insalate in Puglia - Coltura & Cultura
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profilo etologico, si dovrebbe rispondere affermativamente, posto<br />
che le condizioni ambientali e gli esseri umani siano identici. L’unica<br />
difficoltà deriva dal fatto che l’uomo è soggetto a una duplice<br />
evoluzione: biologica e culturale. Quella culturale, come la storia<br />
dimostra, negli ultimi millenni è diventata molto rapida e si accelera<br />
progressivamente, mentre quella biologica è abbastanza statica.<br />
Ne deriva che la cont<strong>in</strong>uità sta nel tipo e nella struttura del comportamento,<br />
pur se condizionati dall’evoluzione del livello tecnico<br />
delle capacità umane. Quel che è praticamente certo, ai nostri f<strong>in</strong>i,<br />
è che, sotto il profilo etologico, <strong>in</strong> varie regioni del globo, gli umani<br />
hanno appiccato <strong>in</strong>cendi a steppe e boschi, dato che questa pratica<br />
è utile per la produzione di cibo, subito dopo la scoperta del<br />
fuoco e, a maggior ragione, da quando furono <strong>in</strong> grado non solo di<br />
conservarlo, ma anche di produrlo. Il che significa che si tratta di<br />
processi risalenti a più di un cent<strong>in</strong>aio di migliaia di anni fa.<br />
Come producevano “<strong><strong>in</strong>salate</strong>” gli aborigeni australiani<br />
Nella sua eccellente, s<strong>in</strong>tetica monografia sulla paleoantropologia<br />
del popolamento australiano, pubblicata nella prestigiosa enciclopedia<br />
UTET, Vittorio Maconi sottol<strong>in</strong>ea che l’Homo sapiens<br />
delle orig<strong>in</strong>i, con potenzialità <strong>in</strong>tellettuali analoghe alle attuali, era<br />
ubiquitario nell’Eurasiafrica. Ciò avveniva tra i 25.000 e i 35.000<br />
anni fa, quando, grazie alla successione delle epoche glaciali, si<br />
verificava un abbassamento notevole del livello mar<strong>in</strong>o e qu<strong>in</strong>di<br />
una rilevante riduzione delle distanze tra le terre emerse che si<br />
frapponevano tra l’Asia sudorientale e l’Australia. In concomitanza<br />
con tali eventi ebbe <strong>in</strong>izio il popolamento di quest’ultima.<br />
Comunque, l’enorme distanza che separava l’Australia dagli<br />
epicentri culturali eurasiatici ha impedito un sostanziale sviluppo<br />
tecnologico delle popolazioni orig<strong>in</strong>arie lungo i millenni. Per<br />
questo l’economia degli aborigeni di quel subcont<strong>in</strong>ente, illustrata<br />
dai primi esploratori, era mantenuto essenzialmente a un livello<br />
abbastanza prossimo, se non identico, a quello delle orig<strong>in</strong>i. Partendo<br />
da tale livello è facile non solo risalire a quello orig<strong>in</strong>ario, ma<br />
soprattutto analizzare, studiare, valutare quelli immediatamente<br />
successivi. È evidente quanto questo dato sia importante, <strong>in</strong><br />
quanto ci permette di studiare da vic<strong>in</strong>o e, per così dire, toccare<br />
con mano questi eventi e situazioni primordiali. È qu<strong>in</strong>di attraverso<br />
un’attenta analisi dell’economia alimentare degli aborigeni<br />
australiani, partendo dalle documentazioni offerteci dai primi<br />
esploratori per arrivare a quelle degli etnografi contemporanei,<br />
che potremo ricostruire il modo di produrre le <strong><strong>in</strong>salate</strong> nella più<br />
antica preistoria.<br />
Circa l’economia alimentare degli aborigeni australiani, devo aggiungere,<br />
anche per motivi di gratitud<strong>in</strong>e, che sono stato avvantaggiato<br />
nell’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e dalla generosa collaborazione, negli anni<br />
’60 del Novecento, del presidente della sezione etnografica del<br />
CNR australiano, il professor A.P. Elk<strong>in</strong>.<br />
27<br />
<strong><strong>in</strong>salate</strong> e il fuoco<br />
cont<strong>in</strong>ua<br />
a favore del proprio gregge. Già<br />
nell’antichità venivano promulgate<br />
norme per impedire che operazioni così<br />
delicate, che non di rado comportavano<br />
il rischio di estese devastazioni,<br />
si svolgessero senza alcun controllo.<br />
Attualmente la legge è molto rigorosa<br />
al riguardo, per i molteplici <strong>in</strong>teressi<br />
co<strong>in</strong>volti, ed è qu<strong>in</strong>di estremamente<br />
raro che gli <strong>in</strong>cendi dolosi siano<br />
provocati da pastori<br />
Foto R. Biasutti<br />
Fotografia risalente alla prima metà<br />
del secolo scorso che documenta<br />
la rudimentale capanna di un Aborigeno<br />
australiano