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GEOmedia_5_2023

La prima rivista italiana di geomatica

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Rivista bimestrale - anno XXVII - Numero - 5/<strong>2023</strong> - Sped. in abb. postale 70% - Filiale di Roma<br />

TERRITORIO CARTOGRAFIA<br />

GIS<br />

CATASTO<br />

3D CITY<br />

INFORMAZIONE GEOGRAFICA<br />

FOTOGRAMMETRIA EDILIZIA<br />

URBANISTICA DIGITAL TWIN<br />

LASER SCANNING<br />

REMOTE SENSING<br />

GNSS<br />

SPAZIO<br />

RILIEVO AMBIENTE TOPOGRAFIA<br />

LiDAR<br />

GEOBIM<br />

BENI CULTURALI<br />

SMART CITY<br />

Set/Ott <strong>2023</strong> anno XXVII N°5<br />

GNSS a Basso Costo<br />

per Rilievi Topografici<br />

di Precisione<br />

UNA BASE DATI<br />

ARMONIZZATA<br />

UNA VISITA IN<br />

GIAPPONE<br />

MONITORAGGIO STRUTTURALE<br />

DELLE FERROVIE


Our in-field geographical data is on again!<br />

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StudioSit SA is a swiss, former italian company, operating in<br />

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geographical data in-field detection activities. We believe our<br />

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main goals will affect the eventuality of achieving the full territorial<br />

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mapping coverage of southern european countries, one day.<br />

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Urban<br />

Urban<br />

3D<br />

3D<br />

Model<br />

Model<br />

Deep map<br />

Deep map<br />

Toponymy<br />

Toponymy<br />

and house<br />

numbers and house<br />

numbers<br />

SOS<br />

SOS<br />

Urban sense<br />

of Urban security sense<br />

of security<br />

Parking<br />

areas Parking<br />

for areas urban<br />

comfort<br />

urban<br />

comfort<br />

Urban 3D MOdel, geolocated addresses, spot by spot parking lots, together they represent 100% of<br />

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our geodatabases and business. Our creed bring us to a deep respect for the three elements qualifying<br />

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a value added geographical data: Accuracy, Completeness and Updating.<br />

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With this focus on our mind, we travel towns, cities and countries, and we survey and detect all we can<br />

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reach (no matter if) driving or walking, cycling or flying. Discover our Sityround project!<br />

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Sityround<br />

StudioSit SA<br />

StudioSit SA<br />

Via Massimiliano Magatti 1 • 6900 Lugano · Switzerland • www.studiositsa.ch<br />

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C’è geografia in ogni cosa<br />

Tra i personaggi citati dalla rivista Nature come i più influenti del <strong>2023</strong> troviamo Ilya Sutskever,<br />

il visionario dell'intelligenza artificiale, inoltre per la prima volta viene incluso un outsider<br />

non umano come ChatGPT. L’azienda californiana OpenAi di San Francisco, tra i maggiori<br />

contributori di ChatGPT, intende, da qui a quattro anni, allocare un quinto della potenza<br />

computazionale delle sue macchine per studiare come "orientare e controllare i sistemi di<br />

intelligenza artificiale più intelligenti dell'essere umano".<br />

Sono notizie a cui dobbiamo riservare particolare attenzione.<br />

Da anni parliamo dell’impatto della tecnologia promuovendone le soluzioni che analizzano<br />

l’ambiente, il territorio e i beni culturali e abbiamo visto in un percorso che dura da più di 25<br />

anni con <strong>GEOmedia</strong>, come sia cambiato radicalmente il mondo in cui viviamo a causa del forte<br />

impatto di tecnologie di posizionamento, di analisi e riproduzione di modelli digitali della realtà<br />

e della simulazione di eventi e situazioni tramite sistemi informativi geografici. In questo numero<br />

vengono riportate testimonianze eloquenti del passato e delle presenti tecnologie in uso.<br />

L’impatto della tecnologia sulla società è qualcosa che ha affascinato molti di noi affrontando sfide<br />

per cambiare il modo in cui viviamo. Ma oggi c’è chi si chiede se questa cosa su cui noi, come<br />

popolo e come società, facciamo affidamento, si rivoltasse ciecamente contro di noi?<br />

Un recente film proposto su Netflix, Leave The World Behind (Il mondo dietro di te), ci porta<br />

visioni apocalittiche di una possibile futura realtà. Tratto dall’omonimo romanzo di Rumaan Alam,<br />

finalista nel 2020 del National Book Award per la narrativa, ma anche best seller per il New York<br />

Times e libro dell’anno per il Time, The Washington Post e The Newyorker. Il volume è anche<br />

entrato nella lista dei libri preferiti da Barack Obama nel 2021, tanto che gli Obama stessi ne sono<br />

diventati co-produttori.<br />

La geografia e l’ambiente sono basilari in questa storia e si mette alla prova l’intelligenza parziale<br />

di sistemi come nella automazione della guida delle vetture Tesla, ma anche di navi di enormi<br />

dimensioni. Nella storia raccontata sembra che d’improvviso si soffra di mancanza di geografia<br />

perché ormai c'è geografia in ogni cosa. La scena di Clay che senza mappe satellitari non riesce ad<br />

andare da nessuna parte non è apocalittica, ma fa parte della nostra vita quotidiana. È fin troppo<br />

facile rilassarsi ed appoggiarsi ad una intelligenza che ci fa da guida, senza faticare a consultare<br />

carte geografiche e annunci di situazioni del traffico stradale.<br />

I professionisti delle scienze geografiche, e le organizzazioni per cui lavorano, stanno preparando<br />

dati con e per sistemi di intelligenza artificiale, assumendo una responsabilità che va oltre le attività<br />

quotidiane di acquisizione, elaborazione e analisi dei dati geospaziali. L'acquisizione di grandi<br />

quantità di dati elaborati fa perdere di vista i fondamenti che abbiamo sviluppato ed assimilato per<br />

arrivare al punto attuale, i semplici presupposti che rendono valide le considerazioni successive.<br />

Per tutte le analisi geospaziali bisogna pur ricordare quale siano le basi di riferimento e i caposaldi<br />

di partenza che spesso non sono presenti su Internet, sono nella nostra memoria, scritte su libri e<br />

riviste che non sono stati digitalizzati. ChatGPT nasce ora e non è in grado di andare in biblioteca<br />

a leggere cose che non sono state digitalizzate, di cui noi abbiamo coscienza o possiamo leggere<br />

andando nelle biblioteche reali sulla carta stampata di cui, per fortuna, ancora possiamo disporre.<br />

Buona lettura,<br />

Renzo Carlucci


FOCUS<br />

In questo<br />

numero...<br />

FOCUS<br />

REPORT<br />

MEMORIE<br />

ALTRE<br />

RUBRICHE<br />

28 ESA<br />

30 MERCATO<br />

38 AGENDA<br />

Una base dati<br />

armonizzata per la<br />

mappatura europea di<br />

area e produzione<br />

delle colture a livello<br />

regionale<br />

di Alice Carlotta Tani, Giuseppe<br />

Pulighe, Concetta Cardillo,<br />

Giuliano Gabrieli, Iraj<br />

Namdarian, Flavio Lupia<br />

6<br />

Nell'immagine di copertina,<br />

acquisita da uno dei satelliti<br />

Copernicus Sentinel-3 il 3<br />

dicembre <strong>2023</strong>, la neve che<br />

copre le Alpi e la Germania<br />

meridionale è mostrata in<br />

tonalità rosse. La prima<br />

tempesta invernale del <strong>2023</strong><br />

ha portato forti nevicate nella<br />

Germania meridionale e in parti<br />

di Austria, Svizzera e Repubblica<br />

Ceca, causando interruzioni dei<br />

viaggi in tutta la regione.<br />

Una visita a<br />

Kokudo Chiriiin.<br />

L'autorità<br />

di Informazione<br />

Geospaziale del<br />

Giappone<br />

di Johann Martin Lun<br />

12<br />

Il portafoglio di prodotti<br />

del servizio di monitoraggio<br />

del territorio di Copernicus<br />

comprende prodotti di<br />

monitoraggio di neve e ghiaccio<br />

(HR-S&I), che forniscono<br />

informazioni ad alta risoluzione<br />

(20 m x 20 m) derivate dai dati<br />

satellitari Copernicus Sentinel-2<br />

sulle condizioni di neve e<br />

ghiaccio nei 38 stati membri e<br />

Paesi cooperanti dell'Agenzia<br />

europea dell'ambiente.<br />

Credit: European Union,<br />

Copernicus Sentinel-3 imagery<br />

4 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong><br />

<strong>GEOmedia</strong>, bimestrale, è la prima rivista italiana di geomatica.<br />

Da oltre 25 anni pubblica argomenti collegati alle tecnologie dei<br />

processi di acquisizione, analisi e interpretazione dei dati,<br />

in particolare strumentali, relativi alla superficie terrestre.<br />

In questo settore <strong>GEOmedia</strong> affronta temi culturali e tecnologici<br />

per l’operatività degli addetti ai settori dei sistemi informativi<br />

geografici e del catasto, della fotogrammetria e cartografia,<br />

della geodesia e topografia, del telerilevamento aereo e<br />

spaziale, con un approccio tecnico-scientifico e divulgativo.


INSERZIONISTI<br />

16<br />

Utilizzo dei<br />

ricevitori GNSS<br />

a basso costo per<br />

l’esecuzione di<br />

rilievi topografici<br />

di elevata<br />

precisione<br />

di Donato Tufillaro<br />

Codevintec 11<br />

Epsilon 33<br />

Esri 26<br />

Gistam 27<br />

Gter 9<br />

Mediterra 19<br />

Planetek 37<br />

Stonex 39<br />

Strumenti Topografici 40<br />

StudioSit SA 2<br />

Teorema 38<br />

Monitoraggio<br />

strutturale e<br />

sicurezza<br />

ferroviaria con<br />

Leica Geosystems<br />

a cura di Teorema<br />

22<br />

28<br />

Memorie<br />

Topografiche<br />

di Attilio Selvini<br />

una pubblicazione<br />

Science & Technology Communication<br />

<strong>GEOmedia</strong>, la prima rivista italiana di geomatica.<br />

ISSN 1128-8132<br />

Reg. Trib. di Roma N° 243/2003 del 14.05.03<br />

Direttore<br />

RENZO CARLUCCI, direttore@rivistageomedia.it<br />

Comitato editoriale<br />

Vyron Antoniou, Fabrizio Bernardini, Caterina Balletti,<br />

Roberto Capua, Mattia Crespi, Fabio Crosilla, Donatella<br />

Dominici, Michele Fasolo, Marco Lisi, Flavio Lupia, Luigi<br />

Mundula, Beniamino Murgante, Aldo Riggio, Monica<br />

Sebillo, Attilio Selvini, Donato Tufillaro, Valerio Zunino<br />

Direttore Responsabile<br />

FULVIO BERNARDINI, fbernardini@rivistageomedia.it<br />

Redazione<br />

Gabriele Bagnulo, Valerio Carlucci, Massimo Morigi<br />

Gianluca Pititto, Maria Chiara Spiezia<br />

redazione@rivistageomedia.it<br />

Diffusione e Amministrazione<br />

TATIANA IASILLO, t.iasillo@mediageo.it<br />

Progetto grafico e impaginazione<br />

DANIELE CARLUCCI, dcarlucci@rivistageomedia.it<br />

Editore<br />

MediaGEO soc. coop. - Via Palestro, 95 00185 Roma<br />

Tel. 06.64871209 - Fax. 06.62209510<br />

info@rivistageomedia.it<br />

Stampato da Bona Digital Print Srl<br />

Condizioni di abbonamento<br />

La quota annuale di abbonamento alla rivista è di € 45,00.<br />

Science & Technology Communication<br />

Il prezzo di ciascun fascicolo compreso nell’abbonamento è di € 9,00. Il prezzo di<br />

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riproduzione anche parziale del contenuto di questo numero della Rivista in<br />

qualsiasi forma e con qualsiasi procedimento elettronico o meccanico, ivi inclusi i<br />

sistemi di archiviazione e prelievo dati, senza il consenso scritto dell’editore.<br />

Numero chiuso in redazione il 22 dicembre <strong>2023</strong>.


FOCUS<br />

Una base dati armonizzata per la<br />

mappatura europea di area e produzione<br />

delle colture a livello regionale<br />

di Alice Carlotta Tani, Giuseppe Pulighe, Concetta Cardillo, Giuliano Gabrieli, Iraj Namdarian, Flavio Lupia<br />

Una nuova base dati<br />

armonizzata che integra<br />

statistiche a copertura<br />

europea per tutte le colture<br />

è stata sviluppata per la<br />

mappatura spaziale a s<br />

cala regionale come<br />

strumento di analisi e<br />

monitoraggio<br />

dell’agricoltura.<br />

La produzione agricola<br />

riveste un ruolo di rilievo<br />

nell’economia globale,<br />

contribuendo in maniera<br />

sostanziale alla fornitura di<br />

risorse alimentari e al benessere<br />

umano. Mappare le aree a<br />

copertura agricola e calcolarne<br />

i rispettivi valori di produzione<br />

media annua è utile per<br />

orientare le strategie di sicurezza<br />

alimentare, soprattutto a fronte<br />

di un clima che cambia e di una<br />

popolazione globale in crescita.<br />

Nonostante la loro importanza,<br />

ad oggi non esistono mappe<br />

complete e aggiornate per tutte<br />

le tipologie di colture. Per<br />

affrontare questa lacuna critica<br />

di dati, abbiamo armonizzato<br />

set di dati statistici ad un<br />

livello di dettaglio regionale<br />

per tutta l’Europa (EU-27)<br />

per sviluppare un dataset<br />

unificato costituito dai migliori<br />

dati disponibili nel contesto<br />

delle attività di monitoraggio<br />

dell’agricoltura svolte dal<br />

CREA. Questo documento<br />

illustra le metodologie<br />

adottate per creare una<br />

base dati armonizzata e un<br />

atlante cartografico di area e<br />

produzione agricola, aperto<br />

e di facile utilizzo, basato su<br />

dati reperibili fonte Eurostat,<br />

accessibili, interoperabili e<br />

riutilizzabili.<br />

La disponibilità di mappe<br />

di dettaglio di area e di produzione<br />

delle colture a livello<br />

regionale può contribuire ad<br />

ottimizzare una ampia gamma<br />

di monitoraggi dell'agricoltura,<br />

che vanno dall'allerta precoce<br />

sulle condizioni fitopatologiche,<br />

alla valutazione delle condizioni<br />

delle colture, alle previsioni di<br />

produzione e alla valutazione<br />

dei danni causati da fenomeni<br />

meteorologici estremi, alle<br />

statistiche agricole, alle assicurazioni<br />

agricole e alle azioni<br />

di mitigazione e adattamento<br />

al clima. Le terre coltivate<br />

coprono circa il 10% della<br />

superficie terrestre e svolgono<br />

un ruolo centrale nella fornitura<br />

di servizi ecosistemici e<br />

nel sequestro di carbonio nei<br />

suoli, fornendo cibo, fibre,<br />

mangimi per il settore zootecnico<br />

e bioenergie e, sono una<br />

6 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

componente importante dei<br />

modelli globali di dinamica<br />

economica e multisettoriale.<br />

Essendo anche il principale<br />

consumatore di acqua dolce<br />

a livello globale, hanno un<br />

grande impatto nei modelli<br />

di dinamica idrologica e sulla<br />

biodiversità.<br />

Attualmente sono disponibili,<br />

su scala europea, soltanto<br />

set di dati basati su stime<br />

o modelli e per un numero<br />

esiguo di colture. Il database<br />

storico dell’ambiente globale<br />

HYDE 3.2 [1] fornisce<br />

informazioni riguardo l'estensione<br />

annuale dei terreni<br />

coltivati. Il progetto MARS<br />

[2] (Monitoring Agricultural<br />

ResourceS), sviluppato dal<br />

JRC, produce bollettini che<br />

stimano la resa attesa (produzione<br />

per area) di alcune<br />

colture in base alle previsioni<br />

meteo. Tuttavia, le stime<br />

non riguardano tutte le colture<br />

presenti in Europa ma<br />

soltanto le principali. Anche<br />

le moderne tecnologie di<br />

remote sensing permettono<br />

di valutare l’estensione dei<br />

terreni coltivati. Tuttavia,<br />

questo tipo di dati non è<br />

sufficiente per fornire informazioni<br />

sulla produzione<br />

o sulla resa di ogni singola<br />

coltura.<br />

Esiste, dunque, la necessità<br />

di avere informazioni che<br />

vadano oltre l'ambito di tali<br />

set di dati. In questo lavoro<br />

rispondiamo a queste esigenze<br />

con un database relativo<br />

all'area, alla produzione e<br />

alla resa a livello annuale per<br />

il quinquennio 2017-2021<br />

per tutte le colture presenti<br />

all’interno del territorio europeo.<br />

Un ulteriore novità<br />

è la mappatura integrale<br />

delle colture europee ad un<br />

livello di dettaglio regionale<br />

prodotta tramite statistiche<br />

ufficiali fornite da Eurostat<br />

Fig. 1 - Mappa delle superfici coltivate a mais (Zea Mais L.) per le regioni europee<br />

