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Messale Romano

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XX ,RINCIPI E '0 .ME PER L'USO DEL MESSALE ROMANO

CAPITOLO I

IMPORTANZA E DIGNITÀ DELLA CELEBRAZIONE EUCARISTICA

La celebrazione della Messa, in quanto azione di

Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce

il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa

universale, per quella locale, e per i singoli fedeli'. Nella

Messa infatti si ha il culmine sia dell'azione con cui Dio

santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini

rendono al Padre, adorandolo per mcuo di Cristo Figlio

di Dio 1 • In essa inoltre la Chiesa commemora, nel corso

dell'anno, i misteri della redenzione, in modo da render li

in certo modo presenti). Tutte le altre azioni sacre e

ogni attività della vita cristiana sono in stretta relazione

con la Messa, da essa derivano c ad essa sono ordinate•.

' È perciò di somma importanza che la celebrazione

della Messa, o Cena del Signore, sia ordinata in modo

che i ministri e i fedeli, partecipandovi ciascuno secondo

il proprio ordine e grado, traggano abbondanza di quei

frutti', per il conseguimento dei quali Cristo Signore ha

istituito il sacrificio eucaristico del suo Corpo e del suo

Sangue e Io ha affidato, come memoriale della sua passione

e risurrezione, alla Chiesa, sua dilettissima sposa 6 •

Si potrà ottenere davvero questo risultato, se, tenuto

conto della natura e delle altre caratteristiche di ogni

assemblea, tutta la celebrazione verrà ordinata in modo

tale da portare i fedeli a una partecipazione consapevole,

attiva e piena, esterna ed interna, ardente di fede, speranza

e carità; partecipazione vivamente desiderata dalla

Chiesa e richiesta dalla natura stessa della celebrazione,

e alla quale il popolo cristiano ha diritto e dovere in forza

del Battesimo 1 •

4. Non sempre si può avere la presenza e l'attiva partecipazione

dei fedeli, che manifestano più chiaramente

la natura ecclesiale della azione liturgica •; sempre però

la celebrazione eucaristica ha l'efficacia e la dignità che

le sono proprie, in quanto è azione di Cristo c della Chiesa',

e il sacerdote vi agisce sempre per la salvezza del popolo.

S Poiché inoltre la celebrazione dell'Eucaristia, come

tutta la Liturgia, si compie per mcuo di segni sensibili,

mediante i quali la fede si alimenta, s'irrobustisce e

si esprime••, si deve avere la massima cura nello scegliere

e nel disporre quelle forme e .quegli elementi che la Chiesa

propone, e che, considerate le circostanze di persone e

di luoghi, possono favorire più intensamente la partecipazione

attiva e piena e rispondere più adeguatamente al

bene dei fedeli.

6 Pertanto questa « Istruzione » si propone di esporre

i principi generali per l'ordinamento della celebrazione

dell'Eucaristia, e presentare le norme per regolare le singole

forme di celebrazione 11 • Le Conferenze Episcopali,

secondo la Costituzione sulla Sacra Liturgia, possono

prescrivere, per il loro territorio, delle norme che tengano

conto delle tradizioni e della cultura propria dei loro

popoli, delle regioni e delle diverse comunità 11 •

t C fr Concilio Vaticano Il, C061ìluzione sulla sacra U1urgia, S«ro­

SIIttctum Condllum. n. 41; Costiluzione doamatic:a sulla Chiesa, Lum~n

gmtium, n. Il; Dcc:relo sul minìs~CTO e la vita sac:erdolak, Prrs/Jytuorum

ordillis, nn. 2, 5, 6; Dcc:reto sull' uffiCio pastorale dei ve­

ICOvi, Clvistus Domlnlll, n. 30; Dcc:relo sull'Ecumenismo, Unitatis

rwlilltqmtìo, n. 15; sacra Conarepzione dei Riti, lslruzione EudulrvtkllmMyst~lum

. 25 maaaio 1967, nn. 3 ~. 6 : A.A.S. 59(1967) pp.

s-42, s-44-545.

l Cfr Coocilio Vaticano Il, CO$tituzione sulla sacra Lilurgia, Sacro­

SIIttctum Condllum, n. IO.

l Cfr ibidl!m, n. 102.

• Cfr Concilio Vaticano Il, Decreto sul minisCCTo e la vila sacerdolale,

Prubyttrorum ordinis, n. 5; Costiluzione sulla sacra Ulur&ia, Sacrosanctum

Concilium, n. IO.

s Cfr Concilio Vatic:ano Il, Costiluzione sulla sacra Utur&ia, SacrooSDttctum

Cottcilium, nn. 14, 19, 26, 28, 30.

' Cfr ibidvn, n. 47.

1 Cfr Ibidem, n. 14.

• Cfr lbid~m. n. 41.

' Cfr Concilio Vaticano Il, Occ:relo sul mìnìslero c la vita saoerdolale,

Prrsbyterorum ordlnis, n. 13.

10 Cfr Concìlìo Valicano Il, Cottllu.zlone sulla sacra Liturgia, Sacrosanclum

Concilium, n. 59.

•• Cfr per le Messe nei &ruPPi particolari: sacra Congrqazione per il

Cullo divino, lstruziooe A etio ptlStorafis 1S maQio 1969: A.A.S. 61

(1969) pp. 806-811; per le messe con i fanciulli: Dire11orìo ddle Messe

con i fanciulli, l novembre 1973; A.A.S. 65 (1974) pp. 30-46; sul modo

di unire le Ore ddi'Umc:io con la Messa; /ttStitutio g~n~alis sulla

Lilur&iaddleOre,ed. tip. 1971, nn. 93·98.

u Concilio Vllkano Il, C06tiluzione sulla sacra Lilurgia. SaCTOSGnctum

Coltdlium, nn. 37-40.

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