Allure Magazine (4-2019)

010
OPINIONIST
Scienza e bellezza
a confronto
dalla parte della scienza
Il futuro del benessere e della bellezza è stato l’argomento
centrale del Congresso mondiale di Cosmetologia
tenutosi a Milano dal 30 settembre al 2 ottobre
e organizzato dalla Società Italiana di Chimica
e Scienze Cosmetologiche (SICC).
Nel 500° anniversario della morte di
Leonardo da Vinci (creatore anche di
profumi e prodotti di bellezza), si
sono riuniti scienziati di tutto il
mondo per discutere le ultime novità
della ricerca cosmetologica. Si è
parlato di cosmetici in grado di
agire a livello del sistema nervoso
centrale, attraverso la neurostimolazione
della pelle e dell’olfatto. Da
millenni l’uomo conosce il benessere
generato da un profumo o da una
carezza: una cultura antica e oggi
una realtà scientifica misurabile per
via strumentale, che dà origine a nuove forme cosmetiche
sempre più sensoriali e stimolatrici di benessere.
Si è parlato molto di ambiente e di materie prime
provenienti da tutto il mondo, tra cui ingredienti
di origine naturale (marina, vegetale, da funghi e
muschi) o di sintesi, da inserire in strutture innovative
di creme, sieri o maschere. Tra le relazioni presentate,
l’Università degli Studi di Bari ha vinto il
premio per la realizzazione di nuovissime nanoparticelle
di oro in bava di lumaca ad azione riparatrice
e anti-invecchiamento.
Altrettanto importante è la graduale eliminazione dai
cosmetici di tutta la plastica che sta generando gravissimi
problemi ambientali. Si studia per sostituire
le microsfere ad azione scrub, le salviettine struccanti,
CARLA SCESA
Professore di Cosmetologia e Chimica
dei Prodotti Cosmetici all’Università di Siena
e all’Università Cattolica di Roma.
i patch non biodegradabili con analoghi prodotti di
origine naturale (da carta riciclata, legno, fibre naturali),
che presto si sostituirà anche nel materiale di
packaging: soprattutto i contenitori a diretto
contatto con il prodotto, quali flaconi, vasetti
o bustine.
Molto interessanti sono state le innovazioni
proposte per un nuovo
make up, studiato con l’obiettivo di
assecondare il bisogno continuo di
apparire, una crescente cultura dei
nostri giorni. Si propongono nuovi
pigmenti a struttura cristallina o a
base di biopolimeri naturali che
giocano con la luce, ricavandone
effetti blur (preziosi per una visione
attenuata e sfumata delle imperfezioni
cutanee). Nascono ingredienti
per make up adatti a scatti fotografici
istantanei quali i selfie, sia alla luce solare diurna
che a quella artificiale dei locali notturni.
E per finire un cenno a un argomento di grande rilevanza
tra le relazioni presentate: il microbiota,
quell’insieme di microorganismi amici da cui dipende,
fin dalla nascita, buona parte della nostra
salute. Scritto nel nostro DNA, negli anni viene alterato
da malattie, stili di vita e abitudini alimentari.
Attraverso la ricerca scientifica, il riequilibrio del
microbiota ci permetterà di controllare la salute
della pelle nel corso dell’intera vita: dall’acne giovanile
ai capelli che si indeboliscono e cadono, a pelli
sempre più sensibili e reattive, per potenziarne le capacità
di auto-difesa.