icici il apore i oni iorno
con le carni prelibate i ioanni oppiello
COMUNICAZIONE ATELIER ITALIA
na ricetta eplice e eliioa
noltino i alae e ricotta con aiccio i reio
Stendere le fettine di salame su una pellicola trasparente e spalmare la ricotta
condita con sale e pepe. Avvolgere l’involtino nella pellicola e lasciare riposare
in frigo per mezz’ora. Saltare il radicchio di Treviso tagliato a spicchi bagnandolo
con l’aceto balsamico. Tagliare l’involtino di salame, guarnire il piatto e servire
+Ferro -Grassi +Vita!
Dose per 4 persone
• 200 gr. di Salame equino Coppiello
• 100 gr. di ricotta
• 200 gr. di radicchio di Treviso
• 2 cucchiai di olio d’oliva
• 6 cucchiai di aceto balsamico
• 1 dado vegetale
• sale e pepe q.b.
Tel. 049 893 6728
copri le eliioe ricette nel notro ito coppielloit
l’editoriale
Siamo arrivati al numero 100. Un numero gold che rappresenta
un grande traguardo, ma soprattutto il valore di questa rivista che è
da sempre veicolo di novità, prodotti e informazioni, e uno strumento
indispensabile di lavoro per clienti e agenti Menù.
Tanti sono i personaggi e gli chef importanti che sono stati
protagonisti di queste pagine nel corso degli anni. In questo numero
incontrerete Massimo Bottura e la sua cultura del recupero, concetto
che sostiene con forza grazie alle iniziative della sua onlus Food for Soul.
A proposito di chef, nove professionisti di Menù, in occasione
di questa uscita gold, si sono cimentati in nove ricette sfiziose che
vedono come protagonista un prodotto Menù a loro scelta.
E se si parla di prodotti Menù, non possono mai mancare
le novità: protagonisti della celebre rubrica Ultimissime, due nuove
referenze dell’innovativa linea Èvolution, Èmazzancolle ed Èseppialnero,
che si distinguono per qualità elevata e gusto simile a quello del
prodotto al fresco. Inoltre, nasce la linea Bio Menù che si unisce alle
diverse proposte della linea Naturalmente, con Pesto di canapa,
Germogli in mix bacelli, Germogli fantasia e Hummus di ceci da
utilizzare in moltissime ricette, gustose e di tendenza.
Nelle prossime pagine farete un viaggio nel tempo e
ripercorrerete la storia della rivista Menù per immagini, i momenti
salienti del magazine e gli interventi dei contributors che hanno reso
possibile l’uscita della rivista in questi anni.
E parlando di viaggi, il numero 100 ci ricorda soprattutto
una cosa: che per cento volte siamo entrati nei vostri locali, nei vostri
hotel, nelle vostre cucine, ci avete accolto come partner affidabili e,
soprattutto, come compagni di viaggio nel vostro lavoro.
Siamo entusiasti di continuare questo viaggio insieme a voi.
3
menùcollaboratori
MARIA TERESA MURATORI CASALI, direttore responsabile rivista
Menù e responsabile immagine di Menù srl
Sposa nel 1961 Rodolfo Barbieri, attuale Presidente Menù. Nel 1964 si trasferisce con
il marito da Modena, sua città natale, a Cavezzo, allora sede dell’azienda fondata dal
suocero, che da sempre ama definire casa-fabbrica. Qui inizia la sua avventura e il suo
rapporto indissolubile fra famiglia e lavoro. Dal 1980 si occupa a tempo pieno della
creatività per cataloghi e packaging, e ricopre la carica di responsabile dell’immagine e
della comunicazione aziendale. Da giugno 1998 è direttore responsabile della rivista Menù
che cura per creatività e immagini.
CARLO GRANDI,
direttore commerciale
Menù srl
Bolognese, sposato con Maria
Rita e padre di tre figli, Valeria,
Sara e Luigi, lavora in Menù da
settembre 1982. Ha seguito
la strada del padre Clorindo,
storico direttore commerciale
Menù dal 1962 e del fratello
Andrea, in azienda dal 1982.
Prima capoarea, poi
responsabile estero, ha sempre
posto molta attenzione al
rapporto umano che il momento
della vendita può creare. Nel
1991 come responsabile
marketing sostiene l’importanza
di far conoscere al meglio i
prodotti Menù. Le parole chiave
che condivide con l’azienda
sono qualità, gusto, varietà,
innovazione e semplicità di
utilizzo. Promuove la nascita
della rivista Menù che vede
il suo primo numero nel
febbraio del 1992. È direttore
commerciale di Menù dal 2001.
Ecco i principali
contributors della rivista.
Dietro all’obiettivo, agli
articoli, alla creatività di
questa lunga esperienza,
arrivata oggi al numero
100… ci sono loro
GIANFRANCO TOSO,
direttore marketing
Menù srl
Di Rovigo, entra in Menù nel
1992 come responsabile
commerciale della linea Cucina
Antica, per poi diventare
responsabile anche della gamma
L’Albero della Vita.
Nel 1998 è promotore di
Bruschetta...Mia, linea di grande
successo dell’azienda e nel 2014
di S’panito, progetto innovativo
nel mondo del finger food.
Dal 1996 è direttore marketing di
Menù e importante collaboratore
nella redazione della nostra
rivista per iniziative, eventi e
relazioni con i clienti e gli agenti.
ANTONELLA MONZONI,
direttore editoriale rivista
Menù e fotografa
Modenese, nel 1982 inizia a
lavorare nel mondo dell’editoria
e dal 1992 - anno di nascita del
primo numero - si occupa della
redazione, del coordinamento
e della produzione della rivista
Menù, confrontandosi in modo
continuativo con la direzione
immagine e marketing di Menù.
Dal 2000 si interessa alla
fotografia di reportage e
trasforma questa sua passione
in professione, ricevendo diversi
premi e riconoscimenti. Tra tutti,
il suo ultimo libro fotografico
Ferita Armena viene riconosciuto
nel 2016 come miglior libro
fotografico italiano.
ANNA ROSA BARBIERI,
progetti speciali rivista Menù srl
Nasce a Modena ed entra in Menù nel 1997
come responsabile ufficio del personale.
Diplomata come
disegnatrice
di moda, ha
insegnato per
diversi anni
stilismo e storia
dell’arte. Ama
dipingere,
disegnare e
creare. Per la
rivista Menù si
occupa della
grafica dei
Progetti Speciali.
4
ANNA PESENTI, giornalista e p.r.
Bergamasca, nata a Brembilla in Val Taleggio.
Le sue prime esperienze sono al “Giornale di
Bergamo” per manifestazioni di spettacolo e
costume.
Per una ventina di anni, fino al 1995, ha
diretto l’Istituto Spumante Italiano Metodo
Classico contribuendo a far conquistare al
prodotto italiano prestigiose posizioni nel
mondo.
Ha collaborato con importanti periodici come
Gioia, Civiltà del Bere, Vini e Liquori, Mixer,
Cucina Bella e Buona, Cambusa, Il Corriere Vinicolo ed altri.
È stata ospite e conduttrice di programmi televisivi di larga audience e ha scritto libri del
settore wine e food, anche in collaborazione con Vincenzo Buonassisi.
Ha ricevuto molti premi e riconoscimenti, fra questi il prestigioso “Premio Minerva” (con
il Presidente della Repubblica Sandro Pertini e la Presidente della Camera Nilde Jotti),
il “Premio Donna dell’Anno” in Campidoglio, il “Premio Il Calice d’Oro” dedicato alle
personalità che più hanno operato per promuovere il vino italiano nel mondo.
Oggi si occupa dell’ufficio stampa dell’Associazione Donne del Vino e delle relazioni
esterne di Bottega spa. Collabora con la rivista Menù dal 1994, sue le tante e belle
interviste con chef di fama internazionale.
GIULIANO LOMBARDI, fotografo
Nasce a Toano, un piccolo borgo dell’Appennino reggiano. Si
appassiona molto presto alla fotografia lavorando nell’atelier
di un noto ritrattista di Sassuolo, dove
impara l’utilizzo della luce daylight, la camera
oscura e il ritocco fotografico.
Nel 1978 apre il suo primo studio fotografico,
dove approfondisce principalmente lo still life
legato al mondo pubblicitario.
Inizia a occuparsi di fotografia di food nel
1989 collaborando con diverse riviste nel
settore. Le sue immagini sono pubblicate
su importanti magazine di food e testate
giornalistiche nazionali ed internazionali.
Collabora con la rivista Menù dal primo
numero, fotografando ricette e preparazioni;
sua la fotografia-icona del carciofo
pubblicata in copertina nel primo numero e
riproposta in questa speciale edizione “gold”.
Gennaio/Marzo 2017 • N. 100
Proprietà:
MENÙ s.r.l.
Via Statale 12 n.102 - 41036 Medolla (Mo)
Redazione, Editore
Pubblicità, Diffusione
41124 Modena - Via Giardini, 476
Direzionale 70 - Scala N
Tel. 059342001
menu@editorialemoda.com
Direttore Responsabile
MARIA MURATORI CASALI
Direttore Editoriale
ANTONELLA MONZONI
Redazione
GIULIA BEVILACQUA
LUCIA NAVA
Computer Graphic
MARCO MONZONI
Consulenza gastronomica
BARBARA BENVENUTI
MONICA COPETTI
GIOVANNI FANTI
MAURIZIO FERRARI
GIANLUCA GALLIERA
GIOVANNI PACE
LEONARDO PELLACANI
DIEGO PONZONI
TOMMASO RUGGIERI
Hanno collaborato
a questo numero
ANNA ROSA BARBIERI
DANIELA RAGAZZI
GIANFRANCO TOSO
Per le foto
GIULIANO LOMBARDI
STUDIO L’ATELIER
PUBBLICITÀ
ANTONIO VILLANTI
Tel. 059342001 - Fax 059351290
avillanti@editorialemoda.com
sommario
7 le ricette degli chef Menù
26 ultimissime Menù
32 Massimo Bottura, la cultura del recupero
39 MenùStory: la rivista da 1 a 100
51 MenùStory: un’azienda di valori
75 MenùWeb: sito e app
79 Menù Fiere e Girogusto
82 MenùEstero
89 MenùSalute
91 Menù&Cefa
93 Posta
Pubblicità inferiore al 50%
Registrazione Trib. Civile e Penale di
Modena n. 1108 del 18/01/1992
Nr. Registro R.O.C. 158941
ISSN: 1127-0489
Printed in Italy - Stampato da:
LITOPAT S.P.A. - Verona
La riproduzione delle foto
originali non è permessa.
La riproduzione degli articoli è
permessa solo su autorizzazione
scritta e citando la fonte.
Scritti e foto inviate alla redazione
non saranno restituite.
MENÙ è un trimestrale di specialità
alimentari per la ristorazione. Viene
distribuito in abbonamento presso
ristoranti, pizzerie, birrerie, paninoteche,
etc. in tutta Italia e all’estero.
Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento:
l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato,
oltre che per l’invio della rivista, anche per
l’invio di altre riviste o per l’inoltro di proposte
di abbonamento. Ai sensi del D. Lgs 196/03 è
nel Suo diritto richiedere la cessazione dell’invio
e/o l’aggiornamento dei dati in nostro possesso.
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menùstory
numero
100
Gold
Le ricette degli chef
Nove professionisti di Menù, in
occasione di questa rivista Gold,
hanno realizzato nove ricette creative
che vedono come protagonista un
prodotto Menù a loro scelta.
E ci spiegano perché hanno fatto
quella scelta, quali sono le peculiarità,
le caratteristiche principali della
specialità Menù.
Inoltre ci raccontano stralci di vita, come
si sono avvicinati a questa importante
realtà e quanto apprezzino i prodotti che
quotidianamente utilizzano e consigliano.
7
lericettedeglichefmenù
DIEGO PONZONI
FIORI DI ZUCCA CROCCANTI
CON VELLUTATA DI
POMODORO E SPUMA
DI BASILICO
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 150 g. di Pomodorina,
15 g. di Filetti di acciughe, Olio extra vergine di Oliva
Ingredienti: 18 fiori di zucca, 300 g. di mozzarella di bufala,
100 g. di farina, 60 g. di birra, 120 g. di acqua frizzante,
80 g. di albumi, 2 g. di gelatina in fogli, parmigiano reggiano,
25 g. di basilico, olio di semi, pepe, sale grosso, sale fino
Nell’anno 2000 mi sono iscritto all’istituto
Angelo Motti di Correggio conseguendo
la specializzazione in cucina e in seguito,
nel 2005, mi sono diplomato in Tecnico dei
servizi alberghieri.
Dopo una breve esperienza in un ristorante
feci domanda in Menù. Fui chiamato per
una serie di colloqui e dopo poco tempo
iniziai a lavorare come aiuto cuoco in
Ricerca&Sviluppo accanto a Leonardo
Pellacani e ad altri tecnici. Il lavoro in
Ricerca&Sviluppo mi è piaciuto da subito,
offre la possibilità di vedere e capire
la nascita e lo sviluppo di un prodotto
conoscendone ogni caratteristica, oltre
a imparare le tecniche di lavorazione e
conservazione degli alimenti. In questi anni
ho partecipato alla realizzazione di prodotti
come il Preparato in polvere allo zafferano,
il Dolcefreddo preparato in polvere per
semifreddo, le Glasse per dolci, il Pesto di
agrumi, i Porcini in busta e tanti altri.
Nel 2015, oltre che nella cucina
sperimentale, lavoro come chef promoter.
Questo mi permette di partecipare a fiere
del settore, di affiancare gli agenti Menù in
Italia e all’estero e di capire meglio la parte
commerciale dell’azienda.
8
Scottare le foglie di basilico in acqua bollente per una decina di
secondi, quindi raffreddarle in acqua e ghiaccio per mantenerne
il colore verde brillante. Scolarle e strizzarle, poi frullarle con 125
g. d'olio extra vergine, 125 g. d’acqua fredda e un pizzico di sale
grosso. Con un colino maglia fi ne fi ltrare il composto e incorporarvi
la gelatina, riscaldarlo a 40°C e frullarlo di nuovo per qualche
secondo. Versare la spuma al basilico in un sifone caricato con
l’azoto, agitare e lasciar riposare in frigorifero per almeno tre ore.
Contemporaneamente con un mixer a immersione frullare la
Pomodorina. Tagliare la mozzarella a cubetti e pressarla tra due fogli
di carta assorbente in modo da eliminare l’acqua in eccesso. In una
ciotola unire i dadini di mozzarella con gli albumi, le acciughe tritate
a coltello, pepe e poco sale. Pulire i fi ori di zucca togliendo il pistillo
interno, farcirli con il ripieno di mozzarella e acciughe e trasferirli in
frigorifero. In una boule miscelare l’acqua frizzante fredda e la birra
alla farina. Aggiustare di pepe e sale e incorporare qualche cubetto
di ghiaccio per mantenere la temperatura della pastella molto
bassa. Immergere i fi ori di zucca farciti in questo impasto liquido
e friggerli in olio di semi a 190°C fi nché risulteranno croccanti e
dorati; scolarli e asciugarli con fogli di carta assorbente. Scaldare
leggermente la Pomodorina frullata, distribuirla a cerchi nel piatto;
accomodarvi ciuffi di spuma al basilico e decorare con foglie di
basilico fresco.
“Ho scelto la Pomodorina Menù come
ingrediente principe della mia ricetta perché
amo i gusti mediterranei e Pomodorina
è un prodotto semplice, fresco, una vera
espressione della cucina mediterranea.
Inoltre offre la possibilità di abbinarla a
molteplici altri prodotti Menù e di creare
ricette diverse”.
Diego Ponzoni
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lericettedeglichefmenù
LEONARDO PELLACANI
TAGLIOLINI
ALLA MARINARA
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 450 g. di Èmaremix, 450 g. di Sugo ai
pomodorini datterini, 70 g. di Olio extra vergine di oliva
Ingredienti: 330 g. di tagliolini secchi, 12 scampetti, 12 cozze,
600 g. di insalata scarola, pomodorini freschi tipo Pachino,
aglio, finocchietto selvatico, prezzemolo, aceto di vino, sale
“Non c’è cosa fatta bene che non si possa
fare meglio...”
Questo è quello che penso e cerco di
fare durante il mio lavoro. Ho iniziato in
Menù nel lontano Settembre 1990 e ho
partecipato all’evoluzione dell’Azienda che
si è rinnovata in linea con il settore della
ristorazione, un settore vivace, capace di
grandi trasformazioni. Ho avuto la fortuna
di iniziare il mio percorso in Menù al fianco
della “Signora” Giliana Barbieri, sorella del
Dott. Rodolfo Barbieri, Presidente Menù srl,
che mi ha dato l’imprintig giusto per poter
capire la mission aziendale ed interpretarla
nel migliore dei modi. All’inizio la mia
occupazione principale si svolgeva nel
reparto Ricerca&Sviluppo dove si studiavano
e si creavano i nuovi prodotti da lanciare
sul mercato. Un lavoro impegnativo, ma
molto creativo e stimolante. Buona parte
dei prodotti Menù sono passati dalle mie
mani e questo mi rende davvero orgoglioso.
Poi parallelamente a Ricerca & Sviluppo ho
avuto in gestione la Sala Degustazione di
Medolla, dove mi occupavo della promozione
dei prodotti Menù. Successivamente per
offrire un servizio sempre più attento
ai nostri clienti, con dimostrazioni e
degustazioni, è stato aperto lo Showroom
di Medolla, che ho gestito fino alla sua
inagibilità causata dal sisma del 2012.
Attualmente lavoro in Area Marketing, alla
promozione dei prodotti, gestendo anche il
nuovo Showroom, ricostruito a Cavezzo.
A chi mi chiede come vedo il mio futuro
rispondo: “il passato è storia, il futuro è un
mistero, il presente è un dono... Continuerò
a seguire il mondo della ristorazione
perchè non finirà mai di incuriosirmi ed
affascinarmi”.
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Scottare per pochi minuti la scarola in acqua bollente salata
e resa leggermente acidulata con un poco d’aceto di vino.
Scolarla e strizzarla con cura, quindi frullarla nel cutter con
un goccio d’olio extra vergine. Frullare anche i pomodorini
Pachino con l’olio restante. In una casseruola scaldare un poco
d’extra vergine insieme a uno spicchio d’aglio e incorporare
le cozze precedentemente ben pulite e lasciarle sul fuoco
per farle aprire. Contemporaneamente in un’altra casseruola
soffriggere lo spicchio d’aglio rimasto in altro olio extra vergine
e farvi saltare per pochi minuti gli scampetti con Èmaremix ben
scolato dal proprio liquido. Aggiungere anche il sugo ai datterini
e una spolverata di prezzemolo tritato. Incorporare le cozze
aperte ed estratte dal loro guscio e regolare la consistenza del
condimento aggiungendo un poco dell’acqua di cottura delle
cozze e il liquido di governo di Èmaremix. In abbondante acqua
bollente cuocere al dente i tagliolini, poi saltarli nel sugo di pesce
preparato. Completare il piatto con alcune gocce di frullato di
pomodorini Pachino e di crema di scarola e accomodarvi sopra il
nido di tagliolini, aggiungendo qualche ciuffo di finocchietto.
“Ho scelto di presentare Èmaremix Menù
perché è un prodotto innovativo, per
concezione e tipo di lavorazione. È molto
pratico e buono, inoltre rispecchia a pieno
la politica aziendale, che è quella ricercare
sempre nuove soluzioni per migliorare la
qualità dei prodotti, mantenendo elevati gli
standard di sicurezza igienico-sanitaria”.
Leonardo Pellacani
11
lericettedeglichefmenù
GIOVANNI PACE
SAVARIN DI ANELLETTI
ALLO SPADA CON
SEDANO RAPA,
ZABAGLIONE DI DATTERINI
E OLIO ALLA MENTUCCIA
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 600 g. di Pesce spada alla mediterranea,
400 g. di Sugo ai pomodorini datterini, 8 g. di Fumetto di
pesce, 200 g. di Olio extra vergine di oliva
Ingredienti: 420 g. di anelletti, due sedani rapa,
un piccolo mazzetto di mentuccia, uno spicchio d’aglio,
prezzemolo, pepe, sale
La passione per la cucina l’ho conosciuta
all’età di tredici anni, quando frequentavo le
scuole medie e il pomeriggio lo trascorrevo
aiutando nella cucina di un ristorante dove
mia madre lavorava come cuoca, poi sono
andato anch’io a lavorare in quel ristorante
e il proprietario, che aveva notato la mia
passione, mi ha aiutato a spiccare il volo.
Ho fatto una lunga gavetta nei migliori
alberghi d’Italia, sono stato allievo di
Aldo Bassetti, Maurizio Campoluonghi,
nomi di un certo spessore professionale,
e a ventisette anni ero chef di cucina. Mi
accorsi però che avevo ottime basi, ma mi
mancava la tecnica della cucina creativa
del ristorante medio-alto, così decisi di
fare un passo indietro e di propormi come
secondo chef in diversi ristoranti stellati
milanesi dove affinai le conoscenze e
a trentotto anni decisi di prendere il
diploma di maturità come tecnico nei
servizi della ristorazione. Volevo dedicarmi
all’insegnamento e alla consulenza quando
mi si presentò l’opportunità di far parte
dei cuochi promoter Menù, un’azienda
importante dove la cosa più grande sono la
semplicità e i valori della famiglia Barbieri.
I prodotti Menù sono tanti e tutti di gran
qualità; le specialità che più di tutte mi
sento di consigliare sono quelle in asettico,
oltre alle “basi” che permettono a un cuoco
di esprimere con creatività le sue doti
culinarie.
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Preparare il fumetto di pesce diluendo il prodotto Menù in mezzo
litro d’acqua bollente aromatizzata con i gambi di prezzemolo.
Con l’aiuto di un’affettatrice tagliare sottilmente il sedano rapa. In
una padella antiaderente scaldare un cucchiaio d’olio extra vergine
e rosolarvi le fettine di sedano rapa, evitando di farle scurire,
quindi asciugare su della carta assorbente. Rivestire gli stampi da
savarin monoporzione con le fette di sedano rapa. Nel frattempo
frullare i datterini e passarli al setaccio, quindi montare con la
frusta lo zabaglione al pomodoro incorporandovi a fi lo 50 g. d’olio
extra vergine. Sbianchire ora in acqua bollente la mentuccia, poi
frullarla insieme a 100 g. d’olio extra vergine; fi ltrare il condimento
aromatico facendolo colare attraverso un canovaccio. A questo
punto in abbondante acqua bollente cuocere al dente gli anelletti
di pasta. In una casseruola soffriggere l’aglio e il prezzemolo tritati
con un poco d’olio extra vergine, quindi aggiungere il pesce spada
alla mediterranea e il fumetto di pesce precedentemente preparato.
Scolare gli anelletti e saltarli nel condimento al pesce, avendo però
cura di mantenere un poco di salsa da parte. Riempire gli stampini
monoporzione con la pasta allo spada e infornare a 200°C per dieci
minuti. Sformare il savarin di anelletti su un piatto, salsare al centro
con il pesce spada, poi con lo zabaglione di datterini e ultimare con
alcune gocce di olio alla mentuccia.
“Ho scelto di presentare il Pesce spada alla
Mediterranea Menù perché è un prodotto
che ho curato personalmente e ritengo sia
un’ottima proposta alternativa ai sughi
tradizionali di pesce”.
Giovanni Pace
13
lericettedeglichefmenù
MAURIZIO FERRARI
FILETTO DI MANZO IN
CROSTA DI NOCI E TIMO CON
ZABAGLIONE TARTUFATO,
BROCCOLETTI E PUREA DI
PATATE VITELOTTE
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 75 g. di Crema di funghi prataioli al profumo
di tartufo, Olio extra vergine di oliva
Ingredienti: 1200 g. di filetto di manzo, 150 g. di speck tagliato
in 12 fette, 45 ml. di Sherry secco, 300 g. di latte,
60 g. di burro, 6 tuorli, 90 g. di noci, 600 g. di broccoletti, 150
g. di patate vitelotte, timo fresco, porro, un cucchiaio di succo
di limone, olio di semi, pepe, sale
Sono cresciuto in una famiglia
“culinaria”, iniziando da mio padre che
con la macelleria bovina, poi con quella
equina, la gastronomia e la produzione di
salami artigianali, vinceva premi a livello
regionale.
La mia vita professionale ha avuto subito
un timbro “internazionale” ed è iniziata
appena terminati gli studi all’istituto
alberghiero CFP Nazareno di Carpi,
tramite il quale mi fu offerta l’opportunità
di lavorare per Casa Modena e Casa
Italia durante i Mondiali di sci in Europa,
America e le Olimpiadi invernali del
Giappone. Nel 1998 mi sono trasferito a
Londra poi in Australia, dove ho lavorato
durante le Olimpiadi del 2000.
Nel 2003 sono tornato in Italia per
lavorare in un hotel durante la stagione
estiva come aiuto cuoco passando poi
al comando della cucina per circa due
anni. Poi di nuovo l’Australia nel 2006 e il
rientro in Italia nel 2009.
Nel 2011 ha avuto inizio l’avventura
Menù, con l’incarico di chef promoter del
Nord America, ruolo che tutt’oggi ricopro
in un mercato molto interessante, dove
c’è crescita grazie al continuo aumento
delle richieste dei prodotti Menù.
Lavorare per questa azienda è di grande
soddisfazione, mi ha dato la possibilità di
viaggiare e di conoscere tante persone.
“Se smettessi di sognare, smetterei
anche di cucinare“.
14
Su un tagliere stendere le fette di speck sovrapponendo i bordi per
non lasciare spazi vuoti tra l’una e l’altra. Accomodarvi il fi letto di
manzo e bardarlo con le fette di speck, avvolgere il cilindro di carne
nella pellicola e lasciar riposare in frigorifero per un paio d’ore. Tritare
nel mixer le noci con il timo. Contemporaneamente cuocere a vapore
per 5 minuti i broccoletti mantenendoli verdi e croccanti. Lessare
le patate vitelotte, scolarle e pelarle. Frullarle con latte tiepido e un
pizzico di sale e raggiungere una consistenza morbida e omogenea.
Preparare lo zabaglione in una casseruola, a bagnomaria su fi amma
moderata e con l’aiuto di una frusta, montare i tuorli con 2 cucchiai
d’acqua tiepida, fi no a ottenere un composto gonfi o e spumoso.
Aggiungere a fi lo 150 ml. d’olio, il succo di limone e lo sherry,
lavorando con la frusta. Togliere lo zabaglione dal fuoco, incorporarvi
la crema di funghi prataioli al profumo di tartufo e aggiustare di pepe
e sale. Eliminare la pellicola dal fi letto e affettare la carne in 4 porzioni
da 200 g. cad. In una padella scaldare 2 cucchiai d’olio insieme
a 20 g. di burro e rosolarvi i fi letti formando una crosticina dorata
sulla loro superfi cie; cospargerne un lato con il burro rimasto e
distribuirvi il trito di noci e timo. Trasferire i medaglioni in una pirofi la,
fi nire la cottura in forno preriscaldato a 200°C, poi lasciare riposare
per circa 10 minuti. Stendere a specchio lo zabaglione tartufato e
accomodarvi sopra i fi letti di manzo. Con l’aiuto di una sac à poche
sistemare la purea di patate in tre punti e decorare con ciuffi di timo.
Posizionare i broccoletti a vapore e completare con falde di porro
fritte in olio di semi.
“Considero la Crema di funghi Prataioli al
Profumo di Tartufo Menù uno dei prodotti top
Menù con il quale si può preparare un’infinità
di ricette: bruschette, panini, pizze, risotti e
primi piatti. Inoltre si può aggiungere a zuppe
e creme per ottimi ripieni per pasta fresca e per
cacciagione”.
Maurizio Ferrari
15
lericettedeglichefmenù
TOMMASO RUGGIERI
DARNA DI PESCE SPADA
AL NERO DI SEPPIA CON
GAMBERI, SOLEGGIATI E
CARCIOFI GRIGLIATI
Per 6 persone
Ingredienti Menù: sei carciofi alla griglia,
30 Soleggiati pomodori a spicchi, fumetto di pesce,
120 g. di Olio extra vergine di oliva
Ingredienti: 900 g. di darna di pesce spada, 18 gamberi
freschi, 60 g. di nero di seppia, semola rimacinata,
prezzemolo, 12 g. di scalogno, uno spicchio d’aglio,
sale, pepe
Sono autodidatta, ho iniziato a lavorare
svolgendo mansioni semplici, facendo
tanta gavetta e cercando di migliorare
continuamente la mia professionalità. Dopo
diversi anni, sempre in crescita, in alberghi
e ristoranti in Italia, sono stato assunto
come secondo cuoco dalla compagnia
di navi da crociera Princess Line. Questo
periodo ha contribuito a perfezionarmi
nelle esperienze di cene di gala e buffet e
a migliorare la mia conoscenza della lingua
inglese. Per undici anni ho lavorato presso
il Palace Hotel di Bari, un periodo che ha
visto la mia professionalità crescere fino
a essere Chef-Executive e a riprendere gli
studi conseguendo la maturità e la qualifica
di Tecnico della Ristorazione presso
l’Istituto alberghiero di Bari. In seguito,
ho lavorato come libero professionista
all’estero, occupandomi di promozioni e
aperture di ristoranti, lavorando anche
presso il Team Renault di Formula Uno, e ho
avuto la fortuna di conoscere lo chef Aldo
Martinelli che mi ha introdotto nella grande
famiglia Menù, dove attualmente lavoro
come chef promoter per il mercato estero.
La mia grande avventura in Menù dura da
undici anni: mi occupo di dimostrazioni
in Europa, Europa dell’Est, paesi della ex
Unione Sovietica, Asia, Middle East, Oriente,
Oceania. Sono entusiasta del lavoro che
svolgo, mi offre la possibilità di accrescere
la mia conoscenza professionale e di
viaggiare in tanti paesi del mondo.
16
Sgusciare i gamberi e lavarli con cura sotto il getto dell’acqua
corrente; passare poi i fi letti di pesce spada nella semola
rimacinata. In una casseruola scaldare l’olio extra vergine
e farvi tostare leggermente lo scalogno tritato e lo spicchio
d’aglio in camicia. Aggiungervi il pesce e rosolarlo da
entrambi i lati, quindi sfumare con il vino bianco. Incorporare
ora il fumetto di pesce, il nero di seppia precedentemente
fi ltrato con un setaccio fi ne. Saltare i gamberi con un fi lo
d’olio aggiungendo i pomodori Soleggiati. Comporre il piatto
con la salsa di nero di seppia a specchio, accomodandovi al
centro la darna di pesce spada, poi i gamberi e i pomodori
Soleggiati. Accompagnare con un carciofo grigliato, saltato
precedentemente in poco olio, qualche Soleggiato e
completare con una spolverata di prezzemolo tritato.
“La scelta dei Soleggiati pomodori a
spicchi Menù nasce dalla tradizione della
cucina del Sud, in particolare del mio
territorio, la Puglia, dove vi è un grande
utilizzo del pomodoro semisecco. Inoltre i
Soleggiati Menù hanno una caratteristica
fondamentale: sono conservati senza aceto, un
procedimento che permette di utilizzarli sia a
freddo che nelle preparazioni calde”.
Tommaso Ruggieri
17
lericettedeglichefmenù
GIANLUCA GALLIERA
ARROTOLATO DI TACCHINO
AI CARCIOFI E MENTA
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 150 g. di Gransalsa di cuori di carciofo in
asettico, 390 g. di Soffritto pronto a base di verdure fresche,
50 g. di Fiokki di patate, Gran Cuoco granulare,
Profumoro q.b., Olio extra vergine d’oliva
Ingredienti: 600 g. di fesa di tacchino, 180 g. di pancetta
arrotolata per un totale di 15 fette, 200 g. di fette di prosciutto
cotto dello spessore di mezzo cm., 300 g. di macinato di
suino, 200 g. di vino bianco, 4 uova, 50 g. di parmigiano
reggiano, due carciofi freschi puliti, 10 g. di menta fresca,
rosmarino, prezzemolo, ribes rosso, aglio, sale, pepe
La mia esperienza nel settore della
ristorazione inizia alla scuola alberghiera
dove, da subito, ho realizzato che il cuoco
doveva essere il mestiere della mia vita.
Dopo diversi incarichi in Valtellina per la
stagione estiva, che hanno determinato
la mia crescita e mi hanno insegnato
la responsabilità e il confronto, e
dopo la conclusione dell’impegno
scolastico nel 1998, iniziai il mio
vero percorso professionale presso
Cirfood, durato tre anni, in cui mi fu
insegnata l’organizzazione e la gestione
dei locali. Poi intrapresi l’esperienza
come cuoco di banqueting presso un
catering e successivamente presso
una villa per cerimonie specializzata
nella presentazione e nella cura dei
dettagli, sia nell’ambito cucina che in
quello dell’allestimento di ambienti
da cerimonia. Nel 2001 è iniziata
parallelamente la mia esperienza in
Menù, quasi per gioco e per sfida.
A ottobre 2016 ho festeggiato quindici
anni di collaborazione con questa
azienda. La fortuna di viaggiare, di
confrontarmi, di rimanere al passo con
le tendenze, di conoscere i mutamenti
del mercato, rendono questo lavoro
estremamente stimolante. La fortuna di
amare una passione e di potersi dedicare
a essa penso sia un privilegio di pochi.
18
Tagliare a libro la fesa di tacchino e sistemarla tra due fogli di
carta forno, spianarla con l’aiuto del batticarne per ottenere una
fetta di carne dello spessore di 0,5 cm. In una ciotola sbattere tre
uova insieme alla menta tritata; aggiustare di sale e pepe e con il
composto ottenuto, confezionare una frittata. Lavorare il macinato
di maiale con la Gransalsa di cuori di carciofo, i fiokki, un uovo
e il parmigiano grattugiato; salare e pepare amalgamando con
cura. Rivestire un foglio di carta forno con le fette di pancetta
arrotolata disposte a lisca di pesce e ricoprire con la fesa battuta
aromatizzando con il Profumoro. Farcire il tacchino accomodandovi
sopra le fette di prosciutto cotto, la frittata e la farcia di macinato
aromatizzato ai carciofi che andrà stesa su tutta la superficie della
carne. Sollevando il foglio di carta forno arrotolare l’arrosto che
dovrà risultare completamente foderato con le fette di pancetta;
legarlo con lo spago e insaporirlo con altro Profumoro. Trasferire
il rotolo in una pirofila aggiungendo un poco d’olio, il soffritto
pronto, aglio e rosmarino. Rosolare l'arrosto a fiamma viva per
tutta la superficie e bagnare con vino bianco; lasciare evaporare.
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa un’ora e venti
minuti, bagnando durante la cottura con il brodo precedentemente
preparato. Nel frattempo trifolare i carciofi freschi tagliati a fettine
con uno spicchio d'aglio e olio, salando e pepando. Servire l'arrosto
tagliato a fette accompagnato alla salsa ottenuta dal fondo di
cottura frullato disposta a specchio sul piatto. Guarnire con i carciofi
trifolati, foglioline di menta e bacche di ribes rosso.
“Ho scelto la Gransalsa di cuori di carciofo in
asettico Menù perché la ritengo un prodotto di
gamma top per eccellenza. Ho da sempre apprezzato
questa salsa per l’aspetto qualitativo, assolutamente
associabile a un carciofo tritato dal fresco e trifolato.
È un prodotto estremamente versatile sia per gli
antipasti caldi che per primi piatti, risotti, secondi,
torte salate e per la paninoteca. Un fiore all’occhiello
della linea asettico Menù”.
Gianluca Galliera
19
lericettedeglichefmenù
GIOVANNI FANTI
PIZZA SOLE NEL BOSCO
Ingredienti Menù:
Èfungomix
Ingredienti:
un disco di pasta
mozzarella
pomodorini datterini gialli
zucchine tagliate a rondelle trifolate
prezzemolo
Stendere il disco di pasta e distribuirvi sopra la mozzarella
a cubetti e di seguito Èfungomix (70 g. circa ogni pizza),
i datterini gialli e le zucchine trifolate. Infornare la pizza per
quattro minuti e, a cottura ultimata, completare la farcitura
con una spolverata di prezzemolo fresco.
Due sono le grandi passioni della mia
vita: la cucina e i cavalli. Per molti anni
ho lavorato come agente di commercio
poi, nel 1989, ho deciso di trasformare
le mie passioni in un lavoro ed ho
acquistato un ristorante con annesso
un maneggio. Nei primi anni mi sono
dedicato completamente alla cucina,
inserendo successivamente la pizzeria
che si è rivelata una scelta vincente.
Partecipavo ai concorsi, vincendo
diversi titoli, e proprio in occasione
di una gara ho conosciuto Gianfranco
Toso, direttore Marketing di Menù,
azienda che conoscevo molto bene
perchè ne utilizzavo i prodotti. È il 1994
quando Gianfranco Toso mi propone
una collaborazione come chef promoter
Menù, un rapporto che diventa sempre
più solido, soprattutto dopo la chiusura
della mia attività nel 2008, e che oggi
continua.
È un lavoro complesso, che prevede
sacrifici ma che dona tante soddisfazioni.