(valore medio del periodo 2017-2021).<br />

Fig. 2 - Mappa della produzione di mais (Zea Mais L.) per le regioni europee (valore<br />

medio del periodo 2017-2021).<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 7


FOCUS<br />

[3]. A valle dell’attività progettuale<br />

in corso, le mappe di area<br />

e produzione delle singole colture<br />

saranno collezionate in un<br />

atlante pubblicato in modalità<br />

open data.<br />

La disponibilità di dati di area<br />

e produzione agricola su larga<br />

scala a livello Europeo è un<br />

valido supporto per molteplici<br />

attività di monitoraggio, dalle<br />

stime di resa attesa della produzione<br />

alla valutazione delle<br />

condizioni fitosanitarie delle<br />

colture e i relativi impatti ecologici<br />

ed economici.<br />

Materiali e metodi:<br />

creazione del database<br />

La costruzione della base dati è<br />

stata avviata con una disamina<br />

di tutti i dati disponibili a<br />

livello europeo e prodotti<br />

da diverse istituzioni, in<br />

particolare FAO ed Eurostat.<br />

È stata inoltre realizzata una<br />

tabella di corrispondenza tra i<br />

codici dei prodotti presenti nei<br />

diversi databases, analizzando<br />

il grado di dettaglio disponibile<br />

(micro o macrocolture), sia a<br />

livello territoriale (nazionale<br />

o regionale) che di colture<br />

disponibili. Dopo la prima<br />

disamina si è deciso di<br />

escludere le informazioni<br />

prodotte dalla FAO perché<br />

disponibili solo a livello<br />

nazionale e con un dettaglio<br />

minore rispetto ad Eurostat.<br />

Si è quindi proceduto a<br />

creare un database attraverso<br />

le informazioni presenti in<br />

diversi database Eurostat, in<br />

particolare sono stati utilizzati:<br />

• Database a: FILE<br />

CROPS NO_HUMIDITY<br />

EUROSTAT (DB EUROSTAT<br />

“Crop production in EU<br />

standard humidity by NUTS<br />

2 regions [APRO_CPSHR__<br />

custom_4606765]”), che<br />

contiene variabili relative alle<br />

superfici, alle produzioni e alla<br />

Superficie Agricola Utilizzata<br />

(SAU) a livello nazionale con<br />

umidità standardizzata a livello<br />

europeo. I dati sono riferiti al<br />

periodo 2017-2021.<br />

• Database b: FILE CROPS<br />

WITH_HUMIDITY<br />

EUROSTAT (DB EUROSTAT<br />

“Crop production in national<br />

humidity [APRO_CPNH1__<br />

custom_5395178]”),<br />

anche questo DB contiene<br />

informazioni relative a<br />

superfici coltivate, quantità<br />

prodotte e SAU. In questo caso<br />

le informazioni sono riportate<br />

prevalentemente a livello<br />

regionale. A differenza del<br />

precedente, in questo database<br />

il dato riportato tiene conto<br />

del grado di umidità a livello<br />

territoriale. I dati sono riferiti<br />

al periodo 2017-2021.<br />

• Database c: SUPERFICI<br />

AMMINISTRATIVE<br />

(DB EUROSTAT “Total<br />

and land area by NUTS 2<br />

region [TGS00002]”), esso<br />

contiene la variabile superficie<br />

amministrativa dei vari Paesi,<br />

sia a livello nazionale che<br />

regionale.<br />

• Database SPA (FSS o<br />

Farm Structure Survey -<br />

EF_LUS_ALLCROPS__<br />

custom_4957881), esso<br />

contiene le informazioni<br />

sulle superfici coltivate e le<br />

quantità prodotte rilevate<br />

in un’indagine campionaria<br />

realizzata nel 2016 da ogni<br />

stato membro. Esso è stato<br />

utilizzato inizialmente per<br />

integrare informazioni a livello<br />

regionale oppure per particolari<br />

coltivazioni o raggruppamenti<br />

di colture. Successivamente<br />

però, disponendo di dati più<br />

completi e più aggiornati,<br />

l’utilizzo di questo database è<br />

rimasto limitato solo ad alcuni<br />

gruppi di prodotti.<br />

• Database presenti nei siti dei<br />

singoli stati membri, in questo<br />

caso si è cercato di integrare<br />

ulteriormente le informazioni<br />

già presenti nei database<br />

menzionati con dati più<br />

aggiornati o più completi.<br />

Una volta armonizzati i codici<br />

delle colture, le unità di misura<br />

e le informazioni necessarie,<br />

i database sono stati uniti in<br />

un unico file nel quale, per<br />

ciascuna riga viene riportata<br />

la fonte utilizzata (FILE<br />

CROPS NO_HUMIDITY<br />

EUROSTAT o FILE CROPS<br />

WITH_HUMIDITY<br />

EUROSTAT ecc. 1<br />

Il database finale contiene:<br />

1) Le superfici coltivate per<br />

ogni coltura (ettari), e le<br />

quantità prodotte per ogni<br />

regione e a livello nazionale, e<br />

la SAU complessiva.<br />

2) Il calcolo delle medie (5<br />

anni) per superfici, produzioni<br />

e SAU con l’indicazione del<br />

numero di anni in cui le<br />

informazioni sono disponibili.<br />

3) Il calcolo delle incidenze<br />

percentuali delle colture<br />

sulla SAU e sulle superfici<br />

amministrative<br />

4) Il calcolo delle medie<br />

delle incidenze definite<br />

precedentemente.<br />

I dati ricoprono l’intera area<br />

Europea e sono disponibili per<br />

27 paesi con un dettaglio che<br />

arriva fino al livello regionale,<br />

sono infatti disponibili dati per<br />

347 regioni.<br />

Il dataset, tuttavia, può<br />

risultare incompleto a livello<br />

geografico poiché si sono<br />

verificati casi di mancanza<br />

della coltura, mancanza del<br />

dato oppure perché i singoli<br />

paesi non hanno trasmesso<br />

il dato. Per ovviare a questa<br />

problematica sono stati<br />

integrati, laddove necessario,<br />

i dataset nazionali. In altre<br />

casistiche invece le colture<br />

non compaiono poiché non<br />

sono state classificate come<br />

colture singole bensì come<br />

aggregate in macrocategorie,<br />

è dunque impossibile avere<br />

8 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

un’informazione di dettaglio<br />

in questi casi. Nel complesso il<br />

database contiene informazioni<br />

relative a 167 colture singole<br />

(micro) e 69 raggruppamenti<br />

(macro).<br />

Per una maggiore completezza,<br />

è stata aggiunta una tabella<br />

di metadati che memorizza<br />

le informazioni sulle origini<br />

di tutti i dati registrati nel<br />

database e fornisce una<br />

descrizione delle singole<br />

variabili. L'interfaccia utente<br />

ad accesso aperto consente<br />

semplici operazioni di<br />

ordinamento e filtraggio<br />

dei dati in base alle esigenze<br />

dell'utente.<br />

Nella banca dati le principali<br />

variabili sono “NUTS_0” e<br />

“NUTS_2” che identificano il<br />

livello territoriale, rispettivamente<br />

nazionale e regionale,<br />

“YEAR” che indica l’anno di<br />

riferimento, “CROP_CODE”<br />

e “CROP_NAME” che individuano<br />

la coltura e “AREA”<br />

e “PROD” che indicano l’area<br />

e la quantità prodotta delle<br />

colture. Con elaborazioni successive,<br />

sono state calcolate le<br />

medie di area e produzione nel<br />

periodo di interesse (2017 –<br />

2021), che sono indicate come<br />

“AREA_AV” e “PROD_AV”.<br />

In alcuni casi i dati non erano<br />

disponibili per i cinque anni di<br />

riferimento perciò, tramite un<br />

flag, è stato indicato il numero<br />

di anni su cui sono state calcolate<br />

le medie (“AREA_FLG” e<br />

“PROD_FLG”).<br />

In ultima analisi, sono stati inseriti<br />

nel database due indicatori<br />

relativi alla incidenza percentuale<br />

della singola coltura<br />

sulla SAU e/o sulla superficie<br />

amministrativa delle singole<br />

regioni. Successivamente sono<br />

stati eseguiti vari controlli per<br />

verificare la bontà dei dati e<br />

sono state eliminate le casistiche<br />

che erano in conflitto<br />

all’interno del database. Un<br />

esempio riguarda tutte le colture<br />

per cui erano presenti dati<br />

sulla produzione ma assenti<br />

quelli relativi all’estensione e<br />

viceversa.<br />

Un ulteriore controllo è stato<br />

fatto sulle casistiche in cui il<br />

dato area non aveva corrispondenza<br />

con il dato produzione.<br />

Abbiamo definito delle soglie<br />

di significatività (pari a 0.9 per<br />

produzione e area) al di sotto<br />

delle quali il dato è stato portato<br />

a zero.<br />

Infine, è stato fatto un secondo<br />

controllo degli input<br />

della variabile area a seguito<br />

dell’aggiornamento parziale<br />

di Eurostat dei dati censuari<br />

relativi all’anno 2020 disponibile<br />

dal 18/09/<strong>2023</strong>. Da tale<br />

controllo non sono emerse<br />

discrepanze relativamente alla<br />

APRO (Annual Production in<br />

EU standard humidity) tra i<br />

dati del database e le statistiche<br />

Eurostat. Per quanto riguarda<br />

invece i dati relativi al Farm<br />

Land Use è stato possibile fare<br />

soltanto una verifica parziale.<br />

L’aggiornamento Eurostat è<br />

infatti relativo esclusivamente<br />

a categorie macro-aggregate<br />

mentre i dati in dettaglio sono<br />

ancora aggiornati al 2016.<br />

La banca dati armonizzata creata<br />

alimenta il sistema per la<br />

generazione delle mappe tematiche<br />

delle due variabili principali:<br />

area e produzione delle<br />

colture. Le mappe tematiche<br />

sono generate con il software<br />

open-source QGIS utilizzando<br />

uno specifico template ed<br />

i layer geografici ufficiali sui<br />

confini amministrativi forniti<br />

da GISCO (the Geographic<br />

Information System of the<br />

Commission) [4]. GISCO è<br />

la struttura responsabile del<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 9


FOCUS<br />

soddisfacimento delle esigenze di<br />

informazione geografica della Commissione<br />

europea. La GISCO gestisce<br />

una banca dati di dati geografici<br />

fondamentali che coprono l'intera<br />

Europa, come i confini amministrativi,<br />

e le informazioni geospaziali<br />

tematiche, come i dati sulla griglia<br />

della popolazione. GISCO produce<br />

un elevato volume di mappe che si<br />

conformano a un template definito<br />

in termini di stili per avere un design<br />

cartografico coerente.<br />

Risultati e Conclusioni<br />

La banca dati consente di generare<br />

un atlante di mappe per le due variabili<br />

(area e produzione) per ogni<br />

coltura identificata in Europa per<br />

un totale di 334 mappe. Un esempio<br />

di mappa area e produzione<br />

è riportata in Figura 1 e Figura 2<br />

per la coltura Zea mays L. (Green<br />

maize).<br />

Le colture destinate alla produzione<br />

di foraggio e bioenergie sono<br />

risultate essere le più produttive,<br />

con circa 115 milioni di tonnellate<br />

l’anno. A seguire mais e cereali<br />

con, rispettivamente, 93 milioni e<br />

65 milioni di tonnellate all’anno 2 .<br />

I cereali sono anche la coltura di<br />

maggior estensione, solamente in<br />

Francia l’area totale occupata dalla<br />

coltura è di circa 9,2 milioni di<br />

ettari.<br />

Questo studio ha messo in evidenza<br />

l’importanza dell’atlante e del<br />

database creati come strumenti di<br />

inquadramento delle principali<br />

colture in Europa. Il monitoraggio<br />

delle fluttuazioni di area e produzione<br />

consente una valutazione della<br />

rendita dei raccolti e di eventuali<br />

carenze fornendo informazioni per<br />

le attività nell'ambito della sicurezza<br />

alimentare globale.<br />

Grazie a questo tipo di informazioni<br />

è possibile avere un inquadramento<br />

più definito del settore<br />

agricolo e rivolgere lo sguardo verso<br />

nuove misure che promuovano la<br />

biodiversità agricola, i servizi ecosistemici,<br />

la qualità ambientale e<br />

l'efficienza delle risorse.<br />

NOTE<br />

1 Le routine per la creazione del database, sono state<br />

implementate nel linguaggio di programmazione R utilizzando<br />

l'ambiente di sviluppo integrato RStudio (Integrated<br />

Development Environment, IDE)<br />

2 I dati fanno riferimento a singoli paesi EU-27 e sono<br />

mediati su 5 anni, in questo caso i paesi nei quali sono<br />

stati osservati maggiori valori di produzione sono la<br />

Francia per foraggio e cereali e la Germania per il mais.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

[1]Grogan, D., Frolking, S., Wisser, D. et al. Global<br />

gridded crop harvested area, production, yield, and<br />

monthly physical area data circa 2015. Sci Data 9, 15<br />

(2022). https://doi.org/10.1038/s41597-021-01115-2<br />

[2]https://joint-research-centre.ec.europa.eu/monitoring-agricultural-resources-mars_en<br />

