Allure Magazine (4-2019)
Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.
Fondata nel 1978, Allure è il trade magazine di riferimento dei comparti bellezza/profumeria/cosmesi. Il suo attuale obiettivo: avvicinare sempre di più industria e profumeria, diventando così uno strumento indispensabile per tutti gli operatori del settore. Prestigiose firme del mondo della bellezza garantiscono ad Allure contenuti esclusivi, incisivi, di sicuro impatto.
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016<br />
E-BUSINESS<br />
La rincorsa<br />
della profumeria<br />
all’e-commerce<br />
Pur essendo molto sfruttato worldwide, in Italia l’e-commerce, fatica ad affermarsi nel<br />
settore della profumeria. Ma i tempi sono maturi e Francesco Verrastro, managing<br />
partner di Aboutdifferent, ci spiega perchè i profumieri dovrebbero utilizzare questo<br />
strumento. Affiancandolo al canale fisico per potenziare il servizio e aumentare le possibilità<br />
di fidelizzazione del cliente. Con la certezza che l’approccio vincente stia nell’integrazione<br />
fra e-commerce e intera infrastruttura del retailer. di Giovanna Mudulu<br />
Come si presenta l’attuale situazione della profumeria<br />
selettiva italiana e come l’e-commerce<br />
ci entra da protagonista?<br />
Come sappiamo il sell-out della profumeria selettiva<br />
italiana ha registrato costantemente negli ultimi<br />
anni dei trend negativi per quanto riguarda gli ingressi<br />
(meno traffico nei negozi) e i prodotti venduti<br />
(competition di altri canali e soprattutto il taglio dei<br />
brand mass); sul fatturato si sono registrati impatti<br />
meno negativi, grazie a un aumento del prezzo<br />
medio, dovuto da un lato all’aumento dei listini e<br />
dall’altro allo spostamento verso i brand selettivi<br />
(calo del mass market). In sintesi è un mercato maturo,<br />
che subisce da anni attacchi di altri canali, che<br />
siano esistenti o emergenti.<br />
Chi sono i canali responsabili di questi attacchi?<br />
Sicuramente possiamo individuare alcune categorie<br />
di soggetti:<br />
• Farmacia/Parafarmacia: ha attaccato la profumeria<br />
prima nel settore creme corpo (soprattutto ad azione<br />
specifica come anticellulite), poi si è consolidata<br />
su tutto il settore delle creme viso (basti pensare<br />
agli investimenti pubblicitari dei brand farmaceutici),<br />
ha ottenuto la leadership sui solari (che da anni<br />
in profumeria sono venduti con scontistiche fino<br />
al 50%) e infine sta provando ad affermarsi sul<br />
make up (non solo con prodotti bio, anallergici,<br />
ma anche con ricerca sul colore).<br />
• Drugspecialist (o specialisti CasaToilette): hanno<br />
dato il colpo di grazia alla presenza dei brand mass<br />
in profumeria, in tutte le categorie dell’igiene personale,<br />
sul make up... ma non dimentichiamo che<br />
presentano anche un discreto assortimento di profumeria.<br />
• Monobrand: hanno assorbito una grossa fetta di<br />
traffico, soprattutto giovani che utilizzano prodotti<br />
make up di fascia medio-bassa.<br />
• E-commerce: sicuramente, tra tutti i citati, rappresenta<br />
la minaccia principale, essendo il canale più<br />
dinamico con crescite del 30% base annua sul settore<br />
profumeria selettiva.<br />
Come lei ha detto i competitor sono tanti e<br />
diversi, cosa ha l’e-commerce in più e perché<br />
tutti lo temono?<br />
Attualmente l’e-commerce è il competitor più temuto<br />
per una serie di ragioni:<br />
• È destinato a crescere a doppia cifra ancora per<br />
parecchi anni, in Italia il tasso di penetrazione del<br />
commercio elettronico è molto basso rispetto ad<br />
altri paesi nel mondo, quindi gli spazi di crescita<br />
sono ancora ampi.