Mi offre la possibilità di conoscere le
mille sfaccettature culinarie italiane
ed europee e di approfondire sempre
di più le mie competenze. Poter
lavorare per un’azienda continuamente
all’avanguardia, con novità sempre più
ricercate, mi permette di non smettere
mai di alimentare la mia passione
principale: la pizza.
20
“Ho scelto di presentare una pizza con
Èfungomix Menù perchè ritengo questo
prodotto davvero eccezionale, che trova nella
pizzeria uno dei suoi impieghi vincenti.
Inoltre il Datterino giallo Menù, per sapore e
soprattutto per colore, ne esalta il gusto anche
dal punto di vista estetico”.
Giovanni Fanti
21
lericettedeglichefmenù
MONICA COPETTI
SEMIFREDDO PRALINATO
ALLA NOCCIOLA
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 100 g. di Dolce Freddo preparato in
polvere per semifreddo, 130 g. di Delizia di nocciole
preparato dolce in crema, Glassa al cioccolato
Ingredienti: 200 ml. di latte intero, 130 g. di granella di
nocciole, sei cialde di wafer ricoperta di cioccolato,
ribes rosso
La mia esperienza nella ristorazione
nasce nel 1989 quando acquistai un
ristorante-pizzeria nella campagna
cremonese. Fu una grande sfida e io
amo le sfide. Nei primi anni mi occupai
della sala e, dopo aver creato un ottimo
team capitanato dalle mie sorelle, mi
dedicai alla cucina. Qui mia madre
mi fece conoscere quei segreti che le
scuole non ti insegnano, e ingredienti
come amore e passione. Imparai a fare
la pasta fresca, gli gnocchi, i marubini
cremonesi che, insieme alla pizzeria
in cui mi specializzai grazie alla mia
caparbietà e impegno, erano il punto
di forza del locale. Fu la necessità di
utilizzare ottimi prodotti per le pizze che
fece entrare Menù nella mia vita. Non
potevo certo prevedere che il giorno del
mio primo ordine come cliente avrebbe
dato inizio nel 2004 a un rapporto di
consulenza che poi si è trasformato in
un rapporto dipendente nel 2015. Oggi
la mia specialità sono i dolci e, grazie ai
prodotti Menù, posso dare libero sfogo
alla mia fantasia. È difficile spiegare in
poche parole gli impegni quotidiani di
noi cuochi Menù, ma è semplice dire
cosa serve per esserlo: amore, passione,
professionalità, dedizione, intuito.
Giriamo l’Italia e il mondo in lungo e
in largo portando l’eccellenza delle
specialità alimentari. I sacrifici sono
tanti, ma l’unicità dei prodotti Menù fa
essere e sentire anche noi cuochi “unici
e inimitabili”.
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Con l’aiuto della planetaria o del montapanna montare per
cinque minuti il preparato in polvere Dolce Freddo insieme al
latte precedentemente raffreddato in frigorifero; aggiungere la
Delizia di nocciole e lavorare ancora per due minuti in modo
da ottenere un composto omogeneo. Accomodare sul fondo
degli stampini monoporzione una cialda di wafer foderata di
cioccolato, quindi distribuirvi sopra la crema alla nocciola e
lasciar riposare in congelatore per almeno quattro ore. A questo
punto sformare i semifreddi e passarli nella granella di nocciole
in modo da ricoprirne la superficie. Trasferire i semifreddi
pralinati nei piatti e decorare con un filo di glassa al cioccolato e
bacche di ribes rosso.
“Ho scelto il Dolcefreddo - preparato in
polvere per semifreddo Menù perché è un
prodotto molto versatile che permette in pochi
minuti di realizzare svariate ricette, con un
risultato sempre eccellente.”
Monica Copetti
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lericettedeglichefmenù
BARBARA BENVENUTI
TORTINO SPEZIATO
DI MELANZANE AL
CIOCCOLATO FONDENTE
Per 6 persone
Ingredienti Menù: 300 g. di Preparato per Torta Speziata
Ciao Dolcezza, 50 g. di Preparato per Croccante
Ingredienti: tre melanzane lunghe, 600 g. di cioccolato
fondente, 100 g. di burro, un uovo, scorzette d’arancia
candita, zucchero a velo, olio di semi, sale
Fin da bambina ho sempre avuto
l’abitudine di mettere il naso dentro alle
pentole dove mia nonna (la cucina era
il suo regno incontrastato) usava creare
piatti tipici delle nostre tradizioni.
In famiglia la passione per la cucina
-nelle sue varie sfumature- ha portato
quasi tutti a farne una professione...
come non entrare a far parte di questa
tradizione?
Dopo il diploma alberghiero ho iniziato le
mie esperienze dedicate, ampliando così
le conoscenze del mondo culinario, fino
ad arrivare ad oggi dove rivesto il ruolo di
chef nella cucina sperimentale di questa
grande azienda. Cucinare mi fa sentire
bene, è il mio linguaggio senza le parole.
Trent’anni di riviste culinarie, tutte
conservate in soffitta, mi hanno
sollecitato ad un’evoluzione continua
e alla consapevolezza dell’utilizzo del
cibo sempre più in modo “naturale”.
Sono costantemente alla ricerca di
ricette legate alla cucina vegetariana e
vegana, e mantengo l’attenzione verso
un’alimentazione sana.
24
Preparare la torta speziata seguendo le istruzioni con un
uovo, 40 g. d’acqua e 300 g. di preparato. Lavare e tagliare
le melanzane a rondelle dello spessore di mezzo cm., poi
cospargerle di sale e lasciarle all’interno di uno scolapasta
per almeno due ore a eliminare la loro acqua. Asciugarle tra
due fogli di carta per alimenti e friggerle in abbondante olio di
semi bollente; scolarle dall’unto in eccesso, trasferendole sulla
carta assorbente. Cuocere il croccante in forno seguendo le
istruzioni sulla confezione. Nel frattempo, in una casseruola,
fondere a bagnomaria il cioccolato insieme al burro e iniziare ad
assemblare il tortino versando un poco di cioccolato fuso sul
fondo di un pirottino, poi ricoprire con una rondella di melanzana
fritta, altro cioccolato e la torta speziata sminuzzata con le
mani. Ripetere la successione degli ingredienti fino a riempire il
pirottino, aggiungendo anche qualche scaglietta di croccante.
Lasciare raffreddare il tortino nell’abbattitore; quando risulterà
indurito sformarlo nel piatto e ricoprirlo con altro cioccolato fuso
e livellarlo con una spatola. Completare con scorzette d’arancia
candita, pezzetti di croccante e una leggera spolverata di
zucchero a velo.
“Ho scelto il Preparato in polvere per
Torta Speziata Menù perché contiene le
caratteristiche che stavo cercando per creare
un dolce. Si sposa con un abbinamento che
adoro, melanzane con cioccolato, e mi ha
permesso di ottenere un perfetto mix di sapori
tra panforte, stollen e panpepato; insomma,
un dolce che potrà piacere da Nord a Sud, se
si amano le spezie e il cioccolato”.
Barbara Benvenuti
25
ultimissimemenù
Èvolution e Naturalmente Bio
FRESCHEZZA
E SALUTE
IN CASA MENÙ
La linea Èvolution Menù presenta altre due
nuove specialità d’eccellenza: Èmazzancolle
e Èseppialnero. Si prestano per primi piatti
di pesce creativi, polente speciali, insalate di
mare raffinate, pizze e zuppette sorprendenti.
Sempre con una qualità elevatissima,
simile a quella del prodotto fresco
Risotto mazzancolle e zucchine
Èmazzancolle
Caratteristiche: code di
mazzancolle tropicali (Penaeus
vannamei) originarie dell’Ecuador.
Le mazzancolle sono pregiate
e caratterizzate da un sapore
delicato e da un profumo
fi ne e un aroma gradevole.
Rappresentano un alimento
proteico e a basso contenuto di
grassi, come i gamberi e come
tutti i crostacei.
Impieghi: in cucina vengono
utilizzate spesso in sostituzione
dei gamberi, quindi si prestano
per la creazione di quei piatti
dove tradizionalmente sono
previsti i gamberi, come
insalate di mare, spaghetti
ai frutti di mare, risotti,
zuppe di pesce, etc.
Confezione: scatola da 820 g
con etichetta sleeve.
Conservazione: 24 mesi a
temperatura ambiente.
26
NEW
Èseppialnero
Caratteristiche: questo nuovo prodotto prevede
l’utilizzo della specie Sepia offi cinalis, le cui carni
sono molto apprezzate, soprattutto quelle giovani.
Le seppie scelte hanno una pezzatura medio/
piccola (500-1000 g/pz), vengono cotte e pulite
con l’eliminazione del becco e di corpi estranei e ne
viene estratto e utilizzato anche “il nero di seppia”
(inchiostro contenuto in una vescica interna e
utilizzato dall’animale per difesa).
Impieghi: condimento pronto per risotti e
primi piatti. Ottimo come secondo piatto in
accompagnamento a polenta fresca.
Confezione: scatola da 810 g con etichetta sleeve.
Conservazione: 24 mesi a temperatura ambiente.
Tagliolini al nero di seppia
27
ultimissimemenù
Nasce la linea Bio Menù che
si unisce ai tanti prodotti della
linea Naturalmente. Pesto di
canapa, Germogli e Hummus
da utilizzare in moltissimi modi:
al naturale, nelle insalate, per
arricchire primi e accompagnare
stuzzichini e secondi piatti.
Prodotti preziosi che uniscono
gusto e salute a tavola
NEW
Naturalmente
Germogli in mix bacelli Bio
Caratteristiche: i germogli sono un “cibo vivo” che
contengono diverse sostanze nutritive essenziali
e minerali che diffi cilmente si riescono ad ottenere
persino dalla frutta e dalla verdura fresca.
Per la realizzazione di questo prodotto sono stati
usati solamente semi biologici.
Impieghi: croccanti e delicati sono ottimi per
arricchire insalate, guarnire bruschette, piadine,
crostini e per condire piatti come riso,
cous cous e quinoa.
Confezione: vaso di vetro da 380 g.
Conservazione: 24 mesi a temperatura ambiente.
VEGANO
Insalata
agrumata
con germogli
a baccello
...è arrivata la linea Bio!
Germogli fantasia Bio
Caratteristiche: i germogli sono un “cibo vivo” che contengono
diverse sostanze nutritive essenziali e minerali che diffi cilmente si
riescono ad ottenere persino dalla frutta e dalla verdura fresca.
Per la realizzazione di questo prodotto sono stati usati
solamente semi biologici. Per i Germogli Fantasia Menù
viene raccolto “solo il germoglio”, di lunghezza diversa
a seconda della tipologia del seme utilizzato.
Impieghi: croccanti e delicati sono ottimi per
arricchire insalate, guarnire bruschette,
piadine, crostini e per condire piatti
come riso, cous cous e quinoa.
Confezione: vaso di vetro da 380 g.
Conservazione: 24 mesi a
temperatura ambiente.
VEGANO
Mix tre risi con germogli fantasia
e verdure d’inverno
29
ultimissimemenù
100%
canapa
Pesto di canapa Bio
Caratteristiche: il pesto di canapa è molto innovativo, conosciuto e ricercato nel mondo dei salutisti per i suoi
benefi ci. I semi di canapa sono ricavati dalla Cannabis sativa e il gusto varia tra il dolce di una mandorla e il sapore
erbaceo. Il pesto di canapa Menù è un prodotto Biologico a base di materie prime scelte e selezionate, che
seguono una rigida regolamentazione. È composto da due semplici ingredienti: olio di canapa e semi di canapa
decorticata. I semi di canapa sono fonte di proteine vegetali e ricchi di lecitina (“il cibo per il cervello”) e ciò spiega
perchè sono indicati per rinforzare il sistema immunitario e prevenire le malattie del sistema cardiocircolatorio.
Impieghi: prodotto molto versatile, per utilizzi dolci e salati, ottimo per arricchire creme pasticcere e basi per torte
tipo pasta frolla o sbrisolona. Mescolato a creme di formaggi spalmabili si presta per crostini e ripieni per pasta
fresca. Ottimo accompagnato al pesce e come condimento di primi piatti.
Confezione: vaso di vetro da 380 g.
Conservazione: 24 mesi a temperatura ambiente.
VEGANO
Tortelloni al pesto di canapa
30
Hummus di ceci Bio
Caratteristiche: l’Hummus è una preparazione
culinaria tipica del Medio Oriente, che si sta
diffondendo molto rapidamente anche in
Europa. È una sorta di crema spalmabile
preparata frullando insieme ceci, semi
di sesamo, succo di limone, aglio, sale
e spezie. Le materie prime utilizzate
sono esclusivamente biologiche. Non
vengono utilizzati aromi e conservanti.
Impieghi: salsa spalmabile per
insaporire panini, tramezzini,
crostini di ogni genere, ideale in
accompagnamento a patatine
fritte, verdure in pastella,
pinzimonio e piatti unici.
È una gustosa alternativa alla
salsa tonnata, ma anche a
maionesi e altre salse.
Confezione: vaso di
vetro da 400 g.
Conservazione:
24 mesi a
temperatura
ambiente.
Hummus di ceci alla crema di rosmarino
Hummus di ceci
VEGANO
Hummus di ceci al curry e mango
Happy hour veggie style
31
menùsociale
LA CULTURA
DEL RECUPERO
Menù e la Food for Soul
di Massimo Bottura
Modena ha aperto le porte
a Socialtables@Ghirlandina
parte del progetto ideato
dalla onlus Food for Soul
di Massimo Bottura. Anche
Menù in prima linea per
questa importante iniziativa
Un invito a un nuovo modo di pensare, forse
l’unico possibile per affrontare in modo
intelligente l’ormai antico paradosso di
chi ha cibo in eccesso da un lato e di chi
deve combattere ogni giorno per riuscire a reperirlo,
dall’altro. La onlus Food For Soul, fondata da Massimo
Bottura, con Socialtables@Ghirlandina mette un
altro mattone nel suo progetto globale di promuovere la
cultura del recupero del cibo contro gli sprechi, creando
refettori, mense, socialtables e iniziative di educazione e
divulgazione.
32
© Paolo Terzi fotografo
Il punto focale risiede proprio nel concetto di “cultura”
che permette di uscire dalle false retoriche e consente
di riflettere concretamente sulla questione. Ecco allora
l’importanza della trasmissione della cultura del recupero,
valore caro anche nella tradizione culinaria modenese,
a partire dall’insegnamento di come lavorare la materia
prima “scartata”, per trasformarla in un piatto gustoso e
dignitoso, fino alla diffusione di un concetto più ampio di
“bellezza”, come valore non di pochi, ma come condizione
necessaria per migliorare la vita di tutti.
Anche Modena, quindi, ha aperto le porte a questo
nuovo concetto, a partire dal 5 dicembre, avviando
i socialtables@Ghirlandina di Food for Soul, in
collaborazione con la fondazione Auxilium: ogni lunedì
Massimo Bottura con Lara Gilmor, presidentessa Food For Soul.
33
menùsociale
In questa pagina. Da maggio 2016 il progetto ha continuato l’attività presso la Mensa Padre Ernesto di Bologna, in collaborazione con Antoniano
Onlus, dove ogni lunedì si accolgono famiglie in difficoltà della città offrendo pasti nutrienti e salutari realizzati dagli chef dell’Associazione
Emiliano-Romagnola CheftoChef, che cucinano partendo dalle eccedenze alimentari donate da supermercati e produttori della regione.
34
In questa pagina. Food for Soul nasce come prosegue naturale dell’operato del Refettorio Ambrosiano, il progetto sviluppato parallelamente a
ExpoMilano 2015. Qui Massimo Bottura, insieme a Davide Rampello e la Caritas Ambrosiana, ha trasformato un teatro abbandonato nelle periferie
di Milano in una mensa per poveri in cui ha invitato più di 65 chef da tutto il mondo a cucinare le eccedenze alimentari provenienti dai padiglioni.
Nella pagina seguente. Food for Soul ha aperto ad agosto 2016, in occasione delle Olimpiadi 2016, il Refettorio Gastromotiva nel quartiere
di Lapa di Rio de Janeiro servendo oltre 3.000 pasti gratuito ai bisognosi. Questa importante attività continua a funzionare come mensa per i
senzatetto e come centro professionale di cucina per i ragazzi delle favelas.
35
menùsociale
sera, la mensa Ghirlandina
nel centro storico della città,
in via Leodoino 15, accoglie
circa sessanta persone in
diffi coltà, segnalate dalla
Caritas e dai centri d’ascolto,
e serve gratuitamente
la cena. Sono gli chef
dell’associazione Modena
a Tavola ad avvicendarsi
in cucina, preparando
pasti nutrienti e salutari a
partire dalle eccedenze
alimentari donate dalle
industrie, i produttori e la
grande distribuzione della
città e della provincia di
Modena. Così come gli chef
che hanno risposto con
entusiasmo all’iniziativa,
anche importanti realtà locali
supportano il progetto: il
Comune e la Diocesi di
Modena, il Mercato Albinelli
e Menù. L’azienda di
Medolla ancora una volta
si mette in prima linea per
la sua comunità sociale,
agendo concretamente e
confermandosi come partner
affi dabile per un’iniziativa
così importante. Non solo le
istituzioni e le aziende sono
chiamate al progetto ma
anche i singoli cittadini che
possono essere coinvolti
andando a coprire una serie
di attività che vanno dal
volontariato in mensa, alle
donazioni fi nanziare.
Si tratta di un invito alla
solidarietà che non si lega al
semplice concetto di charity
ma prima di tutto chiama
a una collaborazione vera
fra le persone per un bene
comune, un dialogo, uno
scambio necessario, dove
ognuno può contribuire.
L’importanza di mettere
come punto di riferimento
il centro storico, il cuore
della città, dove lavorano
insieme Comune e Chiesa,
contribuisce a confermare
l’idea di accoglienza a chi ne
ha bisogno e la possibilità
di avere sempre un “posto
a tavola”, ed essere parte
integrante della comunità.
36
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Luglio/Settembre 2010 • N. 75
Gennaio/Marzo 2011 • N. 77
Anno 20 • Trimestrale
www.menu.it
Rivista di
specialità alimentari
per la ristorazione
www.menu.it
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
20
anni
TRIMESTRALE - ANNO 19 - POSTE ITALIANE SPA ISSN: 1127-0489 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO MO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI PH. G. LOMBARDI
MILLEFOGLIE
DI POLPO
> Girogusto
Professional
reportage
da Varazze
> Speciale
Macelleria
Gastronomia
la cultura del cibo
> Piero Bertinotti
uno chef
Il grande
caldo
di carattere
Tre must per affrontare l’estate:
cotture leggere, tante verdure e un tocco aromatico
PH. G. LOMBARDI
Il giusto
equilibrio
TAGLIOLINI
ALLO SCOGLIO
> Girogusto Professional:
reportage da Bologna
e appuntamenti 2011
> Ristorante La Tenda Rossa
allegria e creatività
in cucina
> Prodotti novità 2011
La freschezza delle verdure, il sapore del pesce e delle carni,
i profumi del bosco: all’insegna della qualità e dell’equilibrio
Aprile/Giugno 2011 • N. 78
Anno 20 • Trimestrale
Aprile/Giugno 2012 • N. 82
Anno 21 • Trimestrale
Luglio/Settembre 2013 • N. 87
Anno 22 • Trimestrale
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Menù
festeggia
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Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
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> Girogusto Professional:
reportage degli
appuntamenti 2011
> Andrea Berton,
chef di precisione
ed eleganza
> Prodotti novità 2011
> Meeting, eventi, fiere
ULTIME NOVITÀ: DOLCI E CARPACCI
SELEZIONE FORMAGGI:
PROPOSTE DI DEGUSTAZIONE
MACELLERIA: RICETTE INNOVATIVE
UN ANNO
DOPO IL SISMA
VISITA MENÙ
DELIZIA
AL COCCO
E FRUTTI
DI BOSCO
ASTICE GRATINATO
IN SALSA
PH. G. LOMBARDI
BUFALA CON CARCIOFI,
POMODORI SOLEGGIATI E
Colori e
Sapori d’Italia
Dai carciofi al radicchio, dai pomodori agli asparagi, tante proposte sfiziose
a base di verdure per salutare l’anniversario della nostra storia
PH. G. LOMBARDI
EVENTI E STRATEGIE:
LE TAPPE DI GIROGUSTO PROFESSIONAL,
I SUCCESSI DI BARCELLONA E STOCCARDA,
IL MEETING MENÙ E GLI ANNIVERSARI
IL BARETTO, MILANO:
IL SAPORE DELL’ELEGANZA
DORATISPEZIATI
PH. G. LOMBARDI
E la chiamano
ESTATE
Ottobre/Dicembre 2014 • N. 92
Anno 23 • Trimestrale
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Novità Alice TV: Menù selezionata da "MASTER PIZZA"
Ristorante Frosio, i piaceri del palato
Menù ospita il Presidente Matteo Renzi
PH. G. LOMBARDI
RICETTE
IN LUCE
Una nuova luce in tavola per accompagnare
le festività imminenti e il nuovo anno
Alcune copertine che hanno segnato il percorso
della rivista, con immagini sempre eleganti e
accattivanti, con simboli che ci riportano alle
date di uscita come il ricordo dei 40 anni della
Pomodorina Menù, il 20mo compleanno della
rivista, l’anno dei festeggiamenti per il 150mo
anniversario dell’Unità d’Italia, gli 80 anni di
attività Menù e il simbolo della’Araba Fenice,
simbolo del dopo-sisma del 2012.
40
RICETTE 96.indd 1 27/10/15 15:04
Ingredienti Menù:
■ porcini Grand Gourmet
■ fondo al tartufo
■ erba cipollina
■ sale alle erbe
Ingredienti:
■ un bel petto di pollo (servirà
per due cartocci)
■ due fette di provolone
piccante
■ due fette di prosciutto crudo
Procedimento:
dividere il petto di pollo a metà
eliminando l’ossicino che tiene
unite le due parti. Con un
coltello affilato aprire le due
metà a libro, lasciandole
attaccate dalla parte esterna e
batterle leggermente per farle
stendere meglio. Spalmare le
quattro parti (tutta la superficie)
con un velo di fondo al tartufo.
A questo punto avremo
14
ottenuto due scaloppe aperte.
In ogni scaloppa mettere da
un lato una fetta di provolone e
dall’altro una fetta di prosciutto,
quindi sopra il prosciutto in
entrambe mettere un cucchiaio
di porcini Grand Gourmet,
spolverando con erba
cipollina. Andranno poi chiuse
a libro, fissando il bordo con
uno stecchino. Preparare i due
cartocci unti e sistemarvi i due
mezzi petti farciti, spolverando
con poco sale alle erbe.
Cuocere in forno caldo per
circa venti minuti. Aprire i
cartocci e farli passare per
poco tempo a forno aperto.
Servire caldi.
Vino consigliato
Pinot-Chardonnay brut
di Bellussi Spumanti
di Valdobbiadene (Tv).
FUNGHI.S 2
19-11-2001, 13:35
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RICETTE.S 2
30-07-2003, 18:43
Caffè freddo variegato
Ingredienti Menù:
■ sale alle erbe
■ fondo bruno
■ porcini preparati dal secco
■ olio extravergine d’oliva
Ingredienti:
■ una costata da circa un kg.
■ aglio
■ vino bianco
■ sei scalogni
■ sei foglie di bietola
■ burro, sale e pepe nero
Procedimento:
salare la costata con il sale alle erbe,
passare in una padella lo spicchio
d’aglio, gettarlo, mettere un filo d’olio,
alzare il fuoco e cuocere la costata da
ambo i lati, spruzzando con il vino
bianco. Mettere da parte la bistecca
tenendola in caldo. Nella stessa
padella con olio e burro far saltare gli
scalogni tagliati a spicchi e aggiungere
le bietole, in precedenza scottate in
acqua bollente e tagliate a pezzettoni.
Mettere anche mezza scatola di
porcini preparati e un cucchiaino di
fondo bruno. Far insaporire, tagliare la
costata a fettine e servire contornata
dalle verdure con i funghi e pepe nero.
Ingredienti Menù:
■ g. 500 di riso carnaroli
■ due cucchiai di porcini in asettico
■ olio extravergine d’oliva
■ aceto balsamico Riserva Speciale
■ brodo Gran Cuoco
Ingredienti:
■ un filetto di salmone di 300 g. o trota
salmonata
■ uno scalogno
■ sale e pepe nero
■ vino sherry
■ burro
■ prezzemolo tritato
Procedimento:
tritare finemente lo scalogno e farlo appassire
in olio e burro. Mettere il riso a tostare,
rimestando continuamente e facendovi poi
evaporare mezzo bicchiere di sherry.
Continuare quindi la cottura aggiungendo
poco per volta il brodo bollente fatto con
Gran Cuoco. Intanto a parte far insaporire il
salmone, spellato e tagliato a cubetti con un
goccio d’olio, sale e pepe e una spruzzatina
di sherry. A metà cottura del riso aggiungere
il salmone e i porcini. Terminare la cottura
cospargendo di prezzemolo tritato.
Mantecare con qualche ricciolo di burro e
aggiustare di sale e pepe. A piacere qualche
goccia di aceto balsamico Riserva Speciale.
Vino consigliato
Ghirlandaia bianco dell’Azienda agricola
Trequanda di Trequanda (Si).
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Ingredienti Menù:
■ tre cucchiai di funghi
porcini a fette
■ un cucchiaio di finferli trifolati
■ olio extravergine d’oliva
Ingredienti:
■ 500 g. di pasta sfoglia
surgelata
■ due uova
■ una melanzana di
media grandezza
■ un gambo di sedano
■ mezza carota
■ una cipolla dolce
■ burro
■ sale e pepe
FUNGHI.S 3
19-11-2001, 13:35
RICETTE.S 9
30-07-2003, 18:43
SERVIZIO A CURA DELLA REDAZIONE • PH. GIULIANO LOMBARDI • HOME ECONOMIST CRISTINA SANSOTTA
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Procedimento:
tagliare a fettine sottili la cipolla e il sedano.
Grattugiare la carota con la grattugia grossa. Farli
saltare in padella per qualche minuto con olio e
burro. Aggiungere la melanzana tagliata a cubetti
portando a cottura. Aggiungere anche i funghi
(affettare i finferli). Mescolare e aggiustare di sale e
pepe. Levare dal fuoco e dopo poco amalgamarvi
le due uova. Stendere la sfoglia su una carta da
forno unta, versarvi il ripieno che intanto si sarà
raffreddato e avvolgere bene, chiudendo da ambo i
lati, dando perciò al rotolo la forma di strudel.
Spennellare con olio e cuocere in forno caldo (circa
200°) per una quindicina di minuti finché non
risulterà ben dorato. Far intiepidire e servire a fette.
Vino consigliato
Il Frugolo, vino novello della Cantina di Soave (Vr).
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A CURA DELLA REDAZIONE - PH. GIULIANO LOMBARDI - HOME ECONOMIST CRISTINA SANSOTTA
RICETTE_84.indd 1 05/11/12 07.52
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Paccheri con polpa di granchio e broccoletti
A CURA DELLA REDAZIONE - PH. DAVIDE SPANO
RICETTE DELLO CHEF REINHOLD UNTERFRAUNER DELL’HOTEL GENZIANA
DI ORTISEI E DELLO CHEF WILLY LARESE DELL’HOTEL ADLER DI ORTISEI
REALIZZATE DA GIANLUCA GALLIERA IN COLLABORAZIONE CON MONICA COPETTI
SI RINGRAZIA IL CAPOAREA MENÙ WERNER SOLDERER PER LA COLLABORAZIONE
PROPOSTE ECCELLENTI_98.indd 1 12/04/16 14:06
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Purezza di volumi
e geometrie,
presentazioni ad
effetto, ingredienti
delicati, per un menù
dedicato alle feste
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INVITO A CASA MENÙ
RICETTE DELLO CHEF BARBARA BENVENUTI
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Farete dunque un viaggio
con noi nel tempo,
rivedendo alcune pagine
che amiamo ricordare,
come la rubrica -sempre
presente- delle ricette,
tutte creative, sfiziose e di
grande qualità, e tutte con
un comune denominatore:
siamo tutti invitati
a Casa Menù.
lericettedellochef
Petti di pollo al cartoccio
Tagliata ai funghi
il sapore dei funghi
Strudel ai funghi
lericettedellochef
Risotto salmonato
Risotto salmonato
PH. GIULIANO LOMBARDI - HOME ECONOMIST CRISTINA SANSOTTA
RISOTTO ALLA MANTOVANA CON GLASSA AL BALSAMICO
Ingredienti Menù: un Kg. di riso Carnaroli, 860 g. di crema di zucca, gran brodo, glassa all’aceto balsamico,
10 g. di scalogno liofilizzato, 50 g. di olio extra vergine di oliva
Ingredienti: 400 g. di impasto per salsiccia, 150 g. di vino bianco, 150 g. di burro, 150 g. di parmigiano
reggiano, 30 g. di prezzemolo, 5 g. di rosmarino, pepe, sale
Procedimento: reidratare lo scalogno liofilizzato lasciandolo a bagno in acqua fredda per qualche minuto. Nel
frattempo preparare il brodo utilizzando il prodotto Menù. In una ciotola sbriciolare con le mani l’impasto per
salsiccia aggiungendo un poco d’acqua fredda. A questo punto in una casseruola scaldare l’olio extravergine e
farvi soffriggere lo scalogno dopo averlo scolato e strizzato; incorporare la salsiccia sbriciolata e farla rosolare a
fiamma vivace. Successivamente unire il riso e tostarlo, quindi bagnare con il vino bianco e lasciare evaporare.
Versare poco alla volta il brodo integrandolo man mano che viene assorbito dal riso. A metà cottura inserire la
crema di zucca; mantenere sul fuoco fino a quando il riso risulterà cotto. Mantecare con il burro e il parmigiano
grattugiato e aromatizzare con il rosmarino e il prezzemolo tritati. Trasferire il risotto in un piatto da portata;
decorare con qualche rametto di prezzemolo fresco e completare con un filo di glassa all’aceto balsamico.
Rustico chic
Un menù ideale per la stagione fredda che abbina
toni di raffinatezza ai sapori tradizionali
Ricette di Giovanni Fanti, Gianluca Galliera, Giovanni Pace, Leonardo Pellacani
lericettedellochef
PANNA COTTA OPTICAL
Ingredienti Menù: 140 g. di panna cotta, zucchero caramellato
Ingredienti: 500 g. di latte, 500 g. di panna fresca,
un bastoncino di liquirizia morbida
Procedimento: in una casseruola portare a ebollizione la panna
e il latte, quindi versare a pioggia il preparato Menù per panna
cotta, miscelare velocemente con una frusta e togliere dal fuoco.
Inumidire con acqua fredda degli stampini monodose e
distribuirvi la crema ancora bollente. Lasciar raffreddare in frigo
la panna cotta per almeno sei ore. Nel frattempo in un tegamino
sciogliere sul fuoco, insieme a un poco d’acqua, la liquirizia
tagliata a pezzetti. Quando il composto avrà raggiunto una
consistenza sciropposa e piuttosto densa, togliere dal fornello
e amalgamarvi altrettanto zucchero caramellato. Sformare la
panna cotta nei piatti e decorare con salsa alla liquirizia.
SAPORI
OPTICAL
Un menù da gustare con gli occhi,
tutto giocato, portata dopo portata,
sul contrasto rigoroso del bianco e nero
ORECCHIETTE A POIS
Ingredienti Menù: mezza confezione di vongole
veraci sgusciate al naturale, due cucchiai di olive
alla siciliana, olio extravergine di oliva
Ingredienti: 500 g. di orecchiette pugliesi, 200 g. di
panna da cucina, pecorino grattugiato (o ricotta
salata grattugiata), due spicchi d’aglio, prezzemolo
tritato, un cucchiaio di pepe nero in grani, sale
Procedimento: in abbondante acqua salata cuocere al
dente le orecchiette. Nel frattempo tritare finemente
l’aglio e schiacciarlo con il piatto del coltello. In una
casseruola far soffriggere brevemente l’aglio in due
cucchiai d’olio d’oliva, quindi aggiungere le vongole
veraci con un poco della loro acqua; cuocere per
cinque minuti bagnando se necessario con altro
liquido delle vongole. Spolverizzare l’intingolo con
abbondante prezzemolo tritato e con un cucchiaio di
pepe nero in grani; unire anche la panna da cucina e
far insaporire sul fuoco per qualche minuto. Completare
con le olive e altro prezzemolo tritato, mescolando
con cura il sugo. Aggiustare di sale. Scolare le
orecchiette e farle saltare nel condimento cospargendole
poi di pecorino grattugiato. Servire subito.
PH. GIULIANO LOMBARDI - HOME ECONOMIST CRISTINA SANSOTTA
COPPA BIANCANEVE
in una ciotola; mescolando con cura, incorporare alla
Ingredienti Menù: 500g. di pere L’Albero della Vita, purea ottenuta lo sciroppo alla cannella, poi far
250 g. di dessert alla panna
riposare il composto in frigo. Intanto con una frusta
Ingredienti: mezzo litro di latte freddo, 150 g. di elettrica montare per circa dieci minuti il latte freddo
zucchero, due bicchieri di vino bianco, pinoli, con il preparato Menù per dessert alla panna.
una stecca di cannella
A questo punto miscelare metà della crema preparata
con la purea di pere facendo attenzione che il
Procedimento: in una casseruola unire lo zucchero composto non risulti troppo amalgamato, per produrre
con il vino e la cannella, quindi scaldare a fuoco un effetto marmorizzato. Distribuire il dolce nelle coppe
moderato fino a ottenere uno sciroppo denso e e mantenere in frigorifero per almeno mezz’ora. Con
profumato; togliere la stecca di cannella e lasciar l’aiuto di un sac-à-poche decorare con il dessert alla
raffreddare. Nel frattempo frullare le pere e trasferirle panna rimasto e con qualche pinolo; servire subito.
Fin dal primo numero le pagine delle
ricette hanno rappresentato il cuore
della rivista, sono sempre state
molto curate a partire dalla creazione
studiata ad hoc dagli chef Menù fino al
momento dello scatto fotografico.
E hanno attraversato tutti i generi di
proposte, dall’antipasto al dolce.
lericettedellochef
VOGLIA DI
LEGGEREZZA
Irresistibili dessert
e piatti sfiziosi a
base di verdure
per un menù light
che sa chiudere
in dolcezza.
lericettedellochef
lericettedellochef
MERRY
CHEESE-MAS !
lericettedellochef
SPAGHETTI VULCANO
Spaghetti ruvidi con Salsa di fuoco
e Pomodorina Menù con scaglie di ricotta salata
Proposte
Eccellenti
INDIVIA IN CREMA
DI GORGONZOLA
Zuppe corpose,
ricchi risotti,
carni saporite:
quando l’inverno
è alle porte ecco
le ricette che
riscaldano anche
lo spirito
VINCERE
IL FREDDO
CREME AL FORMAGGIO COME
FIL ROUGE DI UN INEDITO MENÙ
PER LE FESTE DI FINE ANNO
RICETTE DELLO CHEF LEONARDO PELLACANI
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PIZZA
FUNGHI,
FONDUTA
E BRESAOLA
Aprile/Giugno 2008
BENSERVITI
PREMIO_PIZZA_supp91.indd 2 05/08/14 07:28
COPERTINA_supp91.indd 1 25/07/14 13:53
COPERTINA_supp95.indd 1 09/09/15 17:50
A CURA DELLA REDAZIONE - PH. GIULIANO LOMBARDI - HOME ECONOMIST CRISTINA SANSOTTA
RICETTE_supPizza_83.indd 1 02/08/12 16.50
COPERTINA_supp99.indd 1 01/09/16 17:06
MASTERPIZZA_supp95.indd 1 14/09/15 16:50
larivistada1a100
specialepizze
Il celebre executive
pizza chef, patron di
Alice MASTERPIZZA,
il talent di AliceTv
appena concluso
realizzato in
collaborazione con
Menù srl, ha creato
per noi 10 pizze che ci
svelano il suo talento
e il suo amore per il
prodotto simbolo della
nostra tradizione
PIZZA,
passione e
tradizione
L'arte di
Antonino Esposito
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A CURA DELLA REDAZIONE - PH. GIULIANO LOMBARDI
RICETTE_supp95.indd 2 02/09/15 14:13
Pizza Caprese Fritta
Ingredienti Menù: polpa di pomodoro
Polpavera, Olive nostraline denocciolate,
Mezzoro
Ingredienti: mozzarelline ciliegine,
basilico, olio di arachidi
Procedimento: preparare un disco di pasta
unendo all’impasto la polpa di pomodoro
Polpavera e le Olive, quindi friggerlo in olio.
Decorare con le Olive nostraline denocciolate
Menù, le mozzarelline ciliegine, i Mezzoro
Menù e qualche foglia di basilico fresco
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RICETTE_supp95.indd 3 02/09/15 14:13
Nel 2008 è nato
un nuovo numero
interamente dedicato al
mondo della Pizza.