[3]https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/<br />

apro_cpshr/default/table?lang=en<br />

[4]https://ec.europa.eu/eurostat/web/gisco/gisco-activities/map-generator<br />

i<br />

KEYWORDS<br />

Geodati; agricoltura; mappatura; monitoraggio;<br />

base dati<br />

ABSTRACT<br />

Agricultural production plays an important role in the<br />

global economy, contributing greatly to the supply of<br />

food resources and human well-being. Mapping the areas<br />

of agricultural coverage and calculating their respective<br />

average annual production values is useful for orienting<br />

food security strategies, in a context of climate<br />

change and a growing global population.<br />

Despite their importance, today no complete and updated<br />

maps exist for all types of crops. To provide this<br />

critical data lack, we have harmonized statistical datasets<br />

at a regional level of detail across Europe (EU-27)<br />

to develop a unified dataset consisting of the best available<br />

data in the context of agricultural monitoring activities<br />

carried out by the CREA. This document illustrates<br />

the methodologies adopted to create an harmonized<br />

database and an open and easy-to-use cartographic atlas<br />

of agricultural area and production, based on accessible,<br />

interoperable and reusable data available from Eurostat.<br />

The availability of detailed maps of area and crop production<br />

at a regional level can help optimize a wide<br />

range of agricultural monitoring, ranging from early<br />

warning on phytopathological conditions, to assessment<br />

of crop conditions, to production forecasts and<br />

the assessment of damage caused by extreme weather<br />

events, agricultural statistics, agricultural insurance and<br />

climate mitigation and adaptation actions.<br />

AUTORE<br />

Alice Carlotta Tani<br />

alicecarlotta.tani@crea.gov.it<br />

Giuseppe Pulighe<br />

Concetta Cardillo<br />

Giuliano Gabrieli<br />

Iraj Namdarian<br />

Flavio Lupia<br />

CREA Centro di ricerca Politiche<br />

e Bio-economia<br />

10 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


FOCUS<br />

Sottocontrollo<br />

Georadar, droni e tecnologie<br />

per infrastrutture e aree<br />

circostanti<br />

Tecnologie anche a noleggio per:<br />

manutenzione strade<br />

> analisi spessore delle pavimentazioni<br />

> mappatura 3D di sottoservizi e cavità<br />

> rilievi pre-scavo, OBI (UXO) e vuoti<br />

ponti e viadotti<br />

> deformazioni o cedimenti<br />

> ispezione strutture, calcestruzzi e parti sommerse<br />

> ricerca di vuoti, ammaloramenti o distacchi<br />

monitoraggio ambientale<br />

> frane, argini, cedimenti o smottamenti<br />

> rilievo di fondali, fiumi e bacini<br />

> ricerca di cavità, discariche, tubi e serbatoi<br />

di stoccaggio abbandonati<br />

> studio di grandi aree inaccessibili<br />

Tecnologie<br />

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<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 11


REPORT<br />

Una visita a Kokudo Chirii-in.<br />

L'autorità di Informazione<br />

Geospaziale del Giappone<br />

di Johann Martin Lun<br />

La sede principale di Kokudo<br />

Chiri-in, in breve GSI, è a<br />

Tsukuba (Prefettura Ibaraki)<br />

una città che si trova a circa<br />

un’ora di treno a nordest<br />

di Tokyo. Si potrebbe dire<br />

che il GSI sia l’Agenzia<br />

Nazionale per la Geodesia e<br />

la Cartografia del Giappone le<br />

cui origini risalgono all’anno<br />

1869 (Meiji 1), un periodo che<br />

è definito come Restaurazione<br />

Meiji. Il GSI, che è un Organo<br />

Speciale del Ministero per il<br />

Territorio, le Infrastrutture, i<br />

Trasporti e il Turismo, aveva<br />

nel 2018 (Heisei 30) quasi<br />

700 dipendenti. A Tsukuba il<br />

GSI gestisce un Museo per<br />

la Topografia e Cartografia<br />

(Science Museum of Map and<br />

Survey) che ho visitato nel<br />

2019 (Reiwa 1).<br />

Il GSI ha il compito di rilevare<br />

e cartografare tutto<br />

il territorio del Giappone,<br />

questo anche per quanto riguarda<br />

le mappe catastali. Anche<br />

la previsione di catastrofi,<br />

quali i terremoti, l’eruzione<br />

di vulcani ecc. è compito del<br />

GSI. Nel caso che il paese<br />

fosse aggredito militarmente<br />

il GSI, fornisce informazioni<br />

geodetiche e aerofotogrammi.<br />

Il Giappone ha un’area di<br />

378.000 km² e consiste in<br />

6852 isole. Le quattro isole<br />

principali, Honshu, Kyushu,<br />

Shikoku e Hokkaido da sole<br />

fanno il 98% del Territorio<br />

Nazionale. Il Calendario<br />

Originale Giapponese, detto<br />

Jimmu è collegato con l’anno<br />

nel quale è stato fondato<br />

l’impero giapponese, che secondo<br />

il calendario gregoriano,<br />

qui chiamato Seireki, è<br />

stato nel 660 a.C. Secondo il<br />

Jimmu pertanto oggi in Giappone<br />

sarebbe l’anno 2683, ma<br />

durante il periodo di modernizzazione<br />

Meiji il Giappone<br />

adottò ufficialmente il nostro<br />

calendario occidentale. Essendo<br />

però il Giappone molto<br />

tradizionalista, secondo il<br />

sistema chiamato Nengo, a<br />

ogni anno è aggiunto anche<br />

l’era che varia con ogni Imperatore.<br />

Il 30 aprile 2019<br />

(Heisei 31) l’imperatore<br />

Akihito abdicò in favore del<br />

figlio Naruhito, che divenne<br />

imperatore dal primo maggio<br />

2019 (Reiwa 1). Partendo dalla<br />

Restaurazione Meiji, cinque<br />

furono gli imperatori e le loro<br />

ere sono Meiji (1868-1912),<br />

Taisho (1912-1926), Showa<br />

(1926-1989), Heisei (1989-<br />

2019) e Reiwa (dal 2019).<br />

A fine settembre 2019 (Reiwa<br />

1) ho conosciuto a Tsukuba<br />

l’Ing. Masaru Kaidzu del GSI<br />

col quale ho parlato di “Taiko<br />

Kenchi” (Kenchi=rilevamento),<br />

12 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

di rilievi catastali che topografi<br />

giapponesi su ordine<br />

dello Shogun (Taiko) Toyotomi<br />

Hidejoshi fecero in<br />

tutto il Giappone dal 1583<br />

al 1598. L’Ing. Kaidzu-san<br />

ha lavorato per trenta anni<br />

al GSI, che dal 1949 (Showa<br />

24) si chiamava in inglese<br />

Geographical Survey Institute,<br />

mentre oggi si chiama<br />

Kokudo Chiri-in. Kaidzu-san<br />

nel GSI era il direttore del<br />

Centro Scientifico per la<br />

Geografia e Tettonica. Egli<br />

è il rappresentante dell’JFS<br />

- Japan Federation of Surveyors<br />

(Federazione Giapponese<br />

Topografi) nella Commissione<br />

sette della FIG, Federazione<br />

Internazionale Geometri,<br />

che si occupa di Catasto<br />

e Management del Territorio.<br />

Nell’anno 2020 (Reiwa 2)<br />

volevo visitare Punti Geodetici<br />

Fondamentali del GSI<br />

a Tokyo, ma purtroppo Covid-19<br />

l’ha impedito.<br />

Solo il 27 marzo <strong>2023</strong><br />

(Reiwa 5) ho potuto visitare<br />

con Kaidzu-san i Punti<br />

Geodetici Fondamentali a<br />

Tokyo. Il primo punto base<br />

per tutte le livellazioni del<br />

Giappone si trova nel quartiere<br />

di Minato a Tokyo. La<br />

piccola costruzione nella<br />

quale si trova il punto fu<br />

costruita nel 1891 (Meiji<br />

23) dalla Marina Militare.<br />

La quota del punto è il risultato<br />

di misure del livello<br />

del mare eseguite nella baia<br />

di Tokyo negli anni 1873 al<br />

1879 (Meiji 5-11) e di livellazioni<br />

di alta precisione.<br />

All’inizio il punto aveva<br />

una quota di 24,500 m, ma<br />

dopo il grande Terremoto del<br />

Kanto nel 1923 (Taisho 11),<br />

che causò oltre centomila<br />

vite umane, si dovette correggere<br />

la quota a 24,414<br />

m. Dopo il Terremoto di<br />

Tohoku nel 2011 (Heisei<br />

23) fu necessaria un’altra correzione<br />

e oggi il punto ha la<br />

quota di 24,390 m sul mare.<br />

Il livello del mare è misurato<br />

continuamente nella stazione<br />

di Aburatsubo all’ingresso<br />

della baia di Tokyo. Oltre dieci<br />

anni di livellazione furono<br />

necessari per realizzare la rete<br />

di livellazione di prim’ordine<br />

del Giappone. Oltre 130.000<br />

sono i punti geodetici del GSI<br />

di vari ordini in tutto il paese.<br />

Esistono inoltre sparsi per il<br />

Territorio 1.300 punti GNSS<br />

CORS (Global Navigation<br />

Satellite System, Continously<br />

Operation Reference Station),<br />

a distanze di circa 20 km, che<br />

raccolgono continuamente<br />

dati satellitari che permettono<br />

di determinare i cambiamenti<br />

di coordinate e quote di punti<br />

geodetici dovuti a terremoti,<br />

eruzioni di vulcani e dai movimenti<br />

tettonici. Al momento<br />

in Giappone sono attivi oltre<br />

cinquantacinque vulcani.<br />

Dopo il punto Fondamentale<br />

di Livellazione andammo<br />

al Punto Geodetico Fondamentale<br />

per tutti i rilievi<br />

del Giappone che si trova<br />

nel quartiere Chyoda di Tokyo.<br />

Questo si trova a poca<br />

distanza dall’Ambasciata<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 13


REPORT<br />

dell’Afghanistan nei pressi<br />

dell’Ambasciata di Russia.<br />

Nell’anno 1874 (Meiji 6) la<br />

Marina Militare costruì sul<br />

posto un Osservatorio Meteorologico<br />

e lì furono fatte<br />

anche misurazioni astronomiche.<br />

Nel 1883 (Meiji 15)<br />

il Generalato dell’Esercito<br />

Imperiale eresse sul posto<br />

un Punto Trigonometrico di<br />

Prim’Ordine. Il Grande Terremoto<br />

del Kanto nel 1923<br />

(Taisho 13) distrusse tutto e fu<br />

necessario ricostruire il Punto<br />

Fondamentale. Nell’anno<br />

2001 (Heisei 13) furono<br />

ridefinite le coordinate nel<br />

Sistema Geodetico Mondiale<br />

del Punto, che ora ha le coordinate<br />

139° 44’28,8869 Est, e<br />

35° 39’29.1572 Nord con un<br />

angolo Azimut verso la stazione<br />

VLBI di Tsukuba di 32°<br />

20’46.209”.<br />

Il 28 marzo <strong>2023</strong> (Reiwa 5)<br />

mi recai con il treno a Tsukuba,<br />

dove mi stava già aspettando<br />

Kaidzu-san. A Tsukuba<br />

il GSI gestisce un Radiotelescopio<br />

con un’Antenna di 32<br />

m per eseguire misure VLBI<br />

(Very Long Baseline Interferometry),<br />

una tecnica che<br />

permette di fare misurazioni<br />

geodetiche e astronomiche di<br />

altissima precisione. In tutto<br />

il mondo esistono Stazioni<br />

VLBI che misurano movimenti<br />

tettonici e lo spostamento<br />

dei continenti. A circa 16,6<br />

km da Tsukuba, a Ishioka<br />

è stata costruita una nuova<br />

Stazione VLBI denominata<br />

IGOS (Ishioka Geodetic Observing<br />

Station) secondo le<br />

norme VGOS (VLBI Global<br />

Observing System), con un<br />

Antenna di soli 13,2 m nella<br />

quale in collaborazione Internazionale<br />

si effettuano<br />

Misurazioni Geodetiche Globali.<br />

In Baviera, a Wettzell e<br />

a Hartebesthoek in Sudafrika<br />

ci sono Stazioni VGOS che<br />

ho potuto visitare in anni passati.<br />

Ishioka è attiva già dal<br />

2016 (Heisei 28) ed è lì che ci<br />

siamo diretti. Con il VLBI si<br />

possono misurare la posizione<br />

e la rotazione della terra che<br />

variano continuamente. Le<br />

Hawaii ogni anno si avvicinano<br />

di 6 cm al Giappone. Dato<br />

che la piastra del Pacifico si<br />

14 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

sta spingendo sotto il Giappone<br />

a causa del Terremoto di<br />

Tohoku nel 2011 (Heisei 23)<br />

la Stazione VLBI di Tsukuba<br />

si è spostata per 65,2 cm verso<br />

Est. Nella Stazione IGOS di<br />

Ishioka si eseguono anche misurazioni<br />

GNSS e Gravimetriche.<br />

Anche il NAOJ (Osservatorio<br />

Nazionale Astronomico<br />

del Giappone), in giapponese<br />

Kokuritsu Tenmondai, esegue<br />

misurazioni geodetiche e<br />

astronomiche, dati che affluiscono<br />

direttamente alla<br />

sede del GSI. Il NAOJ mantiene<br />

diverse stazioni VLBI in<br />

Giappone ma anche una alle<br />

Hawaii e una nel deserto di<br />

Atacama in Cile. Prendendo<br />

come esempio misurazioni<br />

geodetiche VLBI tra i continenti<br />

d’Europa e d’America<br />

l’errore medio su una distanza<br />

di oltre 9,000 km è di soli 6<br />

cm, un risultato eccezionale.<br />

La visita a Tokyo e a Ishioka,<br />

le discussioni con geodeti<br />

giapponesi mi hanno fatto<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Topografia; GSI; geodesia; punti geodetici; giappone<br />

vedere l’altissima qualità della<br />

Geodesia in Giappone e mi<br />

ricorderò volentieri di questa<br />

mia esperienza.<br />

ABSTRACT<br />

The head office of Kokudo Chiri-in, GSI for short, is in Tsukuba (Ibaraki Prefecture) a city<br />

located about an hour's train ride northeast of Tokyo. The GSI could be said to be the National<br />

Agency for Geodesy and Cartography of Japan whose origins date back to the year 1869 (Meiji<br />

1), a period that is defined as the Meiji Restoration. The GSI, which is a Special Body of the<br />

Ministry for Land, Infrastructure, Transport and Tourism, had almost 700 employees in 2018<br />

