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GEOmedia_5_2023

La prima rivista italiana di geomatica

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MEMORIE<br />

del rilevamento era in subbuglio,<br />

nell’ultimo trentennio del<br />

ventesimo secolo: l’informatica<br />

spazzava via concetti resistenti<br />

da oltre un centinaio di anni,<br />

modificando strutture e aziende<br />

(2). Chi scrive ebbe la fortuna di<br />

essere legato, oltre che al mondo<br />

universitario, anche a quello<br />

aziendale: Salmoiraghi dapprima,<br />

poi Carl Zeiss. Proprio ad<br />

Oberkochen, ove le vicende<br />

belliche avevano spostato la<br />

grande Fondazione dalla originaria<br />

Jena, l’autore ebbe l’occasione<br />

di seguire il continuo progresso<br />

di topografia e fotogrammetria.<br />

Dall’analogico all’analitico, da<br />

questi al digitale, tutto gli passò<br />

sotto gli occhi sempre più stupiti.<br />

Solo italiano di Carl Zeiss<br />

Milano direttamente dipendente<br />

dalla Casa Madre (in figura 1 il<br />

cartellino aziendale)<br />

considerato “uno dei loro”, si<br />

veda la figura 2, ebbe la possibilità<br />

anche di seguire la ripresa<br />

postbellica delle tradizionali<br />

“Photogrammetrischen Wochen”<br />

trasportate a Stoccarda;<br />

con la possibilità di farvi partecipare<br />

come oratori alcuni italiani<br />

(Mussio, Amadesi, Banchini).<br />

Ad alcune edizioni, grazie anche<br />

ai buoni rapporti col professor<br />

Friedrich Ackermann, gestore<br />

insieme a Zeiss dei convegni,<br />

parteciparono sino ad una ventina<br />

di studiosi italiani (figura 3)<br />

fra cui funzionari dell’IGM e del<br />

Catasto, nonché illustri docenti<br />

quali Luigi Solaini, Giovanna<br />

Togliatti, Giuseppe Birardi,<br />

Riccardo Galetto.<br />

Oggi e da oltre un decennio,<br />

nessun italiano si è più visto a<br />

Stoccarda. I contatti con Carl<br />

Zeiss rimasero ottimi anche<br />

dopo la chiamata del sottoscritto<br />

all’università di Bologna, che per<br />

un paio di anni restò alla Zeiss<br />

milanese come consulente. Durante<br />

la ispezione a Zeiss Milano<br />

di uno dei direttori generali della<br />

Fondazione, il Dr. Skoludec,<br />

questi si complimentò con me:<br />

gli ricordai che la “Alma Mater”<br />

compiva allora giusti novecento<br />

anni, prima nel mondo: e<br />

Skoludec pronto: “Sicher, dann<br />

kommt Prag!”, certo, poi venne<br />

Praga! In figura 4 la visita ad<br />

Oberkochen dell’intero corpo<br />

docente dell’Istituto di Geodesia<br />

e Geofisica bolognese, con il<br />

Preside di Facoltà il carissimo<br />

amico troppo presto scomparso,<br />

professor Giorgio Folloni (3).<br />

Col nuovo millennio, tutto il<br />

mondo tradizionale del rilevamento<br />

crollò, sotto la spinta<br />

di multinazionali che uccisero<br />

quasi tutte le tradizionali aziende<br />

europee di strumenti per il<br />

rilevamento. Scomparvero così la<br />

Kern di Aarau, poi la prestigiosa<br />

Wild (non ne rimase nemmeno<br />

il nome: oggi vi è una “Leica”<br />

che però proviene da “LEitz CAmera”,<br />

la famosa camera degli<br />

anni Trenta e con Heerbrugg ha<br />

poco a che fare) (4).<br />

Leica appartiene alla multinazionale<br />

svedese “Hexagon”, che<br />

si interessa di tutto! Scomparve<br />

da questo settore ÅGA: Carl<br />

Zeiss, pur dopo la riunificazione<br />

inaspettata della Germania ha<br />

cancellato dopo un secolo il dipartimento<br />

“Geo und Bildmess”.<br />

Ad una “PhoWo” dell’inizio<br />

del millennio incontrai il Dr.<br />

Dirk Hobbie, progettista del<br />

bellissimo ortofotoproiettore<br />

Orthocomp Z2; gli chiesi<br />

come andavano le nostre cose<br />

ad Oberkochen e mi rispose<br />

sconsolato, che il suo nuovo<br />

compito era quello di fare ….<br />

fotocopie! E qualche anno prima<br />

aveva rinunciato alla cattedra al<br />

Politecnico di Monaco per restare<br />

in Zeiss! Tre lustri prima Zeiss<br />

aveva festeggiato con grande<br />

clamore il suo dottorato (figura<br />

5). Non mi resta che dire: “C’era<br />

una volta …”.<br />

Fig. 3 - Molti italiani alla PhoWo di Stoccarda.<br />

Fig. 4 - Il Dr. Dirk Hobbie la sera del suo dottorato<br />

con tutta Zeis in festa.<br />

PAROLE CHIAVE<br />

Topografia; rilievo; strumenti topografici<br />

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI<br />

1) Selvini, A. Le imprese di cartografia in Italia.<br />

GeoMedia, n°2/2014.<br />

2) Selvini, A. Dall’iconometria al trattamento<br />

delle immagini. Maggioli editore,2018.<br />

3) Selvini, A. Topografi e fotogrammetri fra cronaca<br />

e storia. Maggioli editore, 2015.<br />

4) Selvini, A. Non è rimasto nemmeno il nome.<br />

GeoMedia, n° 2/2013.<br />

AUTORE<br />

Attilio Selvini<br />

<strong>GEOmedia</strong> n°5-<strong>2023</strong> 29

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