Questa speciale
edizione annuale si
avvale dal 2015 della
collaborazione del
famoso executive pizza
chef Antonino Esposito
che propone sempre
pizze di grande qualità e
creatività. Menù è stata
azienda sponsor della
trasmissione televisiva
Alice MASTER PIZZA
2015, un talent-show
che ha visto vincitore
il pizzaiolo Cristian
Marasco di Lecco.
Supplemento al N. 66
Supplemento al N. 91
Supplemento al N. 95
Supplemento al N. 99
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Rivista di
specialità alimentari
per la ristorazione
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PH. G. LOMBARDI
TRIMESTRALE - ANNO 17 - POSTE ITALIANE SPA ISSN: 1127-0489 IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO MO PER RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI
> il meglio delle
proposte pizza e snack
> impasti a regola d’arte
> abbinamenti particolari
> presentazioni originali
> tutto con farciture
doc Menù
Pizza, amore
e fantasia
IRRESISTIBILI DESSERT E PIATTI SFIZIOSI
SPECIALE PIZZE E IDEE SNACK
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
PH. G. LOMBARDI
SPECIALE PIZZE
Di terra
e di mare
PIZZA OSLO
CON GRANCREMA
DI CARCIOFI IN
ASETTICO MENÙ
E SALMONE
NORVEGESE
Da Nord a Sud
tante nuove
ricette di pizza
Dolce
dopo pizza
veloce e creativo
firmato Menù
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
PH. G. LOMBARDI
SPECIALE PIZZE
FOCACCIA
CILENTINA
PIZZA,
passione
e tradizione
SNACK A
SORPRESA:
non solo
panini
l’arte di Antonino Esposito
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
PH. G. LOMBARDI
SPECIALE PIZZE
MENÙ
EVOLUTION
NUOVISSIMI
FUNGHI
BOCCONCINI
DI PIZZA
NOVITÀ MENÙ
Carciofi mignon
Datterini gialli
Profumoro
Patate pronte
Focaccia multicereali
PIZZA,
patrimonio
del mondo
le proposte di Antonino Esposito
premiopizza
PIZZA
MENÙ VI INVITA INSOLITA
AWARD
A SPEDIRE LA 2015
FOTO E LA
RICETTA DELLA
VOSTRA PIZZA INSOLITA
Tra tutte le pizze insolite ricevute entro il 30/06/2015 sarà scelta la più
originale che verrà realizzata, fotografata e pubblicata nelle pagine dello
SPECIALE PIZZA MENÙ del prossimo anno!
Inviare a menu@editorialemoda.com la foto e la ricetta, contenente almeno un prodotto
Menù, con le coordinate del locale, il nome e cognome del pizzaiolo e i dati della proprietà
Stupiteci con la vostra creatività!
PIZZA CATALANA
E FRUTTA
SFIZIOSA, ORIGINALE,
DOLCE, COLORATA,
IRRESISTIBIL E
Ingredienti:
preparato per crema catalana
Menù, garniture di frutti di bosco
Menù, frutta fresca a piacere,
zucchero a velo, qualche foglia
di mentuccia
Procedimento:
spalmare sul disco di pasta la
crema catalana ottenuta utilizzando
il prodotto Menù, seguendo le
istruzioni sulla confezione.
Infornare e all’uscita decorare
con pezzi di frutta fresca (banane,
fragole, uva etc.), la garniture di frutti
di bosco Menù scolata dal proprio
succo e qualche foglia di mentuccia.
lericettedellochef
PASSIONE
PIZZA
RICETTE ORIGINALI PER IL
PIATTO PIÙ AMATO DAGLI
ITALIANI, CONOSCIUTO E
APPREZZATO NEL MONDO
LA DUCALE
Ingredienti Menù: Polpa di pomodoro Polpavera, Porcini a fette
trifolati in asettico, Girello affumicato Benserviti
Ingredienti: un disco di pasta, mozzarella, rucola, grana a scaglie
Procedimento: stendere il disco di pasta e distribuirvi sopra la polpa di pomodoro,
la mozzarella a cubetti e i porcini a fette trifolati in asettico. Cuocere in forno e, a
cottura ultimata, farcire con Girello affumicato, rucola fresca e scaglie di grana.
masterpizza
Alice MASTER PIZZA
VINCE CRISTIAN MARASCO
Il pizzaiolo di Lecco
trionfa alla prima
edizione del reality show
dopo una gara molto
combattuta
Cristian Marasco il vincitore
È della prima edizione di Alice
MASTER PIZZA il primo talent show
dedicato al simbolo del made in Italy
gastronomico nel mondo, che ha visto
Menù fra gli sponsor.
Cristian è nato a Lecco e attualmente
vive e lavora a Merate, dove gestisce
con la sua famiglia il ristorante e
pizzeria La grotta azzurra, locale che
dagli anni Ottanta a oggi è cresciuto,
grazie all’impegno di Cristian e del
fratello, passando da 50 a 150 coperti.
È titolare anche di un altro locale, una
pizzeria a Bonate Sopra, in provincia
di Bergamo.
Cristian fin da piccolo ha manifestato
la sua passione per il settore e per
il lavoro del pizzaiolo, che ha poi
espresso con la partecipazione a
diversi campionati in tutta Italia e con
numerose vittorie. Arrivare primo ad
Alice MASTER PIZZA non è stato
che il coronamento di un sogno e
la possibilità di far conoscere il suo
talento. A fare il tifo per lui la moglie
Patrizia, le tre figlie, il fratello Mario che
lavora con lui e tutta la famiglia che ha
da sempre supportato il suo lavoro.
Dopo aver partecipato ad Alice
MASTER PIZZA - Sfida numero 8
della prima fase, Cristian è approdato
alla semifinale e quindi alla finale
trasmessa sabato 20 giugno. In gara
con lui, nell’ultimo avvincente episodio
del talent, avversari agguerritissimi:
Marco Rufini (RM), Salvatore Gatta
(PZ), Marco Merola (RM).
Dell’esperienza televisiva, Cristian
racconta che dopo aver superato
l’impatto delle telecamere, la gara è
diventata sempre più avvincente e di
alto livello. I giudici Antonino Esposito,
nel cui ristorante-pizzeria di Sorrento
“Acqu’e Sale” sono state ambientate
le sfide fra i pizzaioli, e gli chef Sergio
Maria Teutonico e Cristina Lunardini,
Cristian Marasco, vincitore della prima edizione di Alice MASTER PIZZA, con Antonino Esposito,
executive pizza chef e giurato del talent show.
si sono dimostrati disponibili e ricchi
di insegnamenti, ma fondamentale
è stato anche il confronto fra i
concorrenti proveniente da tutta Italia
e rappresentati di “scuole” della pizza
diverse.
Cristian Marasco si porta così a casa
una vittoria e un’esperienza importante
che ha arricchito il suo bagaglio di
conoscenze.
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RICETTE_macelleria_1.indd 7 27/10/14 09:17
COPERTINA_macelleria_5.indd 1 14/11/16 11:37
RICETTE_macelleria_3.indd 6 23/10/15 11:36
RICETTE DOLCI 97.indd 4 05/01/16 09:53
RICETTE_macelleria_3.indd 7 23/10/15 11:36
RICETTE DOLCI 97.indd 5 05/01/16 09:53
Supplemento al n.92 • Novembre 2014
acelleria
R I V I S T A S P E C I A L I Z Z A T A D I R I C E T T E P E R I M A C E L L A I
Interviste
LA PAROLA
ALL’ESPERTO
Prodotti
IDEALI
PER LA CARNE
Corsi
L’IMPORTANZA
DELLA FORMAZIONE
P rofessionalità e
creatività sul banco
del macellaio
PREPARATI
ECCELLENTI
Involtini di
melanzane
PH. DAVIDE SPANO
Marzo 2016 •
acelleria
Supplemento al n.97
R I V I S T A S P E C I A L I Z Z A T A D I R I C E T T E P E R I M A C E L L A I
PH. DAVIDE SPANO
HAPPY MEAT
Il piacere di stupire
P r e p a r a z i o n i
c h e s t u p i s c o n o ,
i n v o g l i a n o ,
t r a s f o r m a n o
l a c a r n e i n
e m o z i o n e .
C o n t a n t e
v e r d u r e f r e s c h e
Tortine Margherite
acelleria
R I V I S T A S P E C I A L I Z Z A T A D I R I C E T T E P E R I M A C E L L A I
PH. DAVIDE SPANO
Torte a base di carne che
si trasformano in alberi di
Natale, polli in saccoccio come
doni dell’avvento, medaglioni,
saltimbocca, spiedini
presentati in versione gourmet
per i palati più sfiziosi
Novembre 2016 • Supplemento al n.99
RICETTE
GOURMET
PER LE
FESTE
Happy Meat Bomb
La rivista Menù
ha allargato i
propri orizzonti
proponendo dal
2014 due numeri
in più all’anno,
dedicati alla
Macelleria, un
settore molto
dinamico, aperto
a innovazione e
ricerca, in linea
alle esigenze del
cliente finale.
L E R IC ETTE
L E R IC ETTE
FUSELLI
DI POLLO
RIPIENI ALLE
CASTAGNE E
GUANCIALE
Ingredienti Menù
150 g. di castagnapronta,
sale alle erbe
Ingredienti
100 g. di guanciale affumicato
tagliato a cubettini,
quattro fuselli di pollo disossati,
quattro fette di guanciale
affumicato sottile
isossare i fuselli di pollo.
Tritare la castagnapronta tenendone da
parte q uattro intere per la decoraz ione e
rosolarle insieme al guanciale affumicato
tagliato a cubettini.
F arcire i fuselli e guarnirli con una fetta
di guanciale ed una castagna intera.
ecorare con erbe aromatiche fresche.
Consigli del macellaio
Cuocere in forno preriscaldato a 180°C
per circa 20 minuti o mezz’ora con
verdure fresche tagliate sottili ed un
goccio di vino bianco.
FARAONA
RIPIENA
AL PORRO
Ingredienti Menù
50 g. di Soffritto pronto a base di verdure fresche,
100 g. di Gransalsa di porro in asettico,
70 g. di Fiokki,
Sale alle erbe q.b.,
10 fette di Guanciale cotto affumicato Benserviti
Ingredienti
1 faraona di circa 1.500 g. da disossare,
150 g. di salsiccia,
150 g. di macinato misto (manzo-maiale),
50 g. di parmigiano reggiano,
1 uovo,
pepe q.b.,
rosmarino
Im p a s t a r e i n
u n a t e r r i n a t u t t i
g l i i n g r e d i e n t i ,
a g g i u s t a r e d i s a l e e
r i e m p i r e l a f a r a o n a
p r e c e d e n t e m e n t e
d i s o s s a t a . L e g a r e
l a f a r a o n a e
b a r d a r e c o n i l
g u a n c i a l e . D e c o r a r e
c o n r a m e t t i d i
r o s m a r i n o f r e s c o .
Consigli del
macellaio
Cuocere la faraona
in forno a 180°C
per circa un’ora,
accompagnata
da abbondanti
verdure fresche e
da erbe aromatiche,
sfumando al bisogno
con vino bianco.
ARROTOLATO DI VITELLO
CON PORCINI E CREMA DI ZUCCA
Ingredienti Menù
Im p a s t a r e g l i i n g r e d i e n t i Me n ù c o n i l p a n e ,
100 g di Porcini a fette trifolati in asettico, i l p a r m i g i a n o g r a t t u g i a t o e d i l s a l e a l l e e r b e
50 g di Crema di zucca,
e f o r m a r e u n r o t o l o c o n s i s t e n t e . S t e n d e r e l a
Sale alle erbe q.b.
p a n c i a d i v i t e l l o , p a r a r l a e i n s a p o r i r l a c o n i l
s a l e a l l e e r b e . R i c o p r i r e l a p a n c i a c o n l e f e t t e
Ingredienti
d i s c a m o r z a e p o s a r e i l r o t o l o p r e p a r a t o i n
900 g di pancia di vitello,
p r e c e d e n z a c o n l a c r e m a d i z u c c a e p o r c i n i
50 g di parmigiano reggiano,
100 g di pane grattugiato,
i n a s e t t i c o . Ar r o t o l a r e l ' a r r o s t o , b a r d a r e
100 g di scamorza a fette,
c o n f e t t e s o t t i l i d i p a n c e t t a s t e c c a t a , l e g a r e
200 g di fette di pancetta steccata, e d e c o r a r e c o n f e t t i n e d i z u c c a e , a p i a c e r e ,
fettine di zucca fresca
r a m e t t i d i r o s m a r i n o f r e s c o .
Consigli del macellaio
Cuocere in forno o in padella
per circa un'ora e mezza,
sfumando con vino bianco
e bagnando di tanto in
tanto con brodo di carne.
Aggiungere a piacere erbe
aromatiche fresche e funghi
porcini per ottenere la
salsa di accompagnamento
dell'arrosto.
ARISTA DI MAIALE
FARCITA ALLE CASTAGNE
Consigli del macellaio
Cuocere in forno a 180°C
per circa 1 ora e mezza
con un buon fondo di
verdure fresche tagliate
grossolanamente, bagnando
con vino bianco e brodo
man mano che la carne lo
richiede durante la cottura.
Ingredienti Menù
5 g. di sale,
S t e n d e r e s u u n f o g l i o d i c a r t a d a f o r n o l e f e t t e
250 g. di castagnapronta, 3 g. di aglio fresco d i p a n c e t t a f r e s c a , s o v r a p p o n e n d o l e l e g g e r m e n t e .
sale alle erbe
(uno spicchio),
Ta g l i a r e l a l o n z a a l i b r o , b a t t e r l a e c o n d i r l a c o n
50 g. di pane grattugiato, i l s a l e a l l e e r b e . Ad a g i a r l a s o p r a a l l a p a n c e t t a e
Ingredienti
3 uova intere,
f a r c i r e c o n i l p r o s c i u t t o e f o r m a g g i o a f e t t e .
1.200 g. di lonza di maiale, 100 g. di formaggio
C o m p l e t a r e i l r i p i e n o c o n i l m a c i n a t o i n s a p o r i t o
500 g. di macinato misto Edamer a fette,
c o n l e c a s t a g n e .
prima scelta,
500 g. di pancetta
una fetta spessa di fresca stesa,
Ar r o t o l a r e l a l o n z a a i u t a n d o s i c o n l a c a r t a d a f o r n o .
prosciutto cotto
50 g. di parmigiano L e g a r l a i n s e r e n d o q u a l c h e r a m e t t o d i r o s m a r i n o .
(circa g. 150),
reggiano grattugiato
Provalo in versione
Gluten Free con il
Preparato per
impanare BiAglut
14
15
14
15
Gennaio/Marzo 2016 • N. 97
Anno 25 • Trimestrale
INGREDIENTI MENÙ
UNA CONFEZIONE DI PREPARATO
IN POLVERE PER TORTA
SPEZIATA (16 PORZIONI)
BABÀ SPEZIATO
DELLE DOLOMITI
www.menu.it
Rivista di specialità alimentari per la ristorazione
SPECIALE DOLCI
GLASSA AL CARAMELLO
STACCANTE SPRAY
INGREDIENTI
4 UOVA (200 G.)
150 G. DI ACQUA
200 G. DI ZUCCHERO
Versare il Preparato per Torta Speziata in una planetaria
con 4 uova e 150 g. di acqua e impastare a velocità media
per 5 minuti.
Versare l’impasto negli appositi stampi per pudding
precedentemente imburrati (circa 70 g. di impasto ognuno) e
cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 10 minuti.
A parte preparare la salsa mettendo sul fuoco, in una padella
antiaderente, lo zucchero, le mele tagliate a dadini, i pinoli,
l’uvetta precedentemente ammorbidita in acqua tiepida, un
pizzico di cannella e un bicchiere di liquore Strega.
1 KG. DI MELE
Lasciare ammorbidire la salsa per 5 minuti a fuoco medio.
100 G. DI PINOLI
Sfornare quindi le tortine, toglierle dallo stampo e adagiarle su
un piatto da portata.
PH. G. LOMBARDI
100 G. DI UVETTA SULTANINA
CANNELLA IN POLVERE
LIQUORE STREGA
16 STAMPINI PER PUDDING
Versare sulle tortine un paio di cucchiai di salsa di mele con il
succo che servirà per ammorbidire.
nfine decorare con glassa al caramello e stecche di cannella.
DOLCE CONSIGLIO
La salsa di accompagnamento
a questo dolce può variare, da
uno zabaione alla cannella alla
Salsafichi Menù o alla Salsa di
pere e zenzero Menù.
Si consiglia di abbinare a un vino
Passito o a un Prosecco.
CHEESE CAKES
CREA LA TUA
DOLCE MAGIA
Realizza dolci magici e perfetti con i nuovissimi
preparati in polvere Menù. Facili ed irresistibili.
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Nel 2016 il primo numero dell’anno ha visto
protagonisti i Dolci, realizzati con i prodotti della
nuova linea “Ciao Dolcezza” Menù, con presentazioni
di facile lettura e una nuova linea grafica.
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Penne alla zingara
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9
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Servizio a cura della redazione / Fotografie Davide Spano / Ricette di Monica Copetti realizzate da Gianluca Galliera e Monica Copetti
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Località: Silvi Marina (TE)
Titolare: Luigi Comignani
Servito da: Fabrizio Di Sabatino
Anche Luigi Comignani va
ad aggiungersi agli oltre
quattromila titolari di locali
italiani, convinti e soddisfatti
del successo del progetto
Bruschetta...Mia.
Con le hostess, selezionate
e competenti per la
presentazione del prodotto,
sono state studiate ricette
e pensato al migliore
allestimento del Corner.
Nelle foto, da sinistra.
Le due hostess Bruschetta...Mia
Daria e Maria Teresa con
l’agente di zona Fabrizio
Di Sabatino e l’hostess Daria.
Qui sopra, foto di gruppo per il Jazz Caffè di Vico del Gargano (FG).
Da sinistra Rocco Gagliardi, agente Menù, suo padre Vito, capo area Menù,
Salvatore Varriale, responsabile Bruschetta...Mia, Giuseppe D’Errico,
agente di zona Menù, la hostess Bruschetta...Mia, il titolare del Jazz Caffè
Michele Murgolo e in primo piano una delle ragazze del suo staff.
Nella foto a sinistra, Michele Murgolo prepara una bruschetta.
Località: Vico del Gargano (FG)
Titolare: Michele Murgolo
Servito da: Giuseppe D’Errico
Michele Murgolo ha scelto di dedicare uno spazio del suo locale
Jazz Caffè al Bruschetta...Mia Corner, visto il successo del
prodotto. Pochi metri quadrati per un angolo elegante e pratico
dove la varietà delle bruschette e la visibilità del prodotto sono le
caratteristiche vincenti e peculiari.
23
larivistada1a100
nuovetendenze
novitàestate
nuovetendenze
specialeburger
Arriva l’estate e
porta con sé ricette
freschissime e
originali, colorate
e gustose. La Menù
ha preparato tanti
nuovi prodotti per
arricchire di colori
e sapori la cucina dei
mesi più caldi
HOT
SUMMER
HAMBURGER
GOURMET
UNA PROPOSTA DI TENDENZA,
RICCA DI GUSTO E DI VALORI NUTRITIVI,
UN PIATTO RICERCATO
Tante le regole per ottenere un ottimo hamburger, ecco cinque consigli.
1/ 2/
Scegliere la carne migliore,
tritarla in una sola passata e
condirla con un tocco in più:
prezzemolo, cipolla, scalogno
e pepe nero per le carni
rosse, menta per l’agnello,
timo e maggiorana per pollo
e tacchino.
E poi … insalata e pomodoro
tassativamente freschi, mai condire
l’insalata e tagliare il pomodoro a
fette sottili.
Perfetta la cipolla dorata ma la
cipolla rossa risulta più dolce,
ed è ottima se grigliata ad anelli
o stufata in padella.
FINGER FOOD MENÚ
Happy hour, disco dinner, fi nger dessert. Lo stuzzichino
si evolve, conquista sempre più spazio e si impone
come alternativa sempre più cool alla cucina tradizionale.
La Menù, sempre attenta ai cambiamenti di costume
e del mercato, ha pronta una grande scelta di prodotti
per la preparazione di tante idee, dolci e salate,
per l’aperitivo e per le mille occasioni dello stuzzichino
GRANPESTO
ALLA GENOVESE
IN ASETTICO
BRIVIDI
GOLOSI
Sorbetti, dolci al cucchiaio e semifreddi
sono sempre più apprezzati dai
consumatori. Lo segnalano le ricerche
di mercato ma anche le prove empiriche
sul campo, cioè nei locali. E la Menù,
come sempre al passo con le nuove
tendenze di consumo, ha lanciato una
serie di prodotti speciali per prepararli
dappertutto, alla velocità della luce
Tante le rubriche
studiate e create per
approfondimenti,
tendenze, novità,
proposte di stagione,
curiosità, per andare
incontro alle esigenze
del lettore.
La rivista si rivolge
da sempre ad un
pubblico ampio di
qualificati operatori del
settore gastronomico,
dall’hotellerie alla
pizzeria, dal pubpaninoteca
al
ristorante, oltre alla
macelleria e al bar.
pomodorostory
Anche nel settore food
come nella moda il
made in Italy stravince
e la Menù lo sa e lo
sceglie da sempre
I
l pomodoro rappresenta un po’ la storia
della Menù e il suo punto di partenza.
Senz’altro la base dei suoi prodotti
più significativi e forse addirittura dei più
venduti. Nel 2007 la Pomodorina, un po’ il
simbolo della Menù, ha festeggiato i suoi
primi quarant’anni di successi. La grande
innovazione introdotta dalla Menù è stata
proprio quella di utilizzare i pomodori freschi
per la sua salsa, portando così davvero il
prodotto dal campo alla tavola. Il sugo di
pomodoro industriale viene fatto spesso con
la conserva o al massimo con i pomodori
pelati. Un prodotto che non ha sicuramente
il sapore e il profumo della Pomodorina o
della Polpavera Menù, prodotte in stagione
con il pomodoro fresco, appena raccolto in
campagna. Ma proviamo a seguire tappa
per tappa il percorso del pomodoro dal
campo alla tavola.
La raccolta viene fatta con una macchina
automatica che coglie il pomodoro
setacciandolo dalle impurità. Con una
selettrice ottica viene controllato e vengono
scartati i non conformi, cioè quelli verdi
o con presenza di muffe. In seguito i
pomodori passano su un nastro trasportatore
dove alcuni operatori fanno un’ulteriore
selezione manuale. Il pomodoro arriva dalla
campagna nello stabilimento Menù e viene
immediatamente lavorato dal fresco. Viene
lavato attraverso un trasportatore idraulico
che porta il pomodoro in apposite vasche
per una completa pulizia. Con una selezione
manuale vengono subito scartati i rametti
e le foglie. In seguito il prodotto passa
attraverso una cernitrice ottica che scarta
automaticamente il prodotto non conforme
o immaturo valutando la differenza di colore.
IL MEGLIO
DEL
POMODORO
ITALIANO
pomodorostory
1 2
4 5
7 8
1_ La raccolta è fatta con una macchina automatica che elimina anche le impurità. 2_ Dai campi allo stabilimento Menù: il pomodoro è
lavorato dal fresco. 3_ Il lavaggio con un trasportatore idraulico che porta il pomodoro in apposite vasche. 4_ La selezione manuale scarta
subito i rametti e le foglie. 5_ Il prodotto passa attraverso una cernitrice ottica che scarta il prodotto non conforme o immaturo.
6_ Il pomodoro viene selezionato e suddiviso per calibro per consentire alla taglierina il giusto taglio in spicchi perfettamente omogenei.
7_ Un nastro trasporta il pomodoro alle scottatrici per la fase di shock termico, dove il pomodoro prima passa sotto un getto di acqua fredda
poi viene scottato e si semplifica l’operazione di pelatura. 8_ Per la Pomodorina si soffriggono in olio in grandi bacinelle le verdure fresche
finemente tritate, si aggiunge la polpa di pomodoro e si porta il tutto a 80° circa. 9_ Il confezionamento è in latte che vengono poi pastorizzate.
37
38
dispensamenù
ultimissimemenù
A-Zfood
specialebruschette
COSA
NON DEVE
MANCARE
Specialità
indispensabili in
cucina, che non
possono mancare
nella dispensa,
per poter
realizzare
subito tutte le
ricette che vi
passano per
la testa. I prodotti
Menù hanno una
qualità garantita
nel tempo,
sono a lunga
conservazione e
non necessitano
di frigorifero
Pomosilico, condimento al
pomodoro e basilico
Caratteristiche: sugo a base di soffritto di cipolla e
pomodoro, con una notevole presenza di basilico fresco.
Impieghi: per primi piatti di pasta e sulla pizza.
Confezioni: scatola da 830
Sugo alla zingara
Caratteristiche: il famoso sugo alla
puttanesca preparato con verdure fresche
rosolate in olio, polpa di pomodoro fresca,
olive verdi e olive nere tagliate a grossi pezzi,
capperi, acciughe, peperoncino, origano.
Impieghi: ottimo per condire penne,
spaghetti, etc. ed anche per fettine di carne
alla pizzaiola, pizze, crostini.
Confezioni: scatola da g. 820
Salse fantasia
NOVITÀ
ESCLUSIVA
ALLA
FRUTTA
SECCA
CONDIMENTO
AL FINOCCHIETTO
SELVATICO
Una ricetta
siciliana
Dalle ricette della cucina
mediterranea una salsa particolare,
tipicamente siciliana
Caratteristiche: una ricetta a
base di finocchietto selvatico
fresco, raccolto a mano nella
zona del Belice. La salsa è
preparata con pinoli, acciughe e
uva sultanina.
Impieghi: è il condimento ideale
per preparare la celebre pasta
con le sarde della tradizione
siciliana ma si possono preparare
anche altri primi piatti, magari
variando la ricetta, sostituendo le
sarde con le triglie e aggiungendo
polpa di pomodoro e zafferano.
Confezione: lattina da 400
grammi peso netto.
L’ACCIUGOSA
Il gusto in più
Il sapore deciso dei filetti d’acciuga in una
salsa perfettamente spalmabile
Caratteristiche: una crema veramente
molto saporita, ottenuta con i filetti
d’acciuga spezzettati e salati.
Impieghi: un prodotto molto versatile che
si presta per farcire panini, piadine, crostini
e bruschette così come per condire primi
piatti di pasta. Ideale per la piadizza, ma
anche come ingrediente di altre preparazioni
più complesse (secondi piatti e pietanze
in generale). Ottima per la bagna cauda.
Confezione: vaso vetro da 380 grammi
peso netto.
Tre salse versatili e
creative, adatte per primi
piatti originali e sfiziosi
ma anche per stuzzichini
gustosi, preparate con
ingredienti classici della
cucina mediterranea
SALSA DI
POMODORI SECCHI
Saporitissima
C’è tutto il sapore del sole in
questa salsa dal gusto deciso,
ricca di ingredienti della cucina
mediterranea
Caratteristiche: una salsa a base
di pomodori fatti seccare al sole,
olio, acciughe salate e capperi.
Impieghi: un prodotto
passe-partout. Condisce con un
gusto deciso crostini, bruschette,
panini e tartine. Diventa un
ingrediente nuovo e originale per
pizze e focaccine. Accompagna
piatti speciali di carne e di pesce,
ma anche formaggi e uova.
Insaporisce sughi e intingoli,
anche per primi piatti.
Confezione: vaso in vetro da 420
grammi peso netto.
IL vocabolario MENÙ
Per conoscere i tantissimi prodotti Menù una specie di vocabolario con una
ricetta significativa per ognuno. In questo primo appuntamento dalla a di aceto
balsamico alla k di kalamata, le olive greche
ACETO BALSAMICO BUNET DESSERT CREMA AI
DORATI POMODORI
DI MODENA
MANGIOBENE FORMAGGI
a b c d
CILIEGINI AL
Un condimento speciale, Il classico dessert della Crema morbidissima, formata BASILICO
frutto di una lenta acetificazione
di aceto e mosto cotto morbida crema al cacao, missima qualità: emmenthal, sapore dolce e intenso, mor-
pasticceria piemontese. Una da cinque formaggi di pri-
Pomodorini semisoleggiati dal
ottenuti da uve provenienti amaretto e rum preparata nel parmigiano reggiano, taleggio,
fontina e gorgonzola fusi pena raccolti, conditi con olio
bidissimi e freschi come ap-
dalle zone tipiche modenesi e modo tradizionale e non con
reggiane, maturati per anni in il prodotto in polvere, pronta con il burro. E’ l’unica crema e basilico. Ingrediente ideale
profumate botti di rovere. per essere servita.
ai formaggi lavorata in “asettico”,
senza conservanti. mediterranei ma si possono
del condimento di primi piatti
utilizzare anche come freschi.
Crema di formaggi
e carciofi
Ingredienti Menù: crema ai
Petto d’anatra
all’aceto balsamico
formaggi, salsa di cuori di
Ingredienti Menù: radicchio
carciofo primi piatti,
Cinghiale ai
rosso di treviso alla griglia,
un cucchiaio di fondo
superbrodomanzo casamia, pomodorini dorati
sale alle erbe
Ingredienti Menù: una manciata
di dorati pomodorini
Bunet dessert
all’aceto balsamico, aceto con salsa vanigliata Ingredienti: 200 g. di petto
balsamico di Modena, olio Ingredienti Menù: Bunet di pollo, panna liquida, pepe ciliegini al basilico, una
extra vergine d’oliva
dessert Mangiobene,
nero, parmigiano grattugiato confezione di cinghiale al
Ingredienti: un petto d’anatra topping al cioccolato
Procedimento: tagliare il petto Barolo, una confezione di
per porzione, marsala secco, Ingredienti per la salsa: di pollo a pezzetti e farlo lessare
in circa mezzo litro di brodo extravergine d’oliva
porcini Grand Gourmet, olio
salvia, burro, sale, pepe panna fresca, latte intero,
Procedimento: battere la carne un tuorlo, zucchero,
Casamia. Toglierlo dal brodo e Ingredienti: un rametto di
e rosolarla in un po’ di burro, un baccello di vaniglia passarlo al mixer insieme alla rosmarino, maggiorana, uno
salare col sale alle erbe e sfumare
col vino bianco. Togliere bollire il latte con la panna e il Versare il composto in un tega-
pane toscano abbrustoliti
Procedimento per la salsa: far salsa di cuori di carciofo. spicchio d’aglio, crostoni di
le scaloppine dalla padella e baccello di vaniglia. Montare a me, aggiungere due cucchiai Procedimento: in un tegame
tenerle in caldo, nel fondo di parte il tuorlo con lo zucchero, di crema ai formaggi e circa un far soffriggere nell’olio uno
cottura amalgamare le due mescolare bene e incorporarlo quarto di litro di panna liquida. spicchio d’aglio, rosmarino e
creme. Se il tutto fosse troppo al liquido in ebollizione,
Lasciar sobbollire qualche maggiorana. Eliminare gli aromi
denso allungare con poco brodo.
Versare la salsa sulla carne a ottenere una salsa spessa, erbe e pepare. Regolare la padella i pomodorini tagliati a
proseguendo la cottura fi no istante, salare con sale alle e l’aglio poi far saltare in
e servire immediatamente il Filtrarla, farla raffreddare consistenza aggiungendo se metà. Salare e pepare.
petto di tacchino cosparso di e servirla con il dessert, necessario il restante brodo di Aggiungere i funghi e il cinghiale
amalgamando bene
parmigiano.
decorando con il topping al pollo. Servire con crostini caldi,
cioccolato.
parmigiano, qualche foglia di tutto. Scaldare bene, pepare
carciofo crudo e un ciuffetto di abbondantemente e servire sui
prezzemolo come guarnizione. crostoni di pane abbrustoliti.
Benvenuti nel club
Bruschetta...Mia!
Crescono giorno
per giorno i clienti
che scelgono di
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grande successo di
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Grande
interesse per le
tante iniziative
promosse negli
anni dalla rivista.
Una tra queste,
Un cuoco un
poeta, fece
conoscere l’animo
poetico di tanti
chef italiani (1999).
La rivista, negli anni, ha avuto collaborazioni davvero
fondamentali per la sua crescita. Giliana Barbieri, sorella di
Rodolfo Barbieri, Presidente Menù, ha seguito la rubrica della
Posta e la creazione delle Ricette dai primi numeri fino alla
sua improvvisa scomparsa. Renato Bergonzini, studioso
ed esperto di gastronomia internazionale, ha per tanti anni
contribuito con rubriche che raccontavano la “storia” degli
alimenti, delle loro preparazioni e abbinamenti in cucina.
acciaio&dintorni
APRISCATOLE
Una storia che inizia nel
1858 nel Connecticut
Il primo apriscatole è stato creato cinquant’anni dopo l’invenzione della lattina a cura di Carlo Grandi
a storia degli apriscatole inizia cir-
cinquant’anni dopo l’invenzione Quando si capì che l’uso delle scatole come una baionetta piegata, che veni-
citi e agli esploratori.
scatole di latta”. Si trattava di una lama,
Lca
delle prime lattine (1810) quando Peter in latta poteva diventare d’uso quotidiano
e comodo anche in ambito domesti-
suo lungo manico di acciaio. Si racconva
guidata intorno alla lattina grazie al
Durand brevetta e dà il via in Inghilterra
alla produzione delle prime scatole alimentari
in latta. Per aprirle fino a quel semplice l’apertura anche per le casa-
lasciò mai la drogheria perché restava
co, ci si pose il problema di rendere ta però che l’apriscatole di Warner non
momento non c’erano che coltellacci o linghe.
comunque difficile aprire le latte. Per
scalpelli, come suggerito perfino sulle La creazione del primo apriscatole risale
al 1858, quando il droghiere ame-
latte e un suo commesso le apriva, così
questo motivo il droghiere vendeva le
etichette.
Del resto, a quell’epoca, l’utilizzo delle ricano Ezra Warner deposita il brevetto
per un “arnese che serve ad aprire barattoli già
che i clienti andavano a casa con i
lattine alimentari era riservato agli eser-
aperti.
32
1 2
4 5
3
1- Quattro bellissimi modelli inglesi
dei primi del Novecento. Utilizzati
per aprire scatolette di carne bovina
(quelli con testa di bisonte) e di tonno o
acciughe (quello a forma di pesce).
2- Molto bello questo modello
americano degli anni Trenta,
completamente in alluminio.
La lama agisce tramite una manovella.
3- Tre modelli a farfalla del 1920-1930.
Due sono molto piccoli mentre il terzo
è uno Star, modello americano e primo
apriscatole a farfalla a doppio manico.
4- Americano, del 1870. Taglia il
coperchio seguendo il bordo con la
lama sul supporto circolare.
5- Tre modelli inglesi di fine Ottocento.
Realizzati a mano da artigiani, i primi due
aprono la latta facendo leva sulla lama
mentre il terzo (più in basso) taglia il
coperchio a compasso intorno al bordo.
Anna Pesenti, dal 1994, ci
ha fatto conoscere i gusti e le
abitudini di grandi personaggi
della cultura e dello spettacolo
nella sua rubrica “Vip a tavola”.
vipatavola
LUCIANO PAVAROTTI
Un saluto al più
grande della musica
La chiusura
dell’ultimo sipario
nella vita del
Maestro, fa
scaturire ricordi,
episodi e momenti
conviviali passati
insieme
di Anna Pesenti
uciano Pavarotti, il più
grande tenore di questo
Lultimo secolo, un mito
che tutti ci hanno invidiato, se
ne è andato una mattina all’alba
in punta di piedi circondato
dall’affetto dei suoi cari. Anche
se sapeva di non farcela, non
ha mai smesso di sperare di
poter tornare a cantare per far
felici i suoi fan ed ha continuato
a giocare a carte fino a tardi con
gli amici di una vita davanti a un
bicchiere di Lambrusco.
Questa volta non ce l’ha fatta.
Ha perso la battaglia più importante.
Ha lottato fino all’ultimo
con grande ottimismo, ma il
tumore al pancreas non perdona
ed ha avuto la meglio sul
gigante buono.
Ci ha lasciati un grande uomo,
una leggenda vivente che ha
reso orfani non solo le figlie,
ma anche milioni di fan sparsi
in tutto il mondo, infatti da
lassù avrà certamente sorriso,
con quel suo largo sorriso che
rimarrà dentro di noi, nel vedere
le migliaia di persone che lo
hanno stretto in un enorme e
grande abbraccio.
Ho conosciuto Pavarotti negli
anni ottanta a Modena, nel
ristorante di un comune grande
amico, Giorgio Fini, dove Big
Luciano andava spesso quando
era nella sua città natale. Era
un ottimo amico di Giorgio e di
tutta la famiglia Fini, tanto che
sia il matrimonio con Adua che
il 25° anniversario di nozze con
lei li aveva festeggiati all’Hotel
Real Fini. Quel giorno capitammo
per caso a Modena di
ritorno da un viaggio e, quando
telefonammo a Giorgio, non
solo ci invitò, ma ci promise una
bellissima sorpresa. E così fu.
Sia Pavarotti che il Buonassisi
apprezzavano il piatto prima
con gli occhi “vogliosi” e poi
con la voracità dei bambini
gustavano tagliatelle, tortellini,
lessi e via dicendo, il tutto annaffiato
da un ottimo Lambrusco.