(Heisei 30). In Tsukuba the GSI manages a Science Museum of Map and Survey which I visited<br />

in 2019 (Reiwa 1).<br />

AUTORE<br />

Johann Martin Lun<br />

lun.johann@gmail.com<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 15


REPORT<br />

Utilizzo dei ricevitori GNSS a basso<br />

costo per l’esecuzione di rilievi<br />

topografici di elevata precisione<br />

di Donato Tufillaro<br />

La disponibilità di ricevitori<br />

GNSS a basso costo<br />

apre nuove possibilità<br />

per l’esecuzione di rilievi<br />

topografici di precisione. Per<br />

conseguire una precisione<br />

accettabile del rilievo<br />

occorre utilizzare i servizi<br />

forniti da una rete di stazioni<br />

permanenti. I servizi sono<br />

costituiti da uno stream di<br />

dati di correzione differenziale<br />

delle posizioni rilevate,<br />

trasmesse nel formato RTCM<br />

(Radio Technical Commission<br />

for Maritime Services,<br />

standard internazionale)<br />

che vengono ricevuti<br />

attraverso il protocollo NTRIP<br />

previa connessione con<br />

autenticazione al sito della<br />

rete.<br />

Per questo motivo è necessario che<br />

al ricevitore GNSS sia abbinato<br />

un dispositivo che applichi le<br />

correzioni ricevute dai servizi della rete<br />

alle misure effettuate dal ricevitore, e che<br />

sia anche in grado di archiviare i dati. In<br />

genere viene impiegato uno smartphone<br />

e una app che governa anche l’autenticazione<br />

dell’accesso ai servizi della rete<br />

e che – tramite una semplice interfaccia<br />

– fornisce in tempo reale le coordinate<br />

del punto rilevato ed anche una qualche<br />

indicazione sulla precisione delle coordinate.<br />

Lo smartphone e il ricevitore<br />

GNSS si scambiano i dati tramite una<br />

connessione bluetooth. Ma ci sono anche<br />

ricevitori GNSS dotati di una scheda<br />

di memoria per l’archiviazione dei dati<br />

oppure di un cavo per la connessione allo<br />

smartphone.<br />

Per un utilizzo professionale dei GNSS a<br />

basto costo nella risoluzione dei rilievi è<br />

necessario operare un calcolo che trasformi<br />

le posizioni rilevate in misure di tipo<br />

geometrico corredate dalle informazioni<br />

sulla precisione delle stesse. In altre parole,<br />

per alcune applicazioni del rilievo<br />

topografico il Datum al quale sono riferite<br />

le posizioni dei punti rilevati è troppo<br />

esteso (si tratta ad esempio del datum<br />

RDN – rete dinamica nazionale- che<br />

ricopre tutto il territorio nazionale) ed è<br />

necessario definire un datum statico ma<br />

più ristretto nell’intorno del rilievo.<br />

Ad esempio, può essere conveniente definire<br />

un datum statico utilizzando le posizioni<br />

di una o più stazioni permanenti<br />

poste vicino all’area del rilievo o anche<br />

un punto virtuale (cioè non materializzato)<br />

posto in posizione opportuna rispetto<br />

al rilievo, oppure anche coincidente con<br />

uno dei punti del rilievo.<br />

In questo modo sarà possibile trasformare<br />

le posizioni rilevate in vettori (nello<br />

spazio) generati dalle differenze di posizione<br />

tra i punti rilevati ed il/i punti scelti<br />

come datum. Tali vettori sono definiti<br />

baselines se costituiti da tre componenti<br />

sugli assi del riferimento geocentrico e<br />

dalla matrice di varianza-covarianza delle<br />

componenti stesse.<br />

Un procedimento operativo per l’uso dei<br />

dati RTCM per la risoluzione dei rilievi<br />

Utilizzando una tra le app androidi disponibili,<br />

abbinata al ricevitore a basso<br />

costo, si ottiene l’archiviazione dei dati<br />

di misura in formato RTCM, con la<br />

frequenza pari ad un secondo. Alcune<br />

app consentono anche l’export dei dati<br />

relativi al singolo punto di rilievo che si<br />

è scelto di archiviare eseguendo un apposito<br />

comando sulla schermata dell’app. I<br />

dati archiviati a richiesta sono costituiti<br />

da un identificativo del punto, dalle coordinate<br />

geografiche e la quota ellissoidica<br />

del centro di fase dell’antenna, dall’altezza<br />

dell’antenna, ed eventualmente da<br />

vari attributi che possono essere associati<br />

manualmente al punto.<br />

16 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

Ecco un esempio dei dati archiviati relativi ad un punto:<br />

9,09/06/<strong>2023</strong> 09:22:49.000 GMT+02:00,,"POINT Z<br />

(12,69231206 41,73491170 601,231)","41,734911697","12,<br />

692312060","601,231","559,928","2,000",5,"0,004","0,0","<br />

0,045","0,059""<br />

Nell’ordine: id del Punto, Data di acquisizione, ora locale<br />

dell’acquisizione, offset dell’ora locale rispetto al GMT (ora<br />

media di Greenwitch), etichetta POINT Z seguita da longitudine<br />

latitudine in gradi sessadecimali e quota ellissoidica in<br />

metri racchiuse tra parentesi tonde , latitudine , longitudine,<br />

quota ellissoidica, quota ortometrica , altezza dell’antenna, valore<br />

di Fix (maggiore di 3 ok) velocità a suolo in nodi, azimut<br />

del vettore velocità, parametro che definisce “l’accuratezza”<br />

orizzontale, ed infine parametro che definisce l’accuratezza<br />

verticale.<br />

Vediamo la sezione del dati archiviati nel formato RTCM che<br />

corrisponde al punto rilevato nell’istante 09h22m49.00sec<br />

cioè 07h22:m49.00sec se consideriamo l’offset di -2 ore tra<br />

l’ora locale e l’ora GMT<br />

$GNRMC,072249.00,A,4144.0947018,N,01241.5387236,E,<br />

0.007,,060923,,,F,V*1E<br />

$GNVTG,,T,,M,0.007,N,0.014,K,D*3A<br />

$GNGGA,072249.00,4144.0947018,N,01241.5387236,E,5,<br />

12,0.80,559.928,M,43.303,M,1.0,0102*68<br />

$GNGSA,A,3,10,32,21,27,08,02,14,03,,,,,1.49,0.80,1.26,1*<br />

0A<br />

$GNGSA,A87,71,78,88,72,65,,,,,,,1.49,0.80,1.26,2*03<br />

$GNGSA<br />

,A,3,02,11,05,09,36,30,34,04,,,,,1.49,0.80,1.26,3*09<br />

$GNGLL,4144.0947018,N,01241.5387236,E,072249.00,A<br />

,D*76<br />

$GNGST,072249.00,24,0.11,0.067,66,0.030,0.041,0.054*73<br />

La sezione inizia con il messaggio $GNRMC con i dati:<br />

tempo UTC , nel ormato hhmmss.sss<br />

stato della posizione, A=attendibile, V=non valida<br />

Latitudine, nel formato ddmm.mmmmmmm<br />

Emisfero della latitudine, N o S (latitudine nord o sud)<br />

Longitudine, nel formato ddmm.mmmmmmm<br />

E o W (est o ovest rispetto al meridiano 0)<br />

Velocità al suolo<br />

azimut del vettore velocità rispetto all’asse Nord del riferimento<br />

data UTC, nel formato ddmmyy (giorno, mese, anno)<br />

declinazione magnetica (000.0~180.0 gradi) assente<br />

Riferimento dell’inclinazione, E (est) o W (ovest)<br />

Indicazione del modo (A o D o R, dati validi N dati non<br />

validi<br />

* fine del messaggio<br />

Check sum<br />

Il messaggio che ha interesse per il procedimento di stima della<br />

precisione del rilievo è il $GNGST:<br />

$GNGST,072249.00,24,0.11,0.067,66,0.030,0.041,0.054*73<br />

tempo UTC, nel ormato hhmmss.sss<br />

rms radice quadrata della varianza delle coordinate in metri<br />

(pseudo range)<br />

semiasse maggiore dell’ellissi di errore<br />

semiasse minore dell’ellissi di errore<br />

orientamento del semiasse maggiore dell’ellissi di errore<br />

scarto quadratico medio relativo alla latitudine<br />

scarto quadratico medio relativo alla longitudine<br />

scarto quadratico medio relativo alla quota ellissoidica<br />

* fine del messaggio<br />

Check sum<br />

Dobbiamo considerare che il ricevitore è rimasto posizionato<br />

sul punto anche per alcuni secondi precedenti l’orario<br />

072249.00, ed anche per alcuni secondi successivi, inoltre è<br />

possibile che ci si riposizioni sullo stesso punto in un orario<br />

diverso per eseguire-ad esempio- una misura di controllo.<br />

Ne consegue che tra i dati RTCM archiviati devono esserci<br />

messaggi nell’intorno temporale dell’orario 081616 ed anche<br />

in un dominio spaziale che contiene la posizione del punto<br />

archiviato.<br />

Quindi è necessario selezionare e raggruppare le misure RTCM<br />

nell’intorno spazio temporale contenente la posizione del punto.<br />

Questa operazione deve essere eseguita secondo un criterio<br />

statistico che sia in grado di determinare la probabilità che una<br />

misura appartenga effettivamente al dominio secondo un prefissato<br />

livello di confidenza.<br />

Si può usare il test di Student nella sua variante definito t-test.<br />

A livello concettuale i test si effettua raggruppando le misure<br />

che hanno una certa probabilità di appartenere al dominio<br />

definendo contemporaneamente il dominio stesso.<br />

Per ogni misura nell’intorno spaziale e temporale del punto<br />

archiviato si esegue un ciclo di test calcolando il valore<br />

dove m 0<br />

è la media del ciclo precedente x è la media del ciclo<br />

attuale è lo scarto quadratico medio della media del ciclo<br />

attuale che riguarda n misure e si calcola con<br />

Avendo a disposizione il messaggio $GNGST che fornisce i<br />

valori degli scarti quadratici medi delle coordinate è possibile<br />

applicare il test alle medie ponderate, in modo da ridurre il<br />

peso delle osservazioni meno precise.<br />

Il valore Z ottenuto ad ogni ciclo di calcolo viene confrontato<br />

con l’intervallo di probabilità prefissato ad esempio Z a;<br />

Z a<br />

con<br />

a=0.05. I valori di Z a<br />

sono ricavabili dalle tabelle della distribuzione<br />

t in funzione dei gradi di libertà (n-1). Se lo Z calcolato<br />

è esterno all’intervallo -Z a;<br />

Z a<br />

il procedimento si arresta<br />

avendo definito il gruppo di misure che appartiene al dominio<br />

che definisce la posizione del punto.<br />

Bisogna anche considerare che questo test si applica meglio se<br />

preventivamente si trasformano le coordinate geografiche e la<br />

quota ellissoidica del punto nelle compenti geocentriche di un<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 17


REPORT<br />

vettore che ha il punto iniziale corrispondente al punto che si<br />

è scelto come datum. Naturalmente anche gli scarti quadratici<br />

medi riferiti alle coordinate geografiche devono essere trasformati<br />

nello stesso riferimento geocentrico.<br />

Vediamo un esempio:<br />

record archiviato dall’app relativo al puto 9<br />

9,09/06/<strong>2023</strong> 09:22:49.000 GMT+02:00,,"POINT Z<br />

(12,69231206 41,73491170 601,231)","41,734911697","12,<br />

692312060","601,231","559,928","2,000",5,"0,004","0,0","<br />

0,045","0,059"<br />

Messaggi individuati nell’intorno del punto 9 risultati positivi<br />

al test Z:<br />

$GNRMC,072150.00,A,4144.0947036,N,01241.5387192,E,<br />

0.013,,060923,,,F,V*12<br />

$GNGST,072150.00,26,0.11,0.066,65,0.030,0.041,0.054*7B<br />

$GNRMC,072151.00,A,4144.0946996,N,01241.5387135,E,<br />

0.007,,060923,,,F,V*19<br />

$GNGST,072151.00,27,0.11,0.066,65,0.030,0.041,0.054*7B<br />

$GNRMC,072152.00,A,4144.0947023,N,01241.5387034,E,<br />

0.028,,060923,,,F,V*11<br />

$GNGST,072152.00,29,0.11,0.067,63,0.032,0.043,0.057*72<br />

$GNRMC,072153.00,A,4144.0947043,N,01241.5387080,E,<br />

0.009,,060923,,,F,V*1A<br />

.......<br />

$GNRMC,072249.00,A,4144.0947018,N,01241.5387236,E,<br />

0.007,,060923,,,F,V*1E<br />

$GNGST,072249.00,24,0.11,0.067,66,0.030,0.041,0.054*73<br />

......<br />

$GNRMC,072313.00,A,4144.0946923,N,01241.5386028,E,<br />

0.016,,060923,,,F,V*1B<br />

$GNGST,072313.00,23,0.096,0.063,66,0.028,0.037,0.050*<br />

4A<br />

$GNRMC,072314.00,A,4144.0946955,N,01241.5385989,E,<br />

0.006,,060923,,,F,V*1D<br />

$GNGST,072314.00,27,0.10,0.070,67,0.030,0.039,0.053*70<br />

$GNRMC,072315.00,A,4144.0946984,N,01241.5385999,E,<br />

0.006,,060923,,,F,V*11<br />

$GNGST,072315.00,24,0.11,0.069,66,0.031,0.040,0.064*71<br />

Rappresentazione grafica (nel riferimento Euleriano) dei punti<br />

risultati positivi al test Z:<br />

Il punto 9 è in colore verde:<br />

Avendo scelto il punto 1 come datum:<br />

1,09/06/<strong>2023</strong> 09:12:34.000 GMT+02:00,,"POINT Z<br />

(12,69165330 41,73465896 597,846)","41,734658963","12,<br />

691653305","597,846","556,542","2,000",4,"0,005","0,0","<br />

0,010","0,015"<br />

con coordinate geografiche<br />

41.7346589413, 12.6916533342, 599.853<br />

e geocentriche<br />

X=4650639.132 Y=1047354.918 Z=4224055.881<br />

si ottiene la baseline 1-9 con le componenti<br />

Dx=13.384, Dy=-21.289, Dz= -12.146<br />

E matrice di var-covar (in m 2 )<br />

Conclusioni<br />

Con gli apparati GNSS a basto costo abbinati ad uno<br />

smartphone ed un servizio di correzioni differenziali in tempo<br />

reale è possibile eseguire rilievi di precisione confrontabili, in<br />

termini di accuratezza e precisione, con i rilievi eseguiti con i<br />

ben più costosi apparati geodetici.<br />

E’ necessario però eseguire una elaborazione statistica sui dati<br />

di misura per la determinazione dei risultati più attendibili<br />

individuando le misure afferenti ad un punto, mediante la determinazione<br />

dei domini spazio-temporali associabili al punto.<br />

Tutto il procedimento potrebbe essere semplificato se l’app<br />

di controllo sullo smartphone consentisse di associare ad un<br />

identificativo di un punto non una singola misura ma un intervallo<br />

di misure, come avviene nei ricevitori GNSS geodetici<br />

che consentono di definire tale intervallo (in genere chiamato<br />

“occupazione”)<br />

Inoltre, la stessa app potrebbe eseguire il trattamento statistico<br />

delle misure e fornire la baseline con la relativa matrice di varianza<br />

covarianza in tempo reale.<br />

NOTE<br />

1(due cifre per i gradi sessagesimali,due cifre per i minuti<br />

sessaggesimali con sette cifre decimali)<br />

2 assente in questo caso<br />

PAROLE CHIAVE<br />

GNSS; low-cost; rilievo; NTRIP; correzione dati<br />

ABSTRACT<br />

The availability of low-cost GNSS receivers opens up new<br />

possibilities for performing precision topographic surveys.<br />

To achieve acceptable survey precision, it is necessary to use<br />

the services provided by a network of permanent stations.<br />

The services consist of a stream of differential correction<br />

data of the detected positions, transmitted in the RTCM<br />

format (Radio Technical Commission for Maritime Services,<br />

international standard) which are received through the<br />

NTRIP protocol following an authenticated connection to<br />

the network site.<br />

AUTORE<br />

Donato Tufillaro<br />

Donato.tufillaro@gmail.com<br />

18 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


ww w.mediterraeditrice.it<br />

CONFINI i<br />

di un<br />

PAESE<br />

il valore<br />

dei ...<br />

...<br />

varia sovente, procede ad ondate e in funzione delle strategie di politica internazio-<br />

...<br />

America praticamente non esistono neanche .<br />

cose che ci appartengono in forza di tutti i Trattati e le Convenzioni sottoscritte e


Paesaggio ghiacciato<br />

(15 dicembre <strong>2023</strong>)<br />

Con l'avvicinarsi delle festività natalizie i paesaggi gelidi tendono<br />

ad essere associati all'idea magica di un bianco Natale. Ma questa<br />

immagine di Copernicus Sentinel-3 sopra la Penisola Antartica suggerisce una<br />

prospettiva diversa.<br />

La Penisola Antartica è la regione più settentrionale e più calda del continente antartico. Somiglia<br />

ad un braccio lungo 1000 km ricoperto di ghiaccio e che si estende verso la punta meridionale<br />

del Sud America.<br />

La costa occidentale della penisola presenta oltre 100 grandi ghiacciai e numerose isole, tra cui la grande isola<br />

di Adelaide, visibile nella parte inferiore dell'immagine. Spostandoci verso nord vediamo le isole Biscoe, le isole<br />

