Jolly Roger_01_06
Jolly Roger Magazine - numero VI anno I - luglio/agosto 2018
Jolly Roger Magazine - numero VI anno I - luglio/agosto 2018
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LE VELE DELLA POESIA<br />
LE VELE DELLA POESIA<br />
Parte seconda<br />
tra le stelle e il cuore<br />
“Forse l’amore è il processo del mio ricondurti<br />
dolcemente verso te stesso.<br />
Non a ciò che io voglia tu sia, ma a ciò che sei”<br />
(Antoine de Saint-Exupéry)<br />
Nel Galeone Sognante, dondolato<br />
dalle onde del tempo e dello<br />
spazio, regna il silenzio. Intorno<br />
le galassie ruotano in una<br />
stupefacente danza senza interruzione,<br />
mentre un’improvvisa<br />
melodia di suoni armoniosi e<br />
delicati risveglia uno a uno noi<br />
membri dell’equipaggio, che<br />
ancora assopiti cominciamo ad<br />
aprire gli occhi ricordando di<br />
Vega<br />
di Federica Terrida<br />
Altair<br />
essere tra le stelle dell’universo<br />
che ci accolgono narrandoci le<br />
loro storie.<br />
Nel nostro pianeta azzurro, così<br />
lontano ma così infinitamente<br />
vicino, è estate. Luglio, il mese<br />
del calore intenso per il nostro<br />
emisfero, il mese dell’amore e<br />
della passione, il mese dell’incontro<br />
di Vega e di Altair. Noi,<br />
ancorati tra la costellazione<br />
della Lira e quella dell’Aquila,<br />
ascoltiamo la storia di due innamorati,<br />
due amanti che il destino<br />
volle separare. La bellissima<br />
Vega non respirava senza<br />
il suo Altair e il forte Altair non<br />
poteva vivere senza le sensuali<br />
carezze della sua Vega. Lo<br />
schermo celeste proietta difronte<br />
ai nostri occhi l’immagine di<br />
due giovani, ora trasformati in<br />
stelle, la cui passione era incontenibile<br />
e i loro baci esplosioni<br />
stellari. Un amore che venne<br />
punito dal solito e rigido Re del<br />
cielo di turno che mal sopportava<br />
che i due giovani trascurassero<br />
il loro dovere. E caro<br />
equipaggio probabilmente a<br />
questo Re purtroppo non giunse<br />
mai una frase della grande<br />
poetessa Anais Nin che in poche<br />
parole descrive il perfetto<br />
amore tra due anime, affermando<br />
che “Solo i battiti uniti<br />
del sesso e del cuore insieme<br />
possono creare l’estasi”. Tra i<br />
nostri sospiri arriva una voce<br />
narrante che ci racconta, emozionandosi,<br />
che solo una volta<br />
l’anno, nel settimo giorno del<br />
settimo mese, questi due cuori<br />
possono incontrarsi e accarezzarsi.<br />
Scorgiamo da distante i<br />
veli colorati della dolce Vega<br />
che avvicinandosi all’uomo che<br />
ama canta sorridendo una dolce<br />
melodia di Sade, le cui parole<br />
“You gave me the kiss of life,<br />
look at the sky, it’s the color of<br />
love...” ci trasmettono l’amore<br />
di una donna profondamente<br />
innamorata, mentre Altair da<br />
lontano risponde intonando con<br />
la profonda voce di Barry White<br />
“Darling I can’t get enough<br />
of your love, Baby... Girl I<br />
don’t know I don’t know why I<br />
can’t get enough of your love...”<br />
Ognuno di voi, proprio in questo<br />
momento, può collegarsi da<br />
qualsiasi dispositivo a internet,<br />
e nell’ascoltare queste due soavi<br />
sonorità, pensare ai momenti<br />
dei vostri incontri amorosi,<br />
quando il cuore sta esplodendo,<br />
il corpo freme di desiderio<br />
e l’anima si lascia coinvolgere<br />
dall’amore passionale e romantico.<br />
Una poesia sorge nei nostri<br />
cuori osservandoli nel loro<br />
sfiorarsi e baciarsi e uno di noi<br />
pronuncia queste parole “Nessun<br />
oceano potrà mai contenere<br />
le onde dell’amore di un cuore<br />
risvegliato. Quale potere ha il<br />
soffio del suo vento nello sfiorare<br />
l’anima? E mentre le stelle<br />
sorreggono la luna accesa di<br />
argentato amor per il sole, tu ti<br />
avvicini sussurrando ti amo e<br />
nel tuo sorriso sta il mio tremore<br />
come nella notte del tempo<br />
sta l’attesa di te, tu che sei il Re<br />
del mio cuore e io che sono la<br />
Principessa del tuo amore”.<br />
Non possiamo pensare al dolore<br />
che proveranno i due amanti<br />
nel momento del distacco e decidiamo<br />
di allontanarci prima<br />
di veder scendere le loro lacrime<br />
che forse abbatterebbero<br />
più di qualche muro, che alcuni<br />
di noi hanno costruito intorno<br />
al cuore per paura di amare. E<br />
ci ricordiamo essendo in un galeone<br />
una frase di Jacques Brel<br />
che rispecchia esattamente questa<br />
paura “Conosco delle barche<br />
che si dimenticano di partire...<br />
hanno paura del mare a<br />
furia di invecchiare...” Sì paura,<br />
paura di prendere il largo di<br />
affrontare le onde, di cambiare<br />
per amore. L’essere umano è<br />
come una nuvola nel cielo che<br />
passa sopra un turbolento mondo<br />
dove tutto è transitorio, dove<br />
tutto quello che crediamo esser<br />
vero è destinato a sparire ed è<br />
solo percorrendo la vita nella<br />
via del cuore che può, come<br />
scrisse Jung, avvenire il risveglio<br />
“Colui che guarda fuori<br />
sogna, colui che guarda dentro<br />
si risveglia”... ne siamo capaci?<br />
Siamo capaci di sentire che<br />
l’amore è l’energia che riempie<br />
l’universo come riempie le<br />
cellule del nostro corpo? Sappiamo<br />
attingere dalla sapienza<br />
universale?<br />
E tra le stelle tutto ci appare così<br />
chiaro; non siamo qui per caso<br />
e la vita non ci è stata donata<br />
per essere noiosi e arrabbiati.<br />
Riflettendo sulla necessità di<br />
trasformazione del nostro essere,<br />
l’esplosione di una supernova<br />
fa tremare il nostro Galeone<br />
e quanto oro, quanto platino e<br />
quanti diamanti sfrecciano alla<br />
velocità della luce sopra la nostra<br />
astronave contribuendo a<br />
formare la polvere di stelle di<br />
cui noi, proprio noi esseri umani<br />
siamo fatti. Siamo tanti diamanti<br />
e forse non lo comprendiamo<br />
mai abbastanza. Abbiamo<br />
varie sfaccettature che non<br />
sempre luccicano perché non<br />
le lucidiamo con costanza, con<br />
determinazione e con sicurezza<br />
di essere altro, molto altro rispetto<br />
a ciò che vediamo. E a<br />
questo proposito un’antica leggenda<br />
indiana narra che un gio-<br />
ANNO I • NUMERO VI • luglio/agosto 2<strong>01</strong>8 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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