Quando il piatto era pulito
si guardavano, si facevano
l’occhiolino e ricominciavano.
Sembrava fossero vecchi amici,
ed è vero che il buon cibo e il
buon vino creano subito un’atmosfera
gioiosa.
Ci siamo rincontrati in un’altra
occasione, sempre all’Hotel
Real Fini, quando vennero i
dirigenti della Metro Goldwin
Mayer per prendere accordi
con Pavarotti sulla realizzazione
di un film, che fino a quel momento
non aveva un titolo. Alla
fine della straordinaria cena,
ovviamente tutta emiliana, Luciano
presentò Giorgio Fini ai
produttori americani che, felici
di come avevano mangiato e
avendo intuito la grande amicizia
che li legava, decisero di
intitolare il fi lm Yes Giorgio, in
onore del padrone di casa.
Lo abbiamo rincontrato a Roma
all’Hotel Quirinale, di fi anco
all’Opera di Roma, ci riconobbe
e ci invitò al suo tavolo, e che
cosa mangiammo? Tagliatelle
con il ragù, carne, Lambrusco
e facemmo notte parlando
di musica, perché Pavarotti
sapeva di quanto il Buonassisi
si era occupato come critico
televisivo della Scala. Parlammo
delle grandi stelle-amiche
come la Callas, la Tebaldi,
della sua amica Mirella Freni
e di tante altre conoscenze
comuni. Il sorriso di Pavarotti
era contagioso, allegro, solare
e ricordo che ci tornò alla mente
un altro grande amico comune,
Renato Bruson. Pavarotti
disse:“Bravo il nostro Renatino!
E’ rimasto il più grande baritono.
E’come me è un buongustaio,
e cucina anche molto bene”. Il
Buonassisi allora gli disse che
spesso, quando Renato con
sua moglie Tita stavano per
parecchio tempo all’estero e
alloggiavano per comodità in
un residence, caricavano la
macchina con prodotti buonissimi
che prendevano alla Menù,
nello stabilimento di Medolla.
Prodotti che gli risolvevano
molti problemi perché, quando
la sera tornava tardi dalle
prove, anziché al ristorante,
si cucinava un minestrone,
una zuppa di verdure in pochi
minuti, o lessava una pasta e
ci metteva la Pomodorina e un
goccio d’olio.
Un altro ricordo molto tenero
è di Al Bano. Un giorno fu
invitato da Pavarotti nella sua
casa a Pesaro. Al Bano l’aveva
sempre ammirato molto e in
quella occasione mi disse:”Ho
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26
Andrea Berton,
chef del ristorante
Trussardi Alla Scala
di Milano.
In alto un particolare
della sala
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La sala Don Pedro.
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L’insegna del Ristorante Sud di Quarto (Na).
A destra una delle sale del ristorante gestito
da Marianna Vitale e dal marito Pino Esposito.
20
Nadia, Aimo e la figlia
Stefania Moroni
con il maître
Nicola Dell’Agnolo,
il sommelier Federico
Graziani e i cuochi
Fabio Pisani
e Alessandro Negrini
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LIDIA
BASTIANICH
Il volto della
cucina
italiana in
America
Ambasciatrice della cucina italiana in
America, famosissima sul piccolo schermo,
ristoratrice di successo, autrice di libri
di ricette: ritratto della cuoca italiana più
famosa nel mondo di Anna Pesenti
S
econdo la rivista di
business Crain’s, Lidia
Bastianich è una delle
cento donne più influenti
di New York. È un simbolo
dell’orgoglio italiano in America
e nell’ultima sfi lata del
Columbus day, sulla Quinta
Avenue di Manhattan, ha marciato
in testa come un grande
maresciallo. Lidia possiede e
gestisce con alcuni partner
dodici ristoranti di cucina
italiana dagli Usa alla Nuova
Zelanda e sta pensando di
creare una catena di locali
con il suo nome. Inoltre, con
una propria etichetta è anche
una Donna del Vino, produce
vino attraverso due aziende
presenti in Maremma e in
Friuli, delle quali si occupa il
fi glio Giuseppe.
Lidia è nata a Pola sessant’anni
fa ed è una delle emigrate
italiane che hanno fatto più
fortuna all’estero. Arriva in
America a dodici anni. Sceglie
di studiare medicina, ma
per pagarsi l’università inizia
a lavorare in pasticceria. La
curiosità scientifica, però,
non l’abbandona mai, ed è la
stessa che usa nei suoi libri
e programmi televisivi, evidente
dai continui riferimenti
ai componenti chimici degli
alimenti.
Il grande successo dei suoi
ristoranti, non è dovuto solamente
all’ottima qualità dei
cibi utilizzati, ma anche alla
sua personalità molto accogliente,
solare e socievole,
grazie alla quale, chiunque
entri nei suoi locali, si sente
a casa propria. Lidia è una
persona energica e attiva:
lo si nota subito dal colore
caldo del suo abbigliamento,
nonché dalla cura e originalità
con cui orna i tavoli dei
suoi ristoranti: ogni mese, ad
esempio, vi pone sopra dei
piattini con due sali di diverso
colore e sapore, allo zafferano,
al peperoncino, al basilico, al
nero di seppia e così via.
All’inizio degli anni Novanta
Lidia ha scritto il suo primo
libro di cucina che ha avuto
molto successo e in seguito al
quale, Giulia Child, una delle
più importanti presentatrici
televisive, l’ha invitata al suo
programma. La presenza in
trasmissione di Lidia è stata un
tale trionfo che la ristoratrice
italiana è stata chiamata a fare
un programma suo, che va in
onda due volte alla settimana
negli Stati Uniti e in tanti altri
paesi del mondo.
Nella composizione dei piatti,
Lidia considera fondamentali
i prodotti primari come l’olio,
l’aceto, le erbe, il pesce e la
carne freschissimi, accordandosi
alla produzione stagionale.
La prima regola che
Lidia segue è, infatti, quella di
usare al meglio i prodotti che
la natura ci fornisce.
La nostra ristoratrice non ha
abbandonato i legami con il
suo paese di origine, e torna in
Italia almeno otto volte l’anno
per “ricaricarsi” e soprattutto,
per capire come cambia la
cucina italiana, per riproporla
negli Usa secondo il proprio
gusto, ma anche per provare
prodotti destagionalizzati
come, ad esempio, creme al
incontridigusto
GUALTIERO
MARCHESI
Il filosofo
della cucina totale
Il grande chef è il maestro di un’arte culinaria che è quasi una melodia,
una composizione musicale
di Anna Pesenti
i è abituati a osservare un
quadro, toccare una scultura,
Sascoltare una melodia ovvero
si è soliti fruire dell’arte utilizzando
soprattutto vista, tatto e udito. Forse
nessuno mai ha pensato che l’opera
d’arte possa essere pure assaggiata
e ci si possa inebriare con il suo
profumo, ossia è possibile goderne
con i sensi del gusto e dell’olfatto.
Se nessuno ci ha mai rifl ettuto sopra
forse è perché non è stato mai ospite
de L’Albereta, a Erbusco, e del Marchesino
a Milano, ristoranti gestiti
dall’inimitabile Gualtiero Marchesi.
Il mio amico Gualtiero è un filosofo
dell’arte culinaria e si rifi uta di relegare
la composizione dei piatti a una
semplice composizione casuale di
ingredienti.
“Se oggi la cucina può essere considerata
una semplice attività manuale,
priva di qualsiasi razionalità,
Gualtiero Marchesi nel suo ristorante
L’Albereta di Erbusco e, in alto, il suo piatto
“DRIPPING” a base di pesce, la cui
presentazione è una vera e propria opera d’arte.
incontridigusto
Aimo
e Nadia
lo chef artigiano con amore
Piatti emozionanti, cultura della tradizione e grandissima ricerca della
qualità per il ristorante milanese forse più celebre ma fuori dai circuiti
del centro storico
di Anna Pesenti Buonassisi
i dice che l’abito non faccia il monaco,
così come nell’ambito della locale in via Montecuccoli in quella zona titolare dell’omonimo ristorante insieme
“Quando abbiamo deciso di aprire il E il mattatore era sempre Aimo Moroni,
Sristorazione non è vero che il luogo c’era solo erba. Io e mia moglie Nadia alla moglie Nadia. Aimo ci raccontava
dove è situato un locale faccia la qualità. non ci fermavamo mai. Mi alzavo prestissimo
la mattina e nei week end andavo “artigiani con amore”, così si definiscono
come sia lui che Nadia fossero diventati
Questa rifl essione nasce spontanea
quando ci si reca al 6 di via Montecuccoli,
una stradina non proprio al centro di maiale, carne di grande qualità che mi rale che hanno nel cucinare, ereditando
in Toscana a fare provvista di fagioli, i due coniugi per il coinvolgimento visce-
Milano, dove si trova il ristorante Il luogo forniva Perseo il Gobbo, e poi tornavo passione e creatività profondamente
di Aimo e Nadia, che dimostra come uno con il fresco per evitare che durante il intense nel comporre i piatti dalle loro
dei migliori locali della città, capitale del tragitto gli alimenti andassero a male madri, cuoche provette nelle case di
Romanico italiano settentrionale, possa per il caldo”. Questo raccontava Aimo a nobili toscani, quali i Frescobaldi.
non essere ubicato in una posizione di me e a mio marito Vincenzo Buonassisi “Mia madre faceva una ribollita a modo
privilegio: perché è la squisitezza dei quando ci recavamo nel suo locale. Ogni suo sia usando una personale tecnica di
piatti che fa la differenza anche per un volta sembrava di partecipare a una cottura, sia aggiungendo agli ingredienti
locale della Milano bene. Una coppia sorta di simposio nel quale, ad infinite e tradizionali i fiori del finocchio selvatico
che si è fatta da sola, che è riuscita a succulente portate innaffiate dei vini più che le davano un sapore tutto particolare,
fare della qualità e della genuinità dei pregiati, si alternavano lunghi discorsi emozionante, come io mi commuovo e
sapori il suo fiore all’occhiello.
di culinaria, di vita vissuta e di cultura. mi entusiasmo quando vedo un piatto
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ANDREA
BERTON
LA CUCINA?
UN OROLOGIO
SVIZZERO
Lo chef del ristorante Trussardi Alla Scala a Milano si distingue per precisione ed eleganza
di Anna Pesenti Buonassisi
l ristorante Trussardi Alla Scala a Milano,
raffi natissimo nella sua ambientazione,
Ipresenta un team di cucina effi ciente e
produttivo, diretto dallo chef Andrea Berton.
Friulano di nascita, Andrea Berton dichiara
con orgoglio di aver avuto il suo primo posto
di lavoro da Gualtiero Marchesi a Milano in via
Bonvesin della Riva nel 1989. In questo suo
primo approccio alla cucina, voleva subito
capire se fosse il lavoro che voleva fare per
tutta la vita perché cucinare gli era sempre
piaciuto, l’aveva sempre entusiasmato sia
quando vedeva cucinare in famiglia, ma anche
quando andava nei ristoranti. “Mi piaceva entrare
nelle cucine perché mi affascinava vedere
la trasformazione degli ingredienti durante la
cottura – spiega - Evidentemente era scattato
qualcosa in me già da bambino che mi aveva
incuriosito e mi spingeva a dedicarmi in prima
persona a questa trasformazioni”. Terminato
il percorso scolastico, Andrea Berton aveva
voluto iniziare subito da Gualtiero Marchesi
perché era l’unico che ai tempi faceva lo chef
in un certo modo. Gli anni passati da Marchesi
erano quelli in cui lo chef aveva una brigata
importantissima: “Ho iniziato lì, mi sono trovato
subito a mio agio e ho capito che era il mio
mondo – spiega Berton - E’ stato il periodo
in cui si sono formati quei cuochi che oggi
hanno portato un’evoluzione alla cucina
italiana”. Con Marchesi Andrea Berton ha
capito cosa sia veramente la cucina e l’importanza
di svolgere il lavoro di chef; inoltre
dalla sua lezione ha fatto suo il rispetto per
la materia prima e la capacità di valorizzare il
prodotto. Dopo il percorso importante di tre
anni con Marchesi, Berton ha continuato le
sue preziose esperienze: prima quella breve
e straordinaria all’Enoteca Pinchiorri a Firenze
nel 1993, anno in cui ha ricevuto le tre stelle
Michelin, per poi approdare a Montecarlo da
Alain Ducasse al Louis XV per quasi quattro
anni, dove ha vissuto quella che lui defi nisce
la sua esperienza più signifi cativa. Ducasse,
infatti, è stato per lui il sistema cucina perché
rappresenta la cultura del lavoro, la determinazione,
l’organizzazione necessarie per chi
vuole svolgere questa attività. “Ducasse mi
ha dato l’impronta- afferma con convinzione
Berton - Mi ha fatto comprendere la serietà,
la disciplina e le regole che ci vogliono per
fare questo lavoro a certi livelli”. Della lezione
di Ducasse ha fatto suo il principio che il
sistema cucina deve essere una macchina
che funziona bene in tutte le sue sfaccettature,
dall’elaborazione dei piatti al servizio,
se si vogliono ottenere determinati risultati.
incontridigusto
CLAUDIO
SADLER
Il classico rivisitato
Servizio, attenzione e accoglienza dei clienti più un
tocco personale nella tradizione della buona tavola
per due ristoranti di grande classe
di Anna Pesenti Buonassisi
uando si entra nel ristorante
Sadler di via Ascanio Sforza
Qa Milano si percepisce subito
di trovarsi in un ambiente di grande
raffi natezza e di classe, come dimostrano
le orchidee che costellano tutti
gli ambienti del locale e le innumerevoli
opere d’arte moderna che colpiscono
l’occhio per la loro particolarità.
Claudio Sadler ripropone nei suoi piatti
una cucina tradizionale rivisitata dalla
sua creatività personale che non scade
mai nell’eccessiva avanguardia né nello
snaturamento delle ricette proposte.
Figlio di un trentino e di una mantovana,
Claudio Sadler non fallisce mai un piatto
coerentemente con la qualità delle due
ottime tradizioni culinarie ereditate dai
genitori. Il suo locale è molto frequentato
da gente di spettacolo e da uomini
d’affari che trovano nelle salette private
del ristorante un ambiente adatto per
gestire situazioni particolari o godersi un
momento di relax gustando piatti che garantiscono
soddisfazione anche ai palati
più raffi nati nel rispetto del giusto apporto
di calorie, perché benessere e piacere
vadano di pari passo. Sadler, annesso
al locale dove propone alta ristorazione,
ha voluto realizzare il Chic’n’Quick, dove
la fi losofi a che si segue è quella della cucina
semplice e casalinga, per chi vuole
assaporare i sapori di casa e sentirsi a
proprio agio in un’atmosfera cordiale e
informale.
Il menu del ristorante Sadler, non solo
varia secondo i mesi, ma, accanto alla
lista di piatti tradizionali, offre il menu del
mercato ossia quello che Claudio crea
ogni giorno con le materie prime che
acquista quotidianamente al mercato.
“Quando giro per i banchi del mercato
giornalmente – spiega - mi può colpire
qualcosa di nuovo che acquisto per realizzare
piatti all’insegna della freschezza
e della genuinità”. Un esempio di questo
menu (antipasto, primo, secondo e dolce)
permette di comprendere la capacità del
grande chef di apparecchiare
all’istante deliziosi
piatti. Nel periodo estivo
rispecchiano l’avvento
della bella stagione con
nizzarda di tonno fresco
di Carloforte leggermente
affumicato, cappelletti di
razza al dito mignolo e
riduzione del suo brodetto,
dentice in casseruola ai
frutti di mare con pesto
leggero, zuppa di ciliegie
al vino rosso profumate
alla cannella e cioccolato
con gelato di cannella.
Chiaramente i piatti del
menu del mercato vengono
accompagnati da
alcune proposte di vino
a calice per esaltarne il
sapore. Nel caso del menu
proposto sopra lo chef
consiglia un bicchiere di
spumante della riserva
Lunelli 2002 Ferrari o di
incontridigusto
MARIANNA VITALE
Il culto del cibo
La chef campana,
titolare con il marito
Pino Esposito del
Ristorante Sud di
Quarto, è concreta
e creativa: qualità
della materia prima
e abbinamenti
inusuali per
sapori che non si
dimenticano
di Anna Pesenti Buonassisi
Fotografie di Antonio Vitale
dolcid’artista
GINO FABBRI
Pasticceria d’affetto
È
una “F” elegante la firma che sta su
ogni creazione dolce di Gino Fabbri,
l’ultimo tocco personale lasciato sui
capolavori di alta pasticceria che escono
dalla sua tavolozza d’artista. In un mondo
dove cucina e pasticceria fanno spettacolo
e sono sempre in onda, questo Maestro di
fama internazionale ha alle spalle un percorso
fatto di genuinità, tradizione e l’affermazione di
un talento che da sempre ama sperimentare,
intuire e stupire. Tutto ha inizio dal suo paese
di origine, Castenaso (BO), e dai dolci della
tradizione contadina che vedeva preparare
dalla nonna con semplicità e sapienza. Non
c’è niente di più reale degli odori, dei sapori
e delle atmosfere di festa vissute nell’infanzia
per imprimere un’esperienza, un approccio,
una consapevolezza che durano per sempre
e trasformano l’intuizione in talento. Gino
Fabbri comincia il suo percorso professionale
negli anni Sessanta e dopo una lunga gavetta
decide di aprire nel 1982, con la moglie
Morena, la sua pasticceria La Caramella,
a Cadriano (BO), punto di riferimento per
chiunque cerchi dolci genuini e d’autore.
L’apertura dell’attività è in realtà solo l’inizio
Artista, maestro e campione
del mondo: diverse anime
convivono in questo pasticcere
di fama internazionale che ama
sperimentare nel costante rispetto
della tradizione e delle proprie radici
di una carriera molto importante. Gino Fabbri frequenta i corsi
di alcuni grandi maestri pasticceri italiani e lentamente inizia
a far conoscere ai suoi clienti l’arte della pasticceria della
tradizione. Il suo approccio è segnato dall’utilizzo di materie
prime italiane di alta qualità, dal giusto mix fra creatività e
tecnologia, dal costante rispetto per i valori della tradizione.
Nel 1996 entra a far parte dell’Accademia Maestri Pasticceri
Italiani, prestigiosa associazione di cui è stato eletto presidente
nel 2011 e che riunisce i migliori pasticceri italiani con
l’obiettivo di promuovere qualità e professionalità nel settore.
Partecipa a diversi concorsi, tra i quali riveste un’importanza
particolare quello per la “Torta del Giubileo del 2000” in cui
arriva al primo posto con La mousse di cioccolato fondente
e amarena su croccante di pralinato alla mandorla e biscotto
morbido inzuppato al kirsch con finale di glassa all’amarena,
e grazie al quale ha potuto incontrare Papa Giovanni Paolo II.
Eletto Pasticcere dell’anno nel 2009, nel 2015 il Sigep di Rimini
lo premia riconoscendogli un ringraziamento speciale come
padre della pasticceria italiana, capace di promuovere l’arte
dolciaria nel mondo. Sempre nel 2015, in qualità di Presidente
del Club de la Coupe du Monde de la Patisserie, accompagna
la squadra italiana composta da Emmanuele Forcone, Francesco
Boccia e Fabrizio Donatone
a Lione, conquistando la medaglia
d’oro e riportando in Italia la coppa GINO FABBRI PASTICCERE
dopo 18 anni. Attualmente Gino Amore e talento di un campione del mondo
Fabbri vanta un’Academy con corsi
dedicati ai giovani in cui diffonde della pasticceria, dai ricordi d’infanzia, agli aneddoti, ai
Un racconto in prima persona della nascita di un Maestro
conoscenze ed esperienza, e la momenti importanti della carriera, fino a ricette e nuove idee
pubblicazione di due libri; nel più ancora da sviluppare. Il libro di Gino Fabbri, edito da Minerva
recente, Gino Fabbri pasticcere. Editore, è un viaggio nella genuinità dei gesti senza tempo
Dolci e talento di un campione del della tradizione ma anche il racconto di una pasticceria molto
mondo, edito da Minerva Editore, diversa dall’attuale, come quella degli anni Sessanta in cui
il Maestro racconta la sua vita e non esistevano scuole dedicate o corsi di specializzazione
l’amore per la pasticceria. E naturalmente
c’è La Caramella, sede
negli istituti alberghieri. Si tratta inoltre di una fonte di
idee e di consigli per quei giovani che si affacciano a una
professione impegnativa e che premia il duro lavoro, la
della creatività di questo artista,
costanza, la ricerca, la precisione e l’estro personale. Ma
uno spazio moderno e accogliente anche l’umiltà e il rispetto della tradizione passata. Come
che ospita la clientela da mattina a quelli di un campione del mondo che alla domanda su
sera stupendola con preparazioni quale sia il suo dolce preferito risponde la ciambella:
d’effetto – e d’affetto, come ama perfetta perché ottima appena sfornata e in diverse
dire Gino Fabbri nel suo libro - che occasioni, ma squisita anche se si dovesse indurire perché
catturano l’occhio e sbalordiscono basta inzupparla o accompagnarla da confettura. Un dolce
il palato grazie a un perfetto equilibro
fra estetica e
che sa dei sapori di ieri ma che insegna tanto anche oggi.
gusto.
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ROSANNA MARZIALE
Passione e creatività
Una cucina dai
sapori mediterranei
condita con fantasia
e curiosità: questa
l’arte di Rosanna
Marziale di cui tutti
i palati dovrebbero
fare esperienza
di Anna Pesenti Buonassisi
Ovomozzo, mozzarella di bufala campana dop con uovo cotto in Roner
Pancia di vitellone bassa e alta temperatura alla riduzione di Pallagrello
perché -insieme alla Pizza al contrario e
allo Stracotto di bufalo- fa parte del trio più
richiesto dalla clientela. Tra i piatti di pesce
più rinomati citiamo la Zuppa di cozze nel
latte di mozzarella nera e il Raviolo aperto
con gambero rosso e mozzarella. Di grande
originalità la Finta carbonara e l’Ovomozzo,
che sarebbe la mozzarella di bufala campana
DOP con uovo cotto in roner. Tra i secondi
di spicco, sicuramente il Porco con salsa di
friarielli e provola affumicata e il cosiddetto
Pallarell, cioè pancia di vitellone cotta in
modo particolare alla riduzione di Pallagrello.
I vini hanno la giusta importanza a Le Colonne:
il ristorante vanta infatti una cantina
assortita nella giusta quantità e qualità, ma
Rosanna Marziale non dimentica mai che
prima di tutto il suo è un ristorante dove si
mangia. Socia da circa dieci anni dell’Associazione
Nazionale Le Donne del Vino,
Rosanna Marziale si è offerta di cucinare
nel ristorante allestito dall’Associazione a
Verona, in occasione di Vinitaly.
Alla chef piacerebbe cucinare per Angela
Merkel, per conoscerla e capire meglio la
politica internazionale; ha incontrato Lidia
Bastianich, con la quale c’è stato subito
un grande feeling, perché sono entrambe
donne dalle facce pulite e solari, che
sanno dosare perfettamente dolcezza,
determinazione e una grande, manifesta
professionalità.
Porco, salsa ai friarielli e provola affumicata
Pizza al contrario
na donna volitiva e comunicativa,
dal sorriso intelligente, che sa
unire passione e professionalità
Uin modo magistrale; tutto questo
e altro ancora è Rosanna Marziale, chef
stellata del ristorante Le Colonne di Caserta.
Una location adeguata alla qualità della
cucina per il ristorante, che si trova a pochi
metri dalla splendida Reggia. Rosanna è
una donna dalle multiple identità e interessi,
anche se il suo tratto più caratterizzante è
padrona del ristorante e chef; ma di tanto
in tanto, visto che è dei Gemelli, segno della
curiosità intellettuale, qualcosa cattura la
sua attenzione. Le capita così di passare
del tempo ad approfondire la conoscenza
della produzione agricola, poi si appassiona
di pesce, e impara tutto sull’argomento. La
sua curiosità è la molla che la spinge ad
essere altamente creativa. Ad esempio, ha
realizzato La Cuoca Girovaga, un ricettario
a fumetti animati con Dvd, per raccontare ai
più piccoli le eccellenze della cucina italiana;
un’iniziativa che si è guadagnata il 3° posto
al Taste Awards di Hollywood 2013, nella
sezione dedicata ai programmi per bambini.
Il riconoscimento di punta è la stella
Michelin, ottenuta nel 2013 e riconfermata
anche quest’anno, ma Rosanna Marziale ha
ottenuto anche il premio Italia a tavola, e ha
realizzato cortometraggi sul territorio. Il suo
lavoro più recente, che con un neologismo
si può defi nire “letteral-culinario”, è la Carta
Marziale, un libretto illustrato, una raccolta di
storie dei prodotti e delle ricette in cui sono
stati impiegati. Sfogliando la carta si impara
da dove e da chi provengono gli ingredienti
utilizzati dalla chef. La Carta elenca anche
i diversi livelli di riconoscimento attribuiti ai
prodotti tipici dalla normativa europea, come
DOP, IGP, Presidio Slow Food. Realizzato
per la prima volta 25 anni fa, oggi Rosanna
ha ripubblicato il libro arricchendolo con le
illustrazioni di una professionista, per far
capire come arte e cibo creino un connubio
perfetto. Rosanna Marziale è fi glia
d’arte: i genitori avevano un ristorante, e
lei ha iniziato ad occuparsi di cucina a 16
anni -dopo la morte del padre-, insieme al
fratello Loreto, specializzato in allestimenti,
e alla sorella Maria, che si occupa della
gestione del personale. Rosanna Marziale
si defi nisce una cuoca vagabonda perché si
fa ispirare anche da cucine diverse da quella
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Sorprendente poter
rivedere quanti chef,
famosi e superstellati,
si sono raccontati sulle
pagine della rivista Menù,
e hanno presentato
preparazioni e ricette
di estrema eleganza e
grande creatività.
In queste due pagine sono
riassunti solo alcuni dei
tanti vip-chef intervistati
per noi dalla bravissima
Anna Pesenti.
incontridigusto
L’oste-cuoco
FILIPPO LA MANTIA
La “sicilianitudine”
in tavola
La passione guida il lavoro
di Filipppo La Mantia, chef
per passione, guidato
dall’amore per la sua Sicilia
e dai sapori dell’infanzia
di Anna Pesenti Buonassisi
C
on la simpatia che lo caratterizza, Filippo La Mantia
ci descrive come da Roma sia arrivato a Milano “con
il treno e la valigia in mano”. Fare il cuoco è una passione
per lui che ha sempre cucinato per gli amici e
per i familiari, tutti molto ben disposti nei confronti della buona
cucina. Parlando della mamma gli brillano gli occhi e ribadisce
che, quando scende a Palermo, non sa perché i piatti che lei
prepara abbiano sempre quel sapore irripetibile che gli ricorda
l’infanzia: “Quando ho fame penso all’arrosto panato, agli involtini
di vitello e al pollo in tegame di mia madre: dei capolavori che
generano naturalmente un’incredibile fidelizzazione del gusto”.
Poi, con la signorilità che lo contraddistingue, che ricorda la
nobiltà del Principe di Salina del Gattopardo, insieme a una
raffinata ironia, Filippo afferma che il suo cibo consolatorio è
“la femmina”.
Caponata
Dettagli del Ristorante Filippo La Mantia a Milano, in Piazza Risorgimento
Cous Cous
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FILIPPO
COGLIANDRO:
lo chef della legalità
Filetti di Orata al Sesamo, semi di Lino e Pistacchio su crema di Rapa rossa
Il grande successo dell’iniziativa li portò ad aprire un ristorante
su prenotazione, nel quale Cogliandro ben presto non fu più
l’allievo, ma l’ideatore delle portate da proporre ai clienti. Si trattava
di ricette provenienti dalla tradizione reggina, ampiamente
rivisitate in quanto erano quelle utilizzate nei giorni di festa,
quando le famiglie nobili invitavano i cosiddetti monsù, cioè
cuochi che provenivano dall’estero, in particolare dalla Francia,
e che si cimentavano in cucina utilizzando le materie presenti
nel territorio. Un’impresa ardua e originale perché molte delle
materie prime usate allora dai monsù non erano più presenti
nel panorama enogastronomico degli anni ‘90, e dovevano
quindi essere sostituite con altre, come per esempio lo strutto
con il burro. Filippo ci ricorda uno dei piatti di quel periodo, gli
Arancini alla monsù a base di ricotta e ortiche cotte in brodo
di pollo. Questa cucina si fondava su un’attenta ricerca che ha
portato Filippo alla scoperta di tutti i prodotti tipici del territorio:
il bergamotto, l’arancia di San Giuseppe, lo zafferano di Motta
San Giovanni, il caciocavallo di Ciminà (oggi presidio Slow Food).
Filippo Cogliandro ha costruito la sua cucina sulla scoperta e
sulla valorizzazione degli ingredienti a Km 0, in particolar modo
della patata di Sant’Eufemia di Aspromonte, la cosiddetta patata
“Bellina”, che è diventata protagonista di vari capolavori culinari
come il Carbonaro dell’Alaska mantecato con patata Bellina
aspromontana su cipolla rossa di Tropea in riduzione balsamica.
Antipasto Cruditè
Lo chef della legalità:
così può essere definito il
calabrese Filippo Cogliandro,
patron e ideatore dei
piatti del ristorante
L’A Gourmet L’Accademia
di Reggio Calabria
di Anna Pesenti Buonassisi
Fotografie di Stefano Mileto
A
ppassionato d’arte, Filippo Cogliandro, di Lazzaro
in provincia di Reggio Calabria, è stato allievo di Jim
Jansen, pittore di corte di Re Baldovino del Belgio, che
negli anni ‘70 aprì la sua accademia di pittura proprio
a Lazzaro, dove si era trasferito da pensionato, perché la figlia
aveva sposato un uomo del luogo. Il pittore si era innamorato
dei colori di quella terra, che riecheggiavano quelli della scuola
fiamminga, e lì si era costruito una villa.
Dalla pittura Cogliandro scopre in seguito la sua vocazione, la
cucina.
In occasione del quinto anniversario della caduta del muro di
Berlino, il 10 novembre 1994, Cogliandro, insieme con il genero
di Jansen -che lui definisce il suo primo maestro di cucina- e
con un altro amico, decise di festeggiare questa ricorrenza
abbinando piatti da loro preparati alle opere d’arte del maestro.
16
17
49
menùstory
numero
100
Gold
Un’azienda di valori
Pregio, importanza, coraggio,
condivisione e qualità di prodotto,
questi i significati dei valori che da
sempre guidano Menù srl, una realtà
legata alla “memoria”, fatta di donne
e uomini, di una collettività che lavora
insieme sempre guardando al futuro, e
che ha permesso all’azienda di voltare
pagina dopo il sisma del 2012. Nelle
pagine seguenti faremo un viaggio nella
sua storia, segnalando i capitoli più
importanti, eventi e linee di prodotto,
pubblicati sui 100 numeri della rivista.
51
un’aziendadivalori
LUNGIMIRANZA
E PASSIONE
Rodolfo Barbieri, Presidente Menù
La storia di Menù è la storia di una famiglia,
di una collettività di persone appassionate,
di successi e ostacoli: questo il racconto
di Rodolfo Barbieri, Presidente Menù,
da sessant’anni a guida dell’azienda con
lo sguardo sempre rivolto al futuro
Una casa-fabbrica: è cosi che la definisce Maria Teresa Muratori Casali quando
parla dell’avventura intrapresa con il marito Rodolfo Barbieri sessant’anni
fa per indicare il legame di questa famiglia con l’azienda, un luogo in cui hanno
passato entrambe molto tempo e che ha visto crescere anche i loro figli. Questa
definizione si adatta particolarmente a Menù perché riesce a essere una delle
realtà produttive più importanti del Paese e, allo stesso tempo, un luogo di unione,
accoglienza, sforzi collettivi e speranza nel futuro, tutti quei valori che si possono
trovare sotto a un tetto famigliare.
La storia dell’azienda è una storia di lungimiranza e passione, che affonda le sue
radici negli anni Trenta quando Romolo, padre di Rodolfo, apre un piccolo salumificio a Cavezzo (Mo). La “Ditta” come viene
chiamata da tutti, diventa subito un punto di riferimento della zona e viene ricordata con affetto, durante il secondo conflitto
mondiale, quando distribuisce brodo caldo a chi lo chiede. L’esercito tedesco occupa la fabbrica e richiede per le truppe piatti
nutrienti e pronti; è allora che Romolo ha l’idea di inscatolare il ragù, inventando la prima specialità alimentare dell’azienda,
il Ragù Tutto. Nel dopoguerra l’azienda prende il nome di RoBar e inizia a produrre con successo altri prodotti fra cui i dadi
per il brodo. Rodolfo cresce con questo spirito di innovazione e ottimismo, ed è pronto a prendere le redini dell’azienda a soli
ventun anni, dopo la morte precoce del padre in un incidente automobilistico. “Facevo ancora l’università e mi è sembrato
naturale continuare il lavoro di mio padre. Di sera studiavo e di giorno venivo negli stabilimenti. Mi sono laureato un venerdì
e il sabato avevo già un incontro con un cliente di Arco di Trento. Da quell’appuntamento in poi sono ancora qui”, afferma
Rodolfo Barbieri. Negli anni Sessanta la famiglia e l’azienda prosperano insieme. Rodolfo si trasferisce con la moglie Maria
Teresa a Cavezzo, nella casa vicino all’azienda, e crescono i figli Romolo e Anna Rosa. Negli stessi anni la ditta inizia a operare
nel settore del catering e lancia nuovi prodotti di immediato successo, come la ormai celeberrima Pomodorina. Nel 1972
RoBar prende il nome dell’azienda come lo conosciamo oggi: “Il nome Menù viene da un suggerimento di mia moglie, che ha
sempre delle buone idee, e stava a indicare la strada dell’azienda presa dal 1962 nel settore del catering”, dice Rodolfo.
È una strada votata a qualità, innovazione e tecnologia con molti sforzi spesi a presentare sempre prodotti di altissimo
livello; ne è un esempio l’asettico, un tipo di conservazione che Menù è fra le prime realtà a presentare con prodotti non
acidi. Gli anni Ottanta e Novanta registrano successi e traguardi grazie alla sinergia vincente fra lo
spirito d’iniziativa della proprietà e l’impegno quotidiano di chi lavora nell’azienda. Menù si concentra
a soddisfare sempre di più le richieste del mercato con l’inserimento di nuove linee di prodotto,
mantenendosi fedele ai suoi valori e alla sua qualità.
All’innovazione si aggiunge l’impronta dell’azienda al contatto diretto con la clientela: ne è un simbolo
la casa colonica a fianco dell’azienda che diventa un ristorante per accogliere i clienti, antesignana
di tanti eventi e degustazioni realizzate ad hoc, ma anche la nascita della rivista Menù, strumento di
dialogo fondamentale con i clienti, che possono rimanere aggiornati su novità, ricette e nuovi prodotti.
La solidità di questa azienda viene messa a dura prova dal sisma in Emilia del 20 e 29 maggio 2012
che distrugge una buona parte del magazzino e degli uffici di Menù. La forza di volontà della famiglia
Barbieri, insieme al sostegno di dipendenti, collaboratori, agenti e clienti, ha permesso di rimettere
in piedi lo stabilimento e di ingrandirlo; non a caso è stata presa l’araba fenice come simbolo di
Menù e di questa importante azione di rinascita. Il nuovo magazzino, con i suoi 30.000 posti pallet,
rappresenta il fiore all’occhiello di questa azienda che non si è lasciata abbattere neanche dalle
catastrofi naturali.
E che si muove verso progetti futuri al ritmo costante di una sintonia fatta di ottimismo.
Romolo Barbieri,
Vice Presidente e Direttore
Industriale Menù
52
Questa rubrica ci
farà ripercorrere
la storia dell’azienda
Menù attraverso le
pagine pubblicate
sulla nostra rivista.
Nel 1992, anno del
primo numero, Menù
srl ha compiuto 60 anni
di presenza nel settore
alimentare e 30 anni di
attività come produttrice
di specialità alimentari
per la ristorazione.
Tra i prodotti storici
vanno ricordati il Brodo
Casamia, che ha
visto gli albori quando
l’azienda fondata da
Romolo Barbieri, padre
dell’attuale Presidente
Rodolfo, si chiamava
RoBar. E la Pomodorina,
celebre prodotto nato
nel 1967.
53
un’aziendadivalori
Tante le rubriche che ci hanno fatto conoscere negli
anni le persone di riferimento dell’azienda Menù,
dai reparti produttivi ai responsabili qualità,
dal comparto ricerca e sviluppo alla cucina,
dall’ufficio ordini al magazzino, fino alla direzione
commerciale e agli agenti che, quotidianamente,
portano il brand Menù in tutta Italia e all’estero.
54
anniversari
albumricordimenù
L’industria di
specialità alimentari
di Medolla: una
realtà in grande
espansione
IL MONDO MENÙ
Settant’anni di storia
Per festeggiare i
settant’anni della
ditta di specialità
alimentari di Medolla
apriamo l’album
fotografico dei
ricordi. In questo
numero della nuova
rubrica partiamo
con gli anni
Sessanta e Settanta,
che segnano il
passaggio da
Robar a Menù
Lo stabilimento di Medolla, in provincia di Modena, è la dimostrazione migliore dell’evoluzione di questi settant’anni di storia della Menù.