Anversa e Brabante ed anche le isole Shetland meridionali, separate dalla punta nord-occidentale della penisola<br />

dallo stretto di Bransfield.<br />

Visibili più a nord troviamo le isole Elephant e Clarence, che sono le più esterne dell'arcipelago delle Shetland meridionali.<br />

A est si trova l'iceberg A23a, attualmente il più grande del mondo. Nel 1986 esso si è staccato dalla piattaforma di<br />

ghiaccio Filchner-Ronne nell'Antartide occidentale, ma solo di recente - spinto dai venti e dalle correnti - ha iniziato ad<br />

allontanarsi rapidamente dalle acque antartiche. Come la maggior parte degli iceberg del Mare di Weddell, è probabile che<br />

A23a finisca nell'Atlantico meridionale, lungo un percorso chiamato ‘iceberg alley’.<br />

Spesse piattaforme di ghiaccio si trovano lungo il lato orientale della penisola, tra cui abbiamo la famosa piattaforma di ghiaccio<br />

Larsen, una serie di tre piattaforme - A (la più piccola), B e C (la più grande) - che si estendono all’interno del Mare di<br />

Weddel.<br />

Come molti luoghi sulla Terra, la Penisola Antartica ha subito un riscaldamento negli ultimi decenni. Si ritiene che questo<br />

riscaldamento abbia innescato il ritiro e la disgregazione della piattaforma di ghiaccio Larsen-B e della Larsen-A, che si è<br />

disintegrata quasi completamente nel gennaio 1995.<br />

L'Antartide è circondato da piattaforme di ghiaccio, ma ci sono sempre maggiori indicazioni di assottigliamento e<br />

persino collasso. Lo studio delle piattaforme di ghiaccio è importante perchè queste strutture sono indicatori del cambiamento<br />

climatico. In effetti, la riduzione delle calotte glaciali dell'Antartide viene considerato un punto di svolta<br />

climatico. Secondo l' Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), i punti di non ritorno sono definiti<br />

come "soglie critiche in un sistema che, se superate, possono portare a un cambiamento significativo nello<br />

stato del sistema, spesso con la consapevolezza che il cambiamento è irreversibile".<br />

L'impiego dei satelliti per monitorare l'Antartide nel corso dei decenni è essenziale, perchè i dati<br />

che ne derivano forniscono evidenze attendibili delle tendenze e consentono agli scienziati di<br />

fare previsioni sul futuro del continente.<br />

Traduzione a cura di Gianluca Pitittto<br />

Crediti immagine: ESA.


REPORT<br />

Monitoraggio strutturale e sicurezza<br />

ferroviaria con Leica Geosystems<br />

a cura di Teorema<br />

In questo articolo vengono trattati<br />

i 5 principali vantaggi delle<br />

soluzioni di monitoraggio Leica<br />

Geosystems utilizzando casi<br />

provenienti da tutto il mondo<br />

per dimostrare come tali sistemi<br />

personalizzati influiscano<br />

positivamente sulla sicurezza<br />

delle operazioni ferroviarie:<br />

soluzioni di monitoraggio personalizzate<br />

dotate degli strumenti<br />

migliori della categoria;<br />

il monitoraggio automatizzato<br />

in tempo reale aumenta la sicurezza<br />

e riduce al minimo le<br />

interruzioni; tecniche di monitoraggio<br />

ibride con una gamma<br />

di sensori; software di monitoraggio<br />

con modello ferroviario<br />

per configurazione rapida,<br />

analisi centralizzata e reporting<br />

personalizzato; garantire la<br />

continuità con LOC8.<br />

Teorema srl di Milano,<br />

si occupa da oltre 30<br />

anni della distribuzione<br />

di strumenti topografici Leica<br />

Geosystems, con un ampio catalogo<br />

di strumenti e accessori.<br />

Sempre attenti all’evoluzione<br />

del settore, Teorema propone<br />

soluzioni e servizi ad aziende e<br />

professionisti nel campo della<br />

geomatica. Uno dei settori di<br />

cui si occupa Leica Geosystems<br />

è quello della topografia ferroviaria,<br />

in special modo legato al<br />

monitoraggio per la sicurezza<br />

strutturale.<br />

Regioni soggette a valanghe e<br />

inondazioni, scavi che devastano<br />

l’assetto del territorio, treni<br />

pesanti che transitano lungo<br />

binari usurati. Sono tra i fattori<br />

principali che minacciano la<br />

stabilità strutturale delle rotaie<br />

e delle infrastrutture ferroviarie.<br />

In tutto il mondo, gli operatori<br />

dipendono dal monitoraggio<br />

per rilevare gli impatti di queste<br />

e altre minacce alle ferrovie,<br />

consentendo il transito ferroviario<br />

sicuro e continuo.<br />

Il monitoraggio della deformazione<br />

aiuta a identificare le aree<br />

vulnerabili dell'infrastruttura<br />

misurando la geometria del binario<br />

e altri parametri rilevanti<br />

a intervalli definiti per rilevare<br />

movimenti che potrebbero causare<br />

danni. Una volta analizzate,<br />

queste misurazioni forniscono<br />

dati cruciali che consentono agli<br />

operatori e ai tecnici di prendere<br />

decisioni informate sul funzionamento,<br />

sulla manutenzione<br />

o sulle riparazioni. Pertanto,<br />

monitorando le risorse, i gestori<br />

possono risparmiare denaro e<br />

ridurre i rischi.<br />

I sistemi ottimali di monitoraggio<br />

ferroviario consentono<br />

una raccolta dati accurata e<br />

completa, personalizzata in base<br />

ai requisiti e all’ambiente di<br />

ciascun progetto. Le soluzioni<br />

di monitoraggio totale di Leica<br />

Geosystems forniscono queste<br />

funzionalità e molto altro ancora<br />

con tecnologie ibride tra cui<br />

sensori geodetici e geotecnici,<br />

dispositivi di comunicazione<br />

dati affidabili e un potente<br />

22 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

software di monitoraggio che<br />

supporta configurazione rapida,<br />

analisi complete, reporting personalizzato<br />

e notifiche.<br />

Soluzioni di monitoraggio personalizzate<br />

dotate degli strumenti<br />

migliori della categoria (1)<br />

Ogni progetto di monitoraggio<br />

ferroviario è distinto, compresi<br />

i motivi per cui è necessario il<br />

monitoraggio, cosa deve essere<br />

misurato, dove si trova la zona<br />

di monitoraggio e la frequenza<br />

con cui i dati devono essere raccolti<br />

e analizzati. Questi parametri<br />

definiscono quali tecniche<br />

e tecnologie forniranno la soluzione<br />

di monitoraggio ottimale.<br />

Le soluzioni di monitoraggio<br />

totale di Leica Geosystems<br />

consentono flessibilità con una<br />

gamma di strumenti di misurazione<br />

geodetica di alta precisione<br />

e di prima qualità, integrati<br />

da sensori geotecnici e ambientali<br />

di terze parti per una raccolta<br />

completa di dati manuale e<br />

automatizzata.<br />

DIDA: Fig. 2 - La soluzione di<br />

monitoraggio ferroviario rende<br />

possibile la continuità del trasporto<br />

ferroviario nel contesto<br />

di importanti lavori di costruzione<br />

in Australia.<br />

Dai livelli digitali alle stazioni<br />

totali robotiche, Leica<br />

Geosystems è una fonte centrale<br />

di apparecchiature geodetiche<br />

essenziali per raccogliere dati di<br />

misurazione ferroviaria e parametri<br />

di calcolo, come torsione,<br />

sopraelevazione e allineamento<br />

dei binari ferroviari, nonché<br />

distanze/parametri strutturali<br />

per le infrastrutture circostanti,<br />

come i ponti, tunnel, piattaforme<br />

e altro ancora.<br />

La stazione totale di monitoraggio<br />

Leica TM60, ad esempio,<br />

è una stazione totale automatizzata<br />

ad autoapprendimento<br />

progettata per il monitoraggio<br />

che soddisfa i requisiti di misurazione<br />

3D più esigenti. Le<br />

Fig. 2 - La soluzione di monitoraggio ferroviario rende possibile la continuità del trasporto<br />

ferroviario nel contesto di importanti lavori di costruzione in Australia.<br />

elevate velocità di misurazione<br />

e la precisione millimetrica su<br />

lunghe distanze lo rendono<br />

efficace per progetti di grandi<br />

dimensioni in aree trafficate,<br />

compreso il monitoraggio delle<br />

linee attive della stazione<br />

centrale della metropolitana di<br />

Sydney in Australia durante un<br />

vasto progetto di sviluppo delle<br />

infrastrutture.<br />

In questo caso, il monitoraggio<br />

ha contribuito a rendere possibile<br />

il trasporto quotidiano<br />

in sicurezza di oltre 100.000<br />

passeggeri durante gli scavi e<br />

le costruzioni sotto e attorno<br />

alle linee operative. Le stazioni<br />

totali di monitoraggio automatizzato<br />

Leica hanno misurato<br />

migliaia di prismi sui binari e<br />

sulle piattaforme, consentendo<br />

ai fornitori di servizi di monitoraggio<br />

di raccogliere grandi<br />

quantità di dati in tempo reale,<br />

supportare la costruzione e proteggere<br />

le risorse.<br />

Il monitoraggio automatizzato<br />

in tempo reale aumenta la sicurezza<br />

e riduce al minimo le<br />

interruzioni (2)<br />

Per gli operatori ferroviari è<br />

importante che i servizi ferro-<br />

FIG. 3 - La stazione totale di scansione consente misurazioni continue in modo che il<br />

sistema di metropolitana leggera di Dublino possa funzionare senza interruzioni.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 23


REPORT<br />

FIG. 4 - La costruzione di ponti e tunnel in Francia richiede il monitoraggio di ferrovie e<br />

piattaforme con metodi ibridi per la raccolta dati in tempo reale e la massima sicurezza.<br />

viari continuino in sicurezza<br />

con il minor numero possibile<br />

di interruzioni durante i lavori<br />

di costruzione adiacenti.<br />

Considerando che molti progetti<br />

di sviluppo durano anni,<br />

sistemi di monitoraggio efficaci<br />

forniscono un modo per raccogliere<br />

continuamente dati sulla<br />

deformazione con la minima<br />

quantità di lavoro manuale sul<br />

binario.<br />

Diversi aspetti della soluzione<br />

di monitoraggio Leica<br />

Geosystems facilitano questo<br />

approccio. Per le configurazioni<br />

di monitoraggio automatizzato<br />

e di autoapprendimento,<br />

le stazioni totali robotiche<br />

come Leica TM60 e Leica<br />

MS60 MultiStation trovano e<br />

apprendono automaticamente<br />

i prismi che devono misurare,<br />

velocizzando i tempi di configurazione.<br />

Le stazioni totali robotiche<br />

Leica Geosystems hanno una<br />

qualità costruttiva robusta che<br />

consente l'uso dello strumento.<br />

Aiuta a funzionare in modo<br />

autonomo più a lungo senza<br />

bisogno di manutenzione e telecamere<br />

che forniscono scorci<br />

FIG. 5 - Monitoraggio della sicurezza dei tunnel e dei treni sotto la stazione di King's<br />

Cross nel Regno Unito con un software per analizzare e visualizzare dati in tempo reale<br />

