e di fornire risultati di<br />

rilevamento affidabili a prezzi equi.<br />

Con un arco di tempo limitato di 7 giorni a causa del<br />

traffico pedonale e veicolare attivo, insieme a oltre<br />

3.500 punti di rilevamento, comprese viste ostruite da<br />

pali della luce, recinzioni e altre strutture, la necessità<br />

di individuare lo strumento migliore per il lavoro era<br />

ancora più urgente.<br />

Il progetto prevedeva il rilevamento di molte strutture<br />

allineate verticalmente con la massima precisione per<br />

creare una pianta in scala 1/500 delle condizioni esistenti<br />

inclusa l'elevazione dei punti di osservazione e<br />

una pianta in sezione trasversale in scala 1/100.<br />

AP20 AutoPole: la soluzione ottimale<br />

Le esigenze del progetto rendevano difficili i metodi<br />

di rilevamento tradizionali. Ad esempio, in molti luoghi<br />

non era possibile posizionare verticalmente l'asta<br />

del prisma a causa di ostacoli e di osservazioni sfalsate.<br />

Pertanto, il team ha scelto il Leica AP20 AutoPole.<br />

Tomokazu Aoyama, Presidente e Ingegnere topografico,<br />

ha dichiarato: "Avevamo già utilizzato l'antenna<br />

GNSS GS18 T di Leica con compensazione dell'inclinazione<br />

ed eravamo convinti che l'AP20 sarebbe stato<br />

molto efficace per questo progetto, che richiedeva una<br />

precisione millimetrica."<br />

Aoyama ha abbinato l'AP20 alla MultiStation Leica<br />

MS60, una stazione totale a scansione laser di altissima<br />

precisione, e al software da campo Leica Captivate.<br />

Leica Captivate offre una gamma di app per il lavoro<br />

di rilievo, inclusa una guida per aiutare i topografi a<br />

trovare, registrare e rivedere facilmente e rapidamente i<br />

punti quando lavorano con l'AP20.<br />

Le tecnologie integrate di compensazione dell'inclinazione<br />

e di rilevamento dell'altezza dei pali dell'AP20<br />

sono state fondamentali per risparmiare tempo nelle<br />

affollate aree residenziali. La compensazione dell'inclinazione<br />

e le regolazioni automatiche dell'altezza dell'asta<br />

registrate in Captivate hanno fatto sì che fossero<br />

44 <strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

necessarie meno configurazioni dell'MS60 per mantenere<br />

la linea visiva verso l'AP20. Il fatto di aggirare gli<br />

ostacoli in modo facile e veloce e di eliminare i lunghi<br />

inserimenti manuali dell'altezza ha consentito a un solo<br />

geometra, invece del solito team di quattro persone, di<br />

completare il progetto in soli tre giorni.<br />

Aoyama ha commentato: "Il tempo dedicato al lavoro è<br />

stato inferiore al previsto, il che ci ha permesso di procedere<br />

con il lavoro con un alto grado di soddisfazione<br />

e abbiamo ridotto al minimo il numero di configurazioni<br />

dello strumento necessarie per raccogliere tutti i<br />

punti utilizzando la funzione di inclinazione."<br />

AP20 offre sondaggi più rapidi, economici e migliori<br />

Il team di BM Field ha effettuato un confronto tra il<br />

costo effettivo del progetto e i costi previsti utilizzando<br />

metodi tradizionali. Hanno scoperto che le soluzioni<br />

combinate di Leica Geosystems hanno ridotto il fabbisogno<br />

di manodopera del sondaggio del 75%, traducendosi<br />

in circa 400.000 JPY o € 2.500 di risparmio sui<br />

costi totali previsti rispetto ai metodi convenzionali.<br />

Nonostante il programma accelerato, la precisione è<br />

rimasta elevata grazie alla precisione e alle capacità automatizzate<br />

dell'AP20.<br />

Le capacità di rilevamento più veloci dell'AP20 con<br />

un equipaggio più piccolo hanno consentito notevoli<br />

miglioramenti in termini di efficienza e riduzioni dei<br />

costi.<br />

Per conoscere meglio questi strumenti e i software dedicati,<br />

avere maggiori informazioni tecniche/commerciali<br />

e ricevere una dimostrazione gratuita dai tecnici<br />

del team Teorema Srl:<br />

email info@geomatica.it<br />

telefono 025398739.<br />

Schede tecniche e maggiori info consultabili sul sito<br />

web www.geomatica.it<br />

IDS GEORADAR LANCIA NUOVE SOLUZIONI<br />

PER L'ISPEZIONE DEL CALCESTRUZZO<br />

IDS GeoRadar, fornitore leader di soluzioni Ground<br />

Penetrating Radar (GPR) e Radar Interferometrico, ha<br />

lanciato C-thrue XS, uno scanner GPR portatile a doppia<br />

polarizzazione per l'ispezione del calcestruzzo senza problemi,<br />

e NDT Reveal, una soluzione software integrata per<br />

l'analisi e gestione dei dati del sottosuolo.<br />

Le nuove soluzioni consentono di scansionare strutture in<br />

calcestruzzo in modo efficiente, rilevare elementi più in<br />

profondità sotto la superficie e prendere decisioni informate<br />

su dove tagliare o perforare in sicurezza.<br />

C-thrue XS: scanner flessibile per piccoli spazi<br />

Basandosi sul successo di C-thrue, lanciato nel 2018, il più<br />

piccolo C-thrue XS è progettato per l'uso in aree difficili<br />

da raggiungere dove i professionisti dell'edilizia possono<br />

manovrare facilmente un dispositivo compatto. Il suo design<br />

ergonomico e leggero, di meno di mezzo chilo, rende<br />

il processo di scansione più confortevole. Grazie alla sua<br />

capacità di doppia polarizzazione, gli utenti possono eseguire<br />

scansioni complete insolo passaggio. Questa funzione<br />

consente allo scanner di inviare e ricevere segnali sia in<br />

orientamento orizzontale che verticale, garantendo risultati<br />

più accurati e dettagliati. Grazie all'elaborazione automatica<br />

in tempo reale, il dispositivo evidenzia tempestivamente<br />

gli obiettivi e le potenziali aree problematiche.<br />

NDT Reveal: analizza, visualizza e gestisci facilmente i dati<br />

di scansione GPR<br />

NDT Reveal si integra facilmente con i software basati<br />

su CAD, inclusi BricsCad e Bricsys e aiuta ad analizzare,<br />

visualizzare e gestire i dati GPR raccolti. Fornendo un'interfaccia<br />

intuitiva con varie opzioni di visualizzazione,<br />

comprese le scansioni 2D e 3D, la suite software facilita<br />

una comprensione completa delle strutture scansionate.<br />

Con NDT Reveal, gli utenti possono gestire l'analisi e il<br />

reporting dei dati GPR in un unico posto, il che aiuta a<br />

ottimizzare i flussi di lavoro di progetti grandi e complessi.<br />

Possono anche caricare informazioni collaterali come foto,<br />

schizzi del sito e disegni CAD e renderli accessibili a tutti i<br />

membri del team.<br />

http://idsgeoradar.com<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°6-<strong>2023</strong> 45


AGENDA<br />

8–10 APRILE 2024<br />

Esri International<br />

Infrastructure Management<br />

and GIS Conference<br />

Frankfurt (Germany)<br />

www.esri.com<br />

2 – 4 MAGGIO 2024<br />

GISTAM 2024 – 10th<br />

International Conference on<br />

Geographical Information<br />

Systems<br />

Angers (France)<br />

https://gistam.scitevents.<br />

org/2024<br />

8 – 9 MAGGIO 2024<br />

Conferenza Esri Italia<br />

Roma<br />

https://www.esriitalia.it<br />

13 - 16 MAGGIO 2024<br />

Geospatial World Forum<br />

Rotterdam (Holland)<br />

https://<br />

geospatialworldforum.org/<br />

5 – 6 GIUGNO 2024<br />

GEOBusiness<br />

ExCeL London - UK<br />

https://www.<br />

geobusinessshow.com/<br />

15–19 LUGLIO 2024<br />

Esri User Conference<br />

San Diego (USA)<br />

www.esri.com<br />

17 – 20 GIUGNO 2024<br />

43rd EARSeL Symposium<br />

Manchester UK<br />

https://manchester2024.<br />

earsel.org/<br />

24 - 26 SETTEMBRE 2024<br />

INTERGEO 2024<br />

Stuttgart (Germany)<br />

https://intergeo.de<br />

9 – 11 OTTOBRE 2024<br />

Dronitaly<br />

Bologna<br />

https://www.dronitaly.it/it/<br />

1 - 8 DICEMBRE 2024<br />

FOSS4G<br />

Belem (Brasil)<br />

https://foss4g.org/<br />

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la realtà in 3D<br />

nel modo più rapido<br />

e preciso che mai.<br />

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