In alto due immagini d’epoca: l’inscatolamento del ragù Tutto (1941) e Romolo Barbieri, fondatore dell’azienda, fotografato sempre nel 1941.
D
al salumificio fondato da Romolo Barbieri
a Cavezzo (Modena) nel 1932
all’attuale società sono passati settant’anni
e una vera e propria metamorfosi. Oggi la
Menù, presieduta da Rodolfo Barbieri, il
figlio di Romolo, è una realtà con oltre
duecento dipendenti, altrettanti rappresentanti
per circa trentamila clienti, più di
quattrocentocinquanta prodotti in catalogo,
uno stabilimento che supera i
trentamila metri quadrati di superficie e
cento miliardi di fatturato. Ripercorriamo
le tappe più importanti della Menù per
tracciare la sua storia. Nel 1941 inizia la
produzione del ragù Tutto, la prima specialità
alimentare che aprirà la strada a
tutte le altre. Successivamente, nel 1950
inizia la produzione dei dadi per brodo e
contemporaneamente anche di alcune
specialità pronte. Nel 1956 Rodolfo Bar-
bieri prende le redini dell’azienda in seguito
alla morte del padre e trasforma il
nome in Robar privilegiando la produzione
di specialità alimentari. Con il 1962 la
Robar inizia a operare nel settore catering
grazie all’ingresso in azienda di Clorindo
Grandi come direttore commerciale. Nel
1972 cambia la ragione sociale in Menù e
inizia la costruzione dello stabilimento di
Medolla. Dal 1974 tutte le ricette studiate
per utilizzare i prodotti Menù vengono
supervisionate da Giliana Barbieri e nel
1999 la Menù riceve la certificazione UNI
EN ISO 9002 per la qualità del processo
produttivo. Menù, una realtà più che mai
in espansione non può che guardare avanti.
Alle spalle ci sono tanti traguardi importanti.
E quest’anno celebrerà i primi quarant’anni
di grandi successi in Italia e
all’estero nel settore catering. Lo stabilimento
rispecchia in pieno l’evoluzione
della Menù. Reparti e divisioni che hanno
come comune denominatore la ricerca
della qualità, dalla materia prima al prodotto
finito, ottenuta attraverso la tecnologia
avanzatissima senza mai dimenticare
la mano dell’uomo. Molto significativo infatti
il reparto di ricerca e sviluppo nuovi
prodotti. E’ da lì che nascono e si provano
le idee, sempre calibrate sulle richieste
del mercato e sulle possibilità di realizzazione
su scala industriale. I cuochi, coordinati
da un esperto in scienza dell’alimentazione,
sono sempre all’opera per
studiare e provare nuovi abbinamenti da
lanciare sul mercato. La produzione della
maggior parte dei prodotti Menù segue la
stagionalità della campagna. E il reparto
produzione non è altro che una grande,
enorme cucina.
Dall’alto, in senso orario. Una delle prime riunioni dello staff Menù, nei
primi anni Settanta e al centro della foto si riconoscono Clorindo Grandi,
Rodolfo Barbieri e a destra Angelo Casilli, l’agente di Rimini. Ancora
Angelo Casilli in fiera a Modena all’inizio degli anni Settanta. Ermanno
Bon, agente di Udine, in una foto del 1975. Due buoni premio della Robar,
in uso negli anni Sessanta. Riunione di agenti del 1975 con Ermanno Bon
in primo piano e Ulderico Venco, agente di Rovereto alle sue spalle.
Lo stand Menù alla fiera di Genova negli anni Settanta: a destra della foto
Angelo Jacopetti, agente della Versilia e a sinistra Clorindo Grandi. Ancora
Grandi riceve una medaglia d’oro dalle mani di Rodolfo Barbieri nel 1973.
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ANNIVERSARI.S 2
21-01-2002, 14:11
ALBUM MENU.S 2
22-04-2002, 6:48
anniversari
Quarant’anni di
POMODORINA
Un prodotto che è quasi un simbolo. Nato dalla
tradizione emiliana, ha portato una vera rivoluzione
sul mercato alimentare e accompagna la storia
della Menù per quasi mezzo secolo
L
a Pomodorina è un po’
il simbolo della Menù.
Senz’altro il suo prodotto
più signifi cativo e forse addirittura
il più venduto. Nel 2007 la
Pomodorina festeggia i suoi primi
quarant’anni, senza ombra
di dubbio di successi.
“Per essere più precisi la prima
idea della Pomodorina nasce
nell’estate del 1966 - spiega
Maria Teresa Muratori Casali,
responsabile immagine Menù
- Una ricetta casalinga, che
faceva parte della mia dote
di giovane sposa e che era
ispirata a un suggerimento di
mio padre, grande amante dei
pomodori in tutte le loro versioni
e ricette. In quegli anni nelle
nostre campagne emiliane nel
mese di agosto maturavano i
rossi Pommes d’amour per dirla
alla francese o Pummi d’ammuri,
alla napoletana. Nelle case
una ricetta molto diffusa era
proprio la salsa a base di pomodoro
fresco, appena raccolto.
Si tagliavano grossolanamente
tutte le verdure che in estate si
potevano trovare negli orti e si
lasciavano soffriggere lentamente
con il pomodoro. A fi ne
cottura si otteneva una salsa
rossa, leggera e profumata che
versata sulla pasta spargeva
intorno un ottimo profumo ma
una volta assaggiata un ancora
più grato gusto. A quel tempo
in tutte le case si preparavano
grandi quantità di salsa al pomodoro
con enorme dispendio
di tempo, energia e impegno.
Nel mese di agosto tutte le
donne di casa erano costrette
a veri e propri tour de force con
decine e decine di bottiglie di
sugo messe a bollire in grandi
calderoni e quindi successivamente
allineate nelle dispense.
Proprio da questa base rustica
è nata la Pomodorina poi proposta
sul mercato dalla Menù
nel 1967”.
Sul mercato nazionale all’epoca
non esisteva altro che il
concentrato di pomodoro (la
celebre conserva in tubetto)
preparato con i pelati e non con
il pomodoro fresco.
“La Pomodorina è stato senz’altro
uno dei prodotti che ci ha
dato grandi soddisfazioni - dice
Rodolfo Barbieri, presidente
Menù - La grande novità consisteva
nel fatto che venivano
utilizzati solo pomodori freschi.
Si tratta infatti di una speciale
salsa al pomodoro, preparata
con pezzi di pomodoro fresco,
grande varietà e abbondanza
di verdure fresche, erbe
Dall’alto.
L’immagine
promozionale
del Ragù Robar
negli anni
Sessanta, un
momento della
lavorazione
della
Pomodorina
con i pomodori
freschi nel
pieno della
stagione
e un piatto
di spaghetti
conditi con il
celebre sugo.
Il mondo Menù è un mondo di
anniversari, di compleanni importanti.
Nel 2002 Menù srl ha compiuto
70 anni di presenza nel settore
alimentare e 40 anni come azienda
produttrice di specialità alimentari.
Tanti i ricordi dei momenti vissuti
insieme, proprietà con direzione
commerciale e agenti, in occasione di
meeting ed eventi fieristici.
Nel 2007 la mitica Pomodorina, da
sempre prodotto di punta dell’azienda,
ha compiuto 40 anni e nel 2008 la linea
Bruschetta...Mia!, dedicata al mondo
della paninoteca e del pub, ha soffiato
sulle sue prime 10 candeline.
29
bruschetta...mia1998-2008
bruschetta...mia1998-2008
Buon compleanno
Bruschetta...Mia!
messicana Menù (Tinga) e la Pugliese
con i carciofi grigliati Menù.
“Solo chi ha seguito le indicazioni previste
dal metodo originale Bruschetta…
Mia continua oggi con successo la
vendita delle bruschette - aggiunge
Gianfranco Toso - Chi invece ha operato
diversamente oggi si limita a proporre
dei crostini, crostoni, stuzzichini che
sono tutt’altra cosa. Poter pranzare
senza appesantirsi e sentirsi in forma
per l’intero pomeriggio fi no a cena,
oppure cenare anche a mezzanotte
con Bruschetta…Mia e poter dormire
tranquillamente senza rigirarsi nel letto
è una bella e buona opportunità che
Per il decimo anno di
attività del marchio
festeggiamo
insieme questo
compleanno
con enorme
soddisfazione e
grandi risultati!
ono passati già
dieci anni per il
Smarchio Bruschetta…Mia.
E con questo
decimo compleanno di successi
la Menù, proprietaria del
marchio, spegne le candeline su
una torta ideale di oltre venti milioni
di bruschette consumate in Italia in
circa quattromila locali.
“Fin dal primo anno di nascita del
marchio abbiamo avuto la certezza
che sarebbe stato un vero successo
- spiega Gianfranco Toso, direttore
marketing Menù - Basti pensare che
solo nel 1998, l’anno del lancio, sono
stati oltre tremila i clienti che ci hanno
seguito, proponendo al consumo
Bruschetta…Mia. L’idea di realizzare
una bruschetta particolare, che potesse
sostituire un pasto completo o uno
snack, ideale da stuzzicare in compagnia,
è stata subito apprezzata da tantissimi
locali. Il procedimento speciale
di realizzazione e presentazione é stata
poi la mossa vincente che ancora oggi
premia la fedeltà sia dell’esercente che
del consumatore finale”.
Con oltre venti milioni di bruschette vendute
si può certo dire che il marchio oggi
sia una realtà in ascesa e decisamente
Dieci anni di successi per una scelta che si
è rivelata decisamente vincente. Qui sopra
la Bruschetta Insolito, uno dei best-seller
del menù Bruschetta...Mia. E a sinistra tante
possibilità di servizio per questo progetto.
vincente ma anche una garanzia che
stimola la Menù a far aumentare giorno
dopo giorno la clientela.
Bruschetta…Mia, oltre al metodo unico
di realizzazione, prevede un intero kit di
materiale e attrezzature di servizio. Per
questo viene particolarmente apprezzata
da chi intende proporsi e distinguersi
al consumo con un prodotto di qualità.
Negli anni il kit è stato migliorato e
sono state studiate tante nuove ricette.
Tra quelle di maggior successo si segnalano
senz’altro quella con la salsa
Il progetto Bruschetta...Mia porta con
sè anche molti servizi complementari:
il corner dedicato, i poster per il locale,
il menù fotografico dedicato,
il forno esclusivo, gli ingredienti
originali fino al tovaglioli personalizzati
da banco ed alle tovagliette.
certamente premia e fidelizza chi la
propone”.
Menù oggi più che mai è attenta a proporre
e suggerire i migliori prodotti per
la farcitura delle bruschette e non perde
mai occasione di farle assaggiare. Le
degustazioni mirate nei locali, negli
show-room aziendali o nelle varie fiere
di settore sono il momento privilegiato
per apprezzarne la qualità.
“Finora tutti i nostri migliori clienti hanno
aderito al progetto scegliendo i vari
assortimenti, utilizzando i nostri ingredienti
- conclude Gianfranco Toso - I
più fedeli sono stati premiati negli anni
proprio dal successo del prodotto,
dall’aumento delle vendite e del loro
fatturato. Infatti a dieci anni dal lancio
del marchio stanno ancora vendendo
tantissime bruschette proprio perché
hanno seguito correttamente e fedelmente
il progetto Bruschetta...Mia”.
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un’aziendadivalori
meeting
40° MEETING MENÙ
TRASFERTA VENEZIANA
Nella splendida laguna per festeggiare
il 40mo appuntamento Menù
con premiazioni e ricchi buffet.
La partenza
dall’hotel
delle signore
presenti al
meeting per
una visita
alla città
di Venezia.
Il meeting annuale Menù ha
sempre rappresentanto un
momento insostituibile per
l’azienda di Medolla, per tutti
i collaboratori e gli agenti.
È un evento di confronto,
di bilanci, di informazione e
anche di premi. Per risultati
sempre più importanti.
I
l Meeting Menù ha festeggiato a fi ne Gennaio il suo 40mo
appuntamento. E per quest’occasione speciale è stata
scelta una location diversa dal solito. Così forza vendita
Italia e estero, proprietà e dirigenti, si sono incontrati all’hotel
NH Laguna Palace di Mestre-Venezia, perfettamente collegato
via mare alla fascinosa città sull’acqua, per il consueto
appuntamento annuale di informazione e formazione e come
sempre anche per festeggiare i campionissimi dell’anno
appena trascorso. Come sempre il Meeting è iniziato venerdì
con il saluto di benvenuto, la relazione del bilancio, delle
vendite 2009, un anno che si è chiuso ancora una volta
molto positivamente, nonostante il clima generale e delle
prospettive 2010. Tutte le novità al lancio nell’anno in corso
sono state presentare con un video realizzato in collaborazione
con gli chef Menù, tra cui il Farcigusto, la Vongolata, la
Maionese all’arancia, e tante altre ancora e sono state tutte
assaggiate in anteprima grazie a un ricco buffet preparato
40
In questa pagina: L’esterno con darsena del NH Laguna Palace
Hotel di Mestre che ha ospitato il 40° meeting Menù.
Due momenti della convention. Romolo Barbieri durante il suo
intervento e nella foto sopra Annarosa Barbieri (a sinistra) e
MariaTeresa Muratori Casali, responsabile immagine Menù.
per l’occasione. Per le signore invece era previsto un tour
in barca a Venezia con partenza diretta dall’hotel. Alla sera
la cena di gala è stata accompagnata dalla performance
di una band musicale, capitanata da Alfredo Barbieri, dalle
gag di Luca Sardella, celebre personaggio tv e dalle prime
premiazioni. Sono stati premiati gli agenti più anziani e i
vincitori delle gare legate ai risultati per L’Albero della vita
e i Benserviti, dei sette Agenti Re e relative sette specialità
Menù. Per i premi anzianità sono stati salutati in particolare
tra i tanti Luciano Benati di Imola con oltre 32 anni di collaborazione
e Gianfranco Faifer, agente di Bolzano, 30 anni di
collaborazione. Tanti complimenti sono andati a Giancarlo
Tosi di Ferrara, il più anziano degli agenti Menù (oltre 46 anni
di collaborazione). Sabato il Meeting si è poi concluso con le
premiazioni del Campionissimo e dell’Area the best 2009, da
sempre il momento più atteso dell’incontro annuale. L’Area
The Best per l’anno 2009 è una parte della Puglia (Brindisi,
Lecce, Taranto) che ha come capoarea Gianni Russo. Il
premio Campio nissi mo 2009 è andato a Werner Solderer
di Ortisei (Bz) che ha battuto gli altri quattro fi nalisti Stefano
Maines, Fabio Colombo, Salvatore De Blasi e Marco Doglio.
Per il pranzo del sabato sono stati preparati cinque megabuffet
con tutte le novità Menù, accompagnate da specialità
tipiche veneziane. Il tutto ad opera degli chef Menù in
collaborazione con gli chef dell’hotel.
Dall’alto in senso orario. Tre premiazioni speciali: Gianfranco
Faifer riceve da Rodolfo Barbieri e dal personaggio tv Luca
Sardella il premio per i 30 anni di lavoro Menù. Luciano Benati
festeggia l’ultimo giorno di lavoro alla Menù prima di andare in
pensione e viene ringraziato da Rodolfo Barbieri. Giancarlo Tosi
riceve i complimenti da Gianfranco Toso, direttore marketing
Menù e da Luca Sardella, come agente Menù più anziano (oltre
46 anni di collaborazione).
I cinque finalisti del premio Campionissimo 2009: da sinistra
Werner Solderer , Stefano Maines, Fabio Colombo, Salvatore De
Blasi, Marco Doglio.
Il campionissimo 2009 Werner Solderer, di Ortisei (Bz),
tra il capoarea Bernhard Holzer (Alto Adige) e Rodolfo Barbieri.
L’Area The Best 2009 (Brindisi, Lecce, Taranto e provincie)
fotografata con Annarosa Barbieri (responsabile risorse
umane Menù), Salvatore Varriale (direttore vendite Centro e Sud
Italia), Carlo Grandi (direttore commerciale), Romolo Barbieri
(responsabile logistica), Rodolfo Barbieri (presidente) e
Gianfranco Toso (direttore marketing).
Il capoArea The Best 2009 Gianni Russo con Rodolfo Barbieri.
I 7 RE MENÙ 2009 PER VENDITA PRODOTTO
Michele Candi (Pr)
Giuseppe Mantechini (Mo)
Grandantipasto
Cipolline all’Aceto Balsamico
Fausto Sargenti (Pg)
Enrico Paris (Rm)
Crema di Funghi Prataioli Zuppa di Legumi e Cereali
Tartufata
Alfredo Doglio (Cn)
Francesco Ponticiello (Sa) Gran Cuoco Granulare
Gransalsa di Cuori di Carciofo Salvatore De Blasi (Sv)
in Asettico
Panna Cotta
41
Un nuovo Evento-Vetrina della
Ristorazione Professionale in Italia:
prodotti alimentari, beverage, attrezzature, forniture
per pubblici esercizi, ristoranti, pizzerie, bar, alberghi
orari manifestaione
domenica 9
.00 20.00
lunedì 10
0.00 20.00
martedì 11
0.00 .0
Il nuovo evento itinerante
GIROGUSTO PROFESSIONAL 2010:
per una qualità specializzata
llinterno dellevento speciale degustazione
in collaoraione con
aio
est estern
eetin entre
Girogusto
Professional
la ristorazione di qualità
CONTINUA IL TOUR 2011 DI
Girogusto
Professional
la ristorazione di qualità
L’EVENTO CHE CELEBRA IL CLIENTE
La vetrina itinerante dedicata agli operatori del settore Ho.Re.Ca.
Nel corso di tutti gli eventi speciale degustazione in collaborazione con:
ROSTO_uarin79sup.indd 1 0/08/11 11.0
Nel 2010 Menù
ha lanciato un
nuovo eventovetrina
per il settore
della Ristorazione
Professionale in
Italia: Girogusto
Professional, una
manifestazione
itinerante tuttora
attiva che si svolge in
location suggestive,
con la collaborazione
di aziende partner,
studiato con
attenzione e tanta
cura. Un format per
“celebrare il cliente”.
eventonovità
eventonovità
1
5 6 7
GIROGUSTO
PROFESSIONAL
Un format vincente
Continua il tour sul territorio nazionale dell’evento-vetrina dedicato alla
ristorazione con la sua formula di grande successo
A
ltre due fortunate tappe nel 2012 per Girogusto Professional,
la ristorazione di qualità, l’evento proposto
da Menù con la partecipazione di tanti operatori che si
rivolgono al mondo della ristorazione.
L’evento continua a registrare grandi successi. Per Noventa di
Piave (Venezia) è stata scelta all’unanimità la location dell’evento
precedente, cioè la Trattoria Guaiane, che era stata già molto
apprezzata nel 2011, mentre la tappa di Bari è stata ospitata
allo splendido Hotel Majestic. In entrambe hanno partecipato
centinaia di operatori. A due anni dalla partenza il bilancio di
Girogusto Professional non può che essere più che positivo. La
formula è vincente perchè prevede un’ampia presentazione di nuovi
prodotti (alimentari, beverage, attrezzature, forniture e servizi per
pubblici esercizi) affiancati
dalle degustazioni
delle specialità
offerte da Menù, in
eventi completamente gratuiti
e all’interno di location suggestive ma
soprattutto facilmente raggiungibili.
Alcune immagini dalla tappa
Girogusto Professional di
Noventa di Piave (Venezia).
La location è la Trattoria
Guaiane, la stessa del 2011,
molto apprezzata da
clienti ed espositori.
Da domenica 9 a martedì 11 maggio l’attenzione
di importanti protagonisti del mercato della
ristorazione si è concentrata in un contesto di
eccellenza nella città di Varazze, piacevole e
rinomata località nel centro della riviera ligure. Il
Meeting Centre dell’Hotel El Chico (un Best Western 4 stelle)
ha infatti ospitato la prima tappa di un nuovissimo evento
veramente speciale: GIROGUSTO PROFESSIONAL, la
ristorazione di qualità, che rappresenta una interessante
novità del settore.
Varazze è la prima tappa perché si tratta di una manifestazione
itinerante, che non costringe i visitatori a lunghi
spostamenti, dove una ben organizzata degustazione non
stop firmata Menù ha accompagnato un’interessante cornice
di aziende del settore alimentare, beverage, attrezzature,
forniture per ristoranti, alberghi, bar, pubblici esercizi.
Tre giorni intensi, durante
i quale importanti operatori
del settore hanno
Tre giorni duranti i
incontrato proprietari e quali i protagonisti di
gestori di ristoranti, pizzerie,
paninoteche, wine
Girogusto Professional
bar, pub, alberghi, gastronomie
e macellerie proprietari e gestori di
hanno incontrato
di Liguria, Piemonte, ristoranti, pizzerie, bar,
Val d’Aosta, Lombardia:
un pubblico motivato e alberghi, gastronomie:
qualifi cato che ha confermato
Girogusto Pro-
un pubblico motivato e
fessional come punto di
qualificato che ha
incontro per “chi decide confermato questo evento
davvero”.
come punto di incontro
La degustazione dei prodotti
Menù – non stop tutti per “chi decide davvero”
i giorni dalle 10 alle 20 – a
cura degli chef qualificati della società 3. Maurizio Golinelli con le 3
di Medolla, ha ampiamente presentato
preparazioni e ricette realizzate
La Parmigiana.
macchine per pasta
4. Silvano Fabbrini e
con le novità 2010 come la maionese Salvatore Coppola di Stima,
all’arancia, il farcigusto, il tortino ai azienda che come novità ha
presentato la piastra a
frutti di bosco, il preparato alla crema
induzione con cappa.
2
1. Marina Gelmi
e Marella Giori di
Giori Distilleria
e la loro selezione
di grappe e liquori.
2. Il team
Big-Galbani
Foodservice:
Massimo Meloni,
chef, Alessandra
Muro, product
manager,
Alessandro
Bischetti, chef, e
Laura Giusto,
channel manager
Galbani
Foodservice.
5. Gianluca Dondi, titolare Direca con il
rivenditore di Genova Massimiliano Pesce.
6. Cinzia Tosetti, P.R. della
Tenuta Vinicola La Tenaglia.
7. Antonio Vanzini, titolare di Vanzini
Vinicola con l’agente Claudio Pallotta.
9
8
10 8. Lo staff del salumificio Antica Foma
rappresentato da Maurizio Morelli e
Stefano Bruni.
9. Eugenio Baudana, titolare di Cascina
Rovelli che ha presentato un’ampia
selezione di vini dell’Oltrepo Pavese.
10. La bella presentazione dei prodotti
Marzadro con Maurizio Zan (capoarea
Trentino) e Mattia Marzadro, titolare della
distilleria che porta il suo cognome.
11
13
14
35
Lo staff Menù. Da sinistra Annalisa, lo chef Massimiliano Barioglio, Francesca,
Graziella, lo chef Gianluca Galliera, Monica Copetti e accosciati Massimiliano
e Jessica. Artefici della degustazione Menù non stop hanno puntato su piatti
realizzati con i prodotti novità Menù 2010.
40
4
11-12. Le preparazioni
Debic-FrieslandCampina
Italy presentate da Anna
Maria Lucchesi e Giampaolo
Fornara, entrambi chef
promoter dell’azienda.
13. Filippo D’Aponte
responsabile commerciale
e Mauro Fantini titolare di
Art Menù Factory, azienda
leader di menù da tavolo.
14. Maurizio Viale, area manager
di Cantine Romagnoli,
mostra la bottiglia della nuova
collezione ZeroCinquanta.
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49_ESTERO.indd 1 26/05/11 08.28
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Lo staff di IB Food,
i magazzini e gli uffici direzionali
IB Food’s staff, warehouse & offices
ESTERO_UK_89.indd 1 24/01/14 14:21
ESTERO_999.indd 1 08/11/16 15:07
strategiemenù
strategiemenù
L’obiettivo principale
degli show-room è
quelle di avvicinarsi
ancora di più alla
clientela per poter
ospitare all’interno
di una piccola sede
cuochi, ristoratori,
baristi, pizzaioli,
albergatori e poi
poter presentare al
meglio tutti i prodotti
in catalogo.
In questa pagina, lo show-room
Menù di Termini Imerese.
Operazione
show
room
D
Un nuovo,
opo tanti anni di contatto costante e stretto rapporto con
i propri clienti, la Menù ha pensato di varare un progetto
grande progetto
che potesse permettere di essere ancora più vicina
per rispondere
ai suoi interlocutori privilegiati, cioè gli operatori del
ancora meglio mondo dell’ospitalità e della ristorazione. Gli show-room sono tre e
sono già tutti aperti ma soprattutto operativi. Si trovano in tre zone
alle richieste strategiche per coprire un po’ tutto il territorio nazionale.
e alle esigenze Il primo è stato aperto a Casalnuovo, vicinissimo a Napoli nel
dei proprio 2004 ed è stato seguito inizialmente da Salvatore Varriale, che
all’epoca era capo area. Da settembre 2005 è stato infatti promosso
direttore vendite per l’area dell’Italia del sud e si occu-
interlocutori
pa dei clienti che si trovano da Roma in giù. Salvatore Varriale
mantiene però la supervisione diretta dei due show-room di
Napoli e di Termini Imerese.
Perché la scelta di inaugurare gli show-room?
“Vista la positiva esperienza del primo, inaugurato a Napoli,
ci siamo subito impegnati ad aprire altre due realtà - spiega
Gianfranco Toso, direttore marketing Menù - Una in Sicilia, a
Termini Imerese, e l’altra a Rimini. Con il meeting di gennaio
2005 abbiamo potuto fare un primo consuntivo del lavoro
del primo show-room alla forza vendita. Dopo solo otto mesi
di attività dello show-room di Napoli abbiamo avuto risultati
decisamente positivi e questo naturalmente non poteva che
spronarci a nuove aperture. La promessa è stata mantenuta e
in ottobre dello stesso anno 2005 abbiamo inaugurato le due
Termini Imerese (Pa)
Questo show-room è facile da raggiungere
in auto, visto che si trova all’uscita
dell’autostrada di Termini Imerese, in un centro
residenziale di recentissima costruzione.
Lo show-room siciliano è anche situato
su una collinetta, in uno splendido scenario,
con una bellissima vista sul mare.
Lo show-room di Termini Imerese è
seguito dal capo area Luciano Gaglio.
Show Room Menù
Via On. G. Seminara, 8 - 90018 Termini Imerese (Pa)
La Menù sempre più
vicina ai suoi clienti
nuove strutture di Termini Imerese e di Rimini”.
L’obiettivo principale degli show-room è quelle di avvicinarsi
ancora di più alla clientela per poter ospitare all’interno di una
piccola sede cuochi, ristoratori, baristi, pizzaioli, albergatori e
poi poter presentare al meglio tutti i prodotti in catalogo. Ma
soprattutto farli assaggiare organizzando per loro degustazioni
mirate con prodotti e anche menù a tema.
Dagli antipasti ai dolci. “Le prime colazioni
per gli alberghi, piadine e bruschette per
pub e birrerie - commenta Gianfranco Toso
- Veramente tutte le specialità a catalogo
possono essere provate e degustate. Ogni
cliente può prendere accordi con l’agente
della sua zona e organizzare sempre solo e
rigorosamente su appuntamento la degustazione
mirata. Presso ogni show-room
sono sempre disponibili alcuni nostri chef,
in grado di presentare diversi abbinamenti,
i migliori utilizzi del prodotto e tante ricette
per variare i menù quotidiani. All’interno
dello show-room poi i clienti troveranno
non solo i nostri prodotti in esposizione ma
anche una vasta gamma di attrezzature per
utilizzare o presentare al meglio prodotti
e ricette, come sorbettiere, cioccolatiere;
forni da bruschetta, attrezzature per buffet
Lo show-room si rivolge a clienti storici,
nuovi e potenziali che desiderano avere
una prima, iniziale conoscenza con le
tante specialità in catalogo. Lo showroom
vuol essere una fiera, praticamente
un salone specializzato permanente,
disponibile per dodici mesi all’anno.
In questa pagina, lo show-room Menù di Rimini.
Rimini
Lo show-room di Rimini, studiato per
rispondere alle richieste dei clienti
effettivi e potenziali dell’Italia del
centro-nord, è stato inaugurato in un
ex bar-ristorante. Comodo per essere
raggiunto in auto, si trova infatti appena
fuori dall’uscita autostradale di Rimini
sud ed è attrezzato con cucina per poter
organizzare senza problemi tecnici le
degustazioni di prodotti.
Lo show-room di Rimini è seguito dal
capo area Maurizio Dallara.
Show Room Menù
Via Nuova Circonvallazione, 67
47900 Rimini
24
25
27
Menù ha sempre dato priorità al rapporto con il cliente e per facilitare le relazioni ha inaugurato in tempi
e città diverse gli Show-room Menù, spazi dedicati all’informazione e a dimostrazioni-prodotto.
E non manca mai la sua presenza istituzionale, con grandi stand, alle fiere del settore in Italia e all’estero.
I mercati internazionali vedono Menù presente nel mondo attraverso sedi proprie, distributori ed
importatori in continuo affiancamento di chef dimostratori.
fiere
MENÙ
Giro d’Italia 2008
La Menù ha raggiunto importanti risultati al
Giro Fiere Italia del primo trimestre 2008.
Dalla provincia di Trento a quella di Teramo la
grande squadra Menù è stata presente con
cuochi, direttori, agenti, capi area, hostess e
tanti tantissimi prodotti Menù con i quali sono
state inventate nuove ricette e preparazioni.
TECNOBAR & FOOD
Padova, 10/13 febbraio
Sette importanti pizzerie
d’asporto delle
province di Verona-
Padova-Rovigo-Ferrara
riunite allo stand Menù.
Un’importante occasione
per degustare le
ultime novità proposte
da Menù per le pizzerie.
RISTOREXPO
Erba (Como),
17/20 febbraio
Un secondo piatto
preparato con la
GranSalsa di
zucchine in asettico
Menù, una delle
tante novità dei
prodotti Menù 2008.
ALIMENT & ATTREZZATURE
Montichiari (Brescia), 16/19 febbraio
Una delle preparazioni di
primi piatti presentate nel
corso del Giro Fiere Italia.
Da sempre i condimenti
Menù sono leader nel
settore della ristorazione.
Erba (Co)
Montichiari (Bs)
FIERA DELL’ALTO ADRIATICO
Caorle (Venezia), 17/20 febbraio
Lo stand Menù dove, oltre
ai prodotti Menù, sono
stati presentati le linee
delle colazioni L’Albero
della Vita e delle pietanze
pronte I Benserviti.
EXPO RIVA HOTEL
Riva del Garda (Trento),
27/30 gennaio
Una giovane hostess
Menù presenta una preparazione
Bruschetta…
Mia, il progetto Menù
dedicato al segmento
bruschette e idee snack
che nel 2008 compie 10
anni di successi.
Riva del
Garda (Tn)
Caorle (Ve)
Padova
MIA
Rimini, 23/26 febbraio
L’ampio spazio dello stand Menù al Mia dedicato
a Bruschetta…Mia. Lo staff dei cuochi Menù.
Da sinistra: Giovanni Fanti, Tommaso Ruggeri,
Diego Ponzoni, Leonardo Pellacani, Simone Ricci,
Giovanni Pace, Sonia Cordeschi e l’hostess Laura.
Accosciato Gianluca Galliera.
SARAL
Silvi Marina (Teramo), 8/12 marzo
Brindisi allo stand Menù. Oltre alle
hostess ed agli chef Menù Giovanni
Pace (accosciato) e Giovanni Fanti
(destra) sono riconoscibili - dall’alto
al centro in senso orario - Roberto
Palladino (agente Campobasso),
Alessandro Manzi (agente Chieti),
Pierluigi Campi (capoarea parte della
Toscana), Salvatore Varriale (direttore
vendite), Mario Moscianese (agente
Ascoli Piceno), Franco Romagnoli
(capoarea Umbria-Marche-Abruzzo).
Rimini
TIRRENO C.T. CARRARA
Massa, 2/5 marzo
Massa
Il grande stand Menù
alla fiera di Massa. Sono
oltre seicento le referenze
disponibili a catalogo
dei prodotti Menù, che
coprono tutti i segmenti
della ristorazione.
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Silvi Marina (Te)
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estero
estero
menùestero
menùestero
Menù, filo diretto con la Spagna
Menù sempre più presente in
Spagna grazie all’introduzione
di agenti sul territorio,
la distribuzione diretta dall’Italia
e la consulenza tecnica di uno
chef promoter di Barcellona.
a Spagna occupa la maggior parte
della Penisola Iberica e si affac-
sia sul Mare Mediterraneo che Lcia
sull’Oceano Atlantico. Inoltre il suo territorio
è estremamente vario, anche climaticamente,
per cui i prodotti dell’agricoltura,
dell’allevamento e della pesca
sono molti e variegati. Culturalmente la
Spagna è il risultato dell’inuenza delle
popolazioni che nel corso della storia si
sono insediate nel suo territorio: Iberi,
Celti, Fenici, Greci, Romani, tribù barbare
ed Arabi. La sua cucina, come tutte
le altre manifestazioni culturali, ne ha
quindi risentito moltissimo. Fatte queste
premesse, si capisce la grande varietà
di ingredienti e ricette che caratterizzano
le sue tradizioni culinarie. Ingredienti
e ricette che ricordano comunque moltissimo
la cucina mediterranea e quella
italiana in particolare. Anche in Spagna,
come in Italia, inoltre ci sono differenze
tra regione e regione per cui è poco
appropriato parlare in generale di cucina
spagnola. Di seguito presentiamo le
caratteristiche delle principali zone geogra
che.
LA CUCINA REGIONALE
Cucina basca. Basata essenzialmente
su squisiti piatti di pesce (merluzzo,
nasello, seppie), arricchiti da salse colorate;
non sono però da dimenticare le
deliziose costolette di manzo e di vitello.
Cucina galiziana. Basata anch’essa
sul pesce a cui si aggiungono i frutti di
mare. Altri piatti tipici sono: il cosciotto
d’agnello, le empanadas e
la selvaggina.
Cucina catalana. Fondalmentalmente
rustica,
offre una quantità
innita di piatti a base
di carne e di pesce che
vengono serviti con salse
particolari: il sofrito,
la samfaina, la picada
e l’alioli.
Cucina castigliana. É
il regno degli arrosti per eccellenza,
degli insaccati, dei
pesci particolari, delle zuppe e
di una gran varietà di pane dolce e
salato base delle migas. Nella Vecchia
Castiglia i piatti più famosi sono: il tostòn
o lechòn, maialino che non deve superare
le tre settimane di vita e che viene
cotto al forno o allo spiedo; le lingue di
agnellino in umido; le pernici alla segoviana;
le orecchie di maiale in insalata; le
trote del Tiétar e del Tormes; i cangrejos
de rio, gustosi gamberi di ume in padella;
i choritozos, prelibati insaccati. Nella
regione del Leòn invece vanno ricordati
il chorizo e il butillo, fatto con carne di
maiale lavorata con paprika e parte delle
ossa. La cucina madrilena va ricordata
per il cocido madrileno, un ricco bollito;
la trippa alla madrilena; la sopa de ajo,
zuppa all’aglio molto rinomata; le judas
blancas, fagioli bianchi; i churros, specie
di frittelle dalla forma allungata e
molti altri piatti dal sapore deciso. Nella
Nuova Castiglia vanno ricordate le migas
canas, tortini di pane con l’uva, e il
pollo alle mele.
Cucina andalusa. L’Andalusia è la regione
spagnola che più di ogni altra ha
subito l’inuenza islamica. I suoi piatti
più tradizionali sono il gazpacho e il pesce
e i frutti di mare per lo più infarinati
e fritti (pescaitos). In Andalusia i cuochi
sanno friggere il pesce come in nessun
altro luogo della Spagna e accompagnano
i loro capolavori con lo sherry.
Ma il suo prodotto più straordinario è lo
squisito prosciutto di montagna ottenuto
dalla carne di una speciale razza di
maiali (jamòn serrano). Altre specialità
sono: la berza andaluza, a base di maiale
e verdure; la coda di rospo al Pedro
Ximenez; le tortillas de camarones, frittate
di gamberi; le uova alla amenco; le
code di toro.
Italia, Germania e Austria
unite da Menù
Da tre anni Menù sta conquistando
il mercato della Germania e
dell’Austria con la sede di
Monaco e un’importante rete
di agenti in grado di seguire
tutto il territorio
enù sta lavorando in Germania ormai da tre
anni con un progetto di vendita diretto, primo in
MEuropa per il settore. Come in Italia ha permesso
di instaurare un rapporto diretto con i clienti tramite
una rete di agenti professionisti che, grazie alle
conoscenze della cucina italiana e tedesca ma
soprattutto di tutti i prodotti in catalogo, riescono
a consigliare le scelte migliori per realizzare piatti
mediterranei in grado di piacere e affascinare il
consumatore tedesco. Inoltre sia in Germania
che in Austria Menù ha l’importante opportunità
di consegnare direttamente e di arrivare
anche con pochi cartoni a ogni singolo cliente.
