TRAKS MAGAZINE 12
TRAKS MAGAZINE cambia faccia: con il nuovo numero tutto rinnovato dal punto di vista grafico arriva anche l'edizione italiana e artisti anche stranieri o mainstream in copertina. Si (ri)parte da Zibba, TC&I, Joshua Hyslop, John Malcovitch!, Perina, Felloni, Serpe in Seno e molti altri!
TRAKS MAGAZINE cambia faccia: con il nuovo numero tutto rinnovato dal punto di vista grafico arriva anche l'edizione italiana e artisti anche stranieri o mainstream in copertina. Si (ri)parte da Zibba, TC&I, Joshua Hyslop, John Malcovitch!, Perina, Felloni, Serpe in Seno e molti altri!
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intervista<br />
Eradius<br />
Basso e batteria e uno spirito affine<br />
allo stoner: ecco gli Eradius e il<br />
loro disco in uscita, Democrazy.<br />
Potete raccontare la storia degli<br />
Eradius fin qui?<br />
Il progetto Eradius nasce due anni<br />
fa, quando a Edoardo e Richard<br />
(batterista e bassista della Triple<br />
Rock band) viene voglia di scrivere<br />
e suonare musica originale, un po’<br />
per fuggire dal circolo vizioso delle<br />
cover band, un po’ per nostalgia<br />
di quella musica che faceva da padrona<br />
negli anni ‘90 ma allo stesso<br />
tempo con l’intenzione di creare<br />
qualcosa di nuovo. Inizialmente la<br />
band doveva essere un quartetto,<br />
ma si vedono subito le divergenze<br />
di pensiero, e incoraggiati dalla<br />
ascesa imponente dei Royal Blood,<br />
decidiamo di provare in due. Senza<br />
grosse aspettative ma pieni di entusiasmo<br />
ci chiudiamo in sala prove a<br />
sperimentare, capiamo quasi subito<br />
la strada da prendere avvantaggiati<br />
da gusti musicali molto simili. A<br />
settembre 2016 ci si presenta l’occasione<br />
di suonare per la prima<br />
volta sul palco di un festival per le<br />
vittime del terremoto ad Amatrice,<br />
e da lì in poi abbiamo colto ogni<br />
occasione, partecipando a diversi<br />
contest e cominciando addirittura a<br />
vincerli! Anche il disco nasce senza<br />
pretese: ci siamo trovati sotto<br />
l’occhio del produttore Tommaso<br />
Canazza e grazie a questo incontro<br />
decidiamo di incidere tutte le dodici<br />
tracce che avevamo in cantiere.<br />
Da cosa traete spunto per i vostri<br />
testi?<br />
Il tema principale della maggior<br />
parte dei testi è di protesta verso<br />
qualsiasi cosa che ci sembra sbagliata<br />
all’interno della nostra società.<br />
Un paio di canzoni invece<br />
(Black Queen e Medusa) parlano di<br />
due donne in due relazioni diverse,<br />
una positiva, l’altra un po’ meno.<br />
Infine abbiamo dedicato un pezzo<br />
(Desert) agli artisti che ci hanno aiutato<br />
nel nostro progetto.<br />
Vorrei saperne di più sulla genesi<br />
di “Democrazy” e “Medusa”<br />
Democrazy è stato il primo brano<br />
che è nato in sala prove, abbiamo<br />
costruito il brano attorno<br />
al riff, il quale<br />
nasce molti anni prima<br />
dal primo gruppo di Edoardo<br />
(gli Arenanera), ripescato da<br />
vecchi file audio e poi riadattato<br />
fino a quello che sentite oggi. Nel<br />
testo prendiamo di mira l’ipocrisia<br />
che a volte fa da padrona nella<br />
democrazia odierna, invitando l’ascoltatore<br />
ad abbracciare la nostra<br />
“pazza” democrazia. Medusa parla<br />
di una relazione finita male con una<br />
donna, in generale descrive quando<br />
la femmina si prende gioco del maschio,<br />
ingannandolo e usandolo per<br />
i propri interessi per poi abbandonarlo<br />
come se niente fosse.<br />
Il vostro 2017 è stato costellato<br />
di concerti: come andrà il 2018?<br />
Lo scorso anno ci siamo dati da<br />
fare allargando i gomiti cercando di<br />
farci spazio su qualsiasi palco fosse<br />
disponibile, anche quando un vero<br />
palco non c’era. Per il 2018 puntiamo<br />
al salto di qualità. Il 24 febbraio<br />
ci sarà il release party con la successiva<br />
uscita dell’album.<br />
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