Fermi tutti sono incinta!

maternità nei vari contesti familiari e sociali contribuendo
a mettere in luce situazioni spesso emblematiche
e fotografando istanti di vita nei quali, accanto alle
donne ed ai loro familiari, sono coinvolti anche le figure
professionali, ostetriche e ginecologi, con le loro vite
e le loro vicende personali. Questo libro può dare un
grande contributo ad una migliore comprensione delle
vicende correlate alla maternità, che il grande pubblico
è generalmente portato a seguire attraverso i mass
media soprattutto per i cosiddetti casi di malasanità, nei
quali viene generalmente ingigantito il pathos, il disagio
e la sofferenza delle donne o dei loro familiari alla
ricerca di un responsabile, senza tenere in alcun conto
il pathos, il disagio e la sofferenza anche dei professionisti
ostetrici coinvolti nella vicenda. Mi piace ricordare
la scena del famoso film di Luigi Comencini degli
anni ’50, Pane, amore e fantasia, in cui il maresciallo
dei Carabinieri Carotenuto, alias Vittorio De Sica,
accompagna in bicicletta l’Ostetrica condotta
Annarella (Marisa Merlini) che deve dividersi tra due
mariti che se la contendono per assistere al parto delle
loro rispettive mogli. Mirabile rappresentazione di una
scena di vita quotidiana dell’Italia di quegli anni, che
mette in luce l’intreccio di esperienze di vita dei diversi
coprotagonisti. Con molto garbo si intrecciano la vita
sentimentale con la vita professionale dell’ostetrica.
Non si riflette mai abbastanza su come l’opera professionale
di ostetriche e ginecologi, a prescindere dalle
capacità personali e dalla qualità delle cure prestate, si
insinui in maniera talora sconvolgente, nella loro stessa
vita privata.
Il cinema è un’arma efficace perché in grado di
descrivere in tempi relativamente brevi e con l’aiuto
della fotografia possibili disparati scenari e contesti,
raggiungendo con immediatezza le menti degli spettatori
ed inducendo effetti emozionali, che si manifesta-
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