Menù segue la zona a nord di Amburgo e Lubecca
grazie al capoarea Danilo Varaldo e al suo
team di 5 agenti, la zona nord Reno Westfalia e
Francoforte con il capoarea Nuno Gil Macedo e
i suoi 7 agenti, la Turingia e la Baviera (capoarea
Giorgio Zurlo con i suoi 5 agenti), Berlino e
Germania nord-est con Adriano Vinci, Austria e
Baden-Wuttemberg con il gruppo di Paolo Geretto
composto da 6 agenti. Sono tutti ragazzi giovani e
motivati che stanno realizzando un progetto unico in
Germania, progetto che ha permesso di partecipare a
eventi importanti come quello di Vienna presso l’Ambasciata
insieme al cliente Dal Toscano.
Di recente è stata organizzata anche una bellissima cena presso il
consolato di Friburgo. Queste occasioni permettono di avvicinare
il mondo Menù e la cultura italiana a ristoratori di alto livello di
cucina made in Italy ma anche a chef tedeschi che sempre più
stanno cercando di offrire un menù raffinato e mediterraneo
nei loro ristoranti.
Ultimamente Menù ha aperto anche un bellissimo show-room
in pieno centro a Monaco dove c’è la possibilità di degustare
piatti realizzati grazie all’estro e alla professionalità della nostra
Chef promoter Marianna Savino, sempre con i prodotti Menù. Il
cliente può entrare e assaggiare i prodotti per poi acquistarli tramite
l’agente Antonio Savino che gestisce lo show-room con la passione
e la voglia di chi ha capito l’importanza di portare sempre più
la professionalità nella cultura culinaria italiana, fino ad oggi poco
premiata e valorizzata in Germania e in Austria come meriterebbe.
Molti clienti propongono le loro ricette e sono diventati parte integrante
e promotori del progetto Menù come La Commedia di Norimberga
che ha voluto realizzare per i suoi 25 anni una bellissima pizza fatta
solo con i prodotti Menù.
Nella patria della birra, delle patate e dei wurstel Menù è riuscita
a portare un po’ per volta i suoi prodotti, realizzando piatti tipici
tedeschi, ma anche italo-tedeschi, coniugando l’esperienza italiana
all’estero dei cuochi tedeschi che ben conoscono i gusti della
popolazione sassone.
In Germania Menù si trasforma in Menù tedesca ma non nasconde
la voglia di diventare a breve “Menù Europa”, perché la buona
cucina e la passione per la qualità è presente in tutta Europa e la
professionalità di un agente ben preparato e appassionato è sempre
vincente, dappertutto.
Germania:
non solo patate, crauti e würstel
Questo modo di dire ha accompagnato da sempre l’idea collettiva
sulla gastronomia tedesca. Invece si possono gustare piatti di ogni
genere e di ogni gusto, dalla carne al pesce, ai prosciutti alle famose
salsicce e ai dolci. Come in ogni paese Europeo ogni regione ha la
sua specialità. In Turingia si trovano i Bratwurst al forno (salsicce al
forno), in Franconia i Nürnberger Bratwürste o 3 im weckla (piccole
salsicce in un panino), e si ci sofferma in Baviera con l Haxen (un
IB FOOD
THE BEST OF
ITALY IN THE UK
IB Food è stata acquisita nel maggio 2012 da Menù srl ed è uno dei
distributori leader del Regno Unito di specialità della cucina italiana
B Food è uno dei distributori leader del Regno Unito nella settore della ristorazione per le specialità della cucina mediterranea ed italiana ed
Iin particolare per prodotti provenienti direttamente dall’Italia realizzati nel pieno rispetto delle ricette della tradizione regionale e casalinga.
IB Food è stata acquisita nel maggio 2012 da Menù srl e vanta nel proprio portafoglio oltre 300 prodotti, tra cui più di 35 tipi di pasta e
tantissime proposte di salse che spaziano dalla crema di porcini e tartufo alla salsa di noci. La gamma proposta da IB Food è veramente
molto ampia e offre la possibilità di creare ottime ricette con un limitato impiego di tempo e mano d’opera in quanto gli ingredienti e le
materie prime sono conservati e la loro diponibilità non è soggetta a stagionalità garantendo qualità e puntualità nelle forniture.
Grazie a un partner come IB Food e al suo ampio portafoglio di salse, ingredienti speciali, pasta di alta qualità, olio extravergine d’oliva i
ristoratori non dovranno impiegare tempo per la ricerca di materie prime e potranno dedicarlo allo sviluppo di nuove ricette ... e soprattutto
avranno più tempo da dedicare al più vitale degli ingredienti: i loro preziosi clienti.
IB Food is one of the UK’s leading
catering suppliers of speciality authentic
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using only home made or local produce.
We are proud to announce the merge
with Menu Srl, one of the leading
suppliers to the catering food speciality
sector as well as to the restaurant
and hotel trade with over 60 years of
experience in the business.
We currently have over 300 products
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35 types of pasta (premium quality,
dried egg pasta that comes in many
unusual shapes and sizes) and many
combinations of sauce ingredients from
Ceps and Truffle to Walnut. It is true
to say we have everything you need
to create exquisite Mediterranean and
Italian cuisine.Our range provides the
innovative chef with a simple way to
develop and create exciting dishes with
the minimum of labour and time. And,
because the ingredients are already
preserved they are not subject to
seasonality, therefore consistency of
supply, quality and taste is guaranteed.
As UK suppliers & wholesalers of high
quality egg pasta, extra virgin olive oils,
ambient meats, sauces and speciality
ingredients, with iB Food less time can
be spent finding products meaning
more time free in the kitchen to develop
new recipes and to devote time to the
other Vital Ingredient, your precious
customers.
HONG KONG
TASTE OF ITALY
A Hong Kong il 27 settembre 2016 è stato il giorno dedicato alla cucina italiana.
“Classic Fine Foods”, distributore Menù di Hong Kong, ha organizzato un bellissimo
evento utilizzando tutti i prodotti a marchio italiano, con la collaborazione del corporate
chef Menù per l’estero Tommaso Ruggieri e l’export area manager Loris Sola. La
manifestazione si è svolta al ristorante “Isola”, importante cliente Menù di Hong Kong
che fa parte di un gruppo di ristoranti presenti in tutto il mondo, il Gruppo GAIA. Lo
chef Menù Tommaso Ruggieri, in collaborazione con Omar Agostini, chef del ristorante
Isola, ha preparato un ricco buffet di antipasti all’italiana e un’ampia serie di primi piatti,
tutte proposte con prodotti Menù. Decisamente notevole l’affluenza di professionisti del
settore, ristoratori e proprietari di hotel.
In Hong Kong this year, the 27th of September was dedicated to Italian cuisine.
“Classic Fine Foods”, Menù’s Hong Kong distributor, organised a fantastic event
using all of its Italian branded products, and was assisted by Menù overseas
corporate chef Tommaso Ruggieri and export area manager Loris Sola. The event
took place at “Isola” restaurant, an important Menù client in Hong Kong that forms
part of a group of restaurants with a global presence, the GAIA Group. Menù
chef Tommaso Ruggieri, together with Omar Agostini, chef at the Isola restaurant,
prepared a rich buffet of Italian antipasti and a wide range of pasta and rice dishes, all
of which using Menù products. The event was notable for the significant presence of
professionals from the sector, restaurateurs and hotel owners.
SEOUL
COOKING
FULL TIME
Il 29 e il 30 settembre a Seoul sono state due giornate full time, ricche di eventi
focalizzati sulla presentazione dei prodotti Menù e del loro utilizzo in ristorazione, il tutto
organizzato da BORA Ltd, distributore Menù in Corea del Sud. La manifestazione, che
ha visto la partecipazione del corporate chef Menù Tommaso Ruggieri e dell’export
e area manager Loris Sola, ha creato tanti contatti interessanti con professionisti del
settore, e prevedeva anche un particolare evento presso
un importante hotel della catena alberghiera mondiale
“Hotel THE K”. Inoltre nella cucina professionale di BORA
Ltd è stata organizzata una Cooking Class Menù che ha
incontrato tanto interesse e partecipazione.
On 29 and 30 September BORA Ltd, Menù distributor
in South Korea, organised two ‘full time’ days in Seoul
packed with events focused on the presentation of Menù
products and their use in the catering sector. Involving
Menù corporate chef Tommaso Ruggieri and export and
area manager Loris Sola, the initiative was an interesting
chance to network with industry professionals and also
included a special event at an important hotel belonging
to the global “Hotel THE K” chain. In addition, the BORA
Ltd professional kitchen also held a Menù Cooking Class
which generated a great deal of interest and participation.
49
39
45
36
57
28
SITO.S 2
22-04-2002, 6:27
31
Cod 0302
Ciotola SVUOTA PENSIERI
(diametro cm 26,5xh8,5)
Cod 0301
Portaluce SATURNO
(con candela e stoppino
diametro cm 13xh10)
Le bucce scartate della lavorazione del
pomodoro, uno dei tanti prodotti
dell’azienda di Medolla, sono la materia
prima d’elezione del progetto Ri-Genera
Cod 0303
Rendiresto
(cm 20,5x20,5xh2,5)
Cod 0300
Vaso ORME
(diametro cm 18xh34)
Cod 0304
Svuotatasche
(cm 19x19xh4)
47
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considerare non come mera destinazione delle cose “ri-utilizzabili” ma come
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Corsi, aggiornamenti, master formativi: momenti
CruCiali firmati dall’azienda menù per essere sempre
a ConosCenza delle novità sul settore maCelleria in
termini di preparazioni, ingredienti e abbinamenti
Forza vendite, direzione marketing e chef promoter al corso Menù di Vicenza, dove Claudio Roma e Monica Copetti hanno illustrato le loro preparazioni ai
macellai presenti, che aderiscono al progetto Le Macellerie del Gusto di Vicenza e provincia. Il corso si è tenuto al Centro Formazione ESAC di Creazzo (Vi).
ATTIVITA_macelleria_1.indd 1 27/10/14 08:23
29
Iniziative diverse di
marketing hanno
accompagnato
il percorso di
comunicazione
Menù: dal Portale
“Ristitalia” (2008) ai
piatti “Pizza Friends”
(2009), passando dal
Progetto “Ri-Genera”
(2010) fino alla
presenza televisiva
nel primo Talent
dedicato alla pizzeria
“Masterpizza” su
Alice TV (2015).
Solo per citarne
alcuni.
www.menu.it
www.menu.it
Basta collegarsi
con l’indirizzo
web di Menù
per mettere in
collegamento
virtuale -ma
interattivo- il
mondo della
ditta di Medolla
e i suoi clienti
Navigate con
Menù!
MENÙ 2.0
IL NUOVO SITO MENÙ
Menù ha realizzato un nuovo sito,
ricco e coinvolgente, rivolto ai
professionisti e capace di
rappresentare un’azienda che
si conferma leader del settore e
sempre all’avanguardia
Un ottimo
punto di
partenza: la
suddivisione
per linee di
prodotto, tutti
i brand di
casa Menù.
Uno strumento
importante, la Città
Ideale Menù, che con
le sue undici vie permette
di esplorare il catalogo,
fi ltrando i prodotti per
settore/tipologia di
attività. Ogni strada ci
indica una tipologia di
esercizio: Macelleria,
Forno/Pasticceria, Hotel e
così via.
La rivista Menù, con
i numeri speciali dedicati
al mondo della Pizza e
della Macelleria. Tutte
le edizioni presenti sul
sito sono direttamente
sfogliabili dal web.
Club Menù: un’area ESCLUSIVA dedicata
a chi accede e si iscrive al sito. Soltanto gli
iscritti al Club Menù avranno accesso a un
database di ricette video e contenuti speciali.
Le ricette Menù, oltre 700, tantissime proposte creative realizzate dagli
chef Menù complete di dosaggi e consigli, suddivise per categorie. Le pagine
di dettaglio si presentano con una struttura immediata completa di ogni
informazione, compreso i prodotti Menù utilizzati per la realizzazione.
Importanti gli eventi
dedicati alla formazione
e la presenza sul web
(il sito, oggi completamente
rinnovato, è nato nel 2002).
Tutte le specialità
Menù, oltre 800
referenze, suddivise per
linee e per categorie
(carciofi, funghi, salse,
etc.). Grazie a tag
appositamente studiati su
ogni singolo prodotto si
offrono immediatamente
suggerimenti di altre
referenze della stessa
tipologia. Se si guarda
una crema al tartufo viene
suggerito anche
un carpaccio di tartufo
o un fungo. A fondo pagina
poi vi è un collegamento
diretto tra prodotto e ricette
proposte.
40
MENU_IT_98.indd 1 11/04/16 12:08
La pagina di dettaglio del
Prodotto Menù fornisce le
informazioni legate al prodotto: tutte le
informazioni di base come confezione,
imballaggio, caratteristiche, impieghi,
fotografi e e indicazioni nutrizionali (senza
glutine, senza lattosio, ecc..) ed elenco
(con link) delle ricette realizzabili con
i prodotti selezionati.
L’azienda Menù srl,
le sue tante attività,
le fi ere, gli showroom,
la sua storia, i suoi valori.
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58
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un’aziendadivalori
anniversari
anniversari
Menù in continua crescita
80 anni di attività alimentare
di cui 50 nel catering
D
al salumificio fondato da
Romolo Barbieri a Cavezzo
(Modena) nel 1932
all’attuale società sono passati già
ottant’anni ma con una vera e propria
metamorfosi. Oggi la Menù,
presieduta da Rodolfo Barbieri, il
figlio di quel Romolo fondatore, è
una realtà con 250 dipendenti, oltre
300 agenti per circa 30.000 clienti,
più di 700 prodotti in catalogo, uno
stabilimento che supera i 50.000
metri quadrati di superficie e 72
milioni di euro di fatturato. Ripercorriamo
le tappe più importanti
della Menù per tracciare la sua storia.
1932 - Romolo Barbieri, padre di Rodolfo, fonda il
salumificio che porta il suo nome
1941 - Inizia la produzione del ragù Tutto, la prima
specialità alimentare che aprirà la strada a tutte
le altre
1950 - Nasce la ditta Robar. Inizia la produzione
dei dadi per brodo e contemporaneamente anche
di alcune specialità pronte
1956 - Rodolfo Barbieri prende le redini dell’azienda
in seguito alla morte del padre privilegiando la
produzione di specialità alimentari
1962 - La Robar inizia a operare nel settore catering
grazie all’ingresso in azienda di Clorindo Grandi
come direttore commerciale
1967 - Nasce il prodotto Pomodorina
1972 - Cambia la ragione sociale in Menù
1974 - Inizia la costruzione dello stabilimento
di Medolla, in provincia di Modena. Nello stesso
anno tutte le ricette studiate per utilizzare i prodotti
Menù vengono supervisionate da Giliana Barbieri
e direttore di produzione diventa William Cappelli.
1992 - Nasce la rivista Menù, in occasione del
60° anniversario di attività e 30 di produzione Menù
1994 - Scompare prematuramente Giliana Barbieri,
chef e supervisor prodotto
1998 - Nasce il sito www.menu.it e il progetto
Bruschetta...Mia
Gli stabilimenti. Il disegno
del 1940 del progetto
della fabbrica di Cavezzo
e il nuovo stabilimento
Menù a Medolla nel 2010.
La famiglia. Romolo
Barbieri nel 1932 con la
moglie e il figlio Rodolfo
Barbieri, attuale Presidente
e nel 1997 Rodolfo
Barbieri con la moglie
Maria Teresa Muratori
Casali, i figli Anna Rosa e
Romolo Barbieri durante
un meeting aziendale.
Sotto, Giliana Barbieri,
chef e supervisor prodotto,
ha affiancato il fratello
Rodolfo dal 1975 al 1994.
1999 - La Menù riceve la certificazione UNI EN
ISO 9002 per la qualità del processo produttivo
2003 - Viene assegnata la certificazione UNI EN
ISO 9001:2000 alla Menù
2006 - Apertura di 4 show-room in Italia, a Rimini,
Termini Imerese (Palermo), Casalnuovo (Napoli) e
naturalmente in sede a Medolla (Modena)
2007 - 40° anniversario del prodotto principe, la
Pomodorina
2009 - La Menù ottiene le certificazioni di sistema
di gestione UNI EN ISO 22000:2005 per la sicurezza
alimentare e la UN EN ISO 9001:2008 per la qualità
2010 - A maggio parte Girogusto Professional,
l’evento-vetrina per la ristorazione in Italia che si
propone come obiettivo degustazioni in diverse
tappe. Il 20 ottobre viene ufficialmente benedetta
la piccola cappella dedicata a San Gabriele, fatta
costruire dalla famiglia Barbieri a fianco dello
stabilimento Menù a Medolla
2011 - La rivista compie 20 anni e Girogusto
Professional si conferma un evento di successo,
nella sua formula di manifestazione itinerante che
celebra il cliente in prestigiose locations
2012 - Menù festeggia 80 anni di attività nel settore
alimentare e 50 nel catering
“
Menù è una realtà con
250 dipendenti, oltre 300
agenti per circa 30.000
clienti, più di 700 prodotti in
catalogo, uno stabilimento
che supera i 50.000 metri
quadrati di superficie e
72 milioni di euro di fatturato
”
“
Dal salumificio
fondato da Romolo
Barbieri a Cavezzo,
in provincia di Modena,
nel 1932 all’attuale
società sono passati
già ottant’anni ma
con una vera e propria
metamorfosi.
Ottant’anni di attività
nel settore alimentare
di cui cinquanta
nel catering
”
35
anniversari&meeting
Una festa per gli 80 anni
n appuntamento veramente speciale quello del 42º
Meeting Menù. La ricorrenza così importante richiedeva
un evento adeguato. Non capita infatti tutti gli anni di fe-
l’ottantesimo anniversario della propria Usteggiare attività
La megatorta preparata per
festeggiare gli anniversari Menù in
occasione del 42º meeting a Abano
Terme: 80 anni di attività nel settore
alimentare di cui 50 anni nel catering.
Il 42º meeting
Menù è stato
l’occasione per
celebrare nel
modo migliore
l’importante
anniversario della
ditta di Medolla
e il cinquantesimo nel catering! Così all’hotel Alexander Palace di
Abano Terme, in provincia di Padova, oltre al nutrito programma
che da sempre distingue i Meeting Menù, è stata organizzata
un’autentica festa di compleanno con un video e una mostra fotografica
celebrativi a ripercorrere le tante impotanti tappe di questi
ottant’anni di successi, corredati anche da un libretto esplicativo.
Il salumificio fondato da Romolo Barbieri a Cavezzo (Modena) nel
1932 ha attraversato una vera e propria metamorfosi per arrivare
all’attuale società. Oggi la Menù, presieduta da Rodolfo Barbieri,
figlio del Romolo fondatore, è una realtà con 250 dipendenti, circa
350 agenti per circa 30.000 clienti, più di 700 prodotti in catalogo,
uno stabilimento che supera i 50.000 metri quadrati di superficie
e 72 milioni di euro di fatturato. Il Meeting poi è sempre molto
atteso da tutti, per l’informazione e la formazione ma soprattutto
per il momento delle premiazioni che ogni anno diventano sempre
più numerose a motivare i bravi agenti Menù. Per un’occasione di
festa così unica, il Meeting 2012 ha visto la partecipazione di oltre
500 persone, tra i 350 agenti (circa 320 gli italiani più gli stranieri
da Germania, Austria e Spagna) con le mogli, senza contare
tutti i dirigenti. Venerdì pomeriggio in programma il punto della
situazione 2011 e gli obiettivi 2012. Il 2011 si è chiuso in modo
positivo, con una crescita significativa del fatturato, nonostante
35
Il 2012 è stao un anno che
non si può dimenticare.
Dopo i festeggiamenti a
inzio anno per gli 80 anni di
attività Menù (di cui 50 nel
settore catering), nel mese
di maggio il terremoto ha
distrutto buona parte del
magazzino, del reparto
produttivo e degli uffici di
Medolla e Cavezzo.
Da subito è iniziata la sfida:
ricostruire, non arrendersi.
specialesisma
“Ricostruire adesso
è una sfida”
La rinascita di Menù, dopo il terremoto
che ha distrutto stabilimento e uffi ci
dell’azienda, nel racconto del presidente
Rodolfo Barbieri di Natascia Ronchetti
Rodolfo Barbieri e il figlio Romolo
durante un sopralluogo al magazzino
prodotti di Medolla altamente
lesionato dopo la scossa del
terremoto del 29 maggio.
A sinistra. Rodolfo Barbieri,
Presidente Menù, durante l’intervista.
Sotto. Maria Teresa Muratori Casali,
moglie e responsabile immagine
e Anna Rosa Barbieri, figlia e
responsabile risorse umane Menù.
avezzo (Modena) – “All’inizio, guardando tutto ciò
in pochi secondi il terremoto aveva cancellato, ho
Canche pensato di gettare la spugna. Una tentazione che
era come una flebile voce, quasi impercettibile. Ma è durata lo
spazio di pochi attimi, tanti quanti erano bastati al sisma per
distruggere. Ho parlato con mio figlio Romolo, che era deciso
ad andare avanti: ed era giusto così, è stato giusto così”.
Rodolfo Barbieri, presidente di Menù, è seduto davanti alla
scrivania del suo ufficio, ricavato in una delle dieci strutture,
tra casette di legno e container, costruite in un
batter d’occhio insieme ai dipendenti nel cortile
dell’ex salumificio fondato dal padre Romolo.
Dopo le terribili scosse del 20 e 29 maggio che
hanno piegato l’Emilia è stato costretto, insieme
alla sua famiglia e ai suoi dipendenti, a fare i
conti con il corredo di devastazioni materiali e
psicologiche che ogni violento sisma lascia dietro
di sé. Ma non è mai più stato assalito dai dubbi.
“Adesso per me questa è anche una sfida”, dice.
29
specialesisma
“
Non bastano tenacia
e determinazione per la
rinascita di un’azienda
che, raggiunti gli 80 anni,
si rialza. Ci vogliono
anche cuore, coraggio,
passione
”
“
Avremmo
potuto
arrenderci.
E invece è
arrivata la forza
di ricominciare,
che ha coinvolto
anche operai e
impiegati
”
specialesisma
“
Menù ha scelto una
ricostruzione totalmente
in linea alle normative
antisismiche e ai criteri
della bioedilizia, nel
completo rispetto della
natura e della sicurezza
”
In questa pagina. Esterni ed interni di alcuni impianti di lavorazione,
di confezionamento e del magazzino a prelievo picking fortemente
lesionati dal sisma. Nella pagina di destra. Gli uffici provvisori a
Cavezzo costituiti da casette di legno e container nel cortile
dell’ex-salumificio. Uno dei nuovi spazi Kopron a Medolla adibito a
stoccaggio attrezzature e immagini che documentano le varie fasi di
smantellamento delle strutture lesionate.
Una questione di cuore
Non bastano tenacia e determinazione a spiegare la rinascita
di un’azienda che dopo aver raggiunto la boa degli ottant’anni
di vita si rialza, affronta la devastazione e ricostruisce, mattone
dopo mattone, il proprio futuro. Ci vogliono anche cuore,
coraggio, passione. Una miscela di emozioni e sentimenti
che, insieme a tempra dura da imprenditori, Rodolfo Barbieri
ha trasfuso nei suoi 230 dipendenti e nei 300 agenti sparsi
in Italia e nei Paesi oltreconfine. “Un impasto di fermezza e
orgoglio, di voglia di ripartire e di ambizione”, spiega. Certo,
ha giocato un ruolo importante la solidarietà dei dipendenti
di Cavezzo, dove hanno sede gli uffici, e di Medolla, dove si
trova lo stabilimento. “Dopo la prima scossa del 20 maggio
- prosegue -, lavoravamo a ranghi ridotti, per ripristinare le
condizioni di sicurezza: tutti erano stati collocati al piano terra,
con le porte spalancate. Poi la terra ha di nuovo sussultato e
tremato con violenza: il 29 maggio la scossa è stata distruttiva,
ha dato il colpo di grazia a fabbrica e uffici. Avremmo
potuto arrenderci. E invece è arrivata la forza di ricominciare,
che ha coinvolto anche operai e impiegati. Del resto la mia
prima preoccupazione è stata quella di eliminare timori tra i
dipendenti”.
I primi passi verso la rinascita
La moglie Maria Teresa e la figlia Anna Rosa, il 30 e il 31
maggio, si erano già collocate, in strada, davanti all’ex salumificio,
armate di un semplice banchetto e prodighe di due
sole parole - “Si ricomincia” - per rassicurare le maestranze,
i clienti, i compaesani. Così è stato, l’azienda è ripartita. “Nel
mese di luglio abbiamo anche registrato un aumento del 25%
degli ordini - dice Rodolfo -. Certo, il disagio è tanto. E prima
che tutto sia di nuovo a pieno regime, come una volta, prima
che tutto torni alla normalità ci vorrà forse circa un anno.
Dovranno essere demoliti e ricostruiti 30mila metri quadrati
di capannoni. Ma la produzione è stata nuovamente avviata,
con l’affidamento a un gruppo di contoterzisti. E gli impiegati
sono al lavoro mentre l’organizzazione commerciale è salva”.
Il futuro della Menù poteva essere ricostruito in due modi.
“Avevamo due strade davanti a noi - spiega ancora Rodolfo
-. Potevamo realizzare un nuovo stabilimento, dove trasferire
i macchinari, oppure ricostruire la fabbrica dove ci sono gli
impianti. Abbiamo scelto questa seconda alternativa, entro la
fine di quest’anno, probabilmente già dall’autunno, dovremmo
essere in grado di ripartire con la nostra produzione. Menù
ha scelto, con l’ausilio di ingegneri altamente specializzati e
puntando sul massimo della tecnologia, una ricostruzione
totalmente in linea alle normative antisismiche e ai criteri
della bioedilizia, nel completo rispetto della natura e della
sicurezza sul lavoro”.
Una nuova organizzazione
Parte della logistica, compresa l’attività di spedizione, è
stata trasferita a Nonantola, sempre nel Modenese, in grandi
magazzini presi in affitto. “È anche in corso il recupero della
merce rimasta intrappolata nel magazzino inagibile – aggiunge
Rodolfo Barbieri -. Il terremoto ha spostato i pallet, stiamo
lavorando per liberarli”. Adesso, ogni nuovo giorno è una
scommessa, una corsa contro il tempo, soprattutto una
battaglia che si rinnova. Ma è anche la scoperta di quanto
fosse forte il rapporto con i clienti, con le maestranze, con
gli agenti commerciali. Racconta la signora Maria Teresa:
“Abbiamo ricevuto in poco tempo 900 email da tutte le parti
del mondo, da persone che ci hanno confermato la loro vicinanza
e solidarietà. Questo ci ha dato una forza incredibile”.
Anche Rodolfo Barbieri ha voluto scrivere una lettera. Ai suoi
dipendenti, che a nemmeno 48 ore dalla terribile scossa
La ricostruzione è iniziata. I nuovi tetti in legno ed un particolare
delle fondamenta sulle quali verranno inserite le colonne portanti dello
stabilimento: criteri di bioedilizia e normative antisismiche al 100%.
La voglia di reagire
La reazione è stata praticamente immediata. Nessun tentennamento
di fronte a un evento terribile come il terremoto,
che ti porta via tutto. Anna Rosa e Maria Teresa avrebbero
voluto appendere uno striscione di dodici metri, davanti agli
uffici, con sopra scritto “Stiamo risorgendo”. La frenetica
attività di ricostruzione è stata alla fine più forte di qualsiasi
parola. Oggi, anche per la Menù, come per tutte le aziende
emiliane colpite, il sisma è uno spartiacque tra certezze che
credi granitiche e inscalfibili e certezze da ricostruire. In poco
tempo molta strada è stata fatta. Altra è da percorrere, senza
rese o cedimenti. Come un’Araba fenice Menù risorge dalle
proprie macerie, portando con sé una nuova consapevolezza.
“Un terremoto - dice Anna Rosa, che è responsabile del
personale e della linea di produzione dell’aceto balsamico -, ti
del 29 maggio erano già al lavoro, infaticabili, nonostante il porta a scoprire un’altra parte di te stesso, una parte che non
profondissimo stress provocato dal terremoto, per costruire avresti mai immaginato di possedere. È quella più ancestrale,
le strutture prefabbricate che temporaneamente ospitano gli legata al più profondo istinto di sopravvivenza”. Anche per
uffici. “Tutte le mattine - ha scritto a nome di tutta la famiglia Rodolfo Barbieri molte cose sono cambiate. “Adesso dico
-, ci alziamo con la speranza di non sbagliare nelle gravissime sempre esattamente ciò che penso - spiega -. Devo solo
decisioni che dobbiamo prendere il più in fretta possibile, ma pensare ad andare avanti, a ricostruire. Prima del terremoto,
al meglio”. C’è molto della dura fibra degli emiliani in Rodolfo quando dovevo prendere decisioni importanti, cercavo di
Barbieri, cavezzese doc, come rammenta orgogliosamente. curare molto anche la forma. Cosa che ora è un lusso”. Tutto
C’è la scorza robusta, la voglia di lottare contro ciò che potrebbe
apparire anche ineluttabile. “La prima cosa che abbiamo quelli con Cavezzo, che reca ovunque i segni del terremoto,
si è cementato. I rapporti famigliari, quelli con le maestranze,
fatto è stata quella di contarci, noi e i nostri dipendenti - dice -. con il centro transennato, gli edifici crollati. Nemmeno la crisi
Eravamo tutti vivi, la cosa più importante. Poi, però, abbiamo economica che morde può fermare la rinascita. Per questa
dovuto valutare subito che cosa fare. E i dipendenti si sono storica azienda, fondata nel 1932 da Romolo Barbieri, si è
resi immediatamente disponibili”.
aperto così un altro capitolo: una nuova esistenza.
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un’aziendadivalori
letteramenù
Menù pronta
a ripartire:
UN NUOVO
GRANDE FUTURO
Il poster “Menù
come l’Araba Fenice
rinasce dalle sue
macerie” posizionato
su una delle pareti
dell’azienda.
D
opo il sisma che ha colpito
l’Emilia-Romagna il 20 e
il 29 maggio scorso, oltre
l’80% del complesso produttivo
della Menù era inutilizzabile. Ai primi
momenti di sgomento e disperazione
hanno fatto subito da contraltare
la determinazione, la passione e il
coraggio della famiglia Barbieri e
dei 230 dipendenti dell’azienda, il
lavoro determinante degli oltre 300
agenti Italia ed estero e il sostegno
dei numerosissimi clienti, italiani e
stranieri.
Grazie a queste qualità, a pochi mesi
dal terremoto, in una delle nuovissime
strutture costruite con le più avanzate
tecnologie edilizie antisismiche scelte
dall’azienda per la ricostruzione, il 15
ottobre sono ripartite alcune delle
produzioni dell’azienda. Al momento
sono circa trenta gli articoli in fase di
produzione, ma già nelle prossime
settimane il numero sarà incrementato,
così come la capacità produttiva,
grazie ad un’organizzazione su due
turni lavorativi. Si tratta di prodotti
sterilizzati in autoclave, in confezione
di vetro e in latte da 1 kg, che verranno
realizzati negli impianti produttivi non
danneggiati dal sisma. L’azienda
ha preferito produrre internamente
queste referenze per garantire l’elevato
standard qualitativo delle proprie
specialità, anche se l’obiettivo primario
di Menù è quello di riprendere al più
presto la produzione in asettico, che
contraddistingue l’azienda rispetto alla
concorrenza in termini di innovazione
e qualità.
La parola d’ordine subito dopo il
terremoto è stata “ricostruire ciò
che il sisma in pochi secondi aveva
distrutto”.
A metà novembre saranno completati
gli 11.500 metri quadrati di impianti
produttivi.
Per la ricostruzione Menù ha puntato su
tecnologie all’avanguardia, utilizzando
il più possibile un materiale naturale
e leggero come il legno. L’obiettivo
9
Ripartire, ricostruire:
una dura prova per tutti, che
ha richiesto cuore, coraggio,
passione oltre a tantissima
tenacia e determinazione.
SABATO 26 GENNAIO 2013
PARTENZA DI 6 PULLMAN PER LA VISITA AGLI UFFICI
DI CAVEZZO E AI NUOVI STABILIMENTI DI MEDOLLA
VENERDÌ
25 GENNAIO 2013
cuni momenti de eeting dea
orza endita en a rand ote
oogna di Piee di ento
IVCOP_MENU_supPizza_83.indd 1 27/08/12 13.42
“
…il meeting della T
è stato costruttivo, istruttivo, emozionante
e anche commovente…
“
”
“
29 MAGGIO 2012: LA NOTTE
18 GIUGNO 2012: L’ALBA
26 GENNAIO 2013: MEZZOGIORNO
DI FUOCO
… T …
...senza dubbio la parte più importante della convention è stata
la visita agli stabilimenti che ha permesso di “toccare con mano”
il lavoro immane affrontato da Menù in così pochi mesi, cosa non
sempre percepibile a migliaia di kilometri di distanza ...
”
“
”
”
...tutto si è svolto con grande scorrevolezza,
in un’atmosfera discreta come quando
si ritrova una grande famiglia molto unita...
La orza endita en riunita ne
nuoo stabiimento di edoa i sabato
mattino assiste aa reazione di omoo
arbieri che racconta a storia dea
ricostruzione dopo i sisma di maggio
22 iustra o stato attuae dei aori e
i progetti de prossimo uturo
In ueste pagine i messaggi di acuni
agenti capiarea riceuti dopo uesto
importante ed emozionante incontro
“
è veramente straordinario quelle che
è stato fatto e che si continua a fare dopo
pochi mesi dal disastro. Sembra una
s da della natura alla famiglia Barbieri
che ha saputo trasformare una tragedia
in un’opportunità non solo di ricostruire,
ma di investire sul miglioramento
”
“
…MEETING SPECIALE
e dico speciale, perché c’è voluta
una forza speciale, un coraggio
speciale, un’organizzazione
speciale e perché noi siamo
un’azienda speciale! Adesso
tocca a noi scendere in campo,
a tenere la testa alta, oltre che
portare sempre più in alto il
nome della Menù...
”
I ampionissimo 22 ianuca
aratea di oigo tra odoo
arbieri Presidente en e omoo
arbieri mministratore deegato
“
…definisco questo momento interessante
e unico nella storia dei nostri incontri, per
coinvolgimento, emozione, carica,
buoni propositi e grandi stimoli
colmi di determinazione. Tutti
coloro con cui ho parlato si
sono sentiti vicini all’azienda
come non mai, si sono sentiti
parte viva e determinante per
la rinascita e la crescita sotto
nuove vesti, ancora più belle
di prima…
”
Lrea he est 22 a competo capeggiata da Pieruigi ampi
che copre e proincie di oigo Venezia e Padoa
I nuoo stabiimento en isto daa tatae 2 a edoa
concept and graphic design Anna Rosa Barbieri
62
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RENZI_92.indd 3 30/10/14 07:37
concept and graphic design Anna Rosa Barbieri
cuni momenti
aa en di
edoa prima
dearrio de
Presidente
de onsigio
nrico Letta
I pranzo
organizzato
per a speciae
occasione ne
ocae aestito
appositamente
a fianco
dei nuoi
stabiimenti
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I Presidente
de onsigio
ha sautato
caorosamente
dipendenti che
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aria eresa
uratori asai
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aato in senso orario oroogiosimboo en che i terremoto ha ermato in oficina i 29 maggio 22
esponsabie
a nuoa paazzina ufici in ase di competamento acuni giornaisti con odoo arbieri
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Presidente en e dipendenti e orze deordine in attesa de Presidente
uartino87.indd 1 07/0/13 07:27 uartino87.indd 4 07/0/13 07:27
Il 30 maggio 2013
il Presidente del
Consiglio Enrico
Letta ha visitato
gli stabilimenti
produttivi di Menù,
ripristinati dopo il
sisma del 2012.
Le pagine della
nostra rivista hanno
raccontato una
giornata di grande
partecipazione e
di forti emozioni,
con la presenza dei
rappresentanti delle
istituzioni locali e
regionali.
a sinistra aro archini indaco di oncordia secchia Pama osti Presidente dessembea
Legisatia egione miiaomagna Vasco rrani Presidente egione miia omagna
omoo arbieri mministratore eegato en nrico Letta Presidente de onsigio odoo
arbieri Presidente en iippo oinari indaco di edoa teano raghetti indaco di aezzo
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10 ottobre 2014: un
incontro aperto al pubblico
in Menù, organizzato in
occasione della visita del
Presidente del Consiglio
Matteo Renzi.
Il premier ha ringraziato
la famiglia Barbieri per
l’invito e tutta la Menù
per la determinazione e
la forza, sottolineando
che lo straordinario lavoro
post-sisma di Menù è da
prendere come esempio
nazionale.
renziallamenù
“L’Italia deve uscire dalla
crisi come voi avete fatto
dopo il terremoto”
Rodolfo Barbieri, presidente Menù, accoglie il Premier Matteo
Renzi che ha visitato i nuovi stabilimenti dell’azienda a Medolla.