provenienti da più fonti.<br />

remoti in tempo reale sulle<br />

condizioni del sito. Integrate<br />

nel flusso di lavoro complessivo<br />

intuitivo ed efficiente, queste<br />

funzionalità riducono il tempo<br />

lungo il percorso per monitorare<br />

i fornitori di servizi, rimuovendoli<br />

da questo ambiente pericoloso<br />

e riducendo al minimo<br />

le interruzioni del lavoro.<br />

L'MS60 consente inoltre il<br />

monitoraggio laddove non è<br />

possibile installare i prismi aggiungendo<br />

la scansione laser 3D<br />

ai sistemi di monitoraggio automatizzati<br />

per la raccolta dati<br />

continua e non intrusiva. Ad<br />

esempio, il monitoraggio della<br />

metropolitana leggera Luas di<br />

Dublino durante la costruzione<br />

richiedeva un sistema in grado<br />

di dimostrare la stabilità della<br />

ferrovia e di funzionare ininterrottamente<br />

senza causare interruzioni<br />

del servizio.<br />

Poiché i tram circolano su rotaie<br />

incassate nel manto stradale,<br />

non è possibile installare prismi<br />

sui binari senza creare ostruzioni<br />

o essere distrutti. Pertanto,<br />

le misurazioni sono state acquisite<br />

utilizzando scansioni laser<br />

3D con l'MS60. Le scansioni<br />

“patch” di piccole aree del binario<br />

hanno registrato migliaia<br />

di punti al secondo all’interno<br />

dell’area di scansione definita e<br />

il software di monitoraggio ha<br />

confrontato i dati con misurazioni<br />

di riferimento per identificare<br />

le deformazioni.<br />

Le misurazioni automatizzate<br />

e la raccolta continua dei dati<br />

sono ulteriormente supportate<br />

dal Leica ComBox60 per<br />

la comunicazione in loco e la<br />

gestione dell'energia e dal software<br />

Leica GeoMoS Edge che<br />

fornisce la registrazione dei dati<br />

ininterrotta. La struttura robusta,<br />

la configurazione semplice<br />

e il funzionamento con un solo<br />

pulsante semplificano il monitoraggio.<br />

24 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

Tecniche di monitoraggio<br />

ibride con una gamma di sensori<br />

(3)<br />

I sistemi di monitoraggio ibridi<br />

forniscono ridondanza dei<br />

dati attraverso tecnologie di<br />

misurazione indipendenti. Le<br />

tecnologie combinate aumentano<br />

l’acquisizione dei dati per<br />

misurare parametri diversi ma<br />

complementari, migliorando la<br />

comprensione della deformazione.<br />

Quando i sensori geotecnici<br />

rilevano i movimenti, i dati<br />

possono essere convalidati con<br />

certezza mediante misurazioni<br />

geodetiche e viceversa.<br />

Le soluzioni di monitoraggio<br />

Leica Geosystems integrano<br />

una varietà di sensori geotecnici<br />

per integrare i dati geodetici,<br />

inclusa la gamma di sistemi di<br />

sensori WiSenMeshWan, inclusi<br />

inclinometri, fessurimetri<br />

e altri sensori. L'installazione<br />

di questi sensori in sistemi di<br />

monitoraggio totale può essere<br />

particolarmente utile per monitorare<br />

risorse che hanno un'alta<br />

probabilità di movimento e<br />

richiedono misurazioni molto<br />

frequenti.<br />

Ad esempio, le tecniche ibride<br />

hanno avuto successo per il<br />

monitoraggio ferroviario durante<br />

la demolizione di un ponte<br />

pedonale e la costruzione di un<br />

tunnel sotterraneo in una stazione<br />

ferroviaria vicino a Parigi,<br />

in Francia. Per monitorare in<br />

modo efficace le risorse ad alto<br />

rischio ogni due minuti, i fornitori<br />

di monitoraggio hanno<br />

selezionato le stazioni totali<br />

automatizzate Leica Geosystems<br />

e i sensori WiSen. Nelle condizioni<br />

variabili del progetto, il<br />

sistema ha raccolto, analizzato<br />

e visualizzato i dati provenienti<br />

da tutti i sensori, supportando<br />

il completamento puntuale del<br />

progetto senza interrompere il<br />

flusso dei passeggeri nella stazione.<br />

Software di monitoraggio<br />

con modello ferroviario per<br />

configurazione rapida, analisi<br />

centralizzata e reporting personalizzato<br />

(4)<br />

Sebbene sia importante configurare<br />

la giusta combinazione<br />

di strumenti per raccogliere<br />

dati per il monitoraggio ferroviario,<br />

altrettanto cruciale è il<br />

software di monitoraggio per<br />

raccogliere e analizzare i dati<br />

per renderli utilizzabili. La suite<br />

software di monitoraggio Leica<br />

GeoMoS configura i calcoli,<br />

centralizza i dati immessi da diverse<br />

fonti, esegue analisi delle<br />

deformazioni e rende i risultati<br />

chiari e accessibili a tutte le parti<br />

interessate.<br />

Prima che inizi il monitoraggio,<br />

GeoMoS consente di<br />

configurare automaticamente i<br />

calcoli ferroviari con la nuova<br />

funzionalità Railway Template.<br />

Questa funzionalità non richiede<br />

un sondaggio "as-built" o<br />

un input per l'allineamento del<br />

progetto e annulla le configurazioni<br />

manuali in modo che<br />

il monitoraggio possa iniziare<br />

più rapidamente e i risultati<br />

finali possano essere rilasciati in<br />

modo rapido e sicuro alle parti<br />

interessate.<br />

Per saperne di più su come<br />

funziona questa funzionalità e<br />

sugli ulteriori vantaggi per gli<br />

operatori ferroviari e i fornitori<br />

di servizi di monitoraggio,<br />

leggi il nostro Expert Insight,<br />

"Monitoraggio ferroviario e il<br />

nuovo modello ferroviario Leica<br />

GeoMoS".<br />

Dopo la configurazione,<br />

GeoMoS Monitor può raccogliere<br />

ed elaborare dati da più<br />

strumenti e tipi di sensori, il<br />

che lo ha reso ideale per monitorare<br />

le linee che corrono<br />

sotto la stazione di King's Cross<br />

durante un progetto di sviluppo<br />

di 12 anni. Poiché il sistema di<br />

monitoraggio avrebbe dovuto<br />

funzionare 24 ore su 24, 7 giorni<br />

su 7, per anni in aree senza<br />

accesso diretto da parte dei<br />

lavoratori, i fornitori di servizi<br />

hanno installato stazioni totali<br />

di monitoraggio e una gamma<br />

di sensori geotecnici.<br />

Software GeoMoS raccolto da<br />

ta dagli strumenti per fornire<br />

calcoli complessi e completi del<br />

sito. Inoltre, la visualizzazione<br />

e il reporting dei dati sono stati<br />

perfettamente integrati utilizzando<br />

GeoMoS Now! basato<br />

su cloud, compresi dashboard<br />

chiari e facilmente leggibili<br />

per le diverse parti interessate,<br />

come gli appaltatori interessati<br />

a diverse sezioni delle aree monitorate.<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 25


REPORT<br />

Garantire la continuità con<br />

LOC8 (5)<br />

Il monitoraggio dei tempi di<br />

inattività dovuti ai furti degli<br />

strumenti può comportare conseguenze<br />

che vanno oltre i costi<br />

delle apparecchiature rubate.<br />

Quando il monitoraggio non<br />

può continuare, la sicurezza<br />

non può essere dimostrata, con<br />

il rischio di ritardare o interrompere<br />

le operazioni dei treni.<br />

Leica Geosystems ha una risposta<br />

anche per questa eventualità:<br />

le stazioni totali robotiche possono<br />

essere dotate di LOC8 ,<br />

una soluzione che consente il<br />

tracciamento degli strumenti e<br />

la gestione della flotta.<br />

Questo vantaggio è stato realizzato<br />

dalla società di consulenza<br />

peritale Teodoliten Mätteknik<br />

AB, durante la costruzione del<br />

tunnel ferroviario di Varberg in<br />

Svezia. Incaricata di monitorare<br />

il progetto, Teodoliten ha installato<br />

un sistema di monitoraggio<br />

automatizzato, che includeva<br />

un nuovissimo TM60. Solo due<br />

giorni dopo l'installazione, tuttavia,<br />

la stazione totale è stata<br />

rubata, interrompendo il monitoraggio.<br />

Poiché il TM60 era dotato di<br />

LOC8, una volta scoperto il<br />

furto, il team Teodoliten ha potuto<br />

immediatamente localizzare<br />

e rintracciare la stazione totale<br />

rubata. Fornendo le informazioni<br />

alla polizia locale, la stazione<br />

totale è stata rapidamente<br />

recuperata, garantendo non solo<br />

l'investimento nello strumento,<br />

ma anche la continuità del progetto<br />

di monitoraggio.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Monitoraggio strutturale; sicurezza ferroviaria; leica geosystems; rilievo<br />

ABSTRACT<br />

This article covers five key benefits of Leica Geosystems monitoring solutions using cases from<br />

around the world to demonstrate how such customized systems positively impact the safety of<br />

rail operations: customized monitoring solutions equipped with best-in-class tools; automated<br />

real-time monitoring increases safety and minimizes disruptions; hybrid monitoring techniques<br />

with a range of sensors; railway model monitoring software for quick setup, centralized analysis<br />

and customized reporting; ensure continuity with LOC8.<br />

AUTORE<br />

Teorema<br />

info@geomatica.it<br />

Telefono 025398739.<br />

Schede tecniche e maggiori info consultabili sul sito web www.geomatica.it<br />

26 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


REPORT<br />

GISTAM<br />

2024<br />

10 th International Conference on Geographical Information<br />

Systems Theory, Applications and Management<br />

Angers, France<br />

2 - 4 May, 2024<br />

The International Conference on Geographical Information Systems Theory, Applications and Management aims at creating a<br />

meeting point of researchers and practitioners that address new challenges in geo-spatial data sensing, observation, representation,<br />

processing, visualization, sharing and managing, in all aspects concerning both information communication and technologies (ICT)<br />

as well as management information systems and knowledge-based systems. The conference welcomes original papers of either<br />

practical or theoretical nature, presenting research or applications, of specialized or interdisciplinary nature, addressing any aspect<br />

of geographic information systems and technologies.<br />

CONFERENCE AREAS<br />

Data Acquisition and Processing<br />

Domain Applications<br />

Interaction with Spatial-Temporal Information<br />

Spatial Data Mining<br />

Managing Spatial Data<br />

Modeling, Representation and Visualization<br />

Remote Sensing<br />

MORE INFORMATION AT: HTTPS://GISTAM.SCITEVENTS.ORG/<br />

UPCOMING SUBMISSION DEADLINES<br />

REGULAR PAPER SUBMISSION: DECEMBER 13, <strong>2023</strong><br />

POSITION PAPER SUBMISSION: JANUARY 25, 2024<br />

SPONSORED BY: LOCALLY ORGANIZED AND HOSTED BY: INSTICC IS MEMBER OF: LOGISTICS:<br />

PUBLICATIONS:<br />

IN COOPERATION WITH:<br />

PROCEEDINGS WILL BE SUBMITTED FOR INDEXATION BY:<br />

Scan and connect to:<br />

gistam.scitevents.org<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 27


MEMORIE REPORT<br />

MEMORIE TOPOGRAFICHE<br />

C’era una volta…<br />

di Attilio Selvini<br />

Caro Direttore e caro<br />

Amico,<br />

permetti a questo nonagenario<br />

topografo di scrivere<br />

alcune riflessioni.<br />

Nel secondo periodo del ventesimo<br />

secolo, la misura sul terreno<br />

e sull’immagine ha vissuto da<br />

noi un’epoca d’oro. Nel Cinquanta<br />

vi erano quattro ordinari<br />

di topografia in Italia: Solaini<br />

a Milano, Ballarin a Pisa, Dore<br />

a Bologna ed infine Boaga a<br />

Roma, che purtroppo venne a<br />

mancare prematuramente. I due<br />

fondamentali organi cartografici<br />

dello Stato, IGM e Catasto,<br />

funzionavano egregiamente. Tre<br />

le aziende di fama produttrici<br />

di strumenti: OMI a Roma,<br />

Galileo a Firenze, Salmoiraghi<br />

a Milano (più qualche minore).<br />

Nel settore, l’Italia all’estero era<br />

ben rappresentata, soprattutto da<br />

Gino Cassinis, da Ermenegildo<br />

Santoni e da Umberto Nistri.<br />

Dieci, quindici anni più avanti,<br />

questo tranquillo mondo incominciò<br />

a sconvolgersi. Giunsero<br />

da oltralpe strumenti ed aziende<br />

straniere: Kern di Aarau e Wild<br />

di Heerbrugg dalla vicina Svizzera,<br />

Carl Zeiss dalla Germania,<br />

ÅGA dalla Svezia; poco più tardi<br />

con timidezza i primi giapponesi.<br />

Quasi di colpo arrivarono<br />

sette nuovi ordinari nelle università<br />

(“i magnifici sette”: oggi<br />

fra associati ed ordinari sono un<br />

centinaio!) mentre scomparivano<br />

una dopo l’altra le aziende italiane<br />

di ottico-meccanica: dapprima<br />

la centenaria Salmoiraghi,<br />

poi Galileo ed OMI. Topografia<br />

e poi fotogrammetria stavano<br />

per essere sconvolte dal calcolo<br />

elettronico e dall’informatica; le<br />

appena nate “Regioni” incominciavano<br />

a farsi cartografie proprie<br />

infischiandosi degli organi dello<br />

Stato e non più guidate dalla<br />

malamente scomparsa Commissione<br />

Geodetica Italiana. Sorsero<br />

così accanto alle tradizionali e<br />

già decennali aziende di cartografia<br />

fotogrammetrica (IRTA,<br />

Studio CARRA, EIRA, SARA<br />

-NISTRI, ALISUD) decine<br />

di nuove imprese (1) che poi<br />

scompariranno verso la fine del<br />

secolo, salvo un paio che diverranno<br />

internazionali, quali CGR<br />

e Rossi di Brescia, oltre a SARA-<br />

NISTRI col suo potente archivio<br />

romano. Ma tutto il mondo<br />

Fig.1 - Il cartellino aziendale.<br />

Fig. 2 - L’autore fra il sindaco di Oberkochen ed il preside del liceo, su di un giornale locale.<br />

28 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


MEMORIE<br />

del rilevamento era in subbuglio,<br />

nell’ultimo trentennio del<br />

ventesimo secolo: l’informatica<br />

spazzava via concetti resistenti<br />

da oltre un centinaio di anni,<br />

modificando strutture e aziende<br />

(2). Chi scrive ebbe la fortuna di<br />

essere legato, oltre che al mondo<br />

universitario, anche a quello<br />

aziendale: Salmoiraghi dapprima,<br />

poi Carl Zeiss. Proprio ad<br />

Oberkochen, ove le vicende<br />

belliche avevano spostato la<br />

grande Fondazione dalla originaria<br />

Jena, l’autore ebbe l’occasione<br />

di seguire il continuo progresso<br />

di topografia e fotogrammetria.<br />

Dall’analogico all’analitico, da<br />

questi al digitale, tutto gli passò<br />

sotto gli occhi sempre più stupiti.<br />

Solo italiano di Carl Zeiss<br />

Milano direttamente dipendente<br />

dalla Casa Madre (in figura 1 il<br />

cartellino aziendale)<br />

considerato “uno dei loro”, si<br />

veda la figura 2, ebbe la possibilità<br />

anche di seguire la ripresa<br />

postbellica delle tradizionali<br />

“Photogrammetrischen Wochen”<br />

trasportate a Stoccarda;<br />

con la possibilità di farvi partecipare<br />

come oratori alcuni italiani<br />

(Mussio, Amadesi, Banchini).<br />

Ad alcune edizioni, grazie anche<br />

ai buoni rapporti col professor<br />

Friedrich Ackermann, gestore<br />

insieme a Zeiss dei convegni,<br />

parteciparono sino ad una ventina<br />

di studiosi italiani (figura 3)<br />

fra cui funzionari dell’IGM e del<br />

Catasto, nonché illustri docenti<br />

quali Luigi Solaini, Giovanna<br />

Togliatti, Giuseppe Birardi,<br />

Riccardo Galetto.<br />

Oggi e da oltre un decennio,<br />

nessun italiano si è più visto a<br />

Stoccarda. I contatti con Carl<br />

Zeiss rimasero ottimi anche<br />

dopo la chiamata del sottoscritto<br />

all’università di Bologna, che per<br />

un paio di anni restò alla Zeiss<br />

milanese come consulente. Durante<br />

la ispezione a Zeiss Milano<br />

di uno dei direttori generali della<br />

Fondazione, il Dr. Skoludec,<br />

questi si complimentò con me:<br />

gli ricordai che la “Alma Mater”<br />

compiva allora giusti novecento<br />

anni, prima nel mondo: e<br />

Skoludec pronto: “Sicher, dann<br />

kommt Prag!”, certo, poi venne<br />

Praga! In figura 4 la visita ad<br />

Oberkochen dell’intero corpo<br />

docente dell’Istituto di Geodesia<br />

e Geofisica bolognese, con il<br />

Preside di Facoltà il carissimo<br />

amico troppo presto scomparso,<br />

professor Giorgio Folloni (3).<br />

Col nuovo millennio, tutto il<br />

mondo tradizionale del rilevamento<br />

crollò, sotto la spinta<br />

di multinazionali che uccisero<br />

quasi tutte le tradizionali aziende<br />

europee di strumenti per il<br />

rilevamento. Scomparvero così la<br />

Kern di Aarau, poi la prestigiosa<br />

Wild (non ne rimase nemmeno<br />

il nome: oggi vi è una “Leica”<br />

che però proviene da “LEitz CAmera”,<br />

la famosa camera degli<br />

anni Trenta e con Heerbrugg ha<br />

poco a che fare) (4).<br />

Leica appartiene alla multinazionale<br />

svedese “Hexagon”, che<br />

si interessa di tutto! Scomparve<br />

da questo settore ÅGA: Carl<br />

Zeiss, pur dopo la riunificazione<br />

inaspettata della Germania ha<br />

cancellato dopo un secolo il dipartimento<br />

“Geo und Bildmess”.<br />

Ad una “PhoWo” dell’inizio<br />

del millennio incontrai il Dr.<br />

Dirk Hobbie, progettista del<br />

bellissimo ortofotoproiettore<br />

Orthocomp Z2; gli chiesi<br />

come andavano le nostre cose<br />

ad Oberkochen e mi rispose<br />

sconsolato, che il suo nuovo<br />

compito era quello di fare ….<br />

fotocopie! E qualche anno prima<br />

aveva rinunciato alla cattedra al<br />

Politecnico di Monaco per restare<br />

in Zeiss! Tre lustri prima Zeiss<br />

aveva festeggiato con grande<br />

clamore il suo dottorato (figura<br />

5). Non mi resta che dire: “C’era<br />

una volta …”.<br />

Fig. 3 - Molti italiani alla PhoWo di Stoccarda.<br />

Fig. 4 - Il Dr. Dirk Hobbie la sera del suo dottorato<br />

con tutta Zeis in festa.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Topografia; rilievo; strumenti topografici<br />

