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LIVORNOnonstop è...<br />
14<br />
LE INIZIATIVE DURANTE L'APERTURA DELO STORICO EDIFICIO<br />
cultura<br />
Casa della Cultura e... Un incontro<br />
Il Cisternino di Piazza Guerrazzi,<br />
sabato 11 novembre scorso, ha<br />
riaperto le porte alla città. Il programma<br />
è stato ricco di visite<br />
guidate, musica e installazioni.<br />
Dopo circa venti anni di chiusura<br />
al pubblico lo storico edificio<br />
della “Casa della Cultura” è<br />
finalmente pronto a lanciarsi nella<br />
nuova esperienza per diventare<br />
spazio per la cultura e politiche<br />
giovanili.<br />
Sarà dunque un luogo d’incontro<br />
tra Amministrazione e comunità,<br />
un centro per ascolto attivo<br />
e progettazione partecipata.<br />
Un corteo di persone hanno<br />
aspettato il loro turno per entrare<br />
all’interno dell’edificio, e per<br />
l’occasione la Fondazione del<br />
Teatro Goldoni, ha ideato all’esterno<br />
un angolo di letture<br />
dedicato al “ricordo” della<br />
“Casa della Cultura”.<br />
Numerosi gli artisti labronici impegnati<br />
in teatro e nel mondo<br />
della letteratura, il nome di alcuni<br />
autori: Simonetta Del Cittadino,<br />
Walter Nenci, Luca Salemmi<br />
(che ha letto Sandra Mazzinghi),<br />
Emanuele Barresi, Eleonora Zacchi,<br />
Claudio Monteleone, Paola<br />
Pasqui, Simone Fulciniti, Fabrizio<br />
Brandi, Claudio Marmugi…<br />
e tanti tanti altri.<br />
Un omaggio ai nostri lettori del<br />
mio personale racconto.<br />
Un incontro<br />
di Stefania D’Echabur<br />
Diversi anni fa lavoravo in un<br />
salone di bellezza sugli Scali<br />
degli Avvalorati, di fronte alla<br />
Fortezza Nuova.<br />
Mi vedo allora: una ragazza<br />
quasi in apnea che mentre lavora<br />
sta in silenzio per catturare<br />
ogni parola, le signore raccontano<br />
le loro storie, e io, curiosa<br />
e avida, non sono mai sazia<br />
di ascoltare.<br />
Spesso, quando torno a casa,<br />
Il Cisternino di Pasquale Poccianti, lo storico edificio un tempo “Casa della Cultura”, in una foto di inizio '900.<br />
Stefania D'Echabur durante la lettura del suo<br />
racconto in occasione dell'inaugurazione del<br />
Cisternino di piazza Guerrazzi.<br />
trascrivo alcune di quelle storie<br />
sopra ad un quaderno. Scrivere<br />
fin da piccola è stata la mia grande<br />
passione.<br />
Un giorno entrò una cliente<br />
chiedendo se poteva fare una<br />
messa in piega e una manicure.<br />
Tenni la sua mano a contatto<br />
con la mia spalmandole la crema,<br />
le limai le unghie, e mentre<br />
le stavo dando lo smalto, mi raccontò<br />
che era appena arrivata<br />
da Roma per tenere una conferenza<br />
alla Casa della Cultura. Alla<br />
fine disse: “Sono una scrittrice.”<br />
“Una scrittrice vera! Pensai!” Appresa<br />
la notizia, i miei occhi si spalancarono,<br />
una scrittrice in carne<br />
ed ossa non l’avevo mai vista, per<br />
me era quasi una divinità.<br />
Era la prima volta che veniva a<br />
Livorno, le era piaciuto molto il<br />
profumo delle reti ingarbugliate<br />
dei pescatori e poi dipanate ad<br />
asciugare al sole.<br />
“È inconfondibile questo odore,<br />
si sente sempre in<br />
prossimità del mare”.<br />
Affermò.<br />
Mi raccontò anche,<br />
che le piaceva mangiare<br />
un avocado<br />
quando era in viaggio,<br />
perché faceva<br />
bene alla pelle e aveva<br />
tutte le sostanze di<br />
un pasto completo.<br />
Minuta, voce calda e<br />
accogliente, bionda,<br />
truccata con un ombretto<br />
verde smeraldo.<br />
A quei tempi ero timida,<br />
mi peritai a domandarle<br />
chi fosse e<br />
cosa scrivesse.<br />
Mi fece un paio di domande personali<br />
e io ingenuamente le<br />
raccontai della separazione dei<br />
miei genitori. Asserì che mi esprimevo<br />
molto bene, e mi disse: “chi<br />
sa parlare facendo “vedere immagini”<br />
è bravo anche a scrivere!”<br />
Le mie guance divennero calde.<br />
Arrossii.<br />
Non ho mai saputo chi fosse<br />
quella donna.<br />
Nel tempo mi sono data da fare:<br />
ho letto molto e ho studiato.<br />
Ho fatto corsi di scrittura e partecipato<br />
a diversi concorsi letterari.<br />
Un giorno sono riuscita anche<br />
a varcare quella “famosa” Casa<br />
della Cultura che da bimba tanto<br />
ammiravo perché sapevo era<br />
stata ideata da Pasquale Poccianti,<br />
la via della mia infanzia.<br />
Poi, finalmente in quel luogo ho<br />
respirato e mi sono impastata<br />
con qualcosa che avevo dovuto<br />
sempre rimandare.<br />
E lì è successa una coincidenza,<br />
anche se non credo alle coincidenze:<br />
quella signora mi ha consegnato<br />
il premio del mio racconto<br />
Un premio prestigioso, pubblicato<br />
in un’antologia importante.