Nella foto a fianco, il Presidente del Consiglio con Rodolfo Barbieri
e Romolo Barbieri, amministratore delegato Menù.
Sotto, il pubblico che ha partecipato all’incontro con Matteo Renzi.
Foto Fiocchi
Il 10 ottobre scorso, in un incontro
aperto a tutti, il Presidente del
Consiglio Matteo Renzi ha voluto
ringraziare Menù per lo straordinario
lavoro post-sisma
Foto Fiocchi Foto Fiocchi
Foto Andrea Poluzzi
A
oltre due anni dal sisma che ha colpito l’Emilia il premier
Matteo Renzi ha visitato la Menù s.r.l. di Medolla, luogosimbolo
del territorio duramente colpito dal terremoto
del maggio 2012.
L’incontro era aperto al pubblico e in tantissimi sono
venuti a salutare il premier, il quale ha spiegato che la scelta di
recarsi alla Menù è stata dettata dalla sua volontà di visitare una
delle aziende testimoni della produttività della Bassa Modenese e
della laboriosità, tenacia e capacità di reagire di chi ci vive.
Il premier ha ringraziato la famiglia Barbieri per l’invito e ha sottolineato
come la presenza del governo fosse ispirata dalla volontà di esprimere
riconoscenza all’azienda per la determinazione e la forza dimostrata
e di voler prendere Menù come esempio nazionale.
“L’Italia - ha sottolineato il premier - deve essere capace di uscire dalla
fase di crisi, così come voi ci avete insegnato durante il terremoto.
Noi vi siamo debitori, l’Italia ha bisogno dei vostri valori”. Il premier
ha poi aggiunto “Siamo orgogliosi di voi, degli uomini e delle donne
che lavorano qui, dell’Emilia-Romagna e del vostro coraggio, ed è
bello rivedere un’azienda che riparte come la vostra.”
Rodolfo Barbieri ha poi ringraziato il Presidente del Consiglio per
la visita molto gradita e per aver toccato con mano lo straordinario
lavoro di questi ultimi due anni che hanno visto tutti coloro che
lavorano in Menù (operai, impiegati, agenti, direzione generale)
affrontare l’emergenza creata dal terremoto.
L’incontro è continuato con la visita dei nuovissimi stabilimenti e
l’assaggio delle specialità Menù.
Il premier, accompagnato da Romolo Barbieri nella visita all’azienda,
si è mostrato molto interessato alle tecnologie di produzione utilizzate
da Menù. Alla fine della visita ha salutato calorosamente la famiglia
Barbieri e tutti i dipendenti dell’azienda.
Foto Andrea Poluzzi
Foto Andrea Poluzzi
Matteo Renzi visita
gli stabilimenti
accompagnato da
Anna Rosa Barbieri.
Sotto, Romolo
Barbieri illustra
i vari step della
ricostruzione.
Alcuni momenti
del buffet.
Nella foto in
basso, una bella
panoramica di parte
dello staff Menù per
una foto-ricordo
con Matteo Renzi
a chiusura di una
giornata importante.
Foto Andrea Poluzzi
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Vasche
riceimento
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un’aziendadivalori
specialepomodoro
Il cuore del pomodoro
Menù ritorna a battere
en ha aorato sodo con coraggio e passione per
tornare dopo soo mesi da sisma con una dee sue
punte di diamante a aorazione de pomodoro
l
l mese di Agosto 2013 segna una tappa importantissima per l’azienda
di Medolla, in queste settimane infatti è stata ripresa con fermento la
produzione del pomodoro Menù e in particolare della unica e
inconfondibile Pomodorina.
La produzione del pomodoro nasce dal prodotto fresco proveniente
dai migliori campi della Pianura Padana; circa 180.000 quintali di ottimo
pomodoro fresco, prodotto nelle migliori coltivazioni e raccolto nel
pieno della stagione, che ne garantisce sapore e colore. Che si tratti di
Pomodorina, Polpavera, o dei condimenti a base di pomodoro come il
Sugo all’arrabbiata, il Sugo alla zingara, la Crudaiola, il Sugo all’Isolana, il
Pomosilico, il Condimento con vongole, la Salsa “Bruschetta...Mia” e il
Sugo ai datterini, la qualità e la cura nella lavorazione non cambiano.
I pomodori infatti vengono raccolti e successivamente selezionati
uno ad uno da macchinari all’avanguardia sotto gli occhi vigili
del personale specializzato della Menù per garantire salse e
condimenti genuini di alta qualità.
Il prodotto che arriva dalla campagna, una volta allo stabilimento
di Medolla viene immediatamente lavorato dal fresco:
dopo esser stato lavato e scottato il pomodoro viene pelato e
tagliato a cubetti, per poi essere incorporato, successivamente, a
verdure tritate, sale, olio, zucchero, basilico, olive, ecc a seconda
delle specialità e delle ricette.
La Pomodorina, cuore dell’azienda, ha accompagnato la rinascita
della Menù, attraverso tradizione e innovatività: a breve infatti, il sapore
inconfondibile della Pomodorina, sarà disponibile anche nella nuovissima
Busta stand up da 1 kg. Questa nuova linea di confezionamento rappresenta
una buona soluzione per chi ha problemi di spazio o di smaltimento
e non vuole però rinunciare al gusto unico della Pomodorina e di tutte le
altre specialità. Menù è ritornata ad essere più forte di prima.
specialepomodoro
“
Una ricostruzione che ha
richiesto ingenti sforzi
”
“
Produzione
incessante
nei nuovi
stabilimenti
”
Grandi risultati
“ ”
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N0VITÀ
CONFEZIONE
SALVASPAZIO
La rinascita
riparte dal cuore
dell’azienda
Busta da 1 kg
Livelli di qualità altissimi
“ ”
Più forti di prima
“ ”
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SULLE NOTE
DELLA RINASCITA
In occasione del
terzo anniversario del
sisma, le note dell’Inno
alla Gioia hanno
riecheggiato fra gli spazi
ricostruiti della Menù.
Oltre 2.000 spettatori ad
applaudire i 123 artisti
che senza direttore
hanno eseguito questa
sinfonia simbolica e
perfetta
Ci sono suoni che accomunano tutte le
aziende produttive del mondo: il rumore
delle macchine in attività, il vociare delle
persone al lavoro, il ronzio dei computer,
i trilli di telefoni e interfoni. Passando
a fianco di un impianto produttivo,
basta tendere l’orecchio per sentire il
trambusto della quotidianità che ogni
giorno si rimbocca le maniche e da
mattina al tramonto risuona del suo
lavoro. Eppure, lo scorso 6 maggio a
Medolla (MO), presso lo stabilimento
della Menù, oltre 2.000 persone sono
state testimoni di una trasformazione
unica, che ha mostrato come uno
stabilimento industriale possa mettere
da parte i rumori di ogni giorno, e
diventare il luogo adibito a cultura e
musica perfetta, come la Nona Sinfonia
di Beethoven.
L’evento ha qualcosa di straordinario se
si pensa che a ospitare il concerto sia
stato uno spazio industriale ricostruito
dopo i pesanti danni del sisma del
maggio 2012 e che oggi, dopo tre anni,
è diventato uno dei simboli della rinascita
della zona. Una location perfetta per
l’esecuzione della Nona Sinfonia da parte
di “Spira Mirabilis” e dei suoi 120 artisti
che per l’occasione hanno ampliato
l’organico a solisti e coristi, coinvolgendo
anche il “Coro Luigi Gazzotti” di Modena,
per un totale di 123 musicisti. “Lungo
i sette anni di vita di ‘Spira Mirabilis’ -
affermano gli artisti dell’organico - le
Sinfonie di Beethoven sono state il punto
focale del nostro lavoro di studio che si
è svolto in prevalenza a Formigine, per
poi approdare nelle più importanti sale
A lato e sopra due momenti del concerto
dell’orchestra “Spira Mirabilis” che si esibisce
senza direttore e che per l’occasione ha ampliato
l’organico a solisti e coristi, coinvolgendo anche
il “Coro Luigi Gazzotti” di Modena, per un totale
di 123 musicisti.
In alto alcuni momenti dell’arrivo degli oltre
2.000 ospiti giunti per assistere al concerto
negli stabilimenti ricostruiti dell’azienda Menù a
Medolla.
Tra questi il Vescovo di Carpi Mons. Francesco
Cavina e Palma Costi, Assessore regionale alla
Ricostruzione (pagina a fianco in basso a destra).
“È bello sapere che esiste un’azienda come la
Menù, con una visione illuminata e sostenitrice
della humanitas”
“Ho partecipato al concerto del 6 maggio
con grande emozione: è stato davvero uno
spettacolo coinvolgente per l’intensità con cui è
stata interpretata la musica, dal vivo poi è stato
bellissimo. Grazie di cuore, quel cuore che ha
battuto all’unisono dentro tutti noi”
10
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La Pomodorina
della Solidarietà
La terra trema
Il tempo si ferma
Il cuore Menù
batte per i
terremotati
Menù non ferma il tempo
della solidarietà
Menù srl che ha vissuto il terribile sisma emiliano del 2012 ed
è riuscita a far ripartire l’attività e a ricostruire gli stabilimenti
non dimentica
e organizza un’operazione a scopo solidale
per le popolazioni terremotate del Centro Italia
Info: Menù - tel. 800070783
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menùsolidarietà
UN AIUTO
CONCRETO
Forza, aiuto e solidarietà. Menù srl è intervenuta
subito a favore delle popolazioni terremotate
del Centro Italia, attraverso un’operazione a
scopo solidale: la Pomodorina della Solidarietà
Il cuore Menù
batte per i
terremotati
li attimi di terrore che le
popolazioni emiliane hanno
Gvissuto quattro anni fa sono
ancora fermi e indelebili nella memoria.
La terribile tragedia che ha colpito il
Centro Italia ridesta tutte queste paure
ma ravviva anche con forza quella
volontà di rinascita e ricostruzione che
ha permesso di superare i danni post
terremoto. L’esperienza di Menù, che è
riuscita a far ripartire l’attività e rimettere
in piedi gli stabilimenti dopo il sisma
del 2012, ne è un esempio. Forza,
aiuto e solidarietà sono stati il motore
fondamentale per ripartire: l’azienda
di Medolla organizza un’operazione a
scopo solidale per le zone terremotate
di Amatrice, di Camerino, Norcia e
paesi limitrofi con una vendita ad hoc
di Pomodorina, in vendita a un prezzo
speciale. Buona parte del fatturato
derivante da questa iniziativa sarà
versato con un bonifi co alla Caritas che
si occuperà di aiutare concretamente le
popolazioni colpite. L’azienda Menù srl
si impegna attivamente in modo diretto
a questa importante iniziativa benefi ca
e ringrazia fi n da ora gli agenti e i
clienti che acquistando la Pomodorina
della Solidarietà ne contribuiranno alla
riuscita.
La Pomodorina
della Solidarietà
Agosto e Ottobre 2016.
L’Italia è di nuovo divorata
dal terremoto nelle regioni
del Centro-Sud.
Menù fa partire
un’operazione a scopo
solidale: La Pomodorina
della Solidarietà.
Grazie alle vendite del
prodotto, grazie ai clienti
e agli agenti, verrà inviato
un importante contributo
alle popolazioni vittime
del sisma.
64
Nel mese di agosto 2013,
dopo solamente 13 mesi
dal sisma, Menù ha ripreso
a lavorare sodo con la
sua punta di diamante: la
lavorazione del pomodoro.
Menù in udienza dal
Santo Padre
Il 6 maggio 2015 la Fenice,
simbolo del post-sisma
Menù, rinasce sulle ali
dell’Inno alla Gioia, un
concerto di Spira Mirabilis
nei nuovi stabilimenti di
Medolla, dove la musica dal
vivo ha rappresentato un
abbraccio collettivo.
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Gli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia Romagna il 20 e il 29 maggio scorso,
hanno compromesso oltre l’80% del complesso produttivo Menù a Medolla e gli
uffici direzionali a Cavezzo. Da quei tragici eventi l’azienda è ripartita più forte che
mai, superando con determinazione e tenacia questa prova durissima, migliorandosi
e implementando i propri processi produttivi, organizzativi e logistici. Sono stati
ricostruiti oltre 40.000 mq di superficie adibita a stabilimento e ultimato il nuovo
magazzino automatizzato che contiene fino a 30.000 posti pallet.
Nonostante le grandi fatiche,
la speranza e la consapevolezza
del domani sono state un motore
potente che ha portato a una
ricostruzione veloce, efficace e
innovativa. Per questo motivo
Menù ha deciso di organizzare
un momento di preghiera e
raccoglimento con i propri
dipendenti e agenti, facendo
visita al Santo Padre a Città
del Vaticano. Una delegazione
di dipendenti e agenti ha fatto
visita a Papa Francesco. Per
tutti i 350 partecipanti è stato un
momento emozionante ed unico,
partecipato con grande gioia.
“Saluto i lavoratori del
Gruppo Menù di Medolla,
industria ricostruita dopo
il terremoto del 2012”!
Questo il messaggio
di Papa Francesco
nel suo intervento in
Piazza San Pietro.
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“Saluto i lavoratori Menù
di Medolla, industria
ricostruita dopo il
terremoto del 2012!”.
Questo il messaggio di
Papa Francesco in Piazza
San Pietro il 3 giugno
2015 dove era presente,
oltre alla proprietà, una
delegazione di 350
persone tra dipendenti e
agenti che aveva deciso
di partecipare a questo
emozionante momento di
preghiera.
Alla fine dell’udienza il presidente Menù Rodolfo
Barbieri e i figli Anna Rosa e Romolo hanno potuto
salutare il Papa e consegnargli, oltre ad una donazione,
una giacca da cuoco firmata da circa 500 persone
Menù, fra dipendenti e agenti dell’azienda.
concept and graphic design Anna Rosa Barbieri
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65
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33
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Menù s.r.l.
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VALORE
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A gennaio 2014 Menù promuove in uno speciale volume una comunicazione che parla di “Valori”,
una pluralità di significati fondamentali da sempre base del proprio operato:
Memoria, Famiglia, Territorio, Tradizione, Persone, Lavoro, Qualità, Condivisione, Forza, Fede, Futuro.
PERSONE
Le persone costituiscono il valore delle aziende.
E Menù è fatta di donne e uomini straordinari che lavorano
insieme, si impegnano quotidianamente e condividono lo
stesso progetto.
Uno staff di circa 200 persone tra impiegati, operai e dirigenti
e 380 agenti che ricoprono l’intero territorio nazionale, oltre
alla presenza sempre più capillare all’estero: Germania,
Austria, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia,
Giappone, ecc. Una forza unica nel suo genere.
TERRA E TERRITORIO
Menù è legata da sempre al proprio territorio.
Gli uffici si trovano a Cavezzo, nell’edificio che un tempo
ospitava il Salumificio e poi RoBar, i reparti produttivi si
trovano nella vicina Medolla. Nessuna difficoltà ha mai fatto
pensare di cambiare questo status, nemmeno le due forti
scosse di terremoto che nel maggio 2012 hanno distrutto
entrambi le strutture.
La terra si è ribellata. Tutti gli equilibri sono stati messi a dura
prova. Menù non se n’è andata, ha dimostrato il suo affetto
nei confronti della propria terra che ospita le famiglie e che
offre i suoi prodotti per il lavoro e il sostentamento.
TRADIZIONE
Ci sono ritualità che si amano e
ci uniscono, gesti immutabili che
si tramandano. Le tradizioni ci
accompagnano da sempre e ci
piace ritrovarle, magari dopo una
lunga assenza, ci danno sicurezza.
Tradizione, memoria, prodotti del
territorio, ma anche innovazione,
creatività, conoscenza del sapere e
dei sapori sono alcune delle parole
chiave di Menù.
CONDIVISIONE
Il valore della conoscenza si amplifica nel momento della
sua condivisione. Menù mette a disposizione il suo know
how nei confronti dei clienti ristoratori e chef attraverso la
rete capillare degli agenti, la presenza costante in fiere di
settore, gli showroom e degustazioni a cui partecipa e la
puntuale pubblicazione da oltre vent’anni della rivista Menù
che cinque volte l’anno propone ricette esclusive e rubriche di
aggiornamento in merito ai prodotti Menù e al loro utilizzo.
Allo stesso modo il confronto continuo con la migliore
ristorazione offre a Menù la competenza certa delle tendenze
del mercato e l’evoluzione del gusto.
LAVORO
Elemento fondante della società, valore costituzionale
essenziale. La produzione Menù è inarrestabile. Nel 2012
ha conosciuto qualche mese di empasse a causa dei gravi
danni subiti dal sisma. Ora l’azienda, che ha superato con
determinazione e tenacia la prova durissima del terremoto,
si è migliorata ed ha implementato i processi produttivi,
organizzativi e logistici. È stata colta l’opportunità della
ricostruzione per riorganizzare buona parte del layout
produttivo in linea con le attuali normative.
Circa 30.000 metri quadrati di superficie dedicati agli
stabilimenti sono interamente realizzati con strutture in
legno antisismiche e in linea con le più avanzate e innovative
tecnologie. Il nuovo magazzino automatizzato prodotti finiti
conterrà 30.000 posti pallet, il doppio del precedente.
QUALITÀ
Una ricerca della qualità garantita a 360°, dalla
selezione del prodotto fresco all’attenzione speciale
nei confronti del cliente. La sicurezza alimentare è
garantita dall’applicazione e dal rispetto della norma
UNI EN ISO 22000:2005 che si abbina alle garanzie
di qualità nel rispetto della norma UNI EN ISO
9001:2008. Menù non si limita ad applicare in modo
scrupoloso le leggi che regolano la produzione
di alimenti con tecnologie altamente innovative,
ma utilizza personale di elevata professionalità,
tecnologie all’avanguardia e procedure di controllo.
Senza tralasciare la creatività e la capacità degli chef
che quotidianamente sperimentano i prodotti Menù
per proporre ricette sempre più originali.
concept e photos © Antonella Monzoni
FORZA ED ENERGIA
Il 29 maggio 2012 alle ore 9.04 una fortissima
scossa di terremoto ha messo a dura prova
– psichica e fisica – gli abitanti e i lavoratori della
bassa modenese. Già da subito l’obiettivo di Menù è stato
quello di ripartire. Il mese di Agosto 2013 ha segnato una
tappa importantissima per l’azienda, è ripresa la lavorazione del
pomodoro e la produzione della Pomodorina Menù, facendo
rinascere l’indotto. In Dicembre 2013 sulla parete esterna del
nuovo stabilimento un’enorme insegna luminosa “Menù” ha
sostituito il manifesto dell’Araba Fenice, simbolo evocativo che
ha accompagnato gli ultimi 18 mesi di un difficile percorso.
Menù è tornata, ed è più forte di prima.
FUTURO
I bambini sono il futuro. Non c’è cosa più bella al mondo dei
bambini, sono semplici, fiduciosi, innocenti, puri. I loro occhi
ci portano all’immensità del mare e allo splendore del sole.
Dobbiamo proteggerli, il nostro lavoro rappresenta il loro
avvenire, il cerchio della vita potrebbe offrire loro la possibilità
di vederli protagonisti nella Menù di domani.
67
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In alto in senso orario,
la Salsa di Fuoco e la Crema
di Funghi Porcini,
due novità di Cucina Antica.
I preziosi mini ricettari
multilingue, collocati sulla
capsula dei vasetti.
I nuovi espositori della linea
Cacciagione e della linea
Salse e Creme
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30
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53
un’aziendadivalori
Porcini a fette
trifolati in asettico
Funghi porcini di prima scelta
selezionati e particolarmente
curati, affettati e trifolati.
La particolare tecnica di
sterilizzazione permette al
porcino di mantenere tutto
il sapore e il profumo del
prodotto lavorato dal fresco.
Funghi prataioli
trifolati in asettico
Questo fungo è particolarmente
buono, profumato e bianco
grazie alla lavorazione in
asettico. Funghi prataioli
coltivati (Agaricus Bisporus),
olio di semi di girasole,
sale e erbe aromatiche.
Gransalsa di cuori di
carciofo in asettico
Salsa con cuori
di carciofo,
olio di semi di
girasole, erbe
aromatiche e
spezie.
Gransalsa di punte di asparagi in asettico
Punte di asparagi
cucinati con olio
vegetale, ortaggi misti
e erbe aromatiche.
Gransalsa di melanzane in asettico
Salsa con melanzane, olio di semi
di girasole e erbe aromatiche.
Crema ai formaggi, al profumo di tartufo, spalmabile
Un prodotto ricco
di sapore, il suo
ingrediente principale
è un Gorgonzola DOP
piccante di primissima
qualità, che conferisce
un gusto intenso
ma equilibrato.
Crema ai formaggi
Crema morbidissima e dal colore
chiaro formata da 5 formaggi di
primissima qualità: Emmental,
Grano Padano, Taleggio, Fontina
e un po’ di Gorgonzola fusi con
burro. È l’unica crema ai formaggi
lavorata senza conservanti.
Crema ai formaggi
al profumo di tartufo
Crema ai formaggi con un fragrante
e spiccato profumo di tartufo.
Crema ai formaggi spalmabile
Grancrema di gorgonzola in asettico
Fonduta valdostana Grancrema di pecorino
con Fontina D.O.P. della
Valle d’Aosta
in asettico
Morbida crema
con formaggio
pecorino lavorata
in asettico.
SAPORE E GUSTO UNICI
Vere eccellenze in cucina
Gransalsa di funghi
porcini in asettico
Salsa a base di
funghi porcini
cubettati di prima
scelta selezionati,
cucinata con olio
di semi di girasole
e ortaggi.
Gransalsa di zucchine in asettico
Salsa con zucchine, olio di semi
di girasole, spezie.
Crema di Fontina, tuorlo d’uovo latte e burro,
va scaldata in una casseruola a fuoco lento, o a
bagno maria, o in forno a microonde mescolando
fi no ad ottenere un composto fl uido.
Della stessa linea ASETTICO Menù:
Grancrema di asparagi,
Grancrema di carciofi,
Granpesto alla genovese,
Pomodorina, Sorbetto gusto limone.
Fonduta di formaggio
di Fossa di Sogliano
D.O.P. in asettico
Un ingrediente speciale
dalle tradizioni molto
antiche per questa
gustosissima Grancrema
che contiene Formaggio di
Fossa di Sogliano DOP.
I prodotti in asettico sono le perle più preziose tra le referenze Menù.
Aseptic System Menù è il marchio di garanzia dell’azienda,
uno speciale procedimento che consente di mantenere inalterato
il gusto, il sapore e il profumo del prodotto lavorato, integro come
appena lavorato dal fresco.
Dai primi lanci della Crema ai formaggi (versione classica, al
profumo di tartufo e spalmabile) sono stati presentati recentemente
la Grancrema di formaggio di Fossa di Sogliano DOP e la Grancrema
di Gorgonzola, passando dai prestigiosi Porcini a fette trifolati e
Funghi prataioli trifolati a tutte le Gransalse in asettico a base di
verdure come i carciofi, gli asparagi, le melanzane e le zucchine.
Un vero patrimonio che solo Menù è in grado di offrire ai suoi clienti.
INIMITABILI_85.indd 1 15/01/13 16.27
27
Nel corso di questi 100 numeri
Menù ha presentato tutte le
sue specialità e le sue linee di
prodotto. Un fiore all’occhiello
è senz’altro Gli Inimitabili by
Menù, prodotti lavorati in
asettico, vere eccellenze in
cucina dagli utiilizzi più svariati.
4° cop rivista Bruschetta 89.indd 1 23/01/14 17:30
aziende
CUCINA ANTICA
Una grande
chance di qualità
Un’importante opportunità per arricchire l’offerta commerciale
degli operatori del settore alimentare, in linea con le nuove
tendenze di consumo
prodotti pronti di qualità. Cucina
Antica offre inoltre la più cipolline in agrodolce”.
in aceto balsamico, come le
ampia gamma di referenze Le occasioni d’uso di tutti
del comparto, spaziando dai questi prodotti della linea Cucina
Antica sono veramente
tradizionali ragù di carne e
funghi a quelli con selvaggina tantissime. Si utilizzano infatti
prodotti al 100% con pregiata come condimenti per primi
carne di cacciagione, dai piatti, per farcire tartine, tramezzini,
bruschette, per ac-
sughi mediterranei a quelli
di pesce, dai condimenti più compagnare secondi di carne
originali, sfi ziosi e saporiti, e bolliti, come contorno, per
fino a creme e salse vegetali accompagnare salumi e formaggi.
Insomma una gamma
(funghi, tartufi, carciofi, olive,
prezzemolo, basilico, erbe completa di prodotti tradizionali
e tipici che si distinguono
fi ni). Ma di Cucina Antica
fanno parte anche contorni per la qualità superiore e che
gustosi, antipasti sott’olio o il consumatore finale può utilizzare
a casa per fare bella
l mercato dei sughi e
condimenti pronti, spe-
se di qualità elevata,
per il pranzo di tutti i giorni in
figura con gli ospiti o anche
Icie
rappresenta un grande potenziale
per gli operatori del
pochissimo tempo.
settore.
I sughi pronti costituiscono un
segmento in continua crescita
(circa 8% all’anno nell’ultimo
decennio) per l’alto contenuto
di servizio che offrono, per i
cambiamenti nello stile di vita
dei consumatori che hanno
sempre meno tempo per cucinare,
per la continua richiesta
di qualità e tipicità.
ESPOSITORE
“Cucina Antica è una linea
DA BANCO
completa di sughi, condimenti,
salse, creme e contorni
pronti in vasetto per essere
utilizzati - spiega Maurizio
Mantovani, direttore vendite
e marketing di Cucina
Antica - Si rivolge prima di
tutto a negozi specializzati,
gastronomie, enoteche,
panetterie, macellerie, ristoranti
che vogliono creare
uno spazio, dedicato alle
specialità per la vendita da
asporto, puntando sul trend
in crescita nel consumo di
ESPOSITORE GRANDE
DA PAVIMENTO
ESPOSITORE DA
BANCO SELVAGGINA
“Cucina Antica ha un grande
valore aggiunto che è la qualità
e significa niente OGM, né
conservanti chimici, infatti ha
ricevuto la certificazione UNI
ES ISO 9001 ed è in dirittura
d’arrivo per quella BRC e
IFS - aggiunge Mantovani
- L’azienda lavora con una
rete di vendita composta da
capiarea, agenti, concessionari,
grossisti e piattaforme
distributive con supporti di
trade marketing. Una sua
caratteristica vincente sono
gli espositori che permettono
di valorizzare il lay-out
espositivo. I caratteristici ed
eleganti espositori in legno
sono in grado di adattarsi agli
spazi disponibili del negozio e
di valorizzarlo con un’enorme
offerta di prodotti di qualità”.
Per informazioni:
numero verde 800 070783
tel. 0535 49711
ESPOSITORE PICCOLO
DA PAVIMENTO
Le specialità
amiche del macellaio
strategie
CUCINA
ANTICA
si rinnova e lancia
due grandi prodotti
Una nuova veste grafica, nuovi
espositori e due new entry per
questo marchio che coniuga
tradizione, grande qualità
e innovazione
empre attenta alle esigenze del mercato Cucina Antica,
con la linea “Le Specialità”, salse e condimenti di alto
Slivello e grande qualità, cambia d’abito e si propone al
pubblico con una nuova veste gra ca di maggiore appeal.
I vasetti esibiscono infatti una nuova etichetta ed un mini
ricettario. I ricettari, altra new entry del brand, sono dei mini
depliant che descrivono il prodotto e forniscono informazioni
d’uso e ricette: un valore aggiunto per il consumatore nale
che può trovare preziosi consigli d’utilizzo, riportati in diverse
lingue (italiano, inglese e tedesco). Inoltre, un’altra novità di
Cucina Antica interessa le due linee di punta del marchio,
Cacciagione e Salse e Creme, le quali sono proposte con dei
nuovi espositori misti da dodici pezzi, perfetti per mostrare la
grande varietà delle due linee, e pensati per i punti vendita,
esclusivamente del Dettaglio specializzato (non Grande distribuzione)
che vogliono colpire il cliente con un’immagine
chiara ed ef cace. La ricerca di novità e innovazione non
nisce qui, dimostrando come Cucina Antica sia un brand
attivo che guarda alla comunicazione, alla continua selezione
di prodotti genuini fornendo un grande aiuto in cucina. Nuovi
nati in famiglia, all’interno della gamma Salse e Creme, la
Salsa di Fuoco e la Crema di Funghi Porcini. La prima è una
ricetta tipica della cucina calabrese a base di peperoncino
e verdure, ideale per panini, tramezzini, bruschette e pizza,
ma anche per insaporire primi piatti e per accompagnare
carni alla griglia o lessate; la seconda è realizzata con pezzetti
nissimi di funghi porcini, legati da una salsa sempre
di porcini, ottima per mantecare alla perfezione primi piatti
ai funghi, per panini, tartine, vol-au-vent e pizze.
Cucina Antica: info n. verde 800 070783
tel. 0535 49711 - www.cucinaantica.it
Linee che da
anni possiamo
seguire
sulla rivista:
Bruschetta...Mia!
e Cucina Antica.
La prima
propone
bruschette
creative e
sfiziose, la
seconda,
ricca di salse
e condimenti,
suggerisce le
sue specialità
anche al mondo
della Macelleria.
69
LISTE MENU - CARTE DEI VINI - CARTE DEI DOLCI - PORTACOMANDA - CAVALLOTTI RISERVATO
RENDIRESTO - NUMERI SEGNATAVOLO - SOTTOMANO - CESTINI GETTACARTE - ACCESSORI PER LʼHOTEL
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8
ULTIMISSIME_97.indd 3 28/12/15 17:49
9
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un’aziendadivalori
ultimissimemenù
IV COP_90.indd 1 31/03/14 09:44
LO SNACK PIÙ GRADITO
Ideale per accompagnare aperitivi,
comodo per l’happy hour e
stuzzichini da banco. Si presta
nei buffet dei banqueting, come
entrée al ristorante e in pizzeria,
nelle enoteche e nei wine bar
S’panito
Service
Vassoi porta snack
di varie misure
e forme in
cartoncino
e vetro
Caratteristiche: piccolo contenitore
a base di pane a forma di cestino.
Impieghi: ideale per degustare
sfi ziosi, invitanti stuzzichini e
appetizer.
Confezione: sacchetto per alimenti
- 450 pezzi (5 buste per 90 pezzi) -
peso 1 kg. circa per cartone.
Ogni S’panito pesa 2/2,5 g. circa,
misura 3,5 x 3,5 cm e ha una
profondità di 1 cm.
Michel Fanti, che collabora da anni
con Menù per la promozione della
Linea S’panito, consiglia questa
specialità “perchè estremamente
innovativa, ideale per mille momenti
come aperitivo, stuzzichino
veloce o dolce insolito. S’panito
accompagnato alle numerose salse
Menù permette di sorprendere
sempre, con originalità e gusto”.
Proposte di farcitura DOLCE con prodotti Menù
Proposte di farcitura SALATA con prodotti Menù
ousse al cioccolato,
1 mandorle, scaglie di
cioccolato
Crema pasticcera,
2 confettura
Crema pasticcera,
3 fragola, uva, pesca
ousse al cioccolato,
4 cocco, scaglie di
cioccolato
rancrema di carciofi,
1 rancrema di pecorino,
pancetta
cciughe, Capperini
2 in olio, burro
ormaggio ecorino
3 ocetto, alsa arancia
ormaggio ecorino al
4 peperoncino,
alsa eperonissima
Crema pasticcera,
5 mandarino
Crema pasticcera,
6 arniture di frutti di osco
Crema catalana,
7 lampone
Crema pasticcera,
8 scaglie di cioccolato
Crema di tonno,
5 Capperini in olio
alsadoro, ecorino di
6 grotta a scaglie
Crema di olive nere,
7 omodorini dorati
rancrema di scamora,
8 alsa di radicchio rosso
DOLCE O SALATO
CIALDA CROCCANTE DI PANE DA FARCIRE A PIACERE
rancrema di formaggio di
9 fossa di ogliano ...,
Crema di funghi prataioli al
profumo di tartufo
aionese sac poche,
10 ameretti liofiliati
alsa iicosa,
11 pancetta
ormaggio ecorino
12 ocetto, alsafichi
anta fragrana e leggerea in un solo occone. l fi nger food ideale a ase di pane croccante
che si prende con le dita, ideale per accompagnare aperitivi, pratico per happ hour e per
cornerstuichini da anco. erfetto nei uffet anueting, come entre al ristorante e in
pieria, nelle enoteche e nei ine ar accompagnato da un calice di vino. raie al suo gusto
neutro uesta preiosa cialda si presta a farciture sia dolci che salate, utiliando le alse e le
Creme en con una sac poche o, semplicemente, due cucchiaini da caff.
13 esto rosso, mandorle aionese sac
14 poche, cciughe,
Capperini in olio
Crema di funghi prataioli
15 al profumo di tartufo,
ardo di atanegra
esto di agrumi,
16 ardo di atanegra
ultimissimemenù
Storione
Caratteristiche: fi letto di storione bianco allevato e lavorato in
Italia di primissima qualità. Senza lische, dalla carne prelibata,
con un bassissimo contenuto di grassi ed elevate proprietà
nutritive, particolarmente apprezzato per la tenerezza della carne
e la delicatezza del suo sapore.
Impieghi: l’ingrediente prezioso per realizzare una moltitudine di
piatti. Ideale per carpacci raffi nati, ma anche per farcire panini,
pizze, bruschette, crostini e dare un tocco inedito alle insalate.
Confezioni: busta peso variabile da 0,9-1,5 chilogrammi.
Cuore di baccalà
Caratteristiche: cuore di fi letto di
baccalà di primissima scelta realizzato
con merluzzo di ottima qualità, dissalato,
sfi lettato e affumicato a freddo con cura.
Impieghi: il gusto inconfondibile del
baccalà grazie a questa specialità diventa
super versatile. È ideale per carpacci
raffi nati, ma anche per farcire panini
gustosi, pizze, bruschette, crostini ed
insalate. Perfetto anche per creare fi nger
food creativi da gustare a buffet.
Confezioni: busta peso variabile
da 0,4-0,6 chilogrammi.
La Linea Benserviti
è ideale per buffet e
momenti di condivisione.
Sono tanti i prodotti
per altrettante esigenze
differenti: preparazioni
a base di pesce,
come insalate di mare,
carpacci, polipi,
filetti di alici, oppure
linee di salumi,
formaggi, precotti e
bocconcini sfiziosi.
71
COLAZIONI HOTEL_98.indd 1 15/04/16 11:37
EVOLUTION_quartino_supp99.indd 2 07/09/16 09:55
COLAZIONI HOTEL_98.indd 2 15/04/16 11:38
EVOLUTION_quartino_supp99.indd 1 07/09/16 09:55
COLAZIONI HOTEL_98.indd 3 15/04/16 11:38
EVOLUTION_quartino_supp99.indd 3 07/09/16 09:55
un’aziendadivalori
Buona colazione!
L’hotel ti sorride con le nuove specialità per la colazione Menù
Il buffet della prima colazione diventa
ancora più dolce con le tantissime
novità e invitanti proposte Menù.
Menù, con la linea L’Albero della Vita,
che raggruppa tutto ciò che serve per
la prima colazione, invita a completare
il servizio senza dimenticare la Linea
Cereali, la Linea Forno, la Linea
Bevande Solubili e Concentrati,
la Linea Filtro, la Linea Confetture
e Frutta Sciroppata.
Preparati in polvere per la nuova linea Torte “Ciao Dolcezza”
che si aggiungono ai preparati già molto apprezzati:
• Preparato per Torta allo Yogurt (PY0)
• Preparato per Torta alle Mandorle (PW0)
• Crema Pasticcera a freddo (DY1X)
• Staccante Spray (Q10)
• Gelatina Spray (Q24)
Le torte più classiche e più amate,
facili e veloci da preparare. Basta aggiungere
pochi ingredienti al Preparato in polvere
per ottenere un’ottima torta.
Studiato per hotel e prima colazione
+ funzionale
+ porzionabile
novità
Preparato in polvere
per Torta Margherita (DB1X)
Preparato in polvere
per Torta al Cioccolato (LP1X)
Torte già pronte nel Nuovo Formato Torte da 1 kg
Torta a le Tagliate le (56H1)
Dolce tipico della
tradizione Emiliana che si
caratterizza per la presenza di
tagliatelline all'uovo e per la base
di pasta frolla arricchita di mandorle e
da un delicato sapore di anice.
Preparato in polvere
per Torta Sbrisolona (LR1)
Torta Mandorle e Amaretto (56E1)
Preparato in polvere
per Torta Speziata (LM1X)
Preparato in polvere
per Salame al cioccolato (PP1X)
Torta Cioccolato Arancia (56G1)
Torta Caffè Modenese (56M1)
Preparato in polvere
per Pasta Frolla (LQ1X)
Torta Limone (56L1)
La Linea
Menù
dedicata
alle prime
colazioni
si chiama
L’Albero
della vita.
Tante le
proposte
per buffet
veramente
super.
NOVITÀ
Cod: GR1
Confezione: Scatola da 760 g.
Conservazione: A temperatura ambiente.
