NUTSPAPER castagna
• Castagna: Delizioso frutto autunnale da gustare tutto l’anno. • Incidenza del sale sulla salute: Benefici e rischi di uno degli elementi naturali più famosi al mondo. • Euro Company: il nuovo logo è un atto di coraggio. • IPA: Idrocarburi policiclici aromatici. • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione: Ad aprile 2018. • Nei dintorni: mangiare e bere. • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: Quattro piatti da gustare e collezionare.
• Castagna: Delizioso frutto autunnale da gustare tutto l’anno. • Incidenza del sale sulla salute: Benefici e rischi di uno degli elementi naturali più famosi al mondo. • Euro Company: il nuovo logo è un atto di coraggio. • IPA: Idrocarburi policiclici aromatici. • IRI Andamento delle vendite nella grande distribuzione: Ad aprile 2018. • Nei dintorni: mangiare e bere. • Le ricette creative, interpretate da chef della scuola Artusiana: Quattro piatti da gustare e collezionare.
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e dalla fertilità del suolo (da 7x8 m a 10x11 m). Gli impollinatori,<br />
che costituiscono circa il 10-15% del totale delle piante, sono ben<br />
distribuiti all’interno delle cultivar fruttifere, al fine di migliorarne la<br />
fecondazione.<br />
Potatura<br />
La potatura può prendere avvio solo con la completa caduta del<br />
fogliame che, come la maturazione dei frutti, dipende dall’andamento<br />
stagionale e dall’ubicazione del castagneto in riferimento<br />
a collocazione, esposizione e quota. In generale, occorre raggiungere<br />
nel minore tempo possibile la forma prescelta e poi periodicamente<br />
eseguire un’oculata potatura di produzione,<br />
mirata ad assicurare una buona illuminazione e il massimo arieggiamento<br />
interno. In questo modo si garantisce anche il rinnovo<br />
costante delle brachette e dei rami fruttiferi, garantendo equilibrio<br />
tra attività vegetativa e produttiva della pianta. Sono da preferire<br />
interventi annuali o biennali, che prevedono principalmente tagli<br />
di diradamento e di accorciamento poco intensi, di modo che<br />
la chioma sia gestita in maniera continua ed equilibrata. Il periodo<br />
primaverile-estivo è quello più indicato per la potatura di<br />
produzione, soprattutto in presenza di piante giovani per le quali<br />
ci si è impegnati ad assicurare velocemente la struttura definitiva<br />
dell’albero. Nel castagno da frutto, la potatura assume rilievo<br />
fondamentale anche nel recupero vegeto-produttivo delle piante<br />
in situazioni di degrado. Operazioni di questo tipo prendono il<br />
nome di potatura di riforma e, anche in questo caso, vale il<br />
concetto di dare all’albero il massimo della luminosità alle parti<br />
interne della chioma. Diradando i rami più vecchi e mal distribuiti<br />
si stimolerà, inoltre, anche la futura fruttificazione delle brachette<br />
selezionate. Il recupero della pianta è completato ripetendo la<br />
potatura ogni anno, per circa tre anni di seguito, per selezionare<br />
i ricacci e dare un’impostazione razionale alla chioma, procedendo<br />
contemporaneamente a verificare che sui tagli fatti non si<br />
sia insediato il cancro della corteccia, che andrà eventualmente<br />
asportato. La potatura è pratica fondamentale anche nelle situazioni<br />
di recupero dei castagneti compromessi da attacchi parassitari<br />
e, in particolare, dal cancro corticale.<br />
Fertilizzazione e concimazione<br />
La fertilizzazione deve essere condotta con l’obiettivo di garantire<br />
produzioni di elevata qualità e in quantità economicamente<br />
sostenibili, nel rispetto delle esigenze di salvaguardia ambientale,<br />
del mantenimento della fertilità e della prevenzione delle avversità.<br />
Essa pertanto deve tener conto delle caratteristiche del terreno e<br />
delle esigenze della coltura. Unitamente alla pulitura della selva,<br />
è utile effettuare una concimazione organica distribuendo due<br />
quintali di letame maturo per albero adulto, lungo un raggio di 6-7<br />
m attorno al ceppo. Questo intervento di concimazione, se correttamente<br />
eseguito, protegge degli attacchi del mal dell’inchiostro.<br />
Una distribuzione anticipata del concime organico, invece,<br />
non verrebbe assorbita dal castagno ancora in riposo favorendo,<br />
di contro, la crescita delle malerbe.<br />
Irrigazione<br />
L’irrigazione ha l’obiettivo di soddisfare il fabbisogno idrico della<br />
coltura evitando di superare la capacità di campo, allo scopo di<br />
contenere lo spreco d’acqua, la lisciviazione dei nutrienti e lo sviluppo<br />
di avversità. L’ideale è la formazione di un solco circolare<br />
attorno all’albero, a una distanza di mezzo metro dal fusto, per<br />
raccogliere e drenare l’acqua distribuita.<br />
Di base il castagno non richiede la previsione di apporti idrici, poiché<br />
la piovosità annuale è tendenzialmente in grado di soddisfare<br />
il suo fabbisogno. L’irrigazione è invece indispensabile soprattutto<br />
nel caso di impianti in età giovanile, quando gli apporti naturali<br />
non sono in grado di soddisfare le esigenze della pianta.<br />
La siccità prolungata in luglio e agosto, tempo in cui si verifica<br />
l’accrescimento delle cellule della polpa delle castagne, può<br />
compromettere la dimensione, il peso e la compattezza finale dei<br />
frutti.<br />
Danni analoghi si registrano sugli ibridi euro-giapponesi, i quali<br />
sono nettamente più esigenti in acqua rispetto al castagno europeo<br />
e, poiché allevati in frutteti a densità di piantagione più elevata<br />
e in fasce vegetazionali più basse, richiedono apporti superiori<br />
al minimo di 1200 mm generalmente garantito dalle piogge.<br />
Quando è necessario intervenire con l’irrigazione, per ogni intervento<br />
irriguo di soccorso non devono essere superati i seguenti<br />
volumi di adacquamento:<br />
Tipo<br />
di terreno<br />
m 3 di acqua per<br />
ettaro (m 3 /ha)<br />
Pari a mm<br />
d’acqua<br />
Terreno sabbioso 350 35<br />
Terreno franco 450 45<br />
Terreno argilloso 550 55<br />
Raccolta<br />
La maturazione dei frutti, come già anticipato, varia a seconda<br />
dell’andamento stagionale, delle varietà coltivate e dell’ubicazione<br />
del castagneto, ossia della sua collocazione, esposizione e<br />
quota. Le operazioni di raccolta terminano di norma verso la fine<br />
di ottobre, con le varietà più tardive collocate nelle stazioni più<br />
elevate. I frutti, una volta raccolti, possono essere privati di eventuali<br />
residui terrosi mediante un rapido lavaggio in acqua fredda,<br />
presto seguito da una perfetta asciugatura in ambiente ventilato.<br />
Questa operazione rende possibile una prima cernita del prodotto:<br />
i frutti attaccati dai parassiti, in particolare Balanino e Cydia,<br />
galleggiano sulla superficie dell’acqua, in quanto più leggeri degli<br />
altri, e possono così essere facilmente asportati. Una volta terminata<br />
la raccolta, o anche contestualmente ad essa, s’avvia la<br />
ripulitura del castagneto, finalizzata all’asportazione di foglie, ricci<br />
vuoti e rami secchi.<br />
N/21