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Artisti a Prato
Luciano Manara
Pesce grande mangia pesce piccolo,
recita il proverbio. E’ la legge del
più forte, un istinto primordiale
che nessun codice giuridico potrà ormai
estirpare dal cuore dell’uomo. Ci illudiamo
di vivere nel “regno” della libertà e
della democrazia, dove lo stato tutela i
più deboli garantendone i diritti, ma la
verità - sembra dirci Luciano Manara
con questa nuova potente provocazione
- è che i sopraffattori continuano a reggere
le fila di un mondo dove giustizia
ed equità sono diventati slogan politici.
Oggi come ieri la legge del più forte
continua a mietere vittime e in maniera
ancora più subdola che in passato, perché
i predatori agiscono nascondendosi
dietro espressioni all’apparenza rassicuranti
come “mercato globale”, di cui tutti
ormai si riempiono la bocca benché nessuno
sappia davvero cosa sia. Di certo,
non è quello che sembra essere stando
al significato delle parole, vale a dire un
sistema dove l’economia opera in favore
dell’interesse collettivo, di una più equa
distribuzione della ricchezza. Al contrario,
è proprio servendosi di queste chimere
inventate per incantare le masse
che i “pesci grandi” - holding finanziarie,
banche, multinazionali - agiscono indisturbati,
divorando tutto ciò che ostacola
il rafforzamento della propria posizione
dominante e monopolistica. E noi
“pesci piccoli” alimentiamo questa vorace
pancia mai sazia, colpevoli di un’ignoranza
che ci rende nostro malgrado
complici. Eppure - questa la domanda
posta dall’artista - arriverà il momento in
cui non ci sarà più nulla da depredare, in
cui il pesce grande divorerà se stesso pur
di soddisfare il suo appetito? Un destino
Avanti un altro, legno e metallo
che sembra già compiersi nell’opera di
Manara, dove questa catena della morte
inizia e finisce senza scampo per nessuno
dei pesci coinvolti, tutti presi all'amo
dalla sete di potere.
Daniela Pronestì
Email: luciano@manaradesign.it
Web: www.manaradesign.it
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