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Livorno non stop Dicembre 2018

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LIVORNOnonstop è...<br />

20<br />

scuole<br />

“Viaggio tra le scuole pubbliche livornesi”: 3ª puntata<br />

Carducci e Brin<br />

di Luciano Canessa<br />

Le cronache cittadine parlano<br />

di una scuola elementare pubblica<br />

nel villaggio di Ardenza<br />

nell’anno scolastico 1855/56<br />

quando il Comune nominò Gio.<br />

Battista Corsoni, quale maestro,<br />

e Stanislao Misuri, aiuto maestro,<br />

ma, probabilmente, già<br />

qualche anno prima funzionava<br />

nel villaggio una istituzione<br />

destinata all’insegnamento primario.<br />

E’, comunque, questa<br />

l’avanguardia della scuola Giosuè<br />

Carducci.<br />

Quell’anno funzionavano a Livorno<br />

pochissime classi elementari<br />

pubbliche e si trovavano<br />

in via S. Giovanni Nepomoceno,<br />

via Maddalena, via della<br />

Pace, piazza della Pina d’Oro,<br />

fuori Barriera Garibaldi e a Salviano.<br />

Nessuna di queste sette<br />

scuole aveva un nome e le stesse<br />

si individuavano con la via<br />

dove erano ubicate.<br />

Quando Livorno diventò sede<br />

balneare in competizione con<br />

Viareggio, con il bel mondo di<br />

gran parte dell’Europa che sfilava<br />

da “Lo scoglio della Regina”,<br />

costeggiando i Bagni Pancaldi,<br />

per andare verso I Casini,<br />

con pariglie e “tiri a 4”, i<br />

Alfredo Sforzini: Castelvecchio di<br />

Pescia (PT)1914 - Cavour (TO 1943.<br />

sobborghi come Ardenza si arricchirono<br />

rapidamente di gente<br />

e di ville.<br />

Ma, sia chiaro, Ardenza Terra e<br />

Ardenza Mare furono due entità<br />

profondamente diverse, divise<br />

da orti e campi. Scalpellini,<br />

barrocciai, contadini, operai, lavandaie,<br />

sarte da una parte; ricchi<br />

vacanzieri in carrozza dall’altra.<br />

Poi, il 22 maggio 1881 entrò in<br />

funzione la tranvia a cavalli collegando<br />

la stazione S. Marco ad<br />

Ardenza. L’aumento della popolazione<br />

scolastica spinse il Comune<br />

a dare locali più idonei da<br />

un punto di vista pedagogico e<br />

igienico, così l’assessore, ing.<br />

Ugo Vaccari, progettò una sede<br />

scolastica in via Casini, che funzionò<br />

a partire dall’a.s. 1883/84,<br />

inizialmente per le classi maschili<br />

(1 a , 2 a , 3 a e 4 a ) cui fecero<br />

seguito, più tardi, le classi femminili,<br />

non potendo il Municipio,<br />

per impegni preventivi, abbandonare<br />

subito del tutto i locali<br />

presso la chiesa del villaggio,<br />

dove pertanto continuò a<br />

operare la sezione femminile per<br />

La scuola primaria G. Carducci, in piazza Sforzini<br />

qualche tempo.<br />

Le cronache dicono che a partire<br />

dall’11 settembre 1883 iniziò<br />

il trasloco delle suppellettili scolastiche<br />

delle classi maschili dai<br />

vecchi locali alla nuova scuola<br />

di via Casini.<br />

Finalmente l’amministrazione<br />

civica iniziò a mutare indirizzo<br />

e, anziché pagare fitti elevatissimi<br />

a privati per locali indecenti,<br />

si decise a costruire scuole<br />

ex novo. Poi, sotto il sindaco<br />

Giuseppe Malenchini (1903-<br />

1911), che molto ha fatto per<br />

l’edilizia scolastica livornese, fu<br />

acquistata una villa, costruita<br />

nel 1880, nella allora via del Littorale,<br />

oggi piazza Sforzini.<br />

In quella villa aveva operato il<br />

Collegio San Giorgio, fondato<br />

nel 1880 dal professore e poeta<br />

Francesco Polese, un collegio<br />

di un certo livello dove la famiglie<br />

più in vista mandavano i<br />

loro figli a studiare.<br />

Fu un grosso impegno finanziario<br />

per il Municipio l’acquisto<br />

della villa in questione. Dopo i<br />

necessari lavori di adattamento,<br />

a partire dal 1906 il 1° e 2°<br />

piano fu assegnato alla scuola<br />

elementare pubblica di Ardenza,<br />

mentre il piano terra fu occupato<br />

dagli uffici comunali.<br />

Dopo la morte di Giosuè Carducci,<br />

avvenuta il 16 febbraio<br />

1907, il Municipio non perse<br />

tempo e con delibera del Consiglio<br />

, in data 11 marzo dello stesso<br />

anno, attribuì alla scuola il<br />

nome del vate. Un nome illustre<br />

per una bella sede scolastica.<br />

Del resto il Carducci era un habitué<br />

di Livorno, veniva spesso<br />

a trovare la figlia Beatrice che<br />

aveva sposato il prof. Carlo Bevilacqua,<br />

insegnante del Liceo<br />

Classico, e frequentava assiduamente,<br />

in via Maggi, la fiaschetteria<br />

di Pilade Cipriani in<br />

via Maggi e la trattoria del Noccioli,<br />

in via Verdi (se ne parla<br />

anche nel servizio di pag. 6,<br />

ndr).<br />

Alfredo Sforzini (1914-1943),<br />

medaglia d’oro al valor militare,<br />

alla cui memoria è intitolata la<br />

piazza principale di Ardenza Terra,<br />

frequentò le aule della scuola<br />

“Carducci”.<br />

segue a pag.20

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