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Dicembre 17

Livorno non stop Dicembre 2018

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LIVORNOnonstop è...<br />

14<br />

LE INIZIATIVE DURANTE L'APERTURA DELO STORICO EDIFICIO<br />

cultura<br />

Casa della Cultura e... Un incontro<br />

Il Cisternino di Piazza Guerrazzi,<br />

sabato 11 novembre scorso, ha<br />

riaperto le porte alla città. Il programma<br />

è stato ricco di visite<br />

guidate, musica e installazioni.<br />

Dopo circa venti anni di chiusura<br />

al pubblico lo storico edificio<br />

della “Casa della Cultura” è<br />

finalmente pronto a lanciarsi nella<br />

nuova esperienza per diventare<br />

spazio per la cultura e politiche<br />

giovanili.<br />

Sarà dunque un luogo d’incontro<br />

tra Amministrazione e comunità,<br />

un centro per ascolto attivo<br />

e progettazione partecipata.<br />

Un corteo di persone hanno<br />

aspettato il loro turno per entrare<br />

all’interno dell’edificio, e per<br />

l’occasione la Fondazione del<br />

Teatro Goldoni, ha ideato all’esterno<br />

un angolo di letture<br />

dedicato al “ricordo” della<br />

“Casa della Cultura”.<br />

Numerosi gli artisti labronici impegnati<br />

in teatro e nel mondo<br />

della letteratura, il nome di alcuni<br />

autori: Simonetta Del Cittadino,<br />

Walter Nenci, Luca Salemmi<br />

(che ha letto Sandra Mazzinghi),<br />

Emanuele Barresi, Eleonora Zacchi,<br />

Claudio Monteleone, Paola<br />

Pasqui, Simone Fulciniti, Fabrizio<br />

Brandi, Claudio Marmugi…<br />

e tanti tanti altri.<br />

Un omaggio ai nostri lettori del<br />

mio personale racconto.<br />

Un incontro<br />

di Stefania D’Echabur<br />

Diversi anni fa lavoravo in un<br />

salone di bellezza sugli Scali<br />

degli Avvalorati, di fronte alla<br />

Fortezza Nuova.<br />

Mi vedo allora: una ragazza<br />

quasi in apnea che mentre lavora<br />

sta in silenzio per catturare<br />

ogni parola, le signore raccontano<br />

le loro storie, e io, curiosa<br />

e avida, non sono mai sazia<br />

di ascoltare.<br />

Spesso, quando torno a casa,<br />

Il Cisternino di Pasquale Poccianti, lo storico edificio un tempo “Casa della Cultura”, in una foto di inizio '900.<br />

Stefania D'Echabur durante la lettura del suo<br />

racconto in occasione dell'inaugurazione del<br />

Cisternino di piazza Guerrazzi.<br />

trascrivo alcune di quelle storie<br />

sopra ad un quaderno. Scrivere<br />

fin da piccola è stata la mia grande<br />

passione.<br />

Un giorno entrò una cliente<br />

chiedendo se poteva fare una<br />

messa in piega e una manicure.<br />

Tenni la sua mano a contatto<br />

con la mia spalmandole la crema,<br />

le limai le unghie, e mentre<br />

le stavo dando lo smalto, mi raccontò<br />

che era appena arrivata<br />

da Roma per tenere una conferenza<br />

alla Casa della Cultura. Alla<br />

fine disse: “Sono una scrittrice.”<br />

“Una scrittrice vera! Pensai!” Appresa<br />

la notizia, i miei occhi si spalancarono,<br />

una scrittrice in carne<br />

ed ossa non l’avevo mai vista, per<br />

me era quasi una divinità.<br />

Era la prima volta che veniva a<br />

Livorno, le era piaciuto molto il<br />

profumo delle reti ingarbugliate<br />

dei pescatori e poi dipanate ad<br />

asciugare al sole.<br />

“È inconfondibile questo odore,<br />

si sente sempre in<br />

prossimità del mare”.<br />

Affermò.<br />

Mi raccontò anche,<br />

che le piaceva mangiare<br />

un avocado<br />

quando era in viaggio,<br />

perché faceva<br />

bene alla pelle e aveva<br />

tutte le sostanze di<br />

un pasto completo.<br />

Minuta, voce calda e<br />

accogliente, bionda,<br />

truccata con un ombretto<br />

verde smeraldo.<br />

A quei tempi ero timida,<br />

mi peritai a domandarle<br />

chi fosse e<br />

cosa scrivesse.<br />

Mi fece un paio di domande personali<br />

e io ingenuamente le<br />

raccontai della separazione dei<br />

miei genitori. Asserì che mi esprimevo<br />

molto bene, e mi disse: “chi<br />

sa parlare facendo “vedere immagini”<br />

è bravo anche a scrivere!”<br />

Le mie guance divennero calde.<br />

Arrossii.<br />

Non ho mai saputo chi fosse<br />

quella donna.<br />

Nel tempo mi sono data da fare:<br />

ho letto molto e ho studiato.<br />

Ho fatto corsi di scrittura e partecipato<br />

a diversi concorsi letterari.<br />

Un giorno sono riuscita anche<br />

a varcare quella “famosa” Casa<br />

della Cultura che da bimba tanto<br />

ammiravo perché sapevo era<br />

stata ideata da Pasquale Poccianti,<br />

la via della mia infanzia.<br />

Poi, finalmente in quel luogo ho<br />

respirato e mi sono impastata<br />

con qualcosa che avevo dovuto<br />

sempre rimandare.<br />

E lì è successa una coincidenza,<br />

anche se non credo alle coincidenze:<br />

quella signora mi ha consegnato<br />

il premio del mio racconto<br />

Un premio prestigioso, pubblicato<br />

in un’antologia importante.

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