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />

1) Selvini, A. Le imprese di cartografia in Italia.<br />

GeoMedia, n°2/2014.<br />

2) Selvini, A. Dall’iconometria al trattamento<br />

delle immagini. Maggioli editore,2018.<br />

3) Selvini, A. Topografi e fotogrammetri fra cronaca<br />

e storia. Maggioli editore, 2015.<br />

4) Selvini, A. Non è rimasto nemmeno il nome.<br />

GeoMedia, n° 2/2013.<br />

AUTORE<br />

Attilio Selvini<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 29


MERCATO<br />

ONLINE IL CALENDARIO DIDATTICO 2024<br />

DELLA FORMAZIONE TERRELOGICHE:<br />

ECCO I CORSI IN ARRIVO A GENNAIO E<br />

FEBBRAIO!<br />

È online il calendario didattico con gli appuntamenti del<br />

2024 della Formazione TerreLogiche.<br />

Si parte il 23-24-25 gennaio con il modulo avanzato di<br />

“Rilievo 3D e gestione delle nuvole di punti”, a cui seguiranno<br />

“GIS Open Source (QGIS) – modulo base” (31<br />

gennaio e 1-2 febbraio), “Telerilevamento Multispettrale<br />

Base con QGIS” (6-7-13 febbraio), “LCA: Analisi del<br />

Ciclo di Vita e sostenibilità ambientale di prodotto” (14-<br />

15-16 febbraio), “Programmare i GIS con Python” (21-<br />

22-23 febbraio) e il modulo avanzato “GISOpen Source<br />

(QGIS)” (28-29 febbraio – 1 marzo). Si ricorda che gli<br />

interessati a seguire due o più corsi possono acquistare<br />

un pacchetto formativo personalizzato, formula che permette<br />

di risparmiare sul prezzo di listino dei singoli moduli<br />

e dilazionare il pagamento in due soluzioni.<br />

Il modulo avanzato di “Rilievo 3D” è il secondo step di<br />

un percorso altamente professionalizzante dedicato alle<br />

tecniche di rilievo e modellazione 3D. Il corso permette<br />

di approfondire le conoscenze sui principali strumenti<br />

tecnici e teorici per la gestione di dati e modelli unitari<br />

(nuvole di punti e mesh) provenienti dall’integrazione<br />

di rilievi fotogrammetrici con rilievi laser. I partecipanti<br />

lavoreranno con i software Cloud Compare, Autodesk<br />

ReCap Pro, FUSION/LDV e Agisoft Metashape.<br />

Grazie ai moduli dedicati a QGIS si potranno invece<br />

acquisire le competenze fondamentali per poter lavorare<br />

in autonomia con il più utilizzato software GIS Open<br />

Source. Si affronteranno infatti argomenti come la gestione<br />

dei layer vettoriali e raster, i sistemi di riferimento cartografici,<br />

la georeferenziazione, il disegno vettoriale, l'utilizzo<br />

del database, la personalizzazione dei moduli di data<br />

entry, la creazione e gestione dei contenitori GeoPackage,<br />

il geoprocessing raster e vettoriale con gli strumenti del<br />

Toolbox di Processing, le metodologie di gestione e analisi<br />

di DEM, oltre che la gestione dei layout di stampa.<br />

E sempre in tema di Sistemi Informativi Geografici, il<br />

corso “Programmare i GIS con Python” offre l'opportunità<br />

di scoprire come creare script e plugin in ambiente<br />

QGIS con Python, un linguaggio intuitivo e versatile,<br />

adatto anche ad utenti non programmatori, ampiamente<br />

utilizzato in ambito internazionale.<br />

QGIS verrà utilizzato inoltre anche nel corso base di<br />

“Telerilevamento Multispettrale”, modulo formativo<br />

dedicato alle tecniche di analisi e gestione di immagini<br />

telerilevate, che trasmetterà ai partecipanti le conoscenze<br />

operative fondamentali per utilizzare gli strumenti di<br />

geoprocessing integrati in QGIS, come GDAL, Orfeo<br />

Toolbox, SAGA e GRASS, ai fini dell’elaborazione di dati<br />

raster acquisiti da diverse piattaforme.<br />

"LCA: Analisi del Ciclo di Vita e sostenibilità ambientale<br />

di prodotto" è infine l'occasione ideale per imparare<br />

a condurre un’analisi LCA, sia dal punto di vista teorico<br />

che pratico, con il software Open Source OpenLCA, il<br />

quale consente un calcolo rapido e affidabile della valutazione<br />

della sostenibilità e del ciclo di vita. Il docente<br />

affronterà inoltre argomenti fondamentali come i concetti<br />

di sostenibilità ambientale e sviluppo sostenibile, le certificazioni<br />

di prodotto e le etichette ambientali.<br />

Per maggiori informazioni su programma dei corsi, prezzi<br />

e agevolazioni: https://www.terrelogiche.com/formazione-terrelogiche/calendario-e-costi.html<br />

STAZIONE TOTALE FOIF CON SURPAD 4.2<br />

Disponibile nelle versioni, 2” RTS342N ed 1” RTS010N, con un EDM con precisione<br />

2mm±2ppm per RTS342N ed 1mm±1ppm per RTS010N e distanziometro reflectorless<br />

fino a 1000m, 1200m con piastrina catarifrangente e 6000m con prisma standard. Gli strumenti<br />

si completano con un doppio display, dritto-rovescio, touch screen a colori retroilluminato<br />

e piombo laser con livello di intensità variabile di serie.<br />

Il software android SurPad 4.2, completamente in italiano, include programmi di rilievo,<br />

tracciamento, stazione libera, calcolo sezioni, tracciamento stradale, calcolo area, calcolo altezza<br />

punto inaccessibile, calcolo distanze tra due punti, punto sulla linea, e molto altro<br />

ancora, essendo dotato di CAD interno.<br />

SurPad 4.2 si collega e comunica con tutti i GNSS FOIF.<br />

FOIF RTS342N ed RTS010N hanno una memoria interna di 4G RAM + 8G ROM ( 8G<br />

+ 128G opzionale )<br />

info@vidalaser.com<br />

www.vidalaser.com<br />

30 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

STONEX CUBE-3D – SOFTWARE PER DATI<br />

3D E FOTOGRAMMETRIA<br />

Cube-3d è un software per la gestione di dati 3D, composto<br />

da due moduli: uno di fotogrammetria e uno per dati<br />

ottenuti da scanner. Il primo modulo permette di processare<br />

immagini (o video) per generare accurate mappe digitali<br />

e modelli 3D con ottime precisioni; il secondo fornisce gli<br />

strumenti per allineare nuvole di punti.<br />

È possibile disegnare su nuvole di punti o mesh e unire i<br />

dati importati da strumenti di rilievo tradizionali, il tutto in<br />

un unico software. I dati possono poi essere elaborati e migliorati<br />

grazie ai vari strumenti CAD. Tra le molte funzioni<br />

disponibili, le più apprezzate sono la classificazione automatica,<br />

l’ortofoto, le sezioni trasversali e le linee di profilo,<br />

il calcolo del volume, e altro ancora.<br />

Modulo Fotogrammetria<br />

Il programma può elaborare, in un unico progetto, immagini<br />

catturate da qualsiasi fotocamera manuale, drone UAV<br />

o fotocamera multipla, e creare<br />

modelli 3D ad alta definizione,<br />

estremamente accurati e dettagliati.<br />

Può generare una panoramica<br />

completamente geo-referenziata,<br />

spazialmente orientata e completa<br />

del sito di lavorazione.<br />

Modulo Scanner<br />

Importa nuvole di punti da lidar o laser scanner, o da qualunque<br />

strumento in grado di generarle senza limitazioni.<br />

Supporto completo per gli scanner Stonex e un’ampia gamma<br />

di formati d’importazione. Registra nuvole di punti con<br />

Cube-3d e sfrutta i diversi strumenti che fornisce.<br />

Scopri di più sulle funzioni di Cube-3d: https://www.stonex.it/it/project/cube-3d/<br />

Per avere più informazioni compila il form sul sito di<br />

Stonex:<br />

https://www.stonex.it/it/contatti/<br />

IL MONITORAGGIO AS BUILT DI<br />

GRANDI STRUTTURE A PREVA-<br />

LENTE SVILUPPO VERTICALE:<br />

GLI ESEMPI DELLE TORRI DI<br />

MILANO<br />

La conoscenza della corrispondenza tra costruito<br />

e progetto nelle grandi strutture di<br />

ingegneria civile, ed in particolare di quelle<br />

a prevalente sviluppo verticale, rappresenta<br />

una esigenza imprescindibile per la verifica<br />

del buon andamento del processo costruttivo.<br />

Geometrie che superano le tolleranze progettuali, possono<br />

provocare ai livelli superiori delle strutture, ridistribuzioni<br />

dei carichi e deformazioni non previste.<br />

Risulta pertanto fondamentale per il progettista, e conseguentemente<br />

per il successo della costruzione di un’opera<br />

a prevalente sviluppo verticale, una corretta verifica dell’ as<br />

built, e, ancor prima, la previsione dell’evoluzione geometrica<br />

della struttura e le relative strategie di tracciamento<br />

delle opere da eseguire, utilizzando tecnologie di misura e<br />

di calcolo altamente performanti e di rapido impiego. Alle<br />

misure 3D eseguite in cantiere, condotte mediante tecnologia<br />

SLAM, che ha quasi raggiunto le accuratezze delle scansioni<br />

laser scanning, si sono aggiunte piattaforme dotate di<br />

camere fotografiche, in grado di localizzarsi autonomamente,<br />

che permettono rilevamenti rapidi e speditivi. Lo sviluppo<br />

del modello digitale, gestito tramite piattaforme web<br />

based, consente di eseguire efficacemente le procedure di<br />

gestione del cantiere, fra cui la verifica dei fuori conformità.<br />

Il corso, rivolto ai progettisti, costruttori, direttori dei lavori,<br />

collaudatori e topografi, dopo aver analizzato e approfondito<br />

le esigenze di carattere progettuale e costruttivo, affronta<br />

l’organizzazione delle procedure di inquadramento,<br />

verifica, controllo topografico e di gestione pratica di cantiere,<br />

con esempi relativi alla costruzione di edifici alti. A<br />

titolo di esempio, viene infine illustrato l’uso combinato di<br />

tecnologie laser scanning e topografiche classiche<br />

per le operazioni di controllo dei principali<br />

grattacieli di Milano (Bosco Verticale,<br />

Torre Unicredit, Torri Isozaki e Hadid).<br />

PROGRAMMA<br />

Giovedì 21 marzo 2024<br />

Dominare la geometria del Progetto nel caso<br />

di grandi edifici: definizione geometrica,<br />

previsione, controllo e monitoraggio, Mauro<br />

Eugenio Giuliani, Redesco Milano<br />

Organizzazione delle procedure di inquadramento, verifica<br />

e controllo topografico nella costruzione di edifici alti,<br />

Dario Bozzoli-Parasacchi Colombo Costruzioni Spa, Lecco<br />

Tecnologie topografiche digitali per il controllo as built di<br />

grandi strutture a prevalente sviluppo verticale, Giorgio<br />

Paolo Maria Vassena, Università degli Studi di Brescia<br />

La gestione digitale dei fuori conformità tramite piattaforme<br />

web based e procedure di rilevamento integrate 3D e<br />

per immagini, Antonio Mainardi, Università degli Studi di<br />

Brescia<br />

Modalità di Iscrizione<br />

L’iscrizione si effettua attraverso la pagina WEB https://<br />

www.cism.it/en/activities/courses/I2402/ e versando la<br />

quota secondo le modalità riportate.<br />

- Partecipazione in presenza: Euro 150,00 (esente IVA art.<br />

10 c.1 n.20/ DPR 633/72).<br />

Posti limitati. Termine per le iscrizioni: 21 febbraio 2024<br />

- Partecipazione on-line: Euro 150,00 (esente IVA art. 10<br />

c.1 n.20/ DPR 633/72).<br />

Termine per le iscrizioni: 15 marzo 2024.<br />

Gli utenti ammessi, riceveranno il link per l’accesso alla<br />

piattaforma entro la giornata precedente all’evento.<br />

https://www.cism.it/en/activities/courses/I2402/<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 31


