Fermi tutti sono incinta!

È strano, il popò che si trasforma, i piccoli movimenti
che senti nel ventre. A volte fa paura, no? Non si deve
aver paura, perché le donne che hanno paura fanno dei
figli che avranno problemi ad affrontare la vita. Si
gioca tutto prima del parto, lo sapeva? Ci parla con
lui? Ci deve parlare, deve dirgli tutti i giorni che lo
ama, che lo sta aspettando e deve dirgli che lei sentirà
molto male al momento del parto ma che quella sofferenza
sarà il suo dono per lui.
(Il rifugio)
Non so cosa ci trovano di tanto fantastico nella maternità.
(The Opposite of Sex - L’esatto contrario del sesso).
a) Che bello, sono incinta
Seppure compaia in tantissimi film 1 , l’evento gravidico
è mostrato per lo più ai margini della narrazione e,
disertati gli approfondimenti dei complessi movimenti
emotivi materni ad esso collegati, le mamme sono
mostrate, sullo schermo, con un pancione sempre più
rotondo che cresce nel corso della vicenda, fino al fatidico
giorno nel quale scodelleranno il tanto sospirato
bebè.
Tra tutti i generi cinematografici la commedia 2 fa la
parte del leone e, generalmente, registi e sceneggiatori,
non regalano alle protagoniste uno straccio di riflessione
sulla loro condizione di future mamme, sulla capacità
di poter accogliere all’interno di un nuovo spazio
“illusorio”, condiviso dal partner, la figura del nascituro,
di rimaneggiare le parti del Sé infantile e di rinegoziare
il proprio ruolo con i componenti della propria
famiglia acquisita ed allargata.
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