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LIVORNOnonstop è...<br />
20<br />
scuole<br />
“Viaggio tra le scuole pubbliche livornesi”: 3ª puntata<br />
Carducci e Brin<br />
di Luciano Canessa<br />
Le cronache cittadine parlano<br />
di una scuola elementare pubblica<br />
nel villaggio di Ardenza<br />
nell’anno scolastico 1855/56<br />
quando il Comune nominò Gio.<br />
Battista Corsoni, quale maestro,<br />
e Stanislao Misuri, aiuto maestro,<br />
ma, probabilmente, già<br />
qualche anno prima funzionava<br />
nel villaggio una istituzione<br />
destinata all’insegnamento primario.<br />
E’, comunque, questa<br />
l’avanguardia della scuola Giosuè<br />
Carducci.<br />
Quell’anno funzionavano a Livorno<br />
pochissime classi elementari<br />
pubbliche e si trovavano<br />
in via S. Giovanni Nepomoceno,<br />
via Maddalena, via della<br />
Pace, piazza della Pina d’Oro,<br />
fuori Barriera Garibaldi e a Salviano.<br />
Nessuna di queste sette<br />
scuole aveva un nome e le stesse<br />
si individuavano con la via<br />
dove erano ubicate.<br />
Quando Livorno diventò sede<br />
balneare in competizione con<br />
Viareggio, con il bel mondo di<br />
gran parte dell’Europa che sfilava<br />
da “Lo scoglio della Regina”,<br />
costeggiando i Bagni Pancaldi,<br />
per andare verso I Casini,<br />
con pariglie e “tiri a 4”, i<br />
Alfredo Sforzini: Castelvecchio di<br />
Pescia (PT)1914 - Cavour (TO 1943.<br />
sobborghi come Ardenza si arricchirono<br />
rapidamente di gente<br />
e di ville.<br />
Ma, sia chiaro, Ardenza Terra e<br />
Ardenza Mare furono due entità<br />
profondamente diverse, divise<br />
da orti e campi. Scalpellini,<br />
barrocciai, contadini, operai, lavandaie,<br />
sarte da una parte; ricchi<br />
vacanzieri in carrozza dall’altra.<br />
Poi, il 22 maggio 1881 entrò in<br />
funzione la tranvia a cavalli collegando<br />
la stazione S. Marco ad<br />
Ardenza. L’aumento della popolazione<br />
scolastica spinse il Comune<br />
a dare locali più idonei da<br />
un punto di vista pedagogico e<br />
igienico, così l’assessore, ing.<br />
Ugo Vaccari, progettò una sede<br />
scolastica in via Casini, che funzionò<br />
a partire dall’a.s. 1883/84,<br />
inizialmente per le classi maschili<br />
(1 a , 2 a , 3 a e 4 a ) cui fecero<br />
seguito, più tardi, le classi femminili,<br />
non potendo il Municipio,<br />
per impegni preventivi, abbandonare<br />
subito del tutto i locali<br />
presso la chiesa del villaggio,<br />
dove pertanto continuò a<br />
operare la sezione femminile per<br />
La scuola primaria G. Carducci, in piazza Sforzini<br />
qualche tempo.<br />
Le cronache dicono che a partire<br />
dall’11 settembre 1883 iniziò<br />
il trasloco delle suppellettili scolastiche<br />
delle classi maschili dai<br />
vecchi locali alla nuova scuola<br />
di via Casini.<br />
Finalmente l’amministrazione<br />
civica iniziò a mutare indirizzo<br />
e, anziché pagare fitti elevatissimi<br />
a privati per locali indecenti,<br />
si decise a costruire scuole<br />
ex novo. Poi, sotto il sindaco<br />
Giuseppe Malenchini (1903-<br />
1911), che molto ha fatto per<br />
l’edilizia scolastica livornese, fu<br />
acquistata una villa, costruita<br />
nel 1880, nella allora via del Littorale,<br />
oggi piazza Sforzini.<br />
In quella villa aveva operato il<br />
Collegio San Giorgio, fondato<br />
nel 1880 dal professore e poeta<br />
Francesco Polese, un collegio<br />
di un certo livello dove la famiglie<br />
più in vista mandavano i<br />
loro figli a studiare.<br />
Fu un grosso impegno finanziario<br />
per il Municipio l’acquisto<br />
della villa in questione. Dopo i<br />
necessari lavori di adattamento,<br />
a partire dal 1906 il 1° e 2°<br />
piano fu assegnato alla scuola<br />
elementare pubblica di Ardenza,<br />
mentre il piano terra fu occupato<br />
dagli uffici comunali.<br />
Dopo la morte di Giosuè Carducci,<br />
avvenuta il 16 febbraio<br />
1907, il Municipio non perse<br />
tempo e con delibera del Consiglio<br />
, in data 11 marzo dello stesso<br />
anno, attribuì alla scuola il<br />
nome del vate. Un nome illustre<br />
per una bella sede scolastica.<br />
Del resto il Carducci era un habitué<br />
di Livorno, veniva spesso<br />
a trovare la figlia Beatrice che<br />
aveva sposato il prof. Carlo Bevilacqua,<br />
insegnante del Liceo<br />
Classico, e frequentava assiduamente,<br />
in via Maggi, la fiaschetteria<br />
di Pilade Cipriani in<br />
via Maggi e la trattoria del Noccioli,<br />
in via Verdi (se ne parla<br />
anche nel servizio di pag. 6,<br />
ndr).<br />
Alfredo Sforzini (1914-1943),<br />
medaglia d’oro al valor militare,<br />
alla cui memoria è intitolata la<br />
piazza principale di Ardenza Terra,<br />
frequentò le aule della scuola<br />
“Carducci”.<br />
segue a pag.20