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LIVORNOnonstop è...<br />
9<br />
progetto scuola<br />
da pag. 8<br />
fanzia La Tartaruga, Scuola<br />
dell’infanzia Pestalozzi, Scuola<br />
dell’infanzia Palazzina,<br />
Scuola dell’infanzia Agnoletti,<br />
Scuola dell’infanzia O. Benetti,<br />
Scuola dell’infanzia Ciribiriciccioli,<br />
Scuola dell’infanzia<br />
Barriera Margherita, Primaria<br />
Collodi/sezione ospedaliera<br />
(ORTO IN CORSIA), Primaria<br />
Banditella , Primaria Dal Borro,<br />
Primaria Natali, Primaria<br />
Carducci, Scuola primaria<br />
Fattori, Primaria Rodari, Primadia<br />
Razzauti, Primaria De<br />
Amicis, Primaria Gramsci, Primaria<br />
Villa Corridi, Primaria<br />
Campana, Primaria Maria Ausiliatrice,<br />
Primaria Thouar, Secondaria<br />
di primo grado Micali/Tesei,<br />
Secondaria di primo<br />
grado Michelangelo, Secondaria<br />
di primo grado Mazzini/<br />
Coteto, Secondaria di primo<br />
grado Mazzini sede.<br />
Queste notizie mi sono state riferite<br />
dalla sig.ra Valentina Gucciardo,<br />
segretario Slow Food Livorno<br />
e referente del progetto<br />
Orto in Condotta per Slow Food<br />
Livorno, la quale iscrivendo, nel<br />
2009 i suoi figli Luca Antonio e<br />
Lorenzo alla Scuola Dal Borro si<br />
fece promotore del progetto e<br />
trovò nella maestra Vittorina Cervetti<br />
un’appassionata sostenitrice,<br />
forse perché la maestra Vittorina<br />
viene da una terra di contadini:<br />
l’Emilia, dove il legame<br />
con l’agricoltura è sempre forte<br />
e radicato in ogni famiglia anche<br />
se tutti tifano Ferrari.<br />
Le due amiche, con le altre maestre<br />
dell’epoca Patrizia Coli, Laura<br />
Valentina Guicciardo, segretario<br />
Slow Food Livorno<br />
La maestra Vittorina Cervetti con i suoi alunni<br />
La maestra Cervetti con i gustosi pane ed olio e pane e miele<br />
pronti per essere assaggiati dagli alunni.<br />
Fleri, Marta Ripaccioli, Maria<br />
Carla Meini, Cristina Pecchia,<br />
Stella Di Maio, Cristina Giulianie<br />
Adriana Piedibene convinsero<br />
i genitori, i nonni e i ragazzi a<br />
impiantare un orto nel bel parco<br />
della scuola, dove avevano già<br />
sperimentato coltivazione di flora<br />
e piante varie.<br />
Jean Piaget sosteneva che un<br />
ambiente di apprendimento fertile<br />
e multisensoriale, con le forme<br />
e le superfici, i colori, gli odori,<br />
i gusti e i suoni del mondo reale,<br />
è fondamentale per il pieno sviluppo<br />
cognitivo ed emotivo del<br />
bambino.<br />
Al progetto hanno aderito negli<br />
anni con entusiasmo molti produttori<br />
locali come la Tenuta<br />
Bellavista Insuese, la quale, a<br />
Guasticce, coltiva grani “antichi”<br />
e olivi.<br />
Per grani “antichi” si intendono<br />
varietà del passato non rimaneggiate<br />
geneticamente dall’uomo<br />
che per le loro particolari caratteristiche<br />
(spighe alte e chicchi<br />
irregolari) non si prestano a lavorazioni<br />
intensive.<br />
La manifestazione del 14 novembre<br />
consisteva nel mostrare<br />
questi prodotti a tutti gli alunni<br />
della scuola e nel far assaggiare<br />
pane ed olio e pane e pane e miele<br />
su diversi tipi di pane, quello<br />
della Tenuta Insuese viene fatto<br />
con Grano tenero Verna, anche<br />
se loro coltivano pure Grano<br />
Gentil Rosso e il Grano Etrusco,<br />
quest’ultimo è un grano<br />
duro. I bambini hanno potuto<br />
osservare e toccare con mano<br />
le diverse varietà di grano prodotte<br />
dall’azienda, grazie ai chicchi<br />
ma anche ai mazzi di spighe<br />
che Sabina Vitarelli aveva portato.<br />
Nei prossimi giorni gli studenti<br />
di tutte le scuole cittadine che<br />
aderiscono al progetto semineranno<br />
nel loro orto diverse varietà<br />
di cereali e seguiranno il<br />
loro sviluppo fino alla mietitura.<br />
La maestra Cervetti mi ha poi<br />
invitato a visitare l’orto di ciascuna<br />
classe che, malgrado le<br />
abbondanti piogge, appariva<br />
ben ordinato e curato: cartellini<br />
didascalici indicavano le varie<br />
piante, gli olivi e la vigna.<br />
Ogni classe ha personalizzato<br />
il proprio campo sia come scelta<br />
di piante che come stile di<br />
uso dello spazio. Ognuno arricchisce<br />
la propria esperienza<br />
personale e contribuisce a migliorare<br />
il sapere e il sentire dei<br />
compagni.<br />
I bambini collegano le esperienze<br />
di casa con quelle fatte a<br />
scuola: Francesco F. oggi ha<br />
raccontato che aveva messo<br />
anche a casa le carote ma le<br />
aveva seminate vicino al recinto<br />
del cavallo che gliele ha mangiate<br />
tutte. Portano a casa le<br />
cose coltivate a scuola e viceversa.<br />
Ad esempio quest’anno<br />
sono tornate a scuola le zucche<br />
seminate a maggio nei vasetti<br />
a scuola ma cresciute in<br />
casa.<br />
I ragazzi coltivano con entusiasmo<br />
l’orto, di cui sono orgogliosi,<br />
con impegno mentale e<br />
fisico, riscoprendo la natura<br />
con i suoi prodotti, la qual cosa<br />
influenzerà tutta la loro vita.<br />
La sig.ra Gucciardo mi diceva<br />
che l’amore dei ragazzi per l’orto<br />
è tale che molti di loro hanno<br />
espresso l’intenzione di iscriversi<br />
ad agraria da grandi.<br />
La sig.ra Gucciardo in settembre<br />
era, con altri cinque delegati<br />
toscani, al 7° Congresso Internazionale<br />
di Slow Food a<br />
Chengdu in Cina.<br />
Finalmente qualche persona<br />
che non chiacchiera solamente<br />
ma lavora con la testa e con le<br />
mani.<br />
E’ importante sottolineare che<br />
questo progetto ha bisogno di<br />
tanto entusiasmo e tanta collaborazione.<br />
Se queste esperienze<br />
hanno successo è perché<br />
non c’è una sola persona a portarle<br />
avanti. Qualcuno si noterà<br />
di più, qualcuno sarà più nell’ombra<br />
ma tutti sono indispensabili<br />
per far fiorire il nostro orto.