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RESTA<br />
Premessa<br />
Il “resta” è uno dei “segnali di controllo” che viene<br />
maggiormente utilizzato dai P.O. e che, all’interno<br />
di un percorso educativo, dobbiamo saper differenziare<br />
dall’“aspetta tranquillo”. Nel “resta”, il<br />
cane rimane in una condizione di centripetazione<br />
aperta rispetto al P.O., in attesa di qualcosa che seguirà<br />
ed è per questo che si adatta meglio ad un contesto<br />
ludico/performativo. Ad esempio, se dobbiamo<br />
impostare una ricerca olfattiva o un problemsolving,<br />
possiamo dare il “resta” al cane mentre ci<br />
osserva nell’allestimento del set. Nell’“aspetta tranquillo”,<br />
invece, il P.O. chiude l’interazione con il<br />
cane, non c’è centripetazione aperta; il cane distoglie<br />
lo sguardo e non rimane in attesa, piuttosto<br />
si rilassa fin quando il P.O. non torna disponibile<br />
all’interazione. L’“aspetta tranquillo” è riferito ad<br />
altri contesti, come l’attesa fuori da un negozio. Il<br />
cane ha una grandissima intelligenza nella lettura<br />
degli script comportamentali, riesce a capire perfettamente<br />
dal nostro linguaggio non verbale e dal<br />
contesto in cui si trova quando è il momento di rimanere<br />
in “resta”, quindi in attesa o di mettersi tranquillo<br />
ad aspettare di nuovo il momento interattivo.<br />
Il cane riesce a fare questo, a prescindere dall’appropriatezza<br />
del segnale che gli diamo.<br />
Correttezza<br />
Variante 1<br />
1. Scegliamo un set adeguato come una stanza<br />
dell’ambiente domestico o un prato recintato,<br />
privo di elementi centrifugativi e senza la<br />
presenza di conspecifici.<br />
2. Chiediamo al cane di mettersi a terra, diamo<br />
un chiaro segnale di “resta” mostrandogli il<br />
palmo della mano, come per dare l’alt.<br />
3. Allontaniamoci dal cane camminando all’indietro<br />
per 2/3 passi.<br />
4. Se il cane rimane fermo, torniamo da lui e<br />
premiamolo con calma.<br />
5. Ripetiamo il segnale e allontaniamoci dal cane<br />
di un passo in più rispetto alla sessione<br />
precedente.<br />
6. Se il cane resta fermo, torniamo da lui e premiamolo,<br />
sempre all’insegna della calma.<br />
7. Se siamo riusciti a compiere l’esercizio in<br />
maniera positiva, iniziamo ad allontanarci<br />
dal cane di qualche metro in più, anche voltandogli<br />
le spalle.<br />
8. Aspettiamo qualche secondo e, se il cane non<br />
si è mosso, torniamo da lui e premiamolo.<br />
Obiettivi<br />
Calma, centripetazione, autocontrollo,<br />
collaborazione, distacco.<br />
Obiettivi evolutivi specifici: insegnare al cane<br />
a rimanere fermo con l’attenzione rivolta verso<br />
il P.O. A <strong>livello</strong> cognitivo, questa attività aiuta il<br />
cane a gestire con calma il momento dell’allontanamento<br />
del P.O. inoltre, seppure indirettamente,<br />
lavora sull’autocontrollo del soggetto.<br />
Obiettivi lati o secondari: fornire al cane la<br />
competenza di rimanere fermo mentre ci vede<br />
allontanare con qualcosa in mano, come un<br />
gioco che va allestito all’interno di un set. In<br />
questo caso il “Resta” è funzionale alla creazione<br />
delle regole precise nello svolgimento di<br />
un’attività ludica.<br />
Attività evolutiva n°1 90