Caratteristiche: Mix di funghi scelti, prataiolo
fresco, pleurotus a striscie, shitake e nameko
interi, il tutto esaltato dall’aggiunta di piante
aromatiche. Indicati da usare sulla pizza, per
condire un primo piatto, affi ancati a una polenta o
per accompagnare salumi, tartare, fi letti e arrosti.
ANTIPASTO ÈFUNGOMIX
Ingredienti:
Èfungomix Menù g. 80
Gran carrè all’arancia Benserviti Menù g. 50
Formaggio Montasio Menù g. 80
Insalata misticanza (o rucola) g. 20
Procedimento:
Sgocciolare Èfungomix, affettare il Gran carrè a
fette sottili, fare lo stesso con il Montasio utilizzando
l’affettatrice. Disporre i funghi, il formaggio e le fette di
Gran carrè sul letto di misticanza.
Cod: GR1
Confezione: Scatola da 760 g.
L’EVOLUZIONE NELLA
Conservazione: A temperatura ambiente.
interi, il tutto esaltato dall’aggiunta di piante
CONSERVAZIONE
aromatiche. Indicati da usare sulla pizza, per
Caratteristiche: Mix di funghi scelti, prataiolo
fresco, pleurotus a striscie, shitake e nameko
condire un primo piatto, affi ancati a una polenta o
per accompagnare salumi, tartare, fi letti e arrosti.
Cod: MZ1X
Confezione: Scatola da 820 g.
Conservazione: A temperatura ambiente
per due anni in luogo fresco e asciutto.
Caratteristiche: Pesce (68%):
medaglioni di totano, seppie, fettuccine e
anelli di totano, mazzancolle) con acqua,
olio di semi, sale. Un mix di materie prime
eccellenti selezionate sia per pezzatura
che per provenienza, elaborate e pronte
al consumo. Gli ingredienti vengono
lavorati, mediante le più avanzate
tecnologie di trasformazione, in modo
da garantirne standard di qualità elevati
ed esaltare il gusto e la fragranza di ogni
singolo ingrediente.
ÈMAREMIX CON PATATE
Ingredienti:
Èmaremix Menù g. 80
Patate lessate Menù g. 80
Olive nostraline Menù g.10
Soleggiati pomodori a spicchi Menù g. 20
Armonia di verdure Menù g. 40
dressing, prezzemolo
Procedimento:
Sgocciolare Èmaremix, mescolare con
gli altri ingredienti, condire a piacere.
LARGHE ÈFUNGOMIX
Ingredienti:
Èfungomix Menù g. 80
Larghe (pasta all’uovo) Menù g. 70
Parmigiano Reggiano g. 5
Burro g. 5
Prezzemolo q.b.
Procedimento:
Cuocere le Larghe in acqua salata, saltarle poi in padella
con il burro e i funghi. Cospargere con Parmigiano Reggiano
grattugiato e prezzemolo fresco.
LARGHE ÈFUNGOMIX
Ingredienti:
Èfungomix Menù g. 80
Larghe (pasta all’uovo) Menù g. 70
Parmigiano Reggiano g. 5
Burro g. 5
Prezzemolo q.b.
Procedimento:
Cuocere le Larghe in acqua salata, saltarle poi in padella
con il burro e i funghi. Cospargere con Parmigiano Reggiano
grattugiato e prezzemolo fresco.
ZUPPETTA DI ÈMAREMIX
Ingredienti:
Èmaremix Menù g. 80
Pomodorina Menù g. 80
Zucchine crude tagliate a julienne g. 10
Ciuffetti di fi nocchio selvatico g. 20
Pane nero g. 40
Procedimento:
Sgocciolare Èmaremix. In una fondina
mettere a specchio la Pomodorina,
aggiungere le verdure tagliate a julienne,
Èmaremix e condire a piacere con olio e
erbe aromatiche.
16
Naturalmente
Una nuova linea Menù, nuove specialità che
assicurano benessere e salute, per corpo e mente.
Cereali, quinoa, orzo, farro, bulgur:
prodotti di grande valore nutrizionale che permettono
di realizzare ricette estremamente creative.
Ancora più “valore” nelle proposte Menù.
A cura della redazione - Fotografie di Davide Spano
Ricette di Barbara Benvenuti realizzate in collaborazione con Gianluca Galliera
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Naturalmente
Nasce la linea Bio Menù, che si unisce ai tanti prodotti della linea
Naturalmente. Pesto di canapa, Germogli e Hummus da utilizzare
in moltissimi modi: al naturale, nelle insalate, per arricchire
primi e accompagnare stuzzichini e secondi piatti.
Prodotti preziosi che uniscono gusto e salute a tavola.
A cura della redazione della rivista Menù - Fotografie di Davide Spano - Ricette di Barbara Benvenuti
Le ultime nate in Menù:
Èvolution, una linea
che conferma una
totale evoluzione nella
conservazione, specialità
come dal fresco, e
Naturalmente Menù, con
l’ultimissima declinazione
BIO, che suggerisce
prodotti che garantiscono
qualità e salute. Da
scoprire in questo
centesimo numero.
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Organismo di controllo autorizzato dal
MIPAAF IT BIO 005
Operatore controllato 6012
Agricoltura Italia
vino biologico - organic wine
Azienda Agricola Vitivinicola Cadibon di Luca Bon
Località Casali Gallo, 1 - 33040 Corno di Rosazzo (Udine) - Italy - tel/fax 0432759316 - cadibon@gmail.com - www.cadibon.com
menuweb
www.menu.it
SEMPRE IN EVOLUZIONE
Menù amplia i contenuti e i
servizi del sito, rendendolo
ricco e coinvolgente, sempre
più capace di rappresentare
un’azienda che si conferma
leader del settore e
sempre all’avanguardia
Uno strumento
importante, la Città
Ideale Menù, che
con le sue undici vie
permette di esplorare
il catalogo, fi ltrando i
prodotti per settore/
tipologia di attività.
Ogni strada ci indica
una tipologia di
esercizio: Macelleria,
Forno/Pasticceria,
Hotel e così via.
La rivista Menù, con
i numeri speciali dedicati
al mondo della Pizza e
della Macelleria. Tutte
le edizioni presenti sul
sito sono direttamente
sfogliabili dal web.
Una nuova sezione, News,
dedicata ai video Menù, alle
presentazioni video di ricette,
nuovi prodotti, alla comunicazione
aziendale.
Club Menù: un’area ESCLUSIVA dedicata a chi accede e si iscrive
al sito. Soltanto gli iscritti al Club Menù avranno accesso a un
database di ricette video e contenuti speciali.
75
menuweb
App Menù
A PORTATA
DI SMARTPHONE
Grazie all’App interagire con il mondo Menù
diventa ancora più facile e immediato
L’App Menù è un importante
strumento d’interazione tra azienda
e clientela e dispone di molteplici
funzionalità di utilizzo.
Prodotti, ricette, servizi e novità
sono tutte informazioni a portata
di smartphone aggiornate in real
time rispetto al sito, garantendo
la disponibilità immediata dei
contenuti più recenti.
Si ha l’opportunità di salvare
prodotti, ricette e servizi che
interessano all’interno dei
“Preferiti”; si possono inserire
nella “Wishlist” (lista dei desideri)
i prodotti da condividere con il
proprio agente o semplicemente
da consigliare a un amico tramite
Email, Facebook, Whatsapp e
tante altri canali.
Home
La pagina
introduttiva
dell’App Menù
offre la panoramica
delle sezioni
e funzionalità
disponibili. I
pulsanti-icone
permettono
di accedere
agevolmente
ai contenuti.
Prodotti e ricette
sono sempre a
portata di mano per una consultazione
comoda e la pagina “Info” mostra tutte le
informazioni utili per contattare Menù e
seguirla sui suoi profili social. Nella home
si trova anche il pulsante di login tramite
il quale si può eseguire l’accesso ai
contenuti speciali e riservati “Club Menù”.
La lente d’ingrandimento, nella pagina
in alto, suggerisce la possibilità di ampie
ricerche su prodotti e ricette.
Preferiti
La sezione “Preferiti” è
uno spazio in cui salvare
prodotti, ricette e servizi
di maggior interesse.
Navigando nel catalogo
è possibile aggiungere
i contenuti ai preferiti
tramite il pulsante “stellina”
direttamente dalla lista dei
contenuti oppure entrando
nel dettaglio dell’elemento
che si intende visionare e
salvare. La possibilità di
salvare i diversi contenuti
consente di raccogliere in un singolo luogo le
informazioni di cui non si vuole perdere traccia.
Questo strumento può essere utilizzato per
esempio per scorrere velocemente la lista prodotti,
selezionando e salvando quelli che si desidera
approfondire in un secondo momento; può
essere molto utile anche per creare una raccolta
delle ricette preferite per averle a disposizione
velocemente, invece di cercarle nuovamente
all’interno delle ricche proposte Menù.
Lista dei desideri
La “Lista dei desideri” è
una funzionalità dedicata
esclusivamente ai prodotti
Menù che permette di
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facilmente condivisibili con
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oppure con gli amici. È
possibile, infatti, consigliare
la propria personale lista dei
desideri con un semplice
“tap” e condividerla via
Email, Whatsapp, Facebook,
ecc. La lista dei desideri
è sempre aggiornabile, è facile da gestire, ed è
un veloce collegamento ai prodotti “salvati”. Se
alla lista dei desideri si aggiunge una ricetta,
automaticamente i prodotti collegati a essa saranno
inseriti all’interno della lista.
Novità
In questa sezione
sono raccolti
tutti gli ultimi
aggiornamenti
sul mondo Menù:
nuovi prodotti
e ricette, nuovi
eventi, le news
dal sito Menù,
ecc. Raccolte in
un elenco chiaro
e visivamente
intuitivo, le novità
sono filtrabili
per tipologia, per permettere al cliente
di selezionare il contenuto di maggior
interesse. Una distinzione cromatica
identifica in modo immediato le novità
non ancora visualizzate, ricordandone la
consultazione.
Condivisione
L’App Menù, oltre
ad agevolare la
consultazione dei
contenuti, favorisce
la condivisione
tra gli utenti. Con
l’App Menù si
può condividere
in modo semplice
e veloce qualsiasi
contenuto, tramite
Email, Whatsapp,
Facebook e altri
canali. Con un
“tap” sarà per
esempio possibile inoltrare al proprio
agente la “Lista dei desideri” per
informarlo dei prodotti che interessano.
Si possono segnalare ad amici i prodotti
più interessanti, condividere sui social le
ultime ricette, consigliare un prodotto, un
servizio Menù ai propri conoscenti con
semplici passaggi.
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ed altri prodotti tipici della salumeria italiana nel rispetto della tradizione artigiana.
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menùfiereegirogusto
IN VIAGGIO FRA
FIERE E GIROGUSTO
Testimone immancabile degli eventi essenziali dell’azienda, la
rivista Menù è in realtà molto di più: strumento di comunicazione,
contenitore di novità, diario di successi
Da venticinque anni la rivista Menù è una fedele
compagna di viaggio dell’azienda di Medolla,
sempre presente agli eventi più importanti e mezzo
indispensabile di dialogo con la clientela. Gianfranco Toso,
direttore marketing di Menù, ci racconta nello specifico
questo rapporto sinergico.
Quali sono gli eventi fondamentali dell’azienda?
“La partecipazione alle fiere e l’organizzazione di Girogusto
Professional sono gli eventi portanti di Menù perché,
con approcci diversi, permettono all’azienda di avere un
contatto diretto con la clientela. Le prime, sia nazionali che
79
menùfiereegirogusto
Nella pagina precedente e sopra. Diversi momenti di partecipazione Menù alle fiere del settore. Gianfranco Toso, direttore marketing Menù, ha
ricevuto nel 2016 la Targa Fedeltà per Menù srl dall’ente fieristico Expo Riva Hotel. Nelle foto sotto. Alcuni dettagli di Girogusto Professional, evento
organizzato da Menù srl, con diverse aziende partners, in locations di prestigio.
internazionali, consentono di raggiungere un vasto numero
di clienti, vecchi e nuovi, con degustazioni dei prodotti
all’interno dello spazio fieristico. Chi passa allo stand
Menù può degustare e provare le ultime novità, scoprire i
nuovi prodotti e ottenere tutte le informazioni a riguardo. I
Girogusto Professional sono eventi organizzati in location
prestigiose a cui partecipa un numero ridotto di clienti,
che possono degustare i prodotti Menù in preparazioni
realizzate ad hoc. È un modo per celebrare e avvicinarsi al
cliente, alla sua realtà locale, e magari raggiungerlo dove
non ci sono fiere del settore regionali; lo scopo è quello di
presentare nuove specialità e ricette, e proporre nuove idee
di personalizzazione del prodotto”.
Qual è il ruolo della rivista?
“La rivista Menù lavora in sinergia con questi eventi perchè
riesce ad avere un dialogo speciale con i clienti che possono
leggere in anteprima tutte le novità in uscita nelle Ultimissime,
sfogliare le ricette e vedere come sfruttare al meglio le
specialità, contattare il magazine direttamente tramite la
rubrica della Posta e parlare delle esperienze e dei successi
che hanno avuto con i prodotti.
Non solo, è uno strumento di comunicazione per l’Agente
Menù che può usarla come supporto alla vendita e per una
migliore presentazione delle specialità”.
Nel corso degli anni sono nate delle uscite speciali.
Che importanza hanno?
“Le ulteriori specializzazioni che ha avuto la rivista, con
il supplemento dedicato al mondo della pizza e il Menù
Macelleria, ne determinano l’importanza come veicolo di
informazioni e come strumento di marketing che l’azienda
utilizza in questi settori specifici”.
Come si rapporta la rivista con fiere ed eventi?
“Il magazine raccoglie i reportage degli eventi fieristici ed è
un ottimo mezzo di promozione degli eventi stessi; questo
conferma il rapporto dell’azienda di Medolla con le più
importanti manifestazioni del settore food in Italia e nel
mondo. Inoltre, in occasione delle fiere, le aziende del settore
possono fare pubblicità e comunicare le loro novità agli
operatori.
Ultimo, ma non per importanza, la rivista si configura come
diario-agenda dei maggiori eventi di Menù come corsi di
formazione, appuntamenti in showroom, programmi e date
importanti. Insomma, è lo strumento ideale da avere sempre
a portata di mano”.
80
euroChef
euroChef
PER UNA RISTORAZIONE VELOCE A 360°
PER UNA RISTORAZIONE VELOCE 360°
VELOCITÀ DI
PREPARAZIONE
VELOCITÀ DI
PREPARAZIONE
POCO
INGOMBRO
POCO
INGOMBRO
CONSUMI
RIDOTTI
CONSUMI
RIDOTTI
ANCHE SENZA CAPPA
DI ASPIRAZIONE
ANCHE SENZA CAPPA
DI ASPIRAZIONE
SENZA FUMI
E VAPORI
SENZA FUMI
E VAPORI
La ristorazione veloce e di qualità in ogni momento della giornata
La ristorazione veloce e di qualità in ogni momento della giornata
Friggitrice automatica
con cappa integrata
Friggitrice automatica
con cappa integrata
Friggitrice doppia automatica e/o manuale
con o senza cappa integrata
Friggitrice doppia automatica e/o manuale
con o senza cappa integrata
Pizzachef, ll forno ideale per cucinare pizze
fresche o surgelate, focacce, pane e molto altro
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NUMERO VERDE
800-561042
NUMERO VERDE
800-561042
menùestero
1992-2017
100 numeri
della rivista
Menù
L’Export ha da sempre recitato un ruolo importante per
Menù srl e quindi anche per la rivista. Hanno trovato
ospitalità fin da subito le varie iniziative di Menù nel
mondo: dall’esperienza di “Casa Modena” in occasione
delle Olimpiadi invernali di Albertville alla presentazione
dell’importatore del Giappone, dalle prime dimostrazioni
in Germania all’apertura del mercato americano, le visite
ai clienti di Dubai piuttosto che le prime fiere in Spagna…
la rivista Menù è stata la “casa” della crescita dei mercati
esteri. In 25 anni l’export è passato da 1,5 milioni a 22,5
milioni di euro di fatturato. Nel 1992 il fatturato Export
era pari a 1,5 milioni di euro (a dire il vero era ancora il
tempo della Lira!) e rappresentava il 6% del totale azienda.
Menù srl era già presente in uno dei mercati esteri che da
sempre garantisce maggiori soddisfazioni all’azienda: il
Giappone. Inoltre era da tempo presente in Inghilterra, in
Germania, in Francia e in Australia. Nel 2004, con la rivista
n° 50, il fatturato estero era cresciuto a 6,5 milioni di euro
e rappresentava ormai l’11% del fatturato complessivo.
Erano gli anni in cui si apriva il mercato americano che poi
tante soddisfazioni avrebbe dato all’azienda. La presenza
estera era sempre più consolidata e si presentavano
82
continuamente nuove opportunità. Sono in quegli anni
l’apertura dei mercati di Israele e Russia. Si susseguivano
le partecipazioni alle fiere internazionali in collaborazione
con gli importatori e il continuo affiancamento alle vendite
con gli chef dimostratori.
E siamo arrivati così ad oggi,
Gennaio 2017
Il fatturato Export ha raggiunto i 22,5 milioni di euro e
rappresenta il 28% del totale. Siamo presenti in 70 nazioni
nel mondo e negli ultimi anni ha preso corpo una delle
grandi sfide aziendali: il catering Europa. Menù srl è ormai
una realtà sui mercati internazionali, è presente in tutti i
mercati più importanti e affianca i propri importatori con
investimenti e risorse per crescere insieme. In questi anni
abbiamo visto passare sulla rivista l’apertura del mercato
della Corea, del Canada, dei Paesi Baltici, della Nuova
Zelanda ed infine della Cina. Oggi Menù si presenta alla
sfida dei mercati internazionali potendo contare su un
sito produttivo all’avanguardia, con un catalogo prodotti
in grado di soddisfare anche il cliente più esigente.
L’obiettivo rimane sempre quello del 1992: portare le
specialità alimentari italiane di qualità nel mondo per
consentire ai professionisti della ristorazione di avere la
stessa qualità che potrebbero avere in Italia.
83
menùestero
1992-2017
100 issues of Menù magazine
The Export Office has always played an important role
for Menù company and therefore also for the magazine,
whereall the initiatives performed by the company abroad
found immediate hospitality.
As a matter of fact, since the very beginning, with “Casa
Modena” experience during 1992 Winter Olympics in
Albertville, the company presentation to the Japanese
importer, the first demos in Germany, the American market
start up, the visits of Dubai customers and the initial
exhibitions in Spain, Menù’s magazine has always hosted
the foreign markets growth. Over the mentioned 25 years,
the Exports turnover has increased from 1.5 million to
22.5 million Euro. In 1992, the Export turnover was 1.5
million euro (well, actually, it was still the time of the Lira
currency!) and counted for the 6% of the company total.
Menù was present in one of the most satisfactory markets
since ever: Japan. In addition, Menù was distributed in
England, Germany, France and Australia. In 2004, when
the company magazine reached no. 50, Menù’s foreign
sales had grown to 6.5 million Euro, representing the 11%
of the total turnover. During the early 2000s, the American
market opened much to the company’s satisfaction. It
was also the period during which Menù began having an
ever more consolidated presence abroad by the constant
opening of new opportunities. The entries of Menù within
Israeli and Russian markets date back to that period. It
was a continuous succession of trade fair attendances
where Menù’s chefs backed up importers through demos
and recipes.
Today, January 2017
Menù’s Export turnover has reached 22.5 million Euro,
representing the 28% of the overall. We are present in
70 countries all over the world and in the latest years
Menù has undertaken a great business challenge: the
catering Europe. Nowadays Menù is a reality within the
international markets: present in all important countries,
Menù gives support to its importers with investments and
other resources to grow together. The latest magazine
issue have reported the market openings in Korea,
Canada, Baltics, New Zealand and finally China. Today,
Menù is facing the international markets dare by relying
on a modern and lead production plant and on a catalog
able to satisfy even the most demanding customer.
Menù’s target today is the same as 1992 one: to supply
with quality Italian food specialties the culinary world so
that abroad foodservice professionals can have the same
quality as that might have in Italy.
84
Pastificio
La Lanterna
Pasta all ’uovo
Riflessi di piacere
alla tavola del gusto,
il piatto è servito
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menùsalute
QUALITÀ E SALUTE
Menù “Senza glutine”
I prodotti segnalati con
questo simbolo sono idonei
alla dieta senza glutine, sia
per il celiaco sia per altre
patologie alimentari correlate
al glutine. Per legge si definiscono
prodotti senza glutine “Prodotti con un
contenuto di glutine inferiore ai 20 mg/
kg, come previsto dall’art.3 paragrafo 2
del Regolamento CE 41/2009”.
Menù
“Naturalmente
senza glutine”
Questa tipologia di
prodotti sono idonei
alla dieta senza
glutine, sia per il celiaco che per individui
con altre patologie alimentari correlate al
glutine. Per questi prodotti la normativa
vigente esclude la possibilità di apporre
in etichetta la dicitura “senza glutine”
e possiedono le stesse caratteristiche
del prodotto analogo (Regolamento
CE 41/2009-art.4 paragrafo 1 e CE
13/2000-art. 2 paragrafo 1, lettera a,
punto iii).
Prodotti
consentiti
Prodotti dietetici
per celiaci
Prodotti convenzionali
o “per tutti”
Regolamento CE 41/2009
sulla composizione e l’etichettatura degli alimenti adatti
alle persone intolleranti al glutine
Glutine
< 20 ppm
Claim
“senza glutine”
Claim
“senza glutine” *
* fatta eccezione per i prodotti naturalmente privi di glutine
Menù
“Naturalmente
privo di lattosio”
Si definisce
intolleranza al lattosio,
o più correttamente
maldigestione di lattosio, una sindrome
caratterizzata da disturbi gastroenterici
che insorgono dopo l’ingestione di
alimenti contenenti questo zucchero,
generata dalla mancata produzione da
parte delle cellule intestinali del duodeno
dell’enzima lattasi e galattosio che
sotto questa forma possono essere
assorbiti. Non si tratta, come alle
volte discorsivamente si può riferire, di
un’allergia: le eventuali allergie al latte
Un binomio di
successo a cui
Menù si ispira per
la realizzazione
delle sue specialità.
Evidenziamo i logo,
compreso i nuovissimi
Vegetariano e Vegano,
studiati dall’azienda
per facilitare la
clientela.
sono infatti sostenute da particolari
proteine contenute nello stesso.
Menù “Senza grassi
idrogenati”
I grassi idrogenati sono
una particolare tipologia
di grassi, del tutto
artificiali, ottenuti con
processi chimici, a partire da oli vegetali.
Glutine
20-100 ppm
“con contenuto di
glutine molto basso”
Glutine
> 100 ppm
Contenuto non idoneo per i
prodotti dietetici per celiaci
“Può contenere tracce di glutine”
oppure
“glutine” indicato tra gli ingredienti
Questi grassi sono dannosi alla salute
perché sono tra i maggiori responsabili
di molte malattie come l’aumento
del rischio cardiovascolare con
l’innalzamento del colesterolo “cattivo”
APERTURE SHOW ROOM MENÙ
INFO N° VERDE
800-070783
GENNAIO FEBBRAIO MARZO
RIMINI 10 - 30 6 - 7 - 17 - 27 - 28 7 - 13 - 14 - 24 - 31
TERMINI
IMERESE (PA)
(LDL) ed allo stesso tempo diminuzione
di quello “buono” (HDL), oltre a obesità,
rischi epatici, ecc.
Menù “Vegano”
Questo logo compare sui
prodotti idonei a regimi
alimentari “Vegani”, in
quanto non contengono
VEGANO
nessun ingrediente di origine
animale e olio di palma.
Menù “Vegetariano”
I prodotti che
riportano questo
simbolo sono idonei a
regimi alimentari ovolacto
“Vegetariani”,
VEGETARIANO
in quanto nella formulazione non sono
ammessi derivati diretti di origine
animale (es. carne, pesce e caglio
bovino), ma possono contenere
solamente latte, uova, miele e loro
derivati. Anche questi prodotti sono tutti
palm-free.
SENZA
BISFENOLO
Menù “Senza Bisfenolo”
Questo simbolo riguarda
le confezioni utilizzate
da Menù. Per BPA NI,
s’intende che il Bisfenolo-A
non viene intenzionalmente
aggiunto né durante i processi di
formulazione e di preparazione delle
vernici, né durante i processi di
applicazione e trasformazione. Non si
può in via teorica e rigorosa escludere
il rischio di occasionali e marginali
contaminazioni dovute a situazioni
non nel completo controllo della filiera,
tenendo conto che i limiti analitici stanno
arrivando a rivelare quantità realmente
infinitesime come poche parti per
bilione.
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CAVEZZO (MO) - 27 6 - 7 - 20 - 21
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menù&cefa
PER UN'AGRICOLTURA
FAMIGLIARE
CEFA, onlus bolognese, ha avviato
un progetto di sviluppo agricolo a
Kilolo in Tanzania in collaborazione
con Menù srl, fornendo strumenti e
insegnando tecniche di coltivazione
e conservazione
Kilolo è un distretto a sud della
Tanzania molto povero e affetto
da malnutrizione. In questa zona
le famiglie vivono di un’agricoltura di
sussistenza, dove coltivano quello che
basta per mangiare e non hanno riserve
di cibo perché non hanno le conoscenze
su come trasformarlo e conservarlo.
CEFA (Comitato Europeo Formazione
Agricola) di Bologna interviene a sostegno
della famiglia e distribuisce sementi, dà
formazione agli agricoltori e fornisce
macchine agricole, mettendo le basi per
un’agricoltura sostenibile e di sviluppo.
“Fra le attività più importanti c’è quella
della trasformazione delle materie
prime, – afferma Giovanni Beccari di
CEFA – ad esempio, trasformare le
pannocchie di mais in farina. Abbiamo
quindi avviato un’attività di molitura,
inserendo dei mulini. Fondamentale è
anche la conservazione dei prodotti: se
il mais raccolto è umido, non dura molto
perché fa la muffa, quindi insegnamo
a raccoglierlo secco o a costruire un
essiccatoio così si possono avere riserve
per almeno un anno. Importante è anche
insegnare alle popolazioni che si può
evitare di utilizzare sostanze chimiche,
che loro mettono nelle derrate alimentari
perché non vengano invase dagli
animali, come i punteruoli, ma che sono
altamente dannose per la salute delle
persone”.
Menù è stata chiamata per fornire
nozioni tecniche per quanto riguarda
l’attività di conservazione degli alimenti:
Carlo Grandi, direttore commerciale
di Menù e l’ingegnere Menù Massimo
Baccarini hanno incontrato Giovanni
Spata, volontario e agronomo di CEFA,
che parla la lingua del luogo e che da
anni è coinvolto in questa iniziativa, per
dare consigli e formazione a riguardo.
Conservando gli alimenti, le famiglie
possono avere riserve nel tempo ma
anche commercializzare le eccedenze e
avere il denaro sufficiente per mandare
Da sinistra. Carlo Grandi,
direttore commerciale
Menù, con Fra Paolo, frate
francescano, e Giovanni
Spata, volontario e
agronomo di CEFA.
i figli a scuola e vivere
dignitosamente.
Giovanni Spata e CEFA
agiscono in collaborazione
con la missione di Fra
Paolo che ha sede a
Pomerini, a circa trenta
minuti da Kilolo. Fra Paolo,
originario di Viadana e da
trent’anni in Africa, è un frate
francescano che è riuscito
a costruire nel tempo una
chiesa, un asilo per bambini
malati di AIDS, un centro per
bambini disabili, un’officina
meccanica e una elettrica,
una falegnameria e ha
promosso una scuola pubblica statale di
agraria per figli di agricoltori tanzaniani.
Come afferma Patrizio Roversi, conduttore
televisivo, viaggiatore e testimone delle
attività di CEFA: “Si intuisce chiaramente
che non può essere soltanto lo sviluppo
industriale il modello economico per la
Tanzania, bensì l’agricoltura famigliare,
che potrebbe essere la ricetta per
sfamare il paese e, perché no, il mondo”.
Per saperne di più contattare CEFA e
visitare www.cefaonlus.it
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laposta
a cura della redazione
La redazione di Menù
risponde alle vostre lettere
e raccoglie le ricette che
invierete. La pubblicazione
delle vostre ricette
(a totale discrezione di chi
cura la rubrica) è ovviamente
condizionata dallo spazio
limitato delle pagine.
Menù vi invita a mandare
a questa rubrica
la foto e la ricetta del piatto
più spettacolare
della vostra produzione.
Anche quest’anno
tra tutte le idee inviate
ne sarà scelta una che sarà poi realizzata,
fotografata e pubblicata nelle pagine
delle ricette Menù nel 2018
PANINO SUPER
ricetta del locale La Regina del Panino di Castellamare
di Stabia (Na)
Gestori: Francesco e Anna Regina Alfano
Servito da: Antonio Guarracino
Ingredienti: panino con Mortadella di cinghiale Benserviti
Menù, provola, formaggio Cheddar, insalata, patatine fritte
e Pesto ai pistacchi Menù.
Il Panino
Super de
La Regina
del Panino di
Castellamare
di Stabia.
TROCCOLI DORATI
ricetta del ristorante-pizzeria-braceria Il Casareccio di Baronissi (Sa)
Titolare e chef: Carmine Rinaldi
Servito da: Luigi Coppola
Ingredienti: parmigiano reggiano, troccoli (tipo di pasta), Salsa dalle
mandorle Menù, Datterini gialli Menù, Lardo Benserviti Menù, mandorle a
filetti tostate, pepe nero.
Procedimento: creare una cialda di parmigiano reggiano e inserirvi un nido
di troccoli con sugo realizzato con la salsa alle mandorle, i datterini gialli,
le mandorle a filetti tostate. Cospargere con una manciata di pepe nero.
L’agente capoarea Menù Antonio Guarracino con
Giacomo Cuciniello e la Pizza Appetitosa.
PIZZA APPETITOSA
ricetta della pizzeria Fantasie di Pizza di Torre del Greco (Na)
Titolare e pizzaiolo: Giacomo Cuciniello
Servito da: Antonio Guarracino
Ingredienti: un disco di pasta, Grancrema di pecorino in asettico
Menù, scarola riccia, formaggio fior di latte di Agerola, salsiccia,
olio extra vergine d’oliva Menù, parmigiano reggiano.
Procedimento: stendere sul disco di pasta la grancrema di
pecorino, la scarola riccia, il fior di latte di Agerola, la salsiccia
tagliata a cubetti e completare con un filo d’olio extra vergine
d’oliva. Ultimare con una spolverata di parmigiano reggiano
grattugiato e cuocere in forno a legna.
L’agente Menù Luigi Coppola
con Carmine Rinaldi e la cialda
di Troccoli dorati.
93
99x24,5x23,5
132x24,5x23,5
laposta
PIZZA PUGLIESE
ricetta della pizzeria Villa Zuccaro di Taormina
(Me)
Titolare: Giorgio Di Pasquale
Pizzaiolo: Gabriele D’Ignoti
Servito da: Rosario Spadaro
Ingredienti: un disco di pasta, burrata, prosciutto
crudo, Soleggiati pomodori a spicchi Menù,
foglie di basilico fresco.
Da sinistra Raffaele,
il piccolo Giovanni
e Peppe del
ristorante-pizzeria
Al Giardino di
Bianca.
FANTASIA DEL PICCOLO PIZZAIOLO
ricetta del ristorante-pizzeria Al Giardino di Bianca di Santa Croce Camerina (Rg)
Titolare: Valentina Saracino
Pizzaioli: Raffaele e Peppe
Servito da: Giuseppe Minardo
Ingredienti: un disco di pasta, Gransalsa di cuori di carciofi in asettico Menù, mozzarella
ragusana, Funghi porcini snack boschetto Menù, salame piccante e dolce, rucola, Salsa
di fuoco Menù.
Procedimento: stendere sul disco la salsa di fuoco con la gransalsa di cuori di carciofi.
Distribuire la mozzarella, i funghi porcini e il salame. Aggiungere la rucola in uscita.
Gabriele D’Ignoti della pizzeria Villa Zuccaro di
Taormina con la sua Pizza Pugliese.
Gianluca Insogna
(export manager
Menù), lo chef
Donato Martini e
Leonardo Longo
del ristorantehotel
Bardolino di
Norimberga e la
ricetta a base dei
prodotti della nuova
linea Naturalmente
Menù.
NATURALMENTE… GERMANIA
Due clienti tedeschi, due realtà diverse, entrambe
interessate all’utilizzo dei prodotti della nuova linea
Naturalmente Menù
Il ristorante-hotel Bardolino è un rinomato ristorante
dove si respira un’atmosfera italiana, situato nel centro
di Norimberga. Leonardo Longo, il proprietario, è riuscito
grazie alla sua lunga esperienza e conoscenza nel settore,
con l’aiuto della sua famiglia, a creare un locale di tendenza,
sempre alla ricerca di nuove sfide in campo gastronomico.
Lo Chef Donato Martini ha presentato una preparazione
a base dei prodotti della nuova linea Naturalmente Menù:
Quinoa tricolore, Cous Cous, Mix Tre Risi, Farro perlato, con
Verdure Grigliate e Olive nostraline Menù. Il locale è servito
dall’agente Menù Antonia Callegari.
In Germania, a Donauwörth, è nata l’avventura de La casa
della Pizza. Gerardo Di Candia, uomo di grande esperienza
dallo spiccato intuito manageriale, ha deciso diversi anni fa
di creare, con il supporto della famiglia, una serie di locali
a marchio “La casa della Pizza”. Ma nelle sue pizzerie non
si parla solo di Pizza Napoletana. Di Candia è attento alle
tendenze del mercato e ha presentato un piatto fresco a base
di Quinoa tricolore della linea Naturalmente Menù, Èmaremix
della linea Èvolution Menù, Gamberetti liofilizzati Menù. Il
locale è servito dall’agente Menù Antonia Callegari.
Paolo Geretto (capoarea Menù) premia con la Targa Fedeltà
Gerardo Di Candia de La Casa della Pizza con Diego Ponzoni
(chef Menù) che presenta la ricetta a base di prodotti Menù.
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menùsolidarietà
UN AIUTO
CONCRETO
Il cuore Menù
batte per i
terremotati
Menù srl ha concluso con successo l'importante
operazione a scopo solidale a favore delle popolazioni
terremotate del Centro Italia, iniziata a settembre
38.000 Euro saranno donati con aiuti concreti
agli abitanti dei Comuni colpiti dal sisma di agosto e ottobre 2016
(35.000 Euro sono il risultato dell'operazione con vendita
ad hoc de “La Pomodorina della Solidarietà” - grazie ai clienti,
agli agenti e ai dipendenti Menù che hanno collaborato -
+ 3.000 Euro sono donati dal Gruppo Menù, a partire
dalle maestranze)
La Pomodorina
della Solidarietà
Da sinistra in piedi: Mirco Mattiazzo, titolare della
Macelleria-Gastronomia “La Becaria” con Giorgio Gavinelli
capo area Menù, Simone Caldato agente Menù zona Treviso,
e Sabina Lorenzon moglie di Mirco Mattiazzo.
Seduti: Klodian, un collaboratore e Anna e Nicola Mattiazzo, i figli.
Da “La Becaria” di Bigolino
UN CONTRIBUTO IMPORTANTE
PER SOSTENERE IL PROGETTO
LA POMODORINA
DELLA SOLIDARIETÀ
“La Becaria”, termine antico con il quale i Veneti
definivano la macelleria, è il termine che Mirco
Mattiazzo insieme alla moglie Sabina e ai figli Anna,
Nicola e Sara, ha voluto dare alla sua attività nella
terra del Prosecco Superiore di Valdobbiadene. La
Becaria di Bigolino, in provincia di Treviso, è una
moderna e tecnologica Macelleria-Gastronomia con
un laboratorio all’avanguardia in grado di rispondere
adeguatamente ad ogni esigenza della clientela,
specializzata in piatti pronti a cuocere e nella vendita
di prodotti alimentari di alta qualità.
Per le festività Natalizie 2016 “La Becaria” ha voluto
omaggiare i suoi clienti sostenendo un’importante
attività benefica. Con l’acquisto di 2.000 confezioni
di Pomodorina ha deciso di aiutare le popolazioni
terremotate del Centro Italia, contribuendo al Progetto
“La Pomodorina della Solidarietà” promosso
da Menù srl, con l’auspicio che questo piccolo gesto
possa essere utile al cliente, ma allo stesso tempo di
sostegno a chi è stato colpito dal terremoto.
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Collezione 2017
Disponibile da gennaio nei nostri punti vendita.
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Forza, aiuto, solidarietà
Il cuore Menù
batte per i
terremotati
Menù ringrazia i clienti, gli agenti
e i dipendenti che hanno
contribuito a questa
iniziativa di solidarietà
La Pomodorina
della Solidarietà
Menù srl, che ha vissuto il terribile sisma emiliano del 2012 ed
è riuscita a far ripartire l’attività e a ricostruire gli stabilimenti,
ha concluso un’importante operazione a scopo solidale,
a favore delle popolazioni terremotate del Centro Italia.
Info: Menù - tel. 800070783