MERCATO<br />

MIGLIORARE LA PRECISIONE DEL RILIEVO<br />

DI NUVOLE DI PUNTI 3D DA DRONI CON<br />

LASER SCANNER<br />

Un gruppo di ricerca giapponese ha recentemente pubblicato<br />

un articolo che delinea un approccio innovativo<br />

al rilevamento utilizzando veicoli aerei senza equipaggio<br />

(UAV), comunemente noti come droni.<br />

L’innovazione riguarda il miglioramento della precisione<br />

del rilievo di nuvole di punti in volo tramite Lidar perfezionando<br />

il coordinamento di hardware e dati.<br />

Il componente essenziale nella generazione di questi<br />

dati 3D sono gli UAV dotati di unità di scansione laser.<br />

Questi UAV raccolgono un'ampia serie di dati "puntuali",<br />

completi di informazioni sulla posizione e sul colore,<br />

proiettando laser dal cielo alla superficie terrestre. La<br />

fusione di questi dati, della nuvola di punti 3D, replica<br />

accuratamente la topografia del mondo reale e i paesaggi<br />

urbani.<br />

Garantire l’accuratezza dei dati della nuvola di punti 3D<br />

è fondamentale e si sa che gli errori di misurazione sono<br />

inevitabili e già dal 2018, il team di ricerca ha identificato<br />

tre problemi principali.<br />

Il primo problema risiede nel calo della precisione della<br />

misurazione quando la velocità di volo dell'UAV non è<br />

costante.<br />

Il secondo problema è associato all’utilizzo senza correzioni<br />

dei dati provenienti dai sistemi di posizionamento<br />

satellitare (GNSS) come il GPS, che portano a discrepanze<br />

specialmente nelle direzioni verticali.<br />

Il terzo riguarda il degrado della precisione dei dati della<br />

nuvola di punti causato dall'inclusione di dati provenienti<br />

da oggetti distanti misurati ad angoli di incidenza<br />

del laser inappropriati. Ad esempio, quando vengono<br />

utilizzati percorsi diversi per misurare lo stesso oggetto,<br />

i dati provenienti da posizioni più vicine e più lontane<br />

si mescolano.<br />

Per risolvere il problema delle variazioni di velocità di<br />

volo degli UAV, dal ricevitore GNSS sono stati estratti<br />

dati di navigazione estremamente accurati per determinare<br />

le condizioni di volo. Ciò ha consentito di escludere<br />

i dati raccolti durante l'accelerazione e la decelerazione.<br />

Le immagini 3D, pertanto sono state generate utilizzando<br />

solo i dati raccolti mentre l'UAV volava in luce diritta<br />

a una velocità costante, preservando la precisione.<br />

instruments<br />

Il problema delle deviazioni nella quota è stato affrontato<br />

stabilendo un "punto di riferimento per la compensazione"<br />

in una posizione pianeggiante senza nulla che<br />

ostruisse il cielo.<br />

Per i problemi in cui i dati per lo stesso oggetto venivano<br />

misurati da più percorsi, il team ha tentato di eliminare<br />

i dati imprecisi dividendo l'intero dato della nuvola di<br />

punti in griglie di dimensioni specifiche. Quindi, hanno<br />

estratto i dati misurati dalla posizione più vicina per<br />

ciascuna griglia.<br />

Utilizzando questi metodi, il gruppo di ricerca ha condotto<br />

una dimostrazione in un sito di addestramento<br />

con droni nella prefettura di Osaka. Hanno utilizzato<br />

un UAV che volava a una velocità di 4 metri al secondo<br />

(13 fps) per raccogliere dati su un'area designata.<br />

I valori misurati hanno portato i ricercatori a concludere<br />

di aver risolto i tre problemi enunciati ed i residui errori<br />

ancora presenti sono stati individuati esclusivamente al<br />

laser scanner presente sul sistema.<br />

Per migliorare ulteriormente la realizzazione di nuvole<br />

di punti da UAV prevedono di utilizzare tecniche SLAM<br />

che si avvantaggiano di immagini fotografiche per le correzioni<br />

di errore.<br />

Riferimento all’articolo originale:<br />

Shigenori Tanaka, Ryuichi Imai, Kenji Nakamura, Yuhei<br />

Yamamoto, Yoshinori Tsukada, Masaya<br />

Nakahara, Development of Laser Scanner Units for<br />

UAV, Journal of Digital Life, <strong>2023</strong>, Volume 3, Released<br />

on J-STAGE August 03, <strong>2023</strong>, Online ISSN 2436-<br />

6293, doi:10.51015/jdl.<strong>2023</strong>.3.8<br />

32 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

CONFERENZA ESRI ITALIA 2024:<br />

CREATING THE WORLD YOU WANT<br />

TO SEE<br />

Tante le novità che sveleremo nei prossimi giorni<br />

su questo evento che, con i suoi oltre venti anni di<br />

storia, rappresenta il più importante appuntamento<br />

nazionale sulle tecnologie geografiche.<br />

Sarà un’occasione per appassionati ed esperti del<br />

settore per scoprire le nuove frontiere della Science<br />

of Where, tra Intelligenza Artificiale, Reality mapping<br />

e sostenibilità ambientale.<br />

Abbiamo deciso di adottare lo slogan “Creating the<br />

world you want to see”, per esplorare insieme le opportunità<br />

offerte dalle tecnologie GIS per costruire<br />

il mondo che vogliamo.<br />

Durante la Conferenza, offriremo tanti momenti<br />

interessanti e occasioni di crescita professionale,<br />

secondo la migliore tradizione di Esri Italia.<br />

Non mancheranno eventi tematici con format<br />

innovativi e key note speech di livello internazionale,<br />

tante Esri Story e, naturalmente, tanti workshop<br />

tecnologici. L’appuntamento è quindi fissato<br />

per l’8 e il 9 maggio all’Ergife Palace Hotel di<br />

Roma: Save theDate.<br />

Diventa protagonista della Conferenza e partecipa al<br />

Call for Paper<br />

Non perdere l’occasione di partecipare come relatore<br />

alla Conferenza Esri Italia 2024, se vuoi condividere<br />

la tua esperienza di successo, un progetto<br />

o un’idea innovativa, un’applicazione o un lavoro<br />

originale, che dimostri il valore aggiunto nell’uso<br />

della tecnologia Esri a una platea di esperti del settore.<br />

Tra gli argomenti del call for paper ci sono:<br />

Agritech, Banche e Assicurazioni, Business, Big<br />

Data e Intelligenza Artificiale, Difesa, Digital PA,<br />

Gestione del rischio e delle emergenze, GIS &amp;<br />

Asset Management, Smart City &amp; Smart<br />

Land, Smart Mobility, Smart Utilities &amp;<br />

Energy, Turismo.<br />

Focus della Conferenza Esri Italia saranno, inoltre,<br />

i temi della transizione energetica, la valorizzazione<br />

del patrimonio ambientale e culturale, il Digital<br />

Twin delle infrastrutture e della città.<br />

È possibile partecipare alla Conferenza anche inviando<br />

web application e storymap.<br />

La deadline per l’invio degli abstract è il 5 febbraio<br />

2024.<br />

C’è vita nel nostro mondo.<br />

Trasformazione e pubblicazione di dati<br />

territoriali in conformità a INSPIRE<br />

Assistenza su Hight Value Datasets,<br />

APIs, Location Intelligence, Data Spaces<br />

INSPIRE Helpdesk<br />

We support all INSPIRE implementers<br />

Epsilon Italia S.r.l.<br />

Viale della Concordia, 79<br />

87040 Mendicino (CS)<br />

Tel. e Fax (+39) 0984 631949<br />

info@epsilon-italia.it<br />

www.epsilon-italia.it<br />

www.inspire-helpdesk.eu<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 33


MERCATO<br />

25 ANNI DI COPERNICUS<br />

Copernicus, il programma europeo di osservazione della<br />

Terra, ha raggiunto 25 anni di attività. Nato nel 1998 nel<br />

mentre si costruiva la moneta unica e Internet ancora non<br />

disponeva dell'infrastruttura e del software che abbiamo<br />

oggi, venne ispirato dai principi del dato di libero accesso<br />

a tutti.<br />

Adottato il 19 maggio 1998 con il Manifesto di Baveno<br />

(sulle rive del Lago Maggiore), formalizzava l'idea di creare<br />

un sistema europeo globale e continuo di osservazione della<br />

Terra.<br />

10 anni dopo, denominato monitoraggio globale per l'ambiente<br />

e la sicurezza (GMES), il sistema ha iniziato a fornire<br />

i suoi primi servizi "accelerati" nel 2008. Questi servizi si<br />

sono concentrati sul monitoraggio del territorio, sul monitoraggio<br />

marino e sulla risposta alle emergenze. Nell'aprile<br />

2012, il servizio di gestione e mappatura per le emergenze,<br />

Emergency Management Service, veniva attivato come<br />

primo servizio pienamente operativo nell'ambito delle operazioni<br />

iniziali del GMES. Questo è stato presto seguito da<br />

un cambio di nome, con la Commissione europea che ha<br />

annunciato che il programma europeo di osservazione della<br />

Terra si sarebbe chiamato Copernicus, rendendo omaggio<br />

al grande scienziato e osservatore europeo.<br />

Il cuore della costellazione sono i satelliti Sentinel, che<br />

hanno diversi compiti, 1A e 1B (recentemente andato perduto)<br />

sono radar ad apertura sintetica per analisi di deformazioni<br />

del territorio, 2A e 2B sono sensori ottici ad alta<br />

risoluzione per analisi della copertura del suolo, 3A e 3B<br />

sono radar altimetrici per monitorare le variazioni della superficie<br />

marina, il 4 è uno spettrometro UV near infrared<br />

per monitorare la qualità dell'aria non ancora lanciato ma<br />

previsto entro quest'anno, il 5 completerà l'attività del 4<br />

inserendosi nel progetto Meteosat con sensori UV Nearinfrared<br />

Shortwave (UVNS), Visible Infrared Imager<br />

(VII) e il Multi-viewing Multi-channel Multi-polarization<br />

Imager (3MI). Attualmente è stato lanciato un precursore il<br />

5P che servirà alla migliore costruzione del 5 definitivo. Il 6<br />

ha due sensori, il radar altimetry per fornire misure globali<br />

del livello del mare con alta precisione, mentre il radio occultation<br />

è un sistema che sfrutta il posizionamento GNSS<br />

e in particolare Galileo per aumentare la sua precisione.<br />

I satelliti Sentinel producono dati che vengono elaborati,<br />

analizzati e trasformati in informazioni a valore aggiunto<br />

dai servizi di Copernicus, che affrontano le sei aree tematiche:<br />

terra, mare, atmosfera, cambiamento climatico, emergenza<br />

e sicurezza.<br />

Questi servizi forniscono set di dati risalenti ad anni, anche<br />

decenni, che gli utenti possono confrontare e cercare per<br />

monitorare le modifiche. I modelli possono essere esaminati<br />

e utilizzati per costruire, ad esempio, migliori modelli<br />

di previsione dell'oceano e dell'atmosfera. Si possono creare<br />

mappe tematiche con le immagini di Copernicus, dalle<br />

quali è possibile identificare caratteristiche e modifiche ed<br />

estrarre informazioni statistiche.<br />

Oggi a distanza di 25 anni possiamo affermare che l'osservazione<br />

della Terra ha cambiato completamente aspetto potendo<br />

distribuire a tutti in modalità aperta e gratuita i dati<br />

per poter effettuare le analisi nei 6 settori sopra descritti.<br />

La scommessa futura sarà nel mantenimento e completamento<br />

di questa costellazione europea, ma già si affacciano<br />

altre grandi imprese all'orizzonte come quella della nuova<br />

costellazione Iride, tutta Italiana.<br />

34 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

I SERVIZI HAS GNSS GALILEO TESTATI IN<br />

AMBITO DI GUIDA AUTONOMA URBANA<br />

Un recente risultato di un progetto di ricerca europeo<br />

in cui è coinvolta anche la SOGEI italiana, ha mostrato<br />

gli avanzamenti possibili con la tecnica HAS di Galileo,<br />

specialmente nel settore della guida autonoma.<br />

Il servizio HAS (High Accuracy Service) di Galileo,<br />

recentemente attivato, aumenta la precisione del posizionamento<br />

GNSS a livelli inferiori al metro, portando<br />

Galileo ad essere la prima costellazione al mondo in<br />

grado di fornire un servizio di alta precisione a livello<br />

globale. Galileo è attualmente il primo sistema GNSS<br />

che fornisce correzioni PPP (Precise Point Positioning)<br />

gratuite e ad alta precisione in tutto il mondo sia attraverso<br />

il segnale Galileo nello spazio (E6-B) che via<br />

Internet.<br />

Le correzioni precise fornite da Galileo HAS consentiranno<br />

agli utenti di migliorare la precisione associata<br />

all'orbita, agli orologi e ai bias, forniti attraverso i messaggi<br />

di navigazione trasmessi dal Galileo Open Service<br />

e i dati di navigazione del servizio di posizionamento<br />

standard GPS. Queste correzioni consentono il calcolo<br />

di una soluzione di posizionamento ad alta precisione<br />

in tempo reale quando elaborata da un algoritmo<br />

appropriato nei ricevitori degli utenti che tracciano il<br />

segnale Galileo E6-B.<br />

La precisione tipica inferiore a pochi decimetri (


MERCATO<br />

EMLID REACH RS3: IL GPS TOPOGRAFICO<br />

PERFETTO PER TUTTI I TIPI DI RILIEVO!<br />

Quante volte è capitato di dover rinunciare a rilevare<br />

con il vecchio GPS quando ci si trovava in situazioni<br />

complesse come aree con vegetazione o ambiti urbani?<br />

Emlid Reach RS3 eredita dai suoi predecessori materiali<br />

e tecnologia avanzati che consentono di lavorare<br />

ovunque, anche dove si credeva impossibile. Grazie<br />

alla compensazione dell’inclinazione (TILT) basata<br />

sull’IMU, il nuovo GPS topografico di casa Emlid permette<br />

di effettuare misurazioni con un’inclinazione fino<br />

a 60 gradi, mantenendo un’accuratezza di 2cm. Non<br />

è più necessario mettere in bolla lo strumento: Reach<br />

RS3 misura e corregge continuamente l’inclinazione in<br />

tempo reale al fine di portare a casa un rilievo accurato.<br />

Caratteristiche tecniche<br />

Tutti i nuovi GNSS Emlid sono calibrati accuratamente<br />

in fabbrica. L’inizializzazione dell’inclinazione<br />

è molto rapida: Reach RS3 richiede circa 30 metri di<br />

cammino o 10/20 secondi di inclinazione; insomma, è<br />

talmente veloce che potrebbe inizializzarsi addirittura<br />

mentre si è in viaggio per andare sul luogo del rilievo.<br />

RS3 ottiene il FIX in 5 secondi e mantiene prestazioni<br />

elevate anche quando il cielo è ostruito. È multicostellazione<br />

(GPS, GLONASS, BeiDou e Galileo)<br />

e multifrequenza (L1-L2-L5). Reach RS3 registra dati<br />

grezzi nel formato RINEX che possono poi essere elaborati<br />

in post-processing con software PPK gratuiti,<br />

come Emlid Studio, o qualsiasi altro software che supporti<br />

quel formato. Dotato di una batteria di livello<br />

industriale, il nuovo GPS Emlid può registrare dati per<br />

22 ore consecutive o per 18 ore con TILT attivo in<br />

modalità RTK.<br />

Rilievi NTRIP, Base/Rover e in RTK con drone<br />

Per trasmettere o ricevere correzioni tramite NTRIP,<br />

basta inserire una scheda SIM di qualsiasi operatore in<br />

Emlid Reach RS3. Il modem LTE a basso consumo ha<br />

copertura globale in 4G. Lavora in RTK collegandosi<br />

alle reti permanenti fisse sul territorio (NTRIP) o utilizzando<br />

Emlid NTRIP Caster. Per le aree prive di copertura<br />

Internet, è possibile utilizzare 2 GNSS Reach<br />

RS3 in modalità Base/Rover che comunicano tramite<br />

LoRa radio. Il nuovo ricevitore GNSS ha inoltre ampliato<br />

il supporto radio UHF che consente agli utenti<br />

di ricevere correzioni da base di terze parti e radio<br />

esterne.<br />

Ma le novità non sono ancora terminate!<br />

Da oggi, è possibile effettuare rilievi RTK con drone<br />

senza avere connessione ad Internet grazie alla comunicazione<br />

diretta tra il GNSS Emlid Reach RS3 (che<br />

fa da Base) e un drone DJI di fascia Enterprise (Mavic<br />

3E/3T/3M e Matrice M30/M30T/M300/M350).<br />

Per ricevere una consulenza gratuita con un nostro tecnico<br />

specializzato sul nuovo GNSS Emlid con inclinometro,<br />

Reach RS3, basta compilare il form al seguente<br />

link: https://forms.gle/76vPUy8a8uJiWpDp9<br />

info@strumentitopografici.it<br />

36 <strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong>


MERCATO<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 37


AGENDA<br />

20 – 21 FEBBRAIO<br />

3rd Annual Digital Twin<br />

Conference<br />

Smart Cities, Construction,<br />

Utilities<br />

Dubai (UAE)<br />

https://me.digitaltwinsummit.com/<br />

8–10 APRILE 2024<br />

Esri International<br />

Infrastructure Management<br />

and GIS Conference<br />

Frankfurt (Germany)<br />

www.esri.com<br />

15–19 LUGLIO 2024<br />

Esri User Conference<br />

San Diego (USA)<br />

www.esri.com<br />

2 – 4 MAGGIO 2024<br />

GISTAM 2024 – 10th<br />

International Conference on<br />

Geographical Information<br />

Systems<br />

Angers (France)<br />

https://gistam.scitevents.org/<br />

2024<br />

5 – 6 GIUGNO 2024<br />

GEOBusiness<br />

London<br />

https://www.<br />

geobusinessshow.com/<br />

FOSS4G<br />

Belem (Brasil)<br />

https://foss4g.org/<br />

9 – 11 OTTOBRE 2024<br />

Dronitaly<br />

Bologna<br />

https://www.dronitaly.it/it/<br />

Il laser scanner Leica BLK360 G2<br />

cattura la realtà<br />

con una velocità di scansione<br />

senza precedenti,<br />

per permetterti di lavorare<br />

in modo più rapido e preciso.<br />

per maggiori<br />

informazioni<br />

Leica BLK360 G2<br />

Premendo un solo pulsante, è possibile acquisire una scansione completa con<br />

immagini sferiche in soli 20 secondi.<br />

La tecnologia VIS combina automaticamente le scansioni in loco per rendere<br />

più rapido il processo di cattura e garantirne la completezza.<br />

Le rilevazioni ottenute con Leica BLK360 vengono utilizzate in molti campi:<br />

ingegneria, architettura, costruzioni, ma anche per progetti di realtà virtuale o<br />

realizzazione di video con particolari effetti visivi.<br />

Gli utenti possono facilmente trasferire i dati e gestirli con i propri software per<br />

ottenere progetti estremamente precisi.<br />

Contattaci, scoprirai molto di più!<br />

Via A. Romilli, 20/8 - 20139 Milano • Tel. +39